© FunghiMagazine.it - contatti email: info@funghimagazine.it
I funghi di Agosto
Funghi di Agosto. Dove non regnano sovrani caldo-torrido e siccità, Agosto potrebbe rivelarsi un ottimo mese per molti tra i più comuni funghi commestibili. Vediamo dove e quali funghi cercare nel mese di Agosto
FUNGHI DI AGOSTO – Prima parte
INDICE
Agosto, ottimo mese per i funghi, se piove, altrimenti ai funghi ci penseremo a Settembre
Tra i più radicati, nelle teste dei cercatori di funghi, tra tanti luoghi comuni da sfatare, c’è senz’altro quello che Agosto è il mese peggiore per i funghi.
Se un fondo di verità c’è, bisogna però ribadire che si tratta proprio di un semplice fondo, e non di una norma.
Come detto mille e più volte, in molti articoli che ho fin’ora pubblicato, i funghi non conoscono veri e propri calendari, né sembrano voler iniziare proprio ora a dover sottostare ad alcuno.
I funghi nascono e prolificano quando ci sono le condizioni ideali, e non è assolutamente detto che queste non possano verificarsi proprio durante il caldo mese di Agosto, ovvero durante il mese dei vacanzieri, dei soggiorni al mare o in montagna, del solleone, della siccità.
Già, perché anche il clima sembra non voler più esser imbrigliato in schemi precisi e consolidati e, l’insolito clima alluvionale di Luglio 2021 lo può dimostrare ampiamente.
Il mese record delle grandinate del Nord Italia non somiglia neppure lontanamente a ciò che di solito ci si attende in questo periodo dell’anno e, gli alluvioni verificatisi tra Germania-Belgio-Olanda-Svizzera lo dimostrano → leggi in proposito l’articolo Alluvioni in Europa di Luglio 2021.
Il Clima Cambia in base alle percentuali di Anidride Carbonica immessa e resa disponibile in atmosfera e, di pari passo, cambiano anche le abitudini dei funghi estivi che, per poter vegetare correttamente, necessitano di buon caldo, ma anche di elevati tassi di umidità.
A impedire le nascite di funghi possono inoltre essere anche gli eccessi di Ozono presente nel sottobosco dei parchi cittadini, così come pure nei boschi di pianura, collina e montagna.
L’Ozono è un gas di colore blu, dal caratteristico odore agliaceo, percepito da molte persone quando questo è presente in concentrazioni atmosferiche superiori a 0,1 ppm. Accompagna spesso i temporali, dovuto proprio all’ozono prodotto dalle scariche elettriche dei fulmini.
È un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente velenoso, così com’è velenoso ed inibente anche e soprattutto per i funghi, non a caso questo gas viene utilizzato nelle lavanderie per disinfestare indumenti, caschi da moto e altri oggetti, da eventuali presenze fungine.
L’Ozono si genera da molecole di ossigeno biatomico (O2) in prossimità di scariche elettriche, scintille e fulmini.
AGOSTO PIOVOSO E TEMPORALESCO
Come abbiamo visto, il mese di Agosto non si presenta sempre continuamente soleggiato e siccitoso. A volte può succedere che i temporali diventino insistenti soprattutto sulle Alpi ma, talvolta anche lungo l’intera dorsale Appenninica.
Se e quando ciò accade, ecco che non mancano importanti nascite di funghi di ogni tipo.
Già perché Agosto può esser considerato come un mese di transizione tra varie tipologie fungine. Si attardano alcuni funghi primaverili, dominano i funghi estivi ma, generalmente entro e soprattutto dopo il ferragosto, arrivano con prepotenza tutti i principali funghi autunnali.
Possiamo perciò affermare che, clima e quindi umidità/piogge permettendo, il mese di Agosto può diventare il mese della maggiore biodiversità fungina, tra incolti, prati, radure e boschi.
Volendo fare un elenco dei funghi tipici di questo mese, dovremmo stilare una lista lunghissima che include la gran parte dei funghi terricoli, ovvero di quei funghi che normalmente vegetano sull’humus, dei funghi di lettiera, con buona presenza anche di funghi lignicoli, quando e dove le piogge risultano ben presenti con ceppaie, legno giacente al suolo o alberi continaumente umidificati dai temporali.
AGOSTO E I FUNGHI PORCINI
I funghi di Agosto
Naturalmente anche il mese di Agosto è considerabile un ottimo mese per i funghi Porcini, a patto che, come appena ribadito, questo mese sia sufficientemente piovoso.
Un temporale con accumuli di pioggia superiori ai 30 mm può essere un buon innesco per future nascite di funghi Porcini. Molto meglio se i millimetri accumulati sono pari o superiori ai 40/50/60 mm.
Del tutto indesiderabili però nubifragi accompagnati da vere e proprie tempeste con grandine fitta, ancor peggio se questa risulta essere di grandi dimensioni, non tanto per gli eventuali danni fisici che la grandine potrebbe arrecare alla colonia fungina, quanto per l’eccessivo shock termico, con conseguente crollo della temperatura media del terreno o comunque del substrato di vegetazione dei miceli.
La grandine può al contempo provocare anche una parziale o completa defogliazione delle piante, sempre deleteria soprattutto per i funghi micorrizici che creano una simbiosi con le proprie piante predilette che, se private delle proprie foglie, non saranno in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana, indispensabile per la trasformazione dei liquidi assorbiti e messi a disposizione delle piante, da parte dei funghi.
Questi liquidi assorbiti, grazie alla fotosintesi clorofilliana, diventeranno nutrienti sostanze zuccherine utili sia alle piante che ai funghi stessi.
Durante il mese di Agosto di solito, se piove adeguatamente, proseguono senza intoppi le nascite dei Porcini estivi (Boletus reticulatus/aestivalis), ricordandoci però che, di norma ogni “buttata” di funghi Porcini, vede sempre un ciclo di riposo vegetativo tra una buttata e l’altra, che normalmente può durare da 15 giorni ai 20/30 giorni. Se questa pausa vegetativa inizia ad inizio mese con durata di 1 intero mese, allora questi Porcini potrebbero risultare assenti durante l’intero mese ma, questa è un’evenienza del tutto casuale e spesso sporadica e non una norma.
Anche i Porcini Neri/Bronzini (Boletus aereus) durante il mese di Agosto possono diventare ben comuni, e talvolta persino abbondanti, se stimolati da almeno un temporale con accumuli di pioggia superiori ai 50 mm. Questi Porcini amano piccoli shock termici, con rapido passaggio dal suolo molto caldo ad un suolo raffreddato da pioggia fredda e/o da piccoli cenni di grandine di piccolissime dimensioni. Anche in questo caso però una pioggia troppo fredda ed insistente per più giorni, con anche grandinate di medie-grandi dimensioni, può inibire le nascite fino a data da destinarsi.
Agosto è poi il mese dei primi Porcini chiari autunnali, ovvero i Boletus edulis che, di norma iniziano a fruttificare partendo dalle località montane in cui siano presenti boschi di Abete, frequentemente bagnati da buone docce, rovesci o anche nubifragi che però non devono rimanere casi isolati, una tantum, perché gli edulis amano vegetare su substrati costantemente umidi (ma non bagnati) e quindi non amano gli eccessi e ancor meno i ristagni d’acqua.
Di norma i primi Porcini nella varietà autuannale-edulis iniziano a vegetare in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia montano e Veneto settentrionale. Seguono poi i monti della Lombardia e quasi contemporaneamente Grigioni, Canton Ticino e subito dopo alto Piemonte e Valle d’Aosta. Molto sporadici, salvo clima particolarmente favorevole, sull’Appennino settentrionale.
Dopo i ricorrenti temporali di Ferragosto, gli edulis iniziano a vegetare non più solamente tra gli Abeti, ma anche tra i Cirmoli del Triveneto, nel Pino mugo e subito dopo nei boschi misti con Abeti e Faggi.
Per avere buone nascite di Porcini edulis nei boschi esclusivi di Faggio, occorre che ad Agosto piova regolarmente, che le piogge siano costanti e mai eccessivamente abbondanti e soprattutto che non si verifichino grandinate e ancora diverse giornate di sole caldo che fa evapotraspirare rapidamente gli eccessi di pioggia presente al suolo.
Infine i Porcini Rossi/Pinicola, i Boletus pinophilus, in linea teorica durante il mese di Agosto dovrebbero entrare in riposo vegetativo poiché, sempre toricamente, Agosto dovrebbe essere il mese più caldo e secco dell’anno, quindi poco adatto per questo tipo di fungo Porcino.
Sappiamo tuttavia che i cambiamenti cliamatici stanno modificando di fatto e sostanzialmente la stabilità atmosferica tipica di un tempo, con frequenti rapidi passaggi da caldi africani a freddi di tipo autuannale.
Non è infatti raro che, ad Agosto masse d’aria molto calda si spingano dalle zone tropicali oceaniche fin verso la Groenlandia e Polo Nord. Quest’aria calda, col suo arrivo in aria artica, scalza aria fredda preesistente, spingendola talvolta fin nel cuore del Mediterraneo. Se ciò accade, sulle nostre Alpi giunge aria molto fredda, accompagnata da piogge fredde in grado di portare quegli shock termici che piacciono ai Porcini Pinicola.
GLI ALTRI FUNGHI DI AGOSTO
Un buon segnale per capire se il mese di Agosto è potenzialmente buono per le nascite di Porcini chiari autuannali (Boletus edulis), è la presenza nei boschi di funghi “spia” quali le Trombette da Morto (Craterellus cornucopioides) ed i Funghi della Carne (Gomphus clavatus).
Questi sono funghi che amano gli shock termici tipici dei temporali tardo estivi. Amano i suoli molto umidi, anche pregni d’acqua, così come amano il caldo post-temporali.
Se nei boschi questi funghi risultano assai ben presenti, è bene tenerlo da conto poiché, appena i boschi si saranno asciugati, negli stessi luoghi dove questi funghi sono stati ben presenti, si potranno presentare buone nascite di Boletus edulis.
LE BOLETACEE
I funghi di Agosto
Anche il Boleto dal Piede Rosso (Neoboletus erythropus) è un buon indicatore di imminente buttata di Boletus edulis. Anche questi sono funghi che amano i suoli ben bagnati, al contrario dei Porcini perciò, quando nei boschi vi saranno molti di questi funghi allo stadio di primordi o di funghi immaturi, è facile che scarseggino i Porcini ma, non appena si troveranno solamente funghi maturi, allora ecco che può partire la possibile buttata dei più apprezzati e ricercati Porcini.
Ad Agosto nei boschi di Conifere iniziano a prosperare i cosiddetti Badius (Imleria badia) anche noti come Pinaioli-Pinaroli-Castanelli, funghi spesso appartenenti al vecchio genere dei Xerocomus che ora possono trovarsi catalogati come Imleria, Xerocomus, Xerocomellus, Aeroboletus, Hortiboletus, Rheubarbariboletus.
Abbondanti dopo le piogge i vari Leccini, diversificati per ecosistema/habitat e per intensità del freddo.
Tra Carpini-Noccioli-Tigli gli ex Leccinum carpini, ora catalogati come Leccinellum pseudoscabrum. La loro presenza nei boschi è subordinata alla disponibilità di frequenti piogge, sempre assai presenti dopo un generoso temporale, talvolta già a partire da pochissimi giorni dopo la pioggia.
Se i temporali portano piogge fredde, ad Agosto si iniziano a trovare i primi Leccini Rossi o Leccinum rufus, che siano Leccinum aurantiacum o altre varietà dipende dall’ecosistema che li ospita.
Trovi descrizioni ed elenco completo dei Leccini presenti in Italia, con i propri ecosistemi/habitat/alberi associati, nell’articolo → Leccinum aurantiacum e gli altri Leccini rufus o Porcinelli rossi.
Gli ecosistemi caratterizzati da ambienti termofili, quindi molto caldi, mediterranei o anche prealpini caldi, durante il mese di Agosto, possono regalare grandi sorprese fungine, soprattutto in termini di Boletacee, a patto che si verifichino importanti piogge, con accumuli superiori ai 40/50 mm.
In questi habitat ad Agosto non mancano importanti buttate di Boleti reali-regius (Butyriboletus regius), Butyriboletus appendiculatus (i loro quasi gemelli Butyriboletus subappendiculatus invece vegetano tra le Conifere o in boschi misti Abete/Faggio sui monti), iniziano poi a divenire abbondanti le nascite di Boleti fragranti (Lanmaoa fragrans), profumatissimi boleti tipici degli habitat termofili ben umidi, non mancano poi tutte le varietà di Boleti viranti, Boleti che al tocco diventano blu, verdi o di altri colori. → Leggi in proposito gli articoli:
► I Porcini che cambiano colore
► Perché alcuni Porcini diventano blu?
ALTRI FUNGHI COMMESTIBILI DI AGOSTO
Continuano anche durante il mese di Agosto le nascite dei pregiati Finferli/Cantarelli/Galletti. Funghi che, in quasi tutte le regioni d’Europa, e in misura minore in Italia, vengono raccolti d’estate quali migliori funghi per sughi, pastasciutte e intingoli vari. Nell’apposito articolo Cantharellus cibarius e le altre varietà, trovi descritti habitat, periodi di vegetazione e tutte le varietà presenti in Italia.
I Finferli sono funghi che fruttificano all’indomani delle piogge, meglio se abbondanti. Fin tanto che nei boschi abbondano i Fingerli/Finferli/Galletti i Porcini saranno molto meno presenti, o persino assenti, perché necessitano di tutt’altra bagnatura dei terreni. Di norma ad Agosto i Finferli abbondano nei boschi di Faggio, ragion per cui negli stessi boschi si trovano pochi Porcini.
Simili ai Galletti, ma più carnosi e provvisti di aghetti al posto di lamelle o pliche, ad Agosto arrivano anche i primi Steccherini dorati (Hydnum repandum). I primi esemplari si trovano sempre tra i Faggi montani, poi da Settembre con giornate decisamente più fredde, anche in altri ambienti boschivi.
Altri funghi assai ben presenti nel mese di Agosto sono le Russule e gli Imbutini (Clitocybe gibba), entrambi funghi tendenzialmente igrofili (che amano l’umido e la pioggia), perciò presenti nei boschi, a patto che piova spesso, altrimenti risulteranno estremamente rari.
Tra le Russule che ad Agosto diventano più comuni ci sono la Russula virescens e la Russula cyanoxantha (dal cappello madreperlaceo) in ambienti mesofili (intermedi di collina e montagna, né caldi e neppure freddi, ma mediamente umidi). Negli ambienti termofili invece abbondano la Russula vesca e la Russula aurea. Tipica degli habitat montani con Abeti la Russula xerampelina, fungo che molto spesso viene scambiato per un Porcino e per questo preso a bastonate da ignoranti che non sanno essere uno dei più prelibati tra i funghi del genere Russula.
Naturalmente anche ad Agosto non mancano abbondanti nei boschi tutti i funghi del genere Amanita. Alcune sono commestibili (poche) altre tossiche e alcune persino velenose-mortali, l’Amanita phalloides diventa sempre più comune a partire dall’estate con apice di nascite in autunno.
Quando le buttate di Porcini Neri e/o di Porcini estivi giungono al capolinea, ecco che nei boschi, o tra le erbe e radure, arrivano anche gli Ovoli buoni o Ovoli reali (Amanita caesarea). La loro presenza è sempre soggetta a buone o abbondanti piogge pregresse che hanno precedentemente scatenato la buttata di Porcini estivi/Neri. Di solito se si trovano ancora dei Porcini (in contemporanea con gli Ovoli reali), saranno sempre già adulti o persino vecchiotti.
Infine meritano un cenno anche le Mazze di Tamburo, funghi che in teoria possono vegetare sin dalla tarda primavera all’autunno inoltrato. La loro presenza è sempre soggetta a pregresse ottime/abbondanti piogge, senza le quali non potranno vegetare. Non amano gli shock termici e preferiscono di gran lunga le piogge leggere ma frequenti ai nubifragi. Abbastanza simili i funghi Coprini che si caratterizzano per la loro crescita/maturazione in tempi record con liquefazione del carpoforo a maturità sopraggiunta.
Da ultimo, da segnalare i funghi Cardoncelli che possono vegetare anche d’estate ma, è difficile che possano farlo in un’Italia sempre più interessata da prolungate ondate di caldo africano estivo. Se non piove frequentemente e se non fa sufficientemente fresco, la loro presenza d’Agosto sarà decisamente improbabile.
Agosto può infine essere anche il mese di primi fungi Lattari. Decisamente comune, soprattutto nei boschi di Quercia, Carpino e Castagno il Lactifluus volemus, unico Lattaro a latice bianco commestibile. Altri funghi Lattari a latice aranciato-rossiccio sono soggetti a piogge frequenti e clima non eccessivamente caldo. I funghi del genere Agaricus invece più che esser soggetti ad un clima non eccessivamente caldo, necessitano piuttosto di un clima decisamente umido, quindi con piogge frequenti e umidità che ristagna tra prati e radure.
Tutte queste ultime specie o generi elencati, risulteranno perciò scarsi o del tutto assenti durante i mesi di Agosto caldi e poco piovosi.
Tra i funghi lignicoli che ad Agosto possono essere discretamente presenti, a patto che vi siano buone o frequenti piogge, da segnalare i Chiodini estivi (Armillaria tabescens) e il Ganoderma lucisum il miracoloso fungo Reishi.
I FUNGHI DI AGOSTO – APPROFONDIMENTO
I funghi di Agosto – Seconda parte
Ci sono stati anni in cui, prima dell’inizio del Riscaldamento Globale del Pianeta, Agosto era già il primo dei mesi freddi. Sui monti dominavano temporali pomeridiani-serali e fredde nebbie diurne, mentre lungo i litorali, splendeva un sole spesso pallido, perché disturbato dalle velature, avamposti dei cumuli montani.
Dal 1982, data in cui il Global Warming ha iniziato a galoppare vertiginosamente, con progressivo innalzamento delle temperature di tutto il Pianeta, le giornate completamente prive di nubi sono diventate una realtà, non soltanto in località marine o al Centro-Sud Italia, ma anche in zone interne Appenniniche o nel cuore delle Alpi.
I funghi estivi, ed in particolar modo, Porcini Estatini (Boletus reticulatus), Porcini Neri-Bronzini (Boletus aereus) ed Ovoli Reali (Amanita caesarea), hanno iniziato a diventare sempre più comuni anche là dove, prima dell’82 erano considerati merce rara o mai vista prima.
Sono quindi cambiati gli areali di distribuzione di molti funghi estivi, un tempo reperibili solamente in ambienti mediterranei, ora disponibili anche in Pianura Padana o addirittura sulle pedemontane alpine.
Il Boletus aereus può esser considerato il capostipite dei funghi degli ambienti termofili, in buona compagnia per esempio di Rubroboletus (ex Boletus) satanas, Rubroboletus rhodoxsanthus, Rubroboletus dupainii, Butyriboletus regius, Butyriboletus subappendiculatus, Lanmaoa fragrans, Suillellus queletii, giusto per citarne alcuni.
A proposito di Lanmaoa fragrans, a tutt’oggi questi ottimi funghi dall’intenso profumo fruttato, risultano completamente sconosciuti agli anziani che vivono a Nord del Po. Se non hanno mai fatto qualche uscita a funghi in ambienti mediterranei, non sanno neppure che esistono.
Nel mese di Agosto 2020, dopo un forte temporale estivo, mi è capitato di avere una accesa discussione con una coppia di anziani signori che, ignari della commestibilità di questi funghi a loro completamente ignoti, avendone trovati un vero e proprio tappeto all’interno di un bosco termofilo di sole Querce, si “divertivano” a prenderli a bastonate, perché a loro sconosciuti e/o ritenuti tossici.
Ora, pur ammettendo che non conosci questo tipo di funghi che non hai mai visto prima (se vai nei boschi a cercar funghi, dovresti come minimo avere una infarinatura su come ci si comporta nei boschi, sapere che i funghi non commestibili non si distruggono, oltre che saper riconoscere almeno i funghi più comuni, pertanto bisognerebbe rendere obbligatoria, la frequentazione di un corso per poter ottenere almeno il primo permesso-patentino per la raccolta funghi), se ti capita davanti ai piedi un Lanmaoa fragrans e lo scambi per un fungo Porcino, è plausibile pensare che tu ti affretti a raccoglierlo, salvo poi accorgerti che ha il gambo corto e giallo che vira al blu, facendoti immediatamente capire che non si tratta di fungo Porcino.
Raccolto però il primo di questi strani nuovi funghi, tutti gli altri che incontrerai lungo il cammino, saranno ugualmente fragrans pure loro e, se identici, non serve che tu li scappotti o li raccolga, per poi gettarli dopo aver, per l’ennesima volta, constatato non trattarsi di Porcino.
E se, compreso che nel bosco è in atto una autentica buttata di questi funghi a te sconosciuti, ti arroghi il diritto di prenderli a bastonate in testa, come reagiresti se qualcuno facesse lo stesso con te, verificato che sei un deficiente patentato, visto che ti diverti a distruggere funghi sconosciuti?
Ti chiedo scusa se ti sembrerò un po’ esagerato ma, davvero non capisco la psicologia di chi prende i funghi a bastonate e, la ragione per cui si accanisce così insensatamente contro di loro.
Se i funghi stanno nel bosco, è perché hanno una loro precisa funzione
Ringrazia e prostati all’indirizzo degli alberi che ti permettono di respirare, quindi di vivere, e ti sfamano attraverso i loro frutti ed i loro funghi.
Prendere a bastonate i funghi è un comportamento da deficienti e non c’è altro termine che possa definire chi si ostina a farlo, ancor più se, chi lo fa, ha un secondo e ancor più deprecabile fine, ovvero quello di confondere gli altri cercatori, dandogli il segnale che di lì ci è già passato qualcuno e quindi è il caso di smammare e cambiare zona.
I FUNGHI DI AGOSTO, I TERMOFILI
Come ti ho già accennato precedentemente, Agosto è per eccellenza il mese dei funghi Termofili
Come puoi leggere nell’apposito articolo che li descrive → Gli Ambienti Termofili sono boschi caratterizzati dal caldo. Boschi posti in posizioni sì soleggiate, ma anche ben riparate dal vento, in particolar modo dai venti da Nord e Nord Est.
Boschi-Ambienti in cui dominano le Querce, in particolar modo la Roverella o il Cerro e l’Orniello ma che, in balconi ben soleggiati del Nord Italia ed Appennino interno, possono anche esser caratterizzati dal Castagno e/o dal Faggio.
I funghi termofili più importanti li ho descritti precedentemente, gli altri sono:
► Caloboletus radicans,
► Imperator luteocupreus,
► Exudoporus permagnificus,
► Leccinellum lepidum,
► Pulchroboletus roseoalbidus,
► Rheubarbariboletus armeniacus,
Finferli/Galletti / Gallinacci / Cantarelli nelle varietà Cantharellus pallens o C. ferruginascens e C. alborufescens oltre che il più raro Cantharellus melanoxeros (li trovi tutti descritti nell’apposita scheda → Cantharellus cibarius e altre varietà di Galletti).
Nell’habitat termofilo, tra i boschi caldi di Quercia, Castagno e alcuni Pini, all’indomani di buone piogge, in contemporanea con i Boletus reticulatus/aestivalis, in alcuni delimitati boschi della Liguria e Piemonte si può trovare anche un’Amanita che è stata scoperta da poco in Italia, e che ho descritto e raccontato nell’apposita scheda → Amanita erythrocephala, una nuova specie scoperta in Italia.
Le prime finferle di stagione
Nel Triveneto montano, in boschi radi di Conifere, già a partire da metà di Agosto, o comunque con l’arrivo di piogge e giornate decisamente più fredde, diventano frequenti i primi funghi Fiammiferini o Finferle (Craterellus lutescens). Funghi questi che, insieme con le Trombette dei Morti, diverranno decisamente più abbondanti e meglio distribuiti in Italia, tra i mesi di Settembre ed i primi di Dicembre, quando farà decisamente più freddo.
Alcune Russule / Colombine
Di seguito alcune foto di Russule che ad Agosto possono risultare particolarmente ben presenti:
Russule tossiche d’Agosto
Tossiche o comunque non commestibili, sono tutte quelle Colombine dal sapore piccante all’assaggio.
Tra le più comuni ci sono Russula ematica, ubiquitaria nei boschi di Conifere di tutt’Italia, al Nord spesso la si trova anche tra i Castagni. Il nome ‘ematica‘ suggerisce il caratteristico color sangue. Untuosa dai colori brillanti, può presentarsi con colorazioni differenti sulle tonalità rosate, in caso di siccità o di piogge abbondanti.
Sempre in colorazione rosacea anche Russula nana, tossica, comunissima sulle Alpi, il suo colore rosaceo può virare al ciliegia o decolorata di bianco dopo abbondanti piogge. Untuosa brillante.
Anche Russula sanguinea ha di base colorazioni rosacee che possono risultare più intense, sanguinee, con clima secco, più chiare con clima umido. Spesso sfumata di bianco-crema, se consumata cruda ti spedisce dritto-dritto all’ospedale con sindrome gastrointestinale a breve latenza.
Tossica e puzzolente, come suggerisce il nome, la Russula foetens non può esser che fetidamente sgradevole per il forte odore di candeggina. Piccantissima. Assai comune, fruttifica dopo buone piogge in tutti i boschi d’Italia.
Infine ti propongo una Russula che, dopo abbondanti piogge può risultare tappezzante, con esemplari tanto carnosi da apparire come le Russule più grandi dei boschi. Si chiama Russula nigricans e varie sottospecie, non è particolarmente tossica, in alcuni casi potrebbe anche non esserlo affatto, ma dal sapore terroso e leggermente piccante. Potrebbe farti accusare forti dolori intestinali dopo il consumo. Ha colorazioni variabili dal bianco al biancastro-grigiastro con leggere sfumature beige o grigio cenere. A completa maturazione scurisce fino a diventare completamente nera una volta secca. Molti cercatori inesperti, vedendo il suo imbuto nero, la scambiano, erroneamente, per una grossa Trombetta dei Morti.
Alcune altre fotografie
I funghi di Agosto – Ultima parte

Piogge e temporali estivi, ad Agosto, innescano anche le prime fruttificazioni del più precoce tra tutti i funghi Chiodini. Armillaria tabescens o Chiodino scalzo.

Questo Chiodino / Famigliola precoce, fruttifica ai piedi delle Querce della Pianura Padana e boschi planiziali (→ di pianura) in genere, dopo abbondanti piogge.
Lo riconosci facilmente per il suo aspetto da fungo Chiodino ma soprattutto per l’assenza sul gambo della caratteristica ‘calza’ o ‘anello’. Di solito ha colori decisamente più chiari rispetto al Chiodino autunnale-invernale (Armillaria mellea), facilmente beige-nocciola-camoscio, mai scuri.
NON PERDERTI
I CALENDARI DEI FUNGHI DELL’ANNO