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Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
Lasciata alle spalle l’eccezionale vampata di caldo-secco africano, torna finalmente a piovere anche tra Centro e Sud Italia dove, saranno ora imminenti le prime buttate di funghi Porcini. Romani già in fermento. Vediamo dov’è piovuto e dove iniziare ad andare a cercare i funghi Porcini e altri funghi a breve
Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
INDICE
- 1 METEOFUNGHI D’AGOSTO
- 1.1 Vediamo allora dov’è finalmente piovuto nel corso degli ultimi giorni
- 1.2 SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI IN TOSCANA DOPO FERRAGOSTO
- 1.3 SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI IN UMBRIA E MARCHE DOPO FERRAGOSTO
- 1.4 SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI TRA LAZIO E ABRUZZO DOPO FERRAGOSTO
- 1.5 SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI NEL SUD ITALIA E SARDEGNA
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METEOFUNGHI D’AGOSTO
É finalmente giunta al capolinea una delle più pesanti ondate di caldo-torrido africano, che ha messo a ferro e fuoco, dapprima la Sardegna, poi anche il resto del Sud Italia, ma anche diverse altre zone del nostro Centro.
La siccità, amplificata dall’aria torrida africana, ha costretto al razionamento dell’acqua a scopi agricoli ma, in molti casi anche a quella potabile, non solo al Centro-Sud ma anche in svariate zone del Nord… E pensare che solo venti giorni fa, al Nord si faceva i conti con i danni provocati dalle piogge alluvionali di fine luglio ed inizio agosto.
Il basso Piemonte per esempio, versa in un grave stato di siccità ormai da diversi mesi. Alcune zone del Cuneese e dell’alto Alessandrino non vedono una goccia di pioggia da mesi, qua tra Acquese-Ponzonese ed Ovadese non cade una pioggia degna di nota, da almeno 5 mesi.
Non va’ meglio a Genova dove, alcuni quartieri non vedono piovere ormai da almeno 100 giorni.
Nel resto d’Italia, migliaia di ettari di boschi sono andati distrutti da incendi, per lo più con inneschi dolosi, favoriti dal caldo-torrido che ha ridotto la vegetazione a seccare miseramente.
Eppure c’è chi, anziché prender atto che i Cambiamenti Climatici sono una realtà ed il Riscaldamento Globale del Pianeta è un’altrettanta conclamata piaga che affligge il nostro Pianeta, preferisce inviarmi messaggi ignoranti in cui mi si chiede di parlare di funghi anziché di argomenti che non conosco o inventati (Cambiamenti Climatici) dandomi dell’ignorante.
Ora, se seguire attivamente la Meteorologia da più di quarant’anni, tenendo traccia di ogni cambiamento in atto, ed aver anche pubblicato articoli su Meteogiornale.it, Meteoweb.it e citazione su Wikipedia è da ignoranti, allora ben venga la mia ignoranza e beati coloro che credono ancora alle favole, ancor peggio se queste gli vengono inculcate dai grandi spacciatori di quelle fake news che tanto piacciono e sono diventate il cibo e la cultura degli stolti-creduloni.
Chi è appassionato di funghi, saprà più di chiunque altro che, se non piove adeguatamente di funghi non ne nascono. Se i boschi sono arsi dalla siccità, di funghi non ne nascono e non ne nasceranno fin tanto che non si ristabilirà la condizione iniziale, precedente alle vampate di caldo africano.
Chi guarda in faccia la realtà, anziché credere a scemenze che legge sui Social, su discutibili chat o sentite dire chissà da chi, saprà certamente che, prima del 1981 le Vampate di Caldo Africano (Anticiclone Africano) erano inesistenti sull’Europa. Eppure c’è ancora chi nega la realtà e sostiene che il record di caldo di +49,6°C segnato ai primi di luglio 2021 in Canada sia un’invenzione dei Media che vogliono terrorizzare il mondo, così come i roventi 48,8°C segnati in Italia, in provincia di Siracusa ad inizio agosto 2021.
Ognuno creda ciò che vuole ma, i dati sono dati, e ogni fungaiolo che abbia un minimo di intelligenza, saprà che se non si trovano funghi neppure nei supermercati, la ragione non è certo imputabile ai Media, ma ai Cambiamenti Climatici che sono una conclamata realtà e, se vuol proprio contestare l’esistenza del Riscaldamento Globale del Pianeta, si apra un suo blog, investa soldi propri per acquistare un suo dominio e per crearsi un pubblico di seguaci che gli danno retta, in cui scrivere le baggianate che vuole e la smetta di rompere le scatole al sottoscritto con commenti o email che puntualmente finiranno nel cestino perché prive di fondamento.
Fatte queste doverosissime premesse, sperando di esserci lasciati definitivamente alle spalle il rovente caldo africano, ecco che sull’Italia si accendono i primi focolai temporaleschi.
Da Nord a Sud, piccoli o vasti sistemi temporaleschi, mal organizzati e non in seno a vere e proprie Perturbazioni o ad una Depressione italica, stanno finalmente facendo abbassare le temperature e riportando la pioggia là dove mancava ormai da diversi mesi e si era già entrati in regime di conclamata siccità.
Purtroppo al momento sono ancora esenti dalle piogge la Sardegna, la Sicilia e gran parte della Calabria.
Vediamo allora dov’è finalmente piovuto nel corso degli ultimi giorni
DOPO I TEMPORALI I PRIMI FUNGHI PORCINI
SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI IN TOSCANA DOPO FERRAGOSTO
Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
Partiamo da una situazione di siccità ormai conclamata in regione, con anche caldo africano non record, tuttavia assai intenso.
Da Ferragosto fino al 18 di Agosto nessuna pioggia registrata in regione.

Il 18 ci sono state piogge leggere, sull’ordine dei 5/8 mm nel Grossetano. Fulcro dei temporali la zona di Magliano in Toscana, Pereta, Scansano ma anche l’area di Talamone-Principina-Grosseto fin verso Manciano-Sovana ed il Fiume Fiora.
Il 19 non è piovuto ma il giorno 20 i temporali sono stati, leggeri ma più diffusi. Stavolta è stato il turno delle Colline Metallifere beneficiare delle piogge maggiori. Sempre prossime ai 5/10 mm non di più, ma pur sempre meglio di nulla. I temporali da Follonica-Campiglia Marittima ed al limite Cecina, si sono spostati verso l’entroterra della Val d’Elsa, Siena e al limite Sinalunga-Montepulciano con qualche rovescio anche attorno a Castiglion Fiorentino-Arezzo e Montevarchi. Qualche rovescio anche in Appennino nel Pistoiese tra Abetone, Cutigliano-Lizzano Pistoiese e la Doganaccia con sconfinamenti nel vicino Frignano.
Il giorno 21 nuovi circoscritti leggeri rovesci sulle Colline Metallifere interne verso Montieri, Prata-Torniella fin verso Massa Marittima. Anche in questo caso poco più di 5 millimetri di pioggia. Il 22 nessuna pioggia in regione.
Il giorno 23 Agosto è stato invece il turno delle Colline Metellifere orientali, fin sull’alta Val d’Elsa e alto Cecina, con temporali meno circoscritti e più consistenti ed accumuli di pioggia anche attorno ai 50/60 mm. Pomarance, Radicondoli, Castelnovo di Val di Cecina al confine Volterra, Belforte, Chiusdino, Ciciano, Monticiano, Gerfalco, Niccioletta, Monterotondo Marittimo e Sasso Pisano i territori più colpiti dalle piogge.
Il 24 Agosto nuove piogge, più leggere sui Colli Metalliferi settentrionali verso Canneto, Monteverdi marittimo e la Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli. In questo caso però si è trattato di piogge attorno ai 2/5 mm. Qualche rovescio anche in Tuscia di confine tra Manciano, Fiume Elsa e vicini Monti di Castro e Selva del Lamone fin sul Laziale Farnese, Canino e Tuscania. Piogge leggere al confine tra Toscana e Romagna con docce sulle Foreste Casentinesi-Monte Falterona e Campiglia. Leggere tra Marradi e San Martino in Gattara, solamente attorno ai 3/5 mm, attorno ai 5 invece in Romagna tra Modigliana e Casone-Dovadola-Predappio.
Il 25 Agosto docce leggerissime tra Montepulciano, Sarteanno, Certona e Radicofani fin sul vicino Umbro Fabbro. Meno di 3 millimetri però.
Tutte queste zone appena citate potranno avere prime nascite di funghi a brevissimo o comunque a breve. Al momento, in base ai quantitativi di pioggia caduta, è facile prevedere buone nascite sulle Colline Metallifere, meglio sui versanti che danno sulla Val Cecina e Val d’Elsa e comunque sui boschi al riparo dai venti da Nord o Nordest con predilezione per i boschi aperti dove la rugiada notturna può mantenere un minimo d’umidità.
Una buttata di Porcini Neri (Boletus aereus) si potrebbe avere anche nel Grossetano tra Maremma, Ombrone, Albegna-Elsa e meno attorno al Fiora con Monte Amiata purtroppo escluso dalle buone buttate per piogge che in più occasioni lo hanno solamente sfiorato.
In zone molto umide con ristagni di pioggia o piccoli scoli d’acqua piovana, occhio alle macchie scure-grigio-nerastre perché potrebbero essere assembramenti di ottime Trombette dei Morti.
Grazie a correnti fresco-umide ancora in atto e nubi di passaggio, pur avendo ricevuto piogge deboli, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi potrebbe veder qualche discreta nascita, nonostante tutto con funghi Cantarelli / Finferli in nascita solamente dov’è piovuto discretamente con umidità preservata da vicini corsi d’acqua.
SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI IN UMBRIA E MARCHE DOPO FERRAGOSTO
Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
In Umbria qualche locale piccolo rovescio di pioggia localizzato si era avuto già prima di Ferragosto. Poca cosa. Il 13 qualche doccia in più.
Non è più piovuto tra Umbria e Marche fino al 20 Agosto quando locali docce si sono avute tra Gubbio ed il Parco Regionale del Monte Cucco. Altre piogge al confine tra Umbria Sudoccidentale e Lazio con meno di 5 millimetri nell’Orvietano e basso Tevere fin su Amelia già al confine delle piogge.

21 e 22 senza pioggia nelle 2 regioni ma, il 23 finalmente si sono registrati temporali degni di nota con accumuli anche attorno ai 50/60 mm nell’Umbria Centro-Settentrionale e nelle Marche, ad eccezione dell’Ascolano e al limite del Maceratese.
Un nubifragio ha colpito Perugia e dintorni, bei temporali anche su Gualdo Tadino, ma quasi nulla nella vicina Fabriano, Nubifragio su Umbertide e pioggia grossa e forte anche su Città di Castello fin sul confine con la Toscana di Arezzo.
Sansepolcro di Arezzo e San Giustino di Perugia al limite delle piogge. Altri nubifragi hanno interessato le Marche in particolar modo i monti delle Serre del Burano, Pianello, Secchiano, Cagli, Cantiano, Chiuserna al confine Sud, la valle del Fiume Burano fin su Acqualagna e Piobbico con rovesci anche su Fossombrone, Urbino e la Riserva di Montecalvo in Foglia.
Sempre il gionro 23, non sono mancati ottimi rovesci anche sui colli e vicino alle coste. Tra Pesaro, Fano, Monfolfo, Senigallia, Chiaravalle, Falconara Marittima, Ancona, Jesi, Osimo, Castelfidardo, Recanati, Loreto e Potenza Picena fin sull’entroterra di Cingoli si sono avute piogge comprese tra i 10/15 ed i 20/30 millimetri. Non tantissimo ma già quanto basta ad innescare buone nascite di funghi a breve, in assenza di forti colpi di vento e caldo Africano.
Il giorno 24 agosto in Umbria pochissime piogge, salvo deboli docce al confine tra Città della Pieve-Chiusi e la Toscana di Castiglioncello del Trinoro. Piogge più diffuse, per quanto deboli, attorno ai 3/6 millimetri in buona parte delle Marche centrali con fulcro delle piogge tra Chiaravalle-Jesi-Osimo e Ancona.
Il giorno 25 è iniziato con buone piogge, attorno ai 5 mm lungo la fascia costiera della provincia di Pesaro, e l’immediato entroterra della provincia di Ancona.
Trattandosi di piogge appena cadute, occorrerà attendere ora qualche giorno per avere una vera e propria buttata di funghi Porcini.
Avendo tuttavia atteso a lungo le piogge, i miceli potrebbero attivarsi immediatamente con prime nascite a brevissimo, grazie al persistere di condizioni meteo favorevoli, con cieli nuvolosi, leggere docce di passaggio, sole che va e che viene con ulteriori rovesci in arrivo.
I Porcini Estivi (Boletus reticulatus) potrebbero iniziare a nascere già 2 o 3 giorni dopo la pioggia, mentre Porcini Neri già 4/5 giorni dopo la pioggia, benché i tempi canonici ci dicano che le prime nascite importanti di solito si verificano solamente dopo 10/12 giorni.
Come ampiamente spiegato nell’articolo LE SPIE DEI PORCINI – IL FUNGO SPIA, subito dopo una buona pioggia, prima ancora dei funghi Porcini, ad annunciare l’imminente buttata di Boleti, già a ridosso delle piogge, si possono trovare funghi Galletti / Finferli, Russule, Amanite e Mazze di Tamburo.
Per gli Ovoli Reali (Amanita caesarea) invece è decisamente presto. Questi di solito arrivano ben dopo le piogge, quando i boschi iniziano ormai ad esser già ben asciutti.
Imminenti anche le nascite di funghi degli ambienti Termofili-mediterranei. Dove si sono avuti nubifragi, in assenza di grandinate, subito dopo le piogge, già dopo 2/3 giorni si possono già trovare anche i primi Boletus regius, Boleti di Satana, Boleti dal Piede Rosso e altri Boleti rossicci quali i Boleti Queletii e Dupainii. Tra alti colli ed Appennino, con piogge importanti potrebbero iniziare anche buone nascite di Trombette dei Morti e tra i Pini i primi Fiammiferini (Craterellus lutescens).
Ti ricordo che da poco è stato completato su funghimagazine il Nuovo Semaforo dei funghi dell’Umbria attraverso il quale potrai consultare l’andamento delle nascite in regione.
SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI TRA LAZIO E ABRUZZO DOPO FERRAGOSTO
Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
Un po’ più critica la situazione siccità nella parte più meridionale del Centro Italia che ha risentito maggiormente delle vampate calde africane.
Il caldo-torrido ha vanificato ogni possibile beneficio apportato dai pochi temporali di calore che si sono sviluppati in Appennino. Il 13 Agosto era piovuto in Sabina, nel Reatino e attorno ai Simbruini. Benefici però annullati dalla secchezza dell’aria e dal caldo respiro Sahariano.

I primi temporali con piogge degne di nota si sono avuti il 18 Agosto tra Sabina e Simbruini. Docce leggerissime-effimere ad Amatrice e Terminillo, un po’ meglio tra Rieti, Cittaducale, Lago del Salto, Borgorose. Attorno ai 15/20 mm di pioggia sono caduti in Sabina fin su Tivoli, bagnati bene anche i boschi del Parco Regionale dei Monti Simbruini fin su Fiuggi, Alatri, Sora, ma è sui boschi di San Giovanni Campano-Sora-Veroli-Alatri-Collepardo e Guarcino che si sono avuti gli accumuli migliori con 20/50 mm di pioggia caduta.
Anche oltre confine in Abruzzo è piovuto discretamente bene al confine con i Simbruini e le ultime località citate del Frusinate. Nei versanti abruzzesi però le piogge si sono limitate a bagnare i comuni di Morino, Canistro, Capistrello e Castelfiume. Poco o nulla, se non deboli docce sui Fiumi Rofia ed Imele tra Tagliacozzo ed Avezzano.
Il 19 Agosto rovesci leggeri attorno ai 3/5 mm in micro aree dei Colli Albani e Colleferrro-Frosinone.
É andata meglio il giorno 20 quando i temporali sono stati assai più diffusi tra Lazio ed Abruzzo. Nel Lazio piogge attorno ai 5 mm al confine tra Lazio-Umbria-Toscana. Tra Montefiascone-Lago di Bolsena e Acquapendente fin su Bagnoregio fin sui Calanchi di Bagnoregio e su Graffignano-Grotte di Santo Stefano. Appena a Nordovest di Roma, piogge attorno ai 5 mm sul Lago di Bracciano, Anguillara Sabauzia, Formello, Campagnano di Roma e al limite Riano. Stessi quantitativi anche tra Palombara Sabina ed il Parco Regionale dei Colli Romani fin verso Velletri. Ancora qualche rovescio tra Sibillini e confine abruzzese ma fulcro delle piogge fin verso i 40 mm a Sudest tra Terracina, Fondi, Lenola, Vallecorsa, Pastena, Pico, Campodimele con rovesci interessanti anche sui vicini Monti Aurunci, Pontecorvo, Cassino, Atina, alto corso del Melfa e Liri.
In Abruzzo le piogge sono state ben diffuse ma in minor entità, per lo più attorno ai 3/6 mm tra l’Aquila, Rocca di Mezzo, Celano, Popoli, Pratola Peligna, Sulmona, Pescasseroli, Castel di Sangro.
Il 21 rovesci circoscritti al solo Terminillo ed Amatrice, meglio sugli abruzzesi Aringo, Campotosto e lago, Piana di Monreale fin su Pizzoli. Il 22 un debole rovescio sui Simbruini ed il 23 attorno a Penne-Loreto Aprutino in Abruzzo. Queste ultime piogge però non degne di nota.
Il 24 Agosto piogge migliori tra Lazio ed Abruzzo con rovesci intensi e diffusi in provincia di Chieti fin sul Molise. Qua diffusi accumuli attorno ai 30/40 mm. Le piogge hanno interessato anche i Monti della Majella, anche se però maggiormente sui settori Est del Bosco di Prato Marino e Monti Pizzi, meno verso Sulmona dov’è piovuto appena. Ancora piogge attorno ai 5 mm attorno al Lago di Campotosto ma, un forte temporale in rapido passaggio anche su Roma, Colli Albani, Carpineto Romano e dintorni e Lago di Vico. Qualche doccia attorno ai 3 o 4 mm anche in varie altre zone interne di Lazio ed Abruzzo.
Il 25 infine, piogge degne di nota solamente in Abruzzo attorno al lago di Campotosto, provincia di Termano di confine con le Marche, Monti della Laga fin su l’Aquila, Amatrice e altro corso del Velino tra Albaneto e Statale Salaria fin sull’altro Tronto.
In tutte queste zone in cui si sono registrate piogge degne di nota, i primi rovesci, come detto, sono andati persi perché l’acqua piovana in molti casi è evaporata immediatamente per effetto del forte calore immagazzinato dal terreno. Acqua non utile per nascite di funghi.
Solamente i rovesci del 21/22 e 23 hanno iniziato a sortire qualche effetto nell’Abruzzo di Campotosto. Occorre però attendere le piogge del 24 e 25 per avere i primi risvegli dei miceli con successive nascite a seguire. Come per le aree di Umbria-Marche, i primi Porcini estivi (Boletus reticulatus), potrebbero nascere molto prima dei canonici 10/12 giorni dopo le prime piogge.
Non occorrerà perciò attendere il primo weekend di Settembre per poter raccogliere i primi funghi Porcini in questi settori dove si sono avute le piogge migliori.
La ragione è che, in questi casi, i miceli asfittici, resti quasi sterili dal caldo-torrido africano, si trovano in grave pericolo di sopravvivenza. Il loro nutrimento è garantito dalle sole radici degli alberi simbionti, non riuscendo ad estrarre liquidi e nutrienti da un suolo duro-compatto e rovente. Là dove si sono depositati ruscellamenti d’acqua piovana con spore, foglie e terra umida, dove le dighe formate dalla lettiera hanno creato temporanei ristagni d’acqua, i primi miceli potrebbero attivarsi già contestualmente alle piogge con necessità di rapide riproduzioni per garantire la sopravvivenza delle colonie fungine.
In questi casi, andrebbe sottolineato che, queste prime nascite dovrebbero esser ignorate dai cercatori di funghi virtuosi che hanno a cuore la sopravvivenza delle proprie colonie fungine. Tuttavia ognuno decida col proprio cuore, se raccogliere questi funghi oppure lasciarli opportunamente maturare, sporulare e garantire la sopravvivenza della specie, attendendo qualche giorno in più per fare le prime raccolte.
Entro la fine del mese i Porcini Neri (Boletus aereus) dovrebbero poter dar luogo a buone buttate là dove le piogge sono state più consistenti. In questo caso però, trattandosi di nascite post-siccità, la buttata potrebbe non durare più di 2, massimo 3 giorni. Una cosa rapida, mordi-e-fuggi. Per sapere se invece durerà qualche giorno in più, occorrerà attendere e vedere se vi saranno ulteriori piogge nel corso dei prossimi giorni.
SITUAZIONE PIOGGIA E FUNGHI NEL SUD ITALIA E SARDEGNA
Funghi Porcini. E’ il turno del Centro Italia
Decisamente più tragica la situazione tra Sud Italia ed Isole. Qua il caldo torrido africano insiste ormai da troppo tempo, al punto che qualunque corso d’acqua è al limite del completo prosciugamento. Piccoli rivoli d’acqua sopravvivono solamente dove sono presenti sorgenti sotterranee profonde.

Le superfici sono arroventate dai roventi raggi solari che, anziché venire dispersi nell’atmosfera, vengono trattenuti dal vapore acqueo originato sui mari circostanti con moltiplicazione dell’effetto serra. Gli infrarossi rimangono intrappolati entro i primi strati dell’Atmosfera dove Anidride Carbonica e polveri sottili-inquinanti finiscono per amplificare il caldo notturno con nottate tropicali caratterizzate da temperature minime che difficilmente scendono al di sotto dei +25°C e spesso si assestano attorno ai 30°C.
Se questi non sono Cambiamenti Climatici! Il nostro Sud Italia è sempre stato abituato al caldo estivo, ma c’è una enorme differenza tra Caldo Mediterraneo precedente al 1981 ed il caldo Tropicale che invece è galoppato dopo l’82.
Ad ogni modo, in condizioni di suoli arroventati dal sole e primi strati atmosferici riscaldati dai raggi UV-Infrarossi (per semplificare ciò che il profano non comprenderebbe), puoi capire che, per avere speranze di veder nascere funghi, ci vorrà ben più di qualche timido temporale di passaggio ma, un vero e proprio rimescolamento delle masse d’aria con sostituzione totale della massa calda africana con masse d’aria d’origine Oceanica, più fresca e soprattutto assai più umida.
Per farti capire meglio di ciò che parlo, basti dirti che a tutto il 25 di Agosto, la tenace Bolla Calda Africana con Geopotenziale da 588 gpdam non ha ancora definitivamente lasciato l’Italia, permanendo ancora sul Canale di Sicilia entro le nostre acque territoriali inclusa Lampedusa e pure Malta.
Durante i giorni di massimo calore estivo sull’Italia si è realizzato qualcosa di inedito e sorprendente. Una Bolla d’Aria Calda Tropicale con valore di Geopotenziale massimo di 600 gpdam, (il valore massimo misurabile di geopotenziale), anziché stazionare sul Sahara, ha stazionato per più giorni tra Sicilia-Sardegna e Tirreno spingendosi fin sulla Latitudine del Lazio ed Abruzzo. Cosa rarissima mai accaduta prima nell’era moderna, salvo nel rovente 2003, ma che potrebbe ripetersi con entità ancor più intensa da 4 fino a 8 volte da qua alla fine del secolo come certificato dall’Accademia delle Scienze Meteorologiche di Pechino, non dal primo pirla che tenta di fare proselitismi negazionistici sui Social e pubblicato dall’ANSA.
Basti dire che la città di Torino vede continuamente cadere record di caldo (dal 1753 ad oggi). Al primo posto a pari merito 2011 e 2007, segue il 2015, 2018 e poi 2019. Il 2021 deve ancora chiudersi perciò è ancora presto per posizionarlo nelle classifiche del caldo anche se, già sappiamo che Luglio 2021 è stato il più caldo di sempre, dal 1880, da che si effettuano misurazioni moderne ad oggi.
Fatte queste doverose premesse, vien da sé comprendere che, per poter avere nascite di funghi nel Sud Italia ed Isole occorrerà attendere ancora molto tempo.
Qualche timido rovescio c’è già stato dopo Ferragosto ma, timidi temporali non bastano a ripianare il fabbisogno idrico dei boschi che, se non andati a fuoco per mano di idioti, necessitano di piogge ben più decise e continue.
Nel Sud Italia il 18 Agosto vi è stato qualche circoscritto debole rovescio nel Matese in Campania, poca roba. Poco o nulla nel Salento meridionale, attorno al basso Sinni in Basilicata e sulle coste calabre tra Rossano e Cirò. Nulla di che, meno di 3 millimetri che non bastano neppure a bagnar le foglie degli alberi in un regime così torrido.
Il 19 deboli piogge attorno ai 3 mm a Sudovest di Potenza, in poche aree del Cilento e tra fiume Lao-Orsomarso e le spiagge di Praia a Mare.
Per fortuna il 20 Agosto c’è stata qualche pioggia in più e meglio distribuita in tutto il Molise appenninico, in Daunia e parte delle Murge di confine con la Basilicata, nella Basilicata interna tutt’attorno a Potenza ma con accumuli non superiori ai 5/6 millimetri. Qualche rovescio più circoscritto ma attorno ai 10/20 mm nel Casertano fin sui pianori a Nord delle città della cintura napoletana e lungo il Sele di Sala Consilina e dintorni. Deboli docce anche all’interno di Rossano Calabro.
Il 21 ci sono stati temporali in Calabria attorno a Catanzaro, sulla Sila, tra Mongiana-Stilo-Monasterace-Guardavalle e più a Sud tra Staiti-Brancaleone-Bruzzano e Bova. In questi casi 5 mm di pioggia non sono sufficienti ad innescare nascite di funghi, salvo attorno a Catanzaro dove, nei canaloni delle fiumare Alli e Simeri si sono raggiunti i 20/25 mm di pioggia e al riparo dal vento si potrà avere qualche timidissima nascita.
Il 22 Agosto timisiddime docce da circa 2/3 mm nel Cilento montano, sempre attorno a Catanzaro ed in Sicilia attorno a Santa Croce Camerina-Vittoria ma giusto due gocce a Ragusa. Il 23 nessuna pioggia al Sud.
Il 24 piogge discrete in Molise sui colli attorno ad Isernia e Campobasso, fino a 30 mm a Riccia e Lago di Occhito, attorno ai 20 lungo il confine con la Puglia e sulle coste Nord del Gargano. 5 mm in Salento tra Maglie-Galatina e Copertino.
Il 25 ha visto ultime leggere docce attorno a Vieste ma piogge migliori e attorno ai 5/8 mm in tutta l’area metropolitana di Napoli, più leggere nel Casertano e Beneventano di poco superiori, ma non oltre i 5 mm tra Eboli e piana del Sele-Sammaro tra Capaccio-Bellosguardo fin sul confine con la Basilicata.
Insomma, finalmente siamo in presenza dei primi segnali di cedimento dell’Anticiclone Africano con primi ritorni di aria più umida tipica della nostra penisola.
Ricordati però che, in un regime caldo-torrido africano anche 20/30 mm di pioggia potrebbero non bastare ad innescare nascite di funghi.
Con temperature sopra i +25°C la pioggia superficiale evapora già entro un quarto d’ora. Al di sotto dei +22°C con temperatura costante o in diminuzione per molte ore di seguito, possono bastare anche 5/10 mm ad innescare discrete nascite ma, con vento costante e secco, allora anche 50 mm di pioggia possono evaporare in men che non si dica.
→ Concludendo, speriamo di esserci lasciati alle spalle il periodo più critico dell’anno sul fronte del caldo e della siccità anche se, sappiamo purtroppo che, in tempi recenti, frequentemente Anticicloni Africani possono ancora attardarsi sull’Italia anche tra Settembre ed Ottobre benché, il minor numero di ore di luce, per forza di cose, farà abbassare leggermente e progressivamente le temperature, soprattutto quelle massime diurne.
Ti ricordo che sul sito funghimagazine puoi seguire l’andamento delle piogge in Italia, consultando, giorno dopo giorno, le mappe delle piogge cadute nel menu Meteofunghi. Trovi già on-line le mappe della pioggia caduta nei mesi di:
Nel corso dei prossimi mesi troverai il link al mese in corso direttamente in homepage.
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