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Aggiornamento Meteofunghi 18-09-2020 – Dove stanno nascendo i funghi Porcini
Un tempo i funghi Porcini nascevano là dove nel corso degli ultimi quindici giorni si erano avute le piogge migliori. Oggi i funghi Porcini nascono solamente là dove non sono passate le orde di vandali, ingordi predatori o maleducati cercatori privi di conoscenza. Situazione attuale…
Aggiornamento Meteofunghi 18-09-2020 Dove stanno nascendo i funghi Porcini
INDICE
Chi ci cerca su Google, molto spesso digita la chiave: «dove Stanno nascendo i funghi Porcini?»
Un tempo si diceva: «Dov’è piovuto sufficientemente nel corso degli ultimi 15 giorni».
Oggi invece si deve dire: «Ovunque non sia passato Attila con il suo esercito di Unni!»
Già, perché anche quest’anno, come ogni anno in pieno periodo di funghi, torna di attualità la distruzione dei boschi ad opera di cercatori tutt’altro che virtuosi, simili ad automi programmati per fare una sola cosa: riversarsi nei boschi per depredare-distruggere quanto più possibile.
Intendiamoci, nessuno in funghimagazine vuole arrogarsi il titolo di virtuosi dell’anno, e nessuno di noi si ‘schifa‘ a trovare e raccogliere funghi Porcini quand’è il loro periodo ma, una cosa è essere appassionati di funghi, altro è comportarsi da predoni dei funghi Porcini.
Forse sarà stata la pandemia del Covid-19 che quest’anno ci ha costretti a 2 lunghi mesi di lockdown, chiusi in casa senza poter uscire, neppure per recarci nei parchi, scatenando in molti di noi una esagerata voglia di libertà, di aria aperta e pura, e di boschi.
Sta di fatto che, il post lockdown ci ha lasciato non pochi strascichi e, tra i peggiori di questi, c’è da citare la Cassa Integrazione, richiesta da molte aziende per poter sopperire alla mancanza di ordini, con aziende semi-chiuse.
C’è dunque chi si sta riversando nei boschi per distrazione, chi per godersi la natura e concedersi un ‘forest bathing‘, chi per dedicarsi alla raccolta dei funghi, approfittando del fatto che in molte zone d’Italia è partita una buttata di funghi come raramente accade, o dell’assenza di lavoro.
C’è però anche una grossa schiera di egocentrici-esibizionisti che da settimane, si riversa nei boschi ogni Santo giorno, a far incetta di funghi solo per poter appagare il proprio ego, intasando i Social di foto e video di raccolti super-mega-galattici.
C’è poi anche chi si improvvisa commerciante per arrotondare lo stipendio, o per potersi permettere il cellulare che fa figo, e pure chi invece si improvvisa cercatore di funghi senza la minima nozione e cognizione.
I funghi sono un bene comune di cui tutti dovrebbero poter beneficiare ma, affinché non ci sia chi ne fa incetta ed indebito accaparramento, mentre qualcuno rimane a mani vuote, da molti anni ormai, sono state introdotte leggi di competenza regionale che impongono dei paletti e precise regole.
Regole che non a tutti piacciono, soprattutto a coloro che pensano di poter vivere al di sopra delle leggi, o per lo meno, al di sopra di quelle che non appaiono di loro gradimento.
Un lungo preambolo questo, per introdurre quello che sta diventando un serissimo problema legato ai cambiamenti climatici che di fatto stanno modificando la qualità, quantità e tempistica delle nascite dei funghi.
Già, perché proprio a causa dei cambiamenti climatici, ed è sotto gli occhi di tutti, soprattutto nei mesi estivi, le piogge tendono a concentrarsi in brevi ma intensissimi episodi con interessamento di aree circoscritte e mai troppo vaste.
Piogge che cadono qua, ma saltano magari completamente là, e dove le piogge si concentrano maggiormente, le successive nascite di funghi diventano quasi compulsive. Intere famiglie di funghi Porcini concentrate in gran numero, ma in piccole e circoscritte aree boschive, dove si sono avuti i maggiori ruscellamenti di acqua piovana.
Accade così che chi per primo arriva in questi boschi ‘fatati’ si trova di fronte autentici tappeti di funghi Porcini, come mai visti prima.
Chi di noi non vorrebbe poter trovarsi di fronte, almeno una volta nella propria vita, un simile tappeto di funghi Porcini?
Oggi che i Social comandano il nostro stile di vita, diventa quasi un obbligo aggiornare le proprie storie e postare quante più foto e video possibili tra Facebook, Instagram, YouTube o altri.
Ma se da un lato, per i più postare foto e video è un piacere, per qualcuno è quasi un dovere. Sono molti i cercatori della domenica che si improvvisano ‘influencer’ speranzosi di poter accrescere la propria popolarità attraverso foto o video che testimoniano e raccontano i loro ritrovamenti eccezionali.
Ognuno è libero di gestire alla propria maniera le proprie passioni o ossessioni, e persino egocentrismo e manie, e pazienza se qualcuno si sente appagato solamente se può compiere imprese apocalittiche, eccezionali e fuori dalla norma.
Il problema nasce quando queste forme di esibizionismo e di esagerazione, diventano un modello, ovviamente negativo per il resto della società, ed emulato a larga scala, magari da giovanissimi che crescono con modelli completamente errati, magari pure influenzati da anziani cercatori di funghi che sono nati e cresciuti in una società intrisa di luoghi comuni e credenze errate, tramandate di padre in figlio, ma completamente fuorvianti e prive di alcun fondamento scientifico.
In questi giorni, in molte zone, soprattutto del Nord Italia, stiamo assistendo a nascite di funghi Porcini senza sosta ed in quantità. Capita però che queste nascite eccezionali stanno richiamando nei boschi orde di vandali di ogni specie.
Molti, ma forse troppo pochi in proporzione, sono virtuosi e si attengono scrupolosamente alle norme, regole e leggi sulla raccolta funghi. I più, di queste norme e leggi, o non ne sono assolutamente a conoscenza, o se ne infischiamo liberamente. Come direbbe il mio amico Matteo di Genova: «Se ne battono u belìn».
Quando sui Social, ed in particolar modo su Facebook, iniziano a partire le carrellate di tavolate di funghi, ecco che parte anche la frenesia e, chiunque abbia occhi per vederle, si sente autorizzato a correre verso i boschi ed improvvisarsi cercatore di funghi della domenica, sia che possieda un permesso per la raccolta funghi, che non ne abbia mai posseduto uno.
I CERCATORI DI FUNGHI DELLA DOMENICA
AGGIORNAMENTO METEOFUNGHI 18-09-2020
Forse ti potresti riconoscere tra questi soggetti, se così fosse, mi auguro che tu prenda atto che stai facendo qualcosa di completamente sbagliato e che tu ti ravveda, senza nasconderti dietro a ridicoli abili, favolette che ti racconti per auto-giustificarti, del tipo che: «i soldi del permesso per la raccolta funghi non serviranno a finanziare un tubo, ma a creare flussi di entrate nelle casse dello Stato o delle Regioni», per tanto ti senti autorizzato ad andare nei boschi a raccogliere funghi senza mai aver posseduto un permesso.
Senza parlare della scusa che: «se i funghi non li raccogli tu li raccoglierà qualcun altro subito dopo di te», oppure della favoletta che: «i funghi microscopici se guardati non cresceranno più, perciò anche se davvero microscopici ed insapori, tanto vale raccoglierli subito ‘tanto non cresceranno o li raccoglierà qualcuno dopo di te».
In questi giorni in molti boschi dell’alto Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia stiamo assistendo ad autentiche invasioni barbariche, di cercatori della domenica che si improvvisano raccoglitori senza alcuna conoscenza dei funghi e delle norme comportamentali nei boschi.
Cercatori che non sanno distinguere un Faggio da un Castagno, un fungo Chiodino da una Mazza di Tamburo. Cercatori che pensano che ogni fungo provvisto di spugna sia un fungo Porcino perciò, quando li trovano nei boschi, li raccolgono tutti indiscriminatamente per poi postare le foto e chiedere su Facebook se sono funghi commestibili, lamentandosi se ricevono centinaia di insulti.
Ho citato Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli e non per esempio Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria, perché in queste ultime tre regioni le leggi sulla raccolta funghi sono molto severe, assai più restrittive, ed i controlli, reali, efficaci e tempestivi, e non avvengono a buttata già finita, quando il grosso dei cercatori senza permesso o con zaini stracolmi di funghi, se ne sta comodamente a casa o al bar a raccontare le sue straordinarie imprese micologiche.
In Francia per esempio, da poco sono state introdotte leggi parecchio restrittive persino punitive, per disincentivare l’accattonaggio di funghi Porcini.
Da qualche tempo giravano infatti per la Francia, pseudo-cercatori di funghi provenienti dall’Est Europa che, con furgoncini vecchi ed inquinanti, giravano da Nord a Sud alla disperata ricerca di fungi da poter inserire a bassissimo costo nei canali della distribuzione europea dei funghi porcini dell’Est.
Per disincentivare queste attività illecite e dannose, in Francia si sono inasprite le pene, e si è addirittura introdotto l’arresto, previsto per chi viene trovato con auto o furgoni pieni di funghi.
Reato esemplare = Pena esemplare
In Italia invece le pene sono all’acqua di rose, i controlli saltuari, quando non del tutto assenti, ed i più la fanno franca riuscendo a tornare a casa con zaini stracolmi di funghi, facendosi pure beffe delle leggi e ridicolizzando i forestali.
In più di un’occasione ci è capitato di imbatterci in coppie di anziani cercatori di funghi sprovveduti e privi di buon senso, provvisti di bastoni biforcuti che scavano ovunque come se stessero raccogliendo patate.
Altri che, disperati per non aver trovato un piffero, sfogano la propria rabbia su tutti i funghi, prendendoli indistintamente a bastonate.
Altri ancora, cresciuti tra i numerosi luoghi comuni che si tramandano da ignorante ad ignorante nei tanti bar, che affermano, citando fantomatici esperti o scienziati inesistenti che: «i funghi cosiddetti velenosi, vanno tutti estirpati perché avvelenerebbero il terreno, sottraendo al tempo stesso preziose energie ai più nobili funghi Porcini». Idiozie da bar, ovviamente!
Entra in ballo a questo punto anche lo scontro generazionale tra giovani avvezzi ad informarsi attraverso l’utilizzo di Cellulari, Computer, App e libri ed anziani cercatori, forti dei loro luoghi comuni (stupidaggini) appresi in anni di frequentazione di bar o circoli, che sono convinti che: «i funghi nascono solo in corrispondenza dei quarti di luna, che sia essa crescente o calante, con apice delle nascite quando la luna è completamente piena», noncuranti del fatto che i funghi se ne infischiano altamente di quanti quarti di luna sono illuminati dal sole e quanti si trovano nell’ombra che il nostro pianeta proietta su di essa, ma nascono e crescono solamente quando si realizzano le giuste condizioni climatiche, ovvero quando nel corso degli ultimi quindici giorni si sono avute piogge degne di nota.
Brutta faccenda l’ignoranza, e ancor più brutta quand’è la pigrizia a farla accrescere a dismisura, quando basterebbe aprire un libro o collegarsi ad internet per avere un minimo di cultura reale, e non la spicciola e falsa cultura da bar.
COS’E’ INDISPENSABILE SAPERE SUI FUNGHI
Molti cercatori della domenica, perciò improvvisati, entrano nei boschi senza neppure sapere che esistono regole ben precise che valgono per tutti, nessuno escluso.
- Nei boschi a cercar funghi ci vai solo e soltanto se sei in possesso di un Permesso Raccolta Funghi. Se non sai come ottenerlo, informati presso gli uffici comunali o sul web dove troverai migliaia di articoli e guide in proposito.
- I Funghi non sono un bene inesauribile. Se sei in possesso di un Permesso Raccolta Funghi, ne raccogli nelle quantità che ti consentono le leggi della Regione in cui ti trovi, non puoi raccoglierne finché hai spazio o finché non ti senti stufo di raccoglierne. Tu non sei più bello degli altri, e anche se sei arrivato prima di altri, ricordati che il bosco non è tuo, perciò dovrai limitarti a raccogliere la giusta quantità e non arraffare come se non ci fosse un domani.
- Non puoi raccogliere funghi per poi rivenderli, a meno che tu non possieda una regolare licenza. Raccogliendo e poi vendendo funghi, al di là dell’evasione fiscale che è l’ultimo dei problemi, potresti mettere a rischio la vita altrui qualora dovesse capitarti di metter nel cesto per esempio un ovolo di amanita tossica, confusa per un piccolissimo fungo Porcino ancora chiuso. Questa non è un’ipotesi affatto remota, ma è la più frequente tra le cause di avvelenamento da funghi.
- Non puoi raccogliere funghi microscopici. Sia che le leggi della tua Regione te lo consentano, sia che lo vietino espressamente, i funghi troppo piccoli, primo: non sanno di nulla, secondo: non potranno produrre spore, per tanto più funghi immaturi raccoglierai, tanto meno funghi potrai raccogliere nelle future ricerche, terzo: sono facilmente confondibili con gli ovoli immaturi di amanite tossiche o velenose.
- A funghi non ci puoi andare dal tramonto all’alba. Tu non sei più bello, fico o privilegiato degli altri. Di notte dormi e attendi pazientemente che arrivi l’alba per poter entrare nei boschi dove, durante la notte potresti mettere in pericolo la tua di vita, ma pure e soprattutto quella altrui, chiamati a soccorrerti nel caso in cui, facilmente ti farai male, o potrai imbatterti in branchi di animali selvatici assai pericolosi.
- I funghi sono un bene prezioso per il bosco. Contribuiscono al nutrimento degli alberi e svolgono un ruolo essenziale nella trasformazione della materia inorganica, foglie, rami, tronchi, frutti, semi, in materia organica, a sua volta indispensabile a nutrire vegetali e funghi.
- Ogni fungo presente nel bosco ha una sua precisa funzione. Dovrai perciò raccoglierne, nei limiti/quantitativi consentiti dalle leggi, limitandoti a raccogliere solamente i funghi commestibili e/o piccolissime quantità di funghi tossici o velenosi, per poterli studiare o portare a far esaminare ad un micologo, nel caso in cui tu non li conoscessi ma volessi richiederne una identificazione.
- A cercar funghi non ci vai con una busta di nylon ma con appositi cesti o zaini. I sacchetti, che siano di carta o di nylon non consentono la preziosissima dispersione delle spore, senza la quale non nascerebbero più funghi. Inoltre con i caldi sempre più accentuati dai cambiamenti climatici, tenendoli in un sacchetto privo di aerazione rischi di vederli fermentare e produrre pericolosissime tossine che potrebbero avvelenarti, pur avendo raccolto funghi Porcini ovviamente normalmente commestibili.
- I funghi li devi pulire, anche se solo sommariamente, sul posto. Che ti piaccia o meno, questa norma consente la dispersione delle spore ed evita che si sporchino anche tutti gli altri funghi nel cesto. Inoltre, soffermandoti il tempo necessario per la sommaria pulizia, potrai guardarti attorno, osservare il bosco ed evitare di correre a destra e manca. Ricordati che sei un cercatore di funghi non un caprone privo di cervello che corre come una furia a far incetta di funghi prima degli altri. Non stai giocando la partita della tua vita, ma sei nel bosco per respirare ossigeno ed aria pura, e rilassare corpo e mente.
- Info su funghimagazine. Categoria: Regolamenti-Normative
I PEGGIORI COMPORTAMENTI NEI BOSCHI
AGGIORNAMENTO METEOFUNGHI 18-09-2020
Giovani o anziani che siano, non c’è peggior ignorante da stigmatizzare, di chi nei boschi fa i cavolacci suoi, noncurante del fatto che esistono regole e precise leggi che regolano la raccolta di funghi o erbe e frutti selvatici, oltre che regole non scritte di buon senso.
Nel bosco ci è capitato molto spesso di incontrare cercatori tutt’altro che virtuosi. Cercatori che ci hanno fatto arrabbiare perché palesemente inclini a compiere atti vietati o di pessimo gusto.
C’è chi rovista tra le foglie come se stesse cercando una vena d’oro.
Chi distrugge l’habitat dei miceli, senza curarsi di ciò che sta facendo.
Chi beve e mangia spuntini e poi getta i vuoti dove capita nel bosco.
Chi prende a bastonate qualunque fungo gli capiti sotto tiro.
Chi alle 7 del mattino esce già dal bosco con lo zaino stracolmo di funghi.
Chi dopo aver raccolto funghi in quantità industriale, se ne fa vanto sui Social dove posta orgoglioso le foto dei suoi bauli pieni di funghi.
Chi stanco di farsi insultare su Facebook, apre un suo gruppo personale in cui ognuno è autorizzato a postare foto di funghi non puliti, microscopici e/o bauli, carriole e tavolate piene zeppe di funghi. E fuori dai co***oni i rompi scatole. Frizzi e Lazzi tra-la-la.
Ce n’è per tutti i gusti ma, che fare quando ci si imbatte in uno di questi idioti?
Avvicinarsi cortesemente e fargli notare che sta facendo qualcosa di estremamente sbagliato e punibile per legge? Magari rischiando di esser presi a bastonate da idioti dall’arrabbiatura facile che non voglion sentir ragioni?
Intraprendere lunghe ed inconcludenti discussioni che potrebbero culminare con insulti, o peggio ancora con l’uso delle mani o dei bastoni?
Armarsi di santa pazienza e, anziché raccogliere funghi, riempire sacchetti di rifiuti lasciati nel bosco da idioti senza cervello?
Oggi ognuno di noi va nel bosco con un cellulare o con una macchina fotografica digitale. E allora facciamone buon uso.
Anziché fotografare o riprendere funghi Porcini, che dopo settimane di raccolte diventano ripetitivi, fotografiamo o riprendiamo questi idioti e poi denunciamoli nelle apposite sedi.
I Carabinieri Verdi, ex forestali, non ci sgrideranno di certo se volessimo dargli una mano, denunciando questi maleducati, ignoranti cercatori che pensano di poter vivere e comportarsi al di sopra delle leggi.
Se qualcuno posta foto di raccolte esagerate, giriamo le foto ai Carabinieri Verdi, meglio detti Carabinieri Forestali, o anche alla Polizia Postale che poi provvederà a segnalarli ai colleghi.
Finché ognuno di noi subirà in silenzio i soprusi altrui, questi si perpetreranno nel tempo, e la nostra omertà farà si che idioti continueranno a distruggere i boschi, a raccoglier funghi senza aver mai pagato un permesso di raccolta, raccoglieranno funghi in quantità industriale rimanendo impuniti, insozzeranno i boschi con i propri rifiuti.
Non permettiamo che i furbi prendano il sopravvento sugli onesti!
Leggi anche: GRANDI NASCITE DI FUNGHI PORCINI, MA TROPPI FUNGHI NEL CESTO
AGGIORNAMENTO METEOFUNGHI 18-09-2020
LAVORI IN CORSO SUL SITO
In questo articolo avrai notato che mancano i consueti riepiloghi delle piogge cadute in Italia nel corso degli ultimi 15 giorni.
Avrai certamente anche notato che, il nostro sito web, dopo la pubblicazione dell’Aggiornamento Meteofunghi 20-08-2020 (quando ha toccato la ragguardevole cifra di 200,000 pagine consultate in un solo giorno), ha subito un duro attacco hacker volto ad impossessarsi del controllo del sito, nonché all’inserimento sul sito stesso di trojan utili a dirottare gli introiti pubblicitari da funghimagazine ai loro portafogli.
Sono stati giorni difficili, in cui abbiamo a tratti anche perso il controllo del sito, al punto di doverlo offuscare per poterlo ripristinare.
Molti lettori ci hanno segnalato che le pagine più consultate del sito (le tabelle crescita funghi-Semaforo dei funghi) erano accessibili solamente tramite password (certamente non messa da noi ma dagli hacker). Abbiamo faticato, e non poco, a riprenderne il controllo, senza perdere tutti i contenuti.
Un lungo lavoro che ci ha costretti a rimandare a data da destinarsi l’aggiornamento delle tabelle.
Per fortuna, viceversa, siamo riusciti a riprendere subito il controllo della prima pagina, la homepage, dove abbiamo regolarmente (pur con mille difficoltà) aggiornato ogni due giorni la MAPPA DELLE NASCITE DEI FUNGHI IN ITALIA.
Concentrati nel ripristino del sito, abbiamo necessariamente trascurato l’archiviazione delle piogge cadute in Italia. Dati che però potrai facilmente consultare attraverso le mappe delle piogge cadute per esempio nel mese di Agosto, oppure tramite la pagina PIOGGIA ITALIA SETTEMBRE 2020.
Ti anticipo che i disagi purtroppo non sono ancora del tutto finiti.
Se visualizzi il sito da cellulare potrai ancora rilevare qualche errore qua e là, o difetti di visualizzazione che invece non riscontrerai se ci leggerai da PC fisso o Desktop.
Abbiamo nel frattempo provveduto a risanare il sito, a metterlo in sicurezza a rafforzarlo e stiamo già sperimentando una nuova veste grafica che potrebbe esser messa on-line subito dopo la fine dell’apice delle nascite dei funghi, così da non dover creare ulteriori disagi dovuti a lavori in corso proprio nel momento di maggior flusso di visitatori sul sito.
Stiamo cercando di fare in modo che entro la fine della prossima settimana potrai tornare a leggere il prossimo Aggiornamento Meteofunghi con la consueta struttura di segnalazione delle migliori aree in cui stanno nascendo i funghi Porcini e la descrizione delle aree d’Italia dov’è piovuto nel corso della settimana.
Ti rimandiamo quindi al prossimo aggiornamento augurandoti:
Buone Raccolte! (ma fatte con il cervello!)
FOTO DI FUNGHI IN TEMPO REALE
Aggiornamento Meteofunghi 18-09-2020
Poche ma buone.
Moltissime le foto che ci giungono via email o attraveso le Chat Whatsapp / Telegram (tre tre tre 6850975).
Oggi ne pubblichiamo solamente due, le più significative di questa bella buttata di funghi del Piemonte: la prima riguarda gli Ovoli Reali (Amanita cæsarea) che in questi giorni stanno buttando ottimamente tra Pianura Padana e balconi collinari. La seconda riguarda funghi Boletus pinophilus o Porcini Rossi che, insolitamente stanno anticipando di molto le proprie nascite sulle Alpi.
A viterbo monte cimini 15 giorni fa ha piovuto molto , ma ora e’ molto secco , significa che ci funghi non buttano piu’?
Giacoma, se dopo 15 giorni da che è piovuto non è ancora nato nulla, vuol dire che c’è aria troppo secca e le speranze di veder buttare si riducono al lumicino, salvo che non intervengano nuove piogge. Di solito, anche se è secco, 10/12 giorni dopo la pioggia la buttata inizia sempre e comunque, se non l’ha fatto ancora vuol dire che il clima è davvero proibitivo
Ma su questo sito compare anche altro, o sempre e soltanto lamentele e astio? Che palle! Mi è comparso il link sul telefono ma mi sono pentito di averlo cliccato. Che presi male che siete!
Se solo avessi provato a navigare il sito, avresti trovato molto altro. Comunque qua si fa informazione e si cerca di sensibilizzare i lettori ai temi ambientali ricordando che: «FUNGHI: BENE GIURIDICO PROTETTO, BALUARDO A TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ FORESTALE se non si conoscono vanno lasciati nel loro ambiente e se si raccolgono bisogna rispettare le leggi e i regolamenti che li tutelano».
Bravissimo è proprio vero, non c, è più rispetto per la natura, infatti trovo qualunque cosa ormai nei boschi… rifiuti, pneumatici d,auto, bottiglie di vetro e plastica….c, è sempre più menefreghismo e indifferenza ….sono disgustata, non son degni di essere chiamati umani…ma direi : bestie …..
Ciao Marina. Come darti torto? Quel che mi domando è, se queste persone anche in casa loro si comportano come fanno nei boschi, se gettano i rifiuti sul pavimento e se infischiano della sporcizia che avanza. Il fatto che i boschi siano un bene comune, di tutti e di nessuno, non autorizza nessuno ad abbandonare rifiuti nei boschi. Chiaro segno di inciviltà!