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Avvelenamento da funghi
Una cosa è certa. Di funghi si muore oggi come si moriva in passato.
Purtroppo c’è però ancora moltissima parte di popolazione italiana che consuma funghi raccolti, pur senza avere una adeguata conoscenza, fidandosi del proprio intuito personale, di errate convinzioni o pareri dati da amici/conoscenti.
Se per qualcuno consumare un buon piatto di funghi, magari una ottima ‘Caponata Siciliana con i funghi Porcini‘ è un’ottima esperienza, per altri, consumare un piatto di funghi sconosciuti, può rivelarsi un’esperienza fatale.
AVVELENAMENTO DA FUNGHI – GUIDA
INDICE
- 1 AVVELENAMENTO DA FUNGHI – GUIDA
- 1.1 STATISTICHE SUI CASI DI AVVELENAMENTO DA FUNGHI
- 1.1.1 Come riconoscere una intossicazione da funghi
- 1.1.2 NON ESISTONO ANTIDOTI AL VELENO DEI FUNGHI
- 1.1.3 LE SINDROMI DA AVVELENAMENTO DA FUNGHI
- 1.1.4 SINDROMI A BREVE LATENZA
- 1.1.5 SINDROMI A LUNGA LATENZA
- 1.1.6 Le specie fungine responsabili della sindrome falloidea sono:
- 1.1.7 SINDROMI A BREVE LATENZA
- 1.1.8 SINDROMI A LUNGA LATENZA
- 1.2 I CENTRI ANTI VELENI (CAV) IN ITALIA
Ci sono molte cose che si possono fare se si rimane vittima di un avvelenamento da funghi, ma ce ne sono anche diverse che vanno assoltuamente evitate.
COSE DA EVITARE
► EVITARE le consulenze casalinghe o le antiche credenze
Nonostante si dica che, dietro a detti, proverbi e dicerie varie, ci sia spesso un fondo di verità, questa verità non si addice al consumo di funghi freschi.
Vecchi metodi quali la forchetta nella pentola, lo spicchio d’aglio, il fungo mangiato dalla lumaca o altre scemenze simili, sono e rimangono tali, ovvero scemenze prive di alcun fondamento.
► Purtroppo nel campo micologico di idiozie se ne dicono davvero tante
Ti faccio un breve elenco di scemenze che sono state dette, e cui molta gente crede ancora:
- ☻ un fungo mangiato dalle lumache è commestibile. FALSO!
- ☻ i funghi che crescono sugli alberi sono commestibili. FALSO!
- ☻ sono tossici i funghi che cambiano colore al taglio. FALSO!
- ☻ i funghi velenosi si riconoscono da quelli commestibili dal colore. FALSO!
- ☻ un fungo cresciuto vicino a ferri arrugginiti diventa velenoso. FALSO!
- ☻ una forchetta/coltello/cucchiaio inserito in pentola durante la cottura assorbe ed annienta il veleno dei funghi. FALSO!
- ☻ se durante la cottura dei funghi, si inserisce uno spicchio d’aglio e questo annerisce, allora i funghi sono tossici. FALSO!
- ☻ se l’aglio non cambia colore allora i funghi sono commestibili. FALSO!
- ☻ se si è mangiato funghi tossici, ci si può disintossicare bevendo tanto latte. ASSOLUTAMENTE FALSO!
Sono davvero molte le credenze infondate di cui purtroppo la gente comune continua ancora a fidarsi, a proprio rischio e pericolo.
STATISTICHE SUI CASI DI AVVELENAMENTO DA FUNGHI
Il Centro antivelini (CAV) di Milano, da anni studia le statistiche sui casi di intossicazione o avvelenamento da funghi.
Di recente ha pubblicato uno studio sul Bollettino Epidemiologico Nazionale (BEN) dell’Istituto Superiore di Sanità.
Da questo studio emerge quanto segue:
► Dal 1998 al 2017 le richieste di consulenza per intossicazione da funghi sono state ben 15.864, di queste 12.813 i casi clinici
In 3.265 pazienti i sintomi di intossicazione o avvelenamento sono comparsi dopo più di 6 ore dall’ingestione dei funghi.
A 637 persone (il 19,5%) è stata fatta una diagnosi certa d’intossicazione da amatossine.
40 tra gli intossicati sono morti (il 6,3%) e di questi quaranta casi, l’80% di loro è giunto alle cure troppo tardi, ovvero oltre le 24 ore dall’ingestione dei funghi.
33 pazienti hanno invece evitato la morte ma hanno sviluppato una insufficienza renale grave ed irreversibile.
Nell’85% dei casi di avvelenamento da funghi i disturbi erano dovuti all’ingestione di funghi spontanei raccolti e consumanti senza aver coscienza di cosa stavano realmente consumando.
Praticamente avevano consumato funghi raccolti senza conoscerli e senza prima averli fatti controllare da un Ispettore Micologico pubblico o privato.
Casistica CAV Milano tra il 2000 ed il 2010
I casi più gravi registrati nel corso di 10 anni dal 2000 al 2010 sono stati 1.984.
Di questi, 26 sono degenerati in decesso, 11 hanno richiesto un trapianto.
Come riconoscere una intossicazione da funghi
Cosa fare?
Sempre secondo il CAV, in caso di intossicazione da funghi i sintomi gastrointestinali compaiono già al termine del pasto o entro 3 o 4 ore a seconda della quantità e qualità di funghi tossici o velenosi ingeriti.
Vomito e diarrea con dolori addominali, regrediscono spontaneamente entro le 24/48 ore ma, in compenso iniziano i danno agli organi interni ad opera delle amatossine.
Se dopo l’ingestione di funghi compaiono sintomi sospetti, correre al Pronto Soccorso senza perder tempo a chiamare un medico.
Portare con se tutti gli avanzi dei funghi sia cotti che crudi affinché avvenga un sicuro riconoscimento.
NON ESISTONO ANTIDOTI AL VELENO DEI FUNGHI
Il latte non è assolutamente un antidoto, né ne esistono altri miracolosi in possesso solo degli ospedali.
Durante il ricovero in ospedale si può intervenire con lavande gastriche, carbone in polvere o eventuali purganti.
Se si è stati già colpiti da vomito e diarrea si viene reidratati tramite flebo.
Altre cure di supporto si limitano a tentare di proteggere gli organi colpiti dal veleno.
Prima si interviene e più probabilità ci sono di non rimetterci la vita.
Sempre secondo il CAV di Milano, è importantissimo intervenire tempestivamente, ed entro le 6 ore per limitare al massimo i danni da intossicazione.
Oltre le 6 ore il rischio di mortalità aumenta in maniera esponenziale.
LE SINDROMI DA AVVELENAMENTO DA FUNGHI
SINDROMI A BREVE LATENZA
I primi sintomi compaiono da 30 minuti a 6 ore dall’ingestione e si risolvono in circa 24 ore: BASSO RISCHIO PER LA VITA
Sindrome GASTROINTESTINALE
Provoca: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione.
La Sindrome PANTERINICA
Genera sonnolenza, agitazione, disorientamento, convulsioni.
Sindrome MUSCARINICA
Provoca sudorazione, lacrimazione, ipotensione, difficoltà respiratorie.
La Sindrome PSICOTROPA
Genera allucinazioni.
Sindrome COPRINICA
In associazione ad alcool, provoca: arrossamento cutaneo, agitazione, ipotensione.
Particolare è la Sindrome PAXILLICA
per ingestioni ripetute provoca: anemia emolitica.
Ultima, la Sindrome NEFROTOSSICA che provoca insufficienza renale transitoria.
SINDROMI A LUNGA LATENZA
I primi importanti sintomi compaiono da 6 a 20 ore dopo l’ingestione: ALTO RISCHIO PER LA VITA
Sindrome FALLOIDEA
Provoca ripetuti episodi di vomito e diarrea, epatite, acuta con possibile necessità di trapianto. È potenzialmente mortale
La Sindrome ORELLANICA
Genera insufficienza renale con necessità di dialisi o trapianto
Sindrome GIROMITRICA
Provoca sonnolenza, agitazione, convulsioni, contrattura muscolare, anemia emolitica, danno epato-renale.
Di seguito la descrizione delle sindromi più pericolose, anche mortali
SINDROME FALLOIDEA
E’ provocata da funghi quali l’Amanita phalloides, la cui tossicità è legata alla presenza di amatossine.

Le specie fungine responsabili della sindrome falloidea sono:
per il Genere Amanita:
- Amanita phalloides,
- A. phalloides var. alba,
- Amanita verna,
- Amanita virosa,
- A. porrinensis (e altre specie di Amanita americane);

per il Genere Galerina:
- G. marginata,
- G. autmnalis,
- G. venenata, ecc
per il Genere Conocybe:
- C. filaris e probabilmente altre specie;
per il Genere Lepiota:
- L. helveola,
- L. lilacea,
- L. subincarnata (= L. josserandii),
- L. brunneoincarnata, ecc.
Segnalata, ma ancora non confermata, la presenza di amatossine in Lepiota cristata.
E’ sufficiente un consumo pari a circa 20 grammi a determinare gravi intossicazioni
I sintomi sono caratterizzati da frequenti episodi di vomito e diarrea che portano rapidamente a gravi stati di disidratazione e squilibri elettrolitici.
L’organo bersaglio delle tossine è il fegato, con il blocco della sintesi delle proteine (per inibizione dell’RNA polimerasi II) e conseguente morte cellulare.
SINDRONE ORELLANICA
E’ provocata dai Cortinarius orellanus, C. rubellus e C. speciosissimus.
Può non dare manifestazioni gastroenteriche, ma già dopo 36 ore (a volte con intervalli di giorni o settimane), compaiono dolori muscolari, cefalea, brividi, inappetenza, seguiti da riduzione della quantità di urina.
L’evoluzione verso un’insufficienza renale è possibile e spesso irreversibile.
Per questo tipo di intossicazione l’unica terapia a disposizione è la dialisi, di supporto durante il periodo di sofferenza renale, ed è previsto il trapianto di rene nei casi in cui l’insufficienza renale sia irreversibile.
SINDROME GYROMITRICA
Provocata da funghi del genere Gyromitra o Cudonia, in particolar modo dalla Gyromitra esculenta.
Si caratterizza per la comparsa di sonnolenza, contratture muscolari, anemia emolitica, danno al fegato e reni, dopo ingestioni ripetute e di notevole quantità.
Questi sintomi compaiono già alcune ore dopo l’ingestione, normalmente tra le 6 e le 24 ore.
Le terapie di contrasto sono a base di epatoprotettori, acido folico e vitamina B6.
Di norma portano alla guarigione, salvo ingestione di dosi letali.
La dose letale di Gyromitrina per l’uomo è di 30-50 mg per kg di peso.
SINDROMI A BREVE LATENZA
I PIU’ NOTI FUNGHI RESPONSABILI DI QUESTE INTOSSICAZIONI
- Agaricus xanthoderma
- Amanita pantherina
- Amanita muscaria
- Boletus satanas
- Clitocybe dealbata
- Clitocybe nebularis
- Coprinus atramentarius
- Entoloma lividum
- Hypholoma fasciculare
- Inocybe fastagliata
- Lactarius torminosus
- Omphalatus olearius
- Russula ematica
- Tricholoma pardium
SINDROMI A LUNGA LATENZA
I PIU’ NOTI FUNGHI RESPONDABILI DI QUESTE GRAVI INTOSSICAZIONI
- Amanita phalloides
- Amanita verna
- Amanita virosa
- Cortinarius orellanus
- Cortinarius speciosissimus
- Galerina marginata
- Gyromitra esculenta
- Gyromitra fastigiata
- Lepiota josserandii
I CENTRI ANTI VELENI (CAV) IN ITALIA
Questi si trovano dal Sud al Nord a: Palermo, Napoli, Roma, Ancona, Firenze, Genova, Pavia, Milano e Bergamo.
- CAMPANIA CAV – A.O.R.N. Cardarelli Via A. Cardarelli, 9 80131 NAPOLI 081.5453333 081.7472870 081.7472868 romolo.villani@ospedalecardarelli.it
- LAZIO CAV Policlinico A. Gemelli Università Cattolica Sacro Cuore Largo F. Vito, 1 00168 ROMA 06.3054343 06.3051343
- CAV – Istituto di Anestesiologia e Rianimazione Università degli Studi di Roma Sapienza Viale del Policlinico, 155 00161 ROMA 06.49978000 06.4461967
- Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Dipartimento Emergenza e Accettazione U.O. di Anestesia e Rianimazione (DEA) Piazza S. Onofrio, 4 00165 ROMA 06.68593726
- LIGURIA Ospedale San Martino Largo Rosanna Benzi, 10 16132 GENOVA 010.352808 arduino.delucia@gmail.com
- Ospedale pediatrico Istituto Giannina Gaslini Servizio Prevenzione Largo Gerolamo Gaslini, 5 16147 GENOVA 010.56362414 010.56362351
- LOMBARDIA CAV Milano – Azienda ospedaliera Ospedale Niguarda Cà Grande Piazza Ospedale Maggiore, 3 20162 MILANO 02.66101029 (Urgenze) 02.64446053 (Segreteria) 02.64442768 cav@ospedaleniguarda.it
- CAV Pavia – Università degli Studi di Pavia IRCCS Fondazione Maugeri Via Ferrara, 8 27100 PAVIA 0382.24444 (Urgenze ) 382.26261 (Segreteria) 0382.24605 cnit@icsmaugeri.it
- CAV Bergamo – Ospedali Riuniti Largo Barozzi, 1 24128 BERGAMO 800883300 035.266806 antiveleni.tossicologia@asst-pg23.it
- MARCHE INRCA –Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Via della Montagnola, 164 60110 ANCONA 071-8001
- SICILIA Centro di Riferimento Regionale in Tossicologia Clinica c/o U.O. Complesso di Anestesia e Rianimazione Ospedale Buccheri La Ferla – Fatebenefratelli Via Messina Marine, 197 90123 PALERMO 091-479499 091.6216240 amedeo@pc3buccheri.unipa.it
- TOSCANA CAV c/o U.O. Tossicologia Azienda Ospedaliera Careggi Viale G.B. Morgagni 50139 FIRENZE 055-7947819 055.7946691 cav@aou-careggi.toscana.it
GLI ISPETTORATI MICOLOGICI PUBBLICI E PRIVATI IN ITALIA
Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi.
ISPETTORATI MICOLOGICI IN ITALIA
ASSOCIAZIONI MICOLOGICHE OVE EFFETTUARE IL RICONOSCIMENTO DEI FUNGHI
Puoi cercare l’associazione Micologica più vicina a te consultando il sito A.M.B. Associazione Micologica Bresadola, la più antica d’Italia che coordina la gran parte delle Associazioni Micologiche locali.
Oppure puoi consultare i sito A.M.I.N.T Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica, infine, puoi consultare il sito Nuovamicologia.eu-Associazioni Micologiche Italiane.
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