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Arrivano i Porcini edulis? Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023
Dopo le ultime abbondanti piogge al Nord, crescono le quotazioni per una imminente prima buttata di Porcini Boletus edulis mentre, tra Centro e Sud Italia, proseguono le nascite, nonostante il caldo africano. Vediamo dove
Arrivano i Porcini edulis? Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023
INDICE
- 1 Arrivano i Porcini edulis? Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023
- 1.1 Tante piogge = Tanti funghi Porcini?
- 1.2 Quanto e quale impatto avrà l’Africano Caronte sui boschi e sui funghi?
- 1.3 Come dico sempre: chi non va, non sa
- 1.4 DOVE STANNO GIA’ NASCENDO E DOVE NASCERANNO I FUNGHI QUESTA SETTIMANA?
- 1.5 NASCITE IN CORSO DI FUNGHI PORCINI
- 1.6 DOVE NASCERANNO I PORCINI QUESTA SETTIMANA
- 1.7 Condividi:
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Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Prima parte
Tantissima pioggia, tutta concentrata negli stessi posti e in quantità industriale.
Questo purtroppo è il trend climatico degli ultimi anni, della grande crisi climatica in cui ci troviamo completamente invischiati.
Ormai gli scienziati di tutto il mondo sono concordi sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sul nostro Pianeta.
Sempre più vaste zone con lunghissime assenze di pioggia, altre addirittura con perenne assenza di pioggia e altre ancora con piogge alluvionali, ogni volta che piove.
Per fortuna l’Italia fino ad ora non ha ancora sperimentato i “veri” effetti di questi eventi estremi, a parte l’alluvione dell’Emilia Romagna e le recenti ingenti grandinate in Lombardia, per ora ci siamo ancora risparmiati i violenti Tornadoes e altre diavolerie meteorologiche del tutto indesiderate.
Tuttavia, assistiamo ad una divisione in due dell’Italia, sempre più frazionata, durante l’estate, tra zone ad influenza diretta del rovente Anticiclone Africano e zone ad influenza indiretta della Depressione d’Islanda, e così, a Nord dell’Appennino Settentrionale, si passa frequentemente dai bollenti spiriti dell’Africano, ai violenti temporali che tentano di spingersi verso Sud.
Nel corso degli ultimi 13 giorni abbiamo assistito direttamente al tira-e-molla tra Anticiclone e Correnti Fresche Oceaniche.
La situazione meteorologica della prima settimana di Luglio l’abbiamo già descritta nel precedenta articolo di Aggiornamento funghi.
→ Se te lo sei perso, questo è l’articolo: Tra caldo e temporali, tornano o no i funghi Porcini? Aggiornamento funghi 06-07-2023.
Il 6 Luglio 2023, proprio mentre scrivevo il precedente aggiornamento, sul Nord Italia si scatenavano violenti temporali nella provincia di Milano, nella provincia orientale Bresciana, nel Veronese, a cavallo tra Cuneese e Savonese e nelle Marche settentrionali.
Dal 7 luglio l’avanzata franca dell’ennesima Bolla Calda Africana da Sud.
Un’importante avvezione calda pre-frontale che, alcuni siti web chiamano sbrigativamente (ma erroneamente) “Anticiclone Africano” per fare più presa sulla massa, affibibiandogli anche nomi epici che evocano grandi battaglieri o gente poco gradita ma, di semplice avvezione calda pre-frontale si è trattato, per quanto massiccia e rovente.
In questo caso l’Anticiclone è stato presente ma con valori tutto sommato relativamente blandi. L’aria rovente africana, la Bolla Calda Africana di turno, è stata richiamata verso l’Italia, dall’avanzata verso Sud di una Depressione fredda d’alta quota dall’Islanda verso l’arcipelago delle Azzorre, area in cui normalmente dovrebbe dominare in pianta stabile quel defunto Anticiclone delle Azzorre di antica memoria.
«Da Wikipedia: una saccatura è portatrice di un’avvezione fredda, preceduta nella parte anteriore da un’avvezione calda, secondo la dinamica e le caratteristiche delle onde di Rossby».
L’Anticiclone Azzorriano ormai latita da anni a causa di una generale modifica delle grandi circolazioni terrestri, favorite dal costante aumento delle temperature globali.
Sono i Monsoni che da Est soffiano tesi tra Oceano indiano e centro africa a far sì che aria rovente Sahariana si riversi continuamente all’interno di quello che dovrebbe essere l’Anticlone delle Azzorre semi-stazionario, trasformandolo di fatto in un Anticiclone rovente dalle caratteristiche africane che, quando avanza verso l’Europa occidentale, porta il suo torrido respiro, non più umido-oceanico ma secco africano.
Di queste avvezioni calde africane ne avremo putroppo ancora molte altre da qua a fine estate, ogni qualvolta una Depressione fredda Nord Atlantica tenterà di scendere verso l’Arcipelago delle Azzorre, richiamando potenti Bolle Calde Africane verso l’Italia e l’intera Europa centro-occidentale.
Il passaggio dal caldo africano al fresco oceanico non può che generare pesanti contrasti, perché l’energia in ballo è elevatissima e soprattutto tale da riuscire a concentrare tutta l’energia in circoscritte aree in cui la locale orografia permette la formazione di supercelle temporalesche di tutto rispetto, capaci di generare venti tempestosi e grandinate da record.
Tornando al tempo che ha fatto nell’ultima settimana e all’analisi delle piogge, c’è poco da segnalare se non locali piccole docce attorno al Gran Paradiso il 7 luglio.
Temporali nel Canavese e parte del Biellese-Vercellese, oltre che Cadore l’8 luglio. 9 luglio senza piogge ma con caldo in marcato aumento.
Il 10 luglio docce temporalesche attorno all’Adamello e nelle Dolomiti venete. 11 luglio con qualche temporale in più su alto Piemonte di confine, alta Lombardia di confine, Alto Adige di confine e Carnia-Alpi Giulie.
Il gran caldo-torrido africano al Nord è durato per fortuna molto poco, perché l’arrivo dei fronti temporaleschi oceanici ha fatto cessare l’avvezione calda pre-frontale.
Il 12 luglio violenti temporali hanno investito tutte le Alpi con minore intensità sulle Alpi occidentali ma sempre più violenti dalle Alpi Lepontine a quelle Carniche. Sono caduti fino a 100/120 mm di pioggia attorno allo Spluga, in Valtellina ma in generale in tutta la Lombardia settentrionale con coinvolgimento anche della fascia centrale del Trentino.
Nella notte tra 11 e 12 luglio, tra Canturino e parte del Verbano si sono anche avuti danni dovuti alle fortissime raffiche di vento con grandinate importanti in alta Lombardia.
La sera e notte tra 12 e 13 luglio, temporali tutti a Nord di Torino e di Milano-Bergamo-Brescia-Treviso. Violenti nubifragi, per fortuna di breve durata dal Biellese sono avanzati verso Vercellese-Novarese con apice delle piogge nel Vergante di Borgomanero con accumuli fino a 110 mm. Durante la notte i temporali hanno acquisito ulteriore violenza transitando tra le Prealpi lombarde e le alte pianure, con grandinate con palle da golf nel Bresciano.
Questa mattina temporali molto forti si registrano nel Genovesato fino alle porte della provincia di La Spezia con estensione anche alle province di Piacenza e Parma, principalmente sui settori appenninici. Proprio mentre scrivo, grandinate sono segnalate nella media valle del fiume Taro. Qualche temporale inizia a formarsi in tra Lunigiane e Garfagnana e, dopo i temporali della notte del Triveneto, nuove formazioni temporalesche dalla Bergamasca e dal Parmense avanzano verso il Veneto.
Tante piogge = Tanti funghi Porcini?

Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Seconda parte
La domanda, “tante piogge = tanti Porcini?” è certamente sempre la più gettonata. Ogni giorno ricevo decine di messaggi da parte di followers che mi contattano per sapere se, dopo le abbondanti piogge del proprio orticello, finalmente partirà la buttata.
Che dire… In teoria sì. Il binomio pioggia+nascite di funghi ormai è indissolubile e consolidato ma, purtroppo, come già detto molte altre volte, i funghi se possibile, diciamo che sanno farsi i fatti loro, indipendentemente dai vari tentativi di vari siti web di prevederne le nascite.
A volte abbiamo la certezza che è la volta giusta ma, a ben guardare c’è sempre qualcosa che non incastra e qualcuno che si arrabbia col sottoscritto perché negli articoli di aggiornamento non dò nessuna certezza e non faccio previsioni assicurandone la realizzazione.
C’è anche chi si è lamentato perché questi articoli sono troppo lunghi e a loro dire, pieni di “aria fritta” perché ciò che vorrebbero leggere è, per esempio che all’Aprica, a Collio Val trompia o Folgaria, stanno nascendo funghi anche sui sassi, e che quindi tutti dovrebbero corre lì, oppure che Milo non sta nascendo nulla perciò meglio evitare di salire sull’Etna.
Come ho già detto via email a chi si è lamentato, Funghimagazine è un sito web di divulgazione scientifica che si propone di istruire i propri lettori a ragionare con la propria testa e a capire il perché delle cose, senza che gli vengano propinate a scatola chiusa, affinché imparino prima di tutto a rispettare i boschi e la natura, entrandoci in punta di piedi e non con i caterpillar, imparando a conoscerla e apprezzarla, ancor prima che sfruttarla per i suoi frutti spontanei.
Chi i boschi pretende di poterli sfruttare su Funghimagazine non troverà mai questo tipo di informazioni. Gli articoli di aggiornamento funghi o meteo funghi non hanno lo scopo di attirare migrazioni di massa di Barbari, Unni o Vichinghi verso i boschi ,ma di renderli partecipi della bellezza della natura.
Detto questo, è ovvio che se è piovuto tanto dobbiamo poi attenderci importanti nascite di funghi, non a caso il titolo principale di questo articolo è: “arrivano i Porcini edulis?”
Se le nascite non le scatenano le piogge, che altro potrebbe scatenarle? La Luna? Andate a fidarvi della Luna se ne siete capaci. Mai nessuno fu più inaffidabile della Luna per poter prevedere le nascite di funghi e la riprova sta proprio nel fatto che il giorno 3 di Luglio si è fatta la cosiddetta “luna nuova” che a detta di tutti gli anziani fungaioli incalliti, avrebbe dovuto far nascere i funghi anche sull’asfalto delle strade.
Com’è invece realmente andata a finire lo sappiamo tutti quanti… Dal Piemonte al Veneto ed Emilia Romagna non si è trovato un solo fungo Porcino perché la precedente buttata si andava esaurendo o era già esaurita e la canicola africana avanzava a grandi passi seccando ogni bosco e rivolo d’acqua.
Mercoledì 12 luglio è stata in assoluto la giornata più caotica per noi di Funghimagazine, con il collega Alfonso che cercava di dirottare su di me le domande più difficili, ricevute in privato da decine di lettori in preda alla frenesia per il ritorno dei grandi temporali.
Tutti che volevano sapere se i temporali in atto potranno scatenare finalmente tante nascite di Porcini e se varrà già la pena questo fine settimana recarsi nei boschi.
A tutti rispondo che, sì, le grandi piogge scateneranno grandi nascite ma, se tutto fosse così semplice e lineare, il gioco diventerebbe persino noioso e così occorrerà tenere conto di quel fantomatico “Caronte” già annunciato ancor più cattivo rispetto a “Cerbero”.
Quanto e quale impatto avrà l’Africano Caronte sui boschi e sui funghi?
Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Terza parte
Qua siamo di fronte a qualcosa di nuovo che non ha precedenti nella casistica delle nascite. Una Bolla Calda Africana dietro l’altra, back-to-back.
Sono andato a riguardarmi la statistica e dunque la casistica degli ultimi anni, spulciano da buon analista contabile tutti gli indizi: quantità di pioggia caduta, temperature massime e relative nascite di funghi, degli ultimi anni e, non ho trovato nulla di simile a quanto sta accadendo quest’anno.
Tra i colli biellesi-vercellesi, durante il mese di giugno 2023, 80 mm di pioggia caduti in 3 giorni non hanno generato un solo fungo Porcino perché… chi sa perché? Dopo 80 mm di pioggia ci si attenderebbe una buttata clamorosa ma, purtroppo, terminate le piogge è arrivato il vento favonico che ha di fatto seccato ogni cenno d’umidità, ogni rivolo d’acqua e le lettiere di foglie.
Come ho già ampiamente spiegato nel precedente articolo di aggiornamento funghi → Tra caldo e temporali, tornano o no i funghi Porcini? Aggiornamento funghi 06-07-2023 , non sono soltanto le ife-miceli di nuova generazione ad andare a frutto quando ci sono le condizioni ideali ma, a fruttificare, e pure frequentemente, possono essere anche le vetuste ife riproduttive che, rimangono latenti, anche a lungo, in attesa del giusto momento per poterlo fare.
Le ife riproduttive in genere vengono stimolate a fruttificare dal caldo-secco perché la colonia fungina viene minacciata ed impoverita dalla siccità. Quando ciò accade, può bastare anche solo la rugiada notturna, e quindi elevati tassi d’umidità notturna, a farle fruttificare.
Tutto questo non è prevedibile attraverso App computerizzate ma solo osservando attentamente i boschi, andando a visitarli anche quando non si ha la certezza di trovare qualche fungo.
Come dico sempre: chi non va, non sa
Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Quarta parte
Se non si va a vederli di persona i propri boschi non si può sapere se sono pronti o no a fruttificare.
Noi di funghimagazine, come sempre dico e lo ricordo ancora, analizziamo i quantitativi di pioggia caduta, e dove è caduta e a questi dati, interpoliamo le preziose segnalazioni che ci giungono dai nostri lettori così, se ci viene riportato da più lettori un clamoroso cappotto, sappiamo che le piogge non hanno sortito effetti e nascite. Viceversa se ci riportano di buoni ritrovamenti, li segnaliamo col verde sulla mappa del Semaforo dei funghi e soprattutto con più stelle nelle tabelle crescite funghi.

DOVE STANNO GIA’ NASCENDO E DOVE NASCERANNO I FUNGHI QUESTA SETTIMANA?
Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Quinta parte
Al momento le migliori nascite di funghi Porcini si stanno realizzando in alta quota sui monti
Molti lettori mi hanno scritto di voler fare una sgambata con moglie e figli nel prossimo weekend e mi hanno perciò chiesto se conosco un posto “facile”, “abbordabile”, facilmente raggiungibile in auto, in cui poter trovare i funghi Porcini.
Purtroppo a questi amici o amiche devo necessariamente rispondere che posti simili, al momento non ce ne sono perché, ora come ora, i funghi Porcini li si deve andare a cercare in posti freschi ed umidi, che non si trovano certo in prossimità di comode strade e men che meno al di sotto dei 1500 metri.
Martedì 11 in alta Valsesia-alto Piemonte a 1300 mt alle 11 del mattino c’erano già 27°C, temperatura folle per chi deve camminare su ripidi sentieri di montagna, letteralmente assalito da nugoli di zanzare, vere e proprie nuvole di fastidiosissimi ed insistenti insetti che ormai se ne infischiamo pure dei nostri repellenti.
Allo stesso modo, riceviamo e pubblichiamo foto di esperti camminatori che, dopo aver fatto 30,000 passi necessari per salire dai 1400 ai 1800/2000 metri di quota, sono tornati all’auto col cesto pieno di funghi Porcini raccolti in scomodi posti umidi, riparati dal vento ma non dai raggi solari che, mancano su molti versanti esposti a Nord ma che sono ben presenti sui versanti esposti ad Est ed Ovest. Quelli Sud, con la canicola africana, sono decisamente troppo caldi e facilmente arroventabili.
NASCITE IN CORSO DI FUNGHI PORCINI
Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Sesta parte
Al momento buone nascite di funghi Porcini si registrano ancora sulla Sila, ma sempre più in alta quota. Le nascite tra Aspromonte e Serre vanno rapidament esaurendosi o si sono già esaurite. Ultime nascite anche sul Pollino, essenzialmente sui versanti che guardano verso Roseto Capo Spulico, quindi ad Est, assenti sui versanti di Castrovillari e scarse sui versanti che guardano il Golfo di Maratea o il Sinni. Troppo caldo sul Vulture dove non si registrano nascite.
Nascite scarsissime o assenti in Lucania, salvo in alta quota sul Sirino e vicine cime di Lauria-Lagonegro. Nel Cilento la nascite sono già terminate ma proseguono ancora, scarse in quota, sul Matese soprattutto campano, meno su quello molisano.
I colli di Fondi-Itri Parco dei Monti Aurunci al momento sono improduttivi per eccesso di calore. Qualche nascita scarsa si registra attorno a Pescasseroli, Castel di Sangro, Parco Nazionale della Majella, Parco Naturale Regionale Silente-Velino e Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Nel Reatino le poche nascite vanno rapidamente esaurendosi con ultimi ritrovamenti sui Monti della Laga e Gran Sasso ma sempre in alta quota.
Delle grandi piogge pregresse dell’Umbria è rimasto ben poco. La canicola africana ha fatto seccare rapidamente i boschi di bassa e media quota. Attorno al Trasimeno si sono fatti buoni ritrovamenti ma sono durati troppo poco, a causa del caldo-torrido che avanzava. Qualche nascita si registra ancora sui settori appenninici compresi tra Gualdo Tadino e Norcia, sempre in quota, non sotto i 1000 metri dove fa decisamente troppo caldo, meglio se in prossimità di sorgenti o piccoli corsi d’acqua.
L’arrivo di nuove piogge, potrebbe rianimare le nascite nel resto dell’Umbria ma in realtà i modelli matematici indicano che potrebbe piovere solamente al confine tra Toscana-Umbria-Marche, quindi a Nord di Città di Castello, Sansepolcro, Urbinate e Aretino orientale.
Oggi nuove piogge-temporali si potrebbero avere in Romagna, da Bologna a Ravenna e Ferrara e nel Veneto centrale. Le piogge estive che giungono a buttata già iniziata, se non sono troppo invadenti, non possono che fortificarla ma, se allagano allora le buttate le fermano.
Salendo verso Nord, le nascite in corso vanno affievolendosi con sempre meno aree che registrano nascite al momento. In Toscana le sole nascite si registrano tra Garfagnana-Alpi Apuane e Lunigiana. Qualche sporadica nascita nell’alto Piacentino e nelle retrovie di Genova, così come nascite si registrano nell’entroterra Savonese fin sul Cuneese che il giorno 6 luglio scorso ha avuto grandinate importanti.
Tra Cortemilia-alto Bormida-Albese e Cairo Montenotte-Altare e Savona dove la grandinata non è stata violenta, ma con chicchi di grandine piccoli e non troppo fitti, le nascite di Porcini non sono mancate e sono ancora in atto. Le piogge odierne, se non sono state monsoniche, non potranno che aiutare a mantenerle attive e ben presenti.
Migliore la situazione sulle Alpi Marittime dove si registra piena buttata con nascite di Porcini Estivi (B. reticulatus) degne di nota ma, con una dovuta precisazione. I Porcini sulle Alpi Liguri-Cuneesi si stanno registrando solamente in alta quota e in conche ben riparte dal vento, in versanti essenzialmente esposti ad Est e Nordest o al più ad Ovest.
In Piemonte non si registrano nascite degne di nota, salvo appunto nel Cuneese superiore con piccoli cenni di nuova buttata nell’estremità Nord del Verbano-Cusio-Ossola dove i boschi non sono caratterizzati da Larici ma da misti di Abeti e Faggi.
In Lombardia invece le vecchie buttate si sono esaurite ma, si sta già registrando un cenno di nuova buttata a partire dalle zone basse a Nord di Milano dove i temporali recenti sono stati più copiosi e insistenti. Poco più avanti vedremo dove vi sono le migliori probabilità di imminente buttata. Anche il Lario, il Varesotto e la Bergamasca registrano primi piccolissimi cenni di nuova buttata. Le coste ovest del Lago di Garda potrebbero avere buone nascite a breve.
In Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia si registrano nascite al momento scarse e comunque sempre relegate alle alte quote.
Quel che non tutti sanno è che, col caldo africano, quando c’è afa e molta umidità notturna, di notte si registrano buone rugiade che sono un vero toccasana per i funghi Porcini che, in questi casi si rifugiano tra le erbe di prati non pascolati dalle mucche o da caprioli che con i propri zoccoli potrebbero rovinare il micelio.
Là dove vi sono malghe circondate da prati sui cui bordi sono presenti abeti di piccola taglia, cespugli quali rododendri-salici nani, mirtilli viola o rossi e altri cespuglietti si stanno facendo piccoli ritrovamenti sugli alti monti di tutto il Triveneto, addirittura fin verso i 2200 metri ma, questi sono funghi decisamente sudati che bisogna andare a scovare là dove volano le aquile e non ci si arriva comodamente in auto, benché ampiamente ripagati da ritrovamenti degni di nota, anche con Porcini giovani ma già di grossa taglia.
DOVE NASCERANNO I PORCINI QUESTA SETTIMANA
Aggiornamento Meteo Funghi 13-07-2023 – Ultima parte
A partire da oggi si potrà andare a funghi ancora in alta montagna.
Buoni camminatori, gente che non fatica a fare dislivelli importanti, saranno sicuramente ben ripagati con ancora buoni o persino ottimi ritrovamenti di funghi Porcini e, in versanti umidi, ancora anche di Finferli-Galletti.
Non solo sulle Alpi ma anche sugli Appennini dalla Liguria alla Sila con maggiori probabilità di fare buoni ritrovamenti sulle Alpi Liguri-Cuneesi, sull’Appennino Umbro-Marchigiano e Abruzzese-Laziale-Molisano-alto Campano e Calabrese.
A quote invece più abbordabili e facilmente raggiungibili, si potranno fare i primi ritrovamenti al confine tra Cuneese e Liguria, ritrovamenti per buttata ancora in corso nel Genovesato fin sui monti dello Spezzino e della Lunigiana-Garfagnana e Alpi Apuane.
Tra Valle d’Aosta e Piemonte-Lombardia-Alto Adige, potrebbe, col beneficio d’inventario, partire la prima buttata di Porcini autunnali Boletus edulis.
Come sempre dico, con i funghi non v’è alcuna certezza ma, le condizioni per una imminente buttata ci sono tutte. Le ultime abbondanti piogge, arrivate dopo la canicola africana, dovrebbero aver innescato quegli shock termici che tanto piacciono agli edulis.
Dov’è piovuto in abbondanza con piogge fredde o piccola grandine dopo il caldo africano vedranno sicuramente partire nuove nascite di funghi Porcini, anche in virtù del fatto che la precedente buttata si è esaurita già da fine giugno e manca ormai da un tempo adeguatamente lungo.
Sul subito le grandi piogge innescheranno nascite di Finferli-Galletti e di Russule e diverse varietà di Amanita che, insieme con funghi quali Boleti dal Piede Rosso o altre Boletacee meno pregiate, ci diranno che la nascita di Porcini è ormai imminente.
Se la nuova canicola in arrivo nel fine settimana con Caronte, non sarà troppo invasiva, nuove nascite di Porcini potrebbero non mancare, magari con il solito rituale di una buttata che parte sotto i migliori auspici per poi fermarsi perché i Porcini risultano tutti crepati-screpolati e impossibilitati a completare la maturazione delle spore.
Le zone che sono candidate ad avere le nascite imminenti e migliori si trovano a Nord di Milano e Varese, già a partire dalle basse quote.

Nel Lario, nella Bergamasca e Bresciano, così come lungo il Lago di Garda si potrebbero avere le nascite migliori, insieme con Valtellina e Trentino centrale.
Sin da subito nuove nascite sulle Orobie settentrionali, ma non subito in Valtellina, salvo in alta quota.
Per il resto, lo ribadisco, tutte le zone che dopo il caldo africano hanno avuto ottime piogge, sono candidate ad avere la prima grande buttata.
Per sapere dov’è piovuto durante il mese di Luglio ti ricordo che puoi consultare le mappe della pioggia caduta in Italia a → Luglio 2023, oppure per l’archivio delle mappe degli ultimi anni, consulta la pagina → Pioggia Italia oppure → Archivio Piogge d’Italia 2023.
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