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Funghi Magazine - Il magazine on-line sui funghi d'Italia. Aggiornamenti funghi, articoli e notizie sui funghi, segnalazioni in tempo reale. dove nascono i funghi e la tabella sulle nascite e crescite dei funghi con il Semaforo dei Funghi

Aggiornamento funghi 1 Settembre 2018

Tanti funghi, tanti cercatori ma troppi vandali in azione

Aggiornamento funghi 1 Settembre 2018
Finalmente Settembre!

Le giornate si accorciano. Diminuiscono le ore di luce, diminuiscono perciò anche le temperature, diventando ora assai più favorevoli per le nascite di quello che, in Italia è considerato il vero RE dei funghi: il Boletus edulis o Porcino autunnale.

Il solo fungo che è capace di smuovere da paesi e città decine, centinaia, o forse anche diverse migliaia di pigri ed oziosi cittadini che si improvvisano cercatori di funghi.

C’è chi si muove da casa con cognizione di causa, ben consapevole di ciò che farà in giro per boschi, ben informato e preparato.

C’è poi chi, invece, si improvvisa scout pensando che, se possono muoversi agevolmente per boschi dei mocciosi adolescenti, perché non potrebbero fare altrettanto?

Andar per boschi è un’arte che non si impara dall’oggi al domani

Sono decine le insidie nei boschi che sono lì pronte a tenderci agguati.

Il disorientamento, la distrazione, la fretta, la smania di far bottino, la disidratazione, il caldo eccessivo o persino il freddo, un improvviso temporale, la grandine, gli animali selvatici, i suoli sdrucciolevoli, bagnati o anche troppo secchi e quindi altrettanto scivolosi.

E queste sono soltanto le prime che mi sono saltate in mente così su due piedi.

Ci sono poi decine di strani funghi che tendono a distogliere la nostra attenzione.

Funghi che, in pochi casi sono commestibili, in molti non tossici ma di neppure di alcun valore gastronomico, spesso tossici e talvolta persino mortali.

Non avere competenza e cognizione di causa non vuol dire che, chi abita in città o comunque lontano dai boschi, non abbia il diritto di farsi una salutare camminata nei boschi e magari poter anche raccogliere qualche fungo commestibile.

Una cosa però è fare una semplice passeggiata su comodi sentieri ben tracciati e georeferenziati (ovvero riportati anche su mappe on-line), altra è improvvisarsi conquistatori dei boschi, alla ricerca del fungo perduto!




Il bosco non ammette ignoranza

Le cronache sono piene zeppe di notizie di cercatori di funghi che si sono persi nei boschi.

I più fortunati prima o poi riescono a ritrovare la strada di casa, i meno fortunati a volte ci lasciano le penne.

Il nostro continuo fabbisogno di nuovi spazi abitativi-industriali o agricoli, ci spinge a costringere gli alberi a vegetare soltanto là dove l’orografia non consente queste attività, ovvero su impervi colli o monti, dove spesso i nostri cellulari “non prendono” perché privi di copertura telefonica.

Dire che, per andare in giro per boschi occorrerebbe aver prima frequentato un corso di sopravvivenza, potrebbe sembrare una forzatura, ma a ben pensarci non lo è affatto.

E che dire poi dell’ignoranza di chi si improvvisa Unno o razziatore peggio dei Lanzichenecchi?

Grandi piogge hanno innescato la solita corsa al fungo

Devo subito dire che, la fine di questo caldo ma anche piovoso mese di Agosto, ci ha portato non poche soddisfazioni in termini di nascite di funghi Porcini.

Il Nord Ovest italiano, grazie ad abbondanti piogge portate dai forti temporali del dopo ferragosto, si è mosso per primo.

Ovest ed alto Piemonte montani hanno avuto la prima vera buttata di Porcini del 2018.

É stata poi la volta delle Prealpi Lombarde, soprattutto sui settori centrali con buttate straordinarie nelle vallate della Bergamasca.

É toccato poi anche al Nord Est italiano con buone nascite in Veneto, ma molto meno buone nel Trentino e meno ancora in Alto Adige, a causa di piogge spesso anche troppo brevi o scarse che si sono accompagnate a temperature africane.

Non da meno tra Sardegna, Sicilia, Campania ed altre zone del Centro-Sud tra cui Marche, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna si sono avute piogge estive tutt’altro che tipiche del periodo.

Sardegna e Sicilia, ma anche tutte le località del litorale Tirrenico da Villa San Giovanni a Tropea-Pizzo in Calabria, hanno avuto piogge di gran lunga superiori alle attese e nascite di funghi eccezionali.

Mai quanto quest’anno era piovuto così tanto ad Agosto nel corso dell’ultimo lustro.

Le nascite di funghi non sono quindi mancate anche nelle regioni dove si sono avuti i più frequenti temporali tra Centro, Sud Italia ed Isole.

In questo articolo non citerò, per non dilungarmi troppo, tutte le piogge d’Italia divise per regione, ti dico però che in alcuni casi, le piogge hanno addirittura superato i 300 millimetri, quasi fosse già stagione di grandi piogge.

Ti dico anche che le piogge più consistenti si sono avute a:

Colere BG 336 mm
Spiazzi di Gromo BG 324 mm
Nicotera VV e Cesara-Lago d’Orta VB  322 mm
Rosarno RC 307 mm
Abbadia Lariana LC 293 mm
Menaggio CO 286 mm
Tufo di Carsoli AQ 282 mm
San Ferdinando RC 274 mm

(Il dato di accumuli di pioggia, potrebbe essere incompleto perché nel momento di pubblicazione dell’articolo in alcune stazioni meteo vi era pioggia ancora in corso)

Mi preme però tornare al discorso dell’ignoranza perché, nel pieno della “buttata” buona, giorni fa mi sono imbattuto in una famigliola di “cittadini” molto poco informati, ma decisamente molto, ma molto maleducati.

Di questo episodio ti voglio parlare un attimo perché potrebbe farti riflettere.

Un tipico caso di ignoranza e maleducazione nei boschi

In una giornata in cui i boschi dell’alto Piemonte pullulavano di cercatori di funghi, mi è successo di allontanarmi dai boschi più facilmente accessibili per raggiungere zone spesso inesplorate.

Giunto in versante umido-ombroso e quindi spesso ben produttivo pur in presenza di forte caldo e secco, mi sono imbattuto in una poco raccomandabile famigliola.

Marito, moglie e presumibilmente cognata.

Il marito scovava i funghi ben visibili. Le due signore quelli invisibili perché ancora nascosti sotto la lettiera di foglie.




Grazie all’utilizzo di bastoni biforcati, a mo’ di rastrello, le due signore, inginocchiate a terra, procedevano palmo a palmo spostando tutto il tappeto di foglie pur di scovare ogni eventuale funghetto e, poco importa se ancora acerbo.

Arrivo sul posto e mi accorgo che, una conoide di deiezione dell’acqua piovana, solitamente invasa di ammassi fogliari, con a valle un piccolo piano, in cui l’acqua si disperdeva dolcemente favorendo la nascita di decine di funghi, era stata completamente divelta e quasi arata.

Ora, vedendo tale scempio faccio davvero fatica a trattenere un sonoro rimprovero.

Saluto con fatica perché arrabbiato, ma il mio saluto non viene contraccambiato.

Il diverbio

Constatata l’evidente maleducazione delle signore dico:

«No, ma vi rendete conto di cosa state facendo?»
«Se fate così in tutto il bosco qua non ci troverete più un solo fungo per almeno un paio di anni».

La signora più giovane, con estrema non arguzia mi dice:

«Oh be’, ‘tanto noi non siamo del posto e qua non ci torneremo più».

L’altra signora più anziana mi guarda con aria di sfida ed incalza dicendo:

«Scusi, ma lei è una guardia ecologica?»
«Certo che no, rispondo»
«Ecco, allora si faccia i fatti suoi!»
«Eh ma questi sono fatti miei! C’è una Legge Regionale che vieta il rastrellamento del bosco e pure un articolo che vieta la raccolta dei funghi immaturi di diametro inferiore ai 3 centimetri» 

(vedi: Regolamenti raccolta funghi in Italia)

Nel frattempo si avvicina l’uomo che mi guarda con aria truce e mi dice:

«Qualcosa non va?»
Dico: «Certo, state distruggendo tutto il bosco con questo rastrellamento, che è anche vietato per legge»
«Ci denunci se vuole. Noi facciamo quello che vogliamo. Chi è lei per dire a noi cosa dobbiamo fare?».

Mancanza assoluta di etica, di rispetto delle regole e di educazione civica

In una Italia sempre più avvezza all’anarchia, c’è chi non riesce a rendersi conto che, ogni suo gesto provoca una azione-reazione.

C’è chi non si rende conto che, se solo fossimo più sensibili all’etica, al rispetto delle regole ma soprattutto se solo avessimo un tantino più di educazione civica, non occorrerebbero leggi, leggine o leggiucole a regolare la nostra vita quotidiana.

Leggi che spesso ci appaiono inique, ingiuste o spropositate ma che servono a tenere a freno la maleducazione di chi è convinto di poter fare sempre ciò che vuole perché più furbo degli altri.

In molte nazioni europee non esistono leggi che regolano la raccolta di frutti di bosco, erbe spontanee o funghi.

Ognuno raccoglie l’indispensabile, una piccola quantità, e lo fa avendo il massimo rispetto verso la natura e verso la cosa comune.

In Svizzera si è dovuto inserire un quantitativo massimo di funghi raccoglibili per arginare la smania e l’ingordigia di frontalieri italiani.

Frontalieri che, quotidianamente invadevano i boschi svizzeri, pronti a restituire ai nordici lo sgarro subito dalle invasioni dei Lanzichenecchi.

Unni che distruggono quanto gli capita sottomano, pur di poter metter mani su di un ambito bottino.

Tutto questo è altamente ingiusto, privo di etica e di senso logico.

Per non parlare poi dei soliti ingordi che scendono dai monti con zaini e sacchetti a mano completamente pieni di Porcini.

Ingordi che se rimproverati, hanno sempre la risposta pronta sulla punta della lingua.

«Eh ma se non li raccoglievo io, li avrebbe raccolti qualcun’altro perciò, limitare la raccolta di funghi non ha senso perché non può servire a favorirne la ricrescita»

Sul non rispetto delle regole noi italiani siamo tutti campioni!

Quando le regole o le leggi non ci piacciono, troviamo sempre il cavillo a cui appellarci.

C’è chi contesta (talvolta forse anche a ragione) che i soldi del permesso sono un metodo per enti pubblici o privati per far cassa.

Chi contesta (talvolta nuovamente a ragione) che i costi del permesso sono iniqui, che spesso i soldi dei permessi prendono vie del tutto sconosciute o che non vengono spesi come si dovrebbe.

In Liguria per esempio, alcuni enti privati incassano soldi per conto della Regione ma si scopre che, con il benestare di chissà chi, poi non li versano nelle casse regionali e finiscono chissà dove, come più volte denunciato dai media su interrogazione di una nuova classe politica locale.

Insomma, i cattivi esempi di mala-amministrazione non mancano, ma non per questo dobbiamo sentirci autorizzati a fare ciò che vogliamo, come e quando lo vogliamo.

Ricordiamoci che limitare le raccolte di funghi al quantitativo che prevedono le leggi regionali, è anche una giustissima regola per consentire a chiunque abbia pagato un permesso di poter usufruire di ciò per cui ha pagato.

Perché mai, a parità di permesso pagato, il furbastro che entra nel bosco prima dell’alba (cosa che è vietata) può appropriarsi di 5/6/7/8 o più chili di funghi, finché ha contenitori che li possano contenere, lasciando a secco chiunque entrerà nel bosco dopo di lui?

É proprio tanto difficile farsi entrare in testa il concetto che: chi prima arriva, meglio alloggia, è un concetto sbagliato di principio, e lo è ancor di più nel caso di raccolta di funghi o di frutti di bosco?

3 chili di Porcini, tanto consentono di raccogliere le Regioni più permissive

É un quantitativo in tutto e per tutto equo.

Perché mai chi è arrivato nel bosco prima di me, deve arrogarsi il diritto di raccogliere anche la mia parte di funghi?

Perché tanta smania, ingordigia e bruttura?

Il bosco è un luogo di relax

Non è un caso che le Leggi Regionali impongano di pulire i funghi sul posto, appena raccolti.

Così facendo si ottiene un duplice scopo.

In primo luogo quello di favorire la dispersione delle spore.

In secondo luogo, quello di favorire il contatto con la natura.

Soffermandoci a pulire i funghi, abbiamo il tempo di guardarci attorno, di prendere una boccata d’ossigeno, di osservare, di capire cos’è la natura ed i perché della natura.

Girare per boschi come fossimo Vandali, Unni o Lanzichenecchi, come se stesse per scoppiare la terza guerra mondiale, perciò dobbiamo far incetta di provviste, non ha alcun senso se non quello di contribuire ad un più rapido esaurimento delle risorse naturali.

Ognuno ha il sacrosanto diritto di poter andare in giro per boschi, pagare un permesso di raccolta e raccogliere in quantità direttamente proporzionali alle proprie conoscenze.

A patto però di non far finta di dimenticarsi di conoscere le leggi che vietano questo o quell’errato comportamento.

Nei boschi è sana e virtuosa abitudine ed educazione, salutare i cercatori che si incontra sul proprio cammino.

Non da meno, informarsi prima di mettesi in cammino su cos’è un bosco, come comportarsi in un bosco, cosa ci attende nel bosco.




Informarsi per evitare l’ignoranza

In Italia esistono centinaia di Associazioni Micologiche dove ci sono persone preparate e sempre disposte a condividere con il prossimo il proprio sapere e le proprie conoscenze.

Conoscere i funghi è un dovere, oltre che un piacere, per evitare di mettere inutilmente a rischio la propria vita.

Finché avremo il buon senso di informarci e di esser per noi stessi virtuosi, le leggi che regolano la raccolta funghi, per quanto possano sembrarci inique, saranno comunque sufficientemente permissive.

Quando l’anarchia inizierà a regnare sovrana (e siamo già a buon punto)…

Finirà che qualche amministratore che si sveglierà col mal di pancia, o imbeccato da questo o da quello (magari un po’ bacchettone o con qualche secondo fine), ci vieterà di raccogliere funghi.

Ci dirà magari, che dovremo essere in possesso di un diploma da micologo, che ci sarà costato ben caro, andando ad alimentare le asfittiche casse dello Stato o di qualche ente.

Davvero vogliamo arrivare a questo?

ASSOCIAZIONI MICOLOGICHE

Puoi cercare l’associazione Micologica più vicina a te consultando il sito A.M.B. Associazione Micologica Bresadola, la più antica d’Italia, che coordina la gran parte delle Associazioni Micologiche locali.

Oppure puoi consultare il sito A.M.I.N.T Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica, infine, puoi consultare il sito Nuovamicologia.eu-Associazioni Micologiche Italiane.

Se ritieni che questo articolo non sia sufficientemente esaustivo, oppure se hai altre curiosità, potrai scrivermi o lasciare un commento a fondo pagina.

Per approfondire le tue conoscenze sui funghi leggi:

FUNGHI VERO O FALSO

Per non rimanere indietro, per non soccombere nell’ignoranza del non sapere, approfondisci le tue conoscenze sui funghi con tutte le domande più comuni che i lettori del web pongono più frequentemente ai motori di ricerca.

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3 Commenti
  1. Stefano Righi dice

    Considerazioni del tutto condivisibili quelle sulla maleduazione o cafoneria di tante persone che noto pure quando vado a raccogliere gli asparagi e trovo intere piante devastate come se fosse passata una mandria di elefanti.
    Sembra brutto ma oltre che all’educazione,indispensabile ma che richiede anni e anni per poter dare frutti ci vorrebbe un massiccio piano di controlli fatti dalle guardie forestali sia all’interno che ai margini dei boschi dove le persone lasciano le proprie auto.
    P.S. Risolvete per favore quel fastidiosissimo aggiornamento continuo della pagina che rende quasi impossibile scrivere o leggere i contenuti del sito!

    1. funghimagazine dice

      Ciao Stefano, tranquillo. Stiamo provvedendo a togliere il reload di pagina, e grazie della segnalazione e del tuo commento!

      1. funghimagazine dice

        OK, aggiornamento di pagina tolto!

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