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Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021 – Funghi Porcini sì oppure no?
Dopo il ritorno delle piogge in Italia, cercatori di funghi in fermento per quella che potrebbe essere la miglior fruttificazione fungina dell’anno ma, i funghi Porcini ci sono oppure no? Perché in alcuni posti ne nascono in abbondanza, mentre in altri non se ne trova neppure uno?
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
INDICE
- 1 Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
- 1.1 FUNGHI PORCINI, C’E’ CHI LI TROVA E CHI INVECE NO
- 1.2 SI E’ APPENA APERTA UNA NUOVA ERA PER I FUNGHI
- 1.3 I FUNGHI PORCINI NON AMANO LE NOVITA’
- 1.4 I FUNGHI PORCINI HANNO ASSOLUTA NECESSITA’ DI UMIDITA’
- 1.5 LA RUGIADA. UNA PRECIPITAZIONE ATMOSFERICA CHE NON C’E’ PIU’
- 1.6 TANTI FUNGHI QUA, NESSUN FUNGO LA’
- 1.7 NON FIDARTI DI SEGNALAZIONI FALSE
- 1.8 A FUNGHI COL BUON SENSO
- 1.9 DOVE STANNO NASCENDO O NASCERANNO A BREVE I FUNGHI PORCINI
- 1.10 PROTESTARE E COMBATTERE CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI
- 1.11 FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA
- 1.12 Condividi:
- 1.13 Correlati
FUNGHI PORCINI, C’E’ CHI LI TROVA E CHI INVECE NO
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
Ci fu un tempo felice in cui, chi voleva gustare un ottimo piatto di tagliatelle ai funghi Porcini raccolti da sé, non doveva far altro che recarsi nel bosco più vicino e, senza troppa fatica, cercare tra alberi, cespugli, foglie o aghi, qualche famigliare capocchia marroncina.
Se poi non voleva limitarsi ad un solo pranzo o cena e magari voleva anche metterne via alcuni per l’inverno, gli bastava addentrarsi un attimo di più nei boschi, spingendosi là dove il bosco era meno frequentato.
Oggi il “mestiere” di cercatore di funghi è decisamente gramo.
Levatacce nel cuore della notte, liti con le proprie compagne, fidanzate o mogli che si sentono continuamente abbandonate e trascurate, a favore di amici fungaioli o più semplicemente dei boschi e dei funghi.
Senza contare i soldi spesi in carburante, pedaggi autostradali e cibarie varie, oltre che attrezzature sempre più tecnologiche e quindi anche ben costose.
E che dire poi delle ore ed ore trascorse nel bosco a cercare inutilmente un piccolo angolo di Eden, in cui si nascondono dozzine di funghi freschi di buttata?
Già ma, com’è che io giro ore ed ore per boschi noti, stranoti, arcinoti, in cui non ho incontrato anima viva che possa aver raccolto prima di me, ma di funghi Porcini non ce n’è neppure l’ombra?
Com’è che invece il vicino di casa ha postato sui Social e nel gruppo Whatsapp del bar, le foto di cestini stracolmi di funghi?
Non sarà che improvvisamente avrò perso tutto il mio smalto e non sono più capace di scovare i funghi Porcini?
Eppure fino a pochi anni fa non mi succedeva mai di tornare a casa con un pesante cappotto, le pive nel sacco e, cornuto e mazziato, pure i rimproveri della mia compagna?
SI E’ APPENA APERTA UNA NUOVA ERA PER I FUNGHI
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
Che ci piaccia o no, dobbiamo prendere atto che, il passato è passato, ora dobbiamo iniziare a vivere il presente che, in molti casi è ancora tutto da scrivere.
Fino ad oggi gli scienziati questo nuovo futuro lo avevano solamente ipotizzato, mentre gli “uomini del potere”, politici o grandi imprenditori che fossero, non avevano fatto altro che stigmatizzare queste funeste previsioni di un futuro, non troppo lontano, fatto di stravolgimenti climatici, quindi di ipotetiche grandi migrazioni alla ricerca dell’acqua perduta.
La nuova era climatica è già una realtà.
I Cambiamenti Climatici sono tra noi e a farne le spese per ora è solamente la Natura che, in alcuni casi è più abile di noi umani ad adattarsi, liberandosi di specie poco flessibili ai cambiamenti, a favore di specie che viceversa sanno modificare rapidamente il proprio stile di vita.
Anche i funghi sono tra le specie che sanno meglio adattarsi rapidamente ai cambiamenti ma, molto spesso a discapito di specie per così dire “fragili” e, guarda caso, i funghi Porcini rientrano proprio in quest’ultima categoria.
Già perché i Porcini sono funghi “strani”, potremmo quasi dire che “hanno la puzza sotto il naso”, nascono e proliferano solo a determinate condizioni e solamente se tutto coincide con le loro particolari esigenze.
Questo lo avranno senz’altro più volte sperimentato i fungaioli più accaniti che, da molti anni cercano di capire quali siano queste particolari condizioni ed esigenze.
I FUNGHI PORCINI NON AMANO LE NOVITA’
Molti tra i funghi non sanno adattarsi ai cambiamenti, men che meno agli stravolgimenti.
Sono funghi pigri che amano vegetare in simbiosi con le proprie piante amiche, che si legano a vita, finché morte non ci separi, con poche specie arboree, mica tutte.
Nessuno ha ancora capito come e perché, ma ci sono alcuni alberi che ai funghi Porcini non piacciono proprio, è il caso per esempio del Larice, della Robinia pseudoacacia, dell’Olmo, dell’Ontano, del Platano, dell’Acero e del Frassino, eppure socializzano volentieri per esempio con l’Orniello che è il gemello diverso del Frassino.
I funghi Porcini difficilmente si spostano dai soliti luoghi di vegetazione, a meno che non intervenga uno stravolgimento che li obblighi a cercare nuovi habitat in cui vegetare… Incendi, frane, erosione, abbattimento del bosco, costruzione di strade o case.
Ci sono poi gli stravolgimenti climatici che, i funghi Porcini evidentemente non sanno ancora capire.
Anche perché spostarsi verso zone limitrofe, verso altre piante più sane o persino in zone distanti decine di chilometri non risolverebbe il problema del clima, che è radicalmente mutato lasciando a secco, ed in pesante sofferenza, i boschi per lunghe settimane o mesi, salvo poi veder piovere l’acqua di due interi mesi in un solo episodio, durante il transito di una velocissima tempesta simil-tropicale che tutto dilava e devasta.
I FUNGHI PORCINI HANNO ASSOLUTA NECESSITA’ DI UMIDITA’
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
Nell’arduo compito di dover cercar nuovi territori da colonizzare, i miceli dei funghi Porcini hanno imparato che è assai più proficuo spostarsi vicino all’acqua, ma non sempre ci riescono.
A volte può succedere che il bosco rimanga a secco, privo di qualunque pioggia degna di nota, che riesca a penetrare la chioma degli alberi, anche per la durata di tre, quattro, cinque e persino sei mesi. Cosa impensabile prima del 1982 quando, bene o male, pioveva abbastanza regolarmente e, le piogge non si facevano mai attendere più di un paio di settimane.
I funghi, intesi come il carpoforo che noi raccogliamo, sono fatti per oltre il 90% di sola acqua. Il fungo Porcino ne contiene il 92% mentre il fungo Orecchione / Gelone (Pleurotus ostreatus) arriva addirittura a contenerne il 98%.
Capirai che l’assenza troppo prolungata nel tempo, di piogge degne di nota, non può che mandare in grave sofferenza i funghi.
Il micelio di funghi Porcini che non ha un apparato ben strutturato ed adeguatamente esteso sul territorio, può trovarsi più e più volte a dover fare i conti con la siccità ma soprattutto con un caldo-torrido cui non è affatto avvezzo.
L’aria calda che caratterizza gli Anticicloni a matrice Africana ha il pessimo difetto di esser proprio torrida, ovvero → opprimente per il calore secco e ardente.
Aria così secca da riuscire a risucchiare umidità e acqua non solo dai funghi superficiali (Carpofori) ma anche dal sottostante micelio, facendolo avvizzire fino alla morte.
► Se un micelio muore per eccesso di siccità e/o calore, non basterà una pioggia improvvisa e violenta, fosse anche che lasci al suolo 300 millimetri di pioggia in 36 ore, per ripristinare una colonia fungina deperita o del tutto perita.
Si spiega così la ragione per cui in vaste zone d’Italia è piovuto, anche molto eppure non è nato un piffero!
Moltissimi lettori mi hanno scritto dicendomi che nella loro zona è caduta moltissima acqua. Temporali a ripetizione che hanno riversato al suolo ettolitri d’acqua o acqua e grandine, se non del tutto solamente grandine.
Mi chiedevano come mai, nonostante tanta abbondanza di pioggia, non fosse nato ancora un solo fungo Porcino e quanto prevedevo occorresse attendere ancora, per poter vederne nascere qualcuno.
Nella stragrande maggioranza dei casi, è del tutto utopistico poter fare una semplice previsione attendibile.
In questi casi ci si può solamente limitare ad analizzare i dati della pioggia caduta e sperare che prima di quello specifico evento meteorologico, non fosse passato troppo tempo dalla pioggia precedente, oltre che sperare che il gran caldo estivo non abbia fatto troppi danni o fatto perire l’intera colonia fungina.
LA RUGIADA. UNA PRECIPITAZIONE ATMOSFERICA CHE NON C’E’ PIU’
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021
Forse in pochi lo sanno ma, ai funghi fa più del bene la rugiada che non la pioggia.
La RUGIADA è una precipitazione atmosferica dovuta alla condensazione del Vapore Acqueo, sotto forma di microscopiche goccioline che, al mattino ricoprono le auto, l’erba, le foglie, e tutto ciò che è esposto all’aria aperta.
La presenza della Rugiada indica che il tasso di umidità presente nell’aria è ottimale per i funghi. Viceversa, se di primo mattino attraversi un prato ma gli scarponi non si bagnano, significa che l’aria è troppo secca per far condensare il Vapore Acqueo, ovvero che non c’è umidità sufficiente per la corretta vegetazione dei funghi.
Aria molto umida, sia durante le ore notturne, che durante il giorno, può mantenere costantemente umettata la lettiera.
I ristagni d’acqua o i suoli pregni d’acqua non servono a nulla e nessuno, se non ai pochi funghi igrofili che amano vegetare quasi nell’acqua.
Purtroppo nell’attuale era climatica non c’è più posto per la Rugiada.
All’interno di una massa d’aria di tipo Africano, circola pochissima umidità e di questo ne soffrono terribilmente i funghi ed i funghi Porcini sono tra coloro che soffrono maggiormente.
TANTI FUNGHI QUA, NESSUN FUNGO LA’
In un contesto in cui prevale il caldo-torrido africano sulle masse umide oceaniche, le nascite di funghi fragili quali i Porcini, possono drasticamente ridursi fino a scomparire del tutto.
Solamente le colonie fungine ben strutturate ed ampie sul territorio, sono in grado di sopravvivere.
Per farlo, affondano le proprie “radici”, “muffe”, “miceli” nei pochi luoghi umidi presenti sul territorio.
Quelle che un tempo erano zone umide con acqua stagnante, oggi possono essere diventate zone appena appena umide e in grado di assetare una colonia fungina, il cui compito, è anche e soprattutto quello di procurare acqua per gli alberi che la nutrono.
Oggi, dove resiste a fatica qualche colonia fungina sana, florida e ben strutturata, si registrano ottime nascite di funghi Porcini a seguito di buone piogge. Viceversa, dove non c’è trippa per gatti, alla stessa maniera non c’è cibo per funghi.
Succede quindi anche, che un cercatore di funghi più vanitoso possa non riuscire a trattenersi dal postare le foto del suo ottimo raccolto sui Social, e tutti a chiedere dove diamine è riuscito a scovare tutti quei funghi.
Alcuni di questi raccoglitori non lesinano di dare informazioni dettagliate, ma molto spesso lo fanno, furbescamente, descrivendo però tutt’altri luoghi e situazioni.
Accade quindi che qualcuno pubblichi foto di funghi e video di Porcini estivi (Boletus reticulatus) rinvenuti in un bosco di sole Querce in un fondovalle alpino ma, quando incalzato dai lettori, dica di averli trovati a 1200 mt d’altezza in una località alpina dove le Querce non potrebbero vivere se non all’interno di serre.
Naturalmente chi non ha una competenza reale sugli ambienti boschivi crederà ciecamente alla bugia e, corso a cercar funghi a 1200 mt non troverà né le Querce e tanto meno i funghi, andando così ad accrescere il numero di cercatori di funghi delusi che non hanno trovato un solo fungo.
I cosiddetti “cappotti” aumentano a dismisura man mano che la smania fungina cresce e, soprattutto, man mano che ci si renderà conto che qualcuno i funghi da qualche parte li ha trovati davvero. Io no!
Mai come ora, bisognerà perciò aguzzare il genio.
NON FIDARTI DI SEGNALAZIONI FALSE
Aggiornamento Meteofunghi 30-09-2021
Di segnalazioni fallaci ne riceviamo pure noi, inviateci con l’intento di ingannare il nostro Semaforo dei funghi, ma difficilmente queste riusciranno a coglierci in castagna, perché sappiamo bene dov’è piovuto e quando, e dove no.
Quando i funghi ci sono ovunque, anzi per meglio dire, quando i funghi c’erano ovunque, ci si poteva permettere di dare informazioni dettagliate sui “posti buoni”, sui posti più produttivi.
Oggi, con la penuria di nascite o con i funghi concentrati in piccoli spot e per brevi periodi, è facilissimo che molti furbetti, decidano di depistare, ingannare, fregare potenziali concorrenti rivali, proprio con le false segnalazioni.
Senza contare quelli che pubblicano foto di repertorio spacciandole per foto attuali. Con quale scopo? PER SNERVARE E STREMARE I CONCORRENTI.
Immaginati il classico cercatore di funghi, il noto “Milanese imbruttito” che parte da Milano per andare in Appennino Settentrionale, o peggio ancora sulla lontanissima Sila, attirato da foto di cassette di funghi.
Si sobbarca spese importanti tra carburante, autostrada e cibarie poi, arriva sul posto e trova un bel fico secco. Ed è così che il giorno dopo sui Social, Facebook in primis, volano gli insulti.
Da una parte il “Milanese imbruttito deluso”, dall’altra il fantomatico super fortunato che avrebbe riempito 2 zaini di funghi, violando palesemente le leggi sulla raccolta funghi.
Il colmo però lo si raggiunge quando, altri lettori, anziché difendere il povero cercatore deluso, difendono il cercatore fuorilegge perché è un fico che ha saputo riempire 2 zaini quando tutti gli altri “sfigati” non trovano nulla.
A FUNGHI COL BUON SENSO
Troppo spesso quando andiamo a funghi, dimentichiamo di portare con noi da casa, il buon senso. Ce lo scordiamo tra le mura domestiche, liberando il nostro istinto animale.
Mangiamo snack e beviamo bibite in lattina strada facendo, poi gettiamo nel bosco, dove capita, i vuoti.
Raccogliamo, se possiamo, come se non ci fosse un domani, tutto ciò che si può raccogliere, che siano funghi, frutti selvatici o persino frutti coltivati nei campi vicino ai boschi che attraversiamo.
Non ci curiamo di procurarci un PERMESSO RACCOLTA FUNGHI, ‘tanto chissenefrega delle Leggi italiane, quelle le rispettano solo i fessi’, raccogliamo funghi finché abbiamo un qualcosa che possa contenerli, infilandoli persino nelle tasche del giubbino.
Pestiamo miceli allegramente, ogni Santa mattina ancor prima dell’alba, senza preoccuparci dei danni che procuriamo ai boschi.
Alcuni giorni fa mi è capitato di arrivare nel bosco alle 8 del mattino e incontrare sul tragitto quattro pensionati già di ritorno dal bosco, ovviamente con pochi funghi nel cesto.
Rimasto solo, ho potuto girare con tutta calma e, soprattutto vedere i funghi che loro non avevano visto al buio ma, non potevo non arrabbiarmi dopo aver rinvenuto il sedicesimo fungo distrutto perché pestato, non visto da quei cercatori troppo smaniosi, frettolosi e ugualmente fuorilegge, essendo entrati nel bosco molto prima del sorgere del sole.
Andare a cercar funghi, magari mossi dalla scarica di adrenalina che provoca l’ignoto, il non saper si avrà fortuna, se ci si imbatterà in una colonia di funghi Porcini uno appresso all’altro può anche essere piacevole ma, quando a muoverci è la smania di raccolta, l’ingordigia, il bisogno di raccogliere il più possibile per poter accumulare il maggior numero possibile di like su Facebook o Instagram, postare ogni giorno una nuova e sorprendente storia e reel, non è più un piacere, ma un inutile dovere.
Inutile specialmente se, la smania di accumulare visualizzazioni o click non darà alcun ritorno economico allo smanioso, ma solo alla piattaforma che le foto e i video li ospiterà.
DOVE STANNO NASCENDO O NASCERANNO A BREVE I FUNGHI PORCINI
Aggiornamento meteofunghi 30-09-2021

La domanda più ricorrente del periodo, domanda che quasi tutti i lettori mi pongono è: «ma pensi che la grande buttata di Ottobre la farà ancora, oppure è già tutto finito?»
Con i Cambiamenti Climatici nulla va dato per scontato.
Così com’è indubbiamente certo che il Regno dei fungi è in piena totale confusione, a causa dei nuovi attuali regimi climatici, altrettanto vero è che per chiunque stia cercando di capirci qualcosa, comprendere e capire è un’impresa titanica senza risposte certe, ora più che mai.
In linea teorica Ottobre dovrebbe essere il miglior mese dell’anno per i funghi, in particolar modo per i funghi Porcini.
Di solito a Ottobre, dato il progressivo abbassarsi delle temperature e relativo aumento dei tassi di umidità dell’aria, i funghi Porcini trovano condizioni ambientali ottimali e non servono più diverse decine di millimetri di pioggia per scatenare le fruttificazioni dei funghi.
Si solito però non sempre coincide con le situazioni attuali in cui in molte zone dominano ancora condizioni di spiccata siccità come nel Cuneese, in gran parte della Sicilia e Sardegna, in Puglia, Basilicata, Lazio o Abruzzo.
Salvo poche zone baciate dai temporali estivi, in tutte queste regioni durante la passata stagione le piogge sono state molto, troppo, localizzate o di breve durata.
La gran parte del Cuneese non vede piogge degne di nota ormai dallo scorso inverno e a peggiorare le cose ci si mettono pure correnti spesso Settentrionali che di fatto contribuiscono ad abbassare ulteriormente i tassi di umidità relativa dell’aria.
Le poche Linee Instabili o blande Perturbazioni che attraversano la nostra penisola, giungono tutte con la medesima traiettoria, a margine degli Anticicloni Africani, precedute da forte vento di Libeccio e seguite da altrettanto forte vento di Maestrale.
Le nubi scaricano sempre nelle medesime zone in cui i monti fanno da ostacolo e quindi dove impattano nubi, venti e precipitazioni → versanti detti sopravvento, lasciando al tempo stesso a secco i versanti detti sottovento, → ovvero al di là dai monti.
Piove sempre sul bagnato con piogge frequenti o del tutto insistenti nelle medesime zone del Levante Ligure, Appennino Tosco-Emiliano, Lombardia, Canton Ticino, Triveneto.
Solo localmente in alta Toscana o Toscana tirrenica, meno su quella Appenninica, sporadicamente su quella centrale, con qualche temerario temporale che di tanto in tanto si spinge fin sull’Umbria, Lazio interno o meridionale, Molise, Campania tirrenica e soprattutto Calabria e/o Sicilia settentrionale.
E se anche talvolta accade che i temporali interessino “zone nuove”, lo fanno con tutta la fretta e furia tipica delle tempeste estive moderne, riversando al suolo ettolitri d’acqua nel volgere di pochi minuti che, di fatto “lavano” letteralmente la superficie dei boschi, sottraendo preziosissimi sali minerali e altri nutrienti.
Dove al vento e fulmini non bastava la pioggia, si aggrega pure la grandine che, se giunge in un bosco ancora caldo per l’arsura pregressa, non farà altro che bloccare le nascite di funghi, a causa del severo shock termico, per almeno 25/40 giorni.
Come avrai capito dall’introduzione di questo articolo di Aggiornamento Meteofunghi, rincorrere le piogge cadute, su e giù per l’Italia, non sempre si rivela fruttuoso.
A volte un forte temporale da 100/200 millimetri di accumulo di pioggia, può giocare brutti scherzi se accompagnato dalla grandine o dal forte vento.
Un vento con raffiche da Tromba d’Aria, o peggio ancora da Uragano, mortifica gli alberi in maniera indicibile. Li mette a dura prova per la resistenza all’onda d’urto. Se anche non cadono a terra, li strapazza, li ferisce e li affligge al punto da costringerli a mettersi a riposo per potersi leccare le ferite.
E un albero a riposo, ancor più se umiliato dalla defogliazione causata dalla grandine, può non avere energie sufficienti per poter anche nutrire i suoi funghi simbionti.
Come vedi, ora hai tutti gli ingredienti per poter meglio comprendere il perché di piogge, magari pure ripetute, ma che non danno e magari non daranno vita ad alcuna nascita di funghi Porcini.
PROTESTARE E COMBATTERE CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI
Aggiornamento Meteofunghi 30-09-2021
La generazione dei Boomers → nati attorno agli anni ’50, o Baby Boomers → natri tra il 1946 ed il 1964, ha un enorme debito nei confronti dei giovani d’oggi che saranno poi gli uomini dell’imminente futuro.
Hanno dormito sugli allori. Si sono crogiolati nel loro boom economico, nel benessere e nel lusso, infischiandosene del Pianeta.
Hanno sfruttato tutto ciò che si poteva sfruttare, come se non ci fosse un domani, pur di accumulare inutili ricchezze da sperperare in oggetti completamente inutili, ‘status symbol‘ che li facessero apparire ‘fichi’, speciali, Sesso, Droga e Rock’n’roll è un’espressione che meglio di ogni altra può far capire di cosa si occupavano i giovani delle passate generazioni, anziché curarsi del fatto che stavano sfruttando ed insozzando il pianeta senza ritegno e senza alcun riguardo.
L’eccessivo utilizzo dei Carboni Fossili ha fatto lievitare a dismisura le emissioni di inquinanti nell’aria, la Società dei Consumi e la Globalizzazione hanno portato il Pianeta sull’orlo del collasso.
Quando i Boomers non sperperavano inutilmente le proprie ricchezze, le appartavano per i propri figli che, si vedranno ora costretti a spendere tutti questi averi per rimediare ai danni fatti dai loro nonni prima e genitori dopo.
Dovranno investire ingenti somme di denaro per difendersi dalle alluvioni, dalla furia dei venti, dalla siccità o dall’eccesso di calore. Dovranno in pratica trasformare le proprie abitazioni in veri e propri bunker anti-atomici.
Davvero sei convinto che lo stile di vita attuale sia proprio sostenibile e che non occorra fare SUBITO qualcosa prima che sia troppo tardi?
Senza voler creare allarmismo alcuno, dormire sugli allori, come le grandi lobbies di potere vorrebbero si continuasse a fare, non porterà che ad un ulteriore folle arricchimento di pochi ricchi che sperpereranno enormi ricchezze per farsi un inutile viaggio nello spazio o sulla luna, impoverendo ulteriormente coloro che già oggi vivono in povertà.
Quanto sta accadendo tra gli umani, è pressappoco ciò che sta accadendo anche in Natura.
Poche specie, ricche di capacità di adattamento prospereranno e grazie alla Globalizzazione si espanderanno a macchia d’olio su tutto il Pianeta, a discapito delle specie autoctone che periranno perché povere ed incapaci di affrontare le crisi climatiche o ambientali cui andranno inevitabilmente incontro.
Anche i funghi sono specie a forte rischio d’estinzione ed i funghi Porcini non fanno eccezione e, quanto sta oggi accadendo nei nostri boschi ne è la prova provata che, non c’è futuro, così com’è, questo nuovo Pianeta per i funghi Porcini.
FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA
Aggiornamento Meteofunghi 30-09-2021 @funghimagazine
Se sei un giovane che ha a cuore la propria sopravvivenza e quella del nostro Pianeta, non rimanere inerme con le mani in mano, non nascondere la testa sotto la sabbia come farebbe uno struzzo di fronte al pericolo.
Fai sentire la tua voce e fai sentire il tuo dissenso nei confronti di quei politici che non sanno fare altro che i soliti bla-bla-bla rimandano eternamente il dovere di intervenire pesantemente per fermare il Riscaldamento Globale del Pianeta, in nome dell’arricchimento immediato.
Estratto dal sito Fridays for future Italia:
«Ogni generazione ha vissuto un periodo storico denso di sfide. In tanti tra voi, adulti di oggi, avete intrapreso battaglie per un mondo migliore e in tanti tra voi le portate avanti tutt’ora. Altri di voi, invece, si sono persi per strada, forse stanchi o rassegnati. Siete intorno a noi, nostri coetanei di qualche tempo fa. Siete i nostri professori, le nostre forze dell’ordine, i nostri politici. I nostri nonni, zii, genitori.
Questa volta, cari nonni, cari zii e cari genitori, abbiamo bisogno di essere uniti. Noi giovani e voi adulti di questo Paese, nostri ex coetanei. In questo momento storico, l’unità è fondamentale. Voi avete la saggezza di chi ne ha viste tante, noi l’entusiasmo di chi ne ha viste poche. Voi avete in mano il nostro Paese, la politica, l’economia. Fate le leggi, votate, decidete per molti di noi, lavorate. Noi siamo in minoranza, voi siete in maggioranza. Nessuno si salva da solo, e il tempo è molto poco.
Non sono tanti i momenti nella storia in cui ad ognuno è richiesto di scegliere da che parte stare. Con la catastrofe climatica in corso e le condizioni del pianeta in rapido peggioramento, con i prossimi anni che si prospettano decisivi per vincere o perdere questa battaglia epocale, questo è uno di quei momenti, e non è facile.
Ma gli ideali e le speranze con cui vi scriviamo, ne siamo sicuri, hanno mosso tutti voi, adulti di oggi su cui poggia il mondo intero. E speriamo possano tornare presto a farsi sentire, più forti che mai, nelle nostre città, sull’esempio di quest’ultimo Sciopero Globale per il Clima, del 24 settembre.
Fate la vostra parte finchè c’è tempo, insieme ai giovani di tutto il mondo. Senza la pretesa di cambiare le cose da un giorno all’altro, ma con la consapevolezza di essere dalla parte giusta, insieme. Il resto, poi, sarà Storia.
Italia, 25 Settembre 2021
Le attiviste e gli attivisti di Fridays For Future»
Aggiornamento Meteofunghi 30-09-2021 @funghimagazine.it