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Scopriamo la permacultura

Scopriamo la permacultura, un sistema di progettazione che si prende cura della Terra. Che cos’è la permacultura. Come progettare e coltivare risparmiando energia. A cura di Bosco di Ogigia

Scopriamo la permacultura. Un sistema di progettazione che si prende cura della Terra

Scopriamo la permacultura, articolo scritto da Filippo Bellantoni con la collaborazione di Francesca Della Giovampaola per funghimagazine.it


Siamo sempre più coscienti che il nostro suolo vada preservato e rigenerato.

Gli ultimi dati che arrivano dalle Nazioni Unite non sono incoraggianti: ci rimarrebbero soltanto all’incirca 50 anni di suolo coltivabile. Dobbiamo adoperarci per la rigenerazione dei nostri terreni e la permacultura prova a dare delle soluzioni.

Cos’è la permacultura

La permacultura è nata in Australia a partire dai primi anni ‘70.

I suoi padri sono Bill Mollison, scomparso nel 2016, e David Holmgren, che è stato inizialmente un suo studente, ed è tuttora attivo nell’elaborazione di progetti in permacultura.

Stiamo parlando di un metodo di progettazione di insediamenti umani sostenibili, che ha lo scopo di creare ecosistemi produttivi per il soddisfacimento dei bisogni dell’uomo che, evitando forme di sfruttamento e di inquinamento, siano duraturi nel tempo.

La stessa parola “permacultura” ci ricorda l’intento del metodo, in quanto è formata dalla contrazione di Agricoltura e Permanente ma, come ha spiegato lo stesso Bill Mollison, è ancora più corretto considerarla come Cultura Permanente, in quanto “una cultura non può sopravvivere a lungo senza una base agricola sostenibile ed un’etica dell’uso della terra”.

Scopri di più sulla permacultura dal sito Bosco di Ogigia.

scopriamo la permacultura
Scopriamo la permacultura – in foto: a destra Francesca de: Il Bosco di Ogigia, a sinistra un’aspirante permacultrice, foto scattata durante un corso dal vivo

Scopriamo la permacultura

Una visione sistemica

La permacultura è una disciplina molto pratica, che prevede la conoscenza di tante materie per avere una visione complessiva del progetto, poi nello specifico, naturalmente, per concretizzare i progetti, possono servire una serie di professionisti, ma il permacultore si forma per avere una visione d’insieme e, in questo, ci può ricordare il contadini di un tempo, che conoscevamo tutte le fasi di gestione della terra, l’allevamento degli animali che, spesso, sapevano anche costruire muri a secco, strade, persino case.

Tuttavia, un progetto in permacultura non si riconosce dalla complessità dello sguardo con cui viene organizzato il sistema, bensì dalle valutazioni etiche che stanno a monte, infatti ciò che viene insegnato subito a chi si interessa allo studio della permacultura sono le sue etiche.

I tre principi etici della permacultura si sintetizzano con le seguenti raccomandazioni:

  • prendersi cura della terra,
  • delle persone,
  • condividere le risorse.

Prendiamoci cura della Terra

Per Terra, intendiamo sia il Pianeta vero e proprio, che il suolo coltivabile.

Sul suolo fertile è importante soffermarsi, perché è alla base concreta e reale su cui si basa tutta la vita del pianeta.

Il suolo è senza dubbio il patrimonio più importante per tutti, il suo ruolo non è comparabile a nessun’altra riserva di ricchezze ma, al momento questo patrimonio si va rapidamente assottigliando. Il processo di degradazione dei suoli ha accompagnato la storia dell’uomo sulla Terra, ma la rapidità del degrado attuale ci porterà in pochi decenni al collasso delle civiltà.

Avere Cura della Terra significa quindi prestare attenzione a tutti gli esseri viventi e non e valorizzare la biodiversità affinché possano compiersi i cicli naturali capaci di rigenerare le risorse.

scopriamo la permacultura
Scopriamo la permacultura – in foto, il famoso permacultore Fabio Pinzi con Francesca del Bosco di Ogigia

Scopriamo la permacultura

Progettare per risparmiare energia 

L’essenza della progettazione in permacultura sta nel cercare, valorizzare e creare più connessioni possibili tra gli elementi del sistema.

I processi naturali funzionano grazie alle infinite connessioni, alla collaborazione che c’è tra le parti in gioco, siano esse forme di vita, minerali oppure flussi energetici.

Se vogliamo che i nostri sistemi artificiali si comportino come quelli naturali, dobbiamo favorire connessioni e collaborazioni. Se non lo facciamo saremo costretti a immettere dall’esterno tutto ciò che serve per arrivare al nostro prodotto, con grande dispendio di energia.

I progetti in permacultura cercano ogni soluzione possibile per risparmiare energia apportata dall’esterno, usando al meglio possibile l’energia già presente all’interno del sistema stesso, per questo in permacultura non incontriamo mai monocolture, che sono invece le più presenti in agricoltura convenzionale, i sistemi semplificati sono infatti i più energivori e comportano un impoverimento progressivo dell’ecosistema.

Iniziamo a coltivare e prendiamoci cura di un orto

Da dove possiamo iniziare?

Innanzitutto ci sono tantissime letture per iniziare a studiare questo sistema di progettazione, a partire dal “Manuale di Permacultura” di Bill Mollison, al libro “Permacultura. Come progettare e realizzare modi di vivere sostenibili e integrati con la natura“ di David Holmgren.

Per essere concreti, possiamo iniziare sin da subito e decidere di prenderci cura del suolo. Possiamo anche iniziare a coltivare un piccolo fazzoletto di terra, in città, negli orti condivisi, sui nostri balconi o nei terrazzi.

Coltivare l’orto in maniera naturale, rispettando i cicli naturali e senza l’uso della chimica, oltre a far bene al suolo, fa bene anche all’ambiente, ci fa prendere consapevolezza dell’importanza del cibo autoprodotto e ci fa sicuramente bene anche allo spirito.

Leggi anche
Solo 50 anni di suolo coltivabile rimasto (in lingua inglese)

Approfondisci la tematica consultando la voce → Ecologia su funghimagazine.it.

Dove si trova Bosco di Ogigia?

In Toscana, nel comune di Montepulciano (Siena).

Si tratta di un fazzoletto di terra grande un quarto di ettaro. La sfida è proprio questa: dimostrare che in così poco spazio, si può produrre tantissimo cibo e al contempo creare un luogo piacevole e bello come un giardino.

scopriamo la permacultura
scopriamo la permacultura – Il Bosco di Ogigia

Il Bosco di Ogigia ha dato avvio anche ad un progetto editoriale a cui lavoro insieme, Francesca Della Giovampaola ed il collega-giornalista e videomaker Filippo Bellantoni.

Scopri i videocorsi organizzati dal Bosco di Ogigia: Il suolo è vita, Food Forest, Orto Facile.

Scopriamo la permacultura, di Filippo Bellantoni con la collaborazione di Francesca Della Giovampaola @funghimagazine.it

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