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Serpenti d’Italia. Bisce, Colubri e Natrici

Serpenti d’Italia ti guida al riconoscimento di tutte le specie di Serpenti che vivono in Italia, come riconoscerli, dove trovarli, come capire se si tratta di innocuo Serprente oppure di una temibile Vipera

SERPENTI D’ITALIA 

Una guida per poter distinguere una innocua biscia da una Vipera

Si somigliano. Spesso vengono confusi, temuti ed abbattuti. Bisce e altre Serpi sono però indispensabili nella catena alimentare.

SICUREZZA ANIMALI


INTRODUZIONE:

Ultimo aggiornamento articolo: Agosto 2021

SERPENTI D’ITALIA è una guida utile a tutti gli appassionati di natura che, con la bella stagione, intendono frequentare sempre più spesso boschi, prati, aree rurali, rischiando di imbattersi in una innocua Biscia o una più temibile Serpe.

L’incontro fortuito con un rettile, rappresenta sempre un momento di paura ma, prima di farsi prendere dal panico, è bene evitare l’improvvisazione ed osservare attentamente il rettile per capire di cosa si tratti esattamente.

Non pensare che ogni specie strisciante sia necessariamente una Vipera e non pensare che questa sia sempre velenosa o pronta ad attaccarti.

Ricordati altresì che, anche nel caso in cui ti venissi a trovare di fronte una Vipera, questa non attacca obbligatoriamente e di solito lo fa solo se colta di sorpresa, quindi per difendersi, così come non è portata necessariamente a mordere ed inoculare veleno, a meno che non venga disturbata pesantemente o fatta innervosire.

Il veleno è per la Vipera uno strumento indispensabile per procurarsi il cibo, necessario quindi ad immobilizzare o uccidere le sue prede, ancor prima che uno strumento di difesa, perciò se non costretta, la Vipera preferirà trattenere la gran parte del suo veleno per scopi alimentari.

Prima di descriverti i principali Serpenti d’Italia, permettimi di farti notare che, molto spesso Bisce o Serpentelli innocui vengono scambiati per Vipere, quindi temuti senza una vera ragione.

DIFFERENZE TRA BISCE E VIPERE

Ci sono alcuni caratteri che possono facilmente farti comprendere le sostanziali differenze tra una Biscia (Colubro/Natrice) e una Vipera.

► NELLA PRIMA PARTE DI QUESTA GUIDA AL RICONOSCIMENTO DI BISCE E VIPERE, POI APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLE VIPERE D’ITALIA

Vipere d’Italia, conoscerle per non temerle

Le differenze più importanti tra Biscia e Vipera sono le seguenti:

  1. Il Colubro ha il muso stondato | La Vipera invece ce l’ha squadrato
  2. Nel Colubro la pupilla è arrotondata | Nella Vipera è invece verticale
  3. La coda del colubro è lunga e fine | La coda della Vipera è tozza e corta
Serpenti d'Italia differenze tra Biscia e Vipera
Serpenti d’Italia differenze tra Biscia e Vipera

DOVE VIVONO I SERPENTI ITALIANI?

  • Ovunque, dal mare ai monti,
  • In generale, i serpenti abbondano maggiormente nelle zone rurali o urbane in cui vi sia abbondanza di cibo costituito da piccoli mammiferi, uccelli, insetti, ma anche da anfibi, altri rettili e persino pesci,
  • Nelle zone rurali in cui vi sia abbondanza di pietraie o sabbia su cui riposare o dormire, scaldandosi al contempo il sangue al sole, ove topi o altri piccoli mammiferi abbiano scavato tunnel e tane, in cui poter cacciare o rifugiarsi,
  • Nelle radure rurali erbose con molti arbusti e rovi, spesso rifugiandosi sopra di essi per scaldarsi ed appostarsi in attesa di qualche preda,
  • Lungo i fiumi o corsi d’acqua dove c’è abbondanza di cespugli infestanti quale il Poligono del Giappone-Reynoutria/Fallopia Japonica, o la Spirea Japonica, autentici rifugi privilegiati per Bisce o Serpi,
  • A margine di zone urbane, o anche nel pieno di centri abitati, ove vi siano cassonetti della spazzatura rotti o con sacchetti dell’immondizia lasciati per giorni a terra, ottime esche per topi o contenitori di residui di cibo adatti anche per le Serpi,
  • In qualunque zona sia stata infestata dai topi, ottimo ed abbondante cibo per Serpi,

QUALI SONO I SERPRENTI CHE VIVONO IN ITALIA


Biacco (HIEROPHIS VIRIDIFLAVUS)

► PUOI LEGGERE TUTTO SUL BIACCO HIEROPHIS VIRIDIFLAVUS E HIEROPHIS VIRIDIFLAVUS CARBONARIUS NELL’APPOSITA SCHEDA GIA’ ON-LINE SU FUNGHIMAGAZINE.IT

Il Biacco – Hierophis viridiflavus e Hierophis carbonarius

Tra i Serpenti d’Italia, il Biacco è una delle Serpi più diffuse, tanto da assumere diversi nomi dialettali.

NOMI DIALETTALI

  • Mirauda in Piemonte (soprattutto tra Biellese e Valsesia),
  • Milordo o Milorda nel Varesotto,
  • Susèr o Bés bastunèr nel Bresciano,
  • Verèm bastunèr nel Bergamasco,
  • Anza nel Mantovano,
  • Scarbònas nell’appennino Emiliano,
  • Carbonaz o Carbonazo tra Veneto e Trentino, ma anche Carbonasso nell’area di Asiago.
  • Frustone in Italia Centrale tra Romagna, Marche, Toscana e Lazio,
  • In Umbria è chiamato semplicemente Serpe,
  • Agnone in Campania,
  • Scurzune nel Salento,
  • Scurzuni o Scurzone, Scorzone in Calabria,
  • Vìsina in Sicilia Occidentale.

In italiano è anche detto Colubro verde e giallo.

E’ un serpente non velenoso, diurno.

Solitamente non attacca l’uomo, se non costretto perchè non trova altra via di fuga.

Preferisce di gran lunga fuggire piuttosto che attaccare, ma se inavvertitamente viene pestato, toccato o afferrato può dispensare ripetuti morsi che possono provocare ferite anche gravi.

Biacco - Serpenti d'Italia
Serpenti d’Italia – Il Biacco o Colubro verde-giallo dai caratteristici colori che virano dal giallo al verdastro e rossiccio

HABITAT DEL BIACCO

Il Biacco vive preferibilmente vicino ai fiumi, nelle zone umide, ma anche nei boschi scuri/ombrosi.

Il suo habitat preferito lungo i fiumi, sono le inaccessibili macchie di Poligono del Giappone o Fallopia japonica, anche detta Reynoutria japonica, così come gli intricati agglomerati di Spirea Japonica lungo strade, sentieri o a margine di campi e boschi. Qua trova infatti facile rifugio e cibo, nelle tane scavate entro la sabbia.

Molto spesso, il Biacco occupa tunnel e tane di topi/ratti di cui si nutre, risultando anche un ottimo regolatore della popolazione di Vipere perchè, quest’ultime, insieme con le bisce e serpentelli giovani costituiscono il suo pasto insieme a sauri, orbettini, lucertole, anfibi e soprattutto a uova di uccelli.

Non disdegna però anche i luoghi abitati, persino in piena città, dove trova rifugio nei tombini, nelle fogne, negli anfratti di edifici abbandonati, ovunque vi sia abbondanza di cibo, che può essere costituito anche da resti alimentari umani, lasciati nei sachetti dell’immondizia.

Lo si riconosce facilmente per la sua stazza medio-grande, talvota anche molto grande

Spesso è lungo più di un metro e la sua coda decresce fino a diventare molto fine.

Ha colore nerastro con sfumature giallo-verde-rosso, sfumature che diventano più abbondanti negli esemplari adulti ma che risultano completamente assenti dal gemello del Sud Italia, lo Scorzone neroHIEROPHIS VIRIDIFLAVUS CARBONARIUS.

Si arrampica facilmente e sa nuotatore, perciò lo si può trovare molto spesso in acqua confondendolo con una comune biscia d’acqua.

E’ un rettile diurno. Caccia e girovaga in pieno giorno, preferendo rimanere rintanato durante le fredde notti.


Cervone (ELAPHE QUATUORLINEATA)

Cervone - Serpenti d'Italia
Cervone (Elaphe qutourlineata) è la più grande serpe d’Italia e d’Europa

Il Cervone è il più lungo tra tutti i Serpenti d’Italia e d’Europa, riuscendo a raggiungere anche i 2 metri e 40.

In alcune zone d’Italia è anche detto Posturavacche, mentre nel Salento è detto Sacàra.

HABITAT DEL CERVONE

Vive negli incolti con ruderi, muretti a secco o nei boschi ma, esclusivamente nella macchia mediterranea, uliveti o boschi molto radi, spingendosi sui monti fin verso i 1000 mt dalla Toscana alla Calabria.

É assente dal Nord Italia ed isole.

Noto per la sua capacità di arrampicarsi sugli alberi facendo forza sulla forte coda prensile che gli consente di innalzarsi fino almeno ad 1 metro di altezza,

Esistono molti raccolti da parte di persone che, improvvisamente in campagna, si sono trovate di fronte un Cervone eretto a terra, fino almeno a 1 metro d’altezza, intento a soffiargli contro per spaventarle ed allontanarle.

Si nutre di piccoli mammiferi tra cui topi, scoiattoli, conigli, faine e donnole, uccelli nidiacei con le loro uova e piccole lucertole.

Anche questo Serpentello può risultare assai utile al controllo e limitazione dei topi di campagna, o delle pantegane delle periferie urbane.

Facilissimo riconoscerlo grazie alle 4 bande longitudinali che si estendono lungo il suo corpo.

Non è velenoso ed è prevalentemente diurno.

Appartiene alla famiglia dei Colubri.


► ALTRI COLUBRI Colubrinae – Varie specie

In Italia sono presenti le seguenti specie di Colubri:
SERPENTI D’ITALIA

  • Colubro liscio (Coronella austriaca),
  • Il Colubro di riccioli (Coronella girondica),
  • Colubro ferro di cavallo (Hemorrhois hippocrepis)
  • Saettone o (Colubro di esculapio)
  • Zamenis situla o Colubro leopardino
  • Colubro lacertino
Colubro-coronella serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Colubro liscio o Coronella austriaca, variante in colore grigio, tipica del territorio italiano

Colubro liscio (CORONELLA AUSTRIACA [Laurenti, 1768])

in Italia è piuttosto diffuso. Non è presente nell’Abruzzo, nel Molise, in Puglia e Basilicata

Vive tra le golene dei corsi d’acqua, pietraie e radure, preferibilmente secche ed asciutte.

Non disdegna neppure i nostri giardini, venendo perciò molto spesso catturato ed ucciso perché scambiato per una Vipera per via della sua “testa triangolare”.

► In Italia è ancora diffusa la credenza che tutte le Serpi con la testa triangolare siano necessariamente delle pericolose Vipere.

In realtà questa innocua Serpe tiene lontani dalle nostre case e giardini Topi, Ratti, Arvicole ed altri piccoli animaletti, spesso assai fastidiosi.

Frequentemente confuso con la Vipera per via del suo colore e del disegno sul suo corpo.

E’ in realtà un serpente innocuo e non velenoso.

► Se colto di sorpresa, assume la posizione a S, alza la testa e soffia.

Coronella austriaca - Serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Colubro liscio o Coronella Austriaca variante con striature color marrone, tipica del resto d’Europa/Europa dell’Est – foto: Edo van Uchelen

Il Colubro liscio o Coronella austriaca si nutre di Orbettini (foto di seguito) e Lucertole ma anche, come appena detto, di altre prede di piccolissima taglia.

► NB: l’Orbettino (Angus fragilis) non è una Serpe ma una innocua Lucertola senza zampe!

Orbettino - Serpenti d'Italia
Orbettino o Angus fragilis. NON É UN SERPENTE! Ma una lucertola senza zampe. foto: Angelo Giovinazzo

I roditori appena nati sono una preda ambita dal Colubro liscio / Coronella Austriaca.

Segno distintivo per riconoscerlo facilmente è una fascia nera laterale, che dal collo arriva fino alle narici.


Colubro di riccioli (CORONELLA GIRONDICA)

Il Colubro di riccioli / Coronella girondica, è presente in Italia dal Piemonte-Liguria alla Toscana, Lazio, Umbria ed Abruzzo. Pressoché assente nel resto d’Italia.

Coronella girondica - Serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Colubro di riccioli o Coronella girondica

Il suo habitat sono tutte le zone rurali abbandonate, che si tratti di boschi, macchia o fondi agricoli ma anche rocciosi e pascoli.

E’ una specie innocua, quindi non velenosa.

Spesso viene scambiata per Vipera a causa dei suoi colori e macchie molto simili a quelli del più temuto serpente, oltre che della testa leggermente triangolare.

► Come tutti i Colubri però, e a differenza delle Vipere, → ha la pupilla rotonda e non verticale, come puoi vedere dalla foto allegata.


Colubro ferro di cavallo o Colubro sardo (HEMORRHOIS HIPPOCRESPIS [Linnaeus, 1758])

Il Colubro ferro di cavallo è anche detto Colubro Sardo.

Colubro ferro di cavallo - serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Colubro ferro di cavallo o Colubro sardo – ph: Baudilio Rebello Fernàndez

Si tratta di un raro serpente innocuo, quindi non velenoso.

In Italia, vive nell’isola di Pantelleria e nella Sardegna Centro-Meridionale.

Il suo habitat è la macchia mediterranea, pianure costiere, fondi agricoli, vigneti ed uliveti.


Colubro leopardino (ZAMESIS SITULA [Linnaeus, 1758])

Il Colubro leopardino è presente in poche regioni d’Italia.

Colubro leopardino - serpenti d'Italia
Colubro leopardino dai classici disegni leopardati

Conume solamente in Puglia, a Sud del fiume Ofanto, in Basilicata Orientale e più raramente in Calabria e Sicilia.

Vive principalmente nei fondi agricoli e nelle radure.

Questo Colubro è innocuo, non velenoso, e non attacca quasi mai l’uomo

Sistematicamente viene ucciso dall’uomo perché i suoi colori leopardati fanno credere, a torto, che si tratti di specie esotica ed assai velenosa.


Colubro lacertino velenoso (MALPOLON MONSPESSULANUS [Hermann, 1804])

Questo Colubro (il lacertino) è l’unico serpente della famiglia dei Colubri ad esser velenoso ma…

Il suo veleno risulta assai più blando e poco potente rispetto a quello della Vipera, tanto da costringere questo Colubro a finire le proprie prede stritolandole perché l’effetto del veleno non è sufficiente per farle morire.

Colubro lacertino - Serpenti d'Italia
SERPRENTI D’ITALIA – Il Colubro lacertino

E’ assai comune in Liguria, inclusa l’isola di Gallinara.

Molto spesso esemplari schiacciati dalle auto si rinvengono in quantità lungo le strade di collina tra vigneti, serre ed uliveti della Liguria Centrale e di Ponente.

Nel resto d’Italia è presente soltanto nell’isola di Lampedusa.

Oltre ai fondi agricoli è spesso presente anche tra paludi e canneti costieri.

Si nutre di sauri, lucertole, topi, ratti, uccelli e persino conigli selvatici.

Può raggiungere i 220 cm di lunghezza ed il suo colore marroncino-bruno-grigio spesso vira verso il verde.


Colubro di esculapio o Saettone (ZAMENIS LONGISSIMUS)

Il Colubro di Esculapio o Saettone, è un serpente che non possiede veleno.

Colubro di esculapio o Saettone - Serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Colubro di esculapio o Saettone dal caratteristico colore che parte dal bruno della coda e schiarisce andando verso la testa che risulta di colore marroncino-giallo/verde oliva

É però un abile costrittore che potrebbe tentare di stritolare le gambe dello sfortunato passante che si viene a trovare sul suo cammino, disturbandolo o pestandolo inavvertitamente.

Può raggiungere facilmente il metro e mezzo e più raramente i 200 e rotti centimetri.

In Italia lo si trova dalle Alpi (fin verso i 2000 mt) fino al Volturno e Foggiano, assente dalla Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia dove invece è presente il Saettone occhirossi, endemico quindi tipico del Sud Italia.

Entrambi sono serpenti diurni che si nutrono di lucertole, passeracei, piccoli roditori e piccolissimi mammiferi.

Saettone - Serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Saettone (Zamenis longissimus) ph: Francesco Guerzoni

Questo serpente quand’è giovane è preda di rapaci, mustelidi, volpi, cinghiali ma anche della biscia Coronella austriaca.

Il suo habitat preferito sono gli incolti a foglie caduche, le zone rurali abbandonate ma anche le zone urbane dove abbondano topi e ratti.

In Pianura Padana è spesso presente nei campi di mais o di frumento.

Non ama le zone umide.


►Natrici – varie specie / Bisce d’acqua

Tra i vari Serpenti d’Italia, sono molto comuni anche quelli appartenenti al genere NATRIX o NATRICE, una particolare famiglia di Rettili che ama vivere in zone umide o molto umide, se non addirittura nell’acqua, tanto da esser comunemente definite come: BISCE D’ACQUA.


Natrice viperina (NATRIX MAURA)

Nonostante il nome “viperina” la Natrice viperina o Natrix maura, è un →

serpente innocuo che non produce veleno.

É una comunissima BISCIA D’ACQUA.

Natrice viperina - Serpenti d'Italia
SERPENTI D’ITALIA – Natrice viperina – ph: Honorio Iglesias

Ha un corpo massiccio che può raggiungere il metro di lunghezza ed è caratteristico per il suo colore grigio-marroncino cui si mescolano spesso il giallo, il nero ed il verde.

Vive essenzialmente in Sardegna, in Liguria e basso Piemonte ma alcune segnalazioni giungono anche dalla provincia di Piacenza-Oltrepò Pavese, dal Parco del Ticino e da alcune vallate termofile del resto di Piemonte e Lombardia Occidentale, oltre che dall’Umbria.

É una specie diurna che si nutre essenzialmente di anfibi e pesci ed è ghiotta di girini.

Il suo habitat ideale sono le golene fluviali, letti di fiumi e torrenti, meglio se con suoli sabbiosi.

► Molto spesso viene confusa con la Vipera per via del colore e disegni sul suo corpo ma, come nei Colubri, anche le Natrix / Natrici possiedono pupilla tonda e non verticale.


Natrice dal collare (NATRIX NATRIX)

La Natrice dal collare o Natrix natrix è un serpente tipicamente europeo non velenoso

→ Di seguito puoi osservare una sequenza di un pasto di una Natrice dal Collare intenta ad ingoiare un grosso rospo che, per difendersi dalla Serpe ha tentato di gonfiarsi al massimo delle sue possibilità, così da non entrare nelle sue fauci.

Astutamente però, la Natrice attenderà che il Rospo perda forza e si sgonfi, oppure tenterà di sgonfiarla bucandola con i suoi denti.

Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Serpenti d'Italia, Colubro dal Collare, Natrix natrix
Serpenti d’Italia, Un Colubro dal Collare, Natrix natrix intento ad ingoiare un grosso rospo
Natrix Natrix - Serpenti d'Italia - foto: Angelo Giovinazzo
Natrix Natrix – Serpenti d’Italia – foto: Angelo Giovinazzo

Natrix natrix può essere il più rappresentativo tra tutti i Serpenti d’Italia.

Può inoltre risultre un Serpentello piuttosto mimetico il cui colore cambia a seconda dell’habitat che normalmente frequenta, passando dal tipico colore grigio-marroncino, al beige, o persino all’azzurro, come nelle foto della precedente sequenza fotografica, di esemplare rinvenuto in un versante umido delle basse colline del Biellese.

Natrice dal collare - Serpenti d'Italia
Natrice dal collare o Natrix natrix – Biscia d’acqua – Serpenti d’Italia

Presente in tutta la penisola, isole comprese, è la classica biscia d’acqua, ma ciò nonostante la si può rinvenire anche a diversi chilometri di distanza da specchi d’acqua, purché vi siano ambienti ombrosi, in cui recarsi a procurarsi il cibo.

Segno distintivo di questa innocua biscia, spesso confusa con la Vipera, è il suo collare di colore giallo/nero, che per altro gli da’ anche il nome, ma in alcuni esemplari di colore grigio/azzurro, il collare è solamente nero.

Si nutre di anfibi, rane e pesci, più raramente di piccoli mammiferi quali topolini o altri.

Il suo habitat preferito sono corsi o specchi d’acqua ma anche golene, letti di fiumi ed aree rurali con erbe fittem alte ed umide.

E’ una specie diurna che molto raramente si difende mordendo.


Natrice tassellata (NATRIX TASSELLATA)

Anche nota come Biscia Tassellata, la Natrice tassellata è forse la biscia più spesso confusa con la Vipera

Si tratta di un Serpente europeo non velenoso

Natrice tassellata - Serpenti d'Italia
Natrice tassellata o Biscia natrix – foto: Paolo Taranto da www.fotografianaturalistica.com

Tra I SERPENTI D’ITALIA ma soprattutto tra le specie Natrice è la più acquatica di tutte.

E’ un’abilissima nuotatrice che si nutre di pesci, anfibi, rane e girini ed è presente in quasi tutti gli specchi d’acqua ad eccezione di Sicilia e Sardegna.

Non resiste al freddo perciò detto eterotermico, entro Ottobre va in letargo fino ai primi calori primaverili.

Molto spesso queste bisce si rintanano in intere famiglie creando autentici grovigli di bisce che prediligono per il proprio letargo cumuli di materiale organico in decomposizione quale compost ma anche letame o depositi di sfalci di giardino.

Vengono spesso utilizzate per adornare statue di Santi durante alcune processioni religiose nel Centro-Sud Italia.

Mordono l’uomo davvero molto raramente.


Boa delle Sabbie (ERYX JACULUS)

Il Boa delle Sabbie è un innocuo serpente appartenente alla famiglia Boidae. Unico Boa presente in Italia.

Serpente asiatico-nord africano non velenoso

Ebbene sì, si tratta di un piccolo Boa, ma per quanto piccolo è pur sempre un Boa.

Diciamo subito che in Italia questo Boa vive spontaneamente soltanto sulle coste meridionali della Sicilia, in particolar modo lungo le sponde del fiume Salso e sulle sabbie delle spiagge e dei luoghi desertici sabbiosi del primo entroterra.

Pare sia stato introdotto sull’isola dai Greci, ha subìto nel corso dei millenni vicissitudini che lo hanno portato quasi all’estinzione. Oggi è accertato che alcune famiglie di questo innocue serprente vivono normalmente tra le sabbie siciliane anche se, diversi esemplari finiscono schiacciati di notte sotto le auto, durante i loro attraversamenti delle strade da una zona sabbiosa all’altra.

Questo Serpentello ha abitudini notturne.

Di giorno rimane rifugiato nelle sue tane ricavate tra la sabbia.

Si nutre di lucertole, lumache e topi.

Non è velenoso ed è del tutto innocuo.

E’ una specie ovovipara, ovvero genera dalle 6 alle 12 uova che sono incubate e poi si schiudono all’interno del suo corpo.

Di seguito due immagini di questi Boidae scattate in Sicilia da Salvatore Russotto.

Boa delle Sabbie Eryx jaculus
Serpenti d’Italia: Boa delle Sabbie Eryx jaculus in Sicilia, foto: Salvatore Russotto
Serpenti d'Italia: Boa delle Sabbie Eryx jaculus
Serpenti d’Italia: Boa delle Sabbie Eryx jaculus in Sicilia, foto: Salvatore Russotto

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 14.06.2021


Serpenti d’Italia – Conclusione

Articolo scritto da:
Angelo Giovinazzo (alias Angelo Giovi) @funghimagazine.it

Contatta l’autore via email oppure via Telegram.


Nel precedente capitolo puoi trovare tutte le informazioni utili per
CONOSCERE LE VIPERE D’ITALIA

Come riconoscerle, quali pericoli si corrono se si viene morsi e molte altre risposte utili.

Vipere d’Italia, conoscerle per non temerle


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