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Funghi Porcini ecco le prime nascite e dov’รจ piovuto

Funghi Porcini ecco le prime nascite – Nubifragi, poi rovesci, docce ed infine il caldo africano. Cronaca di una settimana che ha portato buone piogge per i funghi e le prime nascite di Porcini su e giรน per l’Italia

FUNGHI PORCINI ECCO LE PRIME NASCITE

AGGIORNAMENTO NASCITE FUNGHI & METEOFUNGHI DEL 21 LUGLIO

Li attendevamo con ansia, forse persino troppa, perché determinati a voler a tutti i costi ‘cavare’ i primi funghi Porcini, prima di dover seguire mogli, fidanzate o mamme nelle località balneari.

Dopo l’impressionate vampata di caldo africano di fine Giugno, siamo rimasti tutti un po’ interdetti e soprattutto scettici sulla possibilità di poter finalmente trovare i tanto attesi funghi Porcini di Luglio.

L’arrivo però di piogge, in alcuni casi anche copiose, per non dire del tutto insistenti, ci ha impressionati al punto da renderci più ottimisti, riguardo ad imminenti nascite di funghi.

Sin dal primo di Luglio sono tornate le piogge, dapprima al Nordovest, poi anche al Nordest, Adriatico, Centro ed infine anche al Sud Italia.

Piogge ‘democratiche’ che hanno accontentato un po’ tutti. Solo la Sardegna è rimasta a margine del gran raffreddamento e dei temporali.

Se non l’hai ancora letto puoi consultare questo articolo, pubblicato la scorsa settimana con il riepilogo delle piogge cadute in Italia, per capire dove e quanto è piovuto dal 1° al 14 Luglio 2019:

FUNGHI PORCINI, DOPO LE GRANDI PIOGGE PUO’ ESSERE LA SETTIMANA GIUSTA?

QUALI PROSPETTIVE PER I FUNGHI DOPO LA PIOGGIA?

Molti lettori mi hanno scritto chiedendomi perché è piovuto, si è fatta la ‘luna nuova’, ma i funghi non si trovano ancora.

Fretta? Vogliamo dare ai miceli il tempo di riaversi dal gran caldo, di reidratarsi e di iniziare a riprodursi?

Quello che probabilmente non hai considerato è che, il caldo di fine Giugno è stato davvero eccezionale.

Abbiamo avuto temperature degne del Deserto del Sahara, non una leggera avvezione calda di mezza estate.

Che ci piaccia o no, abbiamo un’atmosfera satura di Gas ad effetto serra, che tendono ad intrappolare nei bassi strati atmosferici il caldo naturale dei raggi solari, più il caldo prodotto dall’attività umana.

Questi sono i cosiddetti cambiamenti climatici, che puoi imparare a conoscere attraverso questi due articoli:

CAMBIAMENTI CLIMATICI, COSA SONO E COME SI MANIFESTANO

FUNGHI E CLIMA, QUANDO I CAMBIAMENTI CLIMATICI MODIFICANO IL CALENDARIO DEI FUNGHI

Devi quindi sapere che con temperature che superano i 30 ma soprattutto i 35°C, i raggi del sole, giungono a terra amplificati dal calore d’alta quota.

In alta atmosfera normalmente ristagna aria fredda che dovrebbe mitigare il calore dei raggi solari.

Se però in alta quota vi è aria calda, scema l’effetto raffreddamento dei raggi che possono così giungere al suolo roventi, surriscaldati anche dal cosiddetto effetto di ‘subsidenza’ dell’Anticiclone, che tende a comprimere verso il basso aria già calda, che si surriscalda ulteriormente.

Quando raggi solari particolarmente roventi, accompagnati da aria torrida (ovvero estremamente secca e calda) toccano il suolo, lo arroventano con temperature che superano di molto i 50°C spingendosi anche a 60/70°C quando il sole è allo Zenith, ovvero, quando i raggi giungono al suolo con massima perpendicolarità (in parole povere quando abbiamo il sole sulla testa e non di fronte).

SOLE E SUOLO TROPPO CALDI, UNA MINACCIA PER I FUNGHI

Diverse ore con raggi solari roventi possono arroventare l’humus che, di per sé è una spugna di calore, visto il suo colore nero e comunque molto scuro, che assorbe parecchio calore.

Con simili condizioni ambientali è del tutto normale che i miceli si ritirino verso strati del terreno più profondi, anche oltre il mezzo metro di profondità.

Se il caldo permane a lungo, il suolo superficiale può come ‘cementificare’, e questo accade soprattutto quand’è piovuto molto poi, di colpo, nel volgere di pochissimo tempo, sopraggiunge gran calore.

Se un suolo si è quasi ‘cementificato’, le piogge che giungono al ritorno del maltempo, non penetrano nel terreno ma dilavano a valle rapidamente, dando così origine a quei noti fenomeni alluvionali che sono tipici della nostra penisola.

Piogge torrenziali che giungono su suoli duri-compatti, provocano mal assorbimento e rapido ingrossamento dei piccoli rigagnoli, o formazione di veri e propri torrenti prima inesistenti.

Accade così che a valle giungono grandi quantitativi di pioggia mista a foglie, rami, alberi, poi anche porzioni di terra e pietre, strappati dalla forza erosiva della piogge che giunge dall’alta valle.

Questi fenomeni atmosferici non sono di alcun aiuto per la sopravvivenza dei miceli e degli alberi

Solo dopo parecchi giorni di pioggia, meno violenta e più tenue, il suolo può tornare ad assorbire acqua, si inumidisce, si intenerisce e, solo quando il suolo sarà sufficientemente friabile, il micelio potrà tornare verso la superficie dando vita così a fenomeni riproduttivi.

Vi sono alcuni funghi che amano vegetare con suoli umidi o anche bagnati. Altri invece desiderano assolutamente un suolo friabile ma asciutto.

In questi casi a nascere per primi saranno i funghi ‘igrofili’, ovvero che amano l’umido, quali Finferli/Galletti, Russule, Amanite, Mazze di Tamburo e poche varietà di Boletacee quali i Tylopillus felleus, gli Strobilomyces strobilaceus, ed i Gyroporus castaneus.

Strobylomices strobilaceus
Strobylomices strobilaceus
Strobylomices strobilaceus
Strobylomices strobilaceus

I Felleus sono amarissimi, gli Stobilomiceti sono duri e coriacei, gli ultimi invece, sono simili a Porcini snelli con spugna bianca e cappello vellutato brunastro, tossici, amari e spesso responsabili di sindromi gastrointestinali.

Gyroporus castaneus
Gyroporus castaneus – foto: Claudio Angelini

I funghi Porcini sono tra i funghi commestibili i più esigenti

Vogliono terreni soffici, morbidi, mai troppo bagnati, salvo gli edulis autunnali che, se sorpresi in buttata da una pioggia importante, continuano a nascere senza sosta, fino a fine buttata.

A volte non basta una pioggia sull’ordine dei 30/40 millimetri per scatenare le nascite, e questo accade soprattutto quando la pioggia trova un suolo particolarmente duro e compatto.

L’INCONSISTENZA DELLA CREDENZA CHE LA LUNA FA NASCERE I FUNGHI

Volendo fare il punto sulle nascite di funghi in Italia, tornando alla fine di Giugno, dopo la terribile ondata di caldo africano, tra il 1° ed il 2 di Luglio c’è stata luna mancante.

Nessun fungo è nato in quel periodo, salvo in pochissime zone fortunate del Torinese, Valle d’Aosta, Vco ed alta Lombardia dove l’umidità precedente la vampata di caldo africano si è mantenuta in versanti ombrosi e poco ventilati.

Il 9 di Luglio si è fatto il primo quarto di luna crescente

Qualcuno afferma essere la fase lunare migliore per la nascita di funghi ma, in realtà di funghi, non solo Porcini, in Italia se ne sono visti ben pochi, visto che, al Nord sono tornate le piogge fredde e grandinate poi arrivate anche al Centro-Sud.

Nel Torinese sono cessate anche le ultime nascite di inizio mese.

Tra il 15 ed il 16 di Luglio c’è stata luna piena

Qualcuno afferma che la luna piena faccia esplodere le nascite di funghi Porcini ma, in realtà non è esploso un bel nulla.

Lo shock termico tra il caldo rovente di fine Giugno ed il freddo giunto con la Depressione Nord Atlantica, non ha fatto affatto bene ai funghi.

In Piemonte è persino nevicato sulle Alpi oltre i 2000/2200 mt e questo non aiuta certo le nascite dei funghi anche se, qualcuno ha pensato, giustamente, che con l’arrivo del freddo i miceli avrebbero potuto andare in confusione e pensare fosse arrivato già l’autunno.

Luna o non luna, l’arrivo della luna piena in concomitanza con le piogge ed il fresco o freddo, non ha prodotto un granché in termini di nascite.

Questo a riprova del fatto che, può esserci qualunque fase lunare, ma se non ci sono le condizioni ambientali adatte, non nasce e non nascerà nulla.

QUANDO LE PRIME NASCITE DI FUNGHI? DOVE SONO GIA’ INIZIATE?

Dopo le piogge di Luglio ecco che sono arrivate anche le prime nascite di funghi, compresi i funghi Porcini.

I primi ritrovamenti di Porcini si sono fatti là dove le piogge sono giunte prima, subito dopo l’ondata di caldo di fine Giugno.

Appennino Ligure, Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo.

I nubifragi dell’Appennino Modenese-Bolognese hanno dato i primi buoni frutti a distanza dei classici 10/12 giorni dopo la pioggia.

Durante il weekend sono arrivati i primi report di nascite di Porcini Neri/Bronzini-aereus proprio nei boschi termofili delle colline che precedono l’Appennino Settentrionale.

Boletus aereus
Boletus aereus – Porcini Neri/Bronzini – foto: Nico Barbieri

Ancora molti Estatini (Boletus reticulatus/aestivalis) anche detti fioroni, sempre nel weekend si sono trovati nella fascia prealpina Lombarda dal Lario al Lago di Garda.

Idem nel Trentino meridionale e pure attorno ai monti Lessini-Baldo-Vicentino, dove sono arrivati più precoci, rispetto al resto del Veneto, i primi forti temporali.

I Galletti/Finferli/Cantarelli hanno iniziato a nascere nelle valli più umide del Piemonte, dell’Appennino Settentrionale ed a giorni sono attesi anche nel Friuli Venezia Giulia e nelle poche aree del Trentino-Alto Adige dov’è piovuto a sufficienza.

Questione di pochi giorni ancora e, salvo impennate termiche africane assurde, avremo le prime buone nascite anche lungo la fascia boschiva collinare dell’Adriatico e dell’Appennino Centrale.

Dalla Romagna alla Puglia e Basilicata potrebbero partire buone nascite di Estatini in faggeta e di Aereus nei boschi di collina a prevalenza di Quercia-Castagno con anche buone nascite di Galletti, Russule ed altri commestibili minori.

Se l’imminente ondata di caldo africano non sarà troppo eccessiva, entro metà settimana o al più tardi a fine settimana buone nascite di funghi potrebbero partire tra Toscana e Campania là dov’è piovuto nei giorni scorsi.

A questo punto diventa importante sapere dov’è piovuto in Italia

Riepilogo della settimana meteorologica

METEOFUNGHI – LA PIOGGIA CADUTA IN SETTIMANA IN ITALIA

Se ce ne fosse bisogni, ti ricordo che, per poter prevedere le nascite di funghi, e soprattutto degli esigenti funghi Porcini, non possiamo prescindere dal monitorare le piogge cadute, per evitare i cosiddetti ‘cappotti’ e quindi di uscire a vuoto consumando benzina per nulla.

Ecco perciò che diventa importantissimo sapere dove e quando è piovuto in Italia.

LUNEDì 15 LUGLIO 2019

La giornata di Lunedì 15 Luglio è iniziata all’insegna del forte maltempo che, in realtà si era già manifestato tra la serata e la nottata di Domenica 14 Giugno.

Domenica sera-notte i primi rovesci temporaleschi sul Piemonte occidentale poi in estensione durante la notte anche al Piemonte centrale e successivamente al resto del Nordovest.

Lunedì mattina forti piogge su tutto il Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia occidentale con rovesci e temporali tra basso Piemonte e Liguria, dapprima di Ponente, poi anche Centrale e di Levante.

Una cosiddetta ‘Goccia Fredda’, ovvero una Depressione d’alta quota con temperature autunnali in quota, ed una isoipsa da 570 dam, si è formata tra Piemonte e Liguria

L’aria fredda ha portato la neve sulle Alpi occidentali con nevicate dapprima a 2500 mt poi in locale sconfinamento a 2200/2000 mt con leggera imbiancata anche al Sestriere a 2000 mt.

Piogge fredde hanno interessato a sorpresa più le aree pianeggianti ed a Sud del Po che non le classiche aree montane settentrionali.

Colpa dei venti da Nordest che hanno spinto le nubi e le precipitazioni a ridosso delle Alpi Marittime ed Appennino.

Gli accumuli di pioggia maggiori dapprima nel Torinese con accumuli da inizio evento fin verso i 100 mm anche in città a Torino, poi tra Cuneese-Astigiano-Alessandrino.

In un secondo momento i rovesci maggiori a cavallo tra basso Piemonte e Liguria con nubifragi in mare aperto ma temporali marittimi anche sulle coste liguri.

Tra Imperia, Albenga-Alassio, Savona e Genova i primi temporali poi in estensione anche al levante tra Rapallo-Sestri e Lo Spezzino-Lunigiana.

Dal pomeriggio-sera i rovesci si sono trasferiti tra Lombardia-Emilia-Toscana poi rovesci e temporali si sono avuti anche in Sicilia orientale, soprattutto tra Etna e Catanese.

Dalla Toscana i rovesci temporaleschi si sono spostati poi sulle Marche per poi esaurirsi in mare.

QUESTI GLI ACCUMULI DI PIOGGIA MAGGIORI DEL GIORNO

Hanno superato i 100 mm parecchie località montane del Cuneese: Robilante, Barge, Pamparato, Viola, Corsiglia-Montaldo Mondovì, Peveragno, Roccaforte Mondovì, Treiso, Crissolo Po, insomma il Monregalese al centro delle grandi piogge.

Oltre i 100 mm anche Cairo Montenotte nel Savonese interno dove si trovano alcuni tra i migliori boschi da funghi Porcini della Liguria.

E’ piovuto un po’ meno ma comunque con importanti accumuli attorno ai 90 mm anche al Sassello, 70 mm ad Albisola, sopra i 50 mm Murialdo, Mallare, Cosseria, Quiliano.

Attorno ai 30/40 mm sono caduti anche a Bardineto e nell’alto Bormida e finalmente attorno ai 75 mm a Ponzone nell’Appennino Alessandrino.

Nel Genovesato non si è andati oltre i 30/40 mm con buoni 35 mm a Masone e nei boschi da funghi Porcini del Turchino. Attorno ai 40 mm anche nello Spezzino con 20 mm a Varese Ligure e 35 a Santo Stefano Magra.

Tra i 25 ed i 40 nel Varesotto, nel Milanese, in Brianza, qua con ben 75 mm a Carnate, tra i 15 ed i 25 in Valle d’Aosta, tra 20 e 60 mm nella Bergamasca, Lario. 20/30 tra Canton Ticino e Valtellina, attorno ai 30/40 nel Bresciano. Attorno ai 30 mm nel Pavese.

Spiccano i 137 mm di Nunziata di Mascali nel Catanese ed i 64 di Acireale e attorno ai 30/40 mm anche a Messina e dintorni.

25/55 mm nel Livornese con punta appunto di 55 mm all’isola di Capraia, 20/40 mm nella Lucchesia.

Tra Modena e l’Appennino Modenese-Bolognese sono caudti tra i 20 ed i 50 mm di pioggia, 40/60 mm nel Piacentino sia pianeggiante che appenninico, 20/30 mm nel Pisano ed in provincia di Prato e Pistoia con 45 mm caduti all’Abetone.

In Trentino piogge solo locali, vicino a Bolzano e Trento. Attorno ai 25 mm a Bedollo e Terzolas.

MARTEDì 16 LUGLIO 2019

Il maltempo si trasferisce al Sud.

Tra la notte e la prima mattinata di Martedì piogge importanti in molte regioni del Sud Italia con primi temporali più diffusi in Basilicata, Puglia e Calabria e primissimi anche in alta Sardegna.

Spiccano i 54 mm di Lattarico in provincia di Cosenza, seguono i 50 mm di Borgo Libertà (FG), Nociglia (LE), Sannicola (LE), Cavallino (LE).

Accumuli compresi tra 40 e 25 mm si sono avuti in giornata a Bisignano (CS), Rende (CS), Francavilla Fontana (BR), Tuglie (LE), Taranto, Potenza, Ruvo di Puglia (BA), Corigliano (LE), Gallipoli (LE), Nardò (LE), Marconia (MT), Collepasso (LE), Bari, Lecce, Catanzaro.

Tra i 25 ed i 15 mm sono caduti a Pingola (PZ), Manduria (TA), Nunziata di Mascali (CT), Policoro (MT), Latiano (BR), Orizeri (Sassari), Miglionico (MT), Masseria Monteruga (LE), San Pietro in Guarano (CS), Grassano (MT), Luzzi (CS), Valcasotto (CN), Ginosa Marina (TA), Bitritto (BA), Soverato (CZ), Trecastagni (CT), Spinazzola (BR), Brindisi, Messina, Ardore Marina (RC).

Accumuli da 15 a 5 mm si sono avuti, in ordine decrescente, in varie località delle provincie di Catania, Taranto, Brindisi, Bari, Salerno, Foggia, Medio Campidano (VS), Potenza, Avellino, Matera, Napoli, Roma, Nuoro, Palermo, Trevisto, Pesaro-Urbino, Cagliari, Forlì-Cesena, Macerata, l’Aquila, Arezzo, Perugia, Isernia, Pisa (Larderello), Carbonia-Iglesias (CI), Isernia, Benevento, Campobasso, Parma, Chieti, Siena e Viterbo.

MERCOLEDì 17 LUGLIO 2019

Oggi la Depressione fredda che ha portato il fresco e le piogge in buona parte d’Italia ha rallentato la presa sulla nostra penisola.

Piogge in giornata più limitate con instabilità tra Lombardia, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Piemonte, Umbria, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

Le precipitazioni in giornata sono state però più modeste rispetto ai giorni precedenti con accumuli abbastanza scarsi ma con piogge modeste per esempio meglio distribuite in Trentino-Alto Adige.

Accumuli oltre i 20 mm oggi si sono avuti soltanto a Esine (Brescia) con 27 mm.

Accumuli invece sopra i 10 mm soltanto a Ortizei (BZ) e Pescul (BZ) entrambi con 12 mm.

Tra 10 e 5 mm in ordine decrescente a Valcasotto (CN), Bocca Serriola (PG), Trento, Savelli (KR), Sellero (BS), Terzolas (TN), Lavis (TN), Saone (TN), Borgo Valsugana (TN), Merano (BZ), Gardolo (TN).

Meno di 5 mm in provincia di Trento, Salerno, alta Valsesia, Belluno, Udine, Bolzano, Pordenone, Agrigento, Sondrio, ed Arezzo.

GIOVEDì 18 LUGLIO 2019

Giornata caratterizzata dal transito di una debole Perturbazione giunta dal pomeriggio sul Nordovest senza però produrre particolari fenomeni.

Sistemi nuvolosi temporaleschi pre-frontali si sono invece sviluppati dalla Lombardia-Trentino-Veneto alla Romagna con sistemi nuvolosi temporaleschi e locali intense celle temporalesche attorno al Garda e sul Friuli Venezia Giulia.

Altri temporali si sono formati tra pomeriggio e sera nelle zone interne dell’Appennino con buoni rovesci temporaleschi tra Umbria-Toscana Sudorientale, Marche, Abruzzo, Lazio Sudorientale, Molise e Basilicata.

Nubi per lo più prive di pioggia sono transitate invece in Sardegna, Sicilia e Calabria.

Gli accumuli di pioggia maggiori sotto le grandi celle temporalesche.

Accumuli compresi tra i 30 ed i 10 mm a decrescere si sono registrati a Monte Carpegna (PU), Carpegna (PU), Montorfano (CO), Dueville (VI), Montepiano Vernio (PO), Grotte di Stiffe (AQ), Almenno San Bartolomeo (BG), Pergola (PU), Piancavallo (PN), Tonezza del Cimone (VI), Almenno San Salvatore (BG), Ortisei (BZ), Cermenate (CO).

Accumuli inferiori ai 10 mm fino attorno ai 5 mm si sono avuti a Rocca San Casciano (FC), Sellero (BS), Castiglion dei Genovesi (SA), Basaldella-Campoformido (UD), Saone (TN), Lisciano Niccone (PG), Mozzo (BG), Alzate Brianza (CO), Romagnano (TN), Zinasco (PV), Colere (BG), Fiavè-Malga Nardis (TN), Faedo Valtellino (SO), Trento, Paladina (BG), Montagna in Valtellina (SO), Codroipo (UD), Neviano De Rossi (PR), San Donà di Piave (VE).

Piogge leggere e comprese tra 5 mm ed il millimetro, in ordine decrescente, sono cadute in provincia di Venezia, Ancona, Roma, Novara, Padova, Udine, Trento, Benevento, Bergamo, Pordenone, Genova, Bolzano, Frosinone, Venezia, Lecco, Belluno, Como, Brescia, Pesaro-Urbino, Ascoli-Piceno, Parma, Gorizia, Vicenza, L’Aquila, Siena, Reggio Emilia, Monza-Brianza, Sondrio, Cuneo, Rovigo e Piacenza.

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019

Ultime piogge dopo la mezzanotte di Giovedì ed in nottata, soprattutto lungo le coste dell’Adriatico e qualche rovescio ancora in Umbria, Veneto, Campania, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Lombardia.

In giornata il tempo è migliorato ovunque, con qualche debole rovescio serale attorno ai laghi d’Orta e Maggiore e tra Lario e Brianza.

Gli accumuli di pioggia maggiori e prossimi ai 30 mm in provincia di Pesaro-Urbino e L’Aquila.

Tra i 25 ed i 10 mm in provincia di Ancona, Como (Montorfano), Perugia (Lisciano Niccone), Vicenza (Dueville), Prato (Montepiano Vernio), ad Asti, Pergola (PU) e Castigline dei Genovesi (Salerno).

Accumuli compresi tra i 10 mm ed i 5 mm in provincia di Vicenza, Udine, Pordenone, Bergamo, Bolzano, Como, Perugia, Forlì-Cesena, Brescia, Trento, Pavia e Novara.

Meno di 5 mm in provincia di Sondrio, Parma, Ancona, Venezia, Roma, Frosinone, Padova, Benevento, Viterbo, Genova Ascoli Piceno, e Gorizia.

Giornata più soleggiata a livello nazionale con più sole tra mattinata e pomeriggio con pochi rovesci pomeridiani nelle zone montane interne.

SABATO 20 LUGLIO 2019

Giornata caratterizzata oggi da un Anticiclone africano che inizia a risalire verso Nord con isoipsa da 588 dam (che delimita la presenza di aria calda di origine ex equatoriale) fin sulle regioni del Centro Italia.

Minor attività cumuliforme/temporalesca lungo la penisola ed ultimi isolati rovesci.

Questi gli accumuli di pioggia maggiori del giorno

26 mm di pioggia sono caduti a Tenno (Trento).

Attorno ai 20/15 mm a Gradisca d’Isonzo (GO), Vetta Amiata-Abbadia San Salvatore (SI), Loro Piceno (MC) ed Ussita (MC).

Tra i 14 ed i 5 mm a Predazzo (TN), Gelagna Alta (MC), Prati di Stroncone (TR), Ortizei (BZ), Ornavasso (VB), Sovicille (SI) e Sant’Angelo in Pontano (MC).

Accumuli sotto i 5 mm si sono poi avuti in provincia di Macerata, Perugia, Biella ad Oropa, Pesaro-Urbino, Belluno, Verbania, Salerno, Siena, Trento ed Ancona.

Fungo Porcino
Fungo Porcino di faggeta dell’alta Lombardia di metà Luglio

Non mi rimane che rimandarti al prossimo aggiornamento funghi e meteofunghi, in arrivo entro il prossimo fine settimana, con l’aggiornamento delle nascite di funghi e soprattutto delle località d’Italia dov’è piovuto in settimana.

Ti ricordo che puoi seguire la previsione di nascite di funghi anche attraverso il nostro

Semaforo dei Funghi / Tabella Crescita Funghi:

 

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