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MicoZen il giusto approccio alla micologia

I racconti e gli aneddoti di MicoZen, per approcciarsi correttamente ai funghi ed alla Micologia

MicoZen il giusto approccio alla micologia

Parte da qua una nuova avventura, all’insegna del facile apprendimento, di una materia a molti un po’ ostica ma a cui non si può prescindere se si ama la natura ed in particolar modo i funghi.

Oggi più che mai, conoscere i funghi è un dovere da parte di chiunque frequenti un prato, un bosco, un parco e qualunque altro ambiente in cui si sviluppano e crescono i funghi.

Conoscere i funghi è un dovere per non mettere a rischio la propria vita o quella degli altri, ma anche per non mettere a rischio l’ecosistema che i funghi li ospita.

Funghimagazine.it ti presenta Marcello Palmisano, alias MicoZen, un simpatico e preparatissimo Micologo professionista che ti guiderà con i suoi racconti e le sue semplici spiegazioni nel magico e sconosciuto mondo dei funghi.


Un cercatore di funghi si recò un giorno da un micologo e gli disse:

«Sono venuto a fare il corso, questo stupido corso che mi farà solo perdere tempo. Io i funghi li conosco da sempre, andavo a funghi prima con mio nonno e poi con mio padre ed ora, per continuare la tradizione ci porto i miei figli»

Il micologo gli rispose:

«Mi dispiace che tu perda tempo, il tempo è prezioso per tutti si sa, sicuramente sei molto impegnato e sono sicuro che tu li conosca tutti i funghi, tutti i generi almeno conosciuti….o ne conosci di più?»

«Sono un professionista in pensione e ho tutto il tempo che voglio, ma non capisco perché si debba fare un corso per raccogliere i funghi.
Dodici ore di corso poi, come se i funghi cambiassero. Sono funghi: non cambiano».

«Hai perfettamente ragione», rispose il micologo.

«In dodici ore non capirai più nulla, sarà tutto più confuso e poi se i funghi li conosci già tutti avrai mica bisogno di perdere tutto quel tempo… Ti basteranno soltanto 5 minuti».

«Si, certo», rispose il cercatore di funghi, e continuando disse:

«Tuttavia, voglio essere comunque più informato sui funghi, voglio sapere dove posso andare per poter raccoglierne e mangiarne di nuovi».




«Bene», gli rispose il micologo, e continuando gli chiese:

«Hai già alcune basi? È da tanto che vai a cercar funghi? Ci vai da solo o in compagnia?»

Il cercatore di funghi fissò negli occhi il micologo e senza abbassare lo sguardo gli rispose:

«Da sempre, te lo già detto, vado a funghi sin da quand’ero bambino; ora vado solo nel bosco, ho le mie aiuole di funghi e non voglio che qualcuno le scopra e per quanto riguarda le basi, si, raccolgo solo quelli che conosco».

«E quali sarebbero i funghi che raccogli?» Chiese il micologo.

Il raccoglitore, ancor più deciso disse:

«Dunque, raccolgo gialletti, grigini e grigiastri, mazzone e ovuli… mi piace fare sempre un bel misto, faccio bollire tutto e poi li cucino trifolati o in altri modi e posso dirti di essere arrivato a 75 anni in piena salute e senza mai aver avuto un minimo mal di pancia per i funghi

Guardando ed assaporando già la possibilità di prendere l’attestato senza dover subire tutte quelle chiacchiere, accettò.

Allora il micologo mise la sua mano desta nella tasca del cappotto ed estrasse un pezzo di legno colorato e lo offrì al raccoglitore.

Questi prese quel pezzo di legno, lo guardò nel palmo della sua mano e chiese:

«E cosa dovrei farci con questo?»

Il micologo gli rispose:

«è il caffè non ti piace?»

Il raccoglitore guardò ancora il micologo ed aggiunse:

«ma questo è un pezzo di legno!»

Il micologo allora gli disse con un sorriso:

«per me questo è il caffè come per te il grigino, il grigione ed il mazzone son funghi»

«Credo che sarebbe meglio un tè allora», disse il raccoglitore.

Il micologo accettò (conosceva il termine tè evidentemente allo stesso modo del raccoglitore), e insieme si sedettero ad un tavolino del Bar.

Il micologo ordinò due tè e versò l’acqua nella sua tazza…  Successivamente incominciò a versare lentamente il tè nella tazza del raccoglitore.

Quando la tazza fu colma, il micologo continuò a versare il liquido, che traboccò.

«Ma cosa stai facendo?» Sbottò il raccoglitore.

«Non vedi che la tazza è piena?»

«Come questa tazza» disse il micologo.

«Anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di preconcetti, troppo piena di te stesso, perché vi si possa versare dentro qualcos’altro… Come posso spiegarti la micologia, se prima non vuoti la tua di tazza?»

La morale

Il raccoglitore capì che per essere dei bravi raccoglitori bisogna necessariamente mettere da parte, in un cassetto della propria mente ciò che si sa o che è stato tramandato…

Solo dopo aver riempito la mente delle nozioni esatte e scientifiche si potrà riaprire quel cassetto mentale, svuotarlo completamente o riordinarlo.

Questa è la micologia … ascolto e percezione, dialogo e tatto, gusto e mente, in altre parole Ordine!

«MicoZen il giusto approccio alla micologia»

Dott. Marcello Palmisano – Micologo
albo nazionale micologi n 2240

Pagina Facebook Associazione Micologica Valle d’Itria

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