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Tanta pioggia, tanti funghi, anche Porcini. Aggiornamento 26-05-2023
L’aggiornamento 26-05-2023 vi racconta che in Italia la stagione fungina promette davvero molto bene. Tanta pioggia, tanti funghi, anche Porcini? Arriveranno anche gli edulis da inizio Giugno?
Aggiornamento 26-05-2023 – Tanta pioggia, tanti funghi, anche Porcini
INDICE
Aggiornamento 26-05-2023 – Intro
La stagione fungina 2023 sembra promettere davvero molto bene. Ad oggi non si può certo dire che sia partita col piede sbagliato, anzi!
Già a fine marzo le prime Morchelle, localmente, specialmente in alcune zone del Nord, anche assai abbondanti durante il mese di Aprile.
Sono poi arrivate Verpe e Prugnoli che, risultano tutt’ora particolarmente abbondanti.
Stagione davvero straordinaria per i Prugnoli in Italia.
Partita in sordina al Nord, sembrava non volesse decollare ma, poi c’è stata una vera e propria impennata di nascite, soprattutto in Lombardia, poi anche Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il Centro-Sud sembrava destinato a rimanere a guardare ma con l’arrivo di Maggio ecco le prime imponenti nascite là dov’era piovuto maggiormente.
Al momento si stanno facendo, quasi incredibilmente, importanti raccolti soprattutto nei prati. Veri e propri cerchi o anche semplici serpentoni di funghi semi-nascosti tra le erbe dei prati prossimi ai cespuglieti.
Nulla di anomalo, dal momento che sono proprio i prati ad immagazzinare la maggior umidità delle rugiada notturna e ad acchiappare letteralmente le gocce di pioggia che poi finiscono direttamente nel suolo.
Ci sono molti boschi che, purtroppo durante la stagione invernale hanno avuto pochissima pioggia, alcuni non ne hanno ricevuta affatto, perciò le lettiere di foglie sono rimaste del tutto inalterate, spesso, persino troppo spesso.
In alcuni luoghi le foglie ‘croccanti’ non si sono neppure compattate generando un vero e proprio effetto ombrello, che ha impedito alle piogge più leggere di bagnare l’humus sottostante.
Circostanza questa che purtroppo ha interessato tutti i boschi che durante la siccitosa stagione invernale hanno ricevuto pochissimi millimetri di pioggia, in particolar modo Piemonte, Valle d’Aosta, Ponente ligure, parte di Lombardia ed Emilia.
Fortunatamente il superamento della fase climatica caratterizzato dal femonemo detto de La Niña, ha visto il ritorno delle prime piogge anche al Nordovest ed ora, l’opposto fenomeno di El Niño, per quanto spaventevole perché sempre accompagnato da gran caldo, pare abbia anche la carattiristica di portare frequenti piogge sull’Europa.
Per ora i prodromi di questo fenomeno sembrano confermare le statistiche, con piogge sempre più frequenti e localmente abbondanti e, le due alluvioni dell’Emilia Romagna non possono che confermarlo.
Col fenomeno del Niño, c’è già chi scommette che avremo una continua alternanza di fasi di gran caldo, con importanti temporali che non potranno che stimolare grandi nascite di funghi.
Non solo ma, i fungaioli più incalliti, già scommettono che, l’attuale fase fortemente piovosa, con temperature ancora decisamente al di sotto delle medie del periodo ed un lunghissima primavera che, per fortuna, sembra non voler cedere il passo alla torrida estate, non potrà che favorire un arrivo anticipato dei Porcini chiari autunnali, i Porcini edulis.
PORCINI EDULIS
Aggiornamento 26-05-2023 – Prima parte
In questo periodo sono in tanti, gli appassionati di funghi che parlano di anomalie micologiche, riferendosi al fatto che, questo clima indecifrabile sta innescando inaspettate e del tutto inattese nascite di funghi estivi o addirittura, del tutto autunnali.
In Sardegna prosperano i Leccini invernali (Leccinellum lepidum), nel Lazio, in Campania, Calabria e Sicilia, si sono già trovati i primi Ovoli Reali (Amanita caesarea).
Le Mazze di Tamburo sono già presenti in molte regioni d’Italia ma, la curiosità più strana, è che si stanno già trovando in buone quantità funghi Galletti/Gallinacci, non solo nelle varietà tipicamente estive (Cantharellus pallens o simili) ma persino i più estivi-autunnali Cantharellus cibarius che, di norma non si iniziano a trovare prima di fine Giugno o addirittura metà Luglio.
E che dire dei primissimi ritrovamenti di Porcini edulis?
Abbiamo documentato il ritrovamento di un esemplare davvero massiccio che, il nostro inviato YouTube “Piratadelledolomiti” ha trovato in un bosco termofilo di Corbezzoli del Veneto.
C’è chi ha obiettato che potesse trattarsi di un Porcino estivo (B. reticulatus), per via di un reticolo sul gambo piuttosto in rilievo ma, così come ci ha confermato l’amico “Pirata”, i Porcini estivi non hanno cuticola liscia-viscida e staccabile, come invece aveva il fungo in questione.
Può sembrare strano ma, in fin dei conti di strano in ambito micologico c’è tutto e nulla, dal momento che, riguardo ai funghi, abbiamo ancora tantissimo da imparare.
Il maggior numero di appassionati a questo “magico” Regno, in fin dei conti sono concentrati più sulle raccolte, piuttosto che non sullo studio e, un’altrettanto stragrande maggioranza dei micologi, perde più tempo a cercare di identificare le specie, magari con l’ambizione di poter attrinuire il proprio nome a nuove specie, piuttosto che di cercare di capire i meccanismi che rendono possibili queste “magie”.
La verità è che, nonostante sul web si trovino dozzine di calendari sui funghi e che, in linea di massima anche noi di funghimagazine abbiamo pubblicato i nostri, in particolar modo i due più seguiti → Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate e → Il calendario dei funghi Porcini autunnali-invernali, in realtà sappiamo bene che i funghi non conoscono calendari ma conoscono soltanto le “condizioni ideali”.
Se ci sono le condizioni ideali, i funghi nascono
Aggiornamento 26-05-2023 – Seconda parte
Quali sono le condizioni ideali per le nascite dei funghi?
Stando alle convinzioni di molti cercatori “autorevoli” e assai seguiti, la condizione numero uno è che “si sia fatta la luna nuova”. Convinti loro… Non intendo spendere altre parole al riguardo, dal momento che, si possono scrivere chilometri di parole ma, le loro convinzioni non cambiano affatto.
In Piemonte un quotidiano titolato, pubblicava giorni fa, un articolo in cui un personaggio altrettanto titolato (ma semplice cercatore di funghi, non studioso), intervistato diceva che, i Porcini non si trovano ancora perché non si è ancora fatta la luna nuova.
Tanto meglio! Così nel frattempo i Porcini li raccogliamo noi che i funghi li studiamo e non li consideriamo “folletti magici che nascono per magia o perché ingravidati dalla Luna!”
Naturalmente, idiozie a parte, i funghi nascono quando e perché ci sono le condizioni che più si adattano alle esigenze delle singole specie.
Se a fine maggio il clima è a tutti gli effetti identico a quello autunnale, e perdura così per alcune settimane, cosa c’è di strano se nascono funghi autunnali?
Vaglielo a dire ai funghi che siamo a maggio. Forse saranno anche provvisti di una loro forma di intelligenza, ma che sappiano contare i giorni o i mesi ci sembra davvero surreale!
Se così fosse, non si capisce come e perché, se a Marzo fa un caldo quasi estivo, tutte le piante repentinamente iniziano e fiorire ed emettere le foglie, anche se, poi, come spesso accade ultimamente, l’inverno non è finito e le ulteriori gelate o nevicate di Aprile, fanno cadere tutti i fiori e gelano le timide foglioline.
In questo caso la ripresa vegetativa non è stata certo innescata dal conteggio dei giorni trascorsi, ma dalle condizioni ambientali. Lo stesso accade perciò anche per i funghi.
Riguardo ai Porcini edulis dunque, non stupisce affatto che, se continuerà a piovere con piogge fredde ed ulteriori nevicate sulle Alpi, fino a quote relativamente basse, possano nascere i primi Porcini edulis al momento giusto, in cui i boschi si asciugheranno almeno un pochino.
In queste ultime settimane sui monti Piemontesi sono caduti fino a 3 metri di neve oltre i 2500 mt ,con neve a tratti fino a 1300 mt, più convintamente oltre i 2200.
Ciò innesca piogge fredde che, di fatto potrebbero suggerire ai miceli che le condizioni ambientali sono ideali per possibili nascite precoci, facilmente solo temporanee ma certamente possibili.
FUNGHI PORCINI, DOVE STANNO GIA’ NASCENDO?
Aggiornamento 26-05-2023 – Terza parte
CALABRIA E SUD ITALIA
Al momento le migliori nascite di funghi Porcini, si stanno registrando, guarda caso, ancora una volta in Calabria.
La Calabria si sta letteralmente dimostrando il “Paese della Cuccagna”, tra Sila, Pollino e parte delle Serre, si trovano già in buona quantità i Porcini Rossi (Boletus pinophilus).
Sui colli e sui bassi monti proliferano i Porcini estivi (Boletus reticulatus), mentre sui bassi colli litoranei o pianori, in particolar modo nei boschi litoranei a prevalenza di Lecci e Querce da Sughero-Corbezzolo non mancano bellissime nascite di funghi Porcini Neri (Boletus aereus).
Il filo rosso che lega le nascite di funghi Porcini di tutt’Italia al momento è: il bosco rado, piante isolate, piante con erbe al suolo, radure chiare dove batte bene il sole, perciò ambienti eliofili in cui c’è intensa luce solare con funghi Porcini che nascono quasi sempre all’ombra di grandi ciuffi d’erbe o piccoli cespugli.
In Calabria insieme con i funghi Porcini, abbondano anche e soprattutto i Galletti/Gallinacci che, al momento risultano ben presenti anche in altre regioni del Centro-Sud Italia, ancora più sporadici al Nord.
⛔⛔A proprosito di Galletti/Gallinacci/Finferli, abbiamo appena pubblicato uno specifico articolo dedicato ad una specie di Finferlo in via d’estinzione.
Un Finferlo che si riconosce soprattutto per via del fatto che se pressato, annerisce, tanto sul gambo, quanto sul cappello. Si chiama Cantharellus melanoxeros, se ti capita di incontrarlo nei boschi, ti chiediamo di limitarti a fotografarlo, fai anche dei bei video, inviaceli pure perché rappresentano un’ottima documentazione ma, per favore evita di raccoglierli perché potrebbero essere gli ultimi Finferli di questa specie presenti in Italia⛔⛔
→ Scopri in questo articolo il Cantharellus melanoxeros ex Craterellus melanoxeros.
Funghi Porcini si iniziano ora a trovare anche in Sicilia. Le recenti abbondanti piogge stanno letteralmente risvegliando boschi sopiti da troppo tempo.
Vero è che ultimamente è soffiato un fortissimo vento che ha di fatto impedito le nascite ma, ora che il vento si è placato, ecco che arrivano dapprima i Finferli e già anche i primi Porcini Estivi o Neri.
Porcini Neri in quantità si trovano già in Sardegna, per lo più sui settori meridionali ma, date le ultime piogge più concentrate sui settori Nord, c’è da attendersi nascite importanti proprio nel settentrione dell’isola.
La Campania si è appena destata dal letargo invernale. Mazze di Tamburo già ben presenti. Galletti/Finferli pure loro presenti, sia tra i Querceti che tra Castagneti e Faggete, anche se per ora in forma minore e, soprattutto i primi Porcini, sia Estivi che Neri, in particolar modo nei boschi di Leccio-Sughero-Corbezzolo, meno tra Querce a foglia caduca e meno ancora tra i Castagni.
Nel resto del Sud in Puglia spiccano i Finferli/Galletti. Se non ancora presenti, presto arriveranno anche i primi Porcini così come in Basilicata.
Molise e Abruzzo per ora vedono ancora nascite di Prugnoli sui monti e di Finferli sui colli.
CENTRO ITALIA
Aggiornamento 26-05-2023 – Quarta parte

Risalendo da Sud verso Nord, il Lazio sta iniziando a registrare le prime nascite di funghi Porcini Estivi principalmente in boschi mesofili (intermedi) ma, a breve, date le recenti ulteriori piogge, si potranno trovare anche i primi Porcini Estivi o Neri nei boschi termofili o, soprattutto nei boschi caldi mediterranei, anche tra la Macchia dove, per altro, sono già ben presenti i Finferli/Galletti.
In Umbria non mancano Prugnoli sui monti e Finferli/Galletti tra colli e pianure. I primi Porcini risultano già presenti nei boschi planiziali più umidi, prevalentemente con Carpino bianco o al più misti con Carpino e Querce.
Per le faggete occorre attendere ancora qualche giorno perché per loro stessa natura le faggete sono più fredde, ombrose, umide o addirittura troppo bagnate date le recenti piogge con temperature relativamente basse.
In Toscana si inizia ad entrare nel tunnel del divertimento. Finferli già ben presenti nei boschi mesofili delle Colline Metallifere, dei colli centrali dall’Arno all’Ombrone-Fiora.
Prugnoli sono ancora ben presenti in Appennino, soprattutto nei prati prossimi a boschetti-radure.
Porcini Estivi si iniziano a trovare prevalentemente tra i Cerri ma, un’occhiata ai boschi mediterranei del Livornese-Grossetano val già la pena di darla, perché le buone soprese sono già in agguato.
EMILIA ROMAGNA e LIGURIA
Aggiornamento 26-05-2023 – Quinta parte
L’Emilia Romagna come ben sappiamo ha subito il “bombardamento” delle piogge temporalesche alluvionali recenti che, di fatto hanno inzuppato tanto i pianori, quanto i colli e monti.
Tanta solidarietà agli amici dell’Emilia Romagna, in particolar modo ai Romagnoli che, più di tutti hanno patito le conseguenze dell’alluvione.
Il rovescio della medaglia di tanta pioggia caduta è che, dal Trebbia al Marecchia, la tanta pioggia potrebbe aver già innescato le prime nascite di Finferli/Galletti, là dove si è avuta qualche finestra di bel tempo con primi cenni di caldo.
Per quanto riguarda invece i Porcini, la Romagna nell’immediato dovrebbe rimanere fuori dai giochi, dal momento che tanta pioggia ha letteralmente inzuppato i boschi, ancora eccessivamente bagnati.
Non appena questi si saranno asciugati un po’, nascite importanti potrebbero iniziare a partire dai monti meno interessati dalle frane e quindi da eventuali danni cagionati agli estesi miceli.
Potrebbero andar molto meglio i settori di confine con la Toscana e la Liguria, dove le piogge sono state copiose ma non alluvionali, in particolar modo in Emilia.
Porcini Rossi sui monti e Porcini Estivi sui colli potrebbero a breve o anche a brevissimo diventare ben presenti tra Emilia, Liguria di Levante e Centrale.
Qualche buona pioggia si è avuta finalmente anche in Liguria di Ponente. Nelle zone interne si potrebbero avere a breve le prime nascite di Porcini tra i Castagneti montani.
Riguardo invece le macchie mediterranee ed i boschi di Querce e Lecci, al momento appaiono favoriti solamente i boschi del Levante ligure.
Porcini Rossi (Bertoni) si trovano già nel Savonese interno, dov’è piovuto adeguatamente potranno continuare ed aumentare in virtù delle frequenti piogge recenti. Alessandrino ed Astigiano hanno avuto piogge contenute, a macchia di leopardo.
PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
Aggiornamento 26-05-2023 – Sesta parte
Per nascite di Porcini in zona, occorre necessariamente consultare le Mappe delle Piogge cadute in Italia, ovviamente presenti su funghimagazine.
Continuando con il Piemonte, ecco che finalmente si desta dal letargo invernale il Torinese con i suoi Porcini Rossi sempre più frequenti. Recenti abbondanti piogge non possono che favorire ulteriori incrementi di nascite.

Quasi a sorpresa, è però il Cuneese a rappresentare la ciliegina sulla torta, dal momento che, dopo la lughissima siccità, finalmente qua e là si sono avute piogge copiose. Piogge che hanno di fatto ben bagnato boschi collinari e montani.
Porcini Rossi ben presenti sui monti, lasciano il posto a Porcini Estivi altrettanto presenti sui colli. Finalmente è piovuto anche in alcune zone del Roero, delle Langhe e persino in Monferrato.
Naturalmente queste piogge non potranno che innescare nascite, soprattutto là dove la pioggia è giunta dopo lunga siccità, poiché qua sarà più impellente la necessità riproduttiva.
Anche il Canavese ha avuto importanti piogge, forse più che nel resto della regione. Qua fa però ancora relativamente freddo perciò, tolti i Porcini Rossi in luoghi adatti per questa varità di Porcini, per i Porcini Estivi occorrerà attendere che faccia un po’ più di caldo.
In Alto Piemonte al momento si registrano nascite di Porcini un po’ contenute. Questo a causa di temperature ancora contenute con frequentissime piogge. Porcini Rossi risultano sporadici in alta Valsesia ed Ossola–Vigezzo.
Rari i Porcini Estivi a causa appunto dell’eccesso di bagnatura con i pochi coraggiosi esemplari presenti, letteralmente invasi dalle Larve.
Non da meno, va segnalto che, ad impedire nascite di funghi Porcini, in molte zone è l’esageratissimo proliferare di Cinghiali che, stanno letteralmente distruggendo ettari di ecosistemi sia termofili che mesofili.
Tutti i querceti delle province di Biella, Vercelli e Verbania risultano letteralmente sconnessi, con radici estirpate con tutto il loro micelio annesso. Qua dove i chianghiali hanno fatto i maggiori scempi, difficile possano nascere funghi Porcini per quest’anno.
La Valle d’Aosta risulta off-limits per le ragioni appena descritte. Primavera dal sapore troppo tardo-invernale. Nevica ancora regolarmente oltre i 1300/2000 mt e piove freddo al di sotto del limite delle nevicate.
La regione avrà certamente modo di riprendersi (alla grande) a tempo debito, dapprima con tantissimi Porcini Rossi, poi con gli Edulis. Le premesse per ottimi raccolti ci sono tutte. É questione soltanto di attendere i periodi più propizi.
LOMBARDIA
Aggiornamento 26-05-2023 – Settima parte
In Lombardia c’è gran fermento, come si può notare dall’immgaine di copertina e dal video allegato, girato dal nostro amico Marco “Mande” Mandelli.
Come ho scritto nel mio articolo di Aggiornamento 18-05-2023 – I Porcini Primaverili, questo è il momento di cercare i funghi Porcini nei Parchi, in Giardini, in boschetti radi, vicino alle risaie, in prossimità di campi coltivati irrigui, in zone umide ma ben soleggiate.
Abbiamo potuto documentare queste nascite infilandoci direttamente nei boschetti del più grande Parco urbano di Milano e non siamo rimasti delusi. Tra Gambesecche, Tricolomi degi orti, Prugnoli, Agarici e persino alcuni Porcini Estivi, ci è sembrato di essere più in un boschetto di collina, che in piena città metropolitana.
Prugnoli abbondano ancora sui monti, soprattutto nei prati mentre il zone montane interne si trovano di già i primi coraggiosi Porcini Rossi che sfidano letteralmente le ultime nevicate che ancora si attardano sulle Alpi.
TRIVENETO
Aggiornamento 26-05-2023 – Ottava parte
Ai più arditi, consigliamo senz’altro di farsi un giretto tra i colli vitivinicoli, là dove i boschi non sono stati disboscati per lasciar posto al Franciacorta o al Prosecco e qua ci riferiamo anche al Veneto.
Veneto che registra già nascite di Porcini su tutti i colli ben soleggiati e più caldi, e che interessano anche gli adiacenti territori del Trentino.
I boschi termofili si sono ben risvegliati non solo con i primi Porcini ma anche con i Finferli/Galletti. Occorrerà invece attendere ancora un po’ per trovare funghi degni di nota sui monti, soprattutto tra Faggete ed Abetaie.
L’Alto Adige a proposito, vede purtroppo un pessimo mix di Bostrico Tipografo, piogge fredde, nevicate tardive fino a quote medio-basse, rallentare o bloccare le nascite di funghi primaverili-estivi.
Appena smetterà di piovere freddo si potrebbero trovare i primi Porcini Rossi ma per ora di loro non v’è ancora traccia, tanto in Alto Adige, quanto sulle Dolomiti e Cadore.
In Friuli Venezia Giulia infine, dopo le entusiasmanti raccolte di Morchelle prima e di Prugnoli dopo, stentano a nascere i primi Porcini, per ora segnalati, sporadicamente solamente nei pochi boschi planiziali fluviali.
I caldi boschi carsici al momento sono costantemente flagellati dal vento da Est che di fatto sta bloccando le possibili nascite e, gli stessi venti freddi e forti, stanno rallentando o impedendo nascite anche sul Friuli occidentale e Dolomiti dove impattano maggiormente le raffiche da Est.
ANIMALI PERICOLOSI NEI BOSCHI
Aggiornamento 26-05-2023 – Ultima parte
Date le abbondanti piogge è facile che in questo periodo in giro per boschi si possano incontrare diversi tipi di Bisce-Serpenti, soprattutto Bisce d’acqua.
Ricordati che non tutto ciò che striscia è necessariamente pericoloso.
Ci sono diverse varietà di Serpi che in Italia sono completamente innocue, come puoi leggere nell’apposito articolo → Serpenti d’Italia. Bisce, Colubri e Natrici, ciò non toglie che tu debba allentare l’attenzione a dove metti le mani.
Frequentando radure e cespuglieti, là sì che potresti imbatterti nelle Vipere d’Italia, se però queste le conosci e se conosci le loro abitutini, saranno per te meno pericolose.
Decisamente più pericolose invece le Zecche-Zecca ixodida, non tanto per la gravità dei loro morsi, quanto per il gran fastidio, dolore e possibile trasmissione di malattie infettive.
Girando per boschi è sempre bene essere adeguatamente informati.
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