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Nutrimento
Nutrimento dei funghi. Come si nutrono i funghi? I metodi nutrizionali adottati dai funghi, tra sostanze organiche o inorganiche, sia vive che morte
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INDICE
Nutrimento dei funghi – Come si nutrono i funghi?
I funghi si nutrono, sia di sostanze organiche che di sostanze inorganiche, che ricavano dall’ambiente in cui nascono, vegetano e si riproducono. Queste possono derivare, indifferentemente, sia da esseri viventi vivi che morti.
In base alle strategie nutrizionali adottate (metodo utilizzato per nutrirsi, nutrimento) i funghi possono esser suddivisi in quattro macro-gruppi come segue:
- Funghi simbionti (micorrizici)
- Funghi saprofiti (saprotrofi)
- Funghi sapro-parassiti
- Funghi parassiti
Trovi dettagliate informazioni su questi gruppi di funghi alle specifiche voci dell’Enciclopedia ma, per ora, eccoti una adeguata anteprima dei vari metodi di nutrimento adottati dai funghi:
SIMBIOSI – MICORRIZAZIONE
I funghi cosiddetti ‘simbionti‘ o ‘micorrizici‘ sono funghi che, per potersi nutrire, devono stringere particolari ‘alleanze’ con alcune piante, con le quali instaurano un rapporto di stretta simbiosi, che consiste nel reciproco scambio di sostanze nutrienti, quando una delle due parti ne ha in eccesso, oppure quando una o l’altra non sono in grado di assimilarle autonomamente.
Attraverso i propri miceli i funghi creano un fitto reticolo di ife, il cui compito è identico a quello delle radici capillari delle piante: assorbire acqua e nutrienti.
Per poter scambiare questi nutrienti, i funghi colonizzano e penetrano la radici capillari delle piante simbionti dando vita a quella che è detta ‘micorriza‘ (micorrizazione).
In genere si tratta più frequentemente di ectomicorriza / ectomicorrize → approfondisci l’argomento alle voci: Simbionte e Simbiosi, oltre che Ectomicorriza.
Sono funghi simbionti i Tartufi, i Boleti, inclusi ovviamente i Porcini, Pinaroli, Laricini, Leccini, molte Amanite, Gallinacci/Galletti, alcuni Entoloma, Tricholoma e molti altri, ovvero tutti quei funghi che di norma si trovano sempre associati ad alcune specifiche piante.
SAPROFITI – SAPROTROFI
I funghi saprofiti, anche detti saprotrofi, sono i più numerosi, sia negli ambienti naturali, che in quelli artificiali (funghi coltivati).
Possono vivere sia nei boschi che nei prati, purché vi sia abbondanza di lettiera, di humus ricco di nutrienti sotto forma di depositi di sostanze organiche o inorganiche.
I funghi saprofiti si nutrono decomponendo vegetali morti ma possono attaccare anche animali morti. Amano anche vivere di solo legno morto, in questo caso si potrà parlare anche di ‘funghi lignicoli‘ o ‘lignivori‘.
→ Non esiste però un netto discrimine tra funghi simbionti e funghi saprofiti. In alcuni casi, alcuni di questi, possono adottare, al bisogno e necessità, l’una, l’altra o entrambe le strategie nutrizionali, è per esempio il caso di alcune Morchelle come la specie Morchella esculenta che vive da saprofita ma può creare simbiosi micorrizica con i Frassini.
UN PO’ SAPROFITI, MA AL BISOGNO PARASSITI
I funghi sapro-parassiti sono un altro esempio di funghi opportunisti che non si fossilizzano su di un solo metodo nutrizionale ma, cambiano attitudine all’occorrenza, al bisogno.
Sono funghi che possono vivere e nutrirsi decomponendo materia vegetale morta, così come materia vegetale viva. E’ facile che questi funghi attacchino, per esempio da parassiti, un albero poco sano ma ancora vivo e, dopo averne fatto morire alcune sue parti, continuino a nutrirsi da saprofiti, nutrendosi di materia vegetale ormai morta.
Naturalmente i funghi sapro-parassiti sono quasi esclusivamente lignicoli degli alberi.
PARASSITI
I funghi parassiti vivono, si nutrono e si riproducono a spese di altri organismi viventi, parassitandoli quando sono ancora vivi ed accelerandone rapidamente la loro morte. Parliamo per lo più di piante vive.
Di norma, i funghi maggiori, quelli ben visibili ad occhio nudo, non attaccano mai alberi vivi in buona salute, salvo attraverso ferite inferte da graziate potature indiscriminate o attraverso ai danni cagionati dalle intemperie meteorologiche.
Viceversa, i funghi microscopici (micromiceti) possono aggredire qualunque essere vivente, sia vegetale che animale, incluso l’uomo, diventanto particolarmente aggressivi e pericolosi nei confronti degli esseri viventi più fragili ed indifesi.
Puoi approfondire l’argomento dei meteodi nutrizionali adottati dai funghi, le strategie di sopravvivenza, le specie fungine più rappresentative, leggendo il mio e-book:

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