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Tanti funghi? Occhio alla Pressione Atmosferica

Come la Pressione Atmosferica può influenzare la nascita di funghi?

LA PRESSIONE ATMOSFERICA PUÒ INFLUENZARE LE NASCITE DEI FUNGHI?

Hai mai pensato che anche la Pressione Atmosferica può avere una influenza diretta sulle nascite dei funghi?

Certamente non per via del peso che l’aria esercita sul fungo ma, facilmente perché i miceli percepiscono i cambi di Pressione e di conseguenza possono regolare le nascite programmandole nei periodi più propizi.

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INDICE

Occhio dunque amico alla Pressione Atmosferica perché, questa potrebbe riservare gradite sorprese.

Prima di capire quale influenza può avere la Pressione Atmosferica sulla nascita dei funghi, occorre però fare una importante premessa.

Per un apparato fungino (inteso come l’intero insieme di miceli, ife e quant’altro concorre nella nascita dei funghi), la produzione dei cosiddetti Carpofori o Sporofiri (il fungo che noi raccogliamo, contenitore di spore) è causa di forte stress.

Ogni colonia fungina ha come obiettivo finale la sopravvivenza e la proliferazione

Come tutti gli esseri viventi, anche i funghi hanno una precisa funzione all’interno del regno vegetale, in questo caso perciò, non solo del regno dei funghi.

Regolano o contribuiscono alla disgregazione della sostanza organica, contribuiscono alla selezione naturale delle piante, aiutano le stesse piante sane a proliferare.

Tanto più abbondanti sono i funghi presenti, e maggiore sarà lo stato di salute del loro ambiente

Maggiore sarà la presenza di “cibo”, e migliore sarà la salute dell’intera colonia fungina e dei suoi alberi simbionti.

Occorrono, in discreta quantità, decine di nutrienti di varia natura chimica perché si possa formare un Carpoforo/fungo.

I nutrienti necessari alla creazione, sviluppo e crescita di un fungo esterno provengono da:
micorriza - funghi simbionti - disegno - Pressione Atmosferica
I funghi Simbionti/Micorrizici, Saprofiti e Parassiti

Le sostanze chimiche che dovranno nutrire la colonia fungina saranno più facilmente assimilabili se il terreno, l’humus o il legno saranno più teneri, più umidi.

Per esempio i funghi simbionti quali i Boleti, assorbono sostanze nutritive primarie tra cui i sali minerali ma non sono in grado di trarne beneficio perché, semplificando, non possiedono un apparato digestivo.

Questi funghi devono ricorrere a stratagemmi molto ingegnosi per procurarsi il giusto cibo

Si alleano con le piante.

Offrono loro qualcosa, ricavando poi qualcos’altro in cambio.

I miceli ricoprono fittamente le radici delle piante diventando di fatto una propaggine delle radici stesse. Così facendo assorbono nutrienti per conto degli alberi.

Questi restituiscono il favore elaborando i nutrienti grazie alle loro foglie ed alla loro clorofilla.

Trasformano i nutrienti primari in nutrienti complessi e li restituiscono ai funghi elaborati.

Ne traggono beneficio entrambi.

Questo processo è detto micorrizazione

Una pianta che riesce a creare una simbiosi con i funghi gode di ottima e migliore salute rispetto ad una pianta non micorrizata.

Vale anche per le nostre piantine da orto. Un ortaggio micorrizzato è assai più produttivo rispetto ad uno che non lo è, al pari di un potente fertilizzante.

Cosa spinge le colonie fungine a riprodursi attraverso la produzione di spore?

Sono tanti i fattori che possono spingere una colonia fungina a produrre quelli che noi chiamiamo volgarmente funghi, ovvero i Carpofori, che altro non sono che i contenitori dei “semi” dei funghi: le spore.

Tanto migliore e costante nel tempo è la disponibilità di nutrienti e tanto minore e meno impellente diventa il bisogno del micelio di riprodursi.
Ma non è sempre vero

Talvolta capita che una sovrabbondanza di cibo possa spingere il Micelio a riprodursi rapidamente per poter creare nuove colonie fungine che possano beneficiare di tutto questo cibo disponibile.

Piogge sovrabbondanti o altri fattori ambientali quale la siccità, potrebbero improvvisamente far cessare tanta abbondanza, meglio approfittarne prima che sia troppo tardi.




Parte così la nuova “buttata” di nascite di Carpofori 🍄🍄🍄

La colonia fungina può avere però anche la necessità di spostarsi dal luogo in cui vegeta perché nel corso del tempo ha prodotto molte sostanze di scarto, escrementi detti: cataboliti.

In questo caso deve spingere una buona dose di spore oltre il confine della colonia fungina affinché queste spore possano far incrementare l’ampiezza della colonia stessa.

Può succedere però anche che una colonia fungina, fortemente stressata da fattori ambientali, abbia necessità di riprodursi perché in pericolo di estinzione.

Siccità prolungata, stress da eccessive raccolte, miceli rovinati da grandinate o piogge monsoniche, rastrellamenti del suolo, erosione, incendi, o anche e soprattutto disboscamenti e defogliazione da grandinate o da insetti costringano i miceli a doversi riprodurre, pena l’estinzione.

In questi casi la colonia fungina, avrà impellente necessità riproduttiva dando vita a buttate di breve durata ma molto cospicue, magari dopo una buona pioggia che giunge dopo settimane di caldo e siccità.

MA TORNIAMO ALLA PRESSIONE ATMOSFERICA

Una colonia fungina sa sempre qual’è il momento più propizio per la propria riproduzione.

I Miceli non percepiscono soltanto la variazioni di umidità del suolo e dell’aria, ma anche le variazioni di Pressione Atmosferica che, per noi umani risulta pressoché impercettibile.

Nel mondo del microscopico, anche una variazione di 10 hpa (unità di misura della Pressione Atmosferica) viene percepito distintamente.

Una colonia fungina sana, spinge un micelio verso la superficie terrestre per poter tastare le condizioni ambientali esterne e capire se il momento è propizio o meno per la riproduzione.

Come potrebbe questa colonia fungina capire che tempo fa o farà?

  • VENTO 💨
  • Il Vento è una delle condizioni ambientali più avverse. Il Micelio superficiale lo avverte molto bene se è scoperto, ma lo avverte anche attraverso il livello di umidità del suolo. Se il suolo non è fortemente caldo ma è comunque secco, significa che c’è o c’è stato vento.
  • UMIDITÀ ☁
  • Se l’umidità si mantiene costante, il Micelio comprende che ci sono le condizioni ideali per la riproduzione. In questo caso gli sporofiri/Carpofori non rischieranno di andare persi.
  • PIOGGIA 💦
  • Potrebbe essere dannosa perché potrebbe far marcire ad esempio il Porcino. Ci sono funghi che odiano i ristagni d’acqua. Altri invece no. Per esempio il Tylopilus felleus o Porcino del fiele invece li ama, vuole la pioggia continua o anche suoli zuppi d’acqua.




LA PRESSIONE ATMOSFERICA

Sappiamo tutti quanti che una Pressione Atmosferica elevata inibisce l’instabilità atmosferica, favorisce il bel tempo, provoca soleggiamento e caldo.

Questo lo percepiscono pure le colonie fungine che, attraverso i Miceli superficiali possono avvertire le differenze che la massa d’aria sovrastante produce sul suolo.

L’aria ha un peso specifico che noi umani non avvertiamo più di tanto

La colonna d’aria che sta sopra le nostre teste ha un suo peso che viene misurato in hectopascal (un tempo detti Millibar).

Questo peso è pari a 100 Newton su 1 per metro quadro. Un hectopascal, abbreviato hPa, equivale esattamente ad un Millibar.

A volte capita che qualcuno dica: “ho male alle ossa, il tempo cambia… Verrà a piovere“.

Non si tratta di una balla ma di una predisposizione della persona alle variazioni di Pressione che, possono produrre maggiore o minore peso sulle ossa provocando sensazione di fastidio o dolore.

I meccanismi della Pressione Atmosferica sui funghi

Se dopo una pioggia, la Pressione Atmosferica sale rapidamente, il Micelio percepisce che il tempo migliora e potrebbe perciò rimanere propizio per la riproduzione per diversi giorni.

Ma in realtà il fatto che la Pressione aumenti rapidamente non è sempre del tutto favorevole.

Può capitare infatti che la Pressione Atmosferica aumenti repentinamente perché si forma un “cuneo inter-ciclonico” tra una Perturbazione e l’altra.

Molto meglio se invece la Pressione sale ma meno repentinamente.

Significa che un Anticiclone segue la Perturbazione o la Depressione perciò le condizioni Meteo si fanno più propizie per le future nascite.

Nell’analizzare l’influenza che le variazioni di Pressione possono avere sulle nascite dei funghi, occorre sempre ricordare che i funghi, tra cui il Porcino, sono facilmente attaccabili da batteri, muffe, insetti, lumache eccetera.

Come ho detto in apertura, la produzione dei funghi è fonte di stress per la colonia fungina perciò occorre ottimizzare le nascite affinché il minor numero di Carpofori vada sprecato/perso.

Pioggia, vento, siccità/umidità sono i punti cardini per la programmazione delle future nascite di funghi.

Questi elementi, i funghi li possono controllare, monitorando costantemente le variazioni di Pressione Atmosferica.

METODO DI STUDIO E MONITORAGGIO DELLE NASCITE DEI FUNGHI

Da anni, segno su di un foglio di calcolo le date di tutti i ritrovamenti di funghi e la tipologia.

Per scrupolo, per verificarne l’attinenza o la casualità, segno anche il tipo di luna che è presente in cielo al momento del ritrovamento (per ora prevale la casualità sull’attinenza).

(Ovvero le nascite di funghi avvengono in base alle condizioni climatiche-ambientali e non in base al tipo di luna presente in cielo)🌛🌜🌓🌕

(Cioè, ho fatto buoni o ottimi ritrovamenti di funghi, anche Porcini, sia con luna calante che crescente, primo o secondo quarto, in base al clima e non in base alla fasi lunari).

Segno anche le temperature dell’aria, i livelli di umidità ed i quantitativi di pioggia che sono caduti negli ultimi giorni, sempre con occhio di riguardo verso la Pressione Atmosferica presente.

Le mie osservazioni sul campo riguardo alle nascite di funghi, in relazione alle variazioni di Pressione Atmosferica, mi portano a constatare quanto segue:

  • se un Porcino, quasi pronto a produrre le prime spore, viene improvvisamente colpito da una pioggia violenta o da una pioggia persistente per più giorni → si inzupperà d’acqua e marcirà monitorare la Pressione Atmosferica aiuterà il Micelio a capire se arriva la pioggia violenta (repentino crollo di Pressione).
  • Non è un caso che il Porcino autunnale (Boletus edulis) abbia il cappello lucido con cuticola impermeabile → Siccome in autunno le piogge sono frequenti, se fosse spugnoso o vellutato si inzupperebbe più facilmente d’acqua.
  • L’arrivo di piogge violente, e persistenti per più giorni, provoca la repentina cessazione della buttata → i funghi già nati vanno a maturazione, quelli che avrebbero potuto nascere rimangono in attesa di momenti migliori.
  • Una buona umidità del suolo e dell’aria, con temperatura che scende sotto i 20°C soltanto il tempo di un breve temporale → può essere un toccasana per i funghi.
  • Un suolo costantemente bagnato non offre al Micelio garanzia di asetticità → Batteri di vario genere e muffe possono attaccare la lettiera o anche i nascenti funghi che potrebbero deperire rapidamente il momento non è propizio per le nascite.
  • Un suolo troppo asciutto ed aria troppo secca possono impedire al fungo di portare a termine la maturazione delle sporeMolto spesso capita di vedere funghi completamente screpolati o rotti dal secco e dal vento aria secca e vento inibiscono le nascite.




Pressione Atmosferica Alta o Bassa?
Quale la migliore per le nascite dei funghi?

Non credo che si possa dare una risposta univoca.

Sarebbe davvero bello poter comprendere appieno anche il meccanismo della Pressione Atmosferica.

Non mi risulta che scienziati o Micologi diano troppa importanza a questo delicato meccanismo.

Forse troppo concentrati nel catalogare correttamente i funghi o nello studio al microscopio o DNA dei funghi.

Sta di fatto che, quando le condizioni ambientali sono propizie, dalla notte dei tempi, accade che decine, centinaia o persino migliaia di apparati fungini capiscano all’unisono che è arrivata l’ora della riproduzione.

Scattano le nascite di funghi. Tutte in contemporanea, tutte nel breve lasso di tempo che va da una settimana a non più di due settimane.

Qualcuno afferma che queste nascite concomitanti vengano innescate dalle fasi lunari, altri invece ritengono che basti attendere che faccia almeno 3/4 giorni di sole dopo la pioggia e la buttata scatti all’improvviso.

I miei studi effettuati con continue osservazioni ed annotazioni, mi portano a ritenere che la Pressione Atmosferica gioca un ruolo determinante nell’avvio di ogni buttata.

Alta Pressione (H)

Porta il bel tempo, in inverno porta il gelo, la nebbia o gli strati nuvolosi bassi, ma in estate porta sole e caldo.

Con Pressione Alta le nascite di funghi esplodono durante i primi giorni di Anticiclone caldo.

Le buttate vanno poi progressivamente affievolendosi col passare dei giorni perché, il caldo e la siccità, che caratterizzano le masse Anticicloniche, finiscono per avere non solo caratteristiche Anti-Cicloniche ma anche Anti-Nascite.

Col passare dei giorni, soprattutto in tempi recenti con il predominio estivo degli Anticicloni Africani, aria torrida (molto secca) invade anche il sottobosco provocando rapida evapo-traspirazione dell’umidità.

L’umido evapora attraverso la normale traspirazione ma anche attraverso il fogliame.

Far nascere funghi in queste condizioni sarebbe un azzardo perché i Carpofori facilmente non riuscirebbero ad arrivare a maturità perché l’evapo-traspirazione avverrebbe anche dai funghi stessi.

Poca umidità significa incapacità dei funghi di portare a maturazione le spore riproduttive.

Con l’arrivo dell’Alta Pressione per esempio, i Porcini reticulatus (estatini) ma soprattutto gli aereus, mettono in atto un cospicuo ciclo riproduttivo che dura giusto un paio di giorni ma, in quei fortunati giorni, i Porcini nascono a decine o centinaia nel raggio di un’area circoscritta.
Occorre esser fortunati ad imbattersi in una simile buttata ma se ciò accade, allora saranno gioie per tutti.

Alta Pressione → Minor slancio dei funghi?

É un dato di fatto. Quando la Pressione sale repentinamente e rimane a lungo su valori elevati, i funghi faticano a svilupparsi e crescere.

Con Pressione Atmosferica Alta, si ha forza centrifuga che sottrae umidità al centro Anticiclonico spingendola sui bordi come accade con il cestello della lavatrice dove, i panni vengono spinti verso l’esterno perdendo così acqua ed umidità.

Con l’Anticiclone Africano i tassi di umidità dell’aria tendono a diminuire drasticamente, sottraendo così forza e vitalità al fungo che, facilmente risulterà più compatto.

Bassa Pressione (L)

Porta le nubi e con esse le piogge.

I venti Ciclonici convergono verso l’area di Bassa Pressione e con moto anti-orario si gettano all’interno del “vuoto” che si è creato al centro della Depressione.

Depressione significa proprio che c’è Pressione Atmosferica più bassa rispetto alle aree circostanti.

L’arrivo di una Depressione scatena buone nascite di funghi, a patto che il crollo di Pressione non preluda ad un periodo lungamente piovoso ed avverso, con possibili ristagni d’acqua.

Notti nuvolose, anche senza precipitazioni, ma con temperature che si abbassano con difficoltà rispetto ai valori diurni, possono risultare molto gradite ad alcuni funghi che non amano gli shock termici.

Viceversa non saranno apprezzate per esempio dai Porcini pinophilus che invece gli shock termici li desiderano più di ogni altra cosa.

Non è facile raccapezzarsi nei complessi e delicati meccanismi che possono scatenare una buttata di funghi.

Le variabili in gioco sono davvero moltissime.

Tuttavia, conoscere i meccanismi della Pressione Atmosferica può senz’altro aiutare, se non a prevedere, quanto meno ad intuire le possibili nuove buttate.
Non a caso una delle domande più ricorrenti in ambito micologico è:

Quanti giorni dopo la pioggia nascono i funghi?💦🍄

Domanda a cui si cerca di dare continue risposte ma che non ha una risposta univoca che può andar bene per tutti i funghi.

Ogni tipo di fungo ha le proprie esigenze.

L’attenta osservazione e la costante annotazione dei dati relativi ai ritrovamenti di funghi, possono essere un valido aiuto per tutti.

Alcuni cercatori di funghi sono portati a dire: “io non annoto nulla, ho tutto ben racchiuso qua nella mia testa”.

Ricordiamoci però che il nostro cervello, per quanto efficace, tende a rimuovere informazioni inutili e non essenziali.

Chi potrebbe ricordarsi quanti gradi centigradi c’erano il giorno tal dei tali dell’anno tal dei tali o quale livello di Pressione o umidità era misurabile?

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