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Aggiornamento funghi 10-08-2023 Dove tantissimi Porcini e dove nulla
Avvio d’Agosto col botto per molti cercatori di funghi del Nord Italia (ma non per tutti). In alcune regioni si stanno raccogliendo moltissimi Porcini, in altre si attendono periodi migliori guardando e invidiando ciò che accade altrove. Ecco dove stanno nascendo o nasceranno ancora i funghi Porcini
Aggiornamento funghi 10-08-2023 Dove tantissimi Porcini e dove nulla
INDICE
Aggiornamento funghi 10-08-2023 – Prima parte
Continuiamo a ricevere dai nostri lettori decine e decine di messaggi di conferma, rispetto a quanto scritto nei nostri ultimi articoli di Aggiornamento Funghi, con tanto di bellissime fotografie, capaci di instillare un pochino di sana invidia anche in chi, vive la passione per il Regno dei Funghi a tutto tondo, non limitandosi solamente ad apprezzare funghi Porcini e null’altro.
Nel precedente articolo → “Finalmente prima grande buttata di Porcini al Nord” abbiamo parlato delle ottime nascite di funghi Porcini che, i pregressi nubifragi hanno innescato dal Ticino al Carso mentre, nell’articolo della settimana precedente → “Funghi Porcini tra tempeste inaudite e caldi da deserto” ipotizzavamo proprio che, là dove si erano scatenati i nubifragi (senza violente grandinate) i Porcini sarebbero sicuramente nati in quantità, lasciando però ancora a secco le regioni rimaste senza piogge e in balìa delle ingombranti bolle calde africane.
Come ipotizzato, tutto si è avverato e, soprattutto si è finalmente concretizzato l’arrivo dei tanto attesi Porcini chiari autunnali, i Boletus edulis che, tra i cercatori di funghi del settentrione, sono sicuramente i più ambiti.
Naturalmente, si sono anche avverate le ipotesi di assenza di nascite là dove si erano avute le grandinate più consistenti, così come l’arrivo di piogge molto fredde per il periodo, in alcune zone ha bloccato le nascite proprio in avvio di buttata.
Purtroppo, ancora una volta, abbiamo però anche dovuto constatare come, quando l’entusiasmo è alle stelle, è un attimo passare appunto dalle stesse stelle alle stalle.
E’ accaduto a seguito dell’arrivo sull’Italia di una fredda Depressione Nord Atlantica, dalle insolite caratteristiche autunnali in piena estate. Depressione, o Ciclone Circe che, in tempi di normalità climatica non sarebbe potuta giungere fin nel cuore del Mediterraneo, protetto da quell’Anticiclone delle Azzorre ormai defunto e seppellito.
Anticiclone che in passato ci proteggeva dalle Depressioni Nord Atlantiche, ma anche dalle roventi incursioni d’aria calda africana e, in assenza del quale, con le violente nuove manifestazioni cliamtiche estreme, si sono vanificati in un sol giorno, tutti i benefici apportati dalle annesse piogge a causa dei forti venti settentrionali che, non solo hanno soffiato tesi, ma hanno anche portato un repentino crollo delle temperature.
Domenica 6 Agosto 2023 l’arrivo di aria molto fredda per il periodo, ha riportato la neve sulle cime alpine, addirittura sul Monte Rosa fin verso i 2.000 metri con successiva temperatura minima notturna a -15,2°C con temperatura massima diurna a -10,2°C e poi, una clamorosa minima da -16,7°. Temperature queste, mai così basse negli ultimi vent’anni, nella prima quindicina di Agosto.
Questo non significa che il Riscaldamento Globale del Pianeta sia una balla o un’invenzione degli ecologisti, significa semplicemente che non abbiamo più mediatori climatici efficaci, in grado di tutelarci da ondate di caldo, di freddo o alluvionali.
Perché mi soffermo a parlare di questi argomenti apparentemente distanti dall’argomento funghi Porcini?
METEO FUNGHI
Aggiornamento funghi 10-08-2023 – Seconda parte
Perché sono state proprio le piogge fredde, le temperature minime fino a 5/6°C nei fondovalle alpini e 3 lunghissime giornate di forte vento favonico (secchissimo) a bloccare sul nascere quella che avrebbe potuto essere una clamorosa buttata tra Piemonte nordorientale, Lombardia e Svizzera meridionale.
Se qualcosa poteva andare storto con l’imminente buttata, quel qualcosa non è andato solamente storto, ma addirittura malissimo.
L’arrivo di piogge molto fredde sui colli pedemontani del Piemonte settentrionale ha bloccato la nascente buttata di Porcini estivi e Porcini Neri-Bronzini/aereus. Il vento ha fatto il resto, seccando come un gigantesco essiccatore, i funghi da poco nati.
E’ andata leggermente meglio in Lombardia settentrionale dove, il Ciclone Circe ha portato repentini abbassamenti termici e tantissimo vento ma, non le piogge perciò, ad esempio in Valtellina e vallate Retiche ed Orobiche, nei punti più riparati dal vento, soprattutto sui versanti Ovest o di Sudovest, qualche buono spot con discrete o persino eccellenti nascite si è salvato.
Circe ha anche riportato la pioggia dall’Appennino settentrionale alla Calabria e così è tornata a crescere da febbre da Porcini anche tra Centro e Sud Italia e, mentre le piogge erano appena passate, già ricevevamo decine di messaggi in cui i nostri lettori ci chiedevano se le piogge appena cadute erano state sufficienti ad innescare le imminenti nascite di Porcini.
Vediamo allora dove stanno ancora nascendo i funghi Porcini e dove nasceranno a breve.
SITUAZIONE NASCITE IN ITALIA

VALLE D’AOSTA
Non è rosea la situazione nascite in Val d’Aosta ma, neppure pessima. L’ultima pioggia utile in valle si è avuta tra il 24 e 25 di Luglio. Anche qua è soffiato forte il vento ma, in canaloni riparati, in presenza di boschi di solo Abete o misti Abete/Faggio, qualcosa si sta trovando e, con una buona conoscenza del territorio e dei suoi boschi, si può tranquillamente portare a casa un piccolo cesto di Porcini edulis.
Porcini estivi risultano al momento più rari e reperibili per lo più in boschi misti, nei settori centro-orientali del fondovalle e grazie alla cessazione del vento e ritorno delle rugiade notturne, il consiglio che posso dare ai locali cercatori è di non dimenticare di dare un occhio ai prati adiacenti ai boschi, su versanti alpini sottovento rispetto al vento che è soffiato da Nordest oppure da Est.
PIEMONTE
Regione Piemonte divisa in due: Nord del Po e Sud del grande fiume.
A Nord tra il 24 e 25 di Luglio è ben piovuto, soprattutto tra il piano ed i caldi colli termofili, dov’era appana partita una promettente buttata di Porcini estivi e Porcini Neri-Bronzini con, quasi inspiegabilmenti contemporanee locali presenze anche di Ovoli reali (Amanita caesarea).
Abbiamo tra l’altro registrato anche una incredibile buttata, mai vista prima, in area termofila collinare dell’alto Piemonte, di una nuova specie fungina che abbiamo recensito e descritto nel nostro post-dedicato appunto all’Amanita erythrocephala:

L’arrivo delle gelide piogge del 4 Agosto ha bloccato tutte le nascite proprio sul nascere, ed il vento secchissimo a seguire ha dato il classico colpo di grazia.
Purtroppo le zone montane di Valsesia e VCO, insieme con il Canavese, hanno avuto piogge assai inferiori rispetto alle zone pianeggianti e collinari e, l’assenza di piogge degne di nota anche a fine Luglio, fa pensare che non vi saranno le tanto attese nascite di Porcini edulis in zona, almeno non prima di fine Agosto.
► Molti lettori mi scrivono che secondo loro l’arrivo del freddo farà “esplodere” la buttata in Valsesia e Ossola-Vigezzo ma, secondo noi, l’unica cosa che esploderà saranno i funghi che, non riusciranno a fruttificare su terreni nuovamente troppo asciutti con aria ancora troppo secca. Proprio ieri una gita in alta Valsesia attorno ad Alagna Valsesia ci ha dato conferma che i prati sono ingialliti, l’erba è secca come non mai ed i corsi d’acqua ai minimi stagionali.
Non fatevi ingannare da sopralluoghi fatti il giorno dopo la pioggia (quel minimo che era caduto dal cielo, 2/8 mm una tantum, non sono sufficienti ad innescare una buttata), ovvio che dopo aver piovuto i boschi sono bagnati.
Centro e Sud Piemonte non possono che sperare che dopo Ferragosto torni a piovere (come si deve, minimo 40/50 mm) se vogliono tornare a veder nascere funghi Porcini e/o Garitule/Finferli.
Il 4 di Agosto è piovuto sulle Alpi Marittime ma 15/20 mm sono appena appena sufficienti a far nascere qualche sporadico funghetto qua e là nei punti più riparati dal vento o dove di notte si accumula la rugiada notturna.
Nostri fedeli lettori ci segnalano che in alta quota, 1500/2.000 mt qualche Porcino estivo lo si sta ancora trovando in pochi punti ben al riparo dal vento ma, in ogni caso si tratta di Porcini segnati dal secco, crepati o del tutto spaccati.
LOMBARDIA e SVIZZERA
La Lombardia, Canton Ticino e Grigioni, hanno visto un avvio di nascite davvero promettente, grazie ai numerosissimi nubifrati transitati tra metà e fine Luglio.
Lungo i Ticino si è avuta una buona buttata di Porcini Estivi e Neri-Bronzini, seguita poi da un cenno di nascite di Ovoli reali. Stessa sorte è toccata al resto delle alte pianure lombarde, Milano inclusa, tra il disinteresse generale di quasi tutti i cercatori di funghi che hanno preferito precipitarsi in massa là dove sui Social qualche incosciente ha pubblicato foto di cesti o tavolate di Porcini scrivendo l’esatto nome della località.
Quella di scrivere il nome della località e della vallata non è pratica sostenibile ed accettabile in un’era tecnologica come questa dove, i pigri o i cercatori di funghi, a cui piace vincere facile, stanno appollaiati come avvoltoi sui Social in attesa del pollo di turno che gli dia gratuitamente le giuste coordinate in cui andare a raccogliere e riempire cesti a colpo sicuro.
Nulla di male ad avere aiutini o veri e propri aiuti, noi stessi diamo indicazioni di nascite di Porcini ma, una cosa è dare indicazioni generiche su di un vasto territorio, altra è indicare una precisa ed esatta località che, certamente verrà presa d’assalto da decine di centinaia o migliaia di cercatori di funghi non solo dalla regione, ma anche dal resto d’Italia perché, a quanto pare, c’è chi è disposto a percorrere anche più di 500 km con la benzia a quasi 2€ al litro pur di poter raccogliere in quantità (magari pure senza permesso). Poi non stupiamoci se i locali si rivolgono ai sindaci per pretendere che si chiudano le strade o che si facciano pagare extra ticket locali, uno per ogni comune, per i non residenti.
Con questo sistema barbaro ci rimetteremo tutti quanti. Senza contare la rottura di scatole di trovarsi imbottigliati in ore ed ore di code per poter raggiungere la Valtellina o altre località di fama fungina.
Detto ciò, registriamo un netto caldo di nascite a seguito di 3 giorni di forte vento freddo settentrionale. La Valtellina in primis ha risentito di un forte effetto favonico che ha letteralmente eradicato ogni forma d’umidità dai boschi con cessazione repentina delle nascite.
Stessa sorte è toccata a tutte le vallate alpine e prealpine letteralmente devastate dal vento secco che ha repentinamente bloccato le nascite con funghi già nati crepati o spaccati dal vento. Il ritorno a tassi d’umidità dell’aria più umani, più vivibili, ha permesso ai pochi luoghi umidi prossimi ai corsi d’acqua o nei canaloni riparati di tornare ad avere timide nascite.
A quanto pare, le zone sottovento rispetto all’Adamello e monti di confine con il Trentino, hanno subìto meno pesantemente il flusso ventoso Nordorientale con qualche cenno di nascite in più.
Anche per la Lombardia vale la regola che, con il ritorno delle rugiade notturne, è consigliabile cercar funghi Porcini tra l’erba a margine dei boschi, in radure e/o tra alberi sparsi e non i boschi fitti e ripidi, semmai, meglio in boschi fitti su pianori.
TRIVENETO E AUSTRIA
Più fortunati sono stati i boschi del Triveneto che hanno subìto meno i danni del vento che, tuttavia è soffiato comunque teso sull’Alto Adige e per un solo giorno anche nel resto del settore.
Le nascite di Porcini restano scarse e localmente anche assenti su tutto il Sud Tirolo. Da Bolzano a Merano e Glorenza fino allo Stelvio, passando per Marilleva-Folgarida, non abbiamo notizie di ritrovamenti di Porcini.
Scarse anche da Bolzano a Bressanone-Vipiteno e Brennero, passando anche per Brunico.
Tutt’altra storia invece a Sud di questi settori, in particolar modo sulla direttrice Sudovest-Nordest dal Lago d’Idro e Fiume Chiese alle Dolomiti Bellunesi. L’esatta direttrice che hanno avuto i ripetuti nubifragi di luglio ed inizio agosto.
Nonostante qualche colpo di vento freddo e le nevicate sulle cime alpine, si stanno ancora raccogliendo fungi Porcini edulis e localmente anche qualche sporadico Porcino Rosso-Pinicola.
Una flessione sulle nascite la registriamo sui settori Sud del Trentino, tra Lago d’Idro e Lago di Garda, zona di Rovereto-Pasubio e Lessinia. Meglio dalla Valsugana all’Agordino e su tutte le Dolomiti Bellunesi ma, in generale in tutto il Cadore, Carnia e Alpi Giulie.
Riceviamo dal Friuli Venezia Giulia conferme che le nostre indicazioni erano precisissime e che in tutta l’area montana regionale c’è stata l’auspicata diffusa buttata. Locamente più intensa, localmente meno. La qualità e quantità è dipesa molto dalla tipologia di piogge pregresse.
Dov’è piovuto freddo o grandinato è nato poco o nulla, dove le piogge hanno avuto un minor impatto freddo grazie al caldo in risalita dalle pianure, le nascite sono state non solo ottime ma persino massicce, incluse le zone pianeggianti e collinari attorno a Pordenone, Udine, Gorizia e, persino attorno a Trieste con nascite quasi insperate e, spesso in passato rare in tutto il Carso.
Nel Veneto pianeggiante non sono mancate nascite di Porcini Estivi, Porcini Neri e pure Ovoli reali, anche se queste ultime tipologie fungine sono ora in forte esaurimento o già esaurite.
I settori del Veronese e Vicentino-Trevigiano hanno visto discrete nascite là dov’era piovuto senza grandinate. Porcini edulis si sono trovati in buone quantità anche in zone molto frequentate dai cercatori di funghi, quali l’Altopiano dei 7 Comuni o i monti trevigiani.
Sui settori Sud del Veneto le piogge sono state spesso a macchia di leopardo, ora violentissime, ora del tutto assenti, ora con violente grandiante associate perciò, con simili condizioni ambientali è normale che i funghi non siano nati o nascano ovunque.
Informandosi bene riguardo alle norme-leggi inerenti alla raccolta funghi in Austria (assai più severe che in Italia per controlli ed applicazioni), per chi è in vacanza nel Triveneto potrebbe valer la pena di sconfinare oltr’Alpe perché anche in Austria sono in atto importanti buttate di Porcini edulis.
LIGURIA E EMILIA ROMAGNA
Aggiornamento funghi 10-08-2023
Non si registrano nascite degne di nota su questi settori ma, a ragion del vero, qualche Porcino estivo crepato o qualche timido edulis che non riesce a crescere per via del secco, ci viene ancora segnalato da nostri corrispondenti Telegram.
Tra il 24 e 25 Luglio qualche doccia si è avuta sulla Liguria di Ponente. E’ andata decisamente meglio a cavallo tra i monti alle spalle di Genova Est e Piacentino, dove sono caduti fino a 40/50 mm. Qualche altra doccia a ponente il 30 Luglio mentre ad Agosto è nuovamente piovuto ad ovest il 4.
Ad Est a levante pioggie discrete il 3 e 5 Agosto. Nulla di eclatante, tuttavia, grazie alla cessazione del vento e grazie a temperature massime diurne che non dovrebbero tornare a livelli africani ancora per almeno un’altra settimana, anche se in continua risalita fin verso i 30/33°C, qualche nuova nascita si potrebbe avere dopo Ferragosto in montagna.
Favorito dalle nascite il Piacentino, potrebbe però trattarsi di buttata mordi-e-fuggi, più facilmente caratterizzata da un cenno di ottime nascite di Porcini Neri-Bronzini in collina.
Aveto e Ferriere potrebbero rappresentare il confine al di fuori del quale potrebbero non realizzarsi nascite di Porcini. Sui settori montani dell’Appennino Tosco-Romagnolo qualche possibile nascita ad ovest del Frignano-Cimone-Pratomagno attorno al Ferragosto e a seguire. Poca cosa. Le nascite migliori dovrebbero invece realizzarsi sui settori toscani di questi monti ma, dopo il Ferragosto la musica potrebbe cambiare radicalmente.
Le abbondanti piogge del 5 Agosto potrebbero finalmente innescare le tanto attese nascite dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano all’alto Reno-La Martina e Alto Sillaro. Dal Santerno verso Est è piovuto molto meno, poco, perciò vi sono scarse probabilità di nascite se non sporadiche. Il tutto a partire da Ferragosto ma meglio dopo il 20.
Da registrare-sottolineare che il giorno 5 Agosto si sono registrate piogge copiose, fino a 50/60 mm in tutta la fascia ad ovest di Bologna e ad est di Reggio Emilia fino a Rovigo perciò, dove vi sono relitti di boschetti o anche solamente filari di Querce isolate a margine di coltivi, varrà la pena di dare un occhio in cerca di qualche bel Porcino Nero-Bronzino e subito dopo di qualche Ovolo reale.
TOSCANA-UMBRIA-MARCHE
Com’era nelle attese previsionali, la Depressione Circe non ha mancato di dispensare importanti nubifragi in Italia centrale, soprattutto a cavallo tra Umbria e Marche dove, sarà inevitabile che dopo il 15/20 di Agosto si potrebbero avere importanti nascite di Porcini, precedute già sin da ora, da nascite di Russule e Finferli.
La progressione delle piogge ha visto il giorno 3 di Agosto buoni accumuli in Lunigiana ma soprattutto in Garfagnana fino a Lucca-Altopascio e versanti Est delle Apuane. Qua le nascite di Finferli sono già iniziate in boschi al riparo dal recente vento, nascite di Porcini sono attese dapprima sui colli della lucchesia con Porcini estivi e Porcini neri-bronzini, poi sui monti, con anche sporadici edulis e Porcini rossi dovuti dalle pregresse piogge fredde.
Il 4 Agosto è piovuto sulla Toscana centrale e orientale fino alla Maremma ma con accumuli non superiori ai 10/15 mm, troppo pochi per innescare buone nascite. Se vi saranno giornate prive di vento, qualche timido e sporadico Porcino qua si potrebbe trovare dopo Ferragosto. Poco o nulla allo stato attuale.
Molto meglio dalla valle del Tevere fino al Conero e intera regione Marche dove le piogge hanno anche raggiunto gli 80/100 mm con piogge diffuse in tutta l’Umbria e Marche ad eccezione dei settori più occidentali dell’Umbria.
Naturalmente al momento in questi settori si possono già trovare solamente Russule Finferli, troppo presto per avere già nascite di Porcini, come ci viene quotidiamente chiesto da nostri lettori con troppa smania di poter porre fine all’astinenza da Porcini. Occorrerà certamente attendere fin dopo Ferragosto ma anche fin verso il 20. Le prime nascite, come d’uopo, al piano con Estivi e Porcini Neri, a seguire nascite sui monti.
RESTO D’ITALIA
Aggiornamento funghi 10-08-2023
Non sono attese nascite degne di nota a breve di Finferli, a causa di piogge forti ma troppo veloci per riuscire a bagnare adeguatamente i boschi, anche in profondità, così come sarà difficile avere nascite di Porcini degne di nota a seguire.
Le sole zone che hanno avuto piogge oltre i 15/20 mm sono quelle a cavallo tra Abruzzo-Lazio-Molise e nel Salernitano. Per il resto piogge troppo rapide per poter generare accumuli di pioggia oltre i 10 mm.
Il 5 Agosto è ripiovuto sull’Anconetano, sulla costa abruzzese tra Pescarese-Chietino, sui monti Sumbruini ma, soprattutto nel Cilento, costa di Sapri-Maratea e Calabria nord-occidentale fin sulla Sila centro-occidentale.
Le piogge cadute in zona sono state rapide ma incisive con accumuli attorno ai 15/50 mm perciò, Finferli e Russule dovrebbero esser già presenti mentre in Sila e Catena Costiera si potrebbero già iniziare a trovare gli apprezzati “Rositi” Lattari. Per i Porcini appuntamento nei boschi dopo il 18/20 di Agosto.
La Sardegna ha avuto deboli docce il 4 Agosto come anche la Sicilia dove il 5 le piogge hanno interessato i settori est. Nel resto del Sud piogge mai oltre i 10 mm tranne che a Sud di Bari fino a Gioia del Colle e Fasano con piogge fino a 20/25 mm. Pochi ma sufficienti ad innescara la nascita di qualche timido fungo.
Aggiornamento funghi 10-08-2023 – In conclusione
Con il quandro d’insieme possiamo dire quindi che, nonostante la pregressa inquitante ondata di caldo africano, che per fortuna ci siamo lasciati alle spalle e, nonostante la sempre maggior presenza del vento sulla nostra penisola, isole e mari adiacenti, il dopo Ferragosto si annuncia abbastanza dinamico, con possibili nuove nascite anche al di fuori del Nord Italia.
Focus di possibili nuove nascite dunque in Centro Italia tra Umbria e Marche e nascite più sporadiche, o comuque contenute, là dove vi sono state recenti piogge meno generose.
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