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Meteo Funghi 15-09-2022 – Tantissimi Funghi Porcini in mezza Italia, ecco dove

Dopo la grande siccità estiva, il ritorno dei temporali su e giù per l’Italia, ha innescato nascite di funghi come non le si vedevano da molti anni a questa parte. In questo aggiornamento, situazione funghi in tempo reale. Dove stanno nascendo i funghi Porcini. La classifica delle migliori nascite in Italia

Meteo Funghi 15-09-2022 – Tantissimi Porcini in mezza Italia, ecco dove

SITUAZIONE FUNGHI IN TEMPO REALE

Era da anni che non si vedevano nascite di funghi Porcini così ben distribuite in gran parte d’Italia, ma soprattutto che non si vedeva tanta varietà di funghi presenti in contemporanea.

L’estate 2022, è bene ribadirlo, non è stata dal punto di vista climatico ciò che funghi e fungaioli si attendevano.

A soffrire per la siccità però, nono sono stati tanto i fungaioli, quanto l’esausta natura che ha dovuto sopportare lunghissime settimane di caldo fuori controllo e, una perdurante assenza di piogge degne di nota.

L’abbassamento del livello dei laghi ed il prosciugamento dei corsi d’acqua è stato sulla bocca di tutti ma, quel che non è stato assolutamente scontato è che, all’indomani dell’estrema siccità, potessero nascere così tanti funghi, d’ogni sorta e Specie, inclusi ovviamente funghi Porcini e pure Ovoli reali.

Come ho già avuto modo di scrivere nei precedenti articoli, sia di aggiornamento meteofunghi che di didattica → leggi:

per quanto la siccità non faccia assolutamente bene alla natura tutta, questa ha un rovescio della medaglia che può risultare assai gradito ai fungaioli, stimola infatti le nascite di funghi allorquando finalmente giungono importanti piogge.

Un lungo periodo di siccità, costringe infatti i miceli a concentrare tutte le proprie energie nella costituzione di apparati riproduttivi, a discapito degli apparati scheletrici che consentono ai miceli di espanderli e di allargare il proprio raggio d’azione.

Ciò è indotto principalmente dall’impossibilità di ‘costruire‘ nuovi ‘mattoni‘ necessari ad ampliare la rete di ife/miceli poiché in un terreno torrido, caldo ed eccessivamente secco, il micelio si disidrata e non è in grado di assorbire acqua e nutrienti.

La siccità blocca i processi di osmosi che consentono ai miceli di idratarsi e d’altra parte, in assenza d’acqua o anche di adeguata umidità, come potrebbero mai farlo? Sarebbe come dire che tentiamo di dissetarci bevendo da una bottiglia priva d’acqua.

La poca acqua che i miceli riescono a pescare dalle profondità del terreno o da fonti d’acqua anche distanti dalla pianta micorrizata, vengono perciò concentrate all’interno di piccoli ‘nuclei‘ di condensazione dei nutrienti che, al momento oppurtuno, quando umidità ed acqua torneranno nuovamente disponibili, daranno vita ai riproduttori, ovvero ai carpofori, cioè ai funghi che noi raccogliamo.

CONSEGUENZE DELLA SICCITA’ SUI MICELI

Meteo Funghi 15-09-2022

Approfitto con l’occasione per rispondere a chi ancora mi domanda come sia possibile che i miceli non muoiano durante importanti fasi di eccesso di calore e siccità.

A questa domanda si può tranquillamente rispondere con esempi pratici…

Sicilia, Sardegna, Calabria, Tunisia, Marocco, Algeria, Spagna, per citarne alcuni. Tutti territori che durante i mesi estivi risentono di pesanti e prolungate ondate di calore e siccità.

Territori che nel Nord Africa sono già desertificati eppure, ogni anno, puntualmente, là dove esistono ancora boschi o foreste e quindi, dove a fine stagione secca finalmente torna a piovere, non mancano di tornare puntuali, anche se per brevi o brevissimi periodi, i funghi ed in particolar modo i funghi Porcini.

Questo perché i funghi sanno adattarsi ai cambiamenti climatici assai meglio di quanto non sappiamo e possiamo fare noi Sapiens.

Durante i peridi più cupi, quando la siccità si fa più estrema ed il caldo galoppante, i miceli superficiali si disidratano, alcuni muoiono anche ma, in generale è più probabile che questi si ritirino al di sotto dello strato superficiale dell’humus, portandosi nella Rizosfera inferiore, nel sottosuolo minerale, spingendosi, se è il caso, fin sullo strato di roccia madre dove, l’impermeabilità della roccia sottostante, favorisce il deposito di umidità ed acqua, con formazione anche di vere e proprie falde acquifere.

Fin tanto che avremo una stagione fredda, o comunque fresca e piovosa dopo la siccità, i miceli e le spore di superficie si potranno re-idratare, dando vita a nuove nascite di riproduttori che serviranno a garantire la sopravvivenza della specie.

I problemi subentreranno solamente quando, ipoteticamente si dovrebbe avere una unica lunghissima stagione calda, senza mai intervalli freddi, così come avviene nelle desertiche zone tropicali.

Spore o Endospore (Spore di resistenza) per potersi schiudere hanno necessità di idratarsi e rimanere a mollo per almeno un paio d’ore consecutive, per questa ragione è ragionevole sperare in una pioggia copiosa ma, ricordati sempre che, una pioggia troppo veemente che cade su di un terreno secco, accidentato/scosceso può provocare più danni che bene.

Un pioggia violenta (così come visto nei telegiornali) dilava a valle rapidamente e violentemente, trascinando con sé qualunque cosa, che si tratti di foglie-lettiera, terra, pietre, rami, piantine, cespugli, alberi.

Un sottobosco dilavato da una pioggia violenta potrebbe impoverirsi perché l’acqua ruscellante asporta i nutrienti di superficie o persino dell’intero strato di humus, oltre che asportare le spore depositate sulla lettiera o sul terreno.

Dove quest’ultime si depositano, insieme con le spore strappate dal suolo, tra radici, al di là di pietre che riparano dalla violenza del ruscellamento, tra cespuglietti d’erba o altri vegetali, si potranno successivamente avere buone nascite di funghi, anche in veri e propri gruppi-famiglie ma, per i boschi è sempre bene, anzi meglio, che piova con tutta calma, anche relativamente poco, ma frequentemente → Nell’immagine di seguito, scattata dal mio collaboratore Afonso Conti, puoi vedere come si presenta un bosco di faggi completamente ‘dilavato’ da pioggia ruscellante, in cui non vi è quasi più presenza di lettiera al suolo.

Meteo Funghi 15-09-2022
Meteo Funghi 15-09-2022 – Bosco di Faggi ‘dilavato’ da acqua ruscellante

Un bosco pianeggiante avrà più probabilità di re-idratarsi rapidamente rispetto ad uno fortemente ripido, consentendo al contempo anche alle spore di re-idratarsi, di schiudersi e di formare nuovi miceli primari e poi secondari.

Ovvio che un bosco che riceve adeguate piogge ripetute, per la prima volta dopo una forte siccità, esploderà letteralmente di funghi d’ogni specie e genere, così come sta accadendo in questi giorni in mezza Italia.

Si va dai classici Boleti, non solo funghi Porcini, ma anche molti Neoboletus erythropus (Boleti dal piede Rosso) o Imleria badia (che ora includono diverse specie di ex Xerocomus). Questi, entrambi, spesso sconosciuti ai più che mi mandano decine di foto chiedendomi l’identificazione e spesso scambiandoli erroneamente per Porcini Neri (Boletus aereus). Le abbondanti piogge delle ultime settimane ne hanno fatti nascere a migliaia, anche là dove non li si era mai visti prima.

Nei boschi dal piano ai monti, in quest’ultima settimana è stato un vero e proprio esplodere di nascite di Boletus calopus o di Boletus satanas (entrambi piuttosto simili ma, il primo tipico degli habitat fresco-umidi detti >Mesofili, il secondo invece, tipico dei soli habitat caldi detti >Termofili).

Altre boletacee rinvenute in abbondanza sono i Butyriboletus regius o pseudoregius, Boletus rhodoxanthus, Boletus pulverulentus, Boletus radicans, Boletus appendiculatus o subappendiculatus ed infine Boletus luridus e, nei boschi più umidi Strobilomyces strobilaceus, giusto per citare i più comuni, quelli più fotografati e mai visti prima da molti utenti che si sono stupiti di vedere così tanta abbondanza e biodiversità, riunita in pochissimo spazio.

→ Puoi scoprire i Boleti appena citati, all’interno dell’articolo dedicato agli AMBIENTI TERMOFILI D’ITALIA con descrizione dei Boleti Termofili commestibili ed i Boleti Termofili tossici.

Ovviamente, oltre ai Boleti, i boschi in questi giorni stanno letteralmente brulicando di molte altre specie fungine, a partire dalle Amanite (sui monti sono già arrivate le rosse Amanite muscarie o funghi dei puffi, al piano le Amanite caesarea o Ovoli Reali), ad arrivare ai Prataioli nei prati, Hygrophoraceae, Tricholomataceae, Cortinari, Russule, Coprini, Mazze di Tamburo, Leccini, Cantarelli e vari funghi lignicoli, sia di legno vivo, che di legno morto.

Meteo Funghi 15-09-2022 – Tantissimi Porcini in mezza Italia, ecco dove

DOVE STANNO NASCENDO I FUNGHI PORCINI 2022

Ovviamente, credo sia superfluo dire che le nascite più copiose si stanno registrando là dove la siccità estiva è stata più intensa ma, a partire dal dopo ferragosto, si sono avute piogge importanti e ripetute, utili a re-idratare spore e miceli.

Nascite però importanti si sono registrate, e sono tutt’ora ben presenti, anche in località in cui la siccità non è stata sofferta più di tanto, salvo in periodi meno lunghi che altrove, durante l’infausto mese di Luglio 2022.

Anche vaste porzioni di Alpi hanno beneficiato di ottime nascite di Porcini ma, la novità è che non si sono mai visti prima così tanti Porcini autunnali / Boletus edulis tra centro e sud Italia.

Edulis si sono, o si stanno infatti ancora trovando, oltre che prevedibilmente al Nord, anche in Toscana, Lazio-Abruzzo, Campania-Basilicata, Calabria e persino in quota in Sicilia.

Ma vediamo nel dettaglio dov’è piovuto maggiormente nel corso degli ultimi 20 giorni.

PIOGGIA DI AGOSTO 2022 E NASCITE DI FUNGHI

Meteo Funghi 15-09-2022

  • 1 Settembre è piovuto in gran parte d’Italia. Tolta la Sardegna orientale, la Sicilia, il Valdarno inferiore, Liguria di levante, Emilia, Veneto pianeggiante, Friuli Venezia Giulia, Lombardia padana, Alessandrino-Astigiano, Torinese montano e Val d’Aosta, per il resto, è piovuto quasi ovunque con maggiori accumuli in Romagna, Marche, Abruzzo e Molise costieri, Lazio, Campania soprattutto costiera ed in particolar modo nel Cilento, Basilicata tirrenica-Golfo di Maratea, Calabria nord-orientale tra Orsomarso-Lao e Catena Costiera. Meno nel Cadore-Bellunese.
  • 2 Settembre il maltempo ha dato una tregua con poche piogge sulla Val d’Aosta, alto Piemotne, sporadicamente in alcune zone della Liguria, soprattutto attorno a Genova, Gargano, Salento, Savuto Cosentino e Nebrodi.
  • 3 Settembre nuove buone piogge sul Piemonte montano e pedemontano, in parte dell’Alessandrino ed in Liguria, su alta Lombardia, Alto Adige, Cadore-Carnia ma soprattutto in Toscana con apice delle piogge sui colli tra Livorno ed Empoli-Era-Pesa con piogge di pochi millimetri su Umbria centrale e Lazio maremmano-Tuscia.
  • 4 Settembre piogge non importanti hanno bagnato le Alpi Carniche, l’Appennino Ligure-Emiliano, i confini tra Marche/Abruzzo, Lazio, Campania tutta, localmente in Sila e Salento e nella zona di Alghero in Sardegna.
  • 5 Settembre brevissime docce limitate all’Appennino Ligure-Emiliano e Tirolo.
  • 6 Settembre buone piogge in Val d’Aosta, alto Piemonte, Sotto e Sopra-Ceneri, Alto adige orientale e Carnia.
  • 7 Settembre piogge copiose lungo la direttrice Ivrea-Biella-Vergante-Cusio-Verbano-Lugano con piogge buone anche attorno ai colli del Po. Buone piogge anche in alta Lombardia, leggere in Trentino Alto Adige e Veneto centro-settentrionale, Friuli centrale e Toscana del Montepulciano.
  • 8 di Settembre piogge copiose si sono avute in alta Lombardia tutta, con picco di piogge abbondanti sulla bassa Valtellina e alto Lario ma con ottime precipitazioni fino in Brianza e Milano. Piogge importanti anche in basso Trentino e Carso, ottime piogge nel Livornese, Maremma sia toscana che laziale, bassa Umbria e Lazio settentrionale, buone sui monti di confine tra Lazio ed Abruzzo, qua ripetute poi il giorno successivo 9 di Settembre con interessamento anche del basso Lazio e Campania dal confine al Napoletano, oltre che ancora sulla Lombardia centrale montana (Orobie) e Triveneto.

Le piogge dei giorni a seguire non sono ancora utili per le attuali nascite che, invece, risentono delle piogge di fine Agosto.

  • 31 Agosto ottime sul Veneto orientale, discrete il Ligura di levante, Emilia montana, Marche, Umbria orientale, Sardegna nord-orientale, Abruzzo meridionale, Basilicata settentrionale, Crotonese.
  • 30 Agosto ottime su Liguria di ponente, Torinese, Milanese-Brianza, Lombardia orientale, Trentino-Veneto di confine, Emilia romagna e discrete in Abruzzo interno.
  • 29 Agosto piogge buone nel Sud Italia tra Campania, Puglia e Calabria-Basilicata.
  • 28 di Agosto è piovuto qua e là in Piemonte, poche località, Lombardia qua e là, Triveneto sempre qua e là, meglio in Appennino Tosco-Romagnolo, Marche interne, Lazio interno, Campania tutta, Molise montano, Puglia Dauna, Basilicata e sporadicamente qua e là in Calabria cosentina-jonica e Sicilia nord-orientale.

Le piogge ultili di Agosto si fermano all’incirca al 27 del mese quand’è ben piovuto in alcune località del Torinese, alto Pavese-Alessandrino di confine, Lombardia orobica e Mantovano, Veneto occidentale, Marche settentrionali, Toscana orientale, Lazio interno. Docce locali in Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia orientale, Sardegna nord-orientale.

💥 Tieni però conto che con i funghi non bisogna mai dare nulla per scontato, non stupirti perciò se, in alcune località italiane, le uniche piogge degne di nota si sono avute il giorno 18 di Agosto dopo di che, successivamente si è avuta solo qualche leggera pioggia, eppure ora, a distanza di quasi un mese dall’evento, stanno nascendo funghi Porcini come se non ci fosse un domani. Questo autentico boom di nascite scombina dunque i piani di coloro i quali seguono pedissequamente i dati pluviometrici locali, senza tener conto di tutte quelle variabili che accompagnano le nascite dei funghi che sono, in primo luogo l’andamento termico, in secondo la presenza o l’assenza di vento, infine l’indispensabile rugiada notturna-umidità dell’aria.

Sulla scorta di quanto scritto non è difficile perciò capire dove ora i funghi stanno nascendo maggiormente, tenendo conto, come ti ho appena detto però, anche delle variabili associate.

DOVE CERCARE I FUNGHI NEL SECONDO WEEKEND DI SETTEMBRE

Meteo Funghi 15-09-2022

Una premessa doverosa.

Dove si ha notizia di ritrovamenti di funghi ormai da svariati giorni, in alcuni casi anche 15 giorni, le nascite a questo punto sono già cessate o stanno del tutto per cessare.

Alto Piemonte, in particolar modo Valsesia-Cusio, Pinerolese, Valli del Cuneese hanno dato in termini di nascite di funghi il massimo che potevano nel corso degli ultimi 20 giorni, ora è prevedibile una meritata pausa che, in vista del netto calo di temperature previsto per il prossimo fine settimana, potrebbe segnare la fine delle nascite copiose sui monti più alti.

Man mano che le temperature si abbasseranno, le nascite di funghi caleranno di quota.

In alcuni casi, tra Piemonte-Lombardia-Emilia Romagna-Veneto si è già iniziato a trovare Porcini estivi (Estatini) nei boschi di Castagno delle fascie collinari o basso montane.

Gli Edulis NON sono ancora diffusamente presenti a quote relativamente basse, perché le temperature non sono ancora sufficientemente adeguate per la loro proliferazione, salvo in aree collinari più fresche del Veneto-Friuli e Trentino e parzialmente della Lombardia.

É però plausibile pensare che gli imminenti cali termici possano far partire più diffusamente al Nord, i primi Porcini Edulis di collina dopo il 20 di Settembre, a patto che, la fase ventosa in arrivo dal prossimo fine settimana, si limiti ad uno o al massimo a due sole giornate con venti possibilmente non troppo tesi, altrimenti le prossime nascite collinari saranno da rimandarsi a data da destinarsi.

Putroppo la Sardegna dovrà ancora attendere per avere buone nascite, dal momento che piogge degne di nota non si sono ancora avute.

Durante il weekend è lecito attendersi interessanti nascite di funghi Porcini da Nord a Sud in:

  • Valle d’Aosta, un po’ tutta, anche se in nessuna zona con nascite importanti ma, di Porcini se ne troveranno
  • nel basso Piemonte (dove da poco, SOLAMENTE I RESIDENTI, potranno tornare a cercar funghi nei boschi interessati dalla Peste Suina, a patto che facciano richiesta scritta agli enti competenti)
  • in Liguria, dal Savonese allo Spezzino, privilegiando ancora i boschi montani, benché non si possono escludere buoni ritrovamenti di Porcini Neri tra i Castagni di collina
  • in Valtellina-Orobie e Prealpi Lombarde, oltre che nel Pavese ed entro qualche giorno ancora, anche al piano
  • Nel Canton Ticino, sia Sopraceneri che Sottoceneri
  • in Trentino, dai colli ai monti, molto meno in Alto Adige
  • sulle zone pedemontane del Veneto e del Friuli, oltre che su tutto il Carso
  • in Emilia prima, dopo anche in Romagna
  • in gran parte della Toscana, anche se, in molte zone le nascite ci saranno ma un po’ fiacche
  • in Umbria, soprattutto sui settori Sud-Val Nerina
  • nelle Marche, principalmente in zone interne montane ma anche collinari
  • in Abruzzo, essenzialmente su zone basso montane
  • nel Molise interno
  • nel Lazio, sia in Maremma-Tuscia che nelle aree interne, al confine con l’Abruzzo e pure nel basso Lazio
  • in Campania sarà ancora festa grande con nascite diffuse in quasi tutta la regione, soprattutto però sui settori Est, tra Irpinia-Cilento
  • in Basilicata essenzialmente sull’Appenino Lucano più prossimo alla Campania e Golfo di Maratea
  • in Calabria sul Pollino, Orsomarso-Lao, Catena Costiera
  • in Sicilia quasi esclusivamente sull’Etna e Peloritani-Nebrodi

Chiudo questo articolo di Aggiornamento Meteo funghi 14-09-2022 con la consueta classifica delle regioni in cui, al momento, si stanno registrando le migliori nascite di funghi che sono:

  1. Emilia Romagna
  2. Piemonte
  3. Lombardia
  4. Campania-Toscana-Liguria
  5. Lazio
  6. Veneto
  7. Abruzzo-Molise-Marche
  8. Basilicata
  9. Calabria
  10. Valle d’Aosta-Umbria

Meteo Funghi 15-09-2022 ©funghimagazine.it

FOTOGALLERY E VIDEO FUNGHI PORCINI SETTEMBRE 2022

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Boletus reticulatus
Porcini Estatini – foto: Andrea Ceschi
Boletus aestivalis
Porcini Estatini – foto: Alfonso Conti & Chiara Maulucci
Boletus edulis
Boletus edulis – foto: Alfonso Conti & Chiara Maulucci
Meteo Funghi 15-09-2022
Amanita caesarea – foto: Andrea Colombo (AcO)
Meteo Funghi 15-09-2022
Amanita caesarea – foto: Andrea Colombo (AcO)
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus aereus – Andrea Colombo (AcO)
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus aereus – Andrea Colombo (AcO)
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus aereus – foto: Andrea Colombo (AcO)
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus aereus – foto: Simone PV
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus aereus tra Ornielli – foto: Simone PV
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus edulis – foto: Angelo Giovinazzo
Meteo Funghi 15-09-2022
Boletus edulis ‘gigante’ Foto: Angelo Giovinazzo

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