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Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove

Arrivano finalmente i Porcini edulis. La stagione estiva 2022 si conferma esser davvero pessima per i funghi, in buona parte d’Italia ma, ovviamente non dappertutto. In questo articolo vediamo dove stanno nascendo ora o nasceranno i funghi, in particolar modo i Porcini, con l’arrivo anche dei primi edulis di stagione

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Li stavamo attendendo con ansia e trepidazione dal momento che, i Porcini nella varietà edulis sono di fatto i funghi delle montagne e, quando in città il caldo si fa più rovente, insopportabile e opprimente, cosa c’è di meglio che fare un gita in montagna unendo l’utile al dilettevole?

Naturalmente l’utile, è andare a prendere boccate di fresco ossigeno nei boschi montani. Il dilettevole, mentre si pratica del sano forest bathing, è di poter raccogliere anche un bel cesto misto di Finferli, Russule ed ovviamente i più ambiti funghi Porcini.

Sappiamo a tal proposito però, che non tutti i boschi montani sono ugualmente vocati alla produzione di Porcini nella varietà estiva (Boletus reticulatus / aestivalis). Alcuni non lo sono affatto.

Vi sono infatti vastissime foreste alpine in cui i Porcini Estatini risultano una vera e propria rarità, così come anche i Porcini Rossi (Boletus pinophilus) perciò, se si vuole portare a casa qualche fungo Porcino, bisogna necessariamente sperare che parta appunto la stagione dei Boletus edulis.

Per intenderci, per quei lettori profani che non hanno troppa confidenza con i funghi, i Boleti edulis sono quei Porcini di colore chiaro beige-nocciola con cappello solitamente tendente al lucido, al contrario dei Porcini Estatini che il cappello ce l’hanno decisamente più scuro, color camoscio-marrone e tendenzialmente vellutato.

Se ancora non li conosci a sufficienza, puoi approfondire cliccando sulla voce → Edulis che ti rimanda alla nostra Enciclopedia.

Arrivano finalmente i Porcini edulisL’estate 2022 si sta rivelando, dal punto di vista climatico, una delle peggiori dell’era moderna, mai mese di giugno fu così caldo-avido di piogge, basti dire che, presso la Stazione Meteorologica sulla vetta del Monte Rosa, presso il Rifugio Capanna Margherita, i primi 6 mesi e mezzo di questa siccitosa annata, risultano più caldi rispetto al 2003 (anno che per ora detiene il record di caldo di almeno gli ultimi 5 secoli) di +0,4°C*.

La temperatura media annuale di questa stazione meteo alto-montana, nel 2003 fu infatti di -11,7°C. Al 14 di luglio 2022 risulta di -11,3°C*.

Gennaio, Febbraio, Aprile e Maggio 2022 risultano più caldi rispetto ai rispettivi mesi del 2003. Per ora si salvano i mesi di Giugno e Luglio solamente perché in quell’infausto anno di caldo record l’estate esplose improvvisamente a partire dal mese di Giugno*.

Tutto questo è frutto di un inarrestabile EFFETTO SERRA che di naturale non ha proprio nulla ma che, dati di pubblico dominio alla mano, come puoi leggere nel mio approfondito articolo, è solo e soltanto il frutto di lustri di irresponsabile immissione in atmosfera di milioni di tonnellate di metri cubi di gas ad effetto serra, senza preoccuparsi delle conseguenze sul domani.

Effetto serra*Fonte dati meteorologici: database di Arpa Piemonte

Riguardo alla siccità, c’è ben poco da aggiungere a quanto da settimane ci mostrano quotidianamente i telegiornali, aggiungerei solamente la stupidità di chi, forse eccessivamente ansioso, preoccupato, spaventato, preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, come fosse uno struzzo, negando l’innegabile, ossia che, se l’assenza di piogge diffuse (non di un singolo temporale una-tantum qua e là), si protrarrà ancora a lungo, ci porterà presto a dover rinunciare ad avere l’acqua potabile nei rubinetti di casa.

Non solo l’acqua potabile, ma anche i funghi nei boschi che, di questi tempi sarebbe anche il male minore, di fronte a pandemie, stupide guerre di ideologia, invasioni di insetti alieni e crisi climatica sempre più conclamata.

Ma, se nei nostri boschi verranno a mancare i funghi, non dimentichiamoci che, almeno 8/10 delle piante [che vivono in simbiosi con i propri funghi micorrizici – ed i funghi Porcini lo sono-], entreranno in grave sofferenza e presto moriranno, dando ufficialmente il via all’inevitabile processo di desertificazione delle nostre lande.

E non date retta a quegli stolti che vi diranno che anche in passato ci sono stati periodi cliamtici ancor più caldi degli attuali. Già ma milioni di anni fa, quando la nostra Terra veniva sconvolta da ere climatiche ancor più roventi, l’uomo Sapiens non esisteva ancora e non doveva perciò fare i conti con un clima assurdo ed insopportabile per le proprie capacità di adattamento.

Anche la “balla” che vi raccontano che Annibile ha attraversato le Alpi prive di neve non regge, dal momento che all’epoca in Pianura Padana non abitava che qualche decina di migliaia di persone, ben protette da milioni di ettari di fitte foreste che garantivano comunque cibo ed ombra, oltre ad estesi acquitrini che garantivano comunque la presenza di acqua.

Chi in TV sta a raccontare “balle” a difesa dell’industria dell’inquinamento, farebbe meglio a leggersi le cronache riportate da storici come Polibio, o da scrittori medievali che ci riportano di un clima detto PCM “optimum climatico medievale” in cui la temperatura globale del Pianeta era di non più di +0,5°C rispetto alla media 200/2000, non di +1,25°C com’è la temperatura attuale.

Oggi la Pianura Padana è una distesa sconfinata di campi agricoli che, se verrà a mancare del tutto l’acqua del Po, dei suoi affluenti e delle falde acquifere, perché inquinate, diverrà ben presto una sconfinata landa desertica ed inabitabile.

La conformazione della barriera alpina lascia ben poche speranze di evitare ciò che è già una realtà in altre parti del nostro Pianeta, ad esempio al di là della barriera delle Montagne Rocciose o della Cordigliera delle Ande dove, non passano le nubi, non passano le piogge, passa invece il rovente deserto.

La ricerca dei funghi è una bellissima pratica che serve a riavvicinare l’uomo ai boschi, alla natura, ad acquisire, se già non ce l’ha, una coscienza su quanto sia prezioso il mantenimento in buona salute di Madre Natura, perché noi Sapiens dipendiamo mani e piedi proprio da essa.

Se continueremo a sputare, urinare e defecare nella pozza d’acqua da cui preleviamo l’acqua da bere, poi non lamentiamoci se non avremo più acqua pulita per dissetarci.

Ma torniamo a parlare di cose più frivole e meno preoccupanti, dove però, ricordiamoci che la nostra preoccupazione deve servirci da sprone per pungolare i nostri politici a legiferare a tutela della popolazione tutta e non a tutela di una piccola elite di privilegiati ricconi, oligarchi, ultra-miliardari che, oltre ad accumulare e sperperare miliardi alle nostre spalle e spese, inquinano irrimediabilmente il Pianeta, condannandoci di fatto all’estinzione di massa, tra carestie ed insopportabili ondate di calore.

PICCOLI CENNI DI NORMALITA. ECCO DOVE CERCARE I PORCINI EDULIS

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Nonostante il caldo di quest’anno sembri voglia a tutti gli effetti competere con il rovente 2003 e, nonostante la siccità rimanga dominante, qua e là, dove nel corso degli ultimi venti giorni si sono avuti, sia pur sporadici o locali-brevi temporali, alla fine ecco che sono arrivati anche gli ambiti Porcini edulis.

In molti mi hanno domandato, come possano questi fungi Porcini tipicamente autunnali, gli edulis, vegetare e fruttificare nel pieno di una lunga ed importante ondata di caldo estivo.

La risposta è banalmente semplice: “perché, nonostante il gran caldo, il transito di temporali estivi ‘freddi’ e quasi sempre accompagnati da grandinate, con 2 o 3 giornate a seguire, caratterizzate da temperature nettamente inferiori ai 15°C, con punte anche al di sotto dei +10°C in montagna a 1500 mt, consentono il verificarsi di quegli ‘shock termici’ indispensabili a scatenare proprio le nascite di questi funghi”.

Importanti shock termici si sono infatti realizzati a seguito dei temporali giunti al centro-nord tra il 22 ed il 30 di Giugno, ma anche dopo le importanti grandinate del 4-5 e 6 di Luglio.

Dove le grandiante sono state più fitte con ingenti accumuli ma, caratterizzate da chicchi piccoli o molli (che non hanno di fatto danneggiato le chiome degli alberi), il mix di shoch termico e penetrazione nel terreno dell’acqua di fusione della grandine che, non dilava a valle come invece fa l’acqua dei nubifragi, sono da alcuni giorni iniziate belle e persino importanti buttate di funghi Porcini, e non solo.

Russule sono così ben presenti da risultare in alcuni casi addirittura tappezzanti, oltre che ‘grasse’ e quindi ben carnose, come raramente accade. In foto: famiglia di Russule nella varietà Russula aeruginea.

Russula aerugineaNascite di Finferli (Cantharellus cibarius) sono state importanti là dove è piovuto maggiormente anche se, purtroppo questi sono funghi ‘igrofili’ ovvero, che amano l’acqua, l’umido, che tendono a seccare assai rapidamente se l’aria si fa troppo secca.

Particolarmente abbondanti anche molte Amanite, soprattutto nelle varietà A. crocea ed A. Excelsa/spissa, con insolite ottime nascite di Amanita caesarea per esempio sui colli del torinese, dov’è transitata una pericolosissima supercella temporalesca responsabile di molti danni ad automobili, cose e case.

Non solo Amanite ma, nelle stesse zone pedemontane collinari si sono trovati anche i primi bellissimi ed insoliti Porcini Neri (Boletus aereus), così come ci hanno ampiamente documentato i nostri iscritti della Chat Nazionale (privata) Telegram cui si accede solo previa richiesta, inviandoci messaggio alla Chat Temporanea Pubblica, corredato di proprio nome, luogo di residenza ed età.

Arrivano finalmente i Porcini edulisArrivano finalmente i Porcini edulis, OvoliArrivano finalmente i Porcini edulisECCO DOVE SONO PRESENTI I PORCINI

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Sarebbe banale ti dicessi: “dov’è piovuto maggiormente”.

Tu mi diresti senz’altro: “già, ma dov’è che è piovuto maggiormente?”

Come dovresti già sapere, su funghimagazine esiste una ricca sezione denominata METEOFUNGHI in cui trovi a tua disposizione molti strumenti meteo indispensabili per monitorare l’andamenteo meteorologico con mappe in tempo reale, modelli matematici per capire come evolverà il tempo e, soprattutto le mappe della pioggia caduta in Italia.

Di certo in questo momento ti tornerà utile sapere dove e quanto è piovuto in Italia nel mese di Giugno 2022 e ancora in corso, Pioggia di Luglio 2022.

Se non sai interpretare tutte queste mappe, se non sai come si leggono e come fartele tornare utili puoi chattare con me, oppure iscriverti alla neonata Chat Naturalmeteo in cui porre le tue domande.

Porcini Edulis

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Le prime nascite di Porcini nella varietà edulis sono iniziate da pochi giorni, principalmente in boschi alpini di Abete o misti Abete-Faggio. Presenti ma in minor quantitativi e diffusione nei boschi esclusivi di solo Faggio.

Nostri abituali ‘segnalatori’ ci comunicano di averne già trovati anche sulla Sila e più sporadici in alta quota sul Pollino.

In Piemonte sono ben presenti sugli alti monti del Torinese, mediamente oltre i 1400/1500 mt, meglio a quote prossime ai 1600/1800 mt.

Alle stesse quote anche nell’alto Saluzzese-alto Po, ma qua in spot molto più localizzati, così come sulle Alpi Marittime e Cozie dove risultano presenti solo in poche località.

Più diffuse le nascite in alto Piemonte ma, anche in questo caso, non ovunque dal momento che le piogge-temporali sono stati spesso molto localizzati tant’è che in alcuni Comuni vi sono frazioni o alpeggi che sono stati interessati da rovesci da 30/40/50 mm ma nel capoluogo non è caduto che 1 solo millimetro di pioggia.

Purtroppo non esiste un metodo infallibile per sapere a posteriori dov’è piovuto. Devi necessariamente aguzzare la vista e seguire in tempo reale il cosiddetto ‘nowcasting’ tra chat Telegram o internet. Ad ogni modo nella pagina Meteofunghi trovi già una buona quantità di strumenti utili.

Purtroppo queste belle nascite di edulis non sono destinate a durare ancora a lungo, a causa dell’impellente siccità, che viene amplificata dal vento caldo-secco e da una infausta previsione di almeno un’ulteriore decina di giorni di dominio di Anticiclone Africano.

In Valle d’Aosta vi sono state discrete piogge, localmente anche ottime ma è il vento il guastafeste che ha impedito che i funghi nascessero. Al momento si registra qualche timidissimo cenno limitatamente ai settori Est della regione, principalmente allo sbocco sul Piemonte.

Meritano un cenno Canton Ticino e Grigioni in Svizzera.

Qua si sono avuti ripetuti nubifragi dopo il 20 di Giugno, fino all’arrivo dell’attuale bolla calda africana.

Nascite di Porcini Estatini si sono avute, sul subito a bassa quota, principalmente tra Tigli e Carpini, ora le nascite si sono alzate di quota, principalmente oltre i 1400 mt, meglio nei boschi misti di Abete-Faggio.

In Lombardia gli edulis non risultano ancora ben presenti, salvo attorno alla regione dello Spluga. Per il resto, dove presenti, si trovano ancora quasi esclusivamente Porcini Estatini con edulis molto sporadici qua e là in aree montane interne oltre i 1500 mt.

Sulle Prealpi l’aria rovente padana impedisce nascite di Porcini degne di nota, così come accade sull’Appennino lombardo e Ligure-Piemontese dove praticamente i boschi sono così secchi che, camminando nei boschi, si sentono le foglie scrocchiare come se si camminasse su tappeti di patatine chips.

La buona notizia è che finalmente stanno iniziando i primi Porcini, per lo più edulis, e sporadicissimi, i rossi Pinicola, in Alto Adige. Nulla ancora di diffuso e di importante ma, considerato che molti dei boschi alto atesini risultano gravemente malati, a causa dell’invasione di Bostrico Tipografo, ricevere dai nostri corrispondenti, report di ritrovamenti di funghi Porcini in queste zone è senza dubbio un’ottima notizia.

Più sfortunato il Trentino dove il caldo padano si incunea in tutta la Regione apportando anche pesante siccità. Va però meglio sui settori di confine con Lombardia e Veneto dove, oltre i 1600 mt qualche Porcino qua e là inizia a trovarsi.

Tra Veneto e Friuli Venezia Giulia è uno stillicidio di boschi completamente aridi al di fuori dalle aree interne alpine. Al di sotto dei 1500 mt i boschi risultano per lo più improduttivi con pochissime nascite nelle poche località che hanno visto il transito di celle temporalesche tra Veronese-Vicentino o nel Bellunese e Pordenonese.

Nelle aree interne alpine invece, qua e là si trovano Russule in buone quantità, Finferli al riparo dal vento ed i primissimi Porcini edulis dove vi sono state grandinate non distruttive.

RESTO D’ITALIA

Arrivano finalmente i Porcini edulis. Ecco dove. Aggiornamento meteofunghi metà luglio 2022

Come detto, nascite di Porcini al momento sono presenti quasi esclusivamente in Calabria, soprattutto in Sila dove, dopo recentissimi temporali, si stanno risvegliando i boschi che, fino ai primi giorni di Luglio hanno sfornato Estatini in quantità.

Al momento risultano presenti i primissimi edulis d’alta quota.

Recenti temporali hanno interessato basso Abruzzo, Molise, Puglia ed in parte la Basilicata e Calabria superiore.

Il 7 Luglio però episodi temporaleschi importanti hanno attraversato la penisola da Nord a Sud.

Piogge locali e buone nella Toscana interna, meno buone in Umbria, non oltre ai 5 mm perciò insufficienti per future nascite data la bolla calda attuale.

Fulcro delle precipitazioni le aree a cavallo tra Frusinate-Aquilano e Molise di confine.

L’8 Luglio invece è piovuto assai bene in Gargano, nelle Murge orientali, in parte del Salento, in Campania interna, principalmente Irpinia e soprattutto in Calabria, con eccezione per la punta estrema attorno a Reggio.

Tra il 12 e 13 Luglio le regioni adriatiche dalle Marche alla Puglia hanno avuto ulteriori deboli piogge che però a suon di 2/5 mm possono comunque innescare qualche timida nascita in assenza di bolle calde africane e vento.

Richiestissime info per quanto riguarda Emilia Romagna e Toscana dove però, al momento non risultano nascite degne di nota, nonostante il transito di alcuni temporali che, in molti casi hanno portato più fumo che arrosto.

Fulminazioni a profusione, vento impetuoso, locali grandinate distruttive ma poca ciccia, poca pioggia utile a contrastare la siccità dovuta al caldo-secco-ventoso.

Non risultano al momento presenti, o già terminate, ma potrebbero verificarsi a breve, timide nascite di Porcini dalla Lunigiana-Garfagnana interna a Pratomagno-Casentino, meglio ad ovest, meno probabili ad est.

Sulla scorta di quanto detto poco fa, il transito di temporali da Nord a Sud potrebbe innescare nuove nascite locali a partire dall’inizio della prossima settimana.

Fortunatamente al momento fa meno caldo al Sud Italia rispetto al Nord, oggi attorno a Potenza si registrano temperature minime attorno ai 10/14°C a seconda delle quote collinari o appenniniche e la prossima bolla calda africana con antipasto già in Pianura Padana, potrebbe limitarsi ad arroventare le città del Nord e parzialmente quelle del Centro, meno quelle del Sud, salvo stravolgimenti previsionali.

Non è dato di sapere come proseguirà la seconda metà di Luglio dal punto di vista meteorologico.

Si ipotizza con gran caldo, o al più con caldo di poco superiore alla norma e con siccità che dovrebbe proseguire, salvo temporanei passaggi temporaleschi sulle Alpi e più facilmente sulle regioni Adriatiche. Nulla di certo.

Purtroppo, nonostante si viva già da tempo nell’era tecnologica, le previsioni meteo risultano ancora troppo spesso approssimative nel breve-medio periodo, deludenti, di scarso valore, nel lungo termine.

Data l’imprevedibiltà stagionale, non mi rimane che invitarti a seguire le mappe di Meteofunghi e, per quanto riguarda le PREVISIONI METEO, gli articoli del sito-amico NATURALMETEO.

Di seguito alcune foto di Porcini edulis raccolti nel corso degli ultimi giorni in Nord Italia e un bel ‘bottino’ di Porcini Neri del torinese:

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5 Commenti
  1. Dedalo dice

    Parlate di funghi ma astenetevi, per favore, dal fare discorsi sul clima, sulla siccità, sulla guerra e su tutte le diverse minchiate che la tv propaganda mainstresm ci propina! Grazie!

    1. funghimagazine dice

      Perché i funghi sono forse indipendenti dal clima? Non sono loro indissolubilmente legati al clima? Ti pare che sia normale che in Pianura Padana non si sia ancora trovato un solo fungo Porcino dall’inizio dell’anno per via della siccità? Ti pare che queste anomalie vadano taciute, chissà per quale ragione? Noi continueremo a parlare di FUNGHI & CLIMA perché senz’acqua, senza un clima apparentemente normale, non avremo più di che parlare, visto che i funghi si estingueranno, così come moltissime altre Specie viventi. Se parlare di cose reale ti irrita, non hai che rivolgerti a siti web più menefreghisti, dove non si guarda in faccia la realtà.

    2. Antonio dice

      Ma tu vivi in questo pianeta?

  2. Marco dice

    Ottimo articolo. Fai benissimo a parlare anche del clima, grazie per la lettura. Condivido tutto. Ti ho scoperto da poco e continuerò a seguirti

    1. funghimagazine dice

      Ti ringrazio Marco per l’appoggio ed apprezzamento, anche perché non vedo davvero come si possa parlare di funghi se non si parla anche di clima. Come potranno i funghi continuare a vegetare su lande deserte? Mai sentito dire a qualcuno di essere andato nel Sahara a cercar Porcini. Ecco, prima che l’Italia diventi un deserto, sarebbe meglio che i cercatori di funghi iniziassero a mobilitarsi affinché chi di dovere si occupi delle questioni legate alla siccità ed alla crisi climatica, anziché pensare di sfruttare i funghi finché ci saranno, poi quando non ce ne saranno più, magari darsi a qualche altro hobby alternativo e, pazienza se i funghi si estingueranno!

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