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CALABRIA – Il Semaforo dei funghi della CALABRIA
INDICE
- 1 CALABRIA – Il Semaforo dei funghi della CALABRIA
- 1.1 Tabella crescita funghi in tempo reale della Calabria
- 1.1.0.1 CALABRIA: IL POLLINO, L’ORSOMARSO E LA CATENA COSTIERA
- 1.1.0.2 CALABRIA: LA SILA
- 1.1.0.3 CALABRIA: LE SERRE E L’ASPROMONTE
- 1.1.0.4 Oltrepassati i pianori tra Lamezia Terme e Catanzaro altri importanti e vasti boschi delle SERRE
- 1.1.0.5 CALABRIA: L’ASPROMONTE
- 1.1.0.6 Dal Passo del Mercante dello Zomaro di Cittanova le Serre Aspromontane con i Piani di Zervò a far da confine con i contrafforti dell’Aspromonte
- 1.2 Semaforo dei funghi della Calabria
- 1.1 Tabella crescita funghi in tempo reale della Calabria
Tabella crescita funghi in tempo reale della Calabria
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LEGGI A FONDO TABELLA LA DATA DELL’ULTIMO AGGIORNAMENTO DEL SEMAFORO DEI FUNGHI
Il SEMAFORO DEI FUNGHI o TABELLA CRESCITA FUNGHI è un utile strumento per tutti i cercatori di funghi che desiderano esser costantemente aggiornati sulle nascite di funghi in Italia.
La tabella è realizzata con l’utilizzo dei dati pluviometrici nazionali interpolati con le segnalazioni dei nostri lettori.
Trovi censiti in tabella i boschi delle più importanti località della Calabria.
CALABRIA: IL POLLINO, L’ORSOMARSO E LA CATENA COSTIERA
Da Nord a Sud i boschi all’interno di Praia a Mare e Scalea tra Santa Domenica Talao-Tremoli-Papasidero a Laino Borgo e Laino Castello, ad arrivare al confine con la Basilicata di Mormanno e Campotenese presso il Parco Nazionale del Pollino con anche Morano Calabro e le zone montane di Castrovillari, Frascineto, Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima.
I Boschi della Riserva Statale Valle del Fiume Argentino con i bellissimi boschi dell’Orsomarso, Verbicaro, Buonvicino, Sant’Agata di Esaro, San Sosti, Policastrello, San Donato di Ninea, Acquaformosa, Lungro e Saracena.
Più a Sud, lungo la Costa Tirrenica i boschi della Catena Costiera all’interno di Bonifati, Cittadella del Capo, Cetraro Marina, Terme Luigiane, Marina di Fuscaldo, Sotterra, Paola, San Lucido, Torremozzo di Falconara, Fiumefreddo Bruzio, Longobardo Marina, Lago, Aiello Calabro, Grimaldi, Altilia, Malito, Potame, Domanico, Dipignano, Mendicino, Marano Marchesato, San Fili e Rende, San Vincenzo la Costa, Montaldo Uffugo, San Benedetto Ullano, Lattarico, San Martino di Finita, Mongrassano, San Marco Argentano, Fagnano Castello, Santa Caterina Albanese e Malvito.
Nel Cosentino la vastissima Sila con i sui contrafforti montuosi più importanti ed i grandi laghi artificiali, Arvo, Ampollino, Cecita, Passante ed Ariamacina che con la loro umidità e rugiada alimentano numerose buttate di funghi nel corso di ogni anno.
Si parte dalle zone collinari Nord con i boschi termofili a prevalenza di Quercia all’interno di Corigliano Calabro e Piano Caruso, di San Giorgio Albanese e San Giacomo d’Acri-Pertina-Sorbo-Duglia arrivando a Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone, Macchia Albanese e San Giorgio Albanese. Tutti boschi rinomati per i funghi Porcini Neri di Quercia.
CALABRIA: LA SILA
Più all’interno i boschi misti di San Pietro in Agaro ed all’interno di Rossano-Paludi-Cropalati-Ortiano che, nella parte più bassa sono costituiti da prevalenza di Macchia Mediterranea, poi di Quercia ed infine di bosco misto con anche Castagni ma rapido passaggio ai Faggi ed alle sconfinate Pinete della Sila.
Sui contrafforti di Nordest ed Est della Sila, all’interno di Cirò i boschi termofili da Porcini Neri di Mondatoriccio, Pietrapaola, Caloveto, Bocchiero, Campana, Umbriatico, Perticaro, Carfizzi, San Nicola dell’Alto e Pallagorio.
In piena Sila, Salvelli ed il Villaggio Pino Grande, la Riserva Statale Macchia della Giumenta San Salvatore con boschi termofili alle quote più basse ma con Faggete e Pinete alle quote più elevate, arrivando in pieno Parco Nazionale della Sila tra Fossiata, Cava di Melis, Cupone e Campo San Lorenzo lungo il Lago Cecita.
Sempre a Nord ma più ad Ovest i boschi della Riserva Statale Iona Serra della Guardia con Varco San Mauro, Cerasello, Policaretto, Serricella e Timparello, poi, all’interno di Cosenza i boschi termofili di Rose, Pristini, San Pietro in Guarano, Luppano, Rovito, Celico, Spezzano della Sila e qua, lungo la strada E846 l’arrivo al cuore della Sila con Fago del Soldato, Camigliatello Silano, Croce di Magara, Sculca, San Nicola Silano e Silvana Mansio.
Nei pressi dei laghi Arvo ed Ampollino i vasti boschi di Pino, soprattutto Loricato, di Lorica, Rovale, Torre Garga, San Giovanni in Fiore, Tassitano, Caporosa, Palumbosila, Trepidò Sottano e Soprano e la Riserva Statale Gariglione Pisarello, con Tirivolo e Butaro, arrivando al Villaggio Principe e tornando in zone termofile a prevalenza di Quercia verso Pagliarelle, Cotronei, Petilia Policastro, Camellino, Mesoraca, Petronà, Belcastro, Andali, Cerva, Sersale, Cipino, Zagarise e la Riserva Naturale Regionale Valli Cupe all’interno di Cropani.
Si torna verso l’interno tra Sila Piccola e Sila Greca con i boschi che da termofili a prevalenza di Quercia passano al Castagno ma più rapidamente al Faggio o Pino all’interno e Nord di Catanzaro con Gimigliano, Tirolo, Castaneto, Amato, Miglierina, Migluso e le zone interne termofile di Lamezia Terme con Levoli, Feroleto Antico, Accaria, Magolà, Fronti, Platania, Acquadauzano, passando ai boschi termofili con macchia mediterranea tirrenica di Cantarelle-Telara, Gizzeria, Prisa, Falerna ed i boschi termofili da Porcini Neri che separano Lamezia Terme dal Fiume Savuto tra Nocera Terinese, San Mango d’Aquino, Pietrebianche, San Mezzeo, Martirano Lombardo, Muraglie, Conflienti, Motta Santa Lucia, Pedivigliano, Celsita, Borboruso, Saveria Mannelli, Colosimi, Bianchi, Decollatura, Cerrisi, tornando in zone più interne tra Acquavona, Viterale, Serrastretta, San Pietro Apostolo, Cicala, Melitello, Pentone, Fossato Serralta, Maranise, Taverna, Albi, Vincolise, Magisano.
CALABRIA: LE SERRE E L’ASPROMONTE
Oltrepassati i pianori tra Lamezia Terme e Catanzaro altri importanti e vasti boschi delle SERRE
Si parte da Nord a Nordest con San Pietro Maida-Jacurso-Cortale, Grifalco-Amaroni e Vallefiorita a delimitare i confini Nord delle Serre. Più ad Ovest Curinga, Filadelfia, Francavilla Angitola ed i boschi all’interno di Pizzo con Monterosso Calabro, Menniti-Polia-Trecroci e Capistrano. Vasti boschi a prevalenza di Faggio sull’altopiano centrale che ad est confina con Palermiti, Olivadi, cenadi, San Vito sullo Ionio.
I boschi della Serra settentrionale si spingono fin all’interno di Soverato e tutt’attorno al Lago artificiale sul Fiume Alaco con la Diga di Monte Mamone.
I confini Nord ed Est di questi boschi si trovano lungo i comuni di Chiaravalle Centrale, Torre Ruggiero, Cardinale, i vasti boschi termofili a prevalenza di Leccio di Argusto, Gagliato, Satriano, Davoli, San Sostene, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Isca Sullo Ionio, Badolato, Santa Caterina dello Ionio, Elce della Vecchia, Guardavalle, Stilo con Bivongi e Pazzano arrivando a Ziia e lungo la Statale 110 arrivando ai vastissimi e bellissimi boschi di Abete Bianco di Serra San Bruno con il Bosco Archiforo ed il Cammino Basiliano arrivando a Spadola e Simbario.
Nuovamente in piena provincia Vibonese si torna in boschi termofili a prevalenza di macchia e Querce nelle zone più basse, passando rapidamente ai boschi di Castagno e poi Faggio, in quota, da Capistrano, Filogaso, San Nicola da Crissa, Vazzano-Pizzoni, Soriano Calabro-Comunella, Gerocarne, Arena, Acquaro, Limpidi, Fellari, Monsoreto, Dinami, San Pietro di Caridà, Serrata, Candidoni, Laureana di Borrello e Feroleto della Chiesa a margine Nord della Piana di Gioia Tauro.
Poco vasti ma temporaneamente molto produttivi anche i boschi della Penisola del Monte Poro di Vibo Valentia-Tropea. Macchia Mediterranea, Pini e Querce nei boschetti di Spilinga, Zungri, Papaglionti e Mesiano-Filandri.
Da Serra San Bruno gli altopiani della Serra continuano verso il Reggino con prevalenza di Faggi in quota, Castagni sui contrafforti tirrenici e Querce su quelli ionici.
Si parte da Ninfo e Mongiana-Fabrizia arrivando ad Est a Nardodipace-San Todaro, Ragonà, Cucuzzi, Survia, Calatria, San Nicola, Popelli, Caulonia e Cessarè. Da Nardodipace a Cessarè si tratta di boschi termofili a prevalenza di Querce e sopratutto Leccio.
L’Altopiano della Limina tra Fabrizia-Diga del Metramo e Paradiso confina sul Tirreno con Giffone, Galatro, Maropati, Anoia inferiore, Cinquefrondi, Polistena e San Giorgio Morgeto ma qua siamo già in territorio del Parco Nazionale della Calabria in particolar modo dell’Aspromonte. Sul versante ionico invece confina con Grotteria e Mammola arrivando fino a Canolo Nuova, Malivindi, Canolo ed Agnana Calabra. Tranne i boschi di Canolo a prevalenza di Faggio, per il resto prevalgono le Querce, soprattutto lungo la nuova Statale a scorrimento veloce la 682 Tirreno-Ionio.
CALABRIA: L’ASPROMONTE
Dal Passo del Mercante dello Zomaro di Cittanova le Serre Aspromontane con i Piani di Zervò a far da confine con i contrafforti dell’Aspromonte
Boschi termofili mediterranei si spingono lungo i profondi canaloni delle grandi fiumare che hanno formato la Piana di Gioia Tauro.
A Nord Il fiume Metramo poi i torrenti Sciarapotamo, Vacale che sfoceranno nel fiume Mèsima di Rosarno, quindi i torrenti Serra-Razzà-Marro, il Calabro-Calabretto, Duverso, Sevina, Torbido e Galena a formare il Fiume Petrace di Gioia Tauro.
L’intera Piana di Gioia Tauro è circondanta da vasti boschi a macchia mediterranea alle quote inferiori, poi di Castagno e Quercia con vastissime Faggete sull’Altopiano interno, inframezzate qua e là da oasi di rimboschimenti a Pino Strobo o Pino locale.
Cittanova, Taurianova, Terranova Sappio Minulio, Molochio, Varapodio, Oppido Mamertina-Tresilico, Castellace, Santa Cristina d’Aspromonte, Lubrichi, Scido, Cosoleto, Delianuova, Sinopoli, Santa Eufemia d’Aspromonte, Melicuccà, Seminara, Palmi, Ceramida e Pellegrina sono i grandi centri abitati che costeggiano grandi boschi mediterranei alle quote più basse e di Faggio alle quote superiori.
Dallo Zomaro la Provinciale 36 è interamente circondata da vastissimi boschi a prevalenza di Faggio, con alcune zone a rimboschimenti di Conifere. Macchia Mediterranea e Querce invece caratterizzano i contrafforti ionici di Gerace, Antonimina, Ciminà, Platì Natile Vecchio, San Luca e con quest’ultimo comune siamo già in pieno Aspromonte.
Immensi boschi di Faggio si snodano tra Zervò ed i suoi piani fino ai Piani di Carmelia sopra Delianuova, arrivando al Villaggio De Leo e Gambaria d’Aspromonte, frazione di S. Stefano d’Aspromonte.
A valle di Mannoli tra Santo Stefano in Aspromonte, Sant’Alessio in Aspromonte, Schindilifà, Podargoni, Laganadi i boschi tornano ad essere a prevalenza di Castagno e Quercia, più termofili scendendo di quota.
Vasti Castagneti si possono incontrare lungo l’Autostrada E45 in Costa Viola tra Palmi, Ceramida, Pellegrina, Bagnara Calabra, Favazzina, Solano Inferiore e Superiore, Scilla, Favani.
L’Aspromonte con il suo Montalto ed il Parco Nazionale d’Aspromonte è per lo più caratterizzato da boschi di Faggio con vasti Querceti appena a valle della strada Provinciale 3 che porta a Melito di Porto Salvo con i boschi puramente termofili e spesso a prevalenza di Leccio di Saguccio, Cardeto, Embrisi, Bagaladi, San Lorenzo, Condofuri, Gallicanò, Amendolea, Bova, Roccaforte del Greco, Ghorio di Roghudi, Pietrapennata, Staiti, Scrisà, Motticella, Ferruzzano, Samo, Caraffa del Bianco, Casignana tornando a San Luca fino al Santuario della Madonna di Polsi dove, poco più a monte del Santuario tornano a svilupparsi i vasti Faggeti montani, ma con boschi prevalentemente Termofili ed a prevalenza di Quercia, già a valle della Diga del Menta ed a valle delle Cascate dell’Amendolea.
In homepage, trovi i boschi di tutte queste località raffigurate nella nuova MAPPA DELLE NASCITE FUNGHI che viene aggiornata approssimativamente ogni 2 giorni.