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Aggiornamento funghi 01 Luglio 2018
Ancora nascite a macchia di leopardo in Italia. Alcune zone molto produttive. Altre completamente ferme
Aggiornamento funghi 01 Luglio – Le notizie sui funghi in diretta dai boschi.
Buongiorno fungaioli d’Italia!
INDICE
- 0.1 Bolle calde Africane: un grosso danno per le nascite dei funghi
- 0.2 Una discreta notizia
- 1 LE NASCITE DI FUNGHI/PORCINI DI FINE GIUGNO/INIZIO LUGLIO
Eccoci giunti ad un nuovo weekend che si annuncia stratosferico per alcune fortunate zone d’Italia.
Meno, molto meno favorevole per altre con totale assenza di nascite fungine.
Ci eravamo lasciati nel precedente aggiornamento, quello del 16 Giugno 2018, con l’auspicio che l’arrivo del previsto Anticiclone Africano avrebbe potuto portare un po’ di beneficio.
In molte zone d’Italia, le continue ed incessanti piogge di Giugno avevano persino impedito nascite di funghi Porcini degne di nota.
Troppo umido ma soprattutto troppo fresco o addirittura freddo.
Salvo pochi giorni di caldo estivo, l’intero mese di Giugno era stato pressoché freddino in gran parte delle zone montane ma talvolta persino in quelle di collina e piano.
Non sono ovviamente mancate le zone con clima più caldo ma tutto sommato, in molte zone la nascite di funghi hanno sofferto la troppa pioggia ed il fresco.
Anticiclone Africano e poi Irruzione Artica Nord Orientale
Non stupirti se stai leggendo una introduzione così lunga dedicata al Clima perché questo è legato mani e piedi, indissolubilmente, alla nascita dei funghi.
Sappiamo benissimo e lo ribadiamo continuamente che, per buone nascite di funghi, in particolar modo dei Porcini, occorrono le giuste temperature, il giusto grado di umidità, buone piogge e venti a regime di brezza, mai troppo tesi.
Quando uno di questi fattori sovrasta tutti gli altri, si creano scompensi che piacciono ben poco ai funghi.
Per esempio, piogge troppo abbondanti e magari persino fredde, non solo rallentano le nascite ma addirittura le bloccano seduta stante.
L’arrivo poi di bolle calde Africane, sul subito può avere effetti benefici perché annulla gli eventuali surplus di umidità del suolo, ma a lungo andare crea danni inenarrabili.
Bolle calde Africane: un grosso danno per le nascite dei funghi
Se ancora non le conosci a sufficienza, credo sia arrivato il momento che tu inizi a familiarizzare con queste fenomeno meteorologico tipico dell’era moderna e del Riscaldamento Globale del Pianeta.
Sin dal 1982 il nostro pianeta ha subito un rapidissimo ed inarrestabile riscaldamento atmosferico.
Ad oggi non sappiamo ancora quale siano le cause certe di questa impennata, si parla però con insistenza di “fattori antropici” ovvero di un riscaldamento conseguente all’azione dell’uomo.
Inquinamento, effetto serra, polveri sottili e quant’altro.
Sappiamo però con certezza che le cosiddette BOLLE CALDE AFRICANE hanno un grosso difetto:
Portano aria torrida verso l’Italia.
Per aria torrida si intende aria molto secca che spessissimo è anche troppo calda.
Masse d’aria umida che si generano attorno all’Equatore, che salgono in quota perdendo umidità sotto forma di piogge.
Piogge che alimentano le foreste pluviali equatoriali e Tropicali ma che si esauriscono ai margini dei Tropici dove discendendo dalle alte quote verso il suolo, si seccano e si surriscaldano.
Sono queste masse calde e molto secche ad alimentare i deserti ai margini dei Tropici
Ci fu un tempo in cui sul nostro pianeta regnava una relativa “normalità” climatica poi, dal 1982 in avanti nulla è più stato come prima.
Sconvolgimenti climatici a livello planetario hanno modificato la distribuzione degli Anticicloni e delle grandi “autostrade” delle Perturbazioni.
Qualcuno dirà: “i cambiamenti climatici ci sono sempre stati“.
Vero: non siamo qua per stabilire se, come e quanto l’uomo abbia influito su questi fenomeni.
Siamo invece qua per prendere atto che la maggior frequenza dell’estensione degli Anticicloni Africani con le relative BOLLE D’ARIA CALDA AFRICANA verso l’Italia, stanno cambiando anche la distribuzione dei funghi nei nostri boschi.
Leggi anche:
I CAMBIAMENTI CLIMATICI, COSA SONO E COME SI MANIFESTANO
Il 2018 un anno per ora relativamente normale in Italia
Se confrontato al 2017, la Primavera e questo primo scorcio d’Estate non sembrano neppure parenti.
L’anno scorso il grande caldo africano prima di Pasqua poi le improvvise gelate tardive con annientamento di milioni di germogli o addirittura di piantine.
A seguire il lunghissimo periodo caratterizzato da siccità estrema con fiumi e laghi letteralmente prosciugati dall’aria torrida che risucchia umidità dal suolo e dalle foglie.
Quest’anno, tutto sommato, sta andando decisamente meglio.
La Primavera è stata sì calda ma mai torrida.
Piogge si sono alternate alle fasi calde ed i picchi di calore non sono stati eclatanti.
L’inizio dell’Estate poi, caratterizzato da un tentativo di caldo Afro-Azzorriano seguito però subito dopo da una insolita Irruzione Artica di tutto rispetto.
Le nascite di funghi, e soprattutto di Porcini, influenzate proprio dall’alternarsi di pioggia e caldo o caldo e freddo.
AGGIORNAMENTO FUNGHI 01 LUGLIO –
FUNGHI AUTUNNALI IN PIENA ESTATE
Non capita spesso di poter trovare Porcini edulis ad inizio Estate.
Quest’anno è accaduto persino questo.
Colpa dei continui afflussi di masse d’aria di lontana origine Artica che a più riprese si sono avvicinati all’Italia dalla Russia.
Ricordi vero il cosiddetto Strat Warming di fine Inverno?
Si tratta di un fenomeno del tutto normale che avviene in Inverno quando, sulla verticale del Polo Nord, aria relativamente calda forma bolle calde in Stratosfera.
Per quanto normale, quest’anno il riscaldamento stratosferico sopra al Polo è avvenuto molto tardi, quasi a fine Inverno, e le conseguenze di questo fenomeno non si sono ancora concluse.
La stratosfera è il secondo dei cinque strati in cui è convenzionalmente suddivisa l’atmosfera (troposfera, stratosfera, mesosfera, termosfera e esosfera). Essa si trova al di sopra della tropopausa. (fonte Wikipedia)
Ecco, è proprio tra la troposfera e la tropopausa che si formano Depressioni e Perturbazioni, insomma dove si decide che tempo farà.
Quando masse relativamente calde si addensano nella stratosfera, succede che negli strati atmosferici inferiori si formano tenaci Anticicloni in grado di modificare la forma e la distribuzione del cosiddetto Vortice Polare.
Quest’ultimo è un vastissimo pattern caratterizzato da Depressioni, Tempeste Artiche e Perturbazioni che dovrebbero essere semi-stazionari tra Artico e Polo.
Quando gli Anticicloni Artici o Polari si instaurano in queste aree settentrionali del nostro pianeta, succede che il Vortice Polare cambi forma e si frammenti.
Lobi di Vortice Polare possono raggiungere il Mediterraneo nelle stagioni fredde, mentre in quelle calde sono le cosiddette “Gocce Fredde” a portare i rimasugli del Vortice Polare fin sulle nostre spiagge.
Gli effetti delle Gocce Fredde li conosciamo benissimo pur senza conoscerne la ragione
Scontri titanici tra masse insolitamente fredde e masse tipicamente calde.
Nelle stagioni calde questi scontri provocano la formazioni di insidiose Depressioni o Linee di Fronte, capaci di generare celle temporalesche anche molto pericolose.
Flash flood o Alluvioni Lampo, Nubifragi, oggi detti anche Bombe d’Acqua, Inflow o Outflow, ovvero raffiche di vento violento che precedono o seguono il temporale e poi i Tornado o Trombe d’aria o marine.
Ce n’è per tutti i gusti.
Ecco, dove prevalgono le condizioni climatiche piovose, magari influenzate dalle piogge fredde, si registrano temporanee buttate di funghi, anche Porcini, davvero notevoli.
Viceversa, dove le masse calde tentano strenuamente di respingere le masse fredde in arrivo, subentrano le correnti calde Africane che spingono le solite bolle calde Africane fin oltre le Alpi.
Una discreta notizia
Le previsioni stagionali per la stagione estiva ci dicono che, in linea di massima, non avremo un’altro 2017 ma un 2018 sali-scendi o se vogliamo tira-e-molla.
Un’estate caratterizzata da frequenti Gocce Fredde alternate ad altrettante bolle calde Africane o comunque fasi Anticicloniche calde.
Cosa significa questo per le nascite dei funghi/Porcini?
Significa che occorrerà essere bene informati sul clima/meteo per non rimanere indietro e con il cesto vuoto.
Se stai programmando di andar a funghi vicino a casa tua o comunque nell’ambito del tuo territorio o provincia, probabilmente non avrai problemi a sapere cosa ti aspetterai nei boschi.
Umidità o siccità le valuterai dalle precipitazioni che si sono avute nel tuo territorio.
Viceversa, se indenti partire per una gita fungina fuori porta, allora diventa indispensabile informarti prima su dove, come e quanto è piovuto prima di metterti in viaggio.
Diversamente potresti incorrere in una gita infruttuosa
Oggi che il carburante ha raggiunto cifre davvero folli ed i pedaggi autostradali non sono da meno, è indispensabile esser certi che il viaggio valga la pena.
Entra così in gioco il nostro SEMAFORO DEI FUNGHI o Tabella Crescita Funghi che ti dice, in tempo reale, dove è possibile che vi siano nuove nascite.
Ti ricordo che il nostro Semaforo dei funghi, è aggiornato con buona frequenza, ogni qualvolta in qualche zona d’Italia vi siano condizioni ideali per nuove nascite.
Siete voi ad aiutarci a tenere il Semaforo dei funghi sempre aggiornato
Grazie alle vostre segnalazioni che ci giungono tramite la nostra chat Telegram
Puoi chiedermi il link d’invito alla chat via email.
(Telegram è molto simile a Whatsapp ma molto meno imgombrante per le momorie dei nostri cellulari e non ti intasa la memoria).
LE NASCITE DI FUNGHI/PORCINI DI FINE GIUGNO/INIZIO LUGLIO
Togliamoci subito il dente dolente…
Nella notte tra Mercoledì 27 e Giovedì 28 si è realizzata la luna piena.
Un evento che per alcuni anziani fungaioli rappresenterebbe l’apice delle nascite di funghi Porcini.
Apice che ovviamente ci può essere se e dove si sono realizzate le giuste condizioni climatiche di cui ti ho parlato fin qua in questo articolo.
Che la luna abbia un effetto sulle nascite e sullo sviluppo dei funghi è ancora tutto da dimostrarsi.
Questo è un argomento ancora molto controverso e spesso frutto di credenze o di superstizioni.
Centinaia di esperti micologi hanno tentato di valutare gli effetti benefici della luna sulle nascite dei funghi ma, ogni sperimentazione si è conclusa con la consapevolezza che:
Luna o non luna, se non ci sono le giuste condizioni ambientali/climatiche NON ci sono nascite fungine
L’ultima settima di Giugno è stata caratterizzata da frequenti ed insistenti piogge in Sicilia.
Spesso è piovuto anche in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Romagna, lungo la dorsale Appenninica centro-meridionale. É persino piovuto a tratti in Puglia, Basilicata, Calabria, Campania.
É invece piovuto molto poco, o quasi nulla in Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta ed Emilia.
Piogge discontinue, a tratti anche abbondanti ma al Nord Ovest le correnti umide e fresche da Nord Est sono risultate “favonizzate” (rinsecchite) dalla barriera alpina.
La pioggia dell’ultima settimana in Italia
Per darti un’idea di dove sia piovuto maggiormente nel corso degli ultimi 7 giorni, eccoti una piccola classifica della pioggia caduta:
-
- San Giovanni la Punta -Catania +130 mm
- Zafferana Etnea-Catania +70
- Nocilia-Lecce +60
- San Gregorio-Catania +60
- Valverde-Catania +50
- Putignano-Bari +50
- Noci-Bari +40
- Cefalù-Palermo +40
- Cisterna-Latina +40
- Corato-Bari +40
Come puoi vedere, guida questa classifica temporanea San Giovanni La Punta in provincia di Catania dove sono caduti più di 130 millimetri di pioggia in una settimana.
Tolta la località di Cisterna in provincia di Latina, le altre località con buone piogge si trovano tutte in Puglia o Sicilia.
Buone piogge in altre regioni o province si sono avute in tutta la Liguria ma con maggior intensità in provincia di Savona.
Seguono Viterbo, Siena, Treviso. Sotto i 20 millimetri: Matera, Udine, Roma, Brescia, Udine, Pordenone, Crotone.
Sotto i 15 millimetri: Verona, Firenze, Ancora, Gorizia, Cosenza, Potenza, L’Aquila ma in queste ultime località le piogge cadute sono inferiori ai 10 millimetri.

LE ATTUALI NASCITE DI FUNGHI/PORCINI NELLE REGIONI D’ITALIA – Aggiornamento funghi 01 Luglio
Dove ci sono buone nascite di funghi?
Ovunque non ci sia stato vento favonico secco subito dopo la precedente ondata di caldo Africano.
Dov’è piovuto, anche poco e l’umidità ha retto bene.
A sorpresa, è finalmente finita l’assenza di nascite nel Triveneto.
Il Friuli risulta ancora spesso penalizzato da piogge fredde e nascite che stentano a decollare.
Qua i Porcini estatini o gli aereus risultano rari. Più frequenti i pinophilus che amano temperature più freddine.
In Trentino Alto Adige non solo tanti Galletti/cibarius ma anche i primi autunnali quali le Trombette dei Morti o gli edulis oltre ai Pinicola/pinophilus. Non sono mancati poi neppure i primi badius/Pinaroli.
Nel resto del Nord funghi al palo tranne sull’Appennino Ligure ed a breve anche nei contrafforti boschivi in riva al mare.
Prime buone nascite in Romagna ma nascite al palo in Emilia.
Toscana, Umbria, Marche a macchia di leopardo con nascite in zone ristrette, in alcune abbondanti, in altre assenti.
Lazio, Abruzzo e Molise con ottime nascite in faggete appenniniche ma nascite contenute o assenti in boschi termofili o di collina.
Campania con nascite abbondanti nelle zone interne, non in quelle calde e collinari.
In Puglia prime nascite nei pochi boschi non costieri incluso il Gargano.
Basilicata ferma al palo con buone piogge ma nascite contenute e per ora relegate ai soli boschi caldi Mediterranei di bassa quota.
Calabria a tutta birra in alcune zone dalle coste Tirreniche alle faggete interne ed alle pinete della Sila, ma nascite contenute lungo lo Jonio.
Grandi nascite di funghi estivi quindi nei boschi costieri di bassa quota lungo il Tirreno.
Infine, Sicilia e Sardegna con nascite abbondanti, non solo nelle zone interne ma anche lungo le macchie costiere.
Questo il quadro generale delle nascite attuali in Italia.
Ancora timide nascite di funghi autunnali al Nord Est
In montagna, dove si mantiene un minimo di fresco e, nel corso delle ultime settimane è piovuto maggiormente.
Non si può certo dire che sia del tutto normale che funghi autunnali siano già presenti a fine Giugno-inizio Luglio, ma se vogliamo dirla tutta, ultimamente il concetto di normalità si è un po’ perso.
Cosa ci attende durante la nuova settimana?
In sostanza un generale ulteriore riscaldamento e cessazione quasi totale delle piogge al Sud.
Cessa il gran caldo al Nord per l’arrivo dei primi temporali estivi che riporteranno le piogge ed un po’ di piacevole refrigerio al Nord.
Purtroppo, dopo la gran vampata di caldo Africano, c’è la reale probabilità di avere fenomeni molto intensi o violenti ed anche diffuse grandinate.
In questa prima fase i temporali saranno intermittenti e per lo più localizzati al Nord poi, entro il fine settimana una nuova importante Perturbazione in arrivo dal Nord Atlantico a riportare altri temporali.
Stavolta sembrerebbe che i temporali possano esser ancor più intensi e pericolosi estendendosi poi anche al Centro Italia fin sul Lazio e Campania.
Solo più avanti le Perturbazioni avanzerebbero fino al Sud.
UN LUGLIO SPESSO PERTURBATO E CON FREQUENTE MALTEMPO?
Non è ancora certo, ma le proiezioni dei modelli matematici in buona sostanza ci dicono che Luglio non promette nulla di buono dal punto di vista del bel tempo.
Buone prospettive quindi probabilmente per i funghi.
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