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Covid-19 nuovi lockdown. Nelle zone rosse si può andare a funghi?

E’ stato pubblicato il 3/11/2020 ma è entrato in vigore il 5 Novembre 2020, e rimarrà in vigore fino al 3/12/2020, il nuovo DPCM, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, di fatto, stabilisce le nuove norme e regole da seguire per prevenire l’espandersi dei nuovi contagi da virus Covid-19

Covid-19 nuovi lockdown. Nelle zone rosse si può andare a funghi?

Cosa cambia per i cercatori di funghi con il nuovo DPCM di inizio Novembre 2020?

Non molto per le regioni più virtuose che sono riuscite a contenere l’espansione del virus e che sono perciò state incluse nelle cosiddette ‘zone gialle’ o ‘zone arancioni’ in cui i divieti e le limitazioni negli spostamenti sono meno stringenti.

Cambia invece molto in quelle regioni o province in cui il Covid-19 dilaga senza sosta, e che per tanto sono state inserite nelle cosiddette ‘zone rosse’.

In pratica, attraverso il DPCM si sta tentando di arginare quello che sta diventando un vero e proprio effetto domino, con il Covid che colpisce intere famiglie che, non solo stanno trasmettendo il virus a tutti i componenti della stessa famiglia, ma che attraverso i loro continui spostamenti e contatti con altre persone, trasmettono il virus ad altre famiglie, chiudendo un circolo vizioso senza fine, se questo non verrà in qualche maniera riaperto e bloccato.

La domanda che in questi giorni è più ricorrente è:

“Ma nei boschi a funghi, nelle zone rosse ci posso andare?”

La risposta è indubbiamente: NI, ovvero sì e no al tempo stesso

Nel senso che, se abiti in una zona rossa ma hai il bosco dietro casa, o nelle immediate vicinanze di casa tua (nel decreto si parla genericamente di “in prossimità della tua abitazione, qualche Sindaco interpreta questa ‘prossimità’ come 200 metri da casa), allora potrai tranquillamente svolgere attività motoria individuale, indossando la mascherina, ed avendo cura di non intrattenerti con altre persone, perciò nulla e nessuno ti potrà impedire, nel caso di un ritrovamento di qualche fungo mentre cammini o corri nel bosco, di raccogliere quanto trovato.

Altro discorso invece se, abiti in zona urbana e, per raggiungere il bosco, sarai costretto a prendere l’auto per recarti in un bosco, e qua svolgere attività motoria, quale la ricerca di funghi.

Il DPCM a proposito di SPORT E ATTIVITA’ MOTORIA DICE:

«Sono sospese le attività sportive anche nei centri all’aperto. Sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. È consentito svolgere attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro, con obbligo di indossare la mascherina. È consentito svolgere attività sportiva all’aperto in forma individuale»

A quanto disposto dal DPCM si aggiungono e prevalgono però le disposizioni Regionali o Comunali, perciò prima di uscire di casa, è sempre bene informarsi affinché non esistano restrizioni ulteriori in forma locale.

Come farlo?

Telefonando al proprio municipio di appartenenza, dove sapranno dirti se esistono ordinanze più restrittive a livello locale, qualora queste non siano già state ben pubblicizzate a mezzo stampa locale, o a mezzo di manifesti, chat o sito istituzionale del proprio Comune.

Per esempio, alcuni Sindaci interpretano l’attività motoria all’aperto come qualcosa che si deve limitare alla sola camminata di alcune centinaia di metri, andata e ritorno nei pressi della propria abitazione.

In alcuni Comuni è ESPRESSAMENTE VIETATO ANDARE A FUNGHI, per esempio questa attività è stata sospesa con disposizioni Regionali e Comunali in molte aree della Campania.

Dove non espressamente citata, come attività vietata, è il buon senso che dovrebbe suggerire che, è di cattivo gusto prendere la propria auto per andare a funghi, anche se all’interno del proprio Comune di residenza, ma ben distanti da casa, perché se ognuno dei cento, mille o diecimila cercatori abituali, si mettessero in auto tutti insieme per andare a funghi nel proprio bosco di riferimento, allora si creerebbero assembramenti, né più e né meno di quanto si farebbe davanti ad un bar.

Covid-19 nuovi lockdown

LA RABBIA DI MOLTI CERCATORI DI FUNGHI

Sui Social in questi giorni assistiamo ad un proliferare di post estremi in cui persone contrarie al lockdown si scontrano senza esclusioni di colpi, con altri utenti che invece, più parchi e cauti, accettano senza estremismi e senza dare di testa, un periodo limitato di restrizioni al fine del contenimento dell’espansione del virus, per evitare il più possibile di cadere nella morsa di questo invisibile nemico.

Tolto che arrabbiarsi dando di testa non servirà a nulla, se non a farvi montare ulteriormente la rabbia, un lockdown dai boschi non può che essere una manna, un toccasana per i nostri boschi ormai esausti.

Domandarsi se sia possibile o meno andare a funghi ai primi di Novembre, non dovrebbe essere una domanda prioritaria, tra le tante che in questo periodo risultano ben più urgenti, quale per esempio: come farò ad arrivare a fine mese, e soprattutto, riuscirò ad arrivarci sano e salvo senza il virus?

UNA INDISPENSABILE TREGUA PER I BOSCHI

Di solito non ci pensiamo.

Nel nostro egoismo fatto di bisogni personali inderogabili ed immutabili, senza una più che valida ragione che possa farci cambiare parere (per altro assai difficile da trovarsi), ci dimentichiamo spesso dei bisogni altrui.

Tra i bisogni altrui più impellenti, di certo ci sono quelli dei boschi e soprattutto dei funghi che, date le ultime invasioni barbariche di molti boschi, hanno assoluta necessità di un lungo periodo di tregua per poter rimarginare le ferite subite.

Non è solo un modo di dire, o una maniera per guardare le cose da un punto di vista più pessimistico, come qualcuno afferma.

E’ la pura e semplice realtà.

A me piace fare sempre un esempio brillante che semplifica il concetto senza troppi giri di parole:

Se hai un orto e non ci semini nulla, come puoi pretendere di andare poi a raccoglierci insalate, pomodori, verdure o altri ortaggi?

Bene, alla stessa maniera, se nel bosco si impedisce alla natura di seminare i funghi, come possiamo poi pretendere di andare a fare future raccolte?

Non è un concetto difficile da capire.

Capisco in qualche maniera i propri egoismi personali ma, ciò non toglie che questi egoismi siano del tutto fuori luogo e soprattutto banali.

Abbiamo avuto 6 mesi di tempo per appagare il nostro bisogno di boschi e funghi. Dopo sei lunghi mesi, possiamo anche riporre il cesto senza bisogno di andare in escandescenze e senza dover ricorrere alle parole grosse ed insulti verso chi giustifica queste attuali limitazioni ai nostri spostamenti.

Ricordiamoci che per sei lunghi mesi abbiamo raccolto funghi senza sosta, spesso senza avere comportamenti virtuosi ma, aggredendo il bosco come fossimo degli autentici parassiti.

Li abbiamo sfruttati al massimo, calpestando miceli ogni giorno, e talvolta persino più volte al giorno, alla ricerca del fungo perduto.

Abbiamo raccolto a volte, assai più di quanto consentito, ed in molti casi abbiamo pure raccolto, senza troppi scrupoli, infischiandocene delle Leggi Regionali, funghi microscopici ben ben lontani dall’essere già in grado di produrre le preziosissime spore, indispensabili a garantirci la semina di funghi che possano garantirci future raccolte.

Mi pare giusto perciò ribadire il concetto che, se non consentiamo ai funghi di produrre i semi ( le spore ), col piffero che potremo raccogliere funghi, ed in quantità, nei mesi e negli anni a venire.

Non è questione di Leggi e di DPCM e di quanto questi siano restrittivi.

La questione è di puro BUON SENSO ed intelligenza individuale.

Lamentarsi ai primi di Novembre perché la legge ci vieterebbe di muoverci lontano da casa, quindi di andare ancora nei boschi a raccogliere gli ultimi funghi, è una lamentela del tutto fuori luogo e da persone immature.

Certo chi ha fatto della raccolta funghi una professione illecita, chi i funghi li raccoglie, in quantità industriali per poi poterli vendere sottobanco e privo di alcuna licenza, e vorrebbe continuare a farlo finché nel bosco ci sia ancora un ultimo fungo, avrà ragione di lamentarsi, ma la sua ragione si ferma là dove le sue azioni sconfinano nel reato, grande o piccolo che sia, dal momento che raccogliere funghi in quantitativi che eccedono i limiti imposti dalle Leggi Regionali ,e la successiva vendita senza una licenza, sono di fatto una VIOLAZIONE DELLE LEGGI CHE COME TALE ANDREBBE DENUNCIATA E PUNITA.

Denunciata perché, chi raccoglie /10/12 kg di funghi, qualunque cosa voglia farne di questi funghi, di fatto sottrae a me, che sono in possesso di un regolare permesso di raccolta funghi, la possibilità di raccogliere almeno un quantitativo equo, non dico il massimo consentito di uno, due o 3 kg, ma per lo meno, quanto basta per poter fare un risottino, o un piatto di tagliolini, e condire un arrosto.

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APOLOGIA DI REATO ED ISTIGAZIONE

Condotta consistente nella difesa e nell’esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contrari alle Leggi, che si differenzia dall’Istigazione per una minore capacità di influenzare i soggetti a cui si rivolge

(citazione da brocardi.it, approfondisci l’argomento sul sito ).

Molte persone che fanno uso quotidiano di chat, gruppi e Social, troppo spesso si dimenticano che, come si diceva un tempo: «carta canta», ovvero nero su bianco, tutto ciò che scriviamo e postiamo è soggetto a vaglio degli investigatori e quindi passibile di denuncia.

Pertanto, ogni nostro scritto su chat o Social potrà esser usato per dimostrare la nostra responsabilità civile o istigazione al non rispetto delle Leggi.

Funghimagazine, a mezzo del proprio blog/sito o a mezzo del gruppo Facebook funghimagazine.it, o della propria chat Telegram, non intende in alcun modo favorire l’Apologia di Reato, e tanto meno l’Istigazione a delinquere.

Pertanto chi non è d’accordo con le Leggi vigenti, potrà manifestare il proprio dissenso alle Leggi nei luoghi ed attraverso i mezzi con cui gli è consentito farlo.

Pertanto i post che inneggiano all’Apologia di Reato e all’Istigazione a delinquere (ivi incluso il non rispetto delle Leggi che regolano la Raccolta Funghi in Italia) verranno immediatamente rimossi dai mezzi ascrivibili a funghimagazine.it.

A chi ci accusa di essere dei ‘bacchettoni, rispondiamo che siamo semplicemente persone che conoscono il significato di EDUCAZIONE CIVICA e che hanno il buon senso di non violare le Leggi, non perché imposto da qualcuno, ma per una semplice questione di buon senso.

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