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Porcini estivi e Edulis ci sono nonostante il caldo, ecco dove. Aggiornamento funghi 20-07-2023

Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Nonostante la pesante ondata di caldo rovente africano, i funghi Porcini sanno stupirci ancora con inattese ottime nascite in diverse zone d’Italia, mentre al Nord, si iniziano a trovare anche i primi Porcini edulis. Ecco dove

Porcini estivi e Edulis stanno nascendo nonostante il caldo

Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Prima parte

Meteo funghi di metà Luglio 2023

Settimana davvero infuocata quella che si stiamo lasciando alle spalle. Probabilmente (lo speriamo vivamente) la più calda dell’estate per il Nord Italia, caldo non ancora al capolinea invece per parte del Centro e tutto il Sud.

Nel corso dell’ultima settimana il caldo infernale è stato il vero protagonista della scena meteorologica italiana ed europea, con piogge dapprima completamente assenti, poi tornate con prepotenza, accompagnate da venti tempestosi e grandine di grandi dimensioni sul Triveneto → Leggi articolo e guarda il video a cura di RaiNews24.

Eppure, nonostante il gran caldo ed il clima secco-torrido, c’è chi, tra i fungaioli d’Italia si è ancora ben divertito con, quasi insperati, ottimi ritrovamenti di funghi Porcini.

E’ successo là dove le piogge cadute nel corso degli ultimi giorni di Giugno ed i primi di Luglio sono state più copiose, più insistenti.

Il video realizzato dal nostro utente Telegram Lorenzo Donati, testimonia come, nonostante il gran caldo, sui monti della Toscana si siano ancora raccolti massicciamente Porcini Estivi freschi di nascita.

Vediamo allora dov’è piovuto quanto basta per scatenare queste inattese ottime nascite di Funghi Porcini.

30 Giugno 2023, giorno cruciale per i Porcini

Prima di analizzare le piogge recenti, dobbiamo tornare indietro, fin sul finire del mese di Giugno scorso…

Il giorno 30 di Giugno è stato il giorno più importante del periodo, perché le nascite di Porcini di questi ultimi giorni, sono tutte conseguenti ai forti temporali che dal Piemonte all’Abruzzo hanno investito parte d’Italia.

Come puoi vedere dalla mappa delle piogge cadute in Italia, a cura di Meteonetwork, le piogge utili sono tutte quelle comprese tra il colore verde ed il giallo. Inutile che io ti ricordi che quindi, le nascite attuali saranno maggiori là dove, in quell’occasione, le piogge sono state più consistenti.

Meteonetwork

Salta subito all’occhio che il fulcro del maltempo, con massimi accumuli di pioggia, si sono avuti quel giorno, nella Liguria centro-orientale, con qualche sconfinamento in Emilia, in alta Toscana, nella Toscana orientale, in Umbria e nelle Marche, con accumuli inferiori, ma accettabili, fino a 30/50 mm in parte del Piemonte e Lombardia.

Come sappiamo, dopo una importante pioggia ci vogliono da minimo 10/12 ad almeno, e meglio, 15 giorni, affinché si verifichi una vera e propria buttata.

Questo non significa in assoluto che nel frattempo non possano nascere funghi Porcini perché, con questa tipologia di funghi, non si finirà mai di imparare e di scoprire cose nuove.

Cose quali ad esempio che, come ho già spiegato nei due precedenti articoli di aggiornamento funghi, quello del 13-07-2023 e quello precedente del 06-07-2023, i funghi Porcini non vengono generati esclusivamente da ife di nuova generazione – prodotte dall’unione di 2 o più miceli primari generati dalla schiusa delle spore, favorita dalle ultime piogge abbondanti – ma possono esser generate anche da ife riproduttive anziane, ife latenti che attendono il momento più propizio per fruttificare, momento che spesso coincide proprio con periodi più siccitosi.

Va detto però, che le nascite conseguenti la fruttificazione da ife riproduttive latenti, non avranno quasi mai la caratteristica di una vera e propria buttata, piuttosto di nascite del tutto imprevedibili, qua e là, secondo le esigenze riproduttive e di mantenimento, della colonia fungina.

Questo perché, il gran caldo-secco potrebbe danneggiare alcune di queste ife riproduttive superficiali, raggiunte dal forte calore di superficie, specialmente se i roventi raggi solari filtrando tra le chiome, riescono a raggiungere il suolo.

Gli eventi esterni che provocano la morte di ife-miceli

Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Seconda parte

Alcune ife riproduttive potrebbero esser state danneggiate da eventi litologici pregressi, ovvero ruscellamenti d’acqua nel bosco, erosioni del suolo, frane, smottamenti, oltre che da eventi meteorologici quali grandine o fulmini, o anche dall’azione congiunta di animali e umani.

Umani che, consapevolmente o meno, danneggiano le colonie fungine anzitutto con continui passaggi al di sopra dei miceli e degli invisibili primordi, che sono pronti a diventare i carpofori che poi dovremmo raccogliere, quindi con spostamenti delle foglie di lettiera con bastoni o peggio ancora con rastrelli.

Forse non tutti lo sanno, o non se ne rendono conto ma, a danneggiare le ife fungine possono essere anche i continui passaggi e relative deiezioni di animali selvatici o al pascolo.

Urina e feci modificano il pH del terreno rendendolo basico o persino inospitale, perché reso alcalino dall’ammoniaca contenuta delle loro abbondanti urine.

In un bosco montano normalmente pascolato dalle mucche ad esempio, nel corso degli ultimi 7 anni, da quando in zona si è insediata una mandria di mucche lasciate pascolare liberamente tra prati e boschi, non si è più trovato un fungo Porcino, sia per i danni prodotti dagli zoccoli, che per le deiezioni che, di fatto hanno modificato sostanzialmente il pH dei suoli pascolati.

I funghi Porcini, ti ricordo che per poter proliferare, necessitano di terreni con un pH neutro compreso tra 6 e 7, quest’ultimo valore attribuito all’acqua pura, sopportano bene i terreni a pH subacido o acido compreso tra 5,5 e 6,8, mal sopportano invece i terreni basici, non possono vegetare invece su terreni alcalini.

Porcini estivi e/o Porcini Neri (Boletus aereus) si riescono ad adattare a terreni subacidi o leggermente basici, quali tufi e calcari, mentre Porcini Rossi (Boletus pinophilus) e Porcini edulis non vegetano su questi terreni.

Per poterlo fare, necessitano necessariamente di un ricco strato di humus acido poggiato al di sopra dei sottostanti calcari-marne-tufi e altre rocce sedimentarie.

Ma i danni maggiori alle colonie fungine, al momento sono tutti a carico dei più odiosi tra gli animali del bosco: i cinghiali.

Colonie fungine annientate dai Cinghiali

Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Terza parte

I cinghiali non sono da sottovalutare affatto, dal momento che, ad esempio, molti miceli non vedranno pià la luce, o almeno non la rivedranno per almeno 2, 3 o persino 4 o più anni, se la superficie del bosco è stata gravemente danneggiata dall’insistente azione scavatrice dei cinghiali che, soprattutto dopo abbondanti piogge, troveranno più facile rumare il terreno e scavare profonde buche alla ricerca di eventuali tuberi o di succulente radici micorrizate, quindi ricchissime di sostanze zuccherine, proteiche e ricche persino di antibiotici naturali.

I cinghiali purtroppo stanno diventando una vera e propri piaga, non solo perché sono in sovrannumero, veri e propri ricettacoli di pulci e zecche, ma proprio per la loro abitudine di distruggere ed annientare interi ecosistemi fungini.

Questi animali non si nutrono di funghi Porcini, come molti credono (a mangiarli sono in primo luogo scoiattoli e ghiri, poi caprioli, daini, cervi, oltre che ovviamente lumache e scarafaggi vari) ma, ai nostri amati e poco nutrienti Porcini, preferiscono di gran lunga le succulente radici superficiali, soprattutto di Querce e Castagni, integrandole con radici di Conifere, apportatrici di resine ricche di sostanze curative contro le punture di zecche.

Resine che i cinghiali amano spargersi addosso per tenere a bada pulci e zecche, ma anche per curare eventuali ferite o punture d’insetti, da qua l’abitudine di strusciarsi contro abeti o pini, portandoli alla morte quando lo strusciarsi diventa insistente, ripetitivo e persino abrasivo.

L’azione dei cinghiali sulle Querce, crea poi un duplice danno poiché le Querce non dispongono di radici fittonanti – radici che a forma di carota si infilano/ancorano nella roccia madre sottostante – ma, dispongono solamente di radici superficiali che, se pasteggiate o eradicate dai cinghiali, rendono le piante instabili, inducendole a cadere al primo colpo di vento.

Colpo di vento che, con i cambiamenti climatici è sempre più frequente, addirittura assicurato durante ogni violento temporale, con conseguente continua caduta di questi alberi durante i più forti temporali.

Un duplice ed innegabile danno agli ecosistemi boschivi, tanto all’ecosistema vegetale, quanto a quello fungino.

DOVE NASCERANNO QUESTA SETTIMANA I PORCINI

Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Quarta parte

Per sapere dove nasceranno questa settimana i funghi Porcini, occorre anzitutto sapere, come sempre, dov’è piovuto maggiormente nel corso degli ultimi 15 giorni.

Dopo i forti temporali del 30 Giugno, il 1° Luglio è ancora piovuto bene e molto in Umbria, sulla costa Toscana, su quella del basso Lazio e nel Salernitano.

Qua se ancora non si stanno registrando nascite, è per via del gran caldo torrido ma, qualche possibilità di nascite c’è per l’Umbria e la costa Toscana, soprattutto in canaloni ombrosi e boscati.

Grazie a queste ultime piogge, dopo averne ipotizzato l’arrivo con il precedente articolo di aggiornamento del 13-07-2023, ecco che in Liguria e Lombardia centro-occidentale finalmente sono arrivati i primi Porcini edulis.

Per ora non si tratta di vere e proprie buttate ma, di timidi cenni di nascite, per lo più ostacolate dal gran caldo torrido africano che però, sin da oggi è iniziato a diminuire a Nord del Po e che da domani arretrerà fin verso l’Appennino Settentrionale.

Grazie alle piogge in arrivo in questo fine settimana, gli edulis potrebbero finalmente iniziare a nascere timidamente anche in Piemonte, Valle d’Aosta e in misura minore in Trentino Alto Adige occidentale, molto meglio sui settori orientali del Triveneto.

Le nascite migliori di Edulis però, dovrebbero arrivare sin da subito, appena i boschi avranno assorbito le piogge appena cadute, tra Bolzano-Parco Naturale del Monte Corno e l’alta valle dell’Arvisio-Val di Fiemme- Moena-Val di Fassa-Alpe Siusi-Val Gardena-Odle e Dolomiti Bellunesi.

Ottime nascite anche in tutto l’alto Veneto da Agordo-Longarone fino alle Alpi Carniche e più ad Est su tutte le Giulie con nascite di Porcini estivi sulle pedemontane e colli Friulani fin sui colli del Pordenonese e di Vittorio Veneto.

Qualche discreta nascita si potrebbe registrare anche in Lombardia centrale tra Monza-Brianza e Bergamo-Calolziocorte-San Pellegrino Terme-Lecco-Como, forse con anche qualche sconfinamento di Porcini estivi e Neri nel Parco Agricolo Sud Milano e più ad Ovest nelle zone boschive di confine tra milanese-varesotto fin sul Ticino.

Le nascite sempre discrete, ma leggermente più interessanti potrebbero riguardare il Luinese ed i boschi di confine con la Svizzera di Ponte Tresa e Lugano, l’intero Mendrisio svizzero ma soprattutto tutto il settore collinare-montano ad Ovest del Lago di Como fin sullo Spluga ed intera Val Chiavenna-Valtellina occidentale.

Le abbondanti piogge del 12 Luglio avranno sicuramente effetto, ma non immediato, su tutti i settori alpini, a partire dalle Alpi Pennine ad arrivare alle Giulie.

La pioggia del 12 Luglio potrebbe intensificare le nascite conseguenti le piogge del 3/5 Luglio sulla Lombardia settentrionale, viceversa saranno le sole in grado di favorire nascite di Porcini edulis in Piemonte.

Ti ricordo che quest’ultime sono avvenute tutte a Nord del Po, con intensità maggiore a partire dalla Valle d’Aosta orientale ad arrivare alle Dolomiti venete.

Ti ricordo inoltre che puoi seguire l’andamento delle piogge cadute, attraveso le pagine dedicate alle Piogge d’Italia che trovi nel menu principale alla voce → Di PiùMeteofunghi.

Questi i link più utili

Pioggia Italia ora, in cui trovi l’archivio mensile delle piogge cadute nel corso degli ultimi 3 anni e le mappe della pioggia caduta in Italia e in tutte le singole regioni.

Pioggia Luglio 2003, per seguire, giorno per giorno, l’andamento delle pioggie d’Italia del mese di Luglio.

Pioggia Giugno 2003, per seguire, giorno per giorno, l’andamento delle piogge d’Italia del mese di Giugno.

Riguardo invece le nascite di funghi, ti ricordo che puoi seguire l’andamento nascite attraverso i nostri Social (in particolar modo attraverso Instagram e YouTube) e con l’#funghimagazine su tutti gli altri.

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Aggiornamento funghi 20-07-2023@funghimagazine.it

FOTOGALLERY FUNGHI PORCINI CHAT TELEGRAM

Dalle nostre chat Telegram, alcune tra le più belle immagini di funghi Porcini raccolti durante la settimana in corso.

I collage fotografici sono stati tutti realizzati con le fotografie del nostro utente Lorenzo Donati, a seguito dei ricchi ritrovamenti effettuati sui monti della Toscana.

Aggiornamento funghi 20-07-2023
Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Bei Porcini edulis dell’alta Lombardia pH@AlfonsoConti & ChiaraMaulucci

Aggiornamento funghi 20-07-2023
Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Bel Porcino edulis dell’alta Lombardia pH@AlfonsoConti & ChiaraMaulucci
Aggiornamento funghi 20-07-2023
Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Porcini estivi dei monti toscani
Aggiornamento funghi 20-07-2023
Aggiornamento funghi 20-07-2023 – La crescita di una famiglia di Porcini fotografata nel corso di 3 giorni
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Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Porcini estivi dei monti toscani
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Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Porcini estivi dei monti toscani
Aggiornamento funghi 20-07-2023
Aggiornamento funghi 20-07-2023 – Porcini estivi dei monti toscani
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2 Commenti
  1. Gastone dice

    Buongiorno,
    la luna ha importanza sulla nascita dei funghi.
    Grazie

    1. funghimagazine dice

      Buongiorno Gastone. Dalla nostra esperienza, frutto di anni ed anni di archiviazione di dati meteo relativi alle piogge cadute, confrontati con le nascite di funghi e le fasi lunari del periodo, non abbiamo rilevato alcuna attinenza, ma semplice casualità, al più pure coincidenze dal momento che, a volte è successo che importanti piogge siano cadute nel momento giusto, affinché le nascite coincidessero con quella che a detta di molti, è la fase lunare migliore, ovvero della “Luna nuova”, Luna piena ma, importanti nascite sono avvenute, grazie a piogge pregresse, molto più spesso con fasi lunari a caso, primo quarto, ultimo quarto o persino luna mancante. Ai primi di Luglio 2023 si è realizzata la “Luna nuova” (peraltro la Superluna) ma, ad esempio al Nord Italia non si è trovato un solo fungo Porcino, perché sono mancate le piogge al momento giusto e anche perché la precedente buttata era appena terminata da circa una settimana, con apice tra luna mancante e ultimo quarto. Dove invece era meglio piovuto attorno e dopo il 15 di Giugno, viceversa ci sono state discrete nascite ma, da nessuna parte vere e proprie buttate.

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