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Cinipide

Cinipide è un insetto dell’ordine degli Imenotteri il cui nome scientifico è Cynipidae. Appartengono alla famiglia i ben noti cinipidi galligeni del castagno e quelli delle querce

Cinipide (cinìpide)
Cynips – Cynipidae

Si tratta di una famiglia di insetti dell’ordine degli Imenotteri, il cui nome scientifico è: Cynipidae Latreille, 1802.

Il genere principale di questa famiglia è Cynips, ma in Italia è a tutti tristemente noto anche il genere Dryocosmus (a causa degli ingenti danni provocati da questi insetti alla vegetazione italiana).

Tecnicamente sono detti insetti Imenotteri terebranti, perché hanno un ovopositore perforante, detto terebra, anziché un pungiglione, foggiato a forma di succhiello (trivellino), grazie al quale le femmine riescono a deporre le proprie uova sul corpo o nel corpo delle vittime prescelte, nel caso dei cinipidi, entro il tessuto o le gemme delle piante.

Si tratta a tutti gli effetti di insetti parassiti, ovvero che si nutrono parassitando altre specie (vedi argomento correlato → Funghi Parassiti – Parassitismo).

Si riproducono alternando la partenogenesi, all’anfigonia.

    • La partenogenesi, consente a creature come i cinipidi, vespe, api, o anche serpenti a sonagli, di mettere in atto la cosiddetta “riproduzione virginale”, attraverso la quale il proprio uovo si sviluppa pur senza esser stato fecondato.
    • L’anfigonia invece è un metodo di riproduzione sessuale che necessita della partecipazione di due gameti (maschile e femminile).

I cinipidi sono anche detti insetti fitofagi, ovvero, creano un rapporto trofico unilaterale, a spese di una determinata specie vegetale, in parole semplici significa che, questi insetti si legano, parassitandola, (vedi → parassita) una sola e specifica specie vegetale, che può per esempio essere il castagno, nel caso del Cinipide galligeno del castagno (Dryocomus kuriphilus), oppure le querce nel caso di altri cinipidi.

Una volta che la femmina ha punto il tessuto vegetale e deposto le proprie uova (fino a 100-150 per individuo), inizia la formazione delle caratteristiche galle, il cui aspetto differisce da specie a specie.

La galla, anche detta cecidio, e più in generale, le galle, si formano quale reazione chimica alle sostanze emesse dalla femmina madre, durante la fase di deposizione delle uova, ma anche da quelle emesse dalle larve stesse, durante la lunga fase di crescita.

Come detto in apertura, in Italia è a tutti ben nota l’azione distruttiva del cosiddetto Cinipide del Castagno (Dryocomus kuriphilus) che, per un intero decennio, ha messo a dura prova la sopravvivenza della maggior parte dei castagni presenti sul nostro territorio nazionale. ► Approfondisci questo argomento consultando l’apposita voce → Dryocomus kuriphilus.

Dannosa, ma meno impattante per la sopravvivenza della specie, è anche l’azione di alcuni Cinipidi che normalmente attaccano le nostre Querce.
Da ricordare a tal proposito i parassiti: Andricus quercuscalicis o Cynips quercusfolii, appartenenti sempre alla stessa famiglia dei Cynipidae.

Ancor meno impattante l’azione di Andricus kollari o di Diplolepis rosae, quest’ultimo parassita delle rose.

In foto: Cinipide galligeno del castagno Dryocomus kuriphilus e galle generate dall’imenottero, sezionate, a seguire galle generate dai cinipidi delle querce

Cinipide del castagno
Cinipide del castagno Dryocomus kuriphilus e le sue galle sezionate
Cinipide delle querce
Galle generate da Cinipidi delle querce

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