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Campo dei Fiori
Il Massiccio del Campo dei Fiori si trova in Lombardia, provincia di Varese. Scopri il suo Parco, aree protette, le sue cime ed i suoi boschi e foreste
CAMPO DEI FIORI – Montagna del Varesotto, 1.127 m.s.l.m
INDICE
- 1 CAMPO DEI FIORI – Montagna del Varesotto, 1.127 m.s.l.m
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Webcams Varesotto: Campo dei Fiori, vista verso Est. Webcam a cura di Centro Geofisico Prealpino
CAMPO DEI FIORI
Il Massiccio del Campo dei fiori fa parte della catena delle Prealpi Varesine.
E’ una lunga montagna a 6 punte, che raggiungono un’altezza compresa tra i 1.100 ed i 1.227 metri, ai piedi delle quali si trova il Lago di Varese a Sud ed i laghetti della Valganna a Nord (Lago di Ganna e Lago di Ghirla).
Da Rasa di Varese verso Ovest, si incontrano le cime:
- Monte Legnone, 868 mt
- Monte Pizzelle, 940 mt
- Sass Scurbatt, 927 mt
- Monte Tre Croci, 1.111 mt
- Monte Paradiso, 1.226 mt
- Punta di Mezzo, 1.227 mt
- Punta Merigetto, 1.164 mt
- Punta di Orino, 1.139 mt
- Prà Camarée, 774 mt
- Monte Moro, 721 mt
Il massiccio montuoso è formato in gran parte da rocce calcaree che hanno permesso lo sviluppo di fenomeni carsici (carsismo), all’interno del territorio si contano infatti ben 130 grotte, con un’estensione totale delle gallerie che raggiunge i 30 km, alcune delle quali inserite all’interno del SIC, sito di interesse comunitario, con la denominazione di Grotte del Campo dei Fiori.
Il lato settentrionale del monte è costituito da aspri pendii e pareti verticali, quello meridionale, da pendii più morbidi ricoperti da foreste di latifoglie e rimboschimenti di Abete rosso.
L’intero massiccio, e buona parte dei comuni che si trovano sui suoi pendii, fanno parte del Parco Regionale Campo dei Fiori.
IL PARCO REGIONALE CAMPO DEI FIORI
Il Parco del Campo dei Fiori possiede un’ampia e continua area boscata dalle caratteristiche tipiche dell’ambiente prealpino.
Al suo interno vi sono piccoli laghi, paludi, torbiere, prati magri-pascoli, brughiere, nonché forre-cascate, massi erratici, di lontana formazione glaciale e soprattutto, come già detto in apertura, diverse formazioni carsiche, che lasciano intuire che si tratta di suoli prevalentemente calcarei.
Le aree protette all’interno del Parco
All’interno del Parco, vi sono diversi monumenti naturali, riserve naturali, o aree protette che fanno parte della rete ecologica europea “Natura 2000”.
L’intero Parco è una ZPS (Zona a Protezione Speciale), grazie alle zone umide che costituiscono una importante tappa per gli uccelli migranti.
Ci sono inoltre 5 SIC (Siti d’Importanza Comunitaria), per un totale di 3.600 ettari, che sono:
- SIC Lago di Ganna (habitat di uccelli, pesci ed anfibi),
- SIC Monte Martica,
- SIC Monte Legnone e Chiusarella (boschi, brughiere e prati magri),
- SIC Versante Nord del Campo dei Fiori (faggete, querceti e pareti rocciose calcaree),
- SIC Grotte Campo dei Fiori (formazioni carsiche del versante sud).
BOSCHI E FORESTE DEL CAMPO DEI FIORI (VARESE)
I boschi ricoprono la quasi totalità di questo Parco, con gli antichi pascoli, da tempo abbandonati, ormai interamente colonizzati da specie pioniere, oppure da boschi di recente formazione con anche diversi rimboschimenti.
I boschi locali sono inquadrabili nella regione forestale esalpica centro-orientale esterna, che può essere divisa nelle seguenti 4 macro-aree:
- Versanti sud del Monte Campo dei Fiori,
- Versanti nord,
- Monte Martica e Monte Chiusariella, versanti est,
- Vetta del Monte Campo dei Fiori.
VERSANTE SUD DEL CAMPO DEI FIORI
E’ la più calda tra le quattro zone. E’ esposta a mezzogiorno e lungo i suoi versanti Sud risale un blando tepore emesso dal vicino Lago di Varese, tant’è che nelle basse fasce boschive prossime al lago, si rinvengono anche piccoli boschi termofili a prevalenza di Querce.
Appartiene all’orizzonte fitoclimatico del Castanetum freddo di 1° tipo (secondo la classificazione fitoclimatica del Pavari) e al cingolo vegetazionale di Schmid QTA (Quercus-Tilia-Acer).
E’ caratterizzato prevalentemente da Castagneti (ben 7 particelle su 14), da un’area di Castano-Robinieto (5 particelle) che occupa prevalentemente i boschi prossimi a centri abitati e strade, da una sola particella di Acero-Tiglieto e da una con rinnovazione artificiale di conifere.
VERSANTE NORD DEL CAMPO DEI FIORI
Decisamente più freddo ed influenzato dalle correnti alpine in arrivo dal vicino Canton Ticino. Appartenente alla fascia fitoclimatica Fagetum-castanetum.
E’ caratterizzato da buona umidità e temperature fresche anche d’estate. Ha una presenza maggioritaria di Faggio, quantificabile in 786 ettari su di un totale di 1.519. Le faggete pure, sono quantificabili in 26 ettari e ricoprono tutta la zona al di sopra dei 650 metri sul livello del mare, mentre a quote inferiori, si ritrovano boschi misti di Castagno e Faggio, per un totale di 286 ettari, castagneti, per un totale di 178 ettari e boschi misti di latifoglie a prevalenza di Acero e Tiglio, con Frassino e Robinia in aree vallive prossime ai corsi d’acqua, lacustri o antropizzate.
MONTE MARTICA E MONTE CHIUSARELLA
- Totale superifice boscata: 1.111,75 ettari / su una superficie totale di 1.401,65, pari al 79% del totale,
- Castagneti: 340 ettari,
- Acero-tiglio-frassineti: 265 ettari,
- Querceti: 210 ettari,
- Faggete: 168 ettari,
- Bosco ceduo: 80%.
Quest’area in passato è stata ampiamente adibita a pascolo, poi abbandonata, oggi ricoperta per lo più da boschi d’invasione con piante pioniere (brughiera, betulle, pioppo tremulo) oppure boscata attraverso rimboschimenti artificiali.
VETTA DEL MONTE CAMPO DEI FIORI
Tutta l’area di cresta del Monte Campo dei Fiori, è caratterizzata da impianti artificiali di conifere, avvenuti principalmente tra il 1900 ed il 1930. L’essenza più diffusa qua è l’Abete rosso (Picea abies) che però, trovandosi a dover vegetare al di fuori del suo aerale naturale, nel corso degli anni, soprattutto i più recenti decenni, caratterizzati dai Cambiamenti Climatici, sono stati diffusamente colpiti da varie patologie, per questa ragione l’Ente Parco ha deciso di sostituire le piante compromesse con latifoglie o riportandole allo stadio pregresso di prato magro.
Tra le superfici boscate del Parco ci sono inoltre sette aree, per un’estensione di 183 ettari, caratterizzate da boschi da seme ed inserite nel Re.Bo.Lo. (registro dei boschi da seme della Regione Lombardia per l’acquisizione di materiale propagativo). Queste sono:
- Bosco da seme VA002 di Ontano nero (Alnus glutinosa) del Laghetto di Brinzio,
- Bosco VA007 di Frassino (Fraxinus excelsior) di Cuvio e Orino,
- Bosco VA008 di Frassino (Fraxinus excelsior) di Comerio e Gavirate,
- Bosco VA012 di Rovere (Quercus petraea) di Brinzio,
- Bosco VA013 di Tiglio (Tilia cordata) di Oronco di Varese,
- Bosco VA014 di Tiglio (Tilia cordata) della Valle del Vellone a Varese,
- Bosco VA015 di Tiglio (Tilia cordata) di Castello Cabiaglio e Brinzio.
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