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Ci sarà una nuova buttata di funghi Porcini? Arrivano anche i Chiodini? Aggiornamento Porcini 27-10-2023

Nell’Aggiornamento Porcini 27-10-2023: non c’è ancora voglia di appendere il cesto al chiodo, da parte dei numerosi cercatori di funghi che, quotidianamente continuano a chiederci se, secondo noi ci sarà una nuova buttata di funghi Porcini e se finalmente anche di Chiodini. Vediamo allora dove si potranno ancora trovare molti funghi durante il weekend e prossima settimana

Ci sarà una nuova buttata di funghi Porcini e, arriveranno anche i Chiodini?

Aggiornamento Porcini 27-10-2023 – Introduzione

Come scritto in introduzione, non c’è ancora assolutamente voglia di appendere i cesti al chiodo, a giudicare dal grande interesse che ancora suscitano i funghi Porcini in Italia.

Oltretutto, se il Nord ha già avuto le sue belle soddisfazioni, con più di una importante buttata di Porcini edulis, regioni del centro-sud Italia ed isole, stanno ancora aspettando, con ansia, la “grande buttata” autunnale che, ad oggi non è ancora pervenuta.

A parte la Calabria, che quest’anno ha raccolto funghi d’ogni genere e sorta in quantità ed a ciclo quasi continuo da maggio a metà ottobre e, a parte l’alta Toscana che ha potuto togliersi qualche bella soddisfazione, per il resto, a tutt’oggi, di funghi Porcini se n’é raccolti molto pochi, o comunque molti meno rispetto agli anni passati ed alle aspettative.

Complici piogge spesso troppo rapide, per quanto intense, ma soprattutto una tenace persistenza di forte vento in un contesto perennemente anticiclonico di tipo africano, in molte regioni del nostro centro-sud le nascite di funghi, ed in particolar modo di funghi Porcini, sono state decisamente sotto tono e, spesso persino assai fiacche o del tutto assenti.

Di seguito i nostri ultimi video pubblicati nel nostro Canale YouTube @Funghimagazine.

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IL BILANCIO DELLE NASCITE DI PORCINI FINO AD OGGI

Aggiornamento Porcini 27-10-2023 – Prima parte

Volendo stilare un bilancio delle nascite di funghi Porcini da inizio stagione ad oggi, possiamo dire che, la sorpresa più grande è stata una lunga ed interminabile buttata di Porcini che, in maniera del tutto anomala, si è protratta per diverse settimane, sovrapponendo nascite di Porcini estivi (B. reticulatus/aestivalis) con Porcini chiari autunnali (B. edulis), insieme con Porcini Rossi/Pinicola (B. pinophilus) e, in alcuni casi persino con Porcini Neri/Bronzini (B. aereus). Questo accadeva soprattutto tra Piemonte, Lombardia e parte della Liguria.

Sappiamo che ognuna di queste 4 specie di funghi Porcini ha esigenze ambientali /climatiche anche diametralmente opposte, eppure, soprattutto durante il mese di settembre, abbiamo più e più volte assistito a raccolte in contemporanea e soprattutto negli stessi boschi di tutte quattro le specie.

Noi stessi con nostri amici, abbiamo potuto raccogliere, non solo nello stesso giorno, ma addirittura nello stesso bosco, le 4 specie porcine, realizzando il tanto ambito Poker di Porcini, come riportato anche nell’articolo ► “Nuova grande buttata di Porcini. Aggiornamento Porcini 04-10-2023”.

Come già ampiamente detto, ciò è dovuto esclusivamente all’attuale crisi cliamatica che, di fatto, sta mandando in vera confusione le colonie fungine che, non riuscendo ad interpretare correttamente l’andamento climatico, ed in maniera più specifica, l’attuale meteorologia, decidono di andare a frutto e seme, comunque vada, con l’intento di disseminare i prati e boschi del maggior numero possibile delle proprie preziose spore, indispensabili per la sopravvivenza della specie.

Delle grandi buttate di Porcini degli ultimi 2 mesi, puoi leggere nei nostri ultimi articoli di Aggiornamento Porcini:

Il tutto culminato poi, con una grande rimonta anticiclonica africana, responsabile di correnti calde-favoniche che, dove le nascite erano ancora presenti ha favorito il fenomeno della screpolatura-rottura dei Porcini come riportato in questo articolo:

Una ulteriore sorpresa è stato il ritorno dei Porcini, finalmente in quantità in Valle d’Aosta dove, gli ultimi anni erano stati piuttosto siccitosi e poveri di nascite di Porcini.

Anche alcune zone del Cuneese hanno avuto un loro exploit di Porcini, non ovunque, ma solamente là dove si sono realizzate le piogge maggiori e più frequenti, in particolar modo sulle Alpi Marittime.

Nel Triveneto buone buttate in Trentino, poi anche in Alto Adige, ottime in Friuli Venezia Giulia, più a singhiozzo in Veneto.

Nell’Emilia Romagna, molti Porcini lungo i crinali di confine con la Toscana nord-occidentale, molto meno lungo l’Appennino Romagnolo.

In Toscana è stata un’ottima annata (anche se con qualche fase di fiacca o di quasi assenza di funghi) nei settori di Nord-ovest e sull’Amiata, molto meno nel resto della regione.

Al Centro, qualche buon episodio di ottime nascite in Umbria, in Val Nerina, molto meno nel resto della regione.

Nel Lazio non c’è stata molta trippa per gatti, tolte poche fortunate aree del Lazio interno tra Reatino e Frusinate, e tolto un breve cenno-tentativo di buttata nel Viterbese, durato dal giorno alla notte, per il resto nascite sotto tono, fiacche o del tutto assenti.

In Abruzzo un solo cenno di buttata a fine settembre-inizio ottobre così come nel Molise dove, così come ci riportano i nostri delusi inviati Telegram, ogni pioggia è stata seguita o caratterizzata da forte vento che, di fatto ha inibito le nascite con pochi cenni e nessuna vera buttata.

Tra Puglia e Basilicata nascite quasi non pervenute, a parte un cenno di Porcini sul Gargano tra il 10 e metà mese e, qualche piccolo cenno in più sulla Lucania tirrenica.

In Campania ci sono state locali buone nascite tra fine settembre e la prima metà di ottobre ma, in ogni caso nulla di eclatante, con qualche cenno in più a metà mese.

Ottime nascite per la Calabria superiore mentre per quella inferiore, nascite non pervenute. Il Pollino si è comportato in maniera un po’ schizofrenica con alcune brevissime ma buone buttate, alternate a periodi di nascite assenti. Ottime nascite anche tra Orsomarso e Catena Costiera, anche qua con vari alti e bassi ma, viceversa buttate senza sosta in Sila, con anche presenza contemporanea di tutte 4 le specie porcine. Serre ed Aspromonte con nascite col contagocce.

In Sicilia c’è stata una buona buttata tra Etna e monti settentrionali, nella prima quindicina di ottobre. Temporaneamente e localmente, dove si sono avute le piogge migliori, anche con ottime raccolte, seppur di breve durata.

Infine la Sardegna, perennemente interessata da forti venti e da temperature costantemente africane, con piogge sempre di brevissima durata e/o troppo scarse e quindi con nascite di Porcini e altri funghi praticamente quasi assenti.

Ci sarà a breve una nuova buttata di funghi Porcini?

Aggiornamento Porcini 27-10-2023 – Seconda parte

La domanda più gettonata del periodo: “Ci sarà una nuova buttata di funghi Porcini?”
La risposta: Certo che sì.

Diciamocelo chiaro e tondo… Quello che attualmente ci sembra un periodo freddo, in realtà ci appare freddo solamente perché, fino a qualche giorno fa, faceva ancora decisamente più caldo del dovuto.

C’è stato un buon calo termico ma, considerato il periodo dell’anno, è ancora decisamente più caldo rispetto alle aspettative.

Basti pensare che, proprio in data odierna, nel 1979, oggi e domani, nevicava sul Nord Italia fino a quote basso collinari, con anche ottimi accumuli di neve mentre, quest’anno, la neve cade ancora solamente oltre i 2800 mt sulle Alpi.

Nei decenni passati, sul Monte Rosa di questi tempi si misuravano già -25°C (-25,5°C il 17/10/2009),(-26,2°C il 20 e 22/10/2007), (-25,1°C il 23 e -26,2 il 24/10/2003), (su dati Arpa Piemonte), mentre quest’anno le temperature minime restano comprese tra i -10 e -15°C.

Quest’anno succede poi una cosa altrettanto anomala… I Castagni hanno già perso i ricci, quasi ovunque sono già terminate le raccolte delle castagne ma, sulle piante le foglie sono ancora tutte ben verdi.

Cosa che, di norma, non accadeva mai, poiché la cascola delle castagne, di solito era contestuale alla caduta delle foglie.

Con simili presupposti, possiamo ancora contare sulla preziosa fotosintesi clorofilliana che, per i funghi simbionti-micorrizici (ed i Porcini lo sono), è indispensabile per la fruttificazione, per la produzione dei corpi fruttiferi, i carpofori che noi raccogliamo.

Più a lungo le foglie rimarranno verdi e più probabilità ci saranno di poter avere ancora una buttata degna di nota, o persino importante.

Nel corso delle ultime settimane è finalmente piovuto quasi dappertutto, salvo che sulla Sicilia perciò, col ritorno del sole ancora caldo, avremo certamente ancora una ulteriore buttata di Porcini.

DOVE SI SONO AVUTE LE PIOGGE MIGLIORI E SI AVRANNO LE NASCITE PIU’ IMMINENTI?

Aggiornamento Porcini 27-10-2023 – Terza parte

Senza entrare troppo nel dettaglio e per non annoiare nessuno, ti ricordo che puoi trovare tutte le mappe giornaliere delle piogge cadute in Italia seguendo la pagina

Pioggia di Ottobre.

Nello specifico troverai, giorno dopo giorno, il riepilogo di tutte le piogge cadute con mappe colorate di blu, verde, giallo, arancio o rosso, a seconda della quantità di pioggia caduta.

Per poter ipotizzare di una nuova buttata di Porcini dobbiamo andare ad osservare le mappe della pioggia caduta, a partire all’incirca dal 15 di ottobre, quand’è piovuto ancora poco, qualche pioggia in più al Sud il giorno 16, ottime piogge invece il 17, soprattutto a Sud del Gargano e del fiume Liri-Garigliano fin sul Cosentino occidentale.

Le piogge del 17 sono già sufficienti ed utili per ottime nascite in Campania, Basilicata, Puglia centrale e Calabria nord-occidentale.

Molti lettori della Campania e Basilicata mi stanno scrivendo praticamente ogni giorno per chiedermi se è già ora e/o perché i Porcini ancora non nascono.

La risposta è semplice: perché non ha ancora smesso di piovere. Sta ancora piovendo e spesso le piogge fredde rallentano le fruttificazioni. Dopo le piogge sono sempre indispensabili minimo 2/3 giornate consecutive di bel sole caldo, o anche molte di più, non a caso si usa contare almeno 10/12 giorni dopo l’ultima pioggia per avere il picco di nascite.

Il 18 ottobre le piogge si sono concentrate maggiormente in Toscana. Al solito piove sempre sul bagnato tra le province di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia ed in parte anche Prato. Ormai queste zone hanno la calamita attira piogge, ciò è dovuto alla persistenza di correnti di Libeccio o comunque occidentali marine.

Finalmente ottime piogge si sono avute anche sulla Toscana Sud-occidentale tra Grossetano ed Elba mentre il giorno seguente, il 19 è ben piovuto, e molto a Nord del fiume Cecina fin su tutta la Liguria di levante ed Appennino Emiliano fino al Reno.

Anche in questo caso, le piogge cadute sono state ottime ed utili per nuove imminenti nascite. Lunigiana, Garfagnana, Liguria di Levante, Pisano, Livornese, Lucchesia e Pistoiese hanno avuto però ulteriori frequenti piogge che di fatto rimanderanno le prime nascite. Oggi è ancora piovuto in tutta la Toscana e Liguria di Levante perciò, per avere le prime nascite di Porcini occorrerà attendere ancora qualche giorno.

Ipoteticamente, a partire dal 30/31 di ottobre si potrebbero iniziare a trovare i primi Porcini rossi in montagna mentre per i primi Porcini Neri ed Estivi occorrerà attendere i primissimi giorni di Novembre.

TOSCANA PROTAGONISTA, ARRIVANO I NERI!

Nascite di Porcini Neri ed Estivi si potranno avere invece già durante questo weekend in bassa Toscana, soprattutto tra Maremma e valle dell’Ombrone-intero Grossetano.

Qualche primo coraggioso Porcino Nero ed Estivo si potrebbe iniziare a trovare in zone bel soleggiate, aperte, esposte a Sud del basso Lazio. Dal Tevere al Golfo di Gaeta non ci sarà ancora buttata ma qualche Porcino potrà già nascere, più facile trovare ancora Galletti e in zone umide anche Trombette da morto e Steccherini, oltre che Mazze di Tamburo e, per le zone più fresche del Frusinate anche i primi Chiodini/Pioppini.

Non mancheranno ovunque, dalle Alpi al Cosentino, ottime nascite di funghi Lignicoli ► vedi la Categoria Funghi Lignicoli su Funghimagazine.

Il 19 ottobre è ben piovuto anche sulle Alpi, dal Monte Rosa al Carso con apice di piogge nella Lombardia nord-orientale.

Il giorno 20 c’è stata invece la giornata più piovosa del mese con accumuli di pioggia anche importanti, quasi esagerati, tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, con ulteriori piogge anche in alta Toscana fin sul fiume Albegna.

Sulle Alpi Marittime ed in Friuli sono caduti fino a 300 mm di pioggia, persino concentrati in sole 6 ore. Oltre i 100/150 anche sulle Alpi Pennine-Lepontine, Retiche, Carniche e Giulie con accumuli fino a 50/100 mm anche sulle relative pedemontane.

PIOGGE DEL 20 E A SEGUIRE E FUTURE NASCITE

Le piogge del 20 saranno utili ad innescare una importante buttata ad inizio Novembre che, al contrario dei decenni passati, si sta rivelando ancora un mese autunnale e non precocemente invernale. Ormai la neve fino in Pianura Padana di Ognissanti, è solamente un lontano ricordo.

Tutto il Piemonte ha avuto ottime piogge il giorno 20 perciò, rispondendo alla marea di messaggi ricevuti da Piemontesi e Lombardi, posso senz’altro dire che sì, nasceranno ancora Porcini nella prima decade di Novembre. Sì, nasceranno a partire dai colli, quindi dai Castagneti per poi salire di quota fin verso la medio-bassa montagna.

Riguardo invece alle nascite di alta montagna, oltre i 1400/1500 mt, non siamo in grado di esprimerci poiché non sappiamo ancora quanto le prossime giornate potranno effettivamente esser fredde, e quanto gli ancora caldi raggi solari potranno riscaldare le fungaie d’alta montagna, soprattutto quelle delle radure e boschi radi. La sensazione è che “ne vedremo ancora delle belle” e, non stupiamoci di poter vedere ancora Porcini freschi di nascita oltre i 1500 mt, anche in virtù dell’ancora mancata cascola delle foglie di faggio.

Naturalmente, perché le piogge del 20 di ottobre possano iniziare a dare i propri frutti, occorre che prima si realizzino almeno, minimo 2/3 giornate di sole e, questo accadrà certamente tra oggi ed il fine settimana, sicuramente più soleggiati perciò, come da attese, ci attendiamo i primi Porcini collinari sin dai primi giorni di Novembre.

So per certo che i “Porcinari” non sono ancora sazi di Porcini ma, ai veri cercatori di funghi (non porcinocentrici), vorrei dire che i prossimi giorni saranno forse i più belli dal punto di vista dei funghi autunnali.

ARRIVANO ANCHE I CHIODINI

Le recenti piogge, scateneranno certamente ottime nascite di Trombette da morto, Mazze di Tamburo, arriveranno per certo i primi Chiodini, a partire dalle zone montane con i tipici Chiodini di Abete (Armillaria ostoyae).

Arriveranno le attesissime ed ottime Finferle/Fiammiferini (Craterellus lutescens), Steccherini, Coprini, Pioppini/Piopparelli e persino i primi Orecchioni/Orgielle/Geloni (Pleurotus ostreatus) e tanti altri funghi tipici del periodo che, puoi scoprire nel nostro specifico articolo

Quali sono i funghi tipici di fine Autunno?

In questo articolo fotografico, ci puoi trovare descrizione e fotogallery dei più importanti funghi di ottobre/novembre e naturalmente più di un centinaio di foto dei funghi tipici del perido, per poter avere un riferimento diretto di ciò che ti attende ora tra boschi e prati.

Le piogge del 21 di ottobre sono ancora troppo recenti per poter già innescare nuove nascite di Porcini.

Certamente, a partire dai primi giorni di Novembre però, avremo un clamoroso picco di nascite di Porcini Neri ed Estivi dalla Versilia alla laguna di Orbetello, tanto lungo le coste, quanto nelle zone interne, ad eccesione dei colli ad est di Firenze e a nord di Arezzo.

Stessa buttata più a sud da Ostia a Salerno, inclusa l’intera provincia di Rieti e probabilmente anche di Campobasso ed Isernia, ad eccezione delle zone costiere molisane interessate da forte vento e piogge decisamente inferiori.

Qualche bel fungo potrebbe nascere anche sul Salento, nel Golfo di Maratea e finalmente anche in Sardegna centro-occidentale dove, potrebbero già arrivare anche i primi Leccini autunnali-invernali i Leccinellum lepidum.

Qualche primo Porcino si potrebbe trovare anche in Umbria, sopratutto in zone collinari e basso montane.

C’è poi grande attenzione per la Liguria che, come per l’alta Toscana, sta continuando ad immagazzinare piogge su piogge, soprattutto sui settori di levante ed Imperiense con “buco precipitativo” sul Savonese dove continua a piovere molto meno rispetto al resto della regione.

Legata alla Ligura la sorte del Ponzonese-Alessandrino che, da “secoli” non vedeva una pioggia degna di nota e che il giorno 20 ha addiruttura registrato ben 130 mm presso il Bric Berton, evento utimamente assai raro e degno di esser citato e sottolineato.

ARRIVANO ANCHE I TARTUFI NEL BASSO PIEMONTE

Come il Ponzonese, anche l’alto Astigiano, tutto il Cuneese e pure l’intero Alessandrino il giorno 20 hanno avuto piogge degne di nota. Se tanto mi da’ tanto, attendiamoci pure, in queste zone, un’importante buttata di Porcini ma soprattutto di Tartufi a breve. Legata a questa importante buttata anche la sorte dell’Imperiense che potrebbe vedere la prima importante buttata di Porcini nei boschi mediterranei e in macchia, oltre che nei castagneti.

LIGURIA OK MA FORSE TROPPA PIOGGIA

Dicevo, discorso delicato per la Liguria di Levante che, vede continuamente piovere sul bagnato.

Tanta pioggia fa bene alle falde acquifere, fa altrettanto bene alle colonie fungine, in particolar modo a quelle dei funghi lignicoli ma, non stimola la fruttificazione poiché un eccesso di bagnatura, favorisce la formazione di ife strutturali anziché riproduttive.

Poco male, visto l’andazzo climatico attuale, attendiamoci pure giornate ventose che riporteranno i valori di bagnatura delle lettiere superficiali a livelli più accettabili e, alcune giornate nuovamente soleggiate, non potranno che stimolare la produzione immediata di ife riproduttive e relativi corpi fruttiferi.

Probabilmente dal Beigua alla foce del Magra dovremo attendere qualche giorno in più per avere le tanto attese ottime nascite di funghi Porcini.

Naturalmente, in virtù di quanto detto poc’anzi, le prime nascite di Porcini potrebbero avvenire lungo le coste del Levante ligure e Versilia. In boschi termofili, boschi radi, ben soleggiati, esposti ad Ovest-Sudovest o persino in pieno Sud, le prime nascite di Porcini Neri ed Estivi si potrebbero avere sin dai primi giorni di Novembre.

Le zone interne con boschi mesolifili (umidi-temperatri), invece dovranno attendere qualche giorno in più per avere le prime nascite di Porcini con possibile prima buttata di “Bertoni” Porcini Rossi sin dal primo weekend di Novembre e giorni a seguire con subento anche degli edulis dopo Domenica 5.

Ovviamente queste ipotesi si basano sulla possibilità che nei prossimi giorni si verifichino meno piogge e più giornate soleggiate, almento per alcune ore.

CRITICITA’ PER IL TRIVENETO

Discorso critico per il Triveneto che, ha avuto ottime piogge, spesso anche sovrabbondanti e tutt’ora in corso.

Trentino Alto Adige, Veneto collinare e montano e intero Friuli Venezia Giulia hanno avuto piogge a volontà, il che potrebbe favorire ottime nascite di Porcini ma, in queste 3 regioni le piogge non sono ancora terminate e potrebbero ancora proseguire intense nei prossimi giorni, con passaggio ben perturbato tra lunedì 30 e martedì 31.

Sapendo che dopo abbondanti piogge dobbiamo necessariamente attenderci che i suoli si asciughino adeguatamente, di dilatano i tempi per le prime nascite e, si corre sempre più il rischio di far coincidere i primi giorni di nascita con i primi importanti freddi novembrini (sempre che arriveranno).

Il Triveneto è più esposto rispetto al Nordovest alle fredde correnti settentrionali ed orientali perciò, per queste regioni l’arrivo della prossima buttata è sospeso nel limbo dell’incertezza.

Volendo tirare ad indovinare, possiamo ipotizzare che ci sarà certamente ancora una buttata di Porcini a bassa quota, tra le Querce e nei Castagni ma non possiamo esprimerci riguardo ai Faggi ed agli Abeti/Pini di montagna.

Favoriti per una buottata interessante i fondovalle del Trentino: Val d’Adige, Sarca, Leno, Astico e Brenta, oltre che i colli veneti tra Valpolicella, Lessinia, Berici e pure colli del Prosecco. Incerte le nascite nel Carso, esposto ai forti e freddi venti di levante, forse più probabili sui colli friulani da Cividale a Sacile, vento di Bora permettendo.

Aggiornamento Porcini 27-10-2023 – In conclusione

Tirando le somme, possiamo dire che, in linea generale, ci attendiamo ancora buone o persino ottime/importanti nascite di Porcini e molti altri funghi autunnali, da questo weekend fino almeno al secondo fine settimana di Novembre e, nel caso di ritorno di un Anticiclone, persino fino verso il 20 di Novembre.
Stagione dei Porcini dunque tutt’altro che finita, anzi, inizia proprio ora il divertimento, soprattutto per la Toscana, Emilia Romagna (finalmente qualche nascita anche in Romagna-Casentino, dopo il 3/5 di Novembre), Campania, Basilicata, Calabria superiore, Lazio.

In forme minori, ma con nascite temporanemente certe-buone, anche in Sardegna, Umbria, parte di Abruzzo-Molise e Puglia.

Sfavorite Marche e Sicilia, in probabile piena buttata Liguria, Piemonte e Lombardia, oltre che Valle d’Aosta.

Rigurdo alla Lombardia va detto che le zona di pianura lungo il Ticino avranno certamente ottime nascite di funghi, molto meno le zone ad est di Milano e Pavia.

Dati i presupposti, torneremo a pubblicare un ulteriore Aggiornamento funghi entro il prossimo fine settimana, in cui faremo il punto della situazione e valuteremo come, l’evoluzione meteo potrà favorire nascite fino alla fine del mese di Novembre o potrebbe inibirle.

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Aggiornamento Porcini 27-10-2023
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