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Boletus reticulatus / B. aestivalis / Porcino Estatino

Il Boletus reticulatus / B. aestivalis / Porcino Estatino è il più precoce tra i Porcini d’Italia. Scoprilo in questa guida completa, aggiornata al maggio 2021

Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino

Boletus aestivalis (Paulet) Fr.
Boletus reticulatus (Schaeff.) 1774

Nomenclatura binominale – entrambi i nomi sono ritenuti validi
Ultima revisione scheda: Maggio 2021

Divisione: Eukaryota
Classe: Basidiomucetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Boletaceae
Genere: Boletus
Specie: B. aestivalis / B. reticulatus
Nome comune: Porcino estatino
Tipo nutrimento: Simbionte micorrizico
Periodo vegetativo: da metà primavera-estate a metà autunno
Commestibilità o Tossicità: Ottimo Commestibile, molto profumato

BOLETUS AESTIVALIS / B. RETICULATUS / PORCINO ESTATINO

Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino, in Italia è comunemente detto il PORCINO DELL’ESTATE, o PORCINO ESTIVO, è il più precoce tra i funghi Porcini d’Italia.

Lo trovi infatti sin dall’inizio da metà primavera, ma più comunemente a partire dall’estate e puoi continuare a trovarlo fin verso la metà dell’autunno; i recenti cambiamenti climatici però lo stanno rendendo sempre più un fungo tipicamente primaverile.

Al Sud Italia appare quasi sempre nei periodi canonici, così come di norma vorrebbe il classico CALENDARIO DEI FUNGHI PORCINI ma…

I recenti CAMBIAMENTI CLIMATICI ed il RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA lo stanno facendo apparire sempre più precocemente, soprattutto al Nord Italia dove, i Cambiamenti Climatici si manifestano più platealmente tra la Pianura Padana e le fasce pedemontane.

►Leggi in proposito questo articolo:

I CAMBIAMENTI CLIMATICI, COSA SONO E COME SI MANIFESTANO

Oppure quest’altro articolo:

FUNGHI E CLIMA: QUANDO I CAMBIAMENTI CLIMATICI MODIFICANO IL CALENDARIO DEI FUNGHI

Il Primo Porcino della nuova stagione micologica italiana

Sono tanti i funghi commestibili che sono universalmente ricercati ed apprezzati ma, vuoi mettere la soddisfazione nel trovare il primo Porcino del nuovo anno?

E che dire del sapore?

Diciamocelo chiaro e tondo: dal punto di vista estetico, il Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino non è in assoluto il migliore dei quattro Porcini reperibili in Italia; molto spesso risulta un po’ sgraziato, spesso ha il gambo troppo fine ed il cappello che tende subito ad aprirsi con la ‘spugna’ che diventa subito di colore verdastro, ma soprattutto molliccia, con l’intero fungo che frequentemente risulta invaso dalle larve.

Eppure trovarlo dà sempre una gratificazione enorme. Vuoi perché è il primo fungo ‘nobile’ dopo il lungo letargo invernale dei boschi, vuoi perché il suo aroma è sempre eccellente.

Sta di fatto che, dopo le grandi raccolte di Porcini autunnali, sin dalla primavera, la crisi d’astinenza da funghi Porcini diventa sempre più sostenuta.

Per molti cercatori micofagi (→ che amano mangiar funghi), già a inizio primavera le scorte di Porcini essiccati, surgelati o conservati sott’olio sono ormai del tutto esaurite; diventa perciò pressante il bisogno di rimpolpare le proprie dispense.

NOMI COMUNI E NOMI INTERNAZIONALI

In Italia è abitualmente detto: Estatino, Porcino estivo, Ceppatello, Fiorone, Cappellone

CARATTERISTICHE

Il Porcino Estatino è il più fragile ed inconsistente. Spesso pesantemente attaccato dalle larve

Diciamo che, al di là della sua precocità, il Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino, ha frequentemente un peso specifico piuttosto basso.

In soldoni, significa che la sua carne è davvero molto poco soda

Spesso la sua consistenza è più apparente che non reale. La sua fibra è caratterizzata da molti interstizi con aria. Diventa presto molle, anche se non acquoso, perché assorbe meno acqua rispetto ai suoi simili.

La sua carne rimane bianca e non muta di colore con l’età, ma nonostante il bel colore, c’è spesso pochino da mangiare, soprattutto quando questo è invaso dalle larve.

É il cappello a diventare per primo cedevole dopo la raccolta o in fase di maturazione.

Dal cappello parte infatti il rapido deperimento che poi si estende anche al gambo, apparentemente più sodo se non colpito dalle larve anche dette camole.

LE LARVE DEL PORCINO




larva dittero - Porcino estatino - Boletus reticulatus
Larva di dittero, ph: Pavel Krok, fonte Wikipedia

Si tratta di insetti detti Ditteri o diptera cui appartengono mosche, zanzare e molti altri piccoli insetti che usano deporre le proprie uova in acqua, oltre che nei funghi.

Il Porcino Estatino avendo una consistenza piuttosto blanda è facilmente perforabile anche da un piccolo insetto che qua vi deposita le proprie uova che ben presto daranno vita a centinaia o migliaia di larve dette appunto camole.

Queste sono predatori privi di occhi, ma con un ottimo apparato masticatore che viene utilizzato per divorare il fungo che le ospita.

► Puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo:

FUNGHI CON LE LARVE, QUALI PERICOLI PER LA SALUTE?

HABITAT ED ECOLOGIA

Quando cercare il Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino

Come detto precedentemente, i recenti cambiamenti climatici hanno distorto di molto le tempistiche della vegetazione delle piante e di conseguenza anche dei funghi. Accade infatti sempre più spesso che sin da metà aprile, molte piante abbiano già terminato le fioriture e si apprestino ad emettere le prime tenere foglioline.

Le indicazioni date da molti libri, considerati delle vere e proprie bibbie dei funghi, suggeriscono tempistiche che risultano oggi non più “up to date“, ovvero non più al passo con i tempi, o del tutto superate.

Nel Sud Italia ed Isole per esempio, si iniziano a trovare i primi Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino, sin dagli ultimi giorni di Aprile o al più tardi dai primi di Maggio.

Al Nord poi, in annate con primavere anomalmente miti, può risultare altrettanto precoce tra il piano e le basse colline pedemontane con nascite che ritardano di qualche settimana in alta collina, e fino ad un mese circa in bassa e media montagna.

Il Centro Italia spesso risente maggiormente dei freschi o freddi flussi da Est, con nascite che ritardano su tutti i versanti adriatici, ma risulta frequentemente in anticipo su quelli tirrenici, soprattutto nei boschi litoranei, macchia e foreste mediterranee.

La reale tempistica dipende dunque dalle ormai note “bolle calde africane” che sempre più spesso caratterizzano l’ingombrante Anticiclone Subtropicale Africano che, soprattutto in area mediterranea, e più in generale nel Sud Europa, è riuscito a prendere il posto dell’Anticiclone delle Azzorre o di quello Continentale Europeo.

Tanto maggiore, precoce e frequente è l’azione del caldo Anticiclone Africano, e maggiore sarà la precocità delle nascite di questo fungo cui, il nome stesso suggerisce la stagionalità legata all’estate.

Se la stagione estiva poi, risulta troppo calda, come ultimamente spesso accade, le nascite del Porcino Estatino si bloccheranno tra Luglio ed Agosto per poi riprendere nel solo mese di Settembre.

ANDAMENTO NASCITE PORCINI ESTATINI NEGLI ULTIMI ANNI

  • il 2010 è stato ricco di nascite di Porcini edulis al Nord, sin da inizio estate, ma con Porcini estatini decisamente scarsi e nascite concentrate tra fine estate ed inizio autunno. Anche al Centro sono arrivati in ritardo tra estate e tutto l’autunno. E’ andata bene al Sud ed isole;
  • il 2011 non è stata una buona annata per i funghi Porcini al Nord, soprattutto per i Porcini estatini che sono comparsi tardivamente con Porcini edulis ugualmente mediamente poco abbondanti, salvo in Appennino; è andata meglio al Centro e molto meglio al Sud;
  • il 2012 è stato avido di Porcini estatini al Nord, salvo in piena estate ed autunno con P. edulis ugualmente non troppo abbondanti. Nascite migliori si sono avute tra Centro e soprattutto Sud Italia;
  • il 2013 ha visto i primi Porcini estatini nascere precocemente al Nord ma in quantità risicate con nascite migliori tra estate ed autunno; è stata decisamente migliore la stagione dei Porcini edulis. E’ andata piuttosto bene, in generale al Centro e Sud;
  • il 2014 è stato caratterizzato da nascite copiose di Porcini edulis estivi al Nord, con abbondanza già tra fine Giugno e soprattutto Luglio-Agosto-Settembre ma, scarsità di Porcini estatini al Nord. E’ andata leggermente meglio al Centro. Molto meglio al Sud ed Isole;
  • il 2015 ha visto buone nascite di funghi Morchelle e Prugnoli primaverili ma, quasi assenza di Porcini estatini al Nord. Scarsi anche al Centro, assai più scarsi sui versanti adriatici, è andata meglio al Sud ed Isole;
  • il 2016 ha avuto nascite di funghi Porcini estatini scarsissime ad inizio stagione, migliori tra estate ed autunno. Al Nord in alcuni casi non se ne sono trovati fino a Luglio. E’ andata meglio al Sud;
  • il 2017 ha visto una gelata tardiva pasquale che ha ritardato le nascite dei funghi Porcini estatini. Il proseguo di stagione non è stato brillante;
  • Il 2018 ha fatto registrare nascite precoci, davvero da record per il Nord Italia, meno precoci invece al Centro e Sud dove spesso sono risultate scarsine;
  • il 2019 ha visto nascite mediamente precoci con buoni quantitativi ritrovati già a metà Maggio al Nord e Centro italia, in generale molti meno al Sud:
  • il 2020 al Nord ha fatto comparire i primi Porcini estatini sin dai primi giorni di Maggio, ma con nascite contenute nel resto della stagione, sempre al Nord, si sono avute nascite mediamente contenute con anomala scarsità tra estate ed autunno. E’ andata leggermente meglio al Centro Italia, discretamente male tra Sud ed Isole.

CURIOSITA’

PORCINI ESTATINI IN AMBIENTI URBANI

Un’altra caratteristica degli anni recenti sono le nascite di Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino in ambienti urbani.

La ragione di queste, apparentemente insolite nascite, va ricercata nei microclimi che si realizzano nelle nostre città dove, il calore dell’asfalto e del cemento e la barriera contro il vento degli alti condomini, favoriscono insolite nascite di funghi Porcini tra Parchi e giardini privati.

Ti ricordo che le spore dei funghi sono in gradi di percorrere centinaia di chilometri, giungendo dai boschi di montagna e collina fino in città, sospinte dal vento che le fa cadere al suolo dove possono anche accumularsi nei luoghi in cui l’acqua piovana ristagna vicino alle piante di giardinetti o Parchi.

Palazzi ravvicinati, impediscono poi ai gelidi venti di fine inverno di incunearsi tra alcune vie cittadine. Trattengono calore ed umidità creando un benefico effetto serra che fa sì che si venga a creare un clima davvero congeniale per il risveglio delle spore fungine.

►Occorre però grande prudenza nel raccogliere questi funghi cittadini che andrebbero soltanto fotografati e non consumati, per via della massiccia presenza di inquinanti tra cui metalli pesanti.




GLI ALBERI DEI PORCINI ESTATINI

Per definizione, nei vecchi libri si dice che questo fungo preferisce le latifoglie alle conifere.

Il Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino ama le zone soleggiate ed occasionalmente le radure o micro-selve alpine o appenniniche.

Le continue esplorazioni nei boschi, anni di continue ricerche, mi hanno portato a constatare che gli ambienti boschivi di questo fungo sono parecchio cambiati rispetto agli anni passati.

Come già detto, i responsabili sono soprattutto i cambiamenti climatici ma anche la diversa distribuzione boschiva, oggi si possono infatti trovare, con buona frequenza e diffusione, Porcini Estatini dove un tempo risultavano completamente assenti.

La Quercia a foglie caduche oggi non è più l’albero preferito da questo Porcino

La ragione di questa modificata preferenza va ricercata nella diversa distribuzione delle piogge che, non più spalmate durante le stagioni di mezzo (primavera ed autunno), ora si concentrano durante pochi episodi di notevole intensità.

Piante a foglie coriacee quali le Querce ed il Faggio, ma anche le Conifere quali Abete rosso (meno l’Abete bianco), producono lettiere di foglie che si degradano molto lentamente.

Nevicate invernali inconsistenti non consentono la compressione delle foglie secche e quindi anche il loro decadimento e trasformazione in humus/carbonio.

Ecco perciò che le spore di questo, ma anche di altri funghi, trovano più facile dischiudersi in prossimità di alberi con foglie più tenere.

In tempi moderni accade perciò che il Porcino Estatino sia facilmente rinvenibile in prossimità del Carpino, del Nocciolo, del Pioppo Tremulo, della Betulla, del Castagno e persino del Tiglio.

Per quanto poi, ad esempio, la Quercia rossa Canadese, sia considerata un pessimo albero simbionte, perché non autoctono, nel corso degli anni recenti ho potuto constatare come, sempre più spesso ad inizio primavera quest’albero ospiti frequentemente Porcini Estatini.

Evidentemente le foglie di questa Quercia sono meno coriacee rispetto a quelle delle nostre Querce autoctone.

Da qua la presenza di Porcini nei boschi artificiali con quest’albero.

LATIFOGLIE MISTE OK

Il Bosco misto di Latifoglie è oggi diventato preferenziale per il Porcino estatino, meglio se aperto, poco fitto perciò rado

Assai frequente il Porcino estatino, in piena estate, a margine dei pascoli di montagna, talvolta persino in prato aperto ed in pieno sole, o a margine di un bosco di Abete rosso.

A fine inverno-inizio primavera, quando il sole è caldo e le temperature massime superano già i 21°C, al centro del bosco ristagna ancora l’aria fredda dell’inverno ed il suolo è ancora freddino.

Viceversa, a margine del bosco, dove penetra meglio la luce solare ed il calore diurno e ancor di più vicino alle strade, dove arrivano i caldi effluvi dell’asfalto, le prime nascite di Porcini Estatini possono avvenire già sulla coda dell’inverno.

Le erbe intrappolano maggiormente la rugiada notturna perciò la radure erbose con alberi radi possono essere il posto ideale in cui cercare questo ambito Porcino precoce.

COME RICONOSCERE IL PORCINO ESTATINO

Una caratteristica tipica di questo Porcino è il reticolo del suo gambo

Questo può risultare a volte molto robusto e panciuto, altre fine e smilzo, la grandezza dipende in gran parte dall’umidità dell’aria e del suolo. Il Porcino estatino / Boletus reticulatus / Boletus aestivalis è quasi sempre tozzo e massiccio da giovane, per poi diventare claviforme negli esemplari adulti.

Il gambo possiede un fine reticolo (da cui prende il nome scientifico), chiaro vicino al cappello ma molto più scuro in prossimità della base.

Il piede di questo Porcino è ben radicato nel terreno, tanto da produrre una estremità molto simile a quella del Boleto della varietà radicans, un Porcino amaro, che però ha gambo di colore giallo e cappello biancastro.

Il cappello del Porcino aestivalis ha un colore che varia dal marroncino chiaro al marrone scuro, spesso tendente al nocciola o persino al rosso mattone, più o meno chiaro.

Se cresce in ambiente secco, ha un gambo piuttosto smilzo ma il suo colore non muta più di tanto.

Negli sporadici casi in cui cresce sotto Abeti rossi risulta molto simile al Boletus edulis ma si differenzia da questo per il suo classico reticolo che nell’edulis è quasi del tutto assente.

Si differenzia dal Boletus aereus anzitutto, come detto, per la sua carne poco soda; carne che invece nell’aereus è soda, compatta con alto peso specifico.

Il Porcino estatino ha colori chiari, l’aereus o Bronzino ha invece colori molto scuri, tendenti al nero e da qua il nome di Bronzino o Nero di quercia o Nero di macchia.

UN FUNGO ADATTO ALL’ESSICCAZIONE

Il miglior metodo di conservazione del Porcino estatino è quello dell’essiccazione

Lo si può tranquillamente congelare ma, avendo lo sgradevole inconveniente di risultare spesso attaccato dalle larve, è consigliabile tagliarlo, liberarsi delle larve, farlo a fettine e metterlo ad essiccare. Naturalmente questa è una pratica sconsigliabile dal punto di vista igienico-sanitario. Molti raccoglitori ritengono tuttavia che le larve non siano un problema, sia se queste finiscono nell’essiccatoio, che nel piatto. Punti di vista.

Qualora vi fossero ancora larve, queste uscirebbero dopo il taglio o durante l’essiccazione.

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CARATTERI DISTINTIVI

Il diametro del cappello può tranquillamente arriva fin verso i 15/20 cm negli esemplari adulti. Il Porcino estatino è infatti comunemente detto anche “fiorone” o “cappellone“, sia perché precoce, sia perché spesso raggiunge grandi taglie.

Perido di vegetazione standard: Giugno-Ottobre, ma come detto in apertura, oggi grazie ai Cambiamenti Climatici può arrivare a vegetare sin dagli ultimi giorni di Aprile e per tutto il mese di Maggio.

Geolocalizzazione del suo habitat: dal livello del mare fin verso i 1.000/1.200 mt al Nord, fin verso i 1.200/1.300 mt al Centro; fin verso i 1.400/1.500 mt tra Sud ed Isole.

É un fungo semi-angiocarpoovvero, le sue spore possono rimanere racchiuse nel corpo fruttifero fino alla maturità, per questa ragione si raccomanda di non raccogliere esemplari troppo giovani, pena la mancata produzione di semi (spore) e quindi la drastica diminuzione di future nascite.

Completamente edibile con ottimo profumo e sapore, alcuni micofagi amano anche mangiarlo crudo, ma se ne sconsiglia questa pratica perché a molte persone può risultare decisamente indigesto da crudo.

Possiede un imenioparte fertile del corpo fruttifero che contiene le spore, dotato di tuboli adnati.

Cappello normalmente vellutato-scamosciato. Il gambo è tecnicamente detto a forma piriforme. Il piede è radicante.

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Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi.

ISPETTORATI MICOLOGICI IN ITALIA

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FOTOGALLERY

Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino

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Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino. foto: Riccardo Spagnoli
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Porcini aestivalis in bosco di Faggio. Foto: Sebastiano Casale
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Primi Boletus aestivalis di maggio 2020 – foto: A. Giovinazzo
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Bel mix di funghi Porcini. Chiari edulis, scuri Aestivalis/Reticulatus ed Aereus. Foto: Vittorio Gremmo BI
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Porcini reticulatus o aestivalis, foto di Riccardo Spagnoli
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Funghi Porcini estatini, Boletus reticulatus / Boletus aestivalis – foto: A. Giovinazzo
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Porcino Boletus aestivalis o reticulatus nei pressi di un ruscello
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Boletus reticulatus/aestivalis – Porcino estatino – foto: Piemonte
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Doppio Porcino estatino di Pianura Padana, precoce di Maggio
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino – foto: Alessandro / Lombardia
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Bellissima famigliola di Boletus aestivalis o Estatini – foto: Andrea Celano (Sicilia)
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Primo piano su 3 esemplari di Porcino Estatino – foto: Angelo Giovinazzo
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Tris di Porcini Estatini – foto: Angelo Giovinazzo
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino
Boletus aestivalis / B. reticulatus / Porcino Estatino – ph: Matteo fungomatto-Genova

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