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Come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti

In questo articolo ti spiego “come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti” evitando molte fastidiose punture o, peggio ancora, potenziali malattie infettive. Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione, si inizia a trascorre molto più tempo all’aperto: prati, boschi, monti ma, si è sempre più attanagliati dall’incubo degli insetti

Come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti

Come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti @funghimagazine.it

Introduzione

Cosa c’è di peggio per un cercatore di funghi, un escursionista appassionato di boschi, il pranzatore al sacco che, dopo aver pranzato, vuol anche concedersi una sana dormita in una radura erbosa a margine del bosco, di venir continuamente molesto dal fastidioso ronzio e morsi di Zanzare o, peggio ancora, al rientro a casa, sotto la doccia, scoprire di avere un insetto scuro infilato dentro la pelle, che inizia pure a provocare un fortissimo ed incessante prurito, oltre che un grosso pomfo?

Purtroppo, oggi come oggi, grazie, anzi per meglio dire, a causa dei Cambiamenti Climatici, questo desolante scenario è sempre più all’ordine del giorno.

I Cambiamenti Climatici ed il proliferare di insetti e parassiti

Perché ho scritto “a causa dei Cambiamenti Climatici”?

Perché inverni sempre meno freddi, con assenza di vere e proprie ondate di gelo e valori minimi costantemente al di sotto dei -5°C, o ancor meglio, dei -10°C per più ore consecutive, di fatto impediscono che molti animali, piccoli o grandi che siano, vengano tenuti sotto controllo da Madre Natura che, sempre sa quale sia il giusto equilibrio ed il giusto quantitativo di animali che compongono la naturale catena alimentare (catena trofica), o meglio, lo sapeva, prima che gli umani ci mettessero lo zampino!

Fin tanto che le temperature globali del nostro Pianeta si sono mantenute fredde (fino agli anni ’20 dello scorso secolo), o freddine (tra gli anni ’20 e ’60-’70), gli animali selvatici dovevano fare i conti con i rigori dell’inverno.

Dall’avvio del Riscaldamento Globale del Pianeta (anche detto Global Warming, GW), esattamente dall’avvio degli anni ’80, gli inverni si sono accorciati e le ondate di freddo si sono ridotte al lumicino, con anche una progressiva ed ancora incessante diminuzione del numero e frequenza delle nevicate.

Inutile che ti stia a raccontare tutti i vantaggi che gli animali selvatici hanno, nel dover affrontare un inverno tenue, se non del tutto mite.

Te ne posso però accennare alcuni, per esempio, nessun bisogno di cercare rifugi sotterranei o caverne ben riparate in cui entrare in letargo; nessuna privazione di acqua e cibo ma, concreta possibilità di procreare anche in pieno inverno.

Inverni tutto sommato miti, con assenza di nevicate in grado di permanere al suolo per mesi (neve che non forma più diversi strati sovrapposti ma, neve sciocca che, già il giorno dopo, o entro pochi giorni, si è già del tutto sciolta).

Un bel vantaggio per i mammiferi più grandi che, non dovranno più rinunciare a poter brucare l’erba che sta sotto a spessi strati di neve, o che non dovranno più faticare, e non poco, a camminare, facendosi largo tra neve morbida che, rischia di spezzare le gambe anche agli animali più robusti.

Con l’assenza di gelo e neve, anche le larve degli insetti, o gli insetti che solitamente si infilano sottoterra per svernare, hanno la vita assai più facile. Vedi per esempio le larve dei ditteri, quei fastidiosissimi vermetti che infestano i funghi Porcini, soprattutto d’estate, nel momento di maggior sviluppo delle larve della mosca dei funghi.

Non solo insetti, larve e/o parassiti non verranno decimati dal freddo, ma potranno riprodursi anche durante le stagioni di mezzo, facendo aumentare a dismisura le proprie popolazioni.

Sovrappopolamento di animali selvatici veicolatori di parassiti

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La fauna selvatica della nostra penisola si è, fortunatamente, arricchita recentemente del capotavola della catena trofica, il Re dei boschi, colui che, a parte l’uomo, ha le maggiori possibilità di controllare la catena alimentare, tenendo a freno il proliferare di animali che, diversamente, senza la sua presenza, già stanno diffondendosi a dismisura, tanto da aver persino invaso i nostri parchi cittadini e persino parchi e giardini di piccole e grandi città.

Sto parlando del Lupo, che è il solo ad essere in grado di tenere a bada le popolazioni di Cinghiali che, non si limitano soltanto a spaventare i cittadini ma, devastano anche prati e boschi.

Leggi a tal proposito il mio articolo: Emergenza Cinghiali. Addio ai funghi Porcini, o anche: Peste suina africana in 114 comuni. Stop a raccolta funghi e tartufi e pure: Peste Suina Africana, Aggiornamento del 25-1-2022, le ultime novità

Oggi in Italia prosperano Caprioli, Cervi, Tassi, Martore, Faine, Ghiri, Scoiattoli (spesso introdotti, quindi alieni, quali lo Scoiattolo Nord Americano), ovviamente i Cinghiali; piccoli o grandi roditori quali topi-arvicole di varie Specie, incluse le temute Nutrie che stanno invadendo i nostri corsi d’acqua (talvolta anche rivelandosi pericolose perché scavando profondi cunucoli sotterranei, in prossimità di argini fluviali, favoriscono la tracimazione delle acque durante le piene).

Tutti questi animali sono dei veri e propri incubatori d’insetti, formidabili trasportatori di pulci, zecche, pappataci e quant’altri e, se spaventati dalla presenza umana, correndo, disperdono, tutt’attorno nell’ambiente, grandi quantità di questi piccoli parassiti (non a caso si usa definirli “sacchi di pulci”).

Senza contare che, in molti casi la catena alimentare si è interrotta perché diverse Specie animali non sono più presenti nel nostro Paese.

Le Rondini per esempio, sono sempre meno numerose. Un nido di Rondine sotto al tetto è sempre stata garanzia di assenza di zanzare, di cui questi uccelli si cibano.

Le Libellule sono oggi assenti in molte zone d’Italia.

Oggi tra la nostra fauna selvatica mancano soprattutto molti animali che si cibano di larve ed insetti, gli stessi che infastidiscono pesantemente le nostre uscite all’aria aperta.

Ci si può difendere dalle fastidiose Zanzare o dalle pericolose Zecche, senza dover far uso di insetticidi? E se sì, come si può fare?

Di insetticidi e repellenti vari ce ne sono in vendita a centinaia tra farmacie, supermercati e negozi on-line ma, non tutte le persone hanno piacere di usare questi preparati chimici che, a ragione o torto, fanno un po’ paura.

Ci sono tuttavia diversi metodi naturali che si possono adottare per difendersi da questi fastidiosi insetti o parassiti. Io posso consigliartene almeno uno che, a mio parere è sufficientemente efficace.

Da alcuni anni a questa parte, riesco infatti a giar per boschi in bermuda e t-shirt, senza l’assillo di Zecche e Zanzare. Come?

Come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti

Come ho già accennato nel mio articolo: Zecca, Ixodida e la puntura di zecca, ci sono vari modi per difendersi, in modo del tutto naturale, anche e soprattutto dalle Zecche.

Ti consiglio di leggere il mio articolo: Molto polline nell’aria, previsto boom di Encefaliti da zecca.

Per difendersi in maniera efficace, occorre sapere per esempio, che molti insetti e pure le Zecche, vengono attratti dal calore umano, ma soprattutto dalle nostre emissioni di Anidride Carbonica.

Tanto più siamo accaldati, dopo una lunga e faticosa camminata veloce, tanto più siamo stressati, o abbiamo un metabolismo alto e, maggiori saranno le probabilità di emettere grandi quantitativi di Anidride Carbonica.

Lo stress, il caldo, faranno dilatare i nostri pori e, così facendo, attireremo soprattutto quegli animali ematofagi che si cibano di sangue.

Quando si dice: «io attiro le zanzare perché ho il sangue dolce» un minimo di verità c’è.

In realtà non è il nostro sangue ad esser dolce (peraltro, come diamine potrebbero, ancora prima di pungerci, gli insetti sapere se abbiamo il sangue dolce oppure no?). É invece la nostra pelle ad emanare attrattori chimici che dicono agli ematofagi che qua c’è buon sangue da suggere e, la visione agli infrarossi e l’Anidride Carbonica che emettiamo, non mentono mai.

Utilizzo di Olii repellenti contro insetti e parassiti

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Per bloccare, o per lo meno per tenere un po’ a freno le emissioni di Anidride Carbonica, cosa c’è di meglio che l’olio? Se poi questo è anche fortemente aromatico, di un aroma che infastidisce ed allontana gli insetti, allora il gioco è fatto!

In commercio ci sono diversi olii essenziali il cui aroma infastidisce notevolmente gli insetti, non fosse altro perché mascherano le nostre emissioni di Anidride Carbonica e di sudore e, al contempo, mandano in confusione gli insetti che, attraverso gli infrarossi, possono vederci già da lontano, ma poi non capiscono se siamo pregni di sangue o meno.

Da alcuni anni a questa parte, proteggo le mie uscite a funghi acquistando diversi olii essenziali che miscelo opportunamente per creare un velo protettivo anti insetti e parassiti.

Di solito prediligo il profumatissimo olio di Verbena, l’olio di Lemongrass, più difficile da trovare l’olio di Geraneo, inoltre anche il Tea-Tree Oil, il cui aroma però ad alcuni potrebbe risultare un po’ sgradito, dal momento che ha un vago sentore di acqua ragia.

Vanno bene anche l’olio di Lavanda o l’olio di Eucalipto.

A questi olii essenziali, fortemente aromatici, aggiungo anche, ed in maggior quantità, dell’olio di Mandorle dolci, oppure olio di Jojoba, entrambi emollienti e protettivi per la pelle.

Volendo rendere il composto più untuoso-scivoloso, potresti aggiungere anche una piccolissima quantità di olio d’Oliva, non esagerare però nella quantità, non più di una parte in tutto il composto, altrimenti col calore della pelle, l’olio inizierà ad avere un fastidioso odore di rancido.

Il mix che realizzo di solito è composto da 4 parti di olio emolliente e 3 (una per ognuno dei tre tipi di olio essenziale) di olii aromatici.

Il composto ottenuto può esser spalmato direttamente sulla pelle, oppure inserito in uno spruzzino, per poterlo spruzzare continuamente, man mano che il sudore o il calore possono far disperdere lo strato d’olio sulla pelle.

► Una raccomandazione: MAI spalmare olio puro di Lemongrass o di Verbena, direttamente sulla pelle perché potrebbero avere un effetto leggermente ustionante, che provoca forte bruciore ed arrossamenti, soprattutto in zone intime o là dove la pelle è più sensibile come nel contorno occhi o sul collo.

Per una maggiore efficacia, è possibile aggiungere al composto anche una piccolissima parte di Piretrina, ovvero Piretro liquido puro (estratto dai fiori di Piretro), che di solito viene utilizzato anche nella maggior parte degli insetticidi o repellenti per insetti.

► Con questo composto però, occorre prestare molta attenzione e seguire scrupolosamente le istruzioni d’uso del prodotto, essendo fortemente tossico, per quanto naturale. Non utilizzare questo prodotto se non lo conosci a sufficienza, piuttosto affidati ad un comune insetticida naturale, che utilizzerai con pochi spruzzi da aggiungere al composto.

→ Puoi approfondire la conoscenza del Piretro leggendo questo articolo: Gli insetticidi a base di piretro sono tossici per l’uomo?

In qualunque guida presente sul web (ne ho fatto cenno anch’io nel mio vecchio articolo) si consiglia di utilizzare, quale ottimo repellente, anche l’olio di Neem ma, se puoi, evitalo come la peste, perché il suo olezzo è così insopportabilmente vomitevole che, la tua pelle stessa diventerà a te repulsiva.

Come accennato, il composto ottenuto va spalmato più volte sulla pelle, o spruzzato regolarmente con un apposito spruzzino, in modo da allontanare gli insetti attraverso l’emanazione di aromi a loro fastidiosi ma, al contempo renderà la pelle scivolosa, otturerà i pori che smetteranno di emanare Anidride Carbonica-attira insetti e, la scivolosità-untuosità dell’olio, impedirà agli insetti di infilarci il proprio pungiglione o il rostro nella pelle.

Se vieni frequentemente attaccato dalle Zecche, saprai che queste vanno a cercare sempre i punti del corpo in cui la pelle è più calda, quindi ben irrorata in superficie dal sangue, è perciò qua che andrebbe spalmato un pochino di questo mix di oli, che manderanno in confusione le Zecche.

Naturalmente non ti posso garantire che questo metodo naturale funzioni su chiunque.

Ognuno di noi ha un tipo diverso di pelle, pori più o meno apribili, con rilascio più o meno pronunciato di Anidride Carbonica o sudore. Certo, tanto più suderai, tanto più rapidamente la tua pelle si asciugherà e maggiore sarà il quantitativo di oli che dovrai utilizzare, ed a più riprese.

Io personalmente utilizzo questo metodo, da almeno 2 anni e, con gran successo posso girovagare in estate per boschi in bermuda e t-shirt senza l’assillo delle Zanzare e senza portare a casa pericolose Zecche.

Lo scorso anno, l’unica Zecca che ha banchettato con il mio sangue, mi è cascata addosso mentre raccoglievo mele nell’orto! Ovviamente, in quell’occasione non mi ero protetto perché pensavo di non averne bisogno.

Come difendersi in modo naturale da Zecche Zanzare ed altri insetti ©2022 @funghimagazine.it

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