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Radura
Radura, appezzamento in area boschiva, in cui gli alberi mancano o si diradano, lasciando giungere molta luce, con i raggi del sole che giungono fino al suolo
Radura [radùra]
Significato: porzione di terreno all’interno di un’area boschiva, dove gli alberi mancano o si diradano, tanto da lasciar giungere su di un suolo erboso i raggi solari.
Una radura può spesso identificarsi anche con una ambiente eliofilo, caratterizzato da specie vegetali o fungine che vegetano ottimamente alla diretta e forte luce del sole (contrapposto a sciafilo – relativo quindi a specie che vogliono l’ombra e lo scuro del bosco). Vedi a tal proprosito voci → eliofilo, specie eliofile, ambiente eliofilo.
Le radure erbose possono generarsi a seguito di:
- Caduta di alberi provocata da eventi meteorologici avversi,
- Disboscamento,
- Disboscamento circoscritto, per adibire porzioni di bosco a pascolo,
- Frane, smottamenti, valanghe,
- Impoverimento progressivo del suolo,
- Incendi circoscritti,
- Suolo roccioso,
- Terreni agricoli abbandonati, non ancora colonizzati dalle piane superiori,
- Terreno povero che impedisce agli alberi di poterlo colonizzare.
🍄🌳 La radura costituisce uno dei tanti ecosistemi in cui possono vegetare e proliferare i funghi.
Vedi a tal proposito le voci → bioma, biocenosi, biocenosi vegetale, ecosistema, ambiente, ambiente boschivo.
L’ecosistema della radura può ospitare diverse specie fungine, sia che si tratti di funghi saprofiti, che di funghi simbionti-micorrizici, così come funghi lignicoli-parassiti.
In ambito micologico, una radura erbosa può essere un prezioso alleato delle colonie fungine.
Tra i benefici più importanti:
- Buon ricircolo d’aria,
- Deposito a terra dell’acqua piovana che, con piogge deboli e chiome troppo fitte, non riesce a bagnare il sottosuolo,
- Irraggiamento notturno, con deposito al suolo della preziosa rugiada che, a sua volta, può garantire giusti livelli di umidità, sia dell’aria che del suolo,
- Radiazione solare, sia diretta che incidente.
Alcune tra le specie fungine commestibili tipiche delle radure sono:
- Armillaria mellea e sp. soprattutto su arbusti o alberelli isolati di Robinia pseudoacacia,
- Mazze di Tamburo (Macrolepiota procera e Macrolepiota sp.),
- Funghi Pioppini / Piopparelli (Cyclocybe cylindracea o Agrocybe aegerita, su Pioppi isolati,
- Agarici in genere (funghi della famiglia delle Agaricaceae, Genere Agaricus)
- Alcune Amanite, in particolar modo Amanita caesarea che al fitto del bosco, a volte preferisce radure con pochi alberi,
- Coprinus comatus o fungo dell’inchiostro che desidera soprattutto radure concimate dagli animali al pascolo,
- Alcuni Entoloma che amano vegetare in radure con alberi da frutto anche inselvatichiti,
- Pleurotus eryngii, che amano vegetare ai piedi di tipici arbusti in radure erbose,
- Funghi prativi.
In foto: Mazze di Tamburo in una radura erbosa, ai piedi di una quercia
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