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Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Tornano i funghi Porcini
Aggiornamento funghi 05-05-2023. La stagione fungina 2023 ingrana la marcia, con ottime nascite di funghi primaverili, da Nord a Sud in Italia. Vediamo allora dove stanno già nascendo o nasceranno a breve
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Prima parte
INDICE
Maggio il mese dei Porcini Pinicola ma anche dei primi Estatini ed Aereus
Introduzione
Si direbbe che sia partita davvero bene la nuova stagione fungina. Tantissimi i ritrovamenti di funghi primaverili che, da Sud a Nord si sono susseguite nel corso delle ultime settimane.
Stranamente però, le nascite più precoci e migliori, tolta la solita fortunata Calabria, non si sono avute al Sud, spesso sferzato continuamente dal forte vento ma, sparpagliate qua e là tra Centro e Nord Italia, là dove tra i mesi di Marzo ed Aprile è piovuto adeguatamente, senza bufere di vento.
Colpa o causa delle correnti perturbate che, ormai da mesi a questa parte soffiano quasi esclusivamente dai quadranti settentrionali, ora con provenienza più occidentale, ora più orientale, ma comunque sempre prevalentemente settentrionali.
Correnti nordiche che sono anche le vere responsabili della siccità che attanaglia il Nord ormai dallo scorso autunno e localmente, anche da almeno un anno.
Basti dire che ci sono, per esempio, località dell’Alessandrino che non ricevono una sola pioggia degna del proprio nome, con accumuli superiori ai 2 millimetri, da almeno 2 anni a questa parte.
Quanto le correnti fresche o fredde impattano contro la barriera alpina, finiscono inesorabilmente per deviare, ora verso Nord, ora verso Sud e, quando riescono a superare la barriera, lo fanno attraverso un meccanismo noto come “Favonio”, in tedesco Föhn, un effetto di compressione e riscaldamento delle masse d’aria che, scendendo dalle cime alpine verso la Pianura Padana si riscaldano e diventano estremamente secche.
Gli effetti dei Cambiamenti Climatici dovuti al surriscaldamento del Pianeta sono sotto gli occhi di tutti: siccità estrema diffusa, con locali fenomeni meteorologici eccessivamente intensi, concentrati in brevi lassi di tempo e a scale sempre piuttosto localizzate.
Quant’è accaduto di recente in Emilia Romagna non è un segnale che la siccità è terminata ma, anzi la conferma che la siccità è ancora al suo culmine.
150 millimetri di pioggia che cadono un 24 ore sono un quantitativo importante, ma per nulla affatto eccezionale.
Ciò che è sicuramente eccezionale è il fatto che i suoli sono stati resi così compatti-duri, secchi ed impermeabili dal protrarsi del caldo e del secco, che quando piove, non sono più in grado di assorbire l’acqua che cade.
Acqua che rimbalza, scivola rapidamente a valle andando ad ingrossare vere e proprie fiumare che, quando non piove sono ormai completamente secche e, quando piove, diventano devastanti bombe ad orologeria.
Per fortuna, non siamo però ancora al punto di non ritorno. Gli effetti del Riscaldamento Globale del Pianeta sono solo agli esordi perciò, molto si può ancora fare, se solo se ne avesse la volontà politica, per contrastare questi effetti dannosi.
Fortunatamente la nostra Penisola è circondata dal mare, da un mare caldo dove, l’evapotraspirazione consente anche a piccoli sbuffi d’aria fresca di condensare e provocare piogge ed acquazzoni, pur in un contesto di temperature in costante crescita con masse d’aria sempre più secche.
In questo contesto può succedere che, localmente, le masse umide marine condensino, provocando nubifragi o locali alluvioni e, là dove le piogge risultano più presenti, si realizzino anche importanti nascite di funghi.
TANTA PIOGGIA CON CALDO = TANTI FUNGHI
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Prima parte
Il binomio pioggia = funghi, ormai lo sappiamo tutti quanti, è imprescindibile.
Se non piove, o se lo fa in maniera insufficiente, non ci saranno nascite di funghi perché la siccità rende duri, impermeabili, ma soprattutto inospitali i suoli in cui normalmente vegetano i funghi.
Là dove invece, come si suol dire, piove sul bagnato, allora le nascite di funghi possono avvenire in maniera copiosa e/o persino continuativa, fino ad esaurimento del ciclo vegetativo.
C’è però un noto meccanismo riproduttivo fungino che può essere innescato da brevi periodi di siccità. Sì perché, nel bene e nel male, una breve siccità può stimolare le colonie fungine a produrre più ife riproduttive.
Quando la colonia fungina avverte un importante pericolo, come quello della prolungata siccità, mette in atto il meccanismo di difesa, attraverso la riproduzione, atta a riempire il più possibile di spore (semi) l’ecosistema in cui la colonia fungina si trova a vegetare.
ALTERNANZA DI SICCITA’ E PIOGGIA = TANTI FUNGHI
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Prima parte
Accade così che, quando un periodo di siccità è seguito da un periodo, se pur breve, di importanti piogge, inneschi iper-produzioni di ife riproduttive che daranno ovviamente vita a carpofori (corpi fruttiferi) a volontà.
Succede in particolar modo in ambito delle Morchelle che, di fatto sono i funghi più sensibili a queste variazioni d’umidità.
Come puoi leggere nell’articolo: Morchelle in Giardino? Ecco come coltivare le Morchelle, un periodo siccitoso provoca iper-produzioni di ife riproduttive che poi daranno vita a iper-produzioni di Spugnole.
Questo meccanismo viene da tempo sfruttato nelle coltivazioni di questi funghi dove, ad un vero e proprio allagamento del substrato di vegetazione, viene fatto seguire un periodo di ristrettezze alimentari che, suggerirà ai funghi di darsi da fare immediatamente a riprodursi, o rischieranno di scomparire.
Molti lettori mi hanno domandato come fosse possibile che, nonostante la siccità perdurante, quest’anno in alcune località si siano trovate così tante Spugnole/Morchelle come non era mai capitato prima.
C’è chi mi ha domandato se ciò fosse dovuto a particolari forme d’inquinamento o a ipotetiche radiazioni atomiche o elettromagnetiche.
Nulla di tutto ciò. Come appena detto, rientra tutto nella normalità, nei comuni meccanismi che regolano le nascite di questi funghi e che, in presenza di siccità, con alcune buone piogge qua e là, stimolano appunto, la produzione di apparati riproduttivi e relative nascite di corpi fruttiferi.
In linea di massima questo meccanismo è applicabile a quasi tutti i funghi, soprattutto a quelli simbionti-micorrizici, un po’ meno a quelli saprofiti di terra o lettiera, non è applicabile invece ai funghi lignicoli.
ALCUNI FUNGHI AMANO L’UMIDO, ALTRI IL SECCO
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Prima parte
A questo punto, molti lettori potranno domandarsi: com’è che allora guardiamo sempre con estrema attenzione le mappe delle piogge cadute, per sapere dov’è piovuto e regolarci di conseguenza per la ricerca dei funghi?
La risposta è semplicissima: non tutte le specie fungine si comportano alla stessa maniera.
Marzuoli, Prugnoli, Prataioli, Cantarelli-Galletti, Trombette da Morto, Coprini e Mazze di Tamburo per esempio, desiderano piogge frequenti, talvolta persino abbondanti, certamente non scarse.
Verpe, Mitrophore e, come detto, Morchelle, desiderano invece periodi di siccità alternati a buone piogge.
Ci sono poi una gran quantità di altre specie fungine, Porcini in prima linea, che non amano gli eccessi di nessun genere. Né troppa siccità ma neppure troppa umidità.
Da un lato per esempio ci sono boletacee quali i Porcini o i Leccini che possono vegetare col sole e col caldo in un contesto molto umido-piovoso, per poi fruttificare al ripristino del secco in corrispondenza della fase riproduttiva.
Tutte le specie fungine tipiche degli ambienti termofili, quindi Porcini Neri (Boletus aereus), Ovoli Reali (Amanita caesarea), Boleti-Porcini regius ed altri, desiderano il gran caldo, tendenzialmente secco ma, per poter fruttificare, necessitano prima di un “innesco” fortemente umido-piovoso, ovvero di un adeguato temporale.
Detto ciò, vediamo allora dove si sono avute le migliori nascite di funghi primaverili e dove potrebbero nascere a breve.
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Seconda parte
MAGGIO, TEMPO DEI PRIMI FUNGHI PORCINI

C’è chi durante i mesi invernali ha letteralmente riposto in cantina cesti, zaini e pensieri relativi ai funghi (Porcini) e, non vedeva davvero l’ora che le boletacee si ridestassero dal letargo invernale.
Ebbene, col mese di Maggio, è ora di spolverare l’attrezzatura da funghi e tornare a pianificare i propri weekend, in modo da poter conciliare la passione per i funghi con le proprie mogli o fidanzate, non sempre pienamente accondiscendenti nei confronti di questa passione tutt’altro che saltuaria o sporadica.
A Maggio si presume che le piante simbionti siano già sufficientemente verdi da permettere alle colonie fungine micorriziche di poter sfruttare il proprio protoplasma costituito da ricche e nutrienti sostanze zuccherine.
Prima le piante micorriziche avranno foglie ben verdi ed ampie e prima le colonie fungine potranno iniziare i propri processi riproduttivi, a patto che le temperature di aria e suoli siano adeguatamente temperate.
I funghi Porcini in genere, amano temperature minime dell’aria comprese tra i +10 e 15°C e massime comprese tra i +20 e 30°C, oltre queste soglie, potrebbero entrare in sofferenza.
Prima le locali temperature non scenderanno più al di sotto dei 10°C, con massime costantemente sopra i +20°C, e prima potranno avvenire le prime nascite di funghi Porcini.
Personalmente in Pianura Padana, negli anni 2017/2020 ho potuto trovare buone fruttificazioni di Porcini Estatini (Boletus reticulatus) già tra il 4 ed il 5 di Maggio. Nel 2016 addirittura durante gli ultimi giorni di Aprile.
Gli anni 2021/2023 hanno visto invece ritardi di una o anche 3 settimane, con il 2022 peggior anno per i Porcini primaverili, dell’ultimo ventennio con nascite ritardatarie ed assai contenute.
Anche riguardo ai Porcini Rossi-Pinicola (Boletus pinophilus) primaverili, il 2022 non è stato un anno da incorniciare.
Tolti pochi spot tra Torinese e Lombardia settentrionale, nel resto d’Italia le nascite sono state ritardatarie e spesso assai contenute, come per esempio sull’Appennino Settentrionale e pure in Calabria.
Il 2023 sembra partire sotto i migliori auspici con primi ritrovamenti di Porcini Rossi-Pinicola in Appennino Ligure-Emiliano, già attorno al primo Maggio e, primi Porcini Estatini in Pianura Lombarda.
Se non li hai ancora letti, ti consiglio la lettura degli articoli:
A caccia dei primi Porcini primaverili e
Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate.
Aggiornamento funghi 05-05-2023 – Terza parte
DOVE STANNO NASCENDO I FUNGHI IN ITALIA
MORCHELLE
Tra la metà di Aprile ed i primi giorni di Maggio 2023 le Morchelle sono state protagoniste in varie zone d’Italia con nascite però definibili quasi eccezionali in Lombardia centro-occidentale e vicino Canton Ticino, Friuli Venezia Giulia e prealpi Venete, Calabria.
Qua e là anche in altre zone d’Italia con buoni ritrovamenti in Liguria di levante, Umbria, Marche ed ora anche Abruzzo e Lazio interno.
MARZUOLI-DORMIENTI

Sul fronte dei funghi Marzuoli-Dormienti, gli ultimi 15 giorni sono stati davvero interessanti in zone d’Italia quasi insolite.
Tolta la Calabria, che ha avuto un vero e proprio exploit di produzioni di Marzuoli sin dal mese di Marzo, il mese di Aprile è stato localmente avaro di questi funghi tipici dei mesi di Marzo-Aprile.
Complici alcune nevicate tardive in Centro-Sud Italia, o di siccità ed assenza di neve al Nord.
Un po’ in ritardo, ma alla fine i Marzuoli-Dormienti sono arrivati con prepotenza sulle Dolomiti ed Alpi-Prealpi Giulie. Un po’ sottotono sull’Appennino Settentrionale, ora si iniziano a trovare sull’Appennino Marchigiano più interno ed Abruzzese, oltre che in Trentino Alto Adige. Scarsi o assenti sulle Alpi Lombarde.
PRUGNOLI
Ottime nascite invece di funghi Prugnoli-Funghi di San Giorgio si registrano, dov’è piovuto a fine Aprile, nelle poche zone con suoli calcarei del Piemonte settentrionale, localmente anche nel basso Piemonte, in Lombardia-Veneto e localmente in Emilia Romagna.
Naturalmente, che ve lo dico a fare, nascite importanti non potevano mancare in Calabria, quest’anno letteralmente baciata da frequenti piogge diffuse e numerose nevicate in Sila.
In Centro e Sud Italia i Prugnoli sono ritardatari, complici sbuffi d’aria più fredda orientale, che ha portato nevicate tardive sui monti e piogge fredde a bassa quota.
Dopo una breve fase di attesa, grazie alle ultime giornate più calde, i Prugnoli sono attesi a breve, o stanno già nascendo, in Toscana, Umbria, Lazio e Campania interna.
Entro breve dovrebbero però iniziare anche in Abruzzo-Molise e, dove vi sono ecosistemi ideali, anche in Puglia, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Purtroppo la Valle d’Aosta non possiede suoli calcarei, perciò questi funghi non sono tipici della regione.
I FUNGHI PORCINI
Aggiornamento funghi 05-05-2023
Come accennato, i funghi Porcini a Maggio sono tutt’altro che rari.
Dove la vegetazione arborea è già florida, si intensificheranno le nascite, giorno dopo giorno, fino a raggiungere il primo apice, presumibilmente attorno alla metà di Maggio, non certo per via dell’influenza della Luna, quanto per via del progressivo aumento di temperature, con piogge più frequenti.
Come al solito fortunatissima la Calabria che, quest’anno registra un invidiabile record che, non sappiamo quanto possa risultare gradito alla natura.
Il record è quello dell’assenza di fermate di nascite nel periodo invernale.
In alcune località Calabre (come anche alcune Salentine), non si è mai smesso di trovare funghi Galletti (Cantharellus cibarius) e localmente persino Porcini Neri (Boletus aereus), così come in sparute zone costiere tirreniche al riparo dal vento, dove si sono trovati funghi autunnali anche a fine inverno-inizio primavera.
Maggio 2023 vede già le prime timidissime nascite di Porcini Rossi-Pinicola sull’Appennino Ligure-Emiliano ed in Sila. A giorni dovrebbero registrarsi anche nel Torinese e Genovesato appenninico, dalla prossima settimana probabilmente anche in alta Lombardia.
PORCINI ESTATINI
Aggiornamento funghi 05-05-2023
Le primissime nascite ci sono già state segnalate in Pianura Padana lombarda, essenzialmente nella bassa padana centro-orientale.
Purtroppo la siccità sta impedendo l’allagamento delle risaie del Vercellese-Biellese-Novarese e Pavese. A secco fossi, canali irrigui e torrenti.
Le recenti piogge sono risultate interessanti, ma ancora insufficienti a rigenerare i corsi d’acqua che, tolte due giornate con acqua corrente, sono repentinamente tornati completamente asciutti.
Con situazioni simili non possiamo attenderci nascite degne di nota di Porcini Estatini per quasi tutto il Piemonte e Lombardia sud-occidentale.
Dalle province di Cremona e Montova verso Est le piogge sono state invece più frequenti ed adeguate, con nascite previste in aumento sulla bassa lombarda orientale e sulla Pianura Veneta.
L’Emilia Romagna potrà avere qualche spot di nascite dov’è piovuto già entro fine Aprile.
In pole-position per le nascite attese a breve o brevissimo, la Toscana e l’Umbria, soprattutto nelle zone pianeggiati, meglio, molto meglio se in presenza di boschi puri di Carpino o misti Carpino-Querce (Farnia in primo luogo, quindi Rovere e Cerro-Leccio).
I boschi puri di sola Quercia potrebbero ritardare di qualche giorno o settimana, a meno che non sia piovuto davvero con regolare frequenza.
Boschi misti di Lazio-Campania-Calabria e Sicilia orientale potrebbero sperimentare i primi Porcini Estatini a breve.
Le regioni Adriatiche dovranno invece attendere più a lungo, a causa delle fredde correnti orientali che hanno mantenuto le nevi sui monti ed il fresco a fondovalle.
FUNGHI ESTIVI
Aggiornamento funghi 05-05-2023
Benché Maggio non sia ancora un mese estivo, i Cambiamenti Climatici con il Riscaldamento Globale del Pianeta, stanno a tutti gli effetti conferendogli carattere sempre più estivo.
Basti dire che il giorno 4 Maggio 2023 sulla punta del Monte Rosa a 4,554 mt d’altezza la temperatura massima diurna, per la prima volta nel nuovo anno, è stata di pochissimo positiva con un valore di +0,5°C.
Un simile valore diurno sarebbe normalmente atteso dopo metà Luglio, visto l’andamento climatico del trentennio, lo si potrebbe attendere già a Giugno, certo non al 4 di Maggio.
Se tanto mi dà tanto, possiamo perciò attenderci nascite di funghi estivi sin dalla seconda decade di Maggio.
Diversi lettori ci hanno già segnalato la presenza delle prime Russule nei boschi, buon segnale che l’estata avanza a grandi passi.
Coprini e Mazze di Tamburo sarebbero attesi a partire dal mese di Giugno ma, ormai lo sappiamo benissimo, non ci stupiscono più di tanto se vegetano già sin dai primi di Maggio.
Galletti-Cantarelli diverranno progressivamente più frequenti tra Sud e Centro Italia sin dalle prossime giornate di sole se, alternate ad ulteriori piogge non più fredde.
Anomalia conclamata invece i Porcini Neri (Boletus aereus) già segnalati nei boschi termofili della Calabria costiera, probabilmente a breve presenti anche in Sicilia, Sardegna e Salento, oltre che, sporadicamente lungo i boschi termofili costieri tirrenici.
Non sappiamo pronunciarci riguardo alle nascite di Leccini invernali (Leccinellun lepidum) che sono da poco riprese in Sardegna. Nascite invernali tardive o nascite primaverili precoci? Se del tutto saltuarie saranno tardive, se ripetute invece saranno primaverili.
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Buoni
Complimenti fare sapere i momenti migliori per andare a funghi grazie io vivo in Sila villaggio Mancuso .
Raccoglitore di funghi
Un felice raccolto di i funghi per tutti
Ciao Salvatore. Sila-Villaggio Mancuso, direi davvero fortunato ad abitare in uno dei luoghi più belli d’Italia. La Sila è tutta fantastica, per i funghi poi, davvero un Paradiso! Buone raccolte anche a te
Anche io oggi ho fatto la mia prima uscita trovando tra quercia e scopa un po’ di galletti ed un porcino nero anche un po’ vecchio oltre che mangiato dalle lumache
Dai è già un buon inizio. I Galletti sono funghi ottimi e con le abbondanti piogge di questo mese, diventeranno sempre più frequenti