© FunghiMagazine.it - contatti email: info@funghimagazine.it
Sindrome coprinica
La sindrome coprinica è provocata dal consumo di funghi contenenti la coprina, abbinati all’ingestione, entro le 72 ore, di bevande contenenti alcol etilico. Descrizione e sintomatologia
Sindrome coprinica
🔴 Sinonimi:
- Sindrome cardiovascolare o Sindrome cardiovascolare da effetto antabuse,
- Sindrome dismetabolica,
- Sindrome nitriloide.
La sindrome coprinica è provocata dal consumo di funghi che contengono la tossina detta → Coprina, (vedi elenco di questi fungi alla voce → Coprina), consumati unitamente a bevande alcoliche.
Tecnicamente, si dice che questi funghi, se associati a benvande alcoliche, causano il cosiddetto ‘effetto antabuse‘, non a caso, la sindrome è frequentemente detta anche Sindrome cardiovascolare ad affetto antabuse.
L’intossicazione (sindrome) ha un tempo di latenza che può essere nullo-istantaneo, con estemporanei giramenti di testa, oppure può subentrare entro un’ora, alcune ore e persino dopo 24, 48 o persino 72 ore dal consumo di questi funghi, abbinati a bevande alcoliche.
Come detto, la tossina responsabile è la coprina che, per poter agire, è bene ribadirlo, dev’essere abbinata all’ingestione contestuale, o entro 48 e fino a 72 ore dall’ingestione dei funghi, di bevande alcoliche, ancor peggio se si tratta di superalcolici.
Naturalmente, sarebbe inutile sottolineare che, perché si scateni l’intossicazione è necessario l’abbinamento delle due sostenze incriminate (coprina+alcol), ma è comunque bene ribadirlo e soprattutto, aggiungere che, vino, cognac o altri alcolici non si potranno utilizzare neppure durante la preparazione delle pietanze perché la cottura non annulla l’effeto dell’alcol.
► A molti cercatori di funghi piace sfidare la sorte, o voler a tutti i costi dimostrare che la scienza non è così esatta e, con fare arrogante e presunzione, si prendono beffa delle raccomandazioni dei micologi, consumando comunque funghi contenenti coprina abbinati a birra o vino, per poi sbugiardare la scienza attraverso chat o altri Social, affermando che non gli è successo nulla.
Non c’è nulla di più sbagliato di simili comportamenti che possono mettere in serio pericolo la salute altrui.
Ci sono infatti alcune persone che hanno un fegato efficientissimo e perfettamente sano, che potrebbero anche sopportare l’abbinamento di una modica quantità di funghi, abbinati ad un bicchiere di vino ma, la stragrande maggioranza della popolazione, si ritrova con un fegato non proprio perfettamente integro-efficiente e la loro iper-sensibilità all’assunzione di alcol, verrebbe certamente moltiplicata notevolmente, dall’assunzione anche di coprina.
Di fatto, i funghi che contengono coprina, sono in grado di inteferire con il metabolismo epatico dell’alcol etilico; l’enzima aldeidedeidrogenasi (alcol deidrogenasi) viene inibito, si determina perciò un progressivo accumulo di acetaldeide nell’organismo con conseguente insorgenza della sindrome coprinica, con associate tutte le tipiche e caratteristiche sintomatologie.
SINTOMATOLOGIA
I sintomi associati al consumo di coprina+alcol sono sempre di tipo epatico. L’accumulo nel sangue di acetaldeide può essere estremamente pericoloso.
Nel corpo umano, l’acetaldeide si forma per iniziale ossidazione dell’etanolo all’interno del fegato, ad opera dell’enzima alcol deidrogenasi che la converte in acido acetico.
L’acetaldeide è catalogata come sostanza cancerogena, in grado di formare addotti al DNA (composti stabili covalenti, che si intercalano tra le basi del DNA e possibili promotori di carcinogenesi).
Essendo più tossica dell’alcol etilico, l’acetaldeide è responsabile di molti dei malesseri associati ad un dopo-sbornia.
I farmaci concepiti per combattere l’abuso di alcol (come il disulfiram) agiscono su quest’ultimo stadio rallentando l’ossidazione dell’acetaldeide ad acido acetico, con conseguente prolungamento del malessere.

Alcuni tra i disturbi più tipici, associati alla sindrome coprinica, prevedono insorgenza anche di disturbi cardiocircolatori e gastrointestinali.
Ai primi giramenti di testa, possono seguire arrossamento cutaneo, soprattutto del viso, collo e cuoio capelluto. Cianosi, irritazione faringea, vampate di calore, tachicardia, ipotensione, vertigini con associate nausea e vomito, improvvisa perdita delle forze con sudorazione fredda e/o scariche di diarrea, sensazione di stordimento, poi palpitazioni e successivamente ipertensione.
L’ingestione contemporanea o entro le 72 ore di coprina+alcol può dunque rivelarsi particolarmente pericolosa, se non addirittura fatale, in soggetti con pregresse patologie a carico del fegato o affetti da cardiopatie.
✅ Approfondisci questo argomento consultando, oltre che la voce Coprina, anche le voci → Antabuse, Effetto antabuse e → Micotossine.
✅ Puoi approfondire l’argomento, con descrizione di alcune tipologie di sindromi, consultando la voce → Sindromi.
Consulta anche la voce → Sindrome.
✅ Puoi anche leggere l’articolo → Avvelenamento da funghi: quanti morti? Sintomi, sindromi e cosa fare.
I commenti sono chiusi.