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Aggiornamento meteofunghi Porcini 06-08-2021
Ad Agosto la stagione dei funghi entra nel vivo. Complice il periodo di ferie estive, diventa più facile trovare il tempo per recarsi nei boschi ma, la domanda di rito è: dove stanno nascendo o nasceranno nei prossimi giorni i funghi Porcini o altri funghi commestibili? Scoprilo in questo articolo
Aggiornamento meteofunghi Porcini 06-08-2021
Dove stanno nascendo o nasceranno i funghi Porcini e altri funghi in Italia
INDICE
- 1 Dove stanno nascendo o nasceranno i funghi Porcini e altri funghi in Italia
- 2 DOVE SONO NATI O STANNO NASCENDO I FUNGHI PORCINI
- 3 DOVE NASCERANNO A BREVE FUNGHI PORCINI O ALTRI FUNGHI
Ed eccoci giunti al mese di Agosto, mese in cui, clima permettendo, le nascite di funghi si fanno più interessanti, sia per quantità che per qualità, oltre che per varietà.
Giorno dopo giorno aumenta il numero dei lettori che consultano il nostro sito web per esser sempre sul pezzo e, come si sul dire nel gergo dei fungaioli, la scimmia, appollaiata sulla spalla, inizia a scalpitare freneticamente, perché ha sempre più necessità di uscire per boschi e funghi.
Vediamo allora dove i funghi, ed in particolar modo i funghi Porcini, stanno nascendo o nasceranno, entro la prima decade di Agosto, ricordandoti però prima che, per potersi recare nei boschi alla ricerca dei funghi, occorre prima essere ben informati su quali sono i funghi commestibili e quali quelli tossici o velenosi. Non solo, ma bisogna anche rispettare le Norme-Regole-Leggi che regolamentano la Raccolta Funghi, ricordandoti anche che, le Leggi Regionali hanno la priorità rispetto alla Legge Nazionale, perciò occorre sempre far riferimento ai regolamenti regionali → trovi già sul sito Leggi e Regolamenti delle seguenti Regioni:
- Raccolta funghi Liguria
- Raccolta funghi Lombardia
- Raccolta funghi Piemonte 2019 – Regolamenti
- Funghi Porcini le modifiche ai regolamenti in Piemonte
- Raccolta funghi UMBRIA 2021 – Leggi-regolamenti
- Raccolta funghi Veneto
- Raccolta funghi Toscana 2021
- Raccolta funghi Trentino Alto Adige 2021
- Raccolta funghi Svizzera
- Raccolta funghi Valle d’Aosta
Importantissimo, anzi, indispensabile poi è il possesso di un Permesso Raccolta funghi (tranne che in Valle d’Aosta).
Senza dover diventare matto a cercare informazioni su come poterti procurare questo Permesso Raccolta Funghi, ti ricordo che, attraverso il sito Geoticket.it puoi ottenere comodamente da casa, on-line, il tuo Permesso in meno di un minuto. Trovi tutte le info su Geoticket, leggendo questo articolo: Geoticket.it il Portale per l’acquisto on-line di permessi di pesca e raccolta funghi.
AGGIORNAMENTO METEOFUNGHI PORCINI 06-08-2021
IL SINGOLARE METEO DI QUESTA INSOLITA ESTATE
Il Meteo non è mai uguale a sé stesso. Questo lo sappiamo ma, di stravaganze meteorologiche come quelle attuali, non se ne ha molta memoria recente.
Può capitare frequentemente che l’Italia si trovi divisa in due, tra caldo Africano al Sud, e fresca instabilità Atlantica al Nord. La singolarità dell’estate 2021 sta però nel fatto che, gli Anticicloni Africani anziché migrare verso il Nord Europa, così come accadeva frequentemente nel corso degli ultimi anni, preferiscono spingersi fino a latitudini impensabili, in pieno Oceano, arrivando a lambire le coste del Canada.
Viceversa, le correnti Perturbate, vengono calamitate all’interno di insistenti Depressioni che hanno in seno, a quote molto alte, aria decisamente fredda, che mal s’addice alla stagione estiva e che è la diretta responsabile delle frequenti grandinate che accompagnano quasi tutti i transiti temporaleschi.
In gergo tecnico meteorologico queste Depressioni fredde si chiamano “Cut-off” o in versione più gergale, “Gocce Fredde”. Sono Depressioni generate da aria molto fredda di lontana origine Artica, in cui si registrano valori di Geopotenziale piuttosto insoliti per la stagione, che provocano marcata vorticosità , all’origine di celle temporalesche che spesso degenerano in Supercelle Temporalesche, foriere di tempeste con grandinate, violente raffiche di vento e piogge, temporaneamente, anche con intensità monsoniche, oltre che possibili formazioni di coni a mulinello, anche detti tornado (trombe d’aria, trombe marine).
Quando una Goccia Fredda rimane semi-stazionaria per più giorni, tra Inghilterra-Manica, Golfo di Biscaglia e Francia, sull’Italia giungono, insistenti, intensi venti di Libeccio, talvolta integrati alle basse quote da venti da Sud (Mezzogiorno o Ostro) o da Sud-Est (Scirocco).
Tanto maggiore sarà questo flusso umido dai quadranti meridionali e maggiore sarà la probabilità che, nelle zone di frizione tra l’Anticiclone Africano e la Depressione Nord Atlantica, si formino Linee di Instabilità o veri e propri Fronti Perturbati, forieri di multi-celle temporalesche, talvolta anche auto-rigeneranti che, provocheranno violenti temporali back-to-back, uno-dietro-l’altro, così come accaduto frequentemente durante il mese di luglio e nei primi giorni di agosto 2021.
Sono proprio questi flussi Perturbati in seno a Gocce Fredde ad aver provocato frequenti, quando non anche insistenti, violenti temporali all’origine delle cosiddette ‘bombe d’acqua’.
Piogge copiose, soprattutto tra fine luglio ed inizio agosto, hanno insistito con veemenza sui medesimi settori sopravvento dal Piemonte Nord-orientale alla Lombardia Nord-occidentale e Svizzera meridionale con qualche intenso transito Perturbato che è poi andato ad insistere fino a spegnersi, sul Triveneto, in particolar modo sulle Alpi Carniche e Giulie.
Naturalmente là dove le piogge sono state più frequenti, insistenti e copiose, si sono registrati accumuli di pioggia degni delle più piovose stagioni autunnali.
Luglio 2021 ha chiuso con accumuli di pioggia superiori ai 300 millimetri con punte fino a 600 e più millimetri tra Sopraceneri e Sottoceneri-Lario.
Va però detto che le piogge insistenti e copiose non hanno bagnato uniformemente tutto il Nord Italia. Temporali a macchia di leopardo sono transitati spesso con molto fumo e poco arrosto, ovvero con molti tuoni e vento, ma con scarse piogge associate.
Il flusso perturbato maggiore si è avuto lungo direttrici note
Aggiornamento meteofunghi Porcini 06-08-2021
Celle temporalesche grandinigene si sono spesso formate allo sbocco della Val Susa con violenti temporali che hanno colpito il Capoluogo piemontese e l’immediata cintura, oltre che le colline di Superga-Pecetto-Pino, più in generale le colline del Po, migrando poi verso Nord-Est colpendo in parte Canavese-Eporediese, dove si sono registrate tempeste distruttive tra Ivrea e Lago di Viverone, con qualche sconfinamento anche sulla bassa Valle d’Aosta e settori Aostani più orientali, investendo poi il Biellese, sia montano che collinare e pianeggiante, con celle temporalesche che molto spesso si sono divise a metà.
Una parte in migrazione verso Valsesia-Cusio-Verbano e una piccola parte verso l’Ossola, salvo in una importante occasione, il rimanente flusso temporalesco ha invece preso la via di Vercellese, Novarese-Varesotto, quindi Lario e Canton Ticino.
Violente grandinate con vere e proprie palle di grandine, anche grandi come arance, hanno investito a più riprese il Lago di Viverone, l’alta e bassa pianura Vercellese, inclusa Vercelli, Varesotto, Brianza, Lario, Bergamasca poi svariate altre zone della Pianura Padana.
Dopo anni di simil-siccità, finalmente è piovuto copiosamente e quindi adeguatamente anche in Val d’Aosta dove, in risposta al ritorno delle piogge, si sono registrate importanti nascite di funghi, anche e soprattutto Porcini, come spiegherò poco più avanti.
Ma il flusso fresco-umido-perturbato, come già anticipato, non ha interessato però uniformemente l’intero Nord Italia.
DOV’E’ PIOVUTO E DOVE NO

PIEMONTE-LIGURIA
Alcune zone del Torinese occidentale non hanno visto molte piogge, solo veloci temporali rumorosi con ben poca pioggia. Vale lo stesso per il Cuneese che, in buona sostanza è rimasto all’asciutto per quasi tutto il mese di luglio, con piogge solo a inizio agosto quando si è visto qualche rovescio in più soprattutto nel Monregalese, meno nel Cebano, assai di più nell’alto Belbo-Uzzone-Bormida-Tanaro.
E’ piovuto a tratti intensamente anche nell’Imperiense, qua in un episodio si sono addirittura avute grandinate mai viste prima ad agosto, con i vetri di molte serre frantumati da chicchi di grandine grandi quanto mandarini. Più asciutto il Savonese mentre il Genovesato ha visto molti temporali nell’entroterra, ma poca pioggia in città. In alcuni quartieri di Genova manca la pioggia ormai da almeno 80 giorni.
Piogge frequenti e spesso interessanti tra Genova Nervi e Tigullio, più sporadiche ma talvolta presenti dal Lavagna verso la foce del Vara-Magra.
Tornando un momento in Piemonte, spiccano piogge insistenti e copiose il giorno 27 luglio nel basso Piemonte orientale, in particolar modo lungo le valli dell’Orba e Scrivia, con sconfinamenti anche sui monti liguri.
A poca distanza però, nell’Acquese, Ponzonese, Nizzardo, di pioggia non se n’è vista affatto, a parte un rapido temporale che non ha lasciato al suolo più di 5 modesti millimetri di pioggia. In alcune di queste zone, tra l’altro, luglio ha chiuso anche con zero millimetri di pioggia caduta.
EMILIA ROMAGNA
Nell’Oltrepò pavese piogge a macchia di leopardo, qua sì, là no, spesso degenerate in forti e violenti Temporali transitati in più occasioni tra Piacentino-Parmense-bassa lombarda-Mantovano.
In Emilia Romagna è piovuto più frequentemente al piano rispetto all’Appennino ma, qualche rovescio più o meno interessante lo si è avuto quasi ovunque, più sui settori Ovest emiliani e sui monti della Romagna, rispetto al resto della regione.
LOMBARDIA-CANTON TICINO-GRIGIONI
Piogge copiose, insistenti, tra alte pianure lombarde, Prealpi ed Alpi centrali. Su queste ultime addirittura si è rivista copiosa la neve allo Stelvio e alte vette alpine.
A tratti, forti temporali sono giunti anche in Pianura Padana lombarda, meno tra Lomellina-Lodigiano-Cremonese, più nel Milanese e Mantovano. In linea di massima, è piovuto molto meno sui settori Est lombardi rispetto a quelli Ovest.
TRIVENETO
Anche qua si sono avuti temporali a ripetizione, spesso pure insistenti o copiosi, con a tratti anche grandinate e trombe d’aria. Non sono mancati accumuli importanti soprattutto sul Trentino orientale, nella Valsugana, qua e là nel Veneto, ma soprattutto nel Friuli Venezia Giulia di confine. In più occasioni si sono superati i 100 millimetri di pioggia caduta, in un unico evento, tra Alpi Carniche e Giulie.
RESTO D’ITALIA

Non per generalizzare ma, per mancanza di eventi degni di nota da riportare, occorre aggregare Centro-Sud ed Isole
Dopo il 20 di Luglio, tempo utile per qualche nascita di funghi, è piovuto ben poco in questi settori.
Il giorno 21 qualche rovescio al confine tra la provincia montana di Arezzo e la Romagna alle spalle di San Marino, oltre che sui monti Simbruini orientali, meglio attorno a Sora-Liri, ma poca cosa.
Il 22 Luglio rovesci in transito attorno a Perugia, meglio nella Tuscia a Sud del Lago di Bolsena ma, si parla di accumuli attorno ai 5 mm, non oltre i 10. Nuovi leggeri rovesci passeggeri nel Frusinate montano.
Il 23 Luglio leggeri rovesci ancora al confine tra Aretino e provincia montana di Rimini.
Il 24 nessun rovescio degno di nota mentre il 25 qualche debole pioggia solo nelle Marche dell’Anconetano costiero e attorno a Prato.
Il 26 piogge modeste nell’Aretino, ancora più leggere nel Senese e tra Val d’Elsa e Ombrone, inclusa Isola d’Elba.
Il 27 finalmente si è rivista qualche goccia d’acqua in Sardegna. Alcuni rapidi temporali nel Campidano e sui settori di Sud-Est dell’isola. In Toscana qualche rovescio nella provincia di Massa-Carrara, qua e là poche gocce sulle Colline Metallifere e confine tra Toscana-Umbria-Marche.
Il 28 Altri leggeri rovesci nel Campidano sardo e sulla Sila Nord-orientale.
Il 29 nessuna pioggia, il 30 temporali più interessanti in Corsica e Campidano, qua finalmente con accumuli oltre i 20 mm. Infine il 31ha visto leggere piogge giungere nella Sicilia Sud-orientale al confine tra Catanese-Siracusano e Ragusano.
Tutte queste piogge cadute però, non sono state in grado di generare nascite degne di nota, per via del gran caldo africano secco-torrido con temperature massime oltre i 35° e punte attorno ai 40 o più.
Agosto è iniziato con molte altre piogge al Nord ma, nel resto d’Italia, molti transiti nuvolosi con più piogge al Centro Italia.
Il 1° Agosto è piovuto diffusamente, anche se con piogge spesso non oltre i 5 mm in Toscana, tranne che nel Livornese e parte dell’Aretino di Sinalunga. Molte piogge anche in Umbria, Marche occidentali montane, Anconetano, Tuscia e Sardegna Nord-occidentale tra Sassari ed Alghero.
Il 2 Agosto piogge solo in provincia di Massa-Carrara e meno nella Lucchesia.
Il 3 Agosto ha visto diffuse piogge nella Sardegna occidentale ma con accumuli di pioggia modesti e non oltre i 5 mm. Qualche leggera doccia in Campania nel Matese. Nulla di che.
4 Agosto con pochissime piogge. Rovesci attorno a Firenze e Val di Pesa, meglio nel Golfo di Gaeta-Aurunci.
Infine il 5 Agosto ha visto piogge discrete nella Toscana orientale tra Pratomagno e Foreste Casentinesi-Fiorentino-Aretino, comunque gli accumuli di pioggia migliori, attorno ai 10 mm a Nord di Firenze. Altre docce nelle Marche occidentali, al confine tra Umbria-Marche-Lazio fin sul Terminillo ed infine nuovamente nel Campidano sardo.
DOVE SONO NATI O STANNO NASCENDO I FUNGHI PORCINI
Aggiornamento meteofunghi porcini 06-08-2021
La questione più cruciale è dove stanno nascendo o nasceranno i funghi Porcini.
Va subito detto che l’estate 2021 ha dell’anomalo anche nelle nascite e crescite dei funghi.
PORCINI PINICOLA
Risultano scarse o quasi del tutto assenti le nascite di Porcini Rossi (Boletus pinophilus) sulle Alpi. Qualche sporadica nascita in Val d’Aosta, Valtellina e Alto Adige ma si tratta di poca cosa.
La primavera è stata assai più fredda rispetto agli ultimi anni e le nascite di Porcini rossi sono state molto scarse. Ad oggi, andamento nascite ridottissimo.
PORCINI ESTIVI

Fino ad ora, il 2021 non si è rivelato affatto negativo sul fronte dei Porcini Estivi (Boletus reticulatus / aestivalis) anzi, rispetto agli ultimi anni sta andando a gonfie vele al Nord. Ovviamente scarse le nascite, per eccesso di Bolle Calde Africane al Centro-Sud.
In linea di massima un bel exploit per la Pianura Padana che ha visto nascite di Porcini Estatini sin dalla primavera, spesso neppure nei boschi ma, direttamente nei prati a margine di boschetti o anche di piante isolate. Assai più spesso vicino a corsi d’acqua.
Vero protagonista al piano è stato il Carpino, un albero non da tutti conosciuto che, parente stretto del Faggio, all’indomani di ogni importante fase temporalesca, non ha mai mancato di dare ottime buttate di Porcini estivi.
A fine luglio si sono viste discrete nascite di Porcini estivi anche tra i Castagni. Un unico spot durato fin troppo poco perché, a buttata avviata, sono sopraggiunte piogge copiose e a ripetizione.
Anche le Querce non sono state avare ma, dov’è piovuto poco, le nascite sono state quasi del tutto assenti.
Faggi stitici. Non si sono registrate nascite degne di nota di Porcini estivi tra i faggi. Complici i freddi notturni ed i continui shock termici, con grandinate ancor più frequenti rispetto al piano, anche se in montagna con grandine di piccole dimensioni, i faggi hanno riposato quieti, stimolando ben poco i propri miceli a riprodursi e quindi a dar luogo a buone nascite di Porcini estivi.
Tolte poche zone del Torinese-Pinerolese (soprattutto nel misto Faggi-Castagni-Pini) e sporadiche zone della Val d’Ossola e Valtellina, per il resto, i Faggi del Nord Italia (e pure Centro) non hanno prodotto granché.
PORCINI NERI – AEREUS

I Porcini Bronzini nell’estate 2021hanno rappresentato una bella sorpresa perché assai più presenti rispetto agli ultimi anni passati.
Complici le temperature elevate, quindi i suoli molto caldi, con l’arrivo dei frequenti temporali, si sono avute ottime buttate di Porcini Neri (Boletus aereus).
Nonostante il clima mai particolarmente piovoso, a Luglio di Porcini Neri se ne sono trovati in Sicilia e Calabria, dopo le piogge del 18/19 luglio. Una sola velocissima nascita si è avuta a inizio Luglio nel Lazio e Maremma toscana. Poco o nulla nel resto d’Italia con assoluta assenza di nascite, insieme con tutti gli altri funghi in Sardegna.
Sorprese nere si sono avute invece, ancora una volta, in Pianura Padana, anche in questo caso però spesso non all’interno dei boschi, come ci si aspetterebbe ma, in boschetti radi, tra radure, vicino all’acqua. A più riprese in collina tra Piemonte-Lombardia, poco o nulla in Veneto, poco in Oltrepò ed Emilia Romagna.
PORCINI EDULIS
I Porcini edulis sono la grande delusione del 2021
In molti appassionati ne annunciano l’arrivo imminente, dopo ogni pioggia, ma loro, i Porcini chiari autunnali latitano strenuamente.
Non c’è verso di vederli nascere né col caldo e col sole, né con la pioggia o con la grandine.
Nel corso degli ultimi anni sulle Alpi se ne trovavano già alcuni a fine giugno, meglio dopo metà luglio, meglio ancora sin dai primi giorni di agosto.
Il 2021 rappresenta invece una autentica incognita incomprensibile.
Non si capisce per quale ragione, ma per poter vedere qualche Porcino edulis si è dovuto attendere gli ultimissimi giorni di luglio o i primi giorni di agosto.
I primi edulis si sono trovati in Val d’Aosta, grazie al ritorno delle piogge, non più sporadiche e leggere ma a tratti anche copiose. Il 26/27/28 luglio è piovuto uniformemente in quasi tutta la regione. Altre piogge il 30 e 31 ma era già piovuto e bene anche il 6/7 e soprattutto 8 luglio, ancor di più il giorno 13.
Insomma la Val d’Aosta, finalmente baciata dalla pioggia non ha mancato di regalare belle nascite di Galletti (Cantharellus cibarius) ed ovviamente Porcini. Sporadicamente Porcini Rossi sui monti al di sopra dei 1400 mt, discretamente Porcini estivi a bassa quota, meglio Porcini edulis a media quota. Le nascite qua e là sono ancora in corso.
Dopo la Valle d’Aosta è stato il turno del Trentino Alto Adige che, dopo una lunghissima sonnolenza, dovuta anche al persistere della neve al suolo in primavera, è toccato finalmente anche al Trentino Alto Adige, registrare le prime discrete nascite di Porcini edulis.
Questi quasi sempre presenti in Abetaie, talvolta si possono già trovare anche nel misto Abete-Faggio. Le nascite hanno poi sconfinato in Valtellina ed Orobie dove però a prevalere sono ancora le altre varietà.
Timidi cenni di nascite si registrano in questi giorni in Piemonte occidentale, in Veneto settentrionale ed in Friuli Venezia Giulia a quote medie, là dove i boschi non sono zuppi d’acqua.
Ti ricordo che puoi seguire l’andamento delle piogge cadute in Italia, scoprendo dov’è piovuto attraverso le mappe nazionali suddivise per mese.
Trovi già on-line le piogge cadute nei seguenti mesi:
DOVE NASCERANNO A BREVE FUNGHI PORCINI O ALTRI FUNGHI
Aggiornamento meteofunghi Porcini 06-08-2021
Per sapere dove nasceranno i funghi Porcini e tutti gli altri funghi commestibili, oltre agli Articoli di Aggiornamento meteofunghi, funghimagazine.it ti mette a disposizione vari strumenti, piuttosto semplici da comprendere.
In primis in home-page IL NUOVO SEMAFORO DEI FUNGHI ovvero la mappa in tempo reale delle nascite di funghi. Attraverso i classici colori del Semaforo, verde, giallo, arancio e rosso, puoi osservare sulla mappa d’Italia, quali sono i boschi in cui sono in atto nascite di funghi certe, perché segnalate dai lettori; sono probabili nascite in corso o a breve, perché è piovuto adeguatamente nel corso degli ultimi 15 giorni e non ci sono state anomalie termiche particolari; sono possibili nascite contenute, oppure sono del tutto improbabili o nulle.
Sempre in home-page, da alcuni mesi a questa parte, sono attivi GRAFICI che rappresentano le probabilità di nascite di funghi di ogni tipo, in tempo reale.
Attraverso questi Grafici è possibile osservare la percentuale di nascite stimate con totale precedente, ovvero dell’aggiornamento precedente, nascite attuali e nascite stimate di funghi Porcini.
TENDENZA GENERALE
Sulla scorta dell’andamento climatico degli ultimi 15 giorni è ipotizzabile l’avvio di una generosa, per non dire del tutto copiosa, buttata di funghi di ogni tipo, ivi inclusi funghi Porcini, a breve, o persino a brevissimo, al Nord Italia.
Tanto al piano, quanto in collina e sui monti, si potrebbe avere una ottima buttata in contemporanea, cosa che non accade frequentemente. Di solito le buttate iniziano al piano, proseguono in collina e poi si spengono in montagna.
La ragione di queste nascite all’unisono potrebbe esser che, dopo una moderatamente breve fase di caldo africano, col sopraggiungere delle prime piogge, al Nord era partita una discreta buttata tra piano e colli, sul finire di Luglio. Buttata però bloccata immediatamente dall’arrivo di una Goccia Fredda che, di fatto ha provocato un repentino abbassamento delle temperature ed il persistere di piogge fredde o violenti temporali con anche grandinate.
→ Ti ricordo che una leggera grandinata di solito non disturba più di tanto le nascite dei funghi anzi, chicchi di grandine di piccolissime dimensioni aiutano ad idratare meglio l’humus che, molto spesso, irrigidito e reso impermeabile dall’eccesso di caldo-torrido, non assorbe più piogge troppo leggere o piogge violente che cadono nel volgere di poche decine di minuti e che, anziché penetrare nel suolo, dilavano rapidamente a valle.
Viceversa, una grandinata copiosa, ancor più se accompagnata da chicchi di grandine di grosse dimensioni, può distruggere le chiome degli alberi che, costretti a ripristinare l’equilibrio rotto dalla grandine, quindi, costretti a rigenerare le foglie o riparare le ferite inferte dalle tempeste, potrebbero non offrire nutrimento ai miceli che, a fatica riusciranno a compiere le normali funzioni vitali, rinunciando alla riproduzione (→ nascite di funghi).
Ora che il maltempo sta concedendo una piccola tregua, le nascite di funghi, là dov’è piovuto, dove non è grandinato e dove non ha insistito la siccità, potranno riprendere alla grande con previsione di ottime buttate da Ovest ad Est, dai monti al piano. Ti ho raccontato in apertura dov’è piovuto e dove no, perciò non ti sarà difficile trarre le somme.
Probabilmente, dati gli ingenti quantitativi di pioggia caduta e dati i dissesti idro-geologici verificatesi in molte località del Nord Italia, nelle zone in cui i temporali sono risultati più veementi e persistenti, con ingenti quantitativi di pioggia caduta, le nascite potrebbero ritardare anche più di altri 10 giorni, prendendo il via solamente dopo Ferragosto, salvo che, qualche Bolla Calda Africana non arrivi in tempi rapidi a far evaporare ingenti quantitativi di acqua piovana in pochi giorni e/o le temperature impennino rapidamente, assestandosi anche al settentrione, su valori decisamente più elevati rispetto a quelli attuali.
A questo punto, non mi rimane che attendere i tuoi riscontri, si spera positivi e, qualora le prossime uscite nei boschi dovessero risultare infruttuose dal punto di vista dei funghi Porcini, non dimenticarti che nel bosco ci sono decine di altri funghi, alcuni anche assai più meritevoli del blasonato fungo Porcino, che potrebbero magari deliziarti meno la vista, ma di più il palato.
Ti parlo per esempio dei Galletti, degli Ovoli Reali, dei funghi Leccini, Russule che, a detta di molti sono i migliori funghi dal punto di vista organolettico, Porcini dal piede rosso, Imbutini, Mazze di Tamburo, Finferle, Pinaroli-Badius etc.
→ Dato il gran quantitativo di piogge cadute in alcune zone della Pianura Padana, nonostante di solito agosto non sia il mese tipico dei funghi Pioppini / Piopparelli, si stanno comunque persino registrando ottime nascite di questi funghi profumatissimi e dal delizioso sapore.
Puoi scoprire quali sono i funghi “tipici” di Agosto attraverso l’apposito Articolo I FUNGHI DEL MESE DI AGOSTO.
Nel caso in cui dovessi incappare in un bosco che, sfortunatamente ha ricevuto pochissime piogge recenti e che quindi ha prodotto ben pochi funghi di qualunque genere, non dimenticarti che una passeggiata nei boschi è sempre un salutare toccasana → Scopri il Bagno di Bosco attraverso l’apposito Articolo sul Forest Bathing / Silvoterapia.