© FunghiMagazine.it - contatti email: info@funghimagazine.it

I Cambiamenti Climatici, cosa sono, come si manifestano
I Cambiamenti Climatici, cosa sono e come si manifestano? Grazie ad una giovane ragazza svedese Greta thunberg, oggi parlare di Cambiamenti Climatici non è più un tabù ma, nello specifico di cosa si tratta?
I Cambiamenti Climatici e la conseguente, quanto attualissima, Crisi Climatica, sono una realtà che non possiamo davvero più ignorare.
Chi di noi nel corso degli ultimi anni non ha sentito parlare di Cambiamenti Climatici? Ma quanti sanno davvero di cosa si tratta?
Riassumendo, ti posso dire che i Cambiamenti Climatici sono all’origine di mutamenti nei cicli della vita sul nostro Pianeta, nella distribuzione delle piogge o della siccità, del caldo o del freddo e quindi anche delle specie animali o vegetali ma, per l’uomo, anche della distribuzione della ricchezza.
Trattando il nostro sito web/blog di tematiche micologiche/fungine, non si può non citare naturalmente anche la distribuzione e diffusione dei funghi, in base all’andamento climatico in corso.
♥ Ultimo aggiornamento articolo: Luglio 2022
CAMBIAMENTI CLIMATICI
INDICE
- 1 CAMBIAMENTI CLIMATICI
- 2 COSA SONO I CAMBIAMENTI CLIMATICI?
- 3 IL RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA
- 4 CAMBIAMENTI CLIMATICI E FUNGHI
- 5 COSA FARE NEL CONCRETO?
Per poter parlare di Cambiamenti Climatici bisogna che vengano certificate anomalie climatiche evidenti, rispetto alla norma, per almeno un trentennio.
Ma andiamo con calma e vediamo di che cosa si tratta.
COSA SONO I CAMBIAMENTI CLIMATICI?
Per poter parlare dei Cambiamenti Climatici, occorre che si verifichino eclatanti mutamenti del clima, su vaste aree del nostro pianeta, con interessamento di alcuni o di tutti i parametri ambientali o climatici di riferimento.
Questi parametri sono:
- valori medi di temperatura,
- precipitazioni,
- nuvolosità,
- temperature degli oceani e delle terre emerse,
- distribuzione delle nevi perenni e ghiacci
Il tutto con influenza diretta sulla distribuzione e salute di piante (vegetazione), funghi e animali.
GAS ED EFFETTO SERRA
Un fragile equilibrio che si mantiene stabile nel tempo, grazie a decine di fattori che interessano la nostra atmosfera che, può modificarsi nel tempo, col variare della quantità dei cosiddetti gas serra in essa contenuti e che, attraverso al cosiddetto effetto serra regolano il flusso di energia trattenuto dall’atmosfera terrestre.
Questi gas contribuiscono perciò a mantenere costanti tutti i parametri climatici, fin tanto che l’equilibrio degli stessi non verrà in qualche maniera modificato.
Secondo il 5° Report sui cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) [fonte accreditata], questo fragile equilibrio si sarebbe rotto a partire dalla metà del XX secolo.
La comunità scientifica internazionale, ha decretato indiscutibilmente che l’azione dell’uomo sul pianeta abbia alterato l’effetto serra del nostro Pianeta
«Il recente riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, e, dal 1950, molti cambiamenti osservati, non trovano precedenti nei pregressi decenni e millenni.
L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e ghiaccio è diminuita considerevolmente e il livello del mare è aumentato, mentre le concentrazioni di gas ad effetto serra sono aumentate»
Questo in pratica è quanto scrive questo 5° Rapporto sui cambiamenti climatici dell’IPCC.
Quanto contenuto in questo Rapporto, non è frutto di soggettività o di preconcette ideologie politiche, ma è il frutto di complesse elaborazioni di DATI certificati, di analisi effettuate con il supporto di prelievi di “carote di ghiaccio”, effettuati sui ghiacci Artici ed Antartici.
► Puoi approfondire l’argomento EFFETTO SERRA, scoprendo che cos’è, come si manifesta e quali effetti ha sul Clima del nostro Pianeta, leggendo il mio articolo EFFETTO SERRA.
IL RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA
Senza dubbio, il Riscaldamento Globale del Pianeta, che in inglese è detto: Global Warming, è l’esempio più eclatante di Cambiamento Climatico tutt’ora in corso.
Al momento attuale, ci sono pochissime voci fuori dal coro, che sostengono che questo Riscaldamento Globale sia dovuto a normali cicli, che già in passato avrebbero a più riprese, interessato la Terra. Tutte queste voci contrarie però, non hanno mai detto che, i carotaggi effettuati sui ghiacci millenari e le evidenze scientifiche rilevabili attraverso gli anelli degli alberi o le distribuzioni fossili, dimostrano incontrovertibilmente che, questi cicli, con alternanze di caldo e freddo, non sono mai stati così improvvisi-repentini di breve durata; non hanno mai interessato poche decine di anni ma, sono sempre avvenuti in ere geologiche millenarie.
Sappiamo quindi che la comunità scientifica internazionale ufficiale ed obiettiva, attribuisce questo anomalo riscaldamento, alle emissioni nell’atmosfera terrestre, di elevate quantità di gas serra, ad opera umana.
Vi sono poi anche altri fattori minori favorenti, ma tutti comunque imputabili all’attività umana.
Di cosa si tratta esattamente?
Che cos’è dunque il Global Warming?
►E’ un apparentemente inarrestabile fenomeno di incremento delle temperature medie della superficie terrestre. Superficie che al momento si surriscalda ad una velocità maggiore rispetto agli oceani.
Secondo la comunità scientifica, il fenomeno non è riconducibile a cause naturali, si è riscontrato aver avuto infatti inizio a partire dall’inizio del XX secolo, approssimativamente sin dal 1920.
Anche in questo caso, il 5° rapporto sul clima dell’IPCC ci parla di anomalie climatiche davvero degne di nota, che non andrebbero assolutamente sottovalutate.
Durante il periodo 1880~2012 il rapporto indica un aumento medio delle temperature di oceani e superficie terrestre di +0,85°C ma il record di temperatura media globale lo si è raggiunto nel 2014.
Sempre nello stesso rapporto si dice che l’incremento di temperatura media risulta esser molto grave per l’Italia, che si riscalda assai più velocemente rispetto ad altre terre emerse del pianeta.
Sulla nostra penisola infatti l’incremento di temperatura ha toccato il livello record di +1,45°C nel 2014, rispetto al trentennio 1971~2000.
L’anno in corso, il 2022, sta avendo addirittura un incremento di ben +2.4°C in più rispetto al già caldissimo anno 2003, portando le temperature nazionali a sfiorare i +1,8°C.
Rivoluzione industriale e primi aumenti termici
Si potrebbe dire che tutto questo cambiamento ebbe inizio a seguito della Rivoluzione Industriale che, ufficialmente è datata 1870, con l’introduzione nei cicli produttivi di elettricità, prodotti chimici e carbon fossili tra cui, massicciamente il carbone e subito dopo anche il petrolio.
Nel 1892 Rudolf Diesel inventò il motore diesel a combustione interna a gasolio e da lì in poi, la nostra Atmosfera non fu più la stessa.
L’immissione in atmosfera di gas inquinanti fu infatti esponenziale ed inarrestabile.
1900/1920 primi aumenti di temperatura media globale
A partire dai primi anni del 1900, la temperatura media del nostro Pianeta, passò rapidamente da anomalie negative importanti fino ad un tenue -0,4°C e ad un ancor più lieve valore di -0,2°C.
Fino ai primi del 1920 le temperature rimasero negative, ma da lì iniziò l’inarrestabile risalita fino al valore di 0° raggiunto sul finire degli anni ’40 dello scorso secolo.
Certo all’epoca non si poteva ancora parlare di caldo o di fastidio, anzi, per le popolazioni dell’epoca quel lievissimo cenno di riscaldamento non poteva che esser ben gradito dal momento che, buona parte degli abitanti dei paesi più progrediti fino ad allora faticarono, e non poco, a riscaldarsi o a mettere a frutto l’inefficiente agricoltura, soggetta a continui sbalzi termici, inondazioni, nevicate impreviste, freddo-gelo e le conseguenti carestie che prima di allora, a più riprese, interessarono vaste aree del nostro Pianeta.
Eravamo ai primordi dell’industria italiana ma, nel resto d’Europa le industrie manifatturiere nascevano come i funghi.
Nell’incessante sviluppo dell’industria si iniziarono a sfruttare al massimo le potenzialità dei Carbon Fossili, primi tra tutti i giacimenti di carbone, lignite e poi anche petrolio.
LA NASCITA DELLO SMOG
Era il lontano 1905 quando in un articolo presentato ad un convegno sulla salute pubblica si usò per la prima volta il termine inglese Smog, per identificare l‘inquinamento atmosferico dei bassi strati dell’atmosfera.
SMOG è infatti la contrazione tra le parole inglesi smoke = fumo e fog = nebbia.
A inizio secolo, il pianeta era ancora fondamentalmente freddo.
La Piccola Era Glaciale (PEG, in inglese LIA Little Ice Age) era da poco finita.
Gli ultimi anni di fine ‘800 erano stati gli ultimi anni davvero rigidi per tutto l’emisfero Boreale, in particolar modo per il Nord America ed Europa.
Fredde nebbie e strati nuvolosi
Lo smog non tardò ad originare fenomeni meteorologici inediti.
I primi fumi di scarico dalle combustioni fossili, ricchi di particolato, iniziarano a favorire la condensazione dei vapori acquei che, mischiandosi alle nebbie, diedero origine ad irrespirabili, maleodoranti ed insalubri fumi neri.
Le grandi guerre mondiali rallentarono poi la produzione industriale e con essa le temperature tornarono a scendere leggermente dopo il picco di calore avvenuto durante i primi anni ’40.
RISCALDAMENTO GLOBALE MODERNO
Tra alti e bassi il clima si mantenne pressoché normalmente fresco o freddo per tutto il periodo post bellico fino agli anni ’70.
Ora la temperatura scendeva fino a -0.1°C, ora saliva a +0°C. Normalissime fluttuazioni.
Negli anni ’70 nacquero persino i primi movimenti ecologici e si iniziò a prendere atto che le continue emissioni di inquinanti nell’aria e nell’acqua avrebbero avuto ripercussioni sulla salute pubblica.
Non solo, ma si comprese anche che l’inquinamento avrebbe potuto modificare la distribuzione e sopravvivenza delle specie vegetali ed animali, uomo incluso.
L’INIZIO DEL RISCALDAMENTO CLIMATICO ATTUALE
Fu nel 1982 che il Riscaldamento Globale del pianeta subì una improvvisa, brusca e mai osservata prima, accelerazione del fenomeno stesso
Dell’inverno italiano del 1981 rimane per molti il traumatico ricordo di un freddo inverno ventoso e senza neve, soprattutto sulle Alpi dove, in alcune località sciistiche gli impianti di risalita non aprirono mai i battenti.
Lo spartiacque tra la predominanza di masse d’aria fredda su quelle calde, ed il passaggio alla predominanza opposta, avvenne proprio durante quell’infausto inverno.
I forti e tempestosi venti da Nord raggiunsero per la prima volta il valore record dei 168 kmh sul Monte Pilatus nei pressi di Lucerna in Svizzera.
♠ Questo valore con l’avvento del Global Warming, è stato poi più e più volte superato, fino a toccare l’attuale record dei 195 kmh registrato il 3 gennaio 2018 nella stessa località.
Tutto questo a certificare come, la nuova distribuzione delle grandi masse d’aria, non più lungo i Paralleli (Ovest-Est) ma bensì lungo i Meridiani (Nord-Sud), sia in grado di provocare fenomeni meteo estremi come l’appena citata Tempesta Burgling.
La preoccupazione maggiore da parte della comunità scientifica, sta proprio nell’improvvisa e brusca accelerazione delle anomalie termiche globali.
RISCALDAMENTO INARRESTABILE
Di seguito: Grafico dell’andamento termico Globale, in cui è possibile osservare il rapido ed inarrestabile aumento delle temperature, su scala globale, con evidente impennata a partire dai primi anni ’30 e successivamente dai primi anni ’80.
Secondo il 4° Report dell’IPCC, nel XX secolo la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di +0.74°C.
I modelli climatici elaborati dall’IPCC indicano per il XXI secolo un potenziale aumento di temperatura compreso tra +1,4 e +5,8°C.
Nel 1982 iniziò la vera impennata delle temperature globali, tutt’ora in corso, l’anomalia termica mondiale tra superfici e mari, per la prima volta arrivò a +0,1°C, già a +0,2 nell’85.
Nel 2003 l’anomalia positiva si attestava a +0,5°C e da lì continuò ad aumentare inarrestabilmente.
La totalità dei nevai presenti sugli Appennini e su gran parte delle Alpi, iniziò a regredire, fino a scomparire completamente dagli Appennini, ed attualmente è in forte regressione su tutte le Alpi con uno scioglimento dei ghiacci, così rapido, come non lo si era mai visto prima. In Groenlandia si sono già persi alcuni milioni di metri cubi di ghiaccio.
Nel 1982, per la prima volta sulle Alpi fu possibile assistere ad intere giornate senza che fosse visibile una sola nube in cielo, fino ai confini dell’orizzonte.
♠ Questa condizione di assenza di nubi, ai giovani d’oggi potrà apparire come una normalità. Prima del 1982 non lo era mai stata. Prima d’allora infatti, poche o tante, ogni pomeriggio sulle zone interne montane, comparivano le nuvole cosiddette ‘ad evoluzione diurna‘ tipiche della condensazione del vapore acqueo durante il pomeriggio.
Spesso questa anomalia, con completa assenza di nubi, si protrasse per più giornate consecutive.
Tutto ciò dovuto ad una progressiva espansione fin sulle Alpi di caldi Anticicloni Africani, a conclamata matrice Tropicale, con livelli di geopotenziale molto alti, se non persino al massimo valore dei 600 gpdam.
Iniziarono a fondere i ghiacciai più bassi che si ritirarono e, la quota delle nevi perenni passò dai 3200~3300 mt ai 3500~3800, mentre nel corso degli anni ’90 si è assestata attorno ai 4000 mt. Nel corso dei mesi caldi del 2022 lo zero termico si è addirittura innalzato fino a quote prossime ai 4.800/5.000 metri.
Nel 2018 le webcam d’alta quota del Monte Rosa ci hanno mostrato un anno senza alcuna pioggia presso il rifugio Capanna Margherita in vetta alla Punta Gnifetti. Ciò nonostante, le stesse webcam ci hanno mostrato anche che le nevi invernali, durante il periodo estivo, si fusero rapidamente al di sotto dei 4.300 mt.
Questo nonostante le frequenti nevicate che, anche durante la primavera e parte d’estate, hanno interessato la vetta più alta del Piemonte.
COME SI MANIFESTA O SI MANIFESTERÀ IL RISCALDAMENTO GLOBALE DEL NOSTRO PIANETA?
Come accennato, una delle manifestazioni più eclatanti dei recenti Cambiamenti Climatici, è la cosiddetta Meridianizzazione della circolazione atmosferica o dei Flussi Meridiani.
Scambi di masse d’aria calda e fredda avvengono tra Polo Nord ed Equatore con maggior frequenza e rapidità rispetto al passato.
Come puoi osservare nella simulazione della mappa 1 di seguito, i Flussi Meridiani hanno preso il sopravvento sulle normali circolazioni tipiche delle nostre latitudini, ovvero del cosiddetto Flusso Zonale della mappa 2 successiva.

Anticicloni a matrice Tropicale (oggi detti ANTICICLONE AFRICANO) diventeranno sempre più aggressivi con masse d’aria molto calde e particolarmente secche, oltre che, accompagnati da valori di Geopotenziale molto alti, fino a 600 gpdam, nel cuore di questi stessi Anticicloni. [↑mappa 1].
Il cosiddetto Anticiclone delle Azzorre, che normalmente stazione in Oceano Atlantico con valori massimi proprio in prossimità dell’Arcipelago delle Azzorre (da cui prende il nome), nel corso degli ultimi decenni, ha visto il suo raggio d’azione estendersi a dismisura dalle coste del Nord America fin sulle coste della Penisola Iberica e Mediterraneo occidentale ma, di fatto modificando le sue antiche caratteristiche di Anticiclone mite portatore di masse d’aria umida.
Oggi questo Anticiclone non è più presente solamente ad est dei Caraibi e sull’omonimo Arcipelago ma, grazie a continue iniezioni d’aria torrida Sahariana, in arrivo dall’entroterra nord africano verso l’Oceano, assume a tutti gli effetti caratteri puramente Tropicali con valori di Geopotenziale prossimi ai 588 e 594 gpdam che si spingono con gran frequenza e persistenza fin sull’Europa occidentale con non più rare estensioni fin sulla Gran Bretagna-Germania e persino Danimarca, così come accaduto a metà mese di Luglio 2022 con diffusi record di caldo, anche oltre i 40°C tra Spagna, Francia e persino Inghilterra del Sud (Record di caldo assoluto Britannico, registrato nei pressi daell’Aeroporto di Londra Heathrow, il giorno 19/07/2022 con picco a +40,2°C).
La normalità climatica per le nostre latitudini sarebbe rappresentata da Correnti Oceaniche (Correnti Atlantiche) dette Flusso Zonale, così come normalmente accaduto prima degli ultimi decenni [↓mappa 2].

Non solo ma, questi Anticicloni di tipo Tropicale si eleveranno sempre più verso Nord innescando, brevi quanto repentine risposte fredde o persino gelide, dalle alte latitudini polari verso quelle più meridionali temperate.
La neve sul deserto del Sahara non è più un’utopia
La neve sul deserto oppure anomale ondate di gelo fin sul Nord Africa o fin sul Golfo del Messico sono solo alcuni esempi di eclatanti Cambiamenti Climatici.
Che nevicasse fin sul Sahara era già successo più volte nel corso dei primi decenni del 2000, ed è capitato anche durante le prime giornate di Gennaio 2019, per citare uno degli episodi più eclatanti, ma di episodi simili ce ne sono stati molti altri, senza citare poi il gelo estremo con annesse intense bufere di neve, abbattutesi sul Texas e stati meridionali degli Stati Uniti d’America durante il gelido inverno 2020/2021.
Questo non vuol dire che il Riscaldamento Globale del pianeta sia un’invenzione di alcuni scienziati pazzi che vogliono terrorizzare il mondo intero.
Significa che in inverno il Vortice Polare → insieme di Depressioni delle fredde aree nordiche, disturbato da Anticicloni caldi a matrice Tropicale, che si elevano fino in area Artica, genera risposte fredde o gelide → insolite espansioni verso Sud, che possono raggiungere latitudini molto meridionali.
► L’avvezione gelida di fine gennaio 2019 ha portato negli USA temperature glaciali conseguenti proprio ad una “rottura” → “split” del Vortice Polare. Lo stesso è accaduto anche durante l’inverno 2020/2021.
Siccome una rondine non fa primavera, ecco che subito dopo il gelo estremo, tutto torna alla normalità attuale, con la primavera, anzi con la torrida estate, che avanza sul nostro emisfero, aggressiva più che mai.
Le giornate di metà febbraio 2019 hanno visto infatti un Anticiclone a matrice Tropicale affermarsi e rafforzarsi gradualmente su tutta l’Europa Occidentale, dopo un breve cenno di inverno.
Pasqua 2021 ha visto un nuovo Anticiclone a matrice Africana portare insolite temperature pre-estive con rapide precoci fioriture primaverili anche al Nord e su buona parte d’Europa, seguite però da una nuova avvezione fredda arginata in campagna, con l’ausilio di fuochi o nebulizzazioni d’acqua tra vigneti o frutteti, per scongiurare la cascola dei fiori.
In questa mappa a cura del Centro Meteo Europeo ECMWF per il giorno 24 Febbraio 2019, è possibile osservare la proiezione relativa ai geopotenziali alla quota dei 500 hpa.
Nota nel colore arancio/rosso scuro, la bolla calda Africana, con gli ANOMALI valori di geopotenziale massimi di 600 hpa, che non dovrebbero assolutamente vedersi in Europa durante il mese di Febbraio.

Nella mappa sopra↑, puoi verificare come la meridianizzazione della circolazione atmosferica è reale e ben visibile, oltre che imputabile ai cambiamenti climatici ed al Riscaldamento del Pianeta.
Il Vortice Polare [nei colori dal verde al blu/fucsia/viola], si espande da Nord a Sud fin nel cuore dell’Atlantico temperato prossimo all’Arcipelago delle Azzorre. Il caldo Anticiclone Sub-Tropicale [nei colori dal giallo all’arancio/rosso], invece si estende dall’Africa Nord Occidentale fin sulla Scandinavia, anziché estendersi verso Libia ed Egitto, come sarebbe normale che fosse, mentre una lingue fredda [di colore verde], emanazione del Vortice Polare russo, sprofonda con una Depressione fredda fin sul Mar della Sirte e Libia settentrionale.
FENOMENI METEO ESTREMI ALL’ORIZZONTE
ANZI, ORMAI GIA’ BEN PRESENTI!
Senza voler terrorizzare nessuno, da alcuni decenni a questa parte, la comunità scientifica internazionale ci manda precisi avvertimenti riguardo ai Cambiamenti Climatici e a tutte le conseguenze che questi comportano.
Lo scioglimento delle calotte artiche, dei ghiacciai alpini ed il concomitante progressivo rapido aumento delle temperature, produrranno non solo un innalzamento del livello dei mari ma soprattutto di uno smisurato aumento dell’energia presente in atmosfera.
Maggior energia significa aumento dei fenomeni meteorologici estremi, siano essi cicloni, uragani, tornados, alluvioni, siccità, ondate di caldo o ondate di gelo.
La modifica della circolazione atmosferica con alternanze di fenomeni quali El Niño o La Niña, modificherà i pattern climatici (teleconnessioni atmosferiche).
Si genererà il caos oltre che un’accelerazione del ciclo dell’acqua a livello globale ed una modifica dei regimi di piovosità a scala sia globale che locale.
► In pratica, alternanze tra fasi siccitose e fasi alluvionali saranno sempre più possibili se non del tutto certe.
Nel 4° rapporto dell’IPCC si evidenzia come nell’Oceano Atlantico settentrionale, a partire dal 1970, vi sia stato un vistoso incremento nell’intensità dei cicloni tropicali, correlato all’aumento delle temperature superficiali del mare.
CAMBIAMENTI CLIMATICI E FUNGHI
Puoi leggere tutto su questo argomento nell’apposito articolo che trovi su funghimagazine → CLIMA E FUNGHI, I CAMBIAMENTI CLIMATICI ED I FUNGHI.
Per ora ti anticipo solamente che i Cambiamenti Climatici hanno una influenza diretta, non solo sulla distribuzione della vegetazione, degli animali e di noi umani ma, anche e soprattutto dei funghi.
I funghi necessitano di condizioni ambientali costanti, mai estreme e soprattutto tipiche, inquadrabili in temperature tendenzialmente neutre/temperate ovvero, mai troppo calde, mai troppo fredde, con tassi d’umidità dell’aria preferibilmente elevati e piogge non concentrate in brevi ed intensi episodi saltuari ma, ben distribuite sul territorio e nel tempo.
► Ondate ripetute di caldo e secco possono spingere i miceli a fruttificare compulsivamente con anche improvvise importanti buttate che, non sono mai il segnale di ricchezza e abbondanza, ma il pessimo segnale che i miceli stessi sono in sofferenza, per tanto compulsivamente e in preda al panico, fruttificano tutti insieme affinché molte spore che i nascenti carpofori distribuiranno sul suolo, potranno schiudersi e vegetare all’indomani di una eccezionale ondata di calore torrido che potrebbe far morire gran parte degli attuali miceli.
Pensaci quando entri in un bosco e ti accorgi che, nonostante il caldo ed il secco, riesci comunque a mettere buone quantità di funghi nel cesto.
► Sappi che in questi casi, il tuo raccolto, potrebbe contribuire gravemente all’estinzione della colonia fungina perché, raccogliendo i pochi o tanti funghi che i miceli saranno riusciti a far nascere, nonostante le condizioni climatiche avverse, impedirai la dispersione delle preziosissime spore, quindi la sopravvivenza della specie.
NOI, NEL NOSTRO PICCOLO COSA POSSIAMO FARE?
Rimanere inermi? Certo che no!
Anche nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa affinché i Cambiamenti Climatici non ci siano fatali.
Come scrivevano Gino & Michele, “anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano“.
Sta a noi, nei nostri piccoli gesti quotidiani, fare qualcosa per non aumentare a dismisura le già elevate emissioni di gas serra, in particolar modo di anidride carbonica.
GRETA THUNGBERG UN ESEMPIO DA SEGUIRE
► Da Wikipedia:
Il 20 agosto 2018 Greta Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018.
La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate.
Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.
Per questo scopo, è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).
É stata denigrata, accusata di essersi arricchita alle spalle delle gente comune, ricoperta di insulti. I poteri forti, coloro che sono responsabili dei maggiori quantitativi di emissioni di gas serra, con il supporto e l’auto di alcuni schieramenti o partiti politici, hanno creato ad arte centinaia di fake news volte a denigrare Greta Thungberg ed il suo movimento ambientalista. Com’era facilmente prevedibile, quando un avversario debole ha troppa influenza, lo si combatte a suon di scemenze, di notizie false a forte effetto ed impatto sulla gente non informata o che trae le proprie informazioni da stupidaggini scritte sui Social, del tutto prive di alcuna ufficialità, anche quando riportano opinioni, semplici opinioni, null’altro che opinioni di opinionisti che fanno i fenomeni in tv o su giornali di parte.
COSA FARE NEL CONCRETO?
Ricrodati che tutte le azioni citate di seguito hanno un pesante effetto sui Cambiamenti Climatici.
Per evitare di produrre inquinanti e sprechi, e quindi che il clima cambi pesantemente a causa di nostri gesti, evitiamo o impariamo per esempio:
♥ a fare una spesa consapevole, evitando di acquistare prodotti imballati con plastiche ed altri materiali difficilmente smaltibili o riciclabili
♥ Evitiamo il consumismo sfrenato senza alcun senso, solo per appagare i nostri istinti psicologici, magari facendo inutili acquisti compulsivi.
♥ Evitiamo anche di percorrere in auto 60 o più chilometri per andare a fare il pieno di carburante dove questo costa 20 centesimi meno che vicino a casa nostra.
Noi non siamo né grossisti e neppure grandi consumatori che hanno realmente la necessità di fare grandi scorte alimentari, che spesso finiranno poi gettate nella spazzatura perché inutilizzate e nel frattempo scadute.
Il risparmio apparente, non solo andrà perso in consumo di carburante nello spostamento, ma ci tornerò indietro sotto forma di metalli pesanti, particolato, Anidride Carbonica ed altri inquinanti che emettiamo in atmosfera.
♥ Se possibile, evitiamo di acquistare prodotti che devono giungere dall’altro capo del mondo.
♠ Ti sei mai reso conto di quanta energia occorra sprecare, affinché il nostro acquisto possa attraversare l’intero pianeta? Acquistando per esempio in Cina, non solo sottrarrai posti di lavoro al territorio, e magari pure a te stesso, perché farai chiudere le fabbriche locali, ma aumenterai anche l’inquinamento prodotto per il trasporto del bene stesso, probabilmente anche futile.
Siamo sempre consapevoli dei nostri gesti
I Cambiamenti Climatici possono esser causati anche di una lampadina lasciata inutilmente accesa per ore ed ore. Questo stupido gesto, non solo ci costa in termini di bolletta energetica, ma anche in termini di consumo di energia e di inquinamento generato durante l’alimentazione di questa lampadina lasciata inutilmente accesa.
♥ Riciclare il maggior quantitativo possibile dei nostri rifiuti, conferendoli in maniera corretta negli appositi contenitori, è per noi oggi un autentico dovere.
Evitare di abbandonare nei boschi rifiuti di qualsivoglia natura, ma soprattutto di gettare in mare rifiuti e plastiche che impiegheranno centinaia o migliaia di anni a degradarsi.
Ci sarebbero dozzine o persino centinaia di altri buoni esempi di comportamenti, utili per evitare di inquinare ulteriormente il pianeta, ed aggravare progressivamente il riscaldamento del pianeta.
Uno su tutti però, mi preme di ricordartelo, prima di chiudere questo articolo…
Ricordati sempre che hai un diritto inalienabile che per fortuna nessuno ti può togliere, finché non ci troveremo in un regime totalitario, come in altre parti del Pianeta già sta accadendo.
Il diritto al voto
Il diritto di far sentire la tua voce e, di imporre le tue idee, ai politici che, senza il tuo voto, potranno sbraitare all’infinito, rimanendo però con le mani legate.
RICORDATI CHE SEI TU, CHE DEVI IMPORRE AI POLITICI L’AGENDA E LE COSE DA FARE, NON VICEVERSA, SUBIRE TU LE ANGHERIE INVENTATE DAI POLITICI.
Ricordati che possono dipendere dal tuo voto le scelte economiche, politiche ed ambientalistiche, il freno ad alcune lobbies di pensiero, politiche o economiche, ma soprattutto la lotta o meno ai Cambiamenti Climatici.
Hai nelle tue mani il diritto di incazzarti come le formiche e, il dovere di non farti infinocchiare, con presunte storielle che vorrebbero farti credere che i Cambiamenti Climatici siano una cosa normale perché, morire abbrustoliti sotto oltre 40°C, non ha assolutamente nulla di normale!
Non farti sottrarre di mano questi diritti.