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Gli alberi dei funghi Porcini
Gli alberi dei funghi Porcini – Sai sotto quali alberi puoi trovare i funghi Porcini? E lo sai che i Porcini non crescono soltanto sotto Castagni, Faggi e Querce?
Gli Alberi dei funghi Porcini
INDICE
- 1 Gli Alberi dei funghi Porcini
- 1.1 IL FAGGIO (FAGUS)
- 1.2 IL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA)
- 1.3 IL PINO SILVESTRE (PINUS SYLVESTRIS)
- 1.4 IL PINO NERO (PINUS NIGRA)
- 1.5 L’ABETE BIANCO (ABIES ALBA)
- 1.6 L’ABETE ROSSO (PICEA ABIES)
- 1.7 IL PINO STROBO (PINUS STROBUS) & L’ABETE DI DOUGLAS (PSEUDOTSUGA MENZIESII)
- 1.8 LE QUERCE (QUERCUS)
- 1.9 IL CARPINO (CARPINUS BETULUS & OSTRYA CARPINIFOLIA)
- 1.10 BETULLE (BETULA) & PIOPPO TREMULO (POPULUS TREMULA)
- 1.11 I TIGLI (TILIA CORDATA & T. PLATYPHYLLOS / EUROPEA)
- 1.12 GINEPRO
- 2 Porcini e Arbusti minori, sentinella o spia:
Quali sono gli alberi dei funghi Porcini?
Lo sai che i ricercatissimi Boleti amano formare simbiosi e micorrize solamente con alcuni alberi o cespugli e, sai questi quali sono?
Ultimo aggiornamento articolo: Agosto 2022
Sappiamo che i nostri beneamati porcini, per poter vegetare, riprodursi e venire alla luce hanno bisogno di creare alleanze con alcuni alberi.
Questa alleanze sono dette micorrize (vedi → micorrizazione) o simbiosi.
Non tutte le piante presenti nei nostri boschi riescono però a stringere quest’alleanza con i funghi.
Sappiamo bene che in boschi puri di alcune essenze quali per esempio il Larice, il Frassino, il Pioppo coltivato o selvatico, il Salice, l’Acero ed altri, è altamente difficile, se non del tutto impossibile, trovare funghi Porcini.
Vorrei dunque approfondire il tema, illustrandoti quelli che possiamo ufficialmente considerare come:
Gli Alberi dei Funghi Porcini – prima parte
PRINCIPALI ALBERI E ARBUSTI SIMBIONTI
Iniziamo subito col dire che ‘simbionte’ significa che un albero, oppure un fungo, crea una ‘simbiosi’ con il suo fungo, o albero, da cui dipende per la propria floridità.
Di seguito ti illustro la legenda delle immagini allegate all’articolo.
Nell’immagine puoi distinguere, in ordine di periodo vegetativo, i 4 tipi di funghi Porcini che vegetano e si possono incontrare abbastanza facilmente in Italia.
Il primo è il Porcino Estatino (Boletus reticulatus / B. aestivalis), il secondo è il Porcino Pinicola (Boletus pinophilus) che vegeta preferibilmente col freddo, soprattutto in primavera e tardo autunno, il terzo è il Porcino Nero o Bronzino (B. aereus), infine il quarto è il Boletus edulis, a tutti noto come Porcino chiaro autunnale.
Di seguito, nell’articolo, per ogni albero, troverai il disegno della varietà di Porcino ad esso associato.

IL FAGGIO (FAGUS)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
In Italia, il Faggio è sicuramente considerato l’albero più produttivo, in termini di funghi Porcini.
Anche chi ha poca conoscenza di alberi e di funghi, sa che se andrà a cercar funghi nel momento giusto in una faggeta, non tornerà mai a mani vuote.
Il Porcino Nero o Bronzino (B.aereus) manca in tutte le faggete del Nord Italia ed Appennino Settentrionale, è invece abbastanza presente nei boschi boschi termofili di Faggio del Sud Italia.
I PORCINI DEL FAGGIO: B. reticulatus, B. pinophilus, B. edulis, B. aereus
IL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
La diatriba se siano più pregiati e profumati i Porcini di Castagno, quelli di Faggio oppure quelli di Abete, probabilmente non troverà mai una risposta esaustiva.
In Italia, paese che vai, detto che trovi, c’è chi sostiene con ardore che, i propri funghi Porcini natri tra i Castagni abbiano un profumo impareggiabile ma, c’è anche chi dice per esempio che i Porcini che crescono nelle vastissime abetaie delle Alpi non abbiano rivali per profumo e gusto, così come altri ancora sostengono che i Porcini migliori siano quelli nati tra i Faggi.
Comunque sia, il Castagno, malattie permettendo, è anch’esso uno degli alberi più produttivi in termini di nascite di funghi Porcini.
Dalle Prealpi all’estremo Sud Italia, ovunque ci sia un bosco di Castagno c’è almeno un cercatore di funghi Porcini.
► Tra tutti gli alberi dei funghi Porcini, il castagno è il più diffuso come distribuzione in Italia
Il Castagno è anche l’albero del Poker Porcino → ovvero di tutte quattro le varietà di Porcini raccolti in contemporanea.
Quest’albero può infatti creare simbiosi con tutte 4 le varietà di funghi Porcini reperibili in Italia.
I recenti CAMBIAMENTI CLIMATICI / RISCALDAMENTO GLOBALE hanno però modificato sensibilmente la distribuzione di molti funghi, in particolar modo dei Porcini.
Da pochi anni a questa parte è infatti possibile trovare Porcini Neri/Bronzini (B. aereus) anche nei boschi termofili (più caldi e ben soleggiati) di Castagno del Piemonte, non più solamente meridionale, ma ora anche in quello settentrionale, oltre che sulle Prealpi Lombarde.
► APPROFONDISCI LA CONOSCENZA DI QUESTA PIANTA LEGGENDO L’ARTICOLO:
I PORCINI DEL CASTAGNO: B. reticulatus, B. pinophilus, B.aereus, B. edulis
IL PINO SILVESTRE (PINUS SYLVESTRIS)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Noto anche come Pino di Scozia, tipico delle foreste di Conifere del Centro e Nord Europa, risulta comunque abbastanza ben presente anche in Italia, anche se spesso non spontaneo, ma quale risultato di rimboschimenti.
Difficilmente distinguibile dal Pino Nero, se non nel portamento più o meno slanciato.
Il Porcino Nero o Bronzino raramente vegeta in associazione con le Conifere ma, nel nostro Sud Italia, soprattutto tra Calabria e Sicilia, può accadere di trovare qualche albero micorrizzato dal Boletus aereus.
I PORCINI DEL PINO SILVESTRE: B. pinophilus, b. edulis
IL PINO NERO (PINUS NIGRA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine.it
Si tratta di un pino originario delle regioni montuose termofile del Mediterraneo, ma che sta diventando sempre più raro per mancanza di habitat naturale.
Oggi è ancora presente allo stato spontaneo soprattutto nel Carso, Carnia in poche altre zone del Veneto, nel Torinese e sporadiche zone termofile del Piemonte tra Biellese ed Alpi Marittime.
Qua e là nel Centro Italia ma soprattutto su speroni rocciosi del Sud Italia ed Etna, anche se in questi luoghi con alcune varietà leggeremente differenti.
In generale però, in Italia è più comune come albero da rimboschimenti, che non come specie spontanea.
I PORCINI DEL PINO NERO: B. edulis
L’ABETE BIANCO (ABIES ALBA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Seguendo il link di seguito, trovi descritto con tutti i dettagli utili l’Abete Bianco.
Questo albero è un buon produttore di Porcini Pinicola e Porcini edulis, più sporadicamente si possono trovare sotto quest’albero Porcini estatini ma, grazie ai recenti Cambiamenti Climatici, non è più impresa rara trovare Boletus reticulatus/aestivalis anche tra gli Abeti bianchi.
I PORCINI DELL’ABETE BIANCO: B. pinophilus, B. edulis
L’ABETE ROSSO (PICEA ABIES)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Seguendo il link di seguito, trovi descritto con tutti i dettagli utili l‘Abete Rosso.
► La presenza di Porcini Estatini (B. reticulatus/aestivalis) in associazione con l’Abete Rosso si può considerare del tutto marginale per via di esigenze termiche assai differenti.
Il Porcino Estatino ama infatti i boschi caldi, mentre l’Abete Rosso preferisce quelli freddi.
Tuttavia, in boschi artificiali di Abete Rosso, impropriamente impiantati in zone calde, soprattutto a seguito dei recenti cambiamenti climatici, è possibile trovare esemplari di B. reticulatus associati anche a quest’albero.
La sua presenza è però sempre marginale, perciò nella rappresentazione grafica non troverai il Porcino Estivo.
I PORCINI DELL’ABETE ROSSO: B. pinophilus, B. edulis
IL PINO STROBO (PINUS STROBUS) & L’ABETE DI DOUGLAS (PSEUDOTSUGA MENZIESII)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine.it
Si tratta di due conifere originarie del Nord Americana, perciò non autoctone in Italia.
Oggi di entrambe le specie, si iniziano a trovare nei nostri boschi alberi cresciuti spontaneamente da seme e che stanno anche iniziando a creare perfette simbiosi micorriziche con i funghi Porcini.
Soprattutto il Pino Strobo risulta essere ben produttivo, tanto tra esemplari radi, quanto in boschi esclusivi.
Unica limitazione alla eventuale presenza di funghi Porcini tra questi due alberi è che, gli esemplari siano già adulti e producano già le pigne.
► Il Pino Strobo diventa un discreto produttore di funghi Porcini quando cessa il gran caldo estivo, aumentano i tassi d’umidità e le piogge si fanno più intense e frequenti.
L’Abete di Douglas invece produce belle quantità di Porcini nella varietà B. edulis, non appena sopraggiungono i primi freddi veri, che bloccano le nascite di Porcini tra gli Abeti bianchi e rossi in montagna.
Gli aghi del Pino Strobo sono molto lunghi e coriacei, formano spesse lettiere che necessitano di frequenti piogge fredde per potersi compattare, ossigenare, disgregare e consentire il proliferare dei Miceli. Di solito timide nascite (quasi esclusivamente di B. edulis), si possono avere già a inizio Autunno, in caso di frequenti piogge fredde, ma più propriamente, quest’albero diventa ben produttivo dopo metà Ottobre, a Novembre ed inizio Dicembre, in assenza di neve e gelo, soprattutto in Pianura Padana in boschi da rimboschimento.
L’Abete di Douglas è un albero che talvolta risulta pigramente simbionte in Italia. Diventa però sufficientemente produttivo a fine stagione, quando sopraggiungono i primi freddi pre-invernali. Può regalare funghi Porcini, principalmente B. edulis, marginalmente B. pinophilus, tra metà Ottobre e metà Dicembre, in assenza di neve e gelo mentre, con l’arrivo delle prime piogge fredde, ma non ancora del freddo vero, può regalare anche qualche sporadico Porcino estatino (B. reticulatus/aestivalis).
Nella rappresentazione di seguito trovi, quale fungo simbionte di queste due varietà di conifere, solamente il Boletus edulis perché è, senza dubbio, il più rappresentativo e comune.
I PORCINI DEL PINO STROBO ED ABETE DI DOUGLAS: B. edulis
LE QUERCE (QUERCUS)
CERRO (Q. CERRIS), FARNIA (Q. ROBUR), FARNETTO (Q. FRAINETTO), FRAGNO (Q. TROIANA), GUSSONE (Q. GUSSONEI), LECCIO (Q. ILEX), ROVERE (Q. PETRAE), ROVERELLA (Q. PUBESCENS), SPINOSA (Q. COCCIFERA), SUGHERA (Q. SUBER)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Seguendo il link di seguito, trovi descritte tutte le varietà di Querce presenti in Italia.
Le Querce appena elencate sono le varietà autoctone presenti in Italia, che possono normalmente associarsi ai funghi Porcini con i quali creano simbiosi micorrizica.
Esistono anche alcune varietà non autoctone che spesso vengono introdotte quali alberi da legname, ornamentali o da riforestazione.
Una tra tutte, la Quercia Rossa o Quercia Canadese (Quercus rubra) che nel Nord Italia si è naturalizzata al punto da diventare una infestante di alcuni boschi del Piemonte, Lombardia e Veneto.
Dove la Quercia Rossa si è naturalizzata e gli esemplari sono nati da seme, è possibile trovarvi associati grandi Porcini Estatini, meno frequentemente B. edulis, diversamente in boschi da selvicoltura quest’albero risulta spesso del tutto privo di micorrizzazioni con i Porcini.
Roverella (Q. pubescens), Leccio (Q. ilex) e Sughera (Q. suber) sono i tre alberi che prediligono lasciarsi micorrizzare dai Porcini Neri / Bronzini (B. aereus), anche se la micorrizzazione con Boletus reticulatus/aestivalis è altrettanto comune.
► Incostante la presenza di B. edulis nei boschi di Quercia. Alcuni boschi tuttavia, soprattutto se a base di Rovere e/o Cerro sono in grado di generare grandi buttate di Boletus edulis con l’arrivo delle prime piogge fredde e temperature decisamente più autunnali.
Le Querce sono alberi che possono vegetare fino in bassa montagna al Nord e fino in media montagna al Sud. Di solito queste piante sono poco produttive se si trovano sui freschi monti, sono invece produttive o persino assai produttive se si trovano tra la medio-bassa collina ed il piano.
In alta Pianura Padana si possono trovare spesso i Porcini edulis in savane poco boschive, ma la micorriza sembra avvenire più frequentemente se le Querce sono associate ad erbe alte, Brugo/eriche, Betulle e Pioppo Tremulo.
In boschi esclusivi di Querce miste o misti con anche Ornielli e Castagni è possibile rinvenire in contemporanea 3 varietà di funghi Porcini: Boletus aereus, B. reticulatus e B. eduli.
Nella rappresentazione grafica di seguito mancano sia i Boletus edulis che i Boletus pinophilus, tuttavia, in poche zone d’Italia è possibile trovare tutte 4 le varietà.
Risultano infatti rare le zone d’Italia in cui è possibile fare buoni ritrovamenti di Porcini Pinicola (Boletus pinophilus) nei boschi di Quercia ma, raro non significa impossibile. Conosciamo personalmente alcuni ottimi spot, piccoli boschi che, con le piogge giuste e temperature decisamente non troppo elevate, sono in grado di produrre buone quantità di Porcini Pinicola (Porcini Rossi), anche nel cuore di una fresca estate, ma molto meglio in autunno.
I PORCINI DEGLI ALBERI DEL GENERE QUERCIA: B. reticulatus, B. aereus, B. edulis
IL CARPINO (CARPINUS BETULUS & OSTRYA CARPINIFOLIA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Seguendo il link di seguito, trovi descritto il Carpino Bianco (Carpinus betulus).
Il Carpino Nero (Ostrya carpinifolia) non è presente, allo stato selvatico, in Pianura Padana ed in molte zone alpine. La sua guida monotematica è in fase di preparazione.
I PORCINI DEI CARPINI: B. reticulatus, B. aereus, poco frequente B. edulis
BETULLE (BETULA) & PIOPPO TREMULO (POPULUS TREMULA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
Sono ben 40 le specie di Betulla originarie dell’Emisfero Boreale.
In Italia la specie più comune è la Betula pendula , sinonimo Betula verrucosa, seguita dalla Betulla pelosa delle torbiere (Betula pubescens).
► Sono molti i cercatori di funghi che non sanno che le Betulle sono ottimi alberi simbionti dei funghi Porcini.
La micorriza avviene sia su esemplari isolati che in boschi fitti puri o in associazione con altri alberi micorrizici dei funghi Porcini.
Le Betulle creano infatti abitudinariamente simbiosi radicale con altri alberi e le associazioni più comuni sono con il Pioppo Tremulo, con il Castagno, il Faggio, il Sorbo degli Uccellatori e Sorbo Montano e gli Abeti: A. Rosso, A. Bianco.
Una curiosità: le micorrize dei funghi Porcini vanno in competizione con quelle dei Leccini, perciò spesso, la presenza di un fungo può escludere la presenza dell’altro.
In foto non sono presenti i Porcini Rossi (Boletus pinophilus) tuttavia questi sono rinvenibili in boschi di Betulla o con Pioppo Tremulo, soprattutto se misti con Pini.
I PORCINI DELLE BETULLE: B. reticulatus, B. edulis, B. Pinophilus
I TIGLI (TILIA CORDATA & T. PLATYPHYLLOS / EUROPEA)
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine.it
Seguendo il link di seguito, trovi descritto il Tiglio con le sue 2 varietà italiane.
Per molti cercatori di funghi è difficile saper distinguere un Tiglio selvatico (Tilia cordata) da un Tiglio nostrano (T. europea).
Sappi però che il Tiglio selvatico ha foglie a forma di cuore più piccole rispetto alla varietà nostrana, più lucide e coriacee.
Tutti i Tigli utilizzati nei viali, parchi e giardini sono di tipo europeo o Nord Americani (T. americana).
Come per tutti gli alberi non autoctoni, la micorrizzazione con i funghi Porcini avviene solo su esemplari nati da seme, spontaneamente o provenienti da vivai.
Boletus reticulatus o Porcino Estatino, di norma creano simbiosi con i Tigli ad avvio stagione, già a primavera inoltrata per poi cessare di colpo con l’arrivo dei primi caldi estivi.
Boletus edulis invece crea spesso simbiosi con i Tigli ad autunno inoltrato, quando torna a far freddo, prima dell’arrivo dei rigori invernali.
I PORCINI DEI TIGLI: B. reticulatus, B. edulis
Le associazioni tra varie essenze nel bosco possono permette lo sviluppo di porcini diversi dagli abituali.
Ad esempio, in presenza di Faggio, i boschi primari di Abete Bianco possono generare anche Boletus reticulatus, in presenza di Pino silvestre i Faggi producono spesso Boletus pinophilus.
Ci sono anche piante minori (arbusti) che, anche se non simbionti con assoluta certezza, possono essere buoni indicatori di possibile presenza di Porcini.
GINEPRO
Gli alberi dei funghi Porcini@funghimagazine
►Anche il Ginepro è un buon simbionte dei funghi Porcini → scoprilo nell’apposita scheda dedicata alle varietà di Ginepro presenti in Italia.
Il Ginepro può ospitare Porcini Neri (Boletus aereus) solamente tra i Litorali e la Macchia / Bosco Mediterraneo. Meno frequenti ma presenti anche Porcini estatini.
In ambienti montani invece può ospitare Boletus edulis e Boletus pinophilus.
I FUNGHI DEL GINEPRO: B. aereus, B. reticulatus, B. pinophilus, B. edulis
Porcini e Arbusti minori, sentinella o spia:
IL BOLETUS AEREUS
Pur non avendo la certezza dell’avvenuta micorrizzazione, il Porcino Nero è spesso associato a qualunque arbusto tipico della Macchia Mediterranea ovvero:
- Alloro,
- Cisto,
- Erica Arborea,
- Euforbia Arborea,
- Ginepro Rosso,
- Lentisco,
- Ginestra Odorosa o Spinosa,
- Pungitopo,
- Rosmarino,
- ma i due arbusti preferiti sono senza dubbio l’Orniello ed il Corbezzolo.
- Erica scoparia (albero della scopa)
IL BOLETUS RETICULATUS / AESTIVALIS
Sottobosco con: Erba Lucciola (Luzola nivea), Erica arborea, Erica vagans, Ginepro, Nocciolo, Mirtillo, Rododendro.
(Leggi anche: A caccia dei primi Porcini primaverili)
IL BOLETUS EDULIS
Sottobosco con: Mirtillo, varie specie di Erica ed il Brugo (Calluna vulgaris), Rododendro sia selvatico (R. irsutum o R. ferrugineum) che quello ornamentale del Nepal, Nord America, Cina e Giappone purché nati da seme, Muschio.
Il Boletus edulis si associa sempre anche ai Sorbi selvatici, sia nella varietà Sorbus aucuparia o Sorbo degli uccellatori che nella varità Sorbus aria o Sorbo montano.
Nelle zone prealpine, i recenti cambiamenti climatici rendono sempre più possibile l’associazione tra Porcino edulis e Rovo da more (Rufus ulmifolius), grazie alla capacità del Rovo di resistere alla temporanea siccità.
► In area alpina, tra prati e pascoli montano-alpini, in piena estate, è frequente trovare Porcini edulis nei prati.
Naturalmente in questo caso i Porcini si associano ai Mirtilli sia nero che rosso, Corbezzolo alpino (Arctostaphylos alpina), Uva di monte (Vaccinium vitis-idea), Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi), Salice alpino (Salix alpina Scop.).
BOLETUS PINOPHILUS
Sottobosco con Mirtillo nero e rosso, Muschio e Ginepro.
Articolo scritto da: Riccardo Spagnoli & Angelo Giovinazzo
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