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Tricholoma portentosum – Cicalotto – funghi commestibili
É un fungo micorrizico di lettiera che fruttifica preferibilmente tra i Pini, dall’aspetto massiccio, come suggerisce il suo nome. É il migliore e più ricercato tra tutti i tricoloma, riconoscibile per i riflessi gialli
Habitat – Ecologia: | Il Tricholoma portentosum cresce sempre in gruppi di numerosi esemplari in boschi prevalentemente di Pino, ma si adatta anche a fruttificare sotto alcune latifoglie, meglio se in bosco misto con anche alcuni Pini. A differenza del Tricholoma terreum, il T. portentosum preferisce vegetare su lettiera poco spessa, dove le radici superficiali degli alberi affiorano tra la terra. |
Alberi simbionti: | Principalmente Pini di vario genere, in alternativa Faggio e Castagno, meglio se misti a Pino. |
Come riconoscerlo:
Il Tricholoma portentosum prende il nome dal latino portentosus → robusto → portentoso, ed infatti il suo aspetto è quello di un fungo portentoso-massiccio.
Il cappello è convesso-campanulato da giovane, poi diventa spianato-umbonato.
Ha un colore grigio-cenere tendente al bruno con finissime striature raggiate e sfumature leggermente giallognole, più evidenti sulla carne sollevando la cuticola, e sul gambo.
Le lamelle mediamente fitte sono di colore crema, variante dal biancastro al giallognolo.
Cresce spesso in gruppi molto numerosi
Note – Curiosità:
I Cicalotti sono i migliori tra tutti i Tricoloma, sia per la consistenza della carne che lo rende adatto alla conservazione sott’olio, sia per il suo gradevole odore-sapore di farina fresca o pasta lievitata.
Attenzione però perché potrebbe esser confuso con altre specie di Tricholomi grigi che risultano tossici o velenosi.
Si raccomanda perciò di raccoglierlo (così come tutti gli altri Tricoloma) soltanto se si ha una precisa conoscenza della specie ma soprattutto di portarlo presso un Centro ASL o Associazione Micologica a farne il riconoscimento e valutarne la commestibilità.
I Tricoloma grigi risultano tutti piuttosto simili tra loro, anche se le specie tossico-velenose si distinguono per odori di cimice o di farina rancida speziata-pepata, ma soprattutto per il sapore amaro o del tutto amarissimo.
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ATTENZIONE:
‼Le immagini e le informazioni riportate su funghimagazine.it sono puramente indicative e non possono sostituire l’accertamento effettuato da un professionista.
NON AFFIDARTI MAI completamente ad una guida on-line o a libri di testo per il riconoscimento di una nuova specie fungina mai raccolta prima, a meno che tu non abbia competenze tecniche micologiche.
Guide, manuali ed articoli descrittivi hanno solo e soltanto scopo didattico.
Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi. ‼
ISPETTORATI MICOLOGICI IN ITALIA
PRIMA DI CONSUMARE FUNGHI A TE SCONOSCIUTI, TI RACCOMANDO DI RIVOLGERTI PER IL RICONOSCIMENTO AD UNA ASL, OPPURE AD UNA DELLE TANTE ASSOCIAZIONI MICOLOGICHE
Puoi cercare l’associazione Micologica più vicina a te consultando il sito A.M.B. Associazione Micologica Bresadola, la più antica d’Italia che coordina la gran parte delle Associazioni Micologiche locali.
Oppure puoi consultare il sito A.M.I.N.T Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica, infine, puoi consultare il sito Nuovamicologia.eu-Associazioni Micologiche Italiane.
Se ritieni che questa guida non sia sufficientemente esaustiva, oppure se hai altre curiosità, potrai scrivermi o puoi lasciare un commento a fondo pagina.
Questa scheda è stata realizzata da Angelo Giovinazzo basandosi su ripetute esplorazioni sul campo effettuate nel corso degli ultimi decenni, e su segnalazioni dei lettori di funghimagazine.it