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Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate

Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate – Quando il clima era ancora abbastanza normale, le nascite dei funghi rispettavano un preciso calendario. Ma oggi, questo Calendario è ancora valido?

Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate, è una esaustiva guida attraverso la quale puoi scoprire la successione delle nascite di funghi Porcini su e giù per l’Italia, a partire dai primi Porcini primaticci di fine Aprile o Maggio, ad arrivare agli ultimi di Luglio. Da Agosto in avanti saranno inclusi nella seconda parte dei funghi AUTUNNO-INVERNO.

IL CALENDARIO DEI FUNGHI PORCINI PRIMAVERA-ESTATE

Ultima revisione-modifiche articolo: Maggio 2021

Quando si parla di Calendario dei funghi, Porcini o di altro tipo, non si può non tener conto del clima che cambia, nella fattispecie dei Cambiamenti Climatici, che sono notoriamente in grado di modificarlo e stravolgerlo.

Da che il nostro pianeta possiede un’atmosfera in grado di ospitare la vita vegetale, animale e fungina, il Clima ha subito continui stravolgimenti, i più eclatanti dei quali sono stati rappresentati dalle Ere Glaciali, fino a giungere ad un ‘optimum‘ che si è realizzato attorno al Medioevo.

Cambiamenti Climatici

I Cambiamenti Climatici, possiamo dire che sono all’ordine del giorno. Sin da quando chiunque di noi era bambino, il clima ha subito grandi stravolgimenti, con apice dei cambiamenti avvenuti in tempi recenti, a partire all’incirca dal 1980.

► Puoi approfondire che cosa sono i Cambiamenti Climatici, come si manifestano e quale influenza possono avere sulle nascite di funghi, leggendo questo articolo: I CAMBIAMENTI CLIMATICI, COSA SONO E COME SI MANIFESTANO

Il clima che cambia, può dunque avere influenze sulle nascite dei funghi, anticipando, ritardando o addirittura facendo scomparire o apparire alcune nuove specie di funghi.

Per esempio, funghi tipicamente mediterranei quali il Boletus aereusPorcino Nero/Bronzino, ma anche il più caratteristico fungo dell’ulivo, l‘Omphalotus olearius, da alcuni anni stanno iniziando a colonizzare anche il Nord Italia.

Funghi Mediterranei e Ulivi al Nord

Sono i venti umidi Meridionali, arricchiti di spore prelevate dai boschi mediterranei, gli artefici del cambiamento. I responsabili della distribuzione di spore, prelevate dai funghi che nascono a Sud, distribuiti poi a Nord, anche oltre le Alpi.

Succede però ora, che queste spore, inizino a trovare condizioni climatiche favorevoli alla schiusa, anche sui caldi ed assolati versanti Sud alpini.

Oggi l’ulivo è coltivato in maniera estesa anche in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e persino in Piemonte.

Vasti appezzamenti coltivati ad ulivo si trovano oggi nel basso Piemonte, ma anche attorno alla bassa valle della Dora Baltea, tra Settimo Vittone ed Ivrea con massima distribuzione attorno a Borgofranco d’Ivrea ma anche in ValSusa.

Persino sulle colline Biellesi da alcuni anni si produce un ottimo olio di oliva a Curino, Lessona e Sostegno.

Oggi il fungo dell’ulivo, appunto l’Omphalotus olearius, sta diventando sempre più comune nei caldi balconi collinari del Nord Italia, là dove non lo si era mai rinvenuto prima.

Tenendo conto dei recenti cambiamenti climatici, vediamo allora qual’è il possibile: CALENDARIO DEI FUNGHI PORCINI PRIMAVERA-ESTATE


QUANDO NASCONO I FUNGHI PORCINI?

PRIMA PARTE – PRIMAVERA-ESTATE

Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate

APRILE / MAGGIO

► Durante l’intera stagione dei funghi Porcini, puoi seguire l’andamento delle PIOGGE CADITE IN ITALIA, attraverso gli articoli di ‘Aggiornamento Meteofunghi’ che trovi in homepage.

► Scopri dove e quanto è piovuto in Italia, attraverso le mappe della PIOGGIA CADUTA IN ITALIA.

Ed eccoci a parlare di funghi Porcini, l’argomento che è sicuramente più caro tra tutti i cercatori di funghi d’Italia.

I primi boleti a fare la propria comparsa, tra le nostre isole e la penisola, di solito possono giungere tra la seconda metà di Aprile e la prima metà Maggio.

► Questo argomento lo abbiamo già affrontato nell’articolo “A caccia dei primi porcini primaverili” lo riassumiamo brevemente.

I primi Porcini a fare la loro comparsa sono i Boletus pinophilus ed i Boletus reticulatus / aestivalis, ma in habitat del tutto differenti

PORCINI PINICOLA (B. pinophilus)

Porcino pinicola, Boletus pinophilus
Porcino pinicola (Boletus pinophilus) Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate

Generalmente a partire dalla seconda metà di Aprile, o al più tardi da metà Maggio, i ‘Porcini Rossi‘ si possono già trovare in boschi di bassa e media collina del Nord Italia, tra i 500 ed i 900 mt d’altezza.

Questi li puoi già anche trovare nei primi tratti vallivi alpini, in boschi di Castagno o di Faggio, particolarmente luminosi → ovvero a margine del bosco, in luoghi dove batte il sole, possibilmente con fondo erbato ed in presenza di Mirtillo o di Brugo (Calluna vulgaris).

Il terreno deve essere tendenzialmente siliceo e comunque ricco di humus, in linea di massima riconoscibile per i toni molto scuri, quasi neri, del terreno stesso.

La presenza di qualche Pino silvestre nei dintorni, potrebbe essere fondamentale per il ritrovamento dei primissimi funghi.

Pressoché assenti nei boschi del Centro-Sud, salvo in sparute zone della Sila, in Calabria.

PORCINI ESTATINI (Boletus reticulatus / B. aestivalis)

Nord Italia

I Porcini Estatini prediligono i boschi termofili dell’alta Pianura Padana e prima pedemontana sub-alpina, generalmente entro i 500~600 mt, più raramente a quote superiori, sotto Castagni e Querce, anche in questo caso in zone luminose e tendenzialmente erbate.

Il terreno in cui cercarli dovrebbe essere da leggermente calcareo a siliceo, o anche argilloso, con toni di colore da marrone a marrone scuro, tuttavia questi sono i boleti che tollerano le composizioni di terreno più varie.

Sui versanti liguri occasionalmente si possono rinvenire anche a quote leggermente superiori, comunque non oltre i 1000 mt.

L’essenza preferita dal Porcino estatino è la Roverella (Q. pubescens), la più termofila tra tutte le specie di Quercela varietà che meglio sopporta caldo e siccità.

Centro e Sud Italia

da inizio Aprile a fine Maggio

Come detto, i Porcini Pinicola sono piuttosto rari al Centro-Sud Italia.

Sporadici i ritrovamenti nell’Appennino Tosco-Emiliano, più sporadici ancora sui monti di confine tra Abruzzo-Lazio (Monti della Laga), Abruzzo-Molise-Campania (Majella), decisamente più comuni in Sila.

I Porcini Estatini invece, ad inizio primavera, sono già più comuni al Centro-Sud rispetto al Nord Italia.

Prediligono i boschi misti di collina e bassa montagna, con le prime comparse già ad Aprile, nei boschi di fondovalle dei grandi fiumi, in particolar modo del Tevere.

Nei boschi planiziali prediligono il bosco di Carpino o misto CarpinoQuercia Farnia, per poi comparire anche in tutti gli altri boschi caratterizzati dalla presenza di vari tipi di Querce.

Anche qua l’essenza preferita dal Boletus reticulatus è la Quercia del genere Roverella (Q. pubescens).

Entro fine Maggio gli estatini arrivano anche nei boschi di Castagno e poi in quelli di Faggio, purché la neve dell’inverno si sia sciolta da parecchie settimane.

Notevoli i conglomerati di Porcini Estatini dell’Aspromonte o di Sicilia. Qua infatti, non sono rare le nascite di questi Porcini, uniti alla base o un gruppi fino ad una dozzina di esemplari.

Rari gli estatini nei boschi di Conifere.

Fine Maggio al Nord

Se la stagione non è anomala, gli estatini guadagneranno quota fruttificando fin verso i 900~1000 mt circa, ampliando gradualmente il proprio habitat anche al Faggio.

I Pinicola invece, tenderanno a nascere fin verso i 1200~1300 mt, o anche leggermente più in basso nel misto Castagno-Pino, ma soprattutto nel misto Faggio-Pino. Primi esemplari anche nel misto Abete-faggio.

Nel periodo in oggetto difficilmente si avranno buttate abbondanti, ma piuttosto nascite circoscritte anche se non sempre solitarie, sotto determinate piante e particolari ambienti che, solo l’esperienza ci insegnerà a riconoscere.

PORCINI NERI (B. aereus)

Sono funghi i del caldo, ma la loro nascita è possibile, sporadicamente, in boschi a macchia mediterranea, in assenza di nevicate e venti freddi da Nord, anche durante le stagioni fredde.

Tra Centro-Sud ed isole, diventano sempre più frequenti con l’arrivo dell’estate, dapprima al piano, poi anche in collina ed infine in piena estate anche in montagna.

Prendono il posto dei Porcini Estatini e diventano assai comuni, oltre che nella Macchia Mediterranea, anche nei boschi di Roverella, Cerro, Sughera, Leccio e poi anche di Castagno.

Solo ad estate inoltrata possono comparire anche nei boschi di Faggio, quasi esclusivamente al Sud.

GIUGNO

Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate


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A Giugno il sole inizia a scaldare e a fare sul serio

In presenza di primavere “normali” (alternanza di sole e pioggia con clima tipicamente atlantico) la stagione dei funghi Porcini estivi potrebbe facilmente raggiungere il suo apice proprio in questo periodo.

Purtroppo, le primavere “normali” nel corso degli ultimi anni sono diventate sempre più rare. Ultimanete le Bolle Calde Africane arrivano a farci visita precocemente, con sempre maggior insistenza ed arroganza, e le piogge iniziano a farsi desiderare, a volte diventano persino rare.

Spesso, anche se graziati da sufficienti piogge, la qualità dei porcini estatini ne risente enormemente a causa della massiccia presenza di larve dei Ditteri.

Approfondisci l’argomento Larve e Ditteri in questo Articolo: Funghi con le larve, cosa sono e quali sono i pericoli per la salute?

Sia i Porcini Estatini che i Pinicola continueranno ad essere la meta delle nostre ricerche

Ci dovremo però gradualmente spostate nei versanti più in ombra, continuando generalmente a mantenerci a quote comprese tra i 6~700 e i 1200 mt d’altezza.

I B. reticulatus/aestivalis, al Nord tenderanno a nascere sotto Castagno e Faggio, nei costoni in ombra ma ancora nei boschi non troppo fitti.

La novità del mese riguarda l’entrata in produzione anche sotto Betulla, soprattutto con sottobosco ricco di Rododendro e Nocciolo.

In questo periodo gli Estatini potranno fruttificare anche in terreni mediamente più silicei (scuri), ma tenderanno a divenire sporadici nei boschi di bassa collina, sotto il Castagno e le Querce, a meno che la stagione non sia molto piovosa.

Centro e Sud-Italia

I Porcini estatini migrano sui monti

Le nascite di B. reticulatus/aestivalis con l’arrivo del vero caldo estivo si concentrano soprattutto nei boschi di Faggio di medio-alta montagna.

In caso di buone piogge proseguono le nascite nei Castagni di bassa montagna ma in generale, le nascite diventano sempre meno frequenti fino a terminare.

Nei boschi di Quercia collinari al posto dei Boletus reticulatus ecco arrivare i Porcini Neri, B. aereus.

Questo è per gli Estatini un momento delicato

Cambiamenti meteorologici repentini possono vanificare le speranze di buttata o bloccare quelle in corso, sia in caso di forte ventilazione, ma anche in caso di temporali.

I più dannosi per gli Estatini sono i temporali provocati dalle cosiddette “gocce fredde” → Depressioni/Perturbazioni di origine Artica che trasportano aria fredda in quota, probabilmente a causa del relativo shock termico.

Sul finire di Giugno, i B. reticulatus / aestivalis cominceranno a nascere al Nord anche sotto il Tiglio e il Carpino in sottobosco erbato e con felci, su terreni mediamente silicei .

I B. pinophilus invece proseguono le nascite al Nord, in zone ricche di muschio soprattutto sotto al Faggio, tra gli 800 e i 1200 mt.

Probabilmente maggiormente in coste mediamente in ombra, ma si apre ora anche il momento delle pinete di Pino silvestre puro o misto Faggio, con sottobosco di Mirtillo e Ginepro.

In pineta pura nascite più probabili su costoni ben esposti al sole a quote non inferiori a 1300 mt.

Il terreno più adatto rimane mediamente siliceo (scuro).

In questo periodo il Pinicola sopporta bene eccessi di pioggia e cali moderati delle temperature, ma come l’Estatino, mal tollera venti secchi.

Tra Trentino-Alto-Adige e le vaste foreste di Conifere delle Dolomiti ed Alpi Carniche-Giulie i Porcini Pinicola possono essere gli unici Porcini rinvenibili tra Aprile e Luglio.

► Ti ricordiamo però ancora che i recenti cambiamenti climatici  possono modificare e stravolgere di molto il calendario delle nascite dei funghi, soprattutto dei Porcini

Non è infatti raro trovare i primi Porcini autunnali, Boletus edulis in boschi di Conifere del Nord Est italiano, già a partire da inizio mese di Giugno, poi anche al Nord Ovest verso fine mese.

Di solito, le Perturbazioni fredde del Nord Atlantico riescono ad oltrepassare la barriera alpina meglio al Nord Est rispetto al Nord Ovest e non è raro che possa nevicare sulle Dolomiti anche ad inizio estate.

I Porcini autunnali, B. edulis saranno inizialmente isolati sul Nord Ovest, quasi esclusivamente sotto Faggio, tra i 900 ed i 1200 mt, su terreni silicei e piuttosto sgombri da substrato fogliare. Successivamente arriveranno anche nelle abetaie.

Nel mese di giugno, con le giuste condizioni climatiche → temperature massime comprese tra 24~26° e minime sopra i 10°, brevi ma frequenti piogge non temporalesche, ventilazione scarsa, i raccolti di Porcini Estatini e Pinicola potrebbero farsi importanti, con ritrovamenti però più circoscritti a limitate zone per i Rossi.

LUGLIO

Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate

Luglio è Spesso il mese più difficile della stagione dei funghi

Questo per diversi motivi salienti. Luglio è infatti generalmente uno dei mesi più secchi dell’anno, con precipitazioni sporadiche e relegate ai soli rilievi maggiori alpini e zone molto interne dell’Appennino.

In realtà i recenti cambiamenti climatici stanno rendendo il mese di Luglio sempre più siccitoso-rovente al Nord, tranne che in poche aree interne delle Alpi, temporalesco in Appennino, caldo-secco lungo le coste.

Oltre questo, l’irraggiamento solare è al massimo del suo ciclo con roventi raggi perpendicolari al terreno e più di 14 ore di luce. Spesso questo gran calore movimenta anche masse d’aria che provocano brezze sostenute e asciutte con scambi ventosi tra piano/mare e monti di giorno e tra monti e piano/mare di notte.

Va da se che l’habitat adatto per la nascita dei porcini venga facilmente a mancare, soprattutto fino alle quote di media e bassa montagna. Per trovare Porcini bisognerà perciò salire in quota, sicuramente sopra i 1200-1300 mt cercando di rincorrere i locali temporali.

Questo a meno che non si tratti di valli particolarmente fresche e/o che la stagione abbia avuto connotati particolarmente piovosi

Luglio è generalmente il mese in cui possono entrare in produzione gli Abeti (leggermente più precoce l’Abete bianco), ancor meglio se in presenza di qualche Faggio. Più raramente diviene produttivo anche il Pino nero, in boschi però non troppo esposti al sole.

Se le condizioni lo consentono i B. reticulatus / aestivalis proseguono a nascere sotto ai Faggi fino ai 1500 mt circa al Nord. Su terreni mediamente silicei con sottobosco erboso e Rododendro. Possibile fare qualche ritrovamento anche nel misto con l’Abete.

Nelle annate più piovose si possono fare buoni raccolti, ma le buttate potrebbero risultare di brevissima durata e di pessima qualità per via delle abbondanti larve.

Tenderanno invece a sparire sotto Castagno, Querce e Carpino, soprattutto sotto gli 800~900 mt.

I Porcini Pinicola (B. pinophilus) diverranno merce rara fino alla scomparsa pressoché totale, durante tutti i periodi più caldi e secchi, preferendo di gran lunga il freddo e l’umidità. Qualche sporadico esemplare si può ancora trovare tra Faggi e Pini a quote di media/alta montagna.

La presenza nei boschi dei Porcini Rossi è sempre strettamente condizionata dall’andamento climatico e dai cicli caldo/freddo, secco/umido. L’estate 2020, per esempio, ha visto in Piemonte, Lombardia e Alto Adige, insolite ottime buttate, autentici hot-spot, di breve ma intensissima durata, all’indomani di shock termici causati da temporali freddi, meglio se anche grandinigeni.

Prime buttate decorose invece di Porcini autunnali (B. edulis) in montagna, più probabili nelle coste in ombra sotto Abete Rosso e/o Abete Bianco, a partire dal Nord Est, poi a seguire anche al Nord Ovest.

Bisognerà quasi sicuramente salire oltre i 1300 mt e in questo particolare periodo, il nostro boleto pare fruttificare più volentieri nel misto Abete Bianco-Faggio, su terreni silicei in sottoboschi ben muschiati fra Rododendri e Mirtilli.

CENTRO-SUD ITALIA E ISOLE

Nel mese di Luglio, le nascite di funghi Porcini dalla Toscana alla Sicilia, sono legate e direttamente proporzionali alla meteorologia.

In annate recenti, i temporali estivi sembrano prediligere più le aree interne del Centro-Sud che non quelle del Centro-Nord. Dove le piogge cadono con maggior frequenza, a Luglio non possiamo attenderci nascite favolose ma, ottime buttate sono tuttavia sempre possibili.

Gli Estatini cedono il passo ai Porcini Neri sempre più abbondanti, mentre i Pinicola sono del tutto assenti, con primi ed assai sporadici ritrovamenti di Edulis sugli alti monti di confine tra Abruzzo-Lazio-Molise.

In annate particolarmente favorevoli, al Nord Italia possono fare la loro prima fugace comparsa i Porcini Neri (B. aereus). Il loro habitat sarà rappresentato dalla Roverellarari per via dell’ambiente secco in cui vegeta questa pianta, meno sporadici tra Cerro e Farnia, solo nei boschi termofili nel Castagno.

Su terreni calcarei con Eriche, Ginestre (cosiddette Scope) e Pungitopo, soprattutto sui versanti Appenninici liguri e agli imbocchi vallivi sarà più facile fare buoni o ottimi ritrovamenti al Nord, all’indomani di adeguati temporali.

Ad ogni modo, questo rimane un periodo piuttosto difficile per i nostri boleti e seguire l’andamento meteorologico, unitamente alla conoscenza di boschi particolarmente freschi e umidi, potrebbe aiutare non poco a non prendere pesanti “cappotti.”

Nei prossimi capitoli ci occuperemo anche dei Porcini autunnali-invernali partendo dal mese di Agosto, ancora mese estivo ma già diviso in due tra la prima quindicina prettamente estiva, ed il post-ferragosto, spesso a stampo già autunnale.

Anche in questo caso sono però i cambiamenti climatici a scandire il calendario.

A fare cioè la differenza tra un mese di Agosto che potrebbe a tutti gli effetti rimanere estivo con la sola presenza di funghi estivi ma, non raramente con buona presenza dei primi funghi autunnali.

Cambia il clima ed il calendario dei funghi Porcini si adatta e si adegua.

Il Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate – Scritto da Riccardo Spagnoli & Angelo Giovinazzo

FOTOGALLERY

Funghi Porcini – Calendario dei funghi Porcini Primavera-Estate

Aggiornamento funghi 11 Giugno 2020. Pioggia caduta in Italia
Porcini Rossi Pinicola di inizio Giugno 2020. Foto: Riccardo Spagnoli – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Aggiornamento meteofunghi 3 luglio 2020 funghi Porcini
Funghi Porcini estatini – foto Giuseppe Giamblanco – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Boletus pinophilus o pinicola – Boletus fuscoruber – Porcino rosso
Porcini Rossi/Pinicola. Foto: Marco Merzetti
Boletus pinophilus o pinicola – Boletus fuscoruber – Porcino rosso
Porcini Rossi var. fuscoruber dei colli Torinesi. Foto: Vanes Iriskic – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Porcino nero o aereus
Porcini neri o aereus, foto: Stefano Viterbo – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Funghi Porcini
Bel trio di funghi Porcini edulis. Foto: Riccardo Spagnoli – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Porcini Pinicola pinophilus
Bellissimo gruppo di funghi Porcini Pinicola. Foto: kaly Trento – Calendario funghi Porcini Primavera-Estate
Funghi porcini dopo le grandi piogge
Funghi porcini Estatini (Boletus reticulatus) Foto di Riccardo Spagnoli- Calendario funghi Porcini Primavera-Estate

 

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3 Commenti
  1. Giovanni dice

    Solo per evidenziare una piccola imprecisione. Il B. pinophilus non è sporadico in Calabria. A dir il verò a maggio ed in tardo autunno diventa molto frequente sia in Sila, sia in Aspromonte. Lo si trova soprattuotto nelle faggete miste ad abete bianco e spesso condivide gli stessi habitat di un fungo primaverile molto buono, il marzuolo.

    1. funghimagazine dice

      Bene, ora abbiamo una conferma in più sulla buona presenza del B. pinophilus in Calabria. D’altra parte, sappiamo anche della presenza di rocce cristalline/grantiche in regione, perciò era prevedibile che il Pinicola qua potesse essere più diffuso di quanto non si dica sui classici testi cartacei poco aggiornati.
      Grazie Giovanni per la tua preziosa segnalazione!

    2. Riccardo Spagnoli dice

      Grazie anche da parte mia.

      La frase “salvo in sparute zone della Sila” era comunque legata al contesto sud, per evidenziare che il pinicola non dalla Toscana in giù, non trova l’habitat giusto, ad esclusione di zone relativamente piccole della Calabria .

      Ti confesso che comunque non sapevo che nascessero in buon numero anche in Aspromonte !

      Ottima precisazione! Grazie!

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