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Lettiera

Lettiera, letto, o letto dei funghi ed i funghi di lettiera. Che cos’è esattamente la lettiera e quali sono i funghi terricoli che alla lettiera preferiscono il terreno nudo

Lettiera (Letto)

Lettiera dei funghi – Funghi di lettiera

Definizione: strato di materiale, di varia natura-origine, che si deposita sul suolo.

🐶🐾😺 Il termine lettiera siamo comunemente abituati ad associarlo alla vaschetta contenente sabbia, in cui i nostri amici cani o gatti fanno i propri bisogni fisiologici. Nei negozi specializzati questi sacchi di sabbia, vengono infatti normalmente indicati col termine ‘lettiera’.

🐂🐑🐐 Lettiera è però anche il materiale che, nelle stalle serve come giaciglio per gli animali.


LETTIERA IN MICOLOGIA

🍄🍄 In ambito micologico invece, la lettiera è quell’insieme di foglie, aghi, erbe morte, rami, rametti, alberi caduti, frutti, stobili, semi, animaletti morti e quant’altro che, cadendo a terra, si deposita in strati e poi inizia il progressivo processo di decomposizione.

Per meglio capirci, la lettiera è quello strato di sostanza organica, più o meno secco, che sta sotto le piante.

Man mano che le foglie cadono dagli alberi, si depositano a terra e, se c’è molta umidità, se piove frequentemente, se in inverno nevica adeguatamente, la lettiera rimane in perfetto equilibrio tra strato secco integro e strato secco decomposto.

Una prevalenza di strato secco integro, rispetto a quello decomposto, non è mai auspicabile per il benessere della gran parte dei funghi di lettiera (meglio noti come funghi saprofiti, ma in buona misura anche funghi simbionti → simbiosi), poiché un eccesso di foglia morta, depositatasi anno dopo anno, autunno dopo autunno, ma mai disgregatasi a causa per esempio di eccessiva siccità, può impedire una corretta ossigenazione degli strati inferiori e, al contempo, può anche svolgere un ‘effetto ombrello’, impedendo all’acqua di raggiungere il suolo.

Una lettiera composta da uno strato di foglie secche, alto più di 20/30 cm, potrebbe impedire alla maggior parte dei funghi di vegetare correttamente e di riprodursi.

In assenza di buona ossigenazione, di penetrazione della luce e dei raggi solari, oltre che dell’acqua piovana, gli strati inferiori tendono alla marcescenza, le foglie morte non si decompongono ma marciscono, vengono attaccate dalle muffe o micromiceti che entrano in competizione con i funghi simbionti o saprofiti che non riescono a ricavare nutrimento ed entrano in sofferenza.

Una buona lettiera è invece sempre adeguatamente umida, moderatamente calda e ben ossigenata.

Ospita ife e miceli che, all’unisono con vari insetti e batteri, decompongono progressivamente la sostanza organica che, associata alla sostanza inorganica quale, acqua, anidride carbonica, ossigeno e vari sali minerali, entrerà nel circolo virtuoso del nutrimento dei funghi, degli insetti, dei batteri e soprattutto delle piante.

Nel caso dei funghi simbionti e delle piante micorrizzate, una lettiera sana ed equilibrata, garantisce il giusto scambio di nutrienti (nutrimento) tra alberi ospitanti e funghi ospitati.

FUNGHI DI LETTIERA – FUNGHI TERRICOLI

Vengono indifferentemente definiti, sia funghi di lettiera che funghi terricoli, quei funghi che sono rinvenibili esclusivamente all’interno della lettiera, sia che questa sia ancora in decomposizione, sia che si tratti di lettiera ben decomposta ed ormai già trasformata in humus ben maturo.

I funghi di lettiera o terricoli sono i più numerosi nei boschi.

A voler essere pignoli, andrebbe però fatta una doverosa distinzione tra funghi di lettiera e funghi terricoli.

I funghi terricoli, propriamente detti, infatti dovrebbero essere esclusivamente quei funghi che sono rinvenibili in maniera esclusiva su terreno spoglio, privo di foglie, o lettiera non ancora del tutto decomposta e già trasformata in humus.

Non esistono tuttavia funghi così selettivi da non sapersi adattare a vegetare in entrambi gli ecosistemi (ecosistema).

Prediligono per esempio un solo completamente spoglio da fogliame, ricco di humus, con terra scura affiorante dal terreno, i Porcini Neri o Bronzini (Boletus aereus) così come pure i Porcini Rossi o Pinicola (Boletus pinophilus) ma, sappiamo per certo che, in condizioni climatico-ambientali non ottimali, con reiterata siccità, temperature dell’aria troppo elevate o persistenza di vento, entrambe le specie, sanno ben adattarsi a vegetare anche tra erbe, foglie e, a volte, persino nel bel mezzo di una ricca lettiera, benché le nascite di questi funghi Porcini saranno quasi sempre collocate dove l’acqua piovana ha spostato, eroso o modificato l’integrità della lettiera.

Altri esempi di funghi tipicamente terricoli li trovi alla voce → Humus.

 

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