© FunghiMagazine.it - contatti email: info@funghimagazine.it
Piogge alluvionali in alto Piemonte. Ondate di piena come raramente viste prima, tra l’assoluto silenzio delle TV nazionali mentre già c’è chi programma di tornare a funghi in alto Piemonte
Sabato 3 Ottobre 2020 ore 14: Crolla il Ponte sul Fiume Sesia a Romagnano Sesia. Decine, centinaia di altri crolli, frane e smottamenti nel silenzio più assoluto della Stampa nazionale. Ai nostri lettori chiediamo di NON ANDARE ASSOLUTAMENTE NEI BOSCHI IN QUESTO FINE SETTIMANA
Piogge alluvionali in alto Piemonte. Ondate di piena come raramente viste prima, tra l’assoluto silenzio delle TV nazionali mentre già c’è chi programma di tornare a funghi in alto Piemonte
INDICE
- 1 Piogge alluvionali in alto Piemonte. Ondate di piena come raramente viste prima, tra l’assoluto silenzio delle TV nazionali mentre già c’è chi programma di tornare a funghi in alto Piemonte
- 2 L’APPELLO DI FUNGHIMAGAZINE: NON RECATEVI A FUNGHI IN PIEMONTE IN QUESTO FINE SETTIMANA
- 3 Boschi zuppi d’acqua dopo le cosiddette ‘bombe d’acqua’ che, sin dall’inizio del pomeriggio di ieri, hanno iniziato a colpire durante l’intera regione Piemonte
- 4 VENTO E PRIMI DANNI
- 5 I DATI PLUVIOMETRICI DI UN’ALLUVIONE ANNUNCIATA
- 6 FOTOGALLERY DELL’ALLUVIONE DELL’ALTO PIEMONTE
- 7 Condividi:
- 8 Correlati
L’APPELLO DI FUNGHIMAGAZINE: NON RECATEVI A FUNGHI IN PIEMONTE IN QUESTO FINE SETTIMANA
A 24 ore dall’inizio del più serio evento alluvionale subito dalla Regione Piemonte nel corso degli ultimi anni, né stampa nazionale, né TV nazionali hanno ancora dato notizie di quanto sta accadendo in alto Piemonte dove i danni si contano a centinaia con anche alcuni dispersi.
All’inizio del weekend c’è già chi in città, spinto dalla voglia di poter raccogliere ancora funghi tra la Valsesia e l’Ossola, si appresta a mettersi in auto, inconsapevole dei disastri idro-geologici che tra ieri pomeriggio e questa mattina ha subito l’intero territorio a cavallo tra Biellese-Valsesia e Verbano Cusio Ossola.
Chi non ha ancora visto le immagini sui Social di quanto sta accandendo nelle vallate dell’alto Piemonte, è bene che sia consapevole del fatto che, questo fine settimana NON E’ IL CASO DI RECARSI NEI BOSCHI DEL PIEMONTE PER NESSUNA RAGIONE.
Ponti divelti dalla furia delle acque. Strade inghiottite dalla piena erosiva dei corsi d’acqua, frane e smottamenti ovunque, senza contare gli allagamenti ed i boschi letteralmente zuppi d’acqua.
Di solito noi di funghimagazine non ci occupiamo di cronaca ma, visto lo stato delle cose, siamo costretti ad occuparcene per poter tutelare la salute e l’incolumità dei nostri lettori.
Nelle settimane scorse c’è chi si è fatto invogliare dalle numerosissime immagini che sono circolate sui Social di grandi raccolti fatti tra alto Biellese, alta Valsesia e valli Ossolane.
Chi ha programmato di tornare nei boschi, è bene che rimandi queste uscite a data da destinarsi, non solo perché di funghi nei boschi, dopo gli enormi quantitativi di pioggia caduta, è assai arduo trovarne, saranno letteralmente affogati tra litri d’acqua caduta in poco più di 18 ore, ma anche perché la viabilità nelle vallate interne è letteralmente scombussolata dai dissesti idro-geologici, senza contare i numerosi ponti ancora chiusi, in via precauzionale, in attesa che la piena dei corsi d’acqua scenda a valle.
In questo aggiornamento METEOFUNGHI vogliamo porre l’accento sul fatto che, nonostante viviamo nell’era tecnologica, e benché giornali e TV non abbiano ancora dato notizia dei disastri ancora in corso, è indispensabile non programmare le proprie uscite nei boschi all’acqua di rose, ma con la piena consapevolezza dei pericoli che si potrebbero correre recandosi nei boschi.
A FONDO PAGINA LA FOTOGALLERY DEI NUMEROSI DANNI DOVUTI ALL’ALLUVIONE IN ALTO PIEMONTE
Boschi zuppi d’acqua dopo le cosiddette ‘bombe d’acqua’ che, sin dall’inizio del pomeriggio di ieri, hanno iniziato a colpire durante l’intera regione Piemonte
Sin da ieri, il passaggio dall’estate all’autunno non è avvenuto in maniera assolutamente indolore. Una profonda Saccatura Artica si è infatti incuneata sull’Europa Occidentale portando piogge alluvionali, venti tempestosi e fiumi in piena su tutto l’alto Piemonte.
Ad innescare le grandi piogge monsoniche è stato l’arrivo di una profonda Saccatura Artica con Minimo prossimo ai 970 hpa.
Il rapido rafforzamento di un Anticiclone estivo a matrice Sub-Tropicale, innalzatosi dal Tropico fin verso le coste del Labrador in Nord America, ha consentito lo sprofondamento di una Depressione Artica tra la Gran Bretagna e l’Europa Occidentale con Minimo stamani di 978 hpa sul Golfo di Biscaglia.
Le correnti pre-frontali, ovvero che hanno preceduto il Fronte Caldo sono state impetuose. Prima il Libeccio, poi l’Ostro-Scirocco con aria molto umida pescata in pieno Mediterraneo a contrastare fortemente con l’aria fredda in arrivo dall’Oceano.
Già durante il pomeriggio il Fronte Caldo è stato raggiunto dal primo dei Fronti Freddi sul Piemonte occidentale dove si è formato un Fronte Occluso stratificato con aria fredda che scorre al di sotto di aria calda in quota, a sua volta sovrapposta da altra aria fredda a quote ancora più elevate.
Il mix tra aria calda-fredda e le correnti umide Mediterranee ha provocato nella giornata di ieri, 2 Ottobre 2020, la formazione di estesi groppi temporaleschi che in mattinata si sono formati lungo le coste Liguri per poi rafforzarsi, espandersi e migrare a Nord sospinti da venti dapprima da Sudovest, poi da Sud-Sudest.
I vari groppi temporaleschi sospinti da forti raffiche di vento che hanno spesso raggiunto e superato i 100 km orari sulla Liguria montana, con punte attorno ai 130 kmh nell’Acquese, hanno fatto impattare questi groppi temporaleschi contro i contrafforti alpini dall’Eporediese ai Laghi con apice del maltempo tra Biellese-Valsesia-Verbano Cusio Ossola e Canton Ticino.
Il persistere di forti rovesci di tipo temporalesco, anche se spesso privi di fulminazioni a Nord del Po, ha fatto sì che i corsi d’acqua di tutto l’alto Piemonte si siano ingrossati rapidissimamente.
Già ad inizio serata di ieri si raggiungeva e superava il livello di guardia in vari fiumi e torrenti. In serata superavano la soglia di pericolo dapprima il fiume Sesia a Borgosesia, poi anche lo Strona a Gravellona Toce, seguiti poi dal torrente Sessera, e da tutti gli altri affluenti del Sesia.
In contemporanea con lo sfioramento della soglia di pericolo, il Sindaco di Borgosesia Tiramani, decretava la chiusura di tutti i ponti sul Sesia presenti in città, mentre lo stesso fiume in tarda serata, sotto il persistere di fortissimi rovesci di pioggia, accompagnati da altrettanto forti raffiche di vento, iniziava la sua corsa verso l’alto raggiungendo dapprima i 6,5 poi i 7, 8, 9 e persino il livello record di +9,5 metri al di sopra dello zero idrometrico.
Stamani è stato chiuso anche il Ponte sul Sesia presso Romagnano Sesia-Gattinara.
Di seguito i grafici di Arpa Piemonte in cui è possibile vedere l’andamento dell’ondata di piena di Sesia, Sessera e Toce.
VENTO E PRIMI DANNI
Di pari passo con il transito dei vasti groppi temporaleschi raffiche di vento impetuoso soffiavano tra Novarese e Varesotto-Milanese ma divenendo ancor più forti tra alto Novarese-Verbano-Cusio e Canton Ticino con diversi sfioramenti della raffica di 100 km orari sul Mottarone.
Il vento diventava poi ancor più protagonista in nottata, quando ulteriore aria fredda giungeva da Nordovest verso la Francia, valicando a tratti le Alpi occidentali e spingendo masse d’aria ancora molto umida e carica di forti rovesci dalla Liguria centro-occidentale verso l’asse Biellese-Valsesia-Verbano.
Per gran parte della nottata il vento ha fischiato in tutte le località collinari e montane sferzate da piogge battenti sospinte dalle raffiche di vento con brevissime tregue ma anche rapidi transiti di forti rovesci monsonici.
Insieme con le onde di piena di corsi d’acqua minori e maggiori, si sono avuti diversi dissesti idro-geologici dovuti a riversamenti di acqua e fango sulle strade, seguiti poi da vere e proprie frane dal Biellese ai Laghi. Di questi , forse se ne occuperà la cronaca.
In attesa che lo facciano i media, vi proponiamo alcune immagini dei maggiori subiti dal territorio.
Frane ed allagamenti si sono registrati ovunque dal Biellese alla Valsesia e nel VCO, con strade interrotte in Valle Strona di Omegna ed allagamenti tra Gravellona Toce e tutte le aree rivierasche del Verbano.
In Valsesia un disperso a Varallo (VC), lungo la S.P.105, dove una vettura è precipitata nelle acque del fiume Sesia a causa dell’improvviso cedimento del manto stradale. Strade bloccate per frane e smottamenti nelle vallate laterali del Sesia, soprattutto in Val Mastallone.
A Biella lo straripamento del torrente Cervo ha causato il cedimento parziale dell’edificio che ospita la Fondazione Pistoletto, è crollato un ponte presso Piedicavallo e diverse frane hanno interrotto la circolazione stradale nei pressi di Piedicavallo e Bagneri.
Chiusi alcuni tratti della A4, soprattutto tra Greggio e Biandrate, per esondazioni, in particolar modo del Fiume Sesia che ha inondato anche Borgo Vercelli e Palestro.
Sabato 03 Ottobre 2020 ore 14. CROLLA IL PONTE SUL SESIA A ROMAGNANO SESIA
Aveva retto al ben più serio alluvione del 1968 e pure a quello del 2011 ma non alla bomba d’acqua che si è abbattuta su tutta la Valsesia.
Il Ponte che collega Romagnano Sesia con Gattinara è crollato nel pomeriggio di Sabato 3 Ottobre.
In sole 24 ore, il lago Maggiore è passato dal regime di siccità precedente la pioggia al livello di guardia.
I DATI PLUVIOMETRICI DI UN’ALLUVIONE ANNUNCIATA
Impressionanti gli accumuli di pioggia in sole 24 ore tra Biella e Verbania. A Sambughetto, frazione del comune di Valstrona, nei pressi di Omegna, il computo totale ha già superato i 600 mm e ancora non si ferma.
Questi gli accumuli di pioggia maggiori (sopra i 350 mm) degli ultimi 3 giorni, considerato però che il grosso degli accumuli lo si è avuto nella sola giornata di ieri.
- 649 millimetri di pioggia – Valstrona/Sambughetto (526 caduti ieri) VB
- 615 Candoglia Toce (489 ieri) VB
- 601 Piedicavallo BI
- 545 Fobello VC
- 488 Biella-Oropa BI
- 445 Valdilana Alpe Camparient BI
- 434 Stresa Mottarone Baita Cai VB
- 425 Pieve Vergonte-Fomarco VB
- 416 Cossogno-Cicogna VB
- 408 Boccioleto VC
- 369 Rassa VC
- 359 Cesara VB
- 356 Montecrestese-Larecchio VB
- 351 Toceno-Arvogno VB
Accumuli superiori ai 210 mm si sono avuti in tutte le località collinari e montane del Biellese-alto Vercellese, alto Novarese e Verbano Cusio Ossola
Interessante notare come la pioggia in questa occasione non abbia risparmiato neppure le città padane, fin’ora rimaste costantemente a secco.
134 millimetri sono infatti caduti anche a Vercelli, 130 a Novara-Agogna e 113 a Novara città. 156 invece ad Albano Vercellese, 170 a Lozzolo, 200 a Borgomanero.
Puoi seguire/monitorare in diretta l’andamento delle piogge cadute nel Biellese attraverso i grafici di Arpa Piemonte nella pagina Pioggia Biellese ora.
Segui le ondate di piena di corsi d’acqua e laghi attraverso la pagina LIVELLI IDROMETRICI.
Segui le temperature minime e massime del giorno con dati di accumulo della pioggia del giorno e degli ultimi 3 giorni attraverso la pagina DATI METEO ARPA PIEMONTE.
Alcune pagine Meteo che potrebbero esserti utile a monitorare il Meteo:
- Nowcasting Nord Ovest
- Modelli Matematici
- Pioggia Alessandrino 2020
- Pioggia Astigiano 2020
- Pioggia Biellese 2020
- Pioggia Biellese Ora
- Pioggia Cuneese 2020
- Pioggia Italia Agosto 2020
- Pioggia Italia Luglio 2020
- Pioggia Italia Ottobre 2020
- Pioggia Italia Settembre 2020
- Pioggia Novarese 2020
- Pioggia Torinese 2020
- Pioggia Valle Aosta 2020
- Pioggia Verbano-Cusio-Ossola 2020
- Pioggia Vercellese 2020
- Previsioni Meteo
- Radar meteorologico
- Temporali Italia
- Webcam Vercellese Valsesia e Monte Rosa
Piogge alluvionali in alto Piemonte. Ondate di piena come raramente viste prima, tra l’assoluto silenzio delle TV nazionali mentre già c’è chi programma di tornare a funghi in alto Piemonte