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Stipite
Stipite è un goffo e sgraziato sinonimo, inappropriato ed obsoleto, ma purtroppo ancora in uso tra micologi, per chiamare in maniera cavillosa il gambo del corpo fruttifero di un fungo
Stipite
Il temine stìpite, deriva dal latino stīpĕs [stīpĕs], stipitis, sostantivo maschile di III declinazione che significa: tronco d’albero, albero, ramo, gambo, stelo, palo, bastone e clava. In letteratura antica era usato per: fusto, piede d’albero, tronco.
In micologia, il termine è stato artificiosamente introdotto quale sostantivo scientifico, per chiamare il gambo del corpo fruttifero dei funghi, quando nella lingua italiana c’è un termine assai appropriato, che non necessita di grandi spiegazioni e non suscita fraintendimenti riguardo al suo significato che è appunto: GAMBO!
Il termine stipite nell’uso comune della lingua italiana è infatti utilizzato non per definire il gambo di qualcosa ma per chiamare le mostrine, cornici o braghettoni, componenti decorativi del perimetro del pannello della porta e, per estensione, anche le porte di armadi e armadietti-scaffali ecc.
La scelta dunque di adottare questo termine artificioso per chiamare il gambo di un fungo, appare dunque altamente azzardata, goffa e maldestra.
Il termine appare comunque ancora su di molti libri di testo ormai datati, così come su di diversi siti web che trattano di micologia e tutt’ora insegnato nei vari corsi di micologia.
L’uso del temine stipite, al posto di “gambo“, a nostro avviso, pare però più un tentativo di imporre una ortodossia elitaria di una fazione, piuttosto che una necessità linguistica, al fine della corretta comprensione del termine che, anzi al contrario, si presta a fraintendimenti, così com’è stata concepita.
Da un sondaggio diretto Telegram, effettuato tra i nostri lettori, risulta che la maggioranza dei lettori ha già sentito il termine, ma non sapeva lo si potesse utilizzare anche in ambito micologico, poiché sa che, significando “porta” non ne trova il nesso con la micologia.
⛔A nostro avviso il termine stipite è dunque deprecabile e ci auspichiamo che autori di libri e micologi tutti, si decidano una buona volta per tutte, ad adottare il più corretto ed inequivocabile termine che nella lingua italiana significa gambo, ovvero: GAMBO!⛔
Altro termine di dubbia applicazione, quindi altrettanto deprecabile (per non dire del tutto ridicolo!), è l’utilizzo di “pileo” al posto del più appropriato ed inequivocabile termine: “cappello“.
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