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Veri assembramenti di Porcini. Ecco dove la buttata è partita veramente. Aggiornamento funghi 13-09-2023

Com’era nelle attese, la prima vera grande buttata di funghi Porcini è partita con la marcia ingranata sul Nordovest italiano. Il filo rosso di questa buttata però sono gli #assembramenti e che, o se ne trovano tantissimi oppure neanche uno. Vediamo dove

Veri assembramenti di Porcini. Ecco dove la buttata è partita veramente. Aggiornamento funghi 13-09-2023

Veri assembramenti di Porcini. Così tanti tutti insieme, non se ne vedeva da anni

Nel video d’apertura non un assembramento vero e proprio ma, comunque una grossa concentrazione di funghi Porcini, Boletus edulis, cresciuti uno accanto all’altro in un fazzoletto di bosco di pochi metri quadrati. Il video è della nostra Mirellinagiovi ed è stato girato martedì 12/08/2023 in alto Piemonte.

Aggiornamento funghi 13-09-2023 – Il punto della situazione

Ci siamo lasciati con l’ultimo aggiornamento funghi del 06-09-2023, con il quale annunciavamo l’arrivo di una montagna di funghi Porcini e, puntualmente così è stato.

Qualcuno leggendo queste prime righe potrebbe pensare:«una montagna di Porcini? Ma dove? Ma chi li ha visti tutti questi Porcini?».

Li ha visti chi, invece di stare a filosofeggiare su vari gruppi Social o sulle chat, si è dato da fare, ha seguito i nostri consigli che, dal 2018 dispensiamo (gratuitamente) nei nostri vari articoli di “Aggiornamento nascite Funghi”, e non si è fatto sconfortare nell’aver trovato un bosco eccessivamente secco, quindi a suo modo di vedere, non adatto a partorire “una montagna di funghi Porcini”.

In molti lettori ci hanno scritto centinaia, oserei persino dire migliaia di messaggi, allo scadere della prima settimana dopo la pioggia, dicendoci che il bosco era perfetto, bello bagnato ma, di funghi nel bosco non ce n’era l’ombra.

Altre centinaia, ci hanno scritto nel corso della seconda settimana dopo la pioggia, dicendoci che, i boschi si stavano seccando alla velocità della luce, tra caldo intenso e, locali fortissime raffiche di vento.

Nel corso dei primi 8 giorni di settembre il pessimismo cosmico sembrava essersi impossessato di almeno 8/10 dei cercatori di funghi che, sconsolati osservavano con ansia e torrore, i boschi diventare sempre più asciutti o addirittura eccessivamente secchi.

Mai come quest’anno, la lunghissima attesa dell’arrivo della grande buttata di Porcini autunnali, aveva generato tanto stress e aspettativa.

Forse, l’attesa senza fine ha un po’ fatto perdere la pazienza e fatto aumentare il pahtos che, per qualcuno si è presto trasformato in pessimismo ma, alla fine, tanta aspettativa è stata ripagata da nascite di funghi a dir poco spettacolari.

Nascite che, a ragion del vero non sono state uniformi, omogenee e democratiche com’era nelle attese, date le abbondantissime piogge cadute a fine Agosto e, descritte nell’articolo “Meteofunghi 30-09-2023. É arrivato il Ciclone Rea. Facciamo il punto della situazione”.

Qualcosa di “strano” ed imprevedibile è accaduto durante il passaggio della forte Perturbazione di fine agosto. Qualcosa sicuramente di nuovo che non era mai stato registrato prima.

Un vero e proprio Ciclone autunnale che per un pelo non è degenerato in un pericoloso Medicane (Mediterranean Hurricane) → vedi a tal proposito il ciclone tropicale Daniel che ha da poco devastato il nord della Libia, è giunto sull’Italia, dispensando precipitazioni alquanto singolari, sia per intensità e durata, che per caratteristiche, con piogge dapprima calde, poi fredde.

Precipitazioni che, di fatto, hanno re-idratato grandi quantitativi di vecchie spore porcine (tecnicamente dette “Endospore”) che, stavano latenti-dormienti al suolo, in attesa dei tempi giusti in cui poter germinare e, l’eccezionalmente calda estate 2023 ha rappresentato proprio il momento perfetto.

Durante l’estate 2023, in particolar modo tra l’11 ed il 23 di Agosto un potente Anticiclone Africano, con eccezionali valori di geopotenziale di 592 gpdam (il valore massimo è di 600) si è impossessato di gran parte d’Italia ma, ancor peggio, tra il 3 e l’11 di Settembre, un Anticiclone Africano a forma di Ω e valore di geopotenziale di 596 gpdam ha raggiunto addirittura il Centro Europa (Italia inclusa).

In termini pratici e facilmente comprensibili a tutti, più questo valore è alto, e prossimo al massimo di 600 dam, e più aria calda è presente in quota e, di conseguenza anche nei bassi strati atmosferici, con temperature anomale e siccità a profusione. Il giorno 9 di settembre infatti presso la Capanna Margherita, sulla vetta italiana del Monte Rosa, si sono toccati i +10°C e, per 3 giorni consecutivi la temperatura minima non è mai scesa al di sotto dello zero. Mai successo prima da quando si misurano dati a quella quota.

Questa situazione davvero anomala, ha spinto milioni di Endospore a dischiudersi e germinare alla prima occasione utile, ovvero la prima volta in cui sono riuscite a rimanere a mollo per 3 giorni consecutivi (26/27/29 Agosto 2023, Nord Italia e parte di Toscana).

La schiusa è avvenuta quale estremo tentativo da parte delle colonie fungine di difendersi dalla morìa di miceli superficiali, dovuta al persistere di suoli eccessivamente caldi (direi quasi roventi, sono stati misurati fino a 60°C) e grande siccità e, non c’è micelio fungino in grado di resistere a condizioni così avverse.

Questo spiega il nostro ottimismo nel prevedere “una montagna di funghi Porcini in arrivo” ma, nessuno è in grado di prevedere con esattezza dove e come questa schiusa di “spore speciali” può avvenire.

Diciamo che, per una volta tanto, nella “sfiga” più totale dei Cambiamenti Climatici, abbiamo assistito ad un esemplare esempio di resilienza e adattamento, cosa che, a quanto pare, i funghi sanno fare meglio di noi umani che, ricorriamo ancora sempre ai ripari a posteriori, anziché adattare il nostro stile di vita, in previsione di eventi catastrofici quale quello della Libia.

#Assembramento, #Assembramenti di Porcini – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Aggiornamento funghi 13-09-2023 #assembramento
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #assembramento di Boletus edulis – PH@Alehandro-MI

Molti lettori incuriositi dallo strano fenomeno degli #Assembramenti di funghi Porcini, ci hanno scritto, prima per segnalarceli, poi per chiederci come mai quest’anno si sta realizzando questo cosa così strana.

Non siamo in confidenza con i miceli fungini ma, studiandoli da tempo, possiamo ipotizzare che, questi #Assembramenti siano dovuti proprio all’eccezionale schiusa di queste storiche “Endospore” che, ammassate dalle piogge monsoniche moderne e quindi, dai ruscellamenti d’acqua all’interno dei boschi (cosa un tempo assari rara), nel momento della schiusa si sono trovate tutte ammucchiate l’una accanto all’altra dando origine a veri e propri “cespi” di Porcini concresciuti o quantomeno uniti tra loro o molto vicini.

Un tempo qualcosa di simile accadeva là dove i piccoli rivoli d’acqua piovana che entravano nel bosco, depositavano grandi quantità di spore “giovani”, oggi accade per via della schiusa di queste “spore speciali”, le “spore di resistenza”.

Evidentemente, la schiusa maggiore di queste spore di resistenza, si è avuta là dove il sole entra per più ore nel bosco e, sommato all’aria eccezionalmente calda, mortifica maggiormente i miceli o addirittura ne fa morire tutte le porzioni superficiali, costringendoli a ritirarsi in bassa rizosfera, nello strato minerale o addirittura a contatto con la roccia madre, dove si deposita la poca acqua che riesce a generare fiacche falde acquifere.

La rapidità e l’efficacia della schiusa di queste Endospore, sta nel fatto che, una volta germinate, non hanno necessità di andare a cercare altri miceli primari (con cui accoppiarsi), a metri e metri di disanza ma, li trovano a 50 o qualche centimetro in più sottoterra, quindi a brevissima distanza.

Per questa ragione e non altre, in quest’occasione, abbiamo assistito ad una forma abbastanza tipica di “buttata” che, evidentemente molti cercatori di funghi avevano dimenticato, ovvero che i funghi in autunno, di solito, nascono partendo dal basso per poi spostarsi progressivamente a quote più elevate come segue:

  • Nascita dei primi carpofori attorno all’ottavo giorno dopo l’ultima pioggia, e non dopo i canonici 12/15 giorni.
  • Nascita dei primi carpofori precoci, partendo dai punti più caldi delle basse colline termofile più esposte al sole rovente del mezzogiorno, dove avviene la maggior schiusa di “Spore di resistenza”.
  • Nascita dei primi carpofori là dove i suoli drenano l’acqua piovana più velocemente, quindi su suoli sabbiosi perciò dopo i colli, nelle pianure fluviali sabbiose.
  • Nascita dei primi carpofori, normalmente dopo 12/18 giorni, in bassa montagna, dove i boschi sono ancora sufficientemente umidi, ma iniziano a trovarsi già versanti ben soleggiati in cui si verificano le prime buone fruttificazioni.
  • Nascita di molti carpofori in media montagna dopo 14/20 giorni, grazie all’umidità latente ma mai eccessiva, con possibile buttata che prosegue fin tanto che i suoli non diventano eccessivamente asciuti.

Tutto questo si smarca leggermente dagli schemi tipici dell’estate quando le prime nascite avvengono prima in montagna, dopo e non sempre, a bassa quota, proprio per l’eccesso di caldo o mancata produzione di nuovi miceli.

Mancanza di “funghi matti” nei boschi – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Molti lettori si sono stupiti dell’assenza nei boschi dei cosiddetti “Funghi Matti” ed in particolar modo dei funghi igrofili (quei funghi che amano vegetare su suoli molto umidi o persino ancora bagnati) e, moltissimi sono coloro i quali ci hanno scritto chedendoci lumi (i più pacati) o aggredendoci dicendoci: “come potete pensare che nasceranno Porcini se nei boschi non ci sono neppure i fungacci-funghi matti?

Allora, a questi lettori poco pazienti, rispondiamo ribadendo che, i funghi non nascono per magia o perché per telepatia, riescono ad interpretare le nostre ferventi richieste.

Nascono invece perché le spore si schiudono, germinano, generano miceli primari che, incontrando altri miceli primari si accoppiano e formano miceli secondari fertili, innescando processi di riproduzione.

Affinché tutto questo avvenga, occorre che ci siano le adeguate scintille che sono, principalmente le piogge (adeguate), ma che potrebbero essere anche stimoli elettrici (fulmini o corrente elettrostatica positiva) o altro.

I funghi (carpofori), ribadiamolo una volta per tutte, non nascono nel giro di 10 secondi e dopo 20 sono già i Porcini adulti che noi raccogliamo, ma richiedono i dovuti tempi di gestazione e di accrescimento.

Nell’articolo → “Come nasce un fungo Porcino. Svelato il mistero della nascita di un Porcino” abbiamo raccontato come avviene questo “misteriosoprocesso.

Riguardo invece ai tempi di accrescimento, ti rimando all’articolo → “Quanto tempo impiega a crescere un fungo Porcino?”, all’interno del quale abbiamo pubblicato la succesisone di fotografie scattate ad un fungo Porcino per la durata di 12 giorni, in una situazione molto simile all’attuale, ovvero di siccità dopo una buona fase piovosa.

Orbene, non basta una grande pioggia di 3 giorni a far nascere funghi igrofili dopo 2 o 3 giorni, a maggior ragione se, già il giorno dopo la pioggia subentra forte il vento-secco o se le temperature schizzano nuovamente oltre i 30°C facendo evapotraspirare enormi quantità d’acqua dalle piante e dal suolo.

Se un fungo è detto igrofilo (perché ama l’acqua) è ovvio che, in presenza di suoli che diventano immediatamente secchi, già 24 ore dopo la pioggia (se non anche meno), non troverà le condizioni ideali per poter fruttificare perciò è assolutamente normale che con vento, secco e caldo, i funghi Porcini potranno vegetare in assoluta solitudine, senza esser accompagnati nel bosco dalla presenza di funghi igrofili (che sono una buona fetta dei funghi normalmente presenti nei boschi mesofili, quelli più comuni in Italia).

I funghi Galletti/Finferli sono un buon esempio di fungo igrofilo che, se piove parecchio tenterà di nascere e fruttificare abbondantemente ma, se poco dopo la pioggia subentra il vento o il gran caldo-secco, le nascite si bloccheranno immediatamente e i pochi carpofori che saranno riusciti a diventare semi-adulti, risulteranno secchi, arrossiti-abbrustoliti dal sole o dal caldo.

Perché c’è buttata di Porcini Rossi-Pinicola se fa così caldo? – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Altra domanda cruciale di questi giorni, innescata dalla massiccia presenza, anche e soprattutto in #assembramento, di funghi Porcini Rossi-Pinicola (Boletus pinophilus) è:«Perché si trovano così tanti Porcini Rossi, tipici del freddo, se fa ancora così caldo?»

La risposta è semplicissima: perché, dopo una prima fase calda, le piogge di fine agosto sono diventate rapidamete fresche e poi persino assai fredde, soprattutto (in moltissimi luoghi) dov’è grandinato, in maniera anche importante, ma con chicci di grandine piccoli e non distruttivi.

L’importante shock termico ha provocato la schiusa della solita milionata di Endospore di questa specie fungina che, normalmente ama il freddo e, infatti con l’acqua fredda e la grandine, hanno creduto fosse improvvisamente arrivato l’inverno.

Una volta partito il processo di germinazione e produzione di miceli primari, non importa se è tornato a far caldo o se è soffiato forte il vento. I miceli hanno iniziato a lavorare, accoppiarsi e, a distanza di 12/15 giorni dopo l’ultima pioggia anche a fruttificare.

Zone del Nordovest italiano in cui non si vedeva un Porcino rosso da decenni (o forse non lo si era mai visto prima), hanno sperimentato i famigerati #assembramenti con vere e proprie famigliole-gruppi di Porcini rossi-pinicola l’uno accanto all’altro.

In questi giorni ci hanno riferito di ricca presenza, addirittura di massiccia presenza di Porcini rossi-pinicola, in alcune o molte aree dell’Eporediese, Biellese, Valsesia, Cusio, Ossola, Varesotto, Lario, Valtellina, Orobie, Alpi Cozie, Alpi Marittime, Savonese, Genovesato e Appennino Ligure-Emiliano fino in Lunigiana e Garfagnana.

La cosa strana poi, non è tanto nella presenza di Porcini Rossi-Pinicola in un settembre ancora eccezionalmente caldo, quanto le nascite a bassa quota, già dai 500 mt, quindi anche tra i Castagni e non solo tra i Faggi di montagna.

E a proposito di nascite a 500 metri…

Porcini edulis a bassa quota al Nordovest – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Altra anomalia di questi giorni, anche in questo caso frutto di importanti shock termici che hanno interessato anche i Porcini rossi-pinicola, sono le stupefacenti nascite di Porcini edulis, a partire dai 500 mt al Nordovest italiano.

Non ovunque, non dappertutto, ci teniamo a precisarlo ma, qua e là, con gran stupore, chi anziché seguire le masse che rincorrono le voci di buttate, si è recato nei boschi ad osservare per avere il polso della situazione, è stato ben ripagato, con inattese nascite di questi Porcini autunnali che, i più si attendevano in montagna e che, in un primo tempo non hanno trovato in quota, preoccupandosi e disperandosi perché la buttata era a loro avviso in ritardo o rimandata a data da destinarsi.

Come detto, le nascite di edulis a bassa quota sono frutto degli improvvisi shock termici e sono giunte prima in collina rispetto ai monti, proprio per rispettare la consuetudine tipicamente autunnale di buttate che partono dal basso e poi si spostano in montagna (fin tanto che non arriverà il grande freddo vero).

Avevate previsto la buttata nella mia zona dopo l’11/13 ma non c’è ancora stata e i boschi sono secchissimi – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Il tasto dolente di questa settimana, gli insoddisfatti che, hanno creduto ciecamente nel nostro Semaforo dei Funghi, ma sono rimasti delusi, parliamo degli abitanti dell’Emilia Romagna, Toscana e Lazio principalmente.

Sulle prima ad esser profondamente insoddisfatti per via del forte vento che ha insistito per giorni e giorni erano i Liguri che mi scrivevano chiedendomi come potevo pensare che nascessero funghi Porcini dopo 5 giorni di vento.

La risposta l’ho già data privatamente o via articoli che pubblico ormai dal 2018 nei cosiddetti “Aggiornamento funghi” o “Aggiornamento nascite Porcini”.

Il vento è sì il nemico numero 1 dei Carpofori ma, sottolineo dei CARPOFORI non dei funghi in generale.

Il vento disidrata rapidamente i carpofori già nati e che svettano all’aria aperta ma, non disturba più di tanto i veri funghi, il micelio sotterraneo che sta rintanato sottoterra.

D’alta parte non vedo come il vento potrebbe farlo, dal momento che soffia in superficie e non in rizosfera o comunque nel sottosuolo.

Il vento può dunque determinare una rapidissima cessazione delle nascite poiché, nessun micelio si sognerebbe di riprodursi se i suoi neonati verrebbero immediatamente disidratati e uccisi.

Viceversa, se anche ha soffiato per 5 giorni di fila, alla cessazione del vento, come riprende a salire l’umidità dell’aria, le nascite innescate dalle pregresse piogge, possono finalmente aver luogo e, così è accaduto in questi giorni in Liguria dove in alcune zone si stanno registrando massicce nascite di funghi Porcini.

Il vento quindi disturba i miceli superficiali-affioranti, disturba i carpofori ma, se non mette a soqquadro le lettiere sollevandole da terra, difficilmente potrà disturbare i miceli che fervono nella parte bassa della lettiera dove si conserva la giusta umidità.

Dove nasceranno a breve i funghi Porcini – Aggiornamento funghi 13-09-2023

Ribadito che non possediamo la sfera di cristallo e sottolineato che non possiamo sapere dove si realizzano le micro condizioni sfavorevoli per la nascita dei funghi, le nostre previsioni del Semaforo dei Funghi sono basate certamente sull’analisi delle piogge cadute ma, anche e soprattutto sulle segnalazioni dei nostri lettori.

Se oggi piove in Piemonte e Valle d’Aosta, domani e dopodomani in Lombardia e Liguria, poi dopo altri 2 giorni in Emilia Romagna e Triveneto, è ovvio che il conteggio dei giorni dopo la pioggia avverrà partendo dall’ultima pioggia caduta, perciò scadrà prima ad ovest e poi ad est.

Se dalla Val d’Aosta e Piemonte ci giungono moltissime segnalazioni di ottime nascite, a parità di piogge cadute, possiamo prevedere che presto vi saranno identiche nascite anche più ad Est, anche se è tirato vento o fatto molto caldo.

In questi giorni assistiamo a buttate d’altri tempi in Piemonte, dalla Dora Baltea al Ticino. Nei giorni passati si sono registrate nascite di Porcini Neri come non mai tra pianure e colli da Torino al basso Ticino.

Il basso Piemonte ha avuto piogge leggermente inferiori e tanto pessimismo da parte di cercatori di funghi che ci hanno scritto che con quel gran secco non valeva neppure la pena di uscire di casa e, chi magari è uscito (troppo presto) è rimasto deluso ma, i report che riceviamo (ancora oggi) dai nostri lettori ci dicono che, tra lo scetticismo ed il pessimismo, si iniziano a trovare Porcini Neri anche in Langa.

Sui settori ovest della pianura e bassa collina cuneese si sono trovati prima e la buttata è già esaurita.

Ma la singolarità è che continuiamo a ricevere segnalazioni di ritrovamenti di “grandi quantità” di edulis e pure di Pinicola in moltissimi settori montani del Cuneese mentre qualcuno ancora lamenta di non trovare nulla, ora, il sospetto è che costoro non hanno ancora imparato a capire i boschi, ad interpretarli correttamente.

Col caldo-secco i funghi Porcini non vanno certo cercati nel fitto del bosco (luogo comune da sfatare), ma vanno cercati nelle radure, vicino a prati, luoghi aperti in cui di notte si deposita la rugiada, tra mirtilli e ciuffetti d’erba, nel muschio dove presente, vicino a pietre, radici, rami caduti a terra e qualunque altro oggetto che può fermare e far depositare-assorbire l’acqua piovana.

Boschi fitti di Abete sono stati visitati da molti lettori che sono rimasti delusi e la cosa non ci stupisce affatto perché con piogge schizofreniche come quelle attuali, tutto l’assetto boschivo va interpretato e non più affrontato con la spavalderia di chi pensa di sapere tutto perché conosce le storiche fungaie.

La cosa strana-buffa di questi periodi è proprio che i funghi Porcini, molto spesso si stanno trovando al di fuori delle comuni e note fungaie (anche perché eccessivamente sfruttate).

LE ZONE PIU’ PRODUTTIVE DI PORCINI (in ordine di importanza) – Aggiornamento funghi 13-09-2023

In millemila ci stanno scrivendo chiedendoci un consiglio su dove sia meglio andare a cercar funghi in questi giorni o nel prossimo weeekend al Nordovest italiano.

La risposta è semplicissima: ovunque vogliate! Ovunque a fine agosto sia piovuto abbondantemente. Ti ricordo a tal proposito lo specifico articolo.

Le zone più produttive sono e saranno: Eporediese, Biellese, Valsesia, Verbano-Cusio-Ossola, Varesotto, Lario, Orobie, Prealpi Lombarde, Alpi Lombarde. Una località vale l’altra, per una volta tanto non si dovrà scegliere in base alle quantità di ritrovamenti ma, in base al posto che ci piace di più.

Le zone con nascite buone ma non buttate importanti sono: Valle d’Aosta, Torinese montano+Canavese, Cuneese montano, Genovesato e Appennino Ligure-Emiliano occidentale, Spezzino montano, Lunigiana, Elba.

Le zone con nascite discrete-accettabili sono: alto Astigiano-Alessandrino, Savonese, Garfagnana, Appennino Tosco-Romagnolo occidentale, Maremma (in forse), Appennino Umbro-Marchigiano (in forse), Triveneto (solamente dove la precedente buttata era già terminata sin dai primi di settembre), alto Lazio e monti di confine con Umbria-Marche-Abruzzo.

Zone con nascite sporadiche ma possibili con anche qualche spot buono sono: Sicilia, Sila, Appennino Calabro-Lucano (solamente dov’è piovuto a fine agosto), Sardegna occidentale, Cilento montano.

Nascite poco probabili ma non impossibili: Abruzzo-Molise interni, Campania montana.

Concludendo, la domanda più gettonata del periodo:

Quali effetti avrà la pioggia che ora arriva sulle buttate già iniziate? – Aggiornamento funghi 13-09-2023

La pioggia in arrivo non dovrebbe disturbare più di tanto le buttate, anzi.

Per poter rispondere correttamente a questa domanda dobbiamo necessariamente guardare la statistica-casistica passata.

Se piove sulla buttata già iniziata, le nascite di Porcini di solito non diminuiscono ma si moltiplicano fino a generare una vera e propria super-buttata (almeno così accadeva in passato).

L’importante è che le piogge in arrivo non siano esageratamente copiose e persistenti perché è vero che il troppo storpia ed è altrettanto vero che troppa pioggia, con temperature ancora così elevate, può generare diffuse muffe e quindi marcescenze.

L’ideale è che piova, anche discretamente, con anche accumuli di 20/30 mm, ma che lo faccia lentamente e non in dieci minuti e che se piove più volte, che dia modo e tempo ai suoli di assorbire l’acqua caduta, senza però creare ristagni d’acqua.

La pioggia che sopraggiunge a buttata già iniziata ha la capacità di moltiplicare le nascite, per il semplice motivo che, in assenza di siccità, ogni ifa riproduttiva si manterrà adeguatamente umida, in ottima salute e quindi in grado di portare a termine la sua “gestazione”.

La pioggia di per sé non potrà far germinare nuove spore, che il giorno dopo o nei primi giorni successivi già si riprodurranno ma, potrà far sì che ogni ifa riproduttiva vada a buon fine e produca il suo carpoforo, fino ad esaurimento scorte (per così dire).

A questo punto non mi rimane che augurare tanti funghi a tutti voi ma, prima di lasciarvi, voglio, per una volta tanto, mostrare i frutti di tanta paziente attesa dei “momenti migliori” in alto Piemonte dove, con l’ausilio di mia sorella Mirella ho potuto, non solo dedicarmi (per una volta tanto anch’io) alla ricerca dei soli funghi Porcini ma, ho anche potuto realizzare l’ambitissimo ❤️♦️♣️♠️ Poker di funghi Porcini.

❤️♦️♣️♠️ Poker addirittura Reale, con l’ausilio anche degli ambiti Ovoli reali.

Riuscire a trovare tutte e 4 le specie di fungo Porcino in contemporanea, non è cosa da tutti i giorni e, soprattutto da tutti i luoghi ma, grazie ai Cambiamenti Climatici, che stanno letteralmente tropicalizzando l’Italia e, in qualche modo rendendo sempre più mediterranee le Prealpi, oggi è possibile trovare in contemporanea (anche se non sullo stesso colle ma su colli e monti limitrofi ma differenti), Porcini Neri, Porcini Estatini, Porcini edulis e Porcini Rossi-Pinicola.

POKER DI FUNGHI PORCINI E ASSEMBRAMENTI DI PORCINI – LE FOTO

Aggiornamento funghi 13-09-2023 Poker di Porcini
Aggiornamento funghi 13-09-2023 Poker di Porcini
Aggiornamento funghi 13-09-2023 Poker di Porcini
Aggiornamento funghi 13-09-2023 Poker Reale di Porcini con anche Lanmaoa fragrans, Leccinum aurantiacum e ovviamente Amanita caesarea
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus aereus
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus aereus
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus aereus
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus aereus@Angelogiovi
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus edulis
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus edulis@Angelogiovi
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus edulis@AndreaVC
Aggiornamento funghi 13-09-2023 #Assembramento di Boletus edulis@AndreaVC

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4 Commenti
  1. Gabriele Pizzolato dice

    Quando a nord est, provincia Belluno?

    1. funghimagazine dice

      In teoria non dovrebbe mancare più molto. Al Nordovest è tutto un brulicare di nascite, ora la buttata dovrebbe estendersi anche al Veneto. In Trentino Alto Adige oggi è già iniziata. Appena avrò conferme sulle uscite odierne ti aggiornerò ulteriormente

  2. AMMENDOLA dice

    Dove comprare porcini a Lugano

    1. funghimagazine dice

      Non vendiamo funghi. Rivolgiti ai negozi specializzati

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