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Funghi Magazine - Il magazine on-line sui funghi d'Italia. Aggiornamenti funghi, articoli e notizie sui funghi, segnalazioni in tempo reale. dove nascono i funghi e la tabella sulle nascite e crescite dei funghi con il Semaforo dei Funghi

I Funghi

I Funghi sono un Regno di organismi eucarioti unicellulari o pluricellulari che comprende più di settecentomila specie note, ma che è stimato poter comprenderne più di 3 milioni. Cosa sono i funghi?

I FUNGHI, FUNGI, MICETI 🍄🍄

ETIMOLOGIA

Il termine funghi, deriva dal lemma latino fungus [fungus], sostantivo maschile di II declinazione (genitivo, nominativo, vocativo), che al plurale diventa fungi, il cui significato è fungo, inteso come alimento, oppure fungo, inteso come infezione-malattia che può interessare alcune piante, ma anche animali, ivi inclusi gli esseri umani.

Secondo alcune interpretazioni, fungus deriverebbe a sua volta dalla contrazione di fungus ăgo, dove ăgo significa: “vivere”, “esistere” ma che, alcuni hanno interpretato come “portatore di morte”, a causa delle numerose intossicazioni e morti inferte dai funghi quando, ai tempi dei romani la conoscenza sui funghi era ancora piuttosto blanda.

Nella lingua italiana, è andato completamente perso l’utilizzo del termine latino fungus, così come pure la voce al plurale, fungi. Al loro posto si preferisce utilizzare le parole italiane moderne fungo e funghi. Viceversa all’estero, soprattutto nella lingua inglese, i termini fungus e fungi trovano ancora largo uso, a fianco al termine inglese mushroom (al plurale mushrooms).

La parola inglese fungus è stata adottato direttamente dal latino fungus, così come utilizzato negli antichi scritti di Orazio e Plinio. Questo termine deriva però, a sua volta dalla parola greca sphongos (σφόγγος “spugna”), riferendosi alla morfologia dei funghi; la stessa radice è usata anche nel tedesco Schwamm (‘spugna’).

Un termine alternativo ancora in uso in Italia, anche se piuttosto obsoleto per chiamare i funghi è: micete, al plurale miceti, in questo caso con derivazione dal greco mykes, mikès.

Il termine mycota è usato per descrivere un particolare gruppo di funghi ma, spesso viene utilizzato quale sinonimo di fungi.

La parola micologia deriva dal greco mykes (μύκης fungo’) e logos (λόγος ‘discorso’). Questo termine indica la scienza che si occupa dello studio dei funghi, mentre il micologo è colui che i funghi li studia.

La forma aggettivale latina di “micologia” (mycologicæ) la si può trovare nel libro Observationes mycologicae (Osservazioni micologiche) ad opera di Christiaan Hendrik Persoon del 1796.

La parola apparve nella lingua inglese nel libro Flora Edinensis di Robert Kaye Greville del 1824, ma fu soltanto nella pubblicazione del naturalista inglese Miles Joseph Berkeley The English Flora of Sir James Edward Smith, vol. 5, del 1836 che, per la prima volta si fece riferimento alla micologia come allo studio dei funghi.

Il micofago è colui che i funghi si limita a mangiarli, invece il micofilo sei tu che stai leggendo questo articolo, tu che sei appassionato di funghi, sia sotto il profilo scientifico, che sotto quello meno impegnativo, estetico-naturalistico o gastronomico.

La Commissione per la sopravvivenza delle specie (SSC) dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) nell’agosto 2021 ha chiesto che la frase fauna e flora fosse sostituita da fauna, flora e fungi (funghi).


IL REGNO FUNGI – REGNO DEI FUNGHI 🍄

Funghi il regno dei funghi

BREVE STORIA SU I FUNGHI

All’inizio i funghi erano considerati facenti parti del Regno vegetale e la micologia era considerata una branca della botanica.

Nel 1817, il botanico-entomologo-fisico tedesco Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck (Nees), propose per la prima volta, di inquadrare questi organismi viventi in un nuovo Regno a sé stante ma, fu soltanto nel 1968 che i F. vennero ufficialmente elevati a rango di Regno, ad opera del biologo statunitense Robert Whittaker, grazie alla sua classificazione tassonomica dei cinque regni biologici, del mondo eucariote, suddivisi in: Animalia, Plantae, Fungi, protisti, e monere.

Nel 1973, Ainsworth ordinò nuovamente il regno dei Fungi suddividendolo in due divisioni: Myxomycota ed Eumycota, a loro volta comprendenti altre 5 sottodivisioni.

Dal 1995, secondo l’ordinamento proposto da Hawksworth, vengono accettati come componenti, 5 divisioni che sono:

I Myxomycota vengono trasferiti al regno dei Protisti.

SISTEMATICA

Argomento davvero complesso quello della sistemica legata al regno dei funghi. Branca delle scienze naturali che pare non voler trovare pace né soluzioni al fine di poter metter ordine al suo interno.

Riepilongando, nel 1973, Ainsworth riordinò il regno dei Fungi suddividendolo in due divisioni: Myxomycota ed Eumycota, a loro volta comprendenti altre 5 sottodivisioni.

Dal 1995, secondo l’ordinamento proposto da Hawksworth, vengono accettati come componenti, 5 divisioni. Questa di seguito, l’interpretazione che l’autore ha fatto del Regno:

I Myxomycota sono stati trasferiti al regno dei Protisti.

Tra il 2004 ed il 2007, grazie agli studi di filogenetica molecolare, sono state fatte però ulteriori modifiche al regno Fungi e vengono accettate, tra le altre, le seguenti Divisioni (Phyla):

Ascomycota e Basidiomycota farebbero parte del SubRegno Dikaryota.

Una ancor più recente interpretazione del Regno, vedrebbe i funghi suddivisi per Sottoregni/Phyla come di seguito riportato:

Sottoregni / Phyla

  • ► Rozellomyceta

    • Rozellomycota

    • Microsporidia

  • ► Aphelidiomyceta

    • Aphelidiomycota

  • ► Eumycota

    • Chytridiomyceta

      • Neocallimastigomycota

      • Chytridiomycota

    • Blastocladiomyceta

      • Blastocladiomycota

    • Zoopagomyceta

      • Basidiobolomycota

      • Entomophthoromycota

      • Kickxellomycota

    • Mortierellomycota

    • Mucoromyceta

      • Calcarisporiellomycota

      • Mucoromycota

    • Symbiomycota

      • Glomeromycota

      • Entorrhizomycota

      • Dikarya

La verità è che, ad oggi, non esiste ancora un sistema univoco di sistemica, da tutti accettato; vi sono frequenti cambi di nome a tutti i livelli, dalle variabili Divisioni (Phyla), fino ad arrivare alle base delle semplici specie.

Sono attualmente in corso sforzi tra i ricercatori per stabilire e incoraggiare l’uso di una nomenclatura unificata e più coerente ma, a quanto pare, la mania di protagonismo di molti soggetti, porta ad un totale stato di confusione, tale che, su ogni testo che si consulti, si possono trovare classificazioni diametralmente opposte le une dalle altre. Ad oggi, qualunque fonte si consulti o si citi in proposito, va presa con le molle, ovvero con le dovute cautele.

GERARCHIA NELLA CLASSIFICAZIONE

Tassonomia Divisione
Classificazione dei funghi: Dominio, Regno, Divisione, Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie

Una sola certezza.

Ad oggi la classificazione del regno fungi utilizza la gerarchia tassonomica universale che interessa qualunque regno vivente, ovvero ogni singola specie fungina studiata, va inquadrata come segue:

Ogni specie fungina va inserita all’interno del proprio Dominio e Regno d’appartenenza.

Il Regno è suddiviso in 6 gruppi, più eventuali altri sottogruppi, che possono essere sottoclassi o anche semplici sezioni.

Il primo gruppo, nelle scala gerarchica, è la Divisione. Questa è contraddistinta dal suffisso -mycota, ad esempio Ascomycota, Basidiomycota, Zygomycota e viene reso in italiano con il suffisso -miceti (Ascomiceti, Basidiomiceti).

Il secondo gruppo, è quello della Classe. Contraddistinta dal suffisso -mycetes, in italiano diventa: miceti (Ascomycetes → Ascomiceti).

Il terzo gruppo, è quello dell’Ordine. Contraddistinto dal suffisso -ales. Ad esempio: Boletales, Tuberales ecc.

Il quarto gruppo, è quello della Famiglia d’appartenenza. Ogni famiglia è contraddistinta dal suffisso -aceae che, per esempio, nel caso dei Boleti, è la famiglia delle Boletaceae, in italiano: Bletacee.

Il quinto gruppo, decisamente più ricco rispetto ai gruppi precedenti per numero di voci d’appartenenza, è quello del Genere. Questo non è designato da alcun particolare suffisso ma precede sempre univocamente l’epiteto di specie. Ad esempio: Genere: Boletus.

Infine il sesto gruppo, quello più popoloso di tutti, è il gruppo delle Specie.

Ogni singolo fungo che raccogliamo nel bosco, così come ogni pianta che ci circonda o ogni animale, appartiene ad una specifica Specie. La Specie non è designata da alcun prefisso-suffisso, va sempre scritta in corsivo con l’iniziale maiuscola, ovviamente in Latino e non può esser scissa dal nome di Genere, perciò un fungo Porcino Nero, sarà: Boletus aerus, non è quindi possibile scrivere solamente aereus e basta, anche perché l’epiteto aereus potrebbe esser attribuito anche a funghi di altro Genere, ad esempio Cortinarius aereus.

Una particolarità è che, ogni Specie fungina, ha un nome che in linguaggio scientifico è detto: EPITETO (Epiteto di Specie).

NOMI COMUNI DE I FUNGHI

Infine, ci sarebbe una ulteriore aggiunta da fare riguardo alla tassonomia, quella del nome comune del fungo, ma qua si scatena un autentico finimondo.

In ogni angolo del pianeta, da ogni Società Micologica che riunisce varie Associazioni o Studiosi, è accettato l’utilizzo di un nome comune da attribuire ai funghi.

Le convenzioni internazionali vogliono che, ad ogni specie vivente, venga dato uno specifico nome (Epiteto) ancor oggi in lingua Latina.

La scelta del Latino è stata fatta per dare continuità alle classificiazioni-tassonomiche del passato, ma anche per far si che le comunità scientifiche di tutto il mondo parlassero una stessa lingua comune e che si capissero tra di loro, sapendo sempre di cosa parlano, senza dover necessariamente far uso di traduttori.

L’uomo di strada però, non conosce il Latino, oggi neppure in italia dove il Latino è la nostra lingua madre.

É quindi accettato l’uso di nomi comuni ma, questi differiscono da stato a stato, da regione a regione e persino da provincia a provincia, poiché come sappiamo, esistono ancora numerosissimi dialetti locali ma, se all’estero si è cercato di metter ordine all’interno della nomenclatura comune ufficiale dei funghi, in Italia si litiga su chi debba avere questo compito e su chi possa accettare i nomi comuni.

Non solo, ma in Italia si depreca l’uso di nomi comuni, si tenta di ostacolarne la diffusione, etichettandoli come nomi “volgari”.

Nulla di più sbagliato poiché, così facendo, si allontana l’uomo di strada dalla conoscenza scientifica dei funghi, perché la micologia è ritenuta ‘cosa da topi di biblioteca’, esaltati che parlano il Latino per trincerarsi all’interno della propria lobby d’appartenenza, a numero chiuso, e fine a sé stessa.

⛔⚡ Imponendo a tutti i costi, ai frequentatori di corsi di base di micologia, l’uso di epiteti latini, al posto di nomi comuni UFFICIALI, si smonta la voglia di imparare e di sapere, perché l’uomo comune di strada, nella stragrande maggioranza dei casi, non ha una preparazione scolastica tale da fargli accettare l’imposizione del Latino, non è in grado di memorizzare gli epiteti, fa confusione tra i vari nomi distorcendoli malamente, perciò continuerà a raccogliere funghi sconosciuti che porterà a far riconoscere al vicino di casa, perché i micologi sono ritenuti persone che non si capisce di cosa parlino⛔⚡


EVOLUZIONE del REGNO FUNGI

Il regno fungi (the fungus kingdom) forma il terzo regno più grande di organismi eucarioti, insieme a regno Animalia (regno animale) e regno Plantae (regno vegetale), con più di 700.000 specie già conosciute, ma che si stima possano essere almeno 2/3 milioni.

Include al suo interno organismi pluricellulari del phylum Basidiomycota, ma anche organismi unicellulari, come il lievito, o altre forme sincitiche provviste di molti nuclei, ma senza una divisione cellulare.

Oltre a questi ed ai funghi veri e propri, include anche ruggini, fuliggine e muffe.

Esistono altri organismi che risultano esser simili ai funghi, tra questi le muffe melmose e oomiceti, muffe acquatiche, che però non appartengono al regno dei funghi, anche se spesso definiti come tali. Molti di questi organismi simili a funghi sono inclusi nel regno dei Chromista.

I funghi sono oggi tra gli organismi viventi più diffusi sulla Terra e giocano un ruolo di grande importanza, sia per l’ambiente, che nell’ambito della medicina.

Molti di loro vivono liberi nel suolo o nell’acqua; altri formano relazioni parassitarie o simbiotiche con piante o animali.

I funghi sono esseri viventi immobili, intesi come sedentari; non sono in grado di ambulare ma, attraverso la loro fitta rete di ife-miceli, possono esapandersi entro e sopra al suolo, legno o altro materiale, fino a coprire vaste superfici.

Non sono in grado di fotosintetizzare, perciò non possono esser inquadrati come organismi vegetali; una caratteristica che li colloca in un regno differente rispetto a piante, batteri e alcuni protisti, è la chitina contenuta nelle loro pareti cellulari.

Possono vivere liberi nel suolo, nell’acqua, nel legno; alcuni possono formare relazioni parassitarie o simbiotiche con piante e/o animali e, come quest’ultimi, sono ugualmente detti esseri eterotrofi, perché hanno la necessità di nutrirsi assimilando sostanze organiche, in forma disciolta, che assorbono direttamente dall’ambiente in cui vivono, secernendo enzimi digestivi.

Secondo le conoscenze attuali, i funghi sono più strettamente legati agli animali che non alle piante.

Si presume che i funghi abbiano lasciato l’acqua ancor prima delle piante, queste inizialmente prive di radici vere e proprie, e che, fu grazie alla simbiosi micorrizica instaurata tra alcuni funghi arboricoli della divisione Glomeromycota con questi vegetali primordiali, che le piante poterono colonizzazare il nostro Pianeta.


COSA SONO I FUNGHI?

Come hai potuto appena appurare, i Fungi sono organismi viventi a sé stanti, che non fanno dunque parte del Regno dei vegetali, ma neppure di quello degli animali.

Questi possono presentarsi sia in forma microscopica, che in quelle macroscopica, perciò ben visibili ad occhio nudo.

Al contrario di quel che molti pensano, i fungi, nel senso scientifico della parola, non sono ciò che noi cercatori osserviamo e raccogliamo quando ci rechiamo nei boschi.

Il fungo Porcino (o altra specie) che mettiamo nel cesto è, tecnicamente, il ‘frutto‘, il ‘contenitore dei semi (spore)‘ il corpo fruttifero o corpo riproduttivo dei funghi.

Il fungo vero e proprio è invece l’insieme di ife-miceli che, dalla superficie terrestre (o su e/o entro alberi), fino ad arrivare in profondità, danno vita ad un ‘corpo vegetativo‘ che può esser paragonato ad un albero che, anziché crescere all’aria aperta, cresce sotto terra dove, le ife sono il materiale strutturale che costituisce l’albero, mentre i miceli sono assembramenti di ife microscopiche specializzate, che costituiscono le radici.

A voler esser pignoli, andrebbe pure detto che, anche il corpo fruttifero o riproduttivo, è ugualmente costituito da ife, in questo caso si tratterà di particolari ife strutturali che reggeranno gli apparati riproduttivi entro cui si formeranno i ‘semi‘, ovvero le spore, con tutte le proprie varianti, a seconda dei vari Generi, Famiglie e Specie, con ulteriori distinzioni tra strutture riproduttive di tipo sessuale e/o di tipo asessuale.

Alla base de i Funghi ci sono le IFE

Le Ife sono i veri mattoni dei Funghi

Organismi filamentosi ad una o più cellule, con uno o più nuclei che, differenziandosi durante lo sviluppo, possono dar vita a cellule scheletrali o scheletriche, cellule germinatrici o germinative, cellule specializzate nel trasporto di liquidi, o anche cellule con funzioni di assorbimento di acqua e nutrienti (radici), alcune delle quali persino specializzate nella colonizzazione delle radici delle piante simbionti, con cui alcune specie fungine creano uno stretto rapporto di simbiosi (micorriza o micorrizazione).

A tal proposito, per meglio comprendere cosa sono e come sono fatti i funghi, ti tornerà sicuramente utile consultare tutte queste voci della nostra enciclopedia, tutti strettamente connessi con l’argomento trattato in questa parte di articolo:


I FUNGHI AI GIORNI D’OGGI

Il regno dei funghi comprende un’enorme diversità di taxa con vari tipi di ecologie, strategie del ciclo di vita e morfologie. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Nonostante i funghi vengano studiati già da alcuni millenni, di loro, in concreto, si sa ancora relativamente poco. Ad oggi non è ancora dato di sapere con esattezza quante specie fungine popolano la Terra. Il loro numero può esser solamente stimato, oltre che in continua crescita ed evoluzione.

In concreto, si calcola che le specie, ad oggi già descritte, siano all’incirca 148.000, con oltre 8.000 specie note per essere dannose per le piante e almeno 300 che possono essere patogene per l’uomo.

Sin dagli albori della micologia, i funghi sono stati classificati in base alla loro morfologia, studiando i cosiddetti Caratteri Distintivi o Morfologici, che includono la valutazione dei colori dominanti della specie, l’aspetto nel proprio insieme e in quelli che sono i veri caratteri distintivi quali: cappello, imenoforo, imenio, gambo, odore, più eventuali ornamenti.

A questi si sono abbinati lo studio al microscopio delle spore, basandosi su caratteristiche quali, la forma ed il colore, più altre caratteristiche microscopiche secondarie.

I progressi nella genetica molecolare hanno consentito l’incorporazione dell’analisi del DNA nella tassonomia, ciò ha di fatto rivoluzionato le vecchie tassonomie, come visto sopra, anche e soprattutto le classificazioni.

Oggi i funghi rappresentati e classificati sui libri di testo, appartengono quasi esclusivamente ai Phyla degli Ascomycota (in italiano Ascomiceti) e dei Basidiomycota (Basidiomiceti).


ASCOMICETI E BASIDIOMICETI

Funghi Ascomiceti Ascomycetes
Funghi Ascomiceti Ascomycetes

Questi ultimi, i Basidiomiceti, sono i funghi che interessano maggiormente, alla stragrande maggioranza di cercatori di funghi che ne apprezzano l’estetica, la facilità/difficoltà di ritrovamento e, ultimo ma non ultimo, il buon sapore e la versatilità in cucina.

Appartengono infatti al phyla dei Basidiomiceti funghi noti ed apprezzati quali le Amanite, Agarici, Armillarie, Cantarelli, Lattari, Russule e soprattutto le ricercatissime Boletacee, oltre che la gran parte dei funghi tossici/velenosi conosciuti.

Si stima che, ad oggi le Specie note appartenenti al gruppo dei Basidiomiceti siano all’incirca 30.000.

In generale ciò che distingue gli Ascomiceti dai Basidiomiceti è il tipo di cellula che produce i loro ‘semi’: le spore. Come lascia intendere il nome scientifico, gli Ascomiceti producono le spore attraverso i cosiddetti Aschi, viceversa i Basidiomiceti, attraverso i Basidi.

Gli aschi sono imeni a forma di sacco, all’interno dei quali si differenziano le spore fungine, che poi verranno espulse all’esterno, grazie ad aperture che si generano per lo scopo (deiscenza, deiscente), oppure per completa apertura del sacco stesso, o altri meccanismi affinati durante la lunga fase evolutiva.

Gli Ascomiceti contano numerosissime specie, al momento se ne conoscono più di 40.000, molte delle quali di dimensioni microscopiche.

Tra quelli macroscopici più noti ai cercatori di funghi, ci sono in primo luogo le apprezzatissime Spugnole che appartengono al Genere Morchella e all’Ordine dei Pezizales (per la descrizione di alcune Specie, consulta le vociMorchella esculenta, Morchella elata, Quando e dove cercare le Morchelle o Spugnole).

Ci sono poi anche le False Spugnole del Genere Gyromitra, le poco note Elvelle del Genere Helvella e le più comuni Verpe e Mitrophore (approfondisci l’argomento leggendo Morchella, Mitrophora, Verpa, Gyromitra, come distinguerli?).

Infine sono Ascomiceti la maggioranza di quei funghi con corpo fruttifero a forma di coppa, e pure gli apprezzatissimi Tartufi (Famiglia: Tuberaceae), funghi detti ipogei perché vegetano sottoterra.

I Basidiomiceti posseggono invece un imenio formato da cellude dette basidi, questi hanno forma più o meno clavata, al loro interno si formano le spore che, una volta pronte a prendere il volo verso nuove avventure, migreranno e matureranno su di apposite appendici poste all’apice del basidio, apici dette sterigmi.

Funghi Basidiomiceti Basidiomycetes
Funghi Basidiomiceti Basidiomycetes

CATEGORIE e GRUPPI

Non fanno parte della classificazione-tassonomia ufficiale ma, le categorie e gruppi d’appartenenza dei funghi, sono utili al fine del loro studio e comprensione.

Questi vengono categorizzati o raggruppati in base ad alcune specificità tipiche, che tornano più utili all’uomo di strada che non allo studioso.

Per esempio il signor Rossi di turno, potrebbe voler sapere quali sono i funghi commestibili, quali i commestibili con riserva, quali i funghi privi di valore alimentare perché non tossici ma legnosi o privi di alcun sapore o dalla pessima consistenza, quali quelli tossici, quali quelli velenosi mortali.

In genere i libri sui funghi in commercio, si limitano a catalogare i funghi seguendo le linee tassonomiche, raramente li raggruppano in base alla loro commestibilità, a meno che, l’oggetto del libro stesso non sia proprio commestibilità o velenosità dei funghi.

Nella continua volotà di apprendere, il solito signor Rossi potrebbe avere la necessità/curiosità di conoscere il nome scientifico di un fungo trovato sopra un albero morto, ed un altro trovato proprio ai suoi piedi, su di uno spesso strato di foglie.

Volendo evitare di dover sfogliare 1.200 pagine, prima di trovare foto di funghi che somigliano a quelli appena visti, potrebbe tornargli utile una suddivisione dei funghi in base alla strategia di nutrimento adottata, perciò per il primo, si parlerà di fungo lignicolo che a sua volta potrebbe essere un fungo saprofita, parassita o sapro-parassita mentre, per il secondo fungo, quello cresciuto a terra, si potrà parlare di fungo saprofita di lettiera, oppure simbionte micorrizico.

Di seguito alcune tra le categorie/gruppi più comuni, con cui possono esser catalogati i funghi:

  • Funghi a Spugna (F. con la Spugna)
  • Commestibili
  • Di Lettiera
  • Fimicoli
  • Lignicoli
  • Micorrizici
  • Mortali
  • Parassiti
  • Prativi o Funghi Praticoli
  • Saprofiti o Funghi Saprotrofi
  • Sapro-parassiti
  • Simbionti (Simbiosi)
  • Terricoli o Funghi Umicoli
  • Tossici
  • Velenosi

I COLORI DEI FUNGHI

Una delle caratteristiche distintive dei funghi è il colore del proprio cappello, gambo o insieme.

Questo non è però un carattere distintivo univoco, nel senso che, il colore di un fungo può essere relativo, variabile, mutevole.

Questo può variare al variare dell’età, delle condizioni ambientali-meteorologiche, al variare del substrato di crescita o dell’esposizione al sole.

Un fungo (corpro fruttifero) potrà perciò presentarsi di un determinato colore da giovane, fin tanto che le sue spore saranno immature, per poi mutare di colore alla maturazione delle stesse.

Potrà mutare colore se l’aria è costantemente umida o secca, se piove o tira vento, oppure se esposto in piena luce o in piena ombra o se addirittura gli batte sopra il sole, scatenando la produzione di intensa pigmentazione-melanina.

Vi sono poi persino alcuni funghi che possono cambiare di colore in base al substrato di crescita, con funghi dell’identica specie di colore mutevole, differente, nel raggio di pochi metri.

Per esempio i funghi più mutevoli sono i Cortinari che, frequentemente possono presentarsi con colorazioni non univoche, che non rispecchiano un preciso fototipo.

In linea di massima però, la maggior parte dei funghi noti, rispecchiano determinate specificità, ivi incluso il colore di una o di tutte le loro componenti.

Avremo perciò funghi che possono esser raggruppati in base al loro colore dominante, al brillante colore del loro singolo cappello, del gambo ecc.

Per aiutarti a riconoscere al volo i funghi, o almeno a scremare tra il gran numero di funghi con lamelle, provvisti di una spugna o con altre caratteristiche tipiche, su Funghimagazine trovi il cosiddetto 🌈ARCOBALENO DEI FUNGHI🌈

Vere e proprie pagine web in cui troverai un elenco delle specie fungine caratterizzate da un colore dominante, con tanto di fotografie dei funghi di un determinato colore prevalente e, ovviamente con il nome scientifico dei funghi proposti in elenco, così da aiutarti nell’identificazione dei funghi in base al loro colore.

Queste pagine sono in continua evoluzione, ciò dovuto a nuovi ritrovamenti, a nuove identificazioni certe o a nuove belle immagine ricevute dai nostri lettori.

Immagini fortemente rappresentative, in grado di aiutare il lettore nel rapido riconoscimento di un fungo fotografato o visto all’interno del proprio ecosistema.

Per facilità di consultazione, trovi di seguito un elenco dei colori principali con cui è possibile raggruppare i funghi, i colori linkabili sono quelli in cui sono già state inserite immagini fortemente rappresentative:

🌈 FUNGHI SUDDIVISI IN BASE AL COLORE DOMINANTE

DIZIONARIO

Al fine di rendere fruibile e facilmente comprensibile la scienza micologica, trovi su Funghimagazine, decine e decine di voci, post, articoli, legati all’argomento FUNGHI.

Di seguito ti farò un lungo elenco di tutti quelli che sono i termini tecnici che indicano elementi essenziali, strutture riproduttive o strutture scheletriche dei funghi.

Alcune di queste voci (evidenziate con colore arancio quindi cliccabili) sono già incluse nella nuova ENCICLOPEDIA di funghimagazine, altre le trovi raggruppate tra le varie voci del DIZIONARIO:


🍄I FUNGHI SU FUNGHIMAGAZINE

Sul nostro sito web puoi trovare decine di pagine dedicate ai funghi, così come pure diverse centinaia di articoli che trattano proprio di questi argomenti.

Trovi riepilogati tutti i contenuti nelle nostre mappe del sito che sono suddivise come segue:

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