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Polvere sporale

Per Polvere Sporale si intende un mix di acqua sterile e polvere di spore che si utilizza per micorrizare (inoculo del micelio) giovani piantine da tartufo

Polvere sporale

Insieme di spore, comunemente detto → inoculo sporale, utilizzato per poter coltivare i tartufi.

Per inoculo sporale si intende un mix fatto di acqua sterile cui viene aggiunta una polvere di spore (polvere sporale) ottenuta da tartufi essiccati, spappolati con un frullatore.

Perché per la micorrizazione (inoculo del micelio) abbia successo, occorre mettere in contatto gli apparati radicali di piantine allevate su substrati sterili, con le spore del fungo che si vuole inoculare, trapiantandole in vasetti contenenti la soluzione.

Il periodo dell’anno più indicato per effettuare questo inoculo sporale è quello che va da fine inverno a primavera inoltrata.

Occorrono alcuni mesi prima di poter controllare il successo o l’insuccesso, quindi l’avvenuta (o non avvenuta) micorrizazione delle radici della giovane piantina.

Quella della micorrizazione attraverso inoculo sporale, su giovani piantine tartufigene, è oggi pratica diffusa in molti vivai specializzati nella vendita di piantine micorrizate con tartufi.

Il tartufo è un fungo ipogeo che forma ectomicorrize che avvolgono l’apice radicale con un fitto intreccio di ife, vedi le voci → Ectomicorriza, Micoclena, Reticolo di Hartig, Micorriza.

Le Specie arboree con cui i tartufi formano simbiosi micorrizica sono diverse, tra le più note, quasi tutte le Specie di Querce, Pioppi, Salici, Carpini, Tigli ma in alcuni casi anche Pini.

Tra le Specie arbustive invece le più note sono i Cisti (Cistus).

Una volta che l’inoculo di polvere sporale è avvenuto con successo, è possibile, attraverso indagini microscopiche, verificare la bontà dell’esperimento

Le ectomicorrize dei tartufi sono infatti facilmente identificabili attraverso l’utilizzo di un microscopio steroscopico oppure ottico.

In base alla presenza, forma, dimensione e colore della micoclena, dei cistidi o più in generale del micelio, è possibile stabilire la Specie di appartenenza di una Ectomicorriza (ECM).

Le micorrize di tartufo possono misurare da 1 a 2-3 millimetri di lunghezza con 0,5 mm di diametro e sono visibili già anche ad occhio nudo, sull’apice radicale.

Nelle piante ectomicorrizate da micorrize del genere Tuberla, le ife della micoclena formano due principali tipi di disegno che sono: Micoclena a puzzle o Micoclena a poligoni.

  • Micoclena a puzzle è visibile in: Tuber brumale, Tuber borchii, Tuber magnatum, Tuber melanosporum
  • Micoclena a poligono è visibile in: Tuber aestivum, Tuber mesentericum, Tuber uncinatum

Le piante micorrizate artificialmente con tartufo, ma anche quelle naturalmente tartufigene, appaiono più longeve, robuste e resistenti alle avversità, in particolar modo ai patogeni radicali. Una micorriza costituisce infatti una barriera naturale alla penetrazione entro le radici di vari patogeni e lo fanno soprattutto attraverso la secernita di antibiotici.

Tags: Polvere Sporale, Inoculo Sporale, Micorrizazione, Micorriza

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