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Protoplasma
Il protoplasma è una sostanza vivente che costituisce la cellula, in ambito micologico è la sostanza nutritiva che scorre all’interno del micelio, dentro e fuori la cellula
Protoplasma
Definizione: sostanza vivente che costituisce la cellula e che comprende il nucleoplasma ed il citoplasma.
Il protoplasma è composto di un mix di piccole molecole come ioni, amminoacidi, monosaccaridi e acqua, e da macromolecole come acidi nucleici, proteine, lipidi e polisaccaridi.
Negli eucarioti la parte del protoplasma esterna al nucleo cellulare è detta citoplasma, mentre quella interna si chiama nucleoplasma.
🍄 In ambito micologico, il protoplasma è la sostanza nutritiva che scorre all’interno del micelio, dentro e fuori la cellula, ed è costituito da sostanze inorganiche, quali acqua e sali minerali, e sostanze organiche, quali acidi nucleici, aminoacidi-proteine, carboidrati, lipidi, nucleotidi e polisaccaridi.
All’interno del protoplasma, l’acqua è la sostanza più abbondante.
Questa è presente, all’incirca, nella misura del 70-80% e presiede a molte funzioni cellulari, tra cui mantenere costante la temperatura, costituisce un ottimo solvente e rende possibili gran parte delle reazioni enzimatiche.
I sali minerali rappresentano invece l’1% della composizione chimica della cellula, ci sono poi altri oligoelementi-microelementi, richiesti in minima quantità e presenti in forma ionica, tra cui:
- cadmio,
- cobalto,
- cromo,
- ferro,
- fluoro,
- iodio,
- manganese,
- molibdeno,
- rame,
- selenio,
- silicio,
- vanadio
- zinco.
🌳🍄 Nei funghi simbionti, che creano simbiosi-micorriza con alcune piante micorriziche, il protoplasma funge anche da attratore chimico.
In questo caso sono le piante superiori, attraverso le loro radici capillari, ad emettere questi attratori chimici, essudati di protoplasma a base di sostanze zuccherine, che vengono rilasciati nella rizosfera, al fine di attrarre a sé i miceli dei funghi che le dovranno poi colonizzare, avvolgendole con uno strato di ife detto → micoclena che, a sua volta, formerà il cosiddetto Reticolo di Hartig, portando così a termine questa forma di ‘accoppiamento’ tra pianta ospite e fungo simbionte, il cui scopo finale è lo scambio tra le due parti di microelementi, che una delle due parti non sarebbe in grado di procurarsi da sé, senza l’ausilio ed il prezioso apporto dell’altro.
Per scoprire questo delicato meccanismo mutualistico, puoi consultare le apposite voci: → ectomicorriza, micorriza, micorrize, micorrizazione, simbiosi, funghi simbionti.
Trovi inoltre alcuni esempi di utilizzo da parte delle piante superiori dei citati attratori chimici, nel racconto: Ti narro come nasce un Fungo Porcino.
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