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Succulente
Succulente sono dette alcune particolari ife, ma più in generale, piante dotate di tessuti acquiferi in grado di assorbire e immagazzinare acqua, anche dette Piante Grasse
Succulente [succulènto]
INDICE
[Piante succulènte, impropriamente dette: Piante Grasse]
[Ife succulente]
🍄 In ambito micologico, sono dette succulente alcune particolari ife gloeocistidiali e ife latticifere (trasportano liquidi, latice), che hanno la caratteristica di essere pregne di liquidi.
🌳 In ambito Botanico, sono dette succulente quelle piante che sono dotate di tessuti acquiferi (succulenti) in grado di assorbire ed immagazzinare grandi quantitativi d’acqua, perciò con fusti e foglie o pseudo-foglie grassocce.
L’accumulo d’acqua in questi tessuti fa sì che le piante si gonfino notevolemente, per questa ragione vengono normalmente impropriamente dette ‘Piante Grasse‘ anche se, assai frequentemente vengono pure erroneamente chiamate ‘Cactus‘ (Famiglia delle Cataceae). Erroneamente, perché non tutti i Cactus sono anche succulenti.
Si tratta di piante dette xerofite o piante xerofile, secondariamente anche eliofile
Eliofile, perché amano vivere all’aria aperta, alla diretta e forte luce del sole (contrapposto a sciafilo-scialfile), ma la caratteristica che le contraddistingue non è questa, bensì di esser adatte a vivere in ambienti siccitosi, anche in condizioni di pronunciata aridità, grazie all’assorbimento di grandi quantità di acqua, nel loro tessuto detto parenchima acquifero, un tessuto fortemente spugnoso, formato da grandi cellule tondeggianti con ampi spazi intercellulari.
L’acqua assorbita dalle radici è conservata grazie ad un ispessimento epidermico, caratterizzato anche dalla presenza di cere idrofobiche ed idrorepellenti, che trattengono l’acqua e ne impediscono l’eventuale evapotraspirazione verso l’esterno.
La traspirazione è poi frenata anche attraverso la trasformazione delle foglie in peli, peluria, aghetti o spine.
Talvolta le foglie possono presentarsi come ‘aghi o pseudofoglie grassi‘ ripieni d’acqua ed a forma sferica, o semplicemente come spine completamente secche.
Sono provviste di pochissimi stomi ed hanno una consistenza cerosa, frequentemente con cere protettive anche superficiali.
La fotosintesi clorofilliana avviene attraverso il fusto, spesso fissando in esso il carbonio (fotosintesi CAM), questo cresce in forme eterogenee, da colonnari a sferiche, a stella, a rosetta, a cuscino o appiattite, a volte possono avere grandi foglie grasse, come per esempio nelle Agave o Aloe, o semplicemente lunghe foglie coriacee e fusti succulenti.
Nei periodi freddi e secchi o particolarmente siccitosi, le succulente sono in grado di assorbire acqua anche dall’ambiente.
Esistono alcune famiglie di succulente che vegetano spontaneamente anche in Italia, le più note sono senza dubbio le Euphorbie; in ambienti Mediterranei le Opunzie o Fichi d’India, i Sedum ed i Sempervivum sono presenti anche al Nord fin sulle Alpi.
Ci sono poi alcune succulente che non mancano quasi mai nelle case degli Italiani, tra le più popolari le ‘Nataline‘, cosiddette perché fioriscono abbondantemente in Inverno, in prossimità del Natale (Schlumbergera e Zygocactus), immancabili anche le Kalanchoe, dalle belle fioriture colorate, spesso costrette in vasetti microscopici e sofferenti, per eccesso di annaffiature.
Le Carpobrotus (mesembryanthemum o mesembriantemo) sono succulenti striscianti che formano tappeti fioriti di color rosa-fucsia in Sardegna, oggi si trovano in molti giardini d’Italia, talvolta anche in luoghi ameni spontaneizzate a seguito di nubifragi che le hanno strappate da giardini e disperse nell’ambiente circostante.
Infine Agave, Aloe e Yucca sono piante esotiche che frequentemente si adattano a vegetare perfettamente e spontaneamente anche nei nostri giardini Mediterranei, le Yucca anche del Nord Italia, Alcune Agave crescono spontaneamente anche in Sicilia.
Le piante succulente più note.
Genere, e tra parentesi, Famiglia:
- Agave (Asparagaceae)
- Aenomium (Crassulaceae)
- Aloe (Asfodelacee)
- Astrophytum (Cactaceae)
- Bergerocactus (Cactaceae)
- Carpobrotus (Aizoaceae) (Fico di Mare o Fico degli Ottentotti) (Spontanee in Sardegna, spontaneizzate in altre parti d’Italia)
- Cotyledon (Crassulaceae)
- Coryphantha (Cactaceae)
- Crassula (Crassulaceae)
- Denmoza (Cactaceae)
- Dolichothele (Cacataceae)
- Dorotheanthus (Aizoacee)
- Dracena (Dracaena) (Asparagaceae) (da poco include anche le Sansevieria)
- Echeveria (Crassulaceae)
- Echinocactus (Cactaceae)
- Echinopsis (Cactaceae)
- Euphorbia (Euphorbiaceae) (Spontanee anche in Italia)
- Gasteria (Asphodelaceae)
- Hylocereus (Cactaceae)
- Islaya (Cactaceae)
- Kalaonchoe (Crassulaceae)
- Lithops (Aizoaceae)
- Mammillaria (Cactaceae)
- Notocactus (Cactaceae)
- Opuntia (Cactaceae) (Fico d’India) (Spontanea anche in Italia)
- Oroya (Cactaceae)
- Pachycereus (Cactaceae)
- Pachyphytum (Crassulaceae)
- Pachyveria (Crassulaceae)
- Parodia (Cactaceae)
- Rebutia (Cactaceae)
- Schlumbergera (Cactaceae) (Natalina)
- Sedum (Crassulaceae) (Spontanea anche in Italia)
- Sempervivum (Crassulaceae) (Spontanea anche in Italia)
- Solisia (Mammillaria) (Cactaceae)
- Squarrosa (Aloe) (Asfodelacee)
- Stetsonia (Cactaceae)
- Weberauerocereus (Cactaceae)
- Yucca (Asperagaceae)
- Zamioculcas (Aracee)
- Zygocactus (Cactaceae) (Natalina)
Di seguito in foto: Lithops sp. (Aizoaceae)

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