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Valcuvia
La Valcuvia è una vallata che si trova nella parte nord-occidentale della provincia di Varese, nota per i suoi vasti boschi dovuti ad un buon clima. Geografia e funghi della vallata
VALCUVIA (VALLATA)
INDICE
- 1 VALCUVIA (VALLATA)
(Varese – Lombardia) da 254 a 1.235 m.s.l.m
La Valcuvia è una relativamente piccola vallata, che si trova nella parte Nord-occidentale della provincia di Varese, a Nord del lungo massiccio montuoso del Campo dei Fiori.
Il cuore della valle dista 10,5 km a Nord-ovest dal capoluogo Varese e, all’incirca 58,9 km dal capoluogo di regione: Milano.
IL TERRITORIO DELLA VALCUVIA
E’ costituita dal bacino idrografico del torrente Boesio, immissario di sinistra del Lago Maggiore, che nasce nel territorio comunale di Cuveglio e che, scorrendo in direzione Est-Ovest, sfocia nel Verbano nel territorio di Laveno.
Il Boesio attraversa i comuni di Azzio, Brenta, Casalzuigno, Cittiglio, Cuveglio, Cuvio, Gemonio e Laveno Mombello ma, sono considerati far parte integrante della vallata anche i comuni di Brinzio (al confine tra Valcuvia e Valganna), Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Cocquio-Trevisago, Duno, Masciago Primo, Orino in Valcuvia e Rancio Valcuvia.
La valle, è racchiusa in una cerchia di alti colli e medio-basse montagne disposte da Est verso Ovest a Nord, nella catena del Monte Nudo ed ugualmente da Est verso Ovest a Sud, nella catena del Campo dei Fiori.
Ad Est è invece chiusa da alti colli che separano la Valcuvia dalla Valganna mentre a Nord-est, tra Rancio Valcuvia e Cassano Valcuvia è il Torrente Rancina a sottrarre acque piovane alla vallata, piegando verso Nord, dove si forma un nuovo bacino idrografico a sé stante, in cui lo stesso Rancina, nel territorio di Cassano Valcuvia confluisce nelle acque del fiume Margorabbia che, a sua volta sfocerà a Nord-est nel Verbano, non prima di esser confluito nel fiume Tresa, a poca distanza dal lago, al confine tra i comuni di Luino e di Germignaga.
I colli di spartiacque, che separano la Valcuvia dalla Valganna sono:
- Monte Sere in Brinzio, 668 mt;
- Sasso Meree in Rancio Valcuvia, 479 mt;
- Monte Scerré, 799 mt, in Bedero Valcuvia-confine con Valganna e Cunardo.
Il colle del Sass della Rossera, 448 mt a Nord-est, separa invece la Valcuvia dalla vallata del Rancina e Margorabbia.
UNO STRANO ED INSOLITO SPARTIACQUE
Non esistono monti o colli degni di nota, a separare drasticamente la Valcuvia dal bacino idrografico Rancina-Margorabbia a Nord.
Il confine idrografico è infatti assai labile, al punto che, al confine tra i comuni di Cuvio e di Cuveglio, il torrente Boesio viene interrato per un lungo tratto, per poi riemergere nei pressi dei laghetti del Lago d’oro, dove cambia direzione di scorrimento; non più scendendo verso Ovest ma, dopo aver assunto il toponimo di Rio Boesio, scendendo verso Nord-est, per poi confluire nel torrente Rancina, dopo aver attraversato Rancio Valcuvia.
Un confine molto labile, impercettibile, senza un vero e proprio spartiacque, con le acque piovane che, in caso di forti piogge ristagnano nei pressi dei laghetti, per poi scendere verso Est, oppure salire verso Nord-est, in base alla quantità di flusso d’acqua piovana.
LO SPARTIACQUE SETTENTRIONALE
Catena del Monte Nudo
Più netto e ben visibile, il confine di spartiacque del bacino idrografico a Nord.
Si parte ad Est con il Monte San Martino, 1.087 mt al confine tra Cuveglio-Cassano Valcuvia e Duno.
Proseguendo da Est verso Ovest si incontrano:
- Monte Rossel 978 mt, al confine tra Cuveglio e Casalzuigno,
- Monte della Colonna 1.199 mt, al confine tra Duno-Porto Valtravaglia e Casalzuigno,
- Monte Ganna 1.096 mt, al confine tra Castelveccana e Porto Valtravaglia,
- Il Passo di San Michele 885 mt, mette in comunicazione la Valcuvia con la Valtravaglia,
- Monte Borghè 1.002 mt, in Casalzuigno,
- Monte Nudo 1.235 mt, in Casalzuigno, vicino al confine con Castelveccana e Brenta,
- Monte La Crocetta 1.117 mt, confine Brenta-Cittiglio,
- Il Passo del Cuvignone 1.036 mt, mette in comunicazione la Valcuvia con la piccola Valle Spiancarino,
- Monte la Teggia 1.103 mt, in Castelveccana, poco distante dal confine con Cittiglio,
- Pizzoni di Laveno 1.035 mt, confine Castelveccana-Cittiglio,
- Pizzo di Costaccia 968 mt in Cittiglio,
- Sasso del Ferro 1.062 mt, in Laveno Mombello, confine con Cittiglio.
LO SPARTIACQUE MERIDIONALE
Catena del Campo dei Fiori
Più complesso invece lo spartiacque meridionale.
Partendo da Ovest presso il Verbano, tra Mombello-Sangiano-Cavarate e Gemonio i colli Monte Sangiano 532 mt e le cave di Sasso di Poiano 419 mt.
Bassi colli attorno ai 300/400 mt separano la Valcuvia dalla valle del Fiume Bardello di Besozzo e Cocquio Trevisago.
Chiudono poi la vallata i monti:
- PràCamarée 774 mt in Cocquio Trevisago e Monte Morto 721 mt,
- Punta di Orino 1.139 mt e qua inizia la catana del Campo dei Fiori che prosegue con:
- Punta Merigetto 1.164 mt
- Punta di Mezzo 1.226 mt
- Punta Paradiso 1.127 mt
- Sass Scurbatt
- Passo Varro 760 mt
- Monte Legnone 868 mt
A separare la Valcuvia dalla valle del fiume Olona sono i monti Punta Rossotti 1.021 mt in Induno Olona, Monte Vasera, confine Induno Olona-Brinzio, Monte Martica in Induno Olona con il Fortino Orientale del >Monte Martica a stabilire il confine tra la Valcuvia di Brinzio e la Valganna. Il confine Brinzio-Ganna ad Est, è caratterizzato da bassi colli piuttosto contigui.
BOSCHI E FUNGHI DELLA VALCUVIA
La Valcuvia è da tutti noti in Lombardia, per essere una vallata riccamente coperta da boschi a prevalenza di Castagno e Faggio.
Ha un clima caratterizzato dall’orizzonte montano o sub-montano prealpino, noto come “Mesoclima Insubrico” influenzato però anche dalla presenza dei laghi.
Lungo le coste del Verbano ed immediato entroterra, con caratteristiche termofile temperate, sui balconi collinari al riparo dalla catena montuosa del Monte Nudo a Nord. Qua prevalgono boschi misti di Quercia–Carpino con anche diversi Castagneti, alternati a boschi miti con Acero-Tiglio-Carpino nei canaloni ombrosi.
Sporadico ma comunque presente, ed in espansione grazie ai recenti Cambiamenti Climatici, sugli speroni rocciosi bel soleggiati, si può trovare anche l’Orniello.
Vicino ai corsi d’acqua prevalgono Ontano, Salice, Sambuco, Pioppo bianco, Nocciolo e Frassino.
Sui versanti Sud della catena del Monte Nudo prevale il Castagno fin verso i 900/1.100 mt, tra gli 800 e 1.000 mt il misto Castagno-Betulla-Faggio-Sorbo Montano e Sorbo degli Uccellatori, sopra i 1.000 mt prevale il Faggio con qualche conifera.
Sui versanti Nord della catena del Campo dei Fiori prevale il Faggio, qua e là con anche Conifere (Abete bianco in massima parte, sporadici Abete rosso-tasso ed altre conifere quali Pino Strobo), quest’ultime spesso frutto di rimboschimenti.
La Robinia-pseudoacacia risulta ben presente nella parte più bassa della valle, soprattutto in prossimità di strade e centri abitati, mentre nelle zone caratterizzate da abbandono di antichi pascoli, colonizzano Pioppo Tremulo, Brughiera (Brugo), Betulla, Ginepro e Ginestra.
In valle è possibile raccogliere funghi 7 giorni su 7 in un quantitativo massimo di 3 kg al giorno a persona.
→ Vedi regolamenti in: Raccolta funghi Lombardia– Regolamenti.
FUNGHI E CLIMA
Inutile dire che la produttività di funghi in zona, è ampiamente soggetta ai caprici climatici, ed alla presenza di eventuali malattie degli alberi.
Il clima tendenzialmente freddo-fresco-umido, con estati calde, favorisce buone piogge, soprattutto monti sopravvento rispetto agli umidi venti di Libeccio, Ostro e Scirocco.
L’arrivo però dei settentrionali venti favonici-secchi e temperati, provenienti dal vicno Canton Ticino (Sopraceneri), sfavorisce questa vallata che, risulterà turbata da forti venti secchi e tendenzialmente caldi con assenza di precipitazioni. Questa infausta condizione climatica è tipica dell’attuale Crisi Climatica.
La siccità dovuta al Riscaldamento Globale del Pianeta ha favorito le malattie degli Abeti. Molti dei quali sono stati necessariamente abbattuti, soprattutto alle falde del Campo dei Fiori, per far posto a piante autoctone più resistenti.
Anche la malattia del Castagno (provocata dal Cinipide galligeno del castagno, vedi voci → galle, cinipide, Dryocomus kuripilus Yatsumatsu ma anche Adricus quercuscalicis e Cynips quercusfolii), ha determinato una lunga assenza di funghi nei boschi di Castagno della zona. Per fortuna nel corso degli anni più recenti la malattia è regredita sufficientemente, quanto basta ad aver consentito ai locali Castagni di emettere nuovi polloni e quindi nuova vegetazione capace di sopportare e supportare simbiosi micorrizica con i funghi simbionti, funghi Porcini in testa.
Decisamente più produttivi i Faggi ma anche qua con alti e bassi dovuti alle infestazioni di insetti parassiti favoriti dai recenti Cambiamenti Climatici.
La Valcuvia rientra in parte nel territorio del Parco Regionale Campo dei Fiori.
Fa parte dei seguenti enti: Comunità Montana Valli del Verbano ex Comunità Montana della Valcuvia, ed in piccola parte di Unione dei Comuni del Medio Verbano e Comunità Montana del Piambello.
La Valcuvia è attraversata da decine di Sentieri ben tenuti, curati ed ottimamente segnalati.
Trovi le segnalazioni dei sentieri seguendo i link dei centri abitati che si trovano in valle.
VALCUVIA FUNGHI
Alcune immagini della Valcuvia in Provincia di Varese:
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