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Aggiornamento funghi Maggio 2020 – Al via la stagione dei funghi Porcini ma attenti al Coronavirus

Aggiornamento funghi Maggio 2020 – Con i primi calori primaverili, e dopo le ultime piogge, in alcune zone d’Italia si iniziano a fare discreti raccolti di funghi, inclusi i primi funghi Porcini ma, attenzione a rispettare il distanziamento sociale con le dovute protezioni contro il Covid-19

Aggiornamento funghi Maggio 2020 –
I funghi primaverili di Maggio

Dal 4 maggio 2020 finalmente in Italia è iniziata la fase-2 del Coronavirus Covid-19, che ci ha costretti a rimanere chiusi in casa, lontani dai nostri amatissimi boschi.

Per fortuna, il cosiddetto lockdown è giunto in un periodo dell’anno che non è certo tra i più produttivi in termini di nascite di funghi nei boschi.

L’allentamento dell’isolamento e delle norme di sicurezza è giunto proprio nel momento in cui nei boschi più radi sono iniziate le prime vere ed importanti nascite di funghi.

In montagna le ultime nascite di Morchelle, che non abbiamo potuto raccogliere a bassa quota perché nate nel pieno dell’emergenza Coronavirus, quand’eravamo tutti rintanati in casa, nei frutteti e prativi ottime nascite di Entoloma ed Agaricus, e poi soprattutto, le ottime nascite di Prugnoli nelle radure.

I più fortunati hanno anche potuto imbattersi nei primi esemplari di funghi Porcini che hanno beneficiato di un’aria più pulita, dato il lungo fermo di auto ed industrie, nonché di piogge sane e prive di quell’acidità apportata dagli inquinanti che solitamente ristagnano nell’aria.

Nonostante siamo ancora in piena emergenza Coronavirus, con alcune regioni del Nord che ancora fanno i conti con contagi e morti, ora siamo più liberi di viaggiare, anche se per ora soltanto all’interno della nostra regione.

Possiamo spostarci da un comune all’altro e pure tra province della stessa regione, ricordandoci però che, per la nostra e l’altrui sicurezza, sono ancora vietati gli assembramenti di persone, e che quindi è opportuno andare a funghi in solitudine o con i propri congiunti, ben consapevoli che chiunque tra noi potrebbe essere un portatore sano del virus, perciò è ancora fatto obbligo di indossare una mascherina, non tanto quando si gira in piena solitudine per i boschi, quanto quando si incontrano altre persone.

IL MALTEMPO E LE NASCITE DI FUNGHI

Come detto, una migliore qualità dell’aria e dei suoli, con temperature dell’aria ottimali, già caldo-temperate, ma non ancora eccessivamente calde e mai troppo fredde, con piogge che da giorni stanno letteralmente innaffiando i boschi, soprattutto del Nord ed alcune zone Appenniniche, stanno favorendo le prime buone nascite di funghi, inclusi i Porcini.

Dopo un inverno avaro di precipitazioni con lunghe permanenze Anticicloniche che, di fatto hanno tenuto lontane dall’Italia sia le nevicate che le piogge, con l’avvio di Maggio le piogge sono tornate ad esser più presenti e più copiose.

Già la fine di Aprile aveva portato i primi rovesci interessanti, per esempio in Piemonte nelle vallate delle Alpi Graie del Torinese si sono raggiunti i 150 millimetri di pioggia caduta, con punte fino a 120/140 mm anche tra Biellese e Verbano-Cusio-Ossola, valori non eccessivi ma pur sempre migliori rispetto ai 60/70 millimetri caduti al piano da Torino a Vercelli-Novara.

Piogge frequenti si sono avute anche tra Centro e Sud Italia con diversi rovesci che hanno interessato sia le zone interne che quelle litoranee, soprattutto Adriatiche con incursioni d’aria fresca-instabile tra basso Adriatico e Calabria-Sicilia.

PURTROPPO UNA COSTANTE CLIMATICA ATTUALE É IL VENTO

Il vento non aiuta certamente le nascite dei funghi

Sappiamo che il vento secca l’aria, ma anche le superfici del sottobosco dove avvengono i più importanti fenomeni di degrado della lettiera che andrà a costituire il nutrimento dei funghi.

Nutrimento che, ancor più che le temperature è indispensabile affinché possano realizzarsi buone nascite di funghi.

Ti ricordo infatti che, affinché i suoli siano ricchi di Azoto, Potassio, Sali Minerali ed altri elementi indispensabili per il proliferare dei Miceli e quindi dei funghi, occorre che vi sia un ottimo degrado di fogliame, residui vegetali, legno e quant’altro si accumula sul suolo.

Se mancano le piogge, la cosiddetta lettiera si secca, non degrada e non si trasforma.

Maggiore è il tasso di umidità della lettiera, e maggiore sarà anche la quantità di materiale organico che fermenterà, creando calore che potrà ospitare insetti buoni, in grado di digerire questo materiale che diverrà più facilmente assimilabile da Ife-Miceli, i quali offriranno la sostanza organica grezza alle piante che, attraverso l’esposizione delle proprie foglie al sole (processo di fotosintesi clorofilliana), restituiranno sotto forma di Zuccheri ed altre sostanze nutritive che costituiscono il cibo dei funghi.

Puoi approfondire questo argomento leggendo il mio e-book:

COME SI NUTRONO I FUNGHI
I SISTEMI NUTRIZIONALI DEI FUNGHI – CONOSCERLI PER CAPIRE DOVE, COME, QUANDO E PERCHÉ NASCONO I FUNGHI

DOVE STANNO NASCENDO I FUNGHI E DOVE NASCERANNO A BREVE




Ovviamente dov’è piovuto adeguatamente nel corso degli ultimi quindici giorni, e questo indipendentemente dal tipo di fase lunare che sta accompagnando le prime nascite di funghi Porcini.

C’è ancora sempre chi è super-convinto che i funghi, in particolar modo i funghi Porcini, nascano soprattutto in corrispondenza del primo quarto di luna crescente con apice delle nascite con luna piena.

Quest’anno a Maggio la luna piena si è realizzata il giorno 7 Maggio, mentre le prime nascite di funghi Porcini si sono registrate a partire dal 10/11 del mese con nascite discrete ed in costante aumento giorno dopo giorno, con primo quarto di luna calante, che a detta di tutti dovrebbe corrispondere alla fase in cui i le nascite dei funghi vanno in pausa.

Come vedi, se ci sono le condizioni ambientali ideali, i funghi non guardano alle fasi lunari, ma semplicemente ottimizzano ed approfittano delle buone condizioni per nutrirsi al meglio, e quindi per avere la forza di generare i frutti che poi conterranno i preziosi semi, dove il frutto è il Carpoforo, ovvero il fungo che noi raccogliamo, ed i semi sono le Spore dei funghi.

Ti ricordo ancora una volta che, così com’è assai impegnativo ed usurante per una donna incinta portare a compimento la propria gravidanza, a maggior ragione è ancor più difficile per una colonia fungina mettere al mondo la propria prole, soprattutto quando mancano le condizioni ideali ed il nutrimento scarseggia o è del tutto assente.

Ma veniamo alle buone notizie.

La pioggia è finalmente arrivata in molte località d’Italia, anche se più frequentemente al Nord, e con temperature più adeguate sono iniziate le prime nascite di funghi.

I Prugnoli risultano abbondanti in molte zone d’Italia. Questi sono funghi che non richiedono piogge copiose per poter vegetare.

Prugnoli
Prugnoli

I Calocybe gambosa (questo è il nome scientifico), hanno infatti l’abitudine di vivere in ambienti tendenzialmente umidi dove, il fitto degli arbusti crea naturalmente un ambiente caldo-umido e sufficientemente ombroso da resistere al calore del sole ed agli effetti negativi del vento.

Ancora per qualche settimana altri funghi tipicamente primaverili come gli Entoloma e gli Agaricus (Prataioli) continueranno a nascere tra frutteti, prativi abbandonati, radure e margini dei boschi in assenza di vento.

Qua e là si stanno pure trovando i primi Galletti/Gallinacci i tanto amati Cantharellus cibarius, con le varietà più precoci, anche se questi funghetti gialli tanto apprezzati, diverranno certamente più abbondanti dall’ultima decade di Maggio ma soprattutto a partire da Giugno.

DOVE NASCONO O NASCERANNO A BREVE I FUNGHI PORCINI

BOLETUS PINOPHILUS – PORCINI ROSSI

Come sempre i più fortunati sono i cercatori di funghi che abitano in prossimità delle vallate in cui vegetano i funghi Porcini varietà Boletus pinophilus o Porcini Rossi.

Boletus pinophilus maggio
Primi Boletus pinophilus di maggio 2020 dalle vallate del Torinese – foto: Giuseppe & Riccardo

Questi sono funghi che amano il fresco o addirittura il freddo, perciò vegetano a fine autunno, quando gli ultimi calori estivi sono ormai soltanto un lontano ricordo, oppure ad inizio primavera quando si sentono i primi effetti benefici del caldo che avanza ma senza ancora produrre temperature eccessive.

Diciamo che per i funghi Porcini Rossi, Boletus pinophilus, sono ideali temperature massime comprese tra i 18 ed i 22°C, meno favorevoli temperature comprese tra i 23 ed i 24°C, progressivamente più proibitive quelle superiori ai 25°C.

Non è un caso perciò che in questi giorni si stanno facendo bei ritrovamenti di questi funghi Porcini proprio in Piemonte e Lombardia, a quote comprese tra i 700 ed i 1200 mt dove i primi sbuffi caldi padani sono meno presenti.

Come al solito a fare da apripista sono le vallate del Torinese, in particolar modo Val Pellice e ValChisone-Germanasca ma anche se in misura minore, anche nel resto della provincia.

Più a Nord si registrano le primissime nascite in alta Valsesia e nelle valli dell’Ossola, oltre che in Lombardia tra l’alto Lario, Valtellina ed Orobie settentrionali.

A breve, dopo le ultime piogge si potranno trovare i primissimi Porcini Rossi anche in Valle d’Aosta orientale, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia oltre che in Liguria ed Emilia.

In linea di massima, tenendo conto delle date in cui è piovuto adeguatamente, in queste ultime regioni le prime nascite degne di nota si potrebbero avere dopo il 21/23 di Maggio, vento e siccità permettendo.

I primissimi Porcini Rossi sono già stati già trovati anche sulla Sila in Calabria.

Qua però dopo buone piogge di fine Aprile-inizio Maggio, sono subentrati venti freddi ma soprattutto molto secchi che hanno vanificato gli effetti positivi delle piogge.

PORCINI ESTATINI, BOLETUS AESTIVALIS / RETICULATUS

Anche i Porcini estatini iniziano a risvegliarsi dal torpore invernale.

Boletus aestivalis maggio 2020
Primi Boletus aestivalis di maggio 2020 – foto: funghimagazine

Sorprendentemente, quest’anno i primi esemplari di Boletus aestivalis / reticulatus si sono trovati già a fine Aprile in Aspromonte sui caldi versanti jonici, poi durante la prima settimana di Maggio i primissimi esemplari anche al Nord, sui caldi balconi collinari ai piedi delle Alpi.

Nulla di eccezionale dal momento che, sappiamo che i funghi micorrizici, quali sono i Porcini, necessitano di vegetare in simbiosi con piante in piena vegetazione, perciò con tutto l’apparato fogliare già presente e sufficientemente robusto ed adulto.

I Cambiamenti Climatici ancora in atto, stanno dissipando ed indebolendo le masse d’aria fredda che, durante la stagione invernale hanno una permanenza sempre più breve.

Già ad inizio Aprile le piante da frutto sono in piena fioritura e gli alberi dei boschi iniziano a produrre le prime foglie entro la metà del mese, non più soltanto al Sud, ma ora anche al Nord.

Più precoce sarà la comparsa delle foglie sugli alberi, e più precoci saranno le prime nascite di funghi micorrizici quali i Porcini.

Anche in questo caso, date le buone, e talvolta persino abbondanti piogge cadute nel corso dei primi quindi giorni di Maggio, al Centro-Nord sono prevedibili buone nascite di fungi Porcini Estatini.

A ridosso del fine settimana in Lombardia tra l’alta pianura e le zone collinari della Brianza-Varesotto-Lario e Bergamasca si sono avuti rovesci di pioggia davvero copiosi.

Le prime cosiddette ‘Bombe d’Acqua’ si sono riversate sul Milanese e dintorni.

Temporali intensi con piogge importanti si sono formati lungo una lunga linea Frontale che si è formata tra la Liguria ed il Veneto-Friuli. Questo Fronte è poi risalito dall’Appennino verso le Alpi generando anche le prime Supercelle convettive responsabili di piogge monsoniche (dette Bombe d’Acqua) con anche locali grandinate ed accumuli di pioggia attorno ai 100 millimetri in poco più di un’ora.

Una prima Supercella si è formata nell’entroterra tra Savona-Genova ed Acquese, un’altra nel Pavese, poi altre nel Mantovano e successivamente nel Vicentino e Milanese.

Lungo la zona di influenza di questo lungo Fronte Temporalesco a breve, all’incirca dopo il 22/24 di Maggio è presumibile poter iniziare i primi Porcini Estatini sia in collina che in Pianura Padana.

I boschi planiziali, dove ancora presenti e non distrutti dall’agricoltura, potrebbero iniziare ad ospitare i primi Porcini Estatini nel Querco-Carpineto (tra Querce e Carpino), in realtà non solo al Nord ma anche nel resto d’Italia, dov’è piovuto adeguatamente.

In collina soprattutto nei boschi misti Quercia-Castagno, più improbabili le prime nascite nelle Faggete.

Ideali per i Porcini Estatini saranno le escursioni in Appennino Centro-Settentrionale tra i 500 ed i 900 metri, tenendo ovviamente conto delle piogge cadute. Toscana, Marche, Umbria, Lazio potrebbero avere discrete nascite nelle zone interne dove le piogge sono state superiori ai 20/30 mm nel corso dell’ultima settimana.

PORCINI ESTATINI E LARVE

Da tenere sempre presente che, tra gli effetti del Riscaldamento Globale del Pianeta (Cambiamenti Climatici) c’è una minor morìa di insetti o delle loro larve durante la stagione invernale.

Porcini con le larve
Porcino Estatino di maggio 2020 già pesantemente infestato dalle larve
Porcini con le larve
Porcino Estatino di maggio 2020 già pesantemente infestato dalle larve

Temperature sempre più elevate, con pochissime giornate con temperature costantemente prossime allo zero, anche in pieno giorno, fanno sì che sin dai primi calori primaverili le larve dei Ditteri si risveglino affamate e pronte ad infestare i primi funghi primaverili, tra questi i bersagli preferiti restano sempre i Porcini Estatini che, offrono ottimo ed abbondante nutrimento, ed un ambiente ospitale e decisamente più caldo rispetto a quello esterno.

Come volevasi dimostrare i primi Porcini raccolti in questi giorni in Italia, sono infatti pesantemente infestati da questi ospiti, a noi raccoglitori affatto graditi.

Puoi approfondire l’argomento Funghi & Larve leggendo questo mio articolo:

FUNGHI CON LE LARVE, QUALI PERICOLI PER LA SALUTE?

PORCINI EDULIS – BOLETUS EDULIS

Sebbene si tratti di funghi tipicamente autunnali, va assolutamente presa in considerazione la possibilità di trovare qualche sporadico Porcino Edulis già entro la fine di Maggio.

Sì perché, anche in questo caso sono i Cambiamenti Climatici a modificare il calendario delle nascite dei funghi Porcini.

É notorio che i Porcini Edulis non amino particolarmente i roventi e torridi calori estivi.

Nel corso degli ultimi anni, estati sempre più lunghe e torride, hanno di fatto accorciato i tempi di vegetazione dei Porcini Edulis che, si stanno adattando ai nuovi regimi climatici.

Succede così sempre più spesso che, al Nord italia, soprattutto sulle Alpi ed Appennino ligure, i Porcini Edulis tentino di vegetare anche in primavera, quando le condizioni ambientali sono più simili a quelle di fine estate.

Proprio come accade con i Porcini rossi, Boletus pinophilus, anche i Porcini Edulis stanno tentando di raddoppiare il proprio periodo vegetativo con apparizioni sempre più frequenti già anche tra metà Maggio e metà Giugno.

Inutile però farsi prendere dall’affanno e dalla smania.

Per ben che vada, si potrà trovare qualche isolato esemplare tra i Porcini Estatini in boschi di Castagno, più raramente tra le Querce o nei Faggi ed ancor più raramente tra gli Abeti.

Nel caso di ritrovamenti, ti consiglio però di limitarti a fotografarli, a titolo di cronaca, evitando di raccoglierli, così da consentirgli di poter andare a seme e favorire future migliori nascite.

Ti lascio con l’augurio che l’emergenza Coronavirus Covid-19 possa finire al più presto possibile, e che si possa tornare a vivere senza più il timore di contagio, riprendendo le sane abitudini di un tempo, di andare a funghi con i nostri inseparabili compagni di sventure.

Foto Funghi Porcini di Maggio 2020

Boletus pinophilus maggio 2020
Boletus pinicola del Piemonte, maggio 2020 – foto: Giuseppe & Riccardo
Boletus pinophilus maggio 2020
Boletus pinicola del Piemonte, maggio 2020 – foto: Giuseppe & Riccardo
Boletus pinophilus maggio 2020
Boletus pinicola del Piemonte, maggio 2020 – foto: Giuseppe & Riccardo
Boletus pinophilus maggio 2020
Boletus pinicola del Piemonte, maggio 2020 – foto: Giuseppe & Riccardo

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