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Tornano i funghi primaverili. Marzuoli, Verpe, Morchelle, Cardoncelli, ecco dove stanno giĆ nascendo
Dopo la lunga pausa invernale, i boschi tornano a popolarsi dei primi funghi primaverili. Marzuoli-Dormienti giĆ abbondanti, localmente anche Cardoncelli, mentre timidamente si fanno avanti pure Verpe e Morchelle ma, attenti alle velenose Gyromytre
Tornano i funghi primaverili. Marzuoli, Verpe, Morchelle, Cardoncelli, ecco dove stanno già nascendo
INDICE
- 1 Tornano i funghi primaverili. Marzuoli, Verpe, Morchelle, Cardoncelli, ecco dove stanno già nascendo
- 2 METEOFUNGHI MARZO 2023
- 3 POTENZIALI NASCITE A SEGUITO DELLE PIOGGE E NEVICATE
- 4 DOVE STANNO NASCENDO I FUNGHI ORA
- 5 MARZUOLI – DORMIENTI
- 6 CARDONCELLI
- 7 VERPE E MORCHELLE/SPUGNOLE
- 8 GYROMITRA: UN FUNGO ASSAI VELENOSO
- 9 ERBE SPONTANEE COMMESTIBILI
- 10 FOTOGALLERY
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AGGIORNAMENTO FUNGHI 24 MARZO 2023
Finalmente ci siamo!
Dopo la lunga pausa invernale, fatta di meritato riposo vegetativo da parte della natura, ecco che le aumentate temperature dell’aria, iniziano a stimolare la natura a ridestarsi.
Il Regno vegetale è già in fermento, con fioriture primaverili a deliziare i nostri occhi, mentre il Regno dei funghi pian pianino si risveglia, cominciando proprio da quelli che sono in assoluto i funghi più resistenti al freddo, ai ristagni d’acqua ed al gelo.
Sto parlando degli apprezzatissimi funghi Marzuoli, anche detti funghi Dormienti (Hygrophorus marzuolus) che, in alcune zone d’Italia già risultano particolarmente abbondanti, ma parlo anche di funghi più tipicamente primaverili quali: Verpe, Morchelle e Cardoncelli.
Prima di vedere dov’è già possibile trovarli questi primi funghi primaverili, due parole sul clima che, in questo primo trimestre del 2023 non si può certo dire sia stato particolarmente favorevole, con piogge, anche abbondanti, ma concentrate sempre nei medesimi posti, lasciando altre zone completamente prive di precipitazioni.
🌧️⛈️🌤️☀️ Le prospettive per i prossimi mesi non appaiono incoraggianti ma, a ragion del vero, va detto che, dopo un lunghissimo periodo climaticamente caratterizzato dal fenomeno della Niña, andremo incontro al fenomeno opposto del Niño che, alcuni analisti già interpretano come un periodo decisamente caldo ma assai più umido, con più potenziali piogge che, visto l’andazzo generale, si spera, non si trasformeranno in locali alluvioni.
Naturalmente, per sperare di poter fare i primi raccolti di funghi primaverili, ci occorrerà sapere dov’è piovuto in questo mese di marzo perché, senza pioggia e con la siccità persistente, le speranze di poter veder nascere funghi, si riducono al lumicino.
Non solo ma, per poter almeno raccogliere i primi funghi Dormienti-Marzuoli, bisogna anche che, durante la stagione invernale, sia nevicato a sufficienza perché, questi sono funghi che, per poter vegetare e fruttificare correttamente, hanno necessità di avere suoli freddi, adeguatamente bagnati e, per un buon periodo di tempo, anche ben ricoperti dalla neve.

METEOFUNGHI MARZO 2023
Tornano i funghi primaverili
Vediamo allora dove durante il mese di marzo si sono avute precipitazioni degne di nota.
- 1 MARZO 2023
Abbondanti piogge con accumuli fino a 45/50 mm nelle Marche. Qualche buona pioggia, oltre i 20 mm in Romagna, Lucchesia e nella Sardegna Nordorientale. Piogge comprese tra 1 e 10 mm in quasi tutto il resto d’Italia ma con assenza di precipitazioni sulle Alpi settentrionali, Salento e Sicilia orientale. - 2 MARZO 2023
Piogge fino a 45 mm in Campania meridionale, in particolar modo in Cilento e in Sardegna settentrionale. Piogge fino a 15 mm tra Lazio costiero, Campania, Ovest Sardegna, piogge non oltre i 10 mm nel Torinese, Cuneese e zone pre-appenniniche dell’Emilia Romagna. - 3 MARZO 2023
Piogge fino a 50 mm in Sicilia centro-orientale, fino a 15 mm nel resto dell’isola con piogge fino a 10 mm in Calabria, Basilicata, Puglia settentrionali, Campania e Marche meridionali. Qualche rovescio sull’appennino settentrionale e nel Cuneese. - 4 MARZO 2023
Piogge fino a 35/40 mm in Daunia e nella provincia BAT, oltre che nella Piana di Gioia Tauro, per il resto piogge fino a 10/15 mm nel Molise meridionale, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale. - 5 MARZO 2023
Piogge più contenute ma fino a 30 mm in provincia di Bari e Piana di Gioia Tauro, per il resto poche piogge fino a 10 mm in Puglia, Calabria meridionale e Sicilia settentrionale. - 6 MARZO 2023
Piogge copiose e fino a 50 mm nella Lucchesia, Alpi Apuane e parte di Garfagnana. Piogge irrisorie e non oltre i 10 nel Lazio interno, Campania costiera, Calabria costiera e non oltre i 5 mm in Sicilia centro-settentrionale. - 7 MARZO 2023
Piogge fino a 25 mm in zona Abetone-Garfagnana, fino a 10/15 mm in Calabria occidentale, alta Toscana e Friuli orientale. - 8 MARZO 2023
Rovesci con accumuli fino a 50 mm in Campania settentrionale e Salernitano, piogge fino a 10/15 mm nel Lazio interno, Toscana settentrionale e Genovesato. Nevicate ventate sulla Valle d’Aosta occidentale. - 9 MARZO 2023
Leggera Perturbazione oceanica sfiora il Nord Italia con precipitazioni nevose lungo le creste di confine, poco o nulla è arrivato sulle pedemontane. Accumuli fino a 20 mm sui monti di confine tra Valle d’Aosta e Svizzera. - 10 MARZO 2023
Nevicate ventate insistono sulla VdA occidentale. Rovesci sulla Toscana orientale e confini tra Lazio-Abruzzo, oltre che sul Pollino, con accumuli fino a 25 mm. Poca pioggia nel resto del centro Italia. - 11 MARZO 2023
Poca pioggia in Italia con ulteriori nevicate sospinte dal vento in Val d’Aosta occidentale e settentrionale. Si registrano fino a 40 mm di pioggia e fino a 1 metro di neve in poche aree montane Aostane. Piogge assenti altrove, salvo rovesci da 15 mm sulla Catena Costiera e Reggino. - 12 MARZO 2023
Precipitazioni interessanti fino a 50 mm nel Reggino meridionale e nel Catanzarese. Piogge fino a 10 mm nel resto della Calabria, Basilicata, Puglia e Abruzzo costiero. - 13 MARZO 2023
Poche piogge a seguito di una debole Perturbazione che sfiora le Alpi con accumuli attorno ai 5/10 mm in VdA e Piemonte occidentale, oltre che nella Liguria di Levante. - 14 MARZO 2023
Importante Perturbazione porta piogge copiose sulla Lombardia settentrionale dove si registrano anche accumuli importanti prossimi ai 60/70 mm. Altre piogge fino a 60 mm in Friuli centro-orientale, Appennino Ligure-Emiliano e Tosco-Emiliano e parte della provincia di Genova. Accumuli fino a 15/20 mm in Piemonte settentrionale, Trentino Alto Adige, Veneto occidentale. Non oltre i 10 mm nel Centro italia e Campania. - 15 MARZO 2023
Piogge fino a 45/50 mm in Calabria occidentale e Cilento. Non oltre i 15 mm nelle Marche, Abruzzo e Molise costieri, Gargano, Campania meridionale e Lucania tirrenica. - 16-17-18 MARZO – Piogge per lo più assenti
- 19 MARZO 2023
Piogge fino a 30/35 mm in Appennino Tosco-Emiliano e Garfagnana. Fino a 10 mm nel resto della Toscana ed Emilia Romagna, tranne sui settori occidentali. - 20 MARZO 2023
Piogge fino a 40 mm in Maremma Toscana, fino a 25 mm nel resto della Toscana meridionale, Romagna e Marche di confine con la Romagna. Fino a 15 mm in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Calabria centrale. - 21 MARZO 2023
Piogge fino a 40 mm nel Barese e Salento. Fino a 15/20 mm in Calabria centro-orientale, Abruzzo meridionale. Non oltre i 10 mm nel resto del Sud ad eccezione di Sicilia e Sardegna dove non è piovuto. - Nei giorni a seguire assenza di piogge.
POTENZIALI NASCITE A SEGUITO DELLE PIOGGE E NEVICATE
Come visto, le piogge durante le prime 3 settimane di marzo 2023 si sono spesso concentrate nelle medesime zone, e tolta l’alta Toscana, per lo più tra Centro e Sud Italia.
Le Perturbazioni provenienti da Nord o Nordovest devono purtroppo fare i conti con la barriera naturale delle Alpi che, di fatto ostacolano o deviano i transiti perturbati.
In assenza di Sciroccate o venti umidi di Ostro (Sud), ci sono ben poche speranze che possa piovere adeguatamente sul Nord Italia. Il giorno 14 una intensa Perturbazione, preceduta da venti di Libeccio in quota e timido Ostro al suolo, ha portato le uniche piogge degne di nota al Nord da mesi a questa parte.
La neve è stata grande assente su tutto il Nord, sia al piano che sui monti.
Solamente dopo la metà del mese si sono avute nevicate degne di nota sulle Alpi di confine con forte vento che ha spazzato i cieli del Piemonte, Lombardia e resto del Nord con nevicate copiose sulle creste di confine della Valle d’Aosta.
Nevicate effimere perché non supportate dal gelo, tant’è che di quella bella neve caduta, ad oggi rimane a terra ben poco, anche in virtù dei +8°C a 2500/2600 mt nel corso degli ultimi giorni.
La neve caduta in inverno ha invece innescato grandi nascite di funghi Marzuoli là dov’è caduta più abbondante, anche se non continuativamente.
Durante il passato inverno gli accumuli di neve sono stati decisamente inferiori rispetto agli anni passati anche in Abruzzo e comunque in tutto l’Appennino dove, di solito i freddi ed impetuosi venti da Est provocavano nevicate da permanenza (staü). Venti che sono stati quasi assenti o troppo brevi e poco umidi.
Ad oggi chiazze di neve ancora di un certo spessore si trovano solamente in zone molto interne del Centro-Sud e soprattutto a quote piuttosto elevate, non sotto i 1500/1200 mt.
DOVE STANNO NASCENDO I FUNGHI ORA

Tornano i funghi primaverili
MARZUOLI – DORMIENTI
I Marzuoli si stanno trovando in grandi quantità in Calabria, in particolar modo sulla Sila, sul Pollino e, in misura decisamente minore sulla Catena Costiera e Serre.
In regione si sono avute nevicate ripetute, anche se a quote sempre medio-alte, in poche occasioni a bassa quota, ragion per cui le nascite di Marzuoli risultano decisamente minori sulle Serre ed Aspromonte, benché attorno a Serra San Bruno ci siano alcuni tra i boschi normalmente più produttivi di questi funghi.
Quasi a sopresa, si stanno trovando anche in regioni solitamente poco produttive, per esempio in Umbria, Lazio di confine, Marche e Appennino settentrionale, in particolar modo in quello Tosco-Emiliano.
Le foreste Casentinesi, che di solito risultano molto produttive, hanno risentito della siccità, con nevicate che sono in parte mancate sui versanti Emiliano-Romagnoli, più ben presenti su quelli Toscani. Qua le nascite di Marzuoli non mancano ma sono in tono decisamente minore rispetto al passato.
Molti lettori mi hanno domandato privatamente se i Marzuoli possono nascere anche in boschi dove non ci sono necessariamente Abeti bianchi in purezza o misti a Faggi.
La risposta è decisamente sì.
In Sila, l’associazione preferita è con i Pini larici-Pio Loricato, sia in purezza che nei misti con Faggio o Faggio in purezza.
Sull’Appennino Umbro-Marchigiano l’associazione è meno selettiva. Si possono trovare anche in boschi montani misti, con Pini-Abeti Bianchi, Faggi-Querce. Molto spesso li si trova anziché in lettiera, su tappeti di muschio.
Incredibile ma vero, data la siccità e le predominanza di vento, ho visto video di raccolte di Marzuoli tra foglie secche che scrocchiavano da quanto erano siccitose. Questo grazie al fatto che sotto la spessa coltre di foglie (Lettiera) si era mantenuta adeguata umidità.
CARDONCELLI
Tornano i funghi primaverili
L’inizio del 2023 si sta rivelando particolarmente favorevole per la Puglia. La Capitanata e le Murge hanno invasi-vasconi completamente pieni d’acqua, le scorte non mancano.
Vasconi di raccolta delle acque piovane andrebbero costruiti ovunque nel resto d’Italia.
Purtroppo gli attuali regimi climatici non ci garantiscono più continuità nelle precipitazioni e, quando accade che piova, l’acqua piovana non andrebbe assolutamente sprecata ma trattenuta tra vasche, vasconi, fossi e dighe in terra battuta, oltre che in rogge di contenimento delle temporanee piene.
Le grandi opere faraoniche costano molto denaro e sprechi, con continui sospetti di ruberie di vario genere che, purtroppo in Italia non mancano mai, oltre ad avere una data certa d’inizio cantieri ma una mai nota data di ultimazione dei lavori che, talvolta si prolungano per decenni ma, sappiamo che la sete ce l’abbiamo ora e per questo va fatto qualcosa di concreto sin da SUBITO!
Vasche e vasconi creano umidità benefica per l’intero ecosistema e, anche i funghi ne beneficiano, laddove si costruiscono opere in terra battua e non in cemento.
Sulla scorta delle grandi piogge invernali, in Puglia abbondano di già i Cardoncelli che, risultano particolarmente abbondanti tanto nelle Murge, quanto in Daunia e Salento.
Nel Salento, incredibile ma vero, si stanno ancora trovando persino i non proprio tipicamente invernali o primaverili funghi Galletti/Finferli (Cantharellus cibarius), questo grazie ad un clima poco freddo o comunque assai meno freddo rispetto alle aspettative.
I Cardoncelli risultano già ben presenti anche in Basilicata, soprattutto nei settori orientali della regione, nel Metapontino e coste tirreniche, là dove sono presenti prati umidi e piante di Ferula (Ferula communis).
Gli spinosi cespugli di Eringi al momento risultano produttivi solamente in Puglia, Calabria Jonica e Sicilia.
Cardoncelli già presenti nel Cilento e Salernitano, qua e là anche nel Lazio e nel Campidano in Sardegna.
Grazie a recenti piogge, potrebbero a breve trovarsi già anche in Maremma e nella valle Tiberina.
VERPE E MORCHELLE/SPUGNOLE

Tornano i funghi primaverili
Se l’inverno 2022/2023 si è rivelato particolarmente siccitoso per il Nord Italia, il freddo, anche se non continuativo, non è a tratti mancato.
Certo, in forma minore rispetto agli anni passati ma, brinate notturne non sono mancate e soprattutto non sono mancati insoliti venti gelidi diurni.
Sappiamo che funghi quali Verpe e Morchelle necessitano di temperature del suolo e dell’aria non più invernali ma decisamente primaverili.
Se le Verpe tollerano qualche ultima leggera brianta notturna, non può dirsi altrettanto delle Morchelle che invece non resistono al gelo, al vento, all’aria troppo secca.
Quest’ultime necessitano di suoli ben drenati, quindi di assenza di ristagni d’acqua perciò, l’attuale siccità non è per loro un grave handicapp. La vera piaga è l’aria troppo secca ed un clima spesso insolitamente troppo ventoso.
In questi casi, a fare la differenza tra nascite sì e nascite no, sono eventuali piccole o grandi conche fluviali in cui si trova qualche pozza d’acqua, ma soprattuto in cui ci sia poco ricambio e circolo d’aria.
Le golene troppo aperte, arieggiate-ventose, o le zone aperte di pianura, putroppo necessiteranno di qualche pioggia, leggera ma più frequente, per poter vegetare e fruttificare.
Quanto alle temperature, sono le temperature massime comprese tra i +18 ed i +22°C a stimolare le fruttificazioni.
Al di sotto dei +15°C difficile se ne verifichino, così come temperature oltre i +24°C iniziano ad esser eccessivamente calde perché le loro “spugne” non inizino a seccare troppo velocemente, soprattutto se in presenza di ventilazione sostenuta, impedendo alle spore di poter maturare ed esser espulse.
Al momento nascite di Morchelle si registrano lungo le Pinete costiere della Campania e del Lazio.
In Sicilia si registrano nascite sottotono ma già presenti, soprattutto sui settori occidentali dove le piogge sono state più frequenti. Ci vengono già segnalate le prime nascite anche a bassa quota sull’Etna.
Valle Tiberina, Valli dell’Ombrone e dell’Arno si candidano ad ospitare già le prime nascite di Morchelle che potrebbero risultare più concrete nelle pianure di Abruzzo-Marche.
In Pianura Padana i Frassini, alberi simbionti prediletti dalle Morchelle, hanno già iniziato la fase della fioritura e, sappiamo che, quando queste piante sono in piena fioritura, è sempre tempo e ora di andar a cercare le prime Morchelle.
Purtroppo nessuno può dire, a priori, quali conseguenza avrà sulle loro fruttificazioni la siccità che, in molti casi, per esempio in Emilia, vede fiumi completamente privi d’acqua.
Nascite di Verpe ci vengono già segnalate in località golenali del Po, dal Pavese fino alla sua foce ma, attenzione perché, in diverse zone dalla Pianura Padana e relative basse vallate dei suoi affluenti, ci vengono anche segnalate insolite abbondanti nascite delle pericolose cugine Gyromitra.
GYROMITRA: UN FUNGO ASSAI VELENOSO
Tornano i funghi primaverili
La Gyromitra è un fungo che solitamente vegeta tra le conifere sin dalla tarda primavera.
Quest’anno, inconsuete nascite ci vengono segnalate anche in boschi misti di latifoglie, anche in ecosistemi-habitat più congeniali per le Morchelle.
La Gyromitra è un fungo piuttosto simile alla Morchella, anche se al posto di alveoli ha costolature sinuose cerebriformi di un colore marroncino più o meno chiaro-scuro.
Si tratta di specie saprofita-lignicola, che ama vegetare su reisudi legnosi.

É velenosa mortale da cruda o poco cotta, se cotta perde parte delle sue tossime ma non tutte, risultando velenosa per accumulo.
Chi ancora non sa riconoscere al volo la differenza che passa tra Verpe, Morchelle e Gyromitre, farebbe bene a non raccogliere funghi sconosciuti ma, nel caso in cui volesse imparare a raccoglierle, di limitarsi a prelevare un paio di esemplari da portare, integri, senza aver tagliato nessuna parte del fungo, con tutto il suo piede intatto, da un micologo professionista presso un’Associazione Micologica o presso la propria ASL di competenza.
Puoi approfondire la conoscenza di questi funghi consultando le nostre schede a tema:
- Verpa bohemica – Verpe e Mitrophora
- Morchelle o Spugnole: i primi funghi primaverili
- Morchella elata o Spugnola slanciata
- Quando e dove cercare le Morchelle o Spugnole
ERBE SPONTANEE COMMESTIBILI
Il 2023 porta una importante novità su Funghimagazine: la recensione delle principali erbe spontanee edibili-commestibili, insieme con fiori e frutti spontanei commestibili.
In tempi di scarsità di precipitazioni, bisogna mettere le mani avanti e tutelarsi da possibili “cappotti” incombenti e sempre più minacciosi.
Gli appassionati di Natura e di Funghi già, abitualmente, dedicano qualche uscita o comunque qualche ora alla ricerca di erbe spontanee edibili.
Molte Associazioni Micologiche già organizzano insieme con i corsi base di riconoscimento dei Funghi, anche corsi al riconoscimento delle principali erbe edibili.
Per non dover tornare a casa con i cesti vuoti, si può fare ripiego su erbe, fiori e frutti spontanei che, molto spesso trovano mille gustosi impieghi in cucina.
Su Funghimagazine abbiamo perciò inaugurato la sezione REGNO VEGETALE con le sottosezioni ERBE EDIBILI-COMMESTIBILI, FIORI COMMESTIBILI, FRUTTI SELVATICI EDIBILI.
Tante recensioni con descrizioni dettagliate, habitat di crescita, usi in cucina, ed eventualmente anche in medicina, e tante altre curiosità, con tanto di fotogallery.
Puoi trovare gli articoli già presenti su Funghimagazine in homepage o nelle relative sezioni di Enciclopedia Funghimagazine.
Dove non ancora presenti, molti altri articoli saranno pubblicati nel corso dell’anno.
FOTOGALLERY
Tornano i funghi primaverili
Di seguito alcune fotografie di funghi primaverili di Marzo 2023, dalla chat Telegram Funghimagazine e Istagram FM