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FUNGHI VERO O FALSO
domande e risposte sui funghi
INDICE
- 1 FUNGHI VERO O FALSO
domande e risposte sui funghi
- 1.1 I FUNGHI CRESCONO A VISTA D’OCCHIO
- 1.2 LA TEMPERATURA DELL’ARIA INFLUENZA LA CRESCITA DEI FUNGHI💥
- 1.3 IL pH DEL TERRENO INFLUENZA LE NASCITE DEI FUNGHI?
- 1.4 É VERO O FALSO CHE LE PIOGGE ACIDE💦💦IMPEDISCONO LE NASCITE DI FUNGHI?
- 1.5 I FUNGHI DOPO CHE VENGONO VISTI NON CRESCONO PIÚ?😳😱
- 1.6 DA COSA DIPENDE LA NASCITA E LO SVILUPPO DI UN FUNGO PORCINO?
- 1.7 É VERO O FALSO CHE GLI INCENDI 🔥 BOSCHIVI FAVORISCONO LE NASCITE DEI FUNGHI
- 1.8 PIOGGE MONSONICHE IMPEDISCONO LE NASCITE DI FUNGHI?💦💦
- 1.9 LA GRANDINE DISTURBA LA NASCITA E LA CRESCITA DEI FUNGHI?
- 1.10
- 1.11 QUANTI GIORNI DOPO LA PIOGGIA💦💦 NASCONO I FUNGHI?
- 1.12
- 1.13 LA PRESSIONE ATMOSFERICA PUÒ INFLUENZARE LE NASCITE DEI FUNGHI?
- 1.14
- 1.15 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI NASCONO PIÙ ABBONDANTI SE IN INVERNO É ❄❄NEVICATO MOLTO?
- 1.16 I FUNGHI NON CRESCONO SE DI NOTTE FA FREDDO?❄❄
- 1.17 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI SI TROVANO NEI SENTIERI? SE SI, PERCHE’?
- 1.18 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI CRESCONO SEGUENDO LE FASI LUNARI? 🌕🌓🌜🌛
- 1.19 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI VANNO SEMPRE TAGLIATI CON IL COLTELLO?
- 1.20 I FUNGHI SI POSSONO TRASPORTARE DENTRO BUSTE DI PLASTICA?
- 1.21 I FUNGHI POSSONO PRODURRE BOTULINO DOPO LA RACCOLTA?
- 1.22 I FUNGHI CRESCONO SOLO NEI BOSCHI FITTI E BUI, DOVE NON BATTE MAI IL SOLE?
- 1.23 I FUNGHI CRESCONO PIU’ ABBONDANTI NEI BOSCHI CHIARI O VICINO A PIANTE GIOVANI. VERO O FALSO?
- 1.24 I FUNGHI CRESCONO ATTORNO ALLE RADICI DEGLI ALBERI?
- 1.25 IL VENTO INIBISCE LA NASCITA E LO SVILUPPO DEI FUNGHI?💨💨
- 1.26 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI CRESCONO PIU’ ABBONDANTI DOPO FUGHE RADIOATTIVE?
- 1.27 É VERO O FALSO CHE I FUNGHI PORCINI ASSORBONO RADIAZIONI DAL TERRENO?
- 1.28 I FUNGHI SI POSSONO CERCARE COL RASTRELLO. VERO O FALSO?
- 1.29 I PORCINI CRESCONO SOLAMENTE SOTTO CASTAGNI, FAGGI O ABETI. VERO O FALSO?🌿🌳🌲
- 1.30 MANGIARE MOLTI FUNGHI PUO’ FAR MALE. VERO O FALSO?
- 1.31 CI SONO FUNGHI COMMESTIBILI CHE POSSONO RISULTARE PERICOLOSI PER LA NOSTRA SALUTE?
- 1.32 Condividi:
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Siamo stati i primi, già nel lontano 2010, a mettere on-line sul web, un vero e proprio vademecum sui funghi, fatto di sole domande e risposte per poter sfatare le più sciocche credenze, o le più comuni leggende metropolitane sui funghi e, ancora oggi lo aggiorniamo periodicamente, con tutte le domande che i nostri lettori ci pongono attraverso le email, o più comodamente attraverso i Social, in particolar modo interagendo con noi tramite le chat Telegram.
A tal proposito, prima di entrare nel vivo delle domande e delle risposte, ti ricordo che puoi chattare direttamente con l’autore attraverso l’apposito comando T-me Chatta con Angelo, oppure chiedendomi di inserirti nella nostra Chat Nazionale Telegram, in cui si può però entrare solomente attraverso formale invito.
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I FUNGHI CRESCONO A VISTA D’OCCHIO
Prima il fungo non c’era, dopo pochi minuti eccolo comparire davanti a noi. Vero o Falso?
FALSO 👎⛔
- Il nostro occhio si lascia facilmente ingannare.
- L’occhio umano non sempre riesce a mettere ben a fuoco ciò che non è più prossimo al punto focale, pertanto molti funghi possono sfuggire alla nostra vista, ancor di più se l’uscita a funghi si rivela parecchio faticosa, se il luogo di ricerca è molto distante dal punto di partenza, o se l’uscita è parecchio impegnativa tra continui sali-scendi. In tutti questi casi la nostra vista può risultare parecchio affaticata e, perché ciò accada, non occorre necessariamente che sia palesemente sfocata o annebbiata.
- Vero è che i funghi possono crescere piuttosto rapidamente, ma di solito questo rapido accrescimento riguarda più i miceli sotterranei che non i corpi fruttiferi esterni.
- Un fungo Porcino nella varietà Boletus edulis per esempio, può impiegare tra i 5 ed i 15 giorni per nascere, svilupparsi, far maturare le proprie spore (formalmente i semi) e terminare il proprio ciclo vitale con la marcescenza.
- ⛔ É invece assolutamente falso che possa crescere, svilupparsi e maturare in un battibaleno.
- Eventuali video presenti sul web, in cui si mostrano funghi che crescono ad un ritmo sostenuto, sono frutto di particolari tecniche-effetti cinematografici basati sul time-lapse, hyperlapse e/o fast motion, nulla che abbia a che fare con la realtà.
- ✅ ESPERIMENTO ✅
Nel mese di Ottobre 2021 abbiamo effettuato un esperimento, direttamente sul campo, o meglio nel boschetto del nostro giardino, in cui per alcuni anni abbiamo riversato scarti-puliture di funghi Porcini edulis, sotto ad un Abete argentato già adulto, con a fianco un Abete rosso ancora giovane ed un Faggio rosso Canadese anch’esso adulto, sotto ai quali sono diventati adulti alcuni Rododendri ibridi Himalayani.
Dopo che nel 2020 sono nati i primi funghi Porcini edulis (non raccolti perché, lasciati sul posto a sporulare ed incrementare-rafforzare la colonia fungina), nel 2021 sono nati in contemporanea, una decina di corpi fruttiferi che abbiamo seguito, giorno dopo giorno, cercando di non calpestare il substrato di crescita dei funghi, limitandoci a fotografarli da una certa distanza, per non rovinarne lo sviluppo. Puoi seguire l’andamento della crescita-sviluppo dei funghi monitorati attraverso questo articolo correlato di fotografie, in cui puoi vedere che i funghi in questione, hanno impiegato ben 11 giorni per diventare Porcini adulti. Leggi l’articolo → Quanto tempo impiega a crescere un fungo Porcino?
LA TEMPERATURA DELL’ARIA INFLUENZA LA CRESCITA DEI FUNGHI💥
VERO✅👍
- Tanto più caldo-umida è l’aria e tanto più rapidamente il fungo nasce, cresce, si sviluppa, matura e poi deperisce, sempre però in un lasso di tempo che va dai 3/4 giorni ad una settimana.
- Se l’aria è troppo secca, il fungo tende a spaccarsi; si screpola o si spacca il cappello, la spugna si stacca, si può spaccare anche il gambo. Come conseguenza diretta di un’ondata di aria torrida, il corpo fruttifero può disidratarsi al punto di seccare quasi quanto farebbe all’interno di un apposito essiccatore.
- Viceversa, in presenza di aria decisamente fredda, l’accrescimento e la maturazione del corpo fruttifero potrà prolungarsi fino a 15 o persino 20 giorni, con nascite che cessano immediatamente col sopraggiungere di aria troppo fredda.
- 👍 Risulta dunque vero che i funghi di pianura o dei litorali crescono e maturano più rapidamente rispetto ai funghi di montagna.
- 💡 A volte può capitare che, funghi nati durante una buona ‘buttata‘, ma rimasti nascosti e non raccolti da eventuali cercatori di funghi, col sopraggiungere di aria fredda, interrompano la propria maturazione, rimanendo a lungo immutati e di piccola taglia. In questi casi, si potrà credere che la ‘buttata‘ non sia ancora finita, dati i ritrovamenti di funghi piccoli ma, ciò è dovuto esclusivamente al ‘blocco‘ dello sviluppo, dovuto appunto al sopraggiungere del freddo.
- ⛔ Alcune leggende metropolitane, ancora parecchio virali, vogliono che qualcuno abbia visto un fungo Porcino nascere e svilupparsi da un microscopico primordio mucillaginoso, diventando un fungo adulto nel volgere di pochissimi secondi. Ciò è semplicemente falso e frutto di fantasia. Nessun esperimento condotto sul campo o in vitro ha, fino ad oggi, mai potuto dimostrare la veridicità di queste false voci.
IL pH DEL TERRENO INFLUENZA LE NASCITE DEI FUNGHI?
VERO & FALSO
- É Vero, ma solo in parte. I funghi lignicoli-funghi parassiti per esempio, crescono indipendentemente dai valori di pH del terreno, ma se varia il pH del legno…
- Ogni varietà di fungo ha le proprie esigenze in fatto di terreno o di legno.
- I funghi lignicoli, parassiti o sparofiti che siano, vegetano nutrendosi della linfa, o della lignina estratta dagli alberi parassitati. Di norma, il legno morto può subire variazioni di pH (potenziale d’idrogeno) a seguito per esempio di piogge continue, di pioggia acida o comunque inquinata. Il legno vivo invece, grazie alla sua corteccia, rimane più protetto e meno esposto alle fonti inquinanti esterne.
- Ci sono alcuni funghi che amano i terreni basici (calcarei e/o privi di lettiera).
- Alcuni funghi necessitano di terreni acidi (le lettiere di conifera sono fortemente acide, quelle di latifoglie sono di solito un po’ meno acide).
- Sono relativamente pochi invece i funghi che possono prosperare su terreni alcalini.
- La gran parte dei funghi commestibili, ama vegetare in stretta relazione con la lettiera o con il substrato superficiale di humus che caratterizza il sottobosco. L’humus è uno strato di terreno formatosi grazie alla degradazione, decadimento ed elaborazione della sostanza organica del terreno, da parte di microrganismi animali tra cui vermi-insetti o anche batteri, oltre che da parte dei funghi.
- In presenza di forte umidità, con ristagni d’acqua e a seguito di formazione di stagni temporanei e/o paludi, l’humus si trasforma in torba. La torba è un substrato con pH neutro e valori prossimi a 7~7,5 mentre il substrato acido ha un pH inferiore a 4.
- I funghi hanno un pH alcalino e pari al valore di 9. Alcuni funghi gradiscono un suolo calcareo, altri lo preferiscono decisamente più siliceo-granitico quindi acido.
- La gran parte dei funghi commestibili, tra cui anche i funghi Porcini (e gli altri funghi simbionti-micorrizici), vegetando a stretto contatto ed in simbiosi con le piante ospiti, possono adattarsi anche su suoli relativamente ‘sgraditi’, se questi ospitano piante in buona salute.
- I funghi saprofiti invece (quelli che vegetano direttamente sulla lettiera e grazie alla materia organica) non venendo a stretto contatto con la roccia madre sottostante, con la roccia minerale presente al di sotto della rizosfera, possono vegetare relarivamente bene anche in ambienti geologici non proprio ideali.
- I funghi ipogei per eccellenza, i tartufi, (funghi che crescono nel terreno) necessitano di un suolo calcareo.
- ⛔👎 Se intendi acquistare una alberello micorrizato col micelio del tartufo, sappi che, se lo pianterai su di un suolo acido-cristallino-granitico, questo attecchirà rapidamente ma, la micorriza non andrà a buon fine poiché, il micelio del tartufo (nella maggior parte delle Specie) non gradisce terreni che non siano basici-alcalini e calcarei.
É VERO O FALSO CHE LE PIOGGE ACIDE💦💦IMPEDISCONO LE NASCITE DI FUNGHI?
VERO & FALSO
- É Vero, ma solo in parte.
- Ogni variazione di pH del terreno, determina corrispondenti mutamenti di vegetazione delle colonie fungine direttamente interessate e quindi, delle relative nascite dei funghi.
• Uno strato di humus molto spesso, ancor più se coperto da una spessa lettiera, potrebbe non subire particolari influenze da parte di piogge acide non particolarmente incisive, salvo che queste non siamo decisamente copiose e continuative nel tempo, con penetrazione diretta all’interno della rizosfera.
• I più esposti ai mutamenti di pH, dovuti alle piogge acide, sono i funghi lignicoli-parassiti del legno morto, o i funghi terricoli che si sviluppano direttamente su di un suolo privo di lettiera.
- Una pioggia pura, normalmente ha un valore di pH attorno a 7, viceversa, una pioggia acida può avere valore di pH anche inferiore a 5.
- I funghi che amano i suoli basici-alcalini-calcarei, possono non subire alcuna influenza da parte di piogge acide che tendono invece a ristabilire i corretti valori di pH graditi a queste Specie fungine (ad esempio i funghi Prugnoli – Calocybe gambosa).
I FUNGHI DOPO CHE VENGONO VISTI NON CRESCONO PIÚ?😳😱
FALSO 👎⛔
ASSOLUTAMENTE FALSO!
- Questa è una delle tante scemenze, raccontate male, che si tramandano di nonno in padre e poi in figlio e, che ancora circolano grazie anche alla rete.
- Quando vedi un fungo piccino ed immaturo, se hai modi delicati e rispettosi verso il substrato su cui cammini, quindi anche verso il Micelio, questo continuerà la sua normale fase vegetativa, indipendentemente dal fatto che tu lo abbia visto o meno.
- Certo se avrai modi da incivile, da Attila, da menefreghista, se cammini come se fossi un elefante in un negozio di cristalli, non solo non cresceranno più i funghi visti, ma neppure quelli già nati e che non avevi ancora visto.
- 😜 Un buon cercatore di funghi virtuoso, che ha a cuore la propria fungaia e che intende preservare le future nascite, camminerà molto lentamente, con il massimo scrupolo e avendo cura di pestare il minor quantitativo possibile di terreno ‘fertile’, di ‘terreno utile’, che si tratti di lettiera o di terreno scoperto, evitando di far penetrare i propri scarponi nel terreno bagnato, di scivolare portando via intere porzioni di terreno e micelio, di calpestare ripetutamente lo stesso fazzoletto di terra, con l’ostinata intenzione di scovare anche il fungo più microscopico.
- ⛔ Il cercatore virtuoso non userà rastrelli o bastoni e non sposterà intere porzioni di foglie, per cercar di scovare funghi microscopici nascosti perché, forse riuscirà ad individuare un paio di funghi non visti ma, così facendo, riuscirà a non far nascere più funghi per diverse settimane di fila, se non addirittura per tutto il resto della stagione.
- ⛔👎⛔Raccogliere funghi microscopici e comunque immaturi, impoverirà la fungaia perché, se i funghi non possono crescere e maturare, come potranno produrre semi e quindi favorire nuove future nascite di funghi?
- ⛔ Strappare radici, erbe, piantine, spostare pietre, rami a terra o legni in genere, consentirà sì di estrarre il fungo individuato ma, danneggerà irrimediabilmente la biocenosi in cui il fungo è cresciuto e si è sviluppato.
- 😜 Ora, se sei un cercatore di funghi intelligente, saprai che se vorrai tornare a cercar funghi nello stesso posto, più e più volte, ed intenderai farlo raccogliendo sempre il massimo possibile, dovrai aver cura del tuo bosco e della tua fungaia, lasciando il minor numero possibile di segni del tuo passaggio.
- Leggi a tal proposito (se non lo hai ancora fatto), quanto scritto alla domanda: I FUNGHI CRESCONO A VISTA D’OCCHIO?
DA COSA DIPENDE LA NASCITA E LO SVILUPPO DI UN FUNGO PORCINO?
► In realtà da molti fattori interconnessi tra di loro.
In primo luogo dalla buona salute del micelio che dovrà generarlo.
Il fungo Porcino, così come siamo abituati a chiamarlo, in realtà sarebbe corretto chiamarlo carpoforo o anche sporofiro (perché è il contenitore delle spore). Il fungo vero e proprio invece, è l’insieme dell’apparato fungino che sta per lo più al di sotto del suolo, all’interno della lettiera e comunque nel terreno, entro la cosiddetta Rizosfera.
- Un micelio in buona salute può vivere centinaia di anni ed espandersi fino a parecchi chilometri di distanza, nella sua costante ricerca di terreni fertili, ben mineralizzati, oltre che di riserve d’acqua.
- Il micelio però non è eterno ma è invece assai delicato e basta un niente perché possa deperire in molte sue parti, che diverranno improduttive in termini di future nascite di funghi.
- Inquinamento atmosferico o del suolo, antropizzazione con sottrazione di terreni boschivi per l’agricoltura o per la costruzione di strade o abitazioni, oltre che la siccità conseguente alla recente crisi climatica, frutto del Riscaldamento Globale del Pianeta, sono i maggiori fattori di rischio per i funghi.
- L’assottigliamento dello strato di humus ed il relativo impoverimento del terreno, sono spesso conseguenza di mancate nevicate invernali, indispensabili per compattare e comprimere la lettiera, innescando i processi di trasformazione e degradamento in nuova sostanza organica.
- Gli incendi, sono un’altra piaga difficile da smantellare, dato il persistere di false credenze e di persone ignoranti che mettono in giro voci false.
É VERO O FALSO CHE GLI INCENDI 🔥 BOSCHIVI FAVORISCONO LE NASCITE DEI FUNGHI
FALSO 👎⛔
ASSOLUTAMENTE FALSO!
Ci sono purtroppo troppe persone anziane che sono ancora convinte che un incendio boschivo serva a rigenerare il bosco, a rinnovarlo, a renderlo più fertile perché arricchito di carbonio ed azoto conseguente la produzione di cenere e, che si ostinano a cercare di convincere i giovani che, il bosco vada bruciato per eliminare sterpaglie, rovi, felci ed assottigliare una lettiera di foglie non decomposte e quindi troppo alta.
Queste persone andrebbero multate già solo per aver il fatto di aver istigato altre persone a commettere, anzitutto un reato punibile per legge, quindi ad inquinare ulteriormente l’aria, come se già non fosse sufficientemente ricca di anidride carbonica, ed in più a generare un danno ecologico. Si chiama istigazione di reato.
Se in un lontano passato, ormai frutto solo di vecchi ricordi, in Italia dominava un clima Oceanico-umido con frequenti piogge ed abbondanti nevicate invernali, che consentivano ad un bosco incendiato di riprendersi abbastanza rapidamente, oggi, con i recenti Cambiamenti Climatici, un incendio è sempre l’antipasto di una pericolosissima desertificazione che, in presenza di scarse precipitazioni, non potrà che avanzare inesorabilmente dalla Sicilia verso le Alpi.
Con un clima pericolosamente caldo e torrido, con scarse precipitazioni, un bosco che ha subito un incendio, impiegherà anni o persino decenni a riprendersi dallo shock subito.
A seguito dell’incendio, inizieranno a proliferare quelle specie invasive che si voleva invece tenere a bada. Felci, Rovi, alte erbe coriacee infestanti, con l’avanzata di piante aliene, che si riproducono e si adattano più facilmente a terreni poveri quali le Robinie-pseudo acace o la Spirea Japonica, l’Ailanto ed altre piante che mai creeranno micorrize con i funghi Porcini.
Senza contare i costi a carico della comunità per poter spegnere, o tenere a bada l’incendio, ed il pericolo che corrono le persone che abitano in prossimità degli incendi stessi.
Puoi approfondire l’argomento leggendo il mio articolo: Incendi e funghi. Quali effetti sull’ecosistema.
🛃 SE QUALCHE ANZIANO TI SUGGERIRA’ DI INCENDIARE UN BOSCO PER RACCOGLIERE PIU’ FUNGHI PORCINI, DENUNCIALO SENZA SE E SENZA MA, PERCHE’ QUESTA E’ L’UNICA COSA GIUSTA DA FARE!
PIOGGE MONSONICHE IMPEDISCONO LE NASCITE DI FUNGHI?💦💦
VERO✅👍
Per quanto potrebbe sembrarti strano, purtroppo è invece vero!
Le piogge troppo intense, in stile monsonico, perciò concentrate in un breve lasso di tempo, con accumuli consistenti e magari anche superiori ai 100 millimetri per metro quadrato, non sono utili alla nascita dei funghi perché, primo, non vengono assorbite dal terreno ma dilavano velocemente a valle, trasportando con se anche spore e miceli, secondo, su pianori creano pericolosi allagamenti, mentre sui crinali, creano pericolosi fenomeni erosivi, che possono anche erodere-strappare via intere porzioni di micelio.
In pochi casi, una pioggia di questo tipo, potrà esser utile all’ecosistema boschivo. Ciò accade principalmente quando nei giorni precedenti era già piovuto ed il terreno era morbido e ricettivo ma, resta sempre alto il rischio di franamenti, smottamenti ed erosione.
LA GRANDINE DISTURBA LA NASCITA E LA CRESCITA DEI FUNGHI?
VERO & FALSO
É Vero in massima parte.
Ci sono alcuni funghi che desiderano un breve shock termico per poter iniziare a riprodursi.
Ad esempio il Porcino edulis ed il rosso pinophilus necessitano di uno shock termico che può esser provocato da un repentino temporaneo calo delle temperature notturne oppure anche da una pioggia fredda o da una leggera grandinata.
Diversamente, il Porcino reticulatus / aestivalis ma ancor di più l’estivo per eccellenza, Boletus aereus (Porcino nero) non amano shock termici importanti.
- 👎 In presenza di raffreddamenti consistenti di lunga durata (per più giorni), e/o a seguito di importanti grandinate, i miceli fermano la nascita di nuovi funghi, in attesa che le temperature tornino più favorevoli.
- Ti ricordo che le temperature ideali per la nascita dei funghi (soprattutto Porcini), solitamente non scendono mai al di sotto dei 12° nelle minime e che rimangano entro i +28/30°C di massima.
- ⛔ Una importante grandinata, di quelle che defogliano completamente gli alberi, è invece assai dannosa e provoca cessazione di nascite di funghi di qualunque specie e per lunghi periodi. I funghi infatti, per poter vegetare, necessitano di alberi sani che attraverso la produzione di clorofilla, possano fornire loro sostanze nutritive fortemente energetiche e complesse che i funghi stessi non sarebbero in grado di produrre. Una defogliazione provocata da una importante grandinata, bloccherà inevitabilmente le nuove nascite per lunghi periodi, anche settimane o addirittura mesi.
- ⛔⛔Nel corso del 2021 importanti e ripetute grandinate verificatesi sui monti lungo la direttrice torinese-biellese-verbano-varesotto, hanno di fatto bloccato ogni nuova nascita di funghi Porcini (ma in molti casi anche di Galletti/Gallinacci e/o altre Specie fungine) durante l’intera stagione fungina. Ad esempio tra Canavese e Biellese orientale, a seguito di 3 grandinate consecutive, non si è trovato un solo fungo Porcino durante l’intera stagione fungina.
QUANTI GIORNI DOPO LA PIOGGIA💦💦 NASCONO I FUNGHI?
► Non esiste una regola fissa. Tutto dipende dalle condizioni ambientali prevalenti pre-e-post pioggia
Solitamente le prime nascite di funghi avvengono ad una distanza minima di 7 giorni dopo la pioggia ma, un numero equo è considerato il range compreso tra 7 e 14 giorni. Di norma però, le nascite non avvengono mai prima di 3 o 5 giorni, ideale è attendere almeno 10/12 giorni.
- Per esempio la Macrolepiota procera, o Mazza di Tamburo, impiega 3 giorni per poter passare dallo stadio di primordio a quello di fungo raccoglibile. Il primo giorno dopo la pioggia è un primordio. Il secondo giorno assume l’aspetto di una corta bacchetta con cappello ancora chiuso (mazza). Il terzo giorno si dischiude. Entro 3/5 giorni, a seconda della temperatura prevalente dell’aria, matura e deperisce.
- Alcune varietà di Clitocybe impiegano mediamente 8 giorni per iniziare a fruttificare in massa.
- Gli Agaricus coltivati, dalla semina al primordio impiegano 20 giorni poi, altri 10 giorni dal primordio alla completa maturazione.
Le piogge migliori per la crescita dei fughi sono le piogge leggere, non violente e prive di grandine. Ideale è la pioggia con nebbia ed elevati tassi di umidità dell’aria, anche senza pioggia, purché non sia accompagnata però, da temperature massime diurne che scendono al di sotto dei +18/20°C per più giorni consecutivi.
- Ideale sarebbe avere un clima uggioso, coperto, con qualche pioviggine e temperature minime che non scendono al di sotto dei +15°C con massime diurne comprese tra +18 e 28°C.
- Tassi di umidità relativa dell’aria molto bassi, senza afa-foschia e magari pure con vento favonico secco, inibiscono rapidamente le nascite di funghi.
- Al contrario di quel che molti pensano, per avere buone nascite di funghi, non servono necessariamente piogge importanti. Bastano anche piogge leggere, purché siano in un contesto non siccitoso, con calma di vento e soprattutto con la preziosissima rugiada notturna che non si realizza con aria troppo secca e soprattutto in presenza di vento.
Puoi seguire l’andamento delle piogge cadute in Italia attraverso le pagine:
LA PRESSIONE ATMOSFERICA PUÒ INFLUENZARE LE NASCITE DEI FUNGHI?
VERO✅👍
La Pressione Atmosferica è un ottimo regolatore per le nascite dei funghi
Un rapido abbassamento di Pressione, può suggerire al micelio superficiale preposto proprio al controllo dei parametri meteorologici dell’atmosfera, l’arrivo di un’area di Bassa Pressione o di una Perturbazione, amplificando o inibendo nuove nascite di funghi, a seconda del contesto in cui si realizza questa variazione atmosferica.
Se ci troviamo in un contesto siccitoso in cui non piove da molti giorni, almeno 10/15 giorni, un rapido abbassamento di Pressione può innescare buone o persino ottime nascite di funghi.
Puoi approfondire questo argomento in un apposito articolo che si intitola:
TANTI FUNGHI? OCCHIO ALLA PRESSIONE ATMOSFERICA
Un articolo che ti spiega come la Pressione Atmosferica può influenzare la nascita dei funghi.
I meccanismi che adottano i funghi per capire qual’è il momento più opportuno per potersi riprodurre, senza che i semi (le spore) vadano persi.
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI NASCONO PIÙ ABBONDANTI SE IN INVERNO É ❄❄NEVICATO MOLTO?
VERO & FALSO
Normalmente si è portati a ritenere che un’abbondante strato nevoso depositatosi durante la stagione fredda, possa aiutare le future nascite di funghi, almeno questo è ciò che ci hanno sempre detto i famosi ‘saggi‘ anziani con molta esperienza.
Questo perché l’umidità e l’erosione offerti dalla neve, contribuiscono a sminuzzare la lettiera di foglie o a degradare terreni e rocce, rendendo così più disponibile il nutrimento sotto forma di finissimo e fresco humus. Tuttavia, abbondanti e ripetute nevicate invernali, purtroppo, potrebbero esser seguite da settimane o addirittura da mesi di ostinata calda siccità. Evento infusto questo, neppure troppo raro, di questi tempi in cui il Riscaldamento Globale del Pianeta sta dettando legge anche in Italia.
Le abbondanti nevicate invernali e gli spessi accumuli nevosi, potrebbero essersi già sciolti entro la fine di Aprile, se non del tutto entro la fine Marzo e, se dallo scioglimento delle nevi ai mesi di punta dei funghi di Agosto ed Ottobre, cadranno solamente un centinaio di millimetri di pioggia in 5/6 mesi, nella rizosfera, tra l’humus e le lettiere, i vecchi accumuli di neve non rimarranno che un inutile ricordo.
Mesi e mesi di prolungata siccità vedranno le falde acquifere e le falde freatiche esaurirsi progressivamente, se non del tutto rapidamente e, in assenza di riserve idriche sotterranee, anche i miceli più estesi, faticheranno a trovare l’acqua necessaria alla propria sopravvivenza ed a quella delle piante simbionti micorrizate e, quand’anche un micelio particolarmente esteso e prossimo a sorgenti d’acqua, potesse attingere alle riserve idriche, sarebbe l’assenza di umidità nell’aria ad inibire le nascite di funghi perché un’aria troppo secca farebbe rapidamente disidratare e seccare i corpi fruttiferi.
I FUNGHI NON CRESCONO SE DI NOTTE FA FREDDO?❄❄
FALSO 👎⛔
Un paio di notti fredde, anche al di sotto dei +10°C, non compromettono completamente la crescita dei funghi, se le foglie degli alberi (chiome) sono ancora ben presenti e mantengono il microclima del sottobosco.
Oltretutto, quando al suolo vi è ottimo deposito di fogliame secco, in assenza di vento, la temperatura dell’aria non influenza immediatamente anche la temperatura del suolo, in particolar modo della rizosfera.
Esistono poi alcuni tipi di funghi che prosperano maggiormente se, per alcune notti consecutive, si realizza un certo shock termico, con escursione termica tra giorno e notte molto accentuata (differenza di temperatura tra giorno e notte).
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI SI TROVANO NEI SENTIERI? SE SI, PERCHE’?
VERO✅👍
Assai frequentemente i funghi crescono nei sentieri dove ristagna la pioggia caduta.
Qua si accumulano infatti foglie, terra, ma soprattutto spore o porzioni di miceli strappati al sottobosco da piogge violente.
Per questa ragione molto spesso i funghi più belli e sani crescono proprio in mezzo al sentiero.
Il cercatore distratto di solito cammina senza curarsi di guardare nel sentiero che invece potrebbe risultare molto produttivo.
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI CRESCONO SEGUENDO LE FASI LUNARI? 🌕🌓🌜🌛
FALSO 👎⛔
NON É MAI STATO DIMOSTRATO SCIENTIFICAMENTE, né mai lo sarà, perché è palesemente falso!
Non esiste alcuna evidenza scientifica che comprova la crescita dei funghi in base alle fasi lunari.
Forse la luna piena può avere qualche effetto benefico su una più rapida maturazione dei funghi che, durante le chiare notti di luna piena potrebbero cercare la luce ma, non è mai stato dimostrato esser vero.
A smentire questa falsa credenza c’è anche il fatto che, a tutt’oggi non si è ancora capito quale sia la luna giusta per i funghi… Paese che vai, usanza che trovi.
In alcune zone d’Italia si sostiene che la luna giusta per i funghi sia la Luna Piena. In altre zone e tra altri cercatori vige la regola imperativa che i funghi crescono solamente in presenza di luna nuova, ovvero Luna crescente (primo quarto di Luna), ma in altre zone e tra altri cercatori, regna la convinzione che i funghi nascono e crescono solamente con la Luna vecchia, ovvero luna calante. Quindi?
A chi non è capitato, almeno una volta, di aver sentito dire, o letto su chat e Social che in una zona d’Italia, ad esempio a Borgo Val di Taro, Berceto, Albareto, Bardi, Pontremoli, Valmozzola, si stanno raccogliendo funghi come se non ci fosse un domani, indipendente dal tipo di luna che c’è in cielo (perché precedentemente era piovuto adeguatamente) mentre, con la stessa luna buona, megli stessi giorni, a non molta distanza, ad esempio in Lombardia a Barzio, Bene Lario, Brinzio, Campo dei Fiori piuttosto che Lanzo d’Intelvi, Oltre il Colle, Roncobello e Zogno non si è raccolto un fico secco, perché non era precedentemente piovuto, quindi non è nato un solo fungo?
Sono cose all’ordine del giorno perché i funghi nascono e crescono a seconda dell’andamento climatico e non certo perché hanno la luna storta o meno!
I FUNGHI CRESCONO A QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE, INDIPENDENTEMENTE DALLA FASE LUNARE E DALLA PRESENZA DI SOLE O NUVOLE, purché vi siano le condizioni climatico-ambientali giuste.
Se vuoi, puoi smentire facilmente qualsiasi ‘espertone-saggio’ che nei bar, ne sa una più del diavolo.
✅ ESPERIMENTO ✅
Puoi farlo anche tu molto facilmente, basta che su computer o su cellulare, ti crei un foglio di calcolo in cui segnerai scrupolosamente le date in cui hai raccolto funghi ed i quantitativi raccolti. Per scrupolo segna anche il tipo di luna che c’era in cielo al momento della raccolta. In breve tempo ti accorgerai, già entro pochi mesi, che i funghi nascono casualmente, indipendentemente dal tipo di luna che c’è in cielo, quand’è ora perché ci sono le giuste condizioni ambientali.
I funghi tendono a nascere tutti insieme, non appena si realizzano le condizioni ottimali e la ragione per cui crescono tutti insieme è per una semplice ragione di sopravvivenza.
Cento, ducento, mille funghi che, all’unisono nascono tutti insieme, perché c’è abbondanza di cibo (umidità e nutrienti), producono e disperdono miliardi di spore che certamente non andranno perse, hanno importanti probabilità di potersi riprodurre generando nuovi miceli primari e secondari. Se a riprodursi fossero solamente pochi funghi e se, peggio ancora, lo facessero nel bel mezzo di una fase siccitosa, sarebbe facile che le loro spore andrebbero tutte perse.
E’ solo questione di ottimizzazione, non certo di fasi lunari!
Devi sapere infine che, i funghi seguono delle rigorose ciclicità, dettate soprattutto da precisi tempi tecnici, necessari perché la germinazione di una spora possa dar vita ad un micelio primario, quindi ad uno secondario, ad una nuova colonia fungina ed alla necessità di riprodursi.
Negli umani occorrono ben 9 mesi perché un loro cucciolo possa svilupparsi e nascere. Nei funghi occorrono come minimo da 14 giorni ad 1 mese per i funghi Porcini, 20 giorni per i Prataioli coltivati, da 10 a 20 giorni per altri funghi coltivati su balle artificiali ecc.
Questi tempi tecnici-ciclici, molte volte corrispondono a cicli quattordicinali che possono coincidere con alcune fasi lunari e, se queste si ripetono più volte, ecco che è facile incorrere nell’errore di ritenere che i funghi nascano solo in corrispondenza di quella determinata fase lunare.
Ovviamente si tratta solo di una banale coincidenza e di un clamoroso errore interpretativo.
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI VANNO SEMPRE TAGLIATI CON IL COLTELLO?
FALSO 👎⛔
Il fungo va tolto dal terreno tramite TORSIONE (come se lo stesse svitando) per evitare che si formi del marciume nella porzione residua che rimane attaccata al terreno.
Appena raccolto, va pulito, direttamente sul posto.
La pulizia dei funghi subito dopo la raccolta, serve a favorirne la dispersione delle spore, attraverso il movimento che si fa durante la pulizia stessa.
In alcune regioni quali il Piemonte, ma oggi in quasi tutta Italia, il regolamento per la raccolta dei funghi VIETA l’uso dei coltelli per la raccolta dei funghi ed IMPONE che i funghi vadano SEMPRE PULITI SUL POSTO prima di esser riposti nel proprio cesto.
Chi, durante un controllo, viene trovato in possesso di funghi non puliti, verrà multato.
I FUNGHI SI POSSONO TRASPORTARE DENTRO BUSTE DI PLASTICA?
FALSO 👎⛔
Il sacchetto di plastica, anche se biodegradabile, impedisce, prima di tutto, alle spore di cadere sul terreno, cosa che favorirebbe la nascita di nuovi funghi, in secondo luogo, e più importante ►
I FUNGHI TRASPORTATI DENTRO BUSTE DI PLASTICA, SUDANO, NON RESPIRANO E POSSONO PRODURRE TOSSINE TRA CUI IL NOTO “BOTULINO“.
DEGENERANO RAPIDISSIMAMENTE E DIVENTANO POTENZIALMENTE TOSSICI PUR ESSENDO COMMESTIBILI.
UTILIZZANDO SACCHETTI DI PLASTICA, SI PUO’ OLTRETUTTO INCORRERE IN MULTE DA PARTE DEGLI AGENTI DELLA FORESTALE O VOLONTARI, DURANTE I CONTROLLI, dal momento che questa è una pratica vietata.
Al posto dei sacchetti di plastica occorre usare sacchetti di stoffa, meglio ancora sacchetti in rete, cesti o anche gli appositi zaini con fondo aperto, in rete, che consentono areazione e dispersione delle spore.
I FUNGHI POSSONO PRODURRE BOTULINO DOPO LA RACCOLTA?
VERO✅👍
Come scritto sopra, soprattutto se conservati male o se trasportati in sacchetti di plastica, che trattengono l’umidità e ne impediscono l’aerazione, i funghi possono deteriorarsi molto rapidamente producendo tossine. Ciò accade soprattutto quando fa molto caldo, quindi in estate o ad inizio autunno quando le ultime vampate di calore estivo si attardano oltre tempo.
I funghi che più facilmente si deteriorano, iniziando subito ad emanare un puzzo maleodorante, sono gli Ovoli buoni (Amanita caesarea). Questi funghi, se conservati in una busta di plastica, ma anche all’interno di uno zaino, quando fa molto caldo, non arriveranno a casa integri, saranno sicuramente da buttare perché già in disfacimento, maleodoranti con puzzo acido e pericolosi per la salute! Andrebbero sempre raccolti con la massima cura e riposti in un cesto di vimini, distaccati gli uni dagli altri utilizzando del fogliame.
► Meglio evitare di utilizzare le felci (come molti anziani ancora fanno) perché i funghi verrebbero contaminati dalle spore che le felci rilasciano in gran quantità.
La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum. È la proteina più tossica finora conosciuta.
I FUNGHI CRESCONO SOLO NEI BOSCHI FITTI E BUI, DOVE NON BATTE MAI IL SOLE?
FALSO 👎⛔
Al contrario di quel che molti pensano, la troppa ombra impedisce ai funghi di vegetare correttamente e di fruttificare.
La gran parte dei funghi necessita di luce.
Ci sono alcune varietà di funghi che amano il buio e l’assenza di sole, ma si tratta per lo più di funghi microscopici, di funghi non visibili ad occhio nudo, o comunque di funghi piccini.
La maggior parte dei funghi macroscopici, e facilmente visibili ad occhio nudo, necessitano invece di molta luce.
I Boleti (Porcini) amano per lo più boschi ben aerati, piuttosto soleggiati e talvolta persino radure erbose con arbusti anziché alberi fitti e bui.
Non è un caso che in primavera ed in autunno si trovino funghi Porcini persino nei Parchi cittadini e nei giardini dove c’è molta luce e buona umidità.
Spesso ottimi ritrovamenti di funghi Porcini si fanno proprio ai margini del bosco, o anche sotto a sporadici alberi semi-isolati, purché garantiscano ai funghi di ricevere una adeguata razione di ombra e di luce.
I FUNGHI CRESCONO PIU’ ABBONDANTI NEI BOSCHI CHIARI O VICINO A PIANTE GIOVANI. VERO O FALSO?
VERO✅👍
Le piante giovani hanno radici più sane e più superficiali rispetto agli alberi adulti.
Sono più vitali, condizione indispensabile per la crescita e lo sviluppo di ife-miceli e degli stessi funghi, che si sviluppano in simbiosi con l’albero che li ospita. Ciò però non significa che un giovane alberello di un paio di anni possa esser stato già sicuramente micorrizato e produttivo. Un’età adeguata per una pianta, per poter esser già produttiva in termini di funghi simbionti, si aggira attorno ai 10/12 anni in su, se più giovane potrebbe non esser ancora pronta.
La maggior parte dei funghi commestibili preferisce boschi molto chiari, aerati ed adeguatamente soleggiati, a quelli invece fitti e bui.
Un bosco che risulta essere molto produttivo in termini di funghi è senz’altro il bosco ceduo.
Il CEDUO è quel bosco in cui gli alberi vengono tagliati a distanza regolare di anni, lasciando polloni che possono generare nuovi alberi dalla base del tronco.
Puoi consultare la nostra sezione GLI ALBERI DEI FUNGHI per scoprire quali sono gli alberi che creano simbiosi con i funghi.
I FUNGHI CRESCONO ATTORNO ALLE RADICI DEGLI ALBERI?
VERO✅👍
Molti funghi crescono in SIMBIOSI con le piante e si alimentano tramite le loro radici, da cui assorbono minerali, carboidrati ed altre sostanze utili alla loro crescita e maturazione.
Tra fungo ed albero ospitante (comunemente detto ‘ospite‘), si crea un sodalizio di reciproco “interesse“.
Il fungo offre sostanze nutrienti primarie all’albero che, a sua volta, le elabora attraverso la fotosintesi clorofilliana, restituendole al fungo arricchite di carboidrati, perciò l’albero trae beneficio dalla presenza del fungo, così come il fungo trae beneficio dalla buona salute dell’albero simbionte.
Un albero le cui radici sono state fittamente “micorrizate” dai funghi, gode di maggior salute, fruttifica meglio e beneficia di una maggior vitalità.
Grandi radici superficiali di vecchi alberi, anche se non direttamente micorrizate, sono in grado di fermare l’acqua piovana, creando temporanee piccole vasche di raccolta dell’acqua. Non appena questa sarà stata completamente assorbita dal terreno, è facile che qua possano nascere grassi e grossi funghi Porcini, facilitati nello sviluppo, dall’abbondanza di nutrimento (e spore) rilasciati sul terreno dall’acqua depositatasi tra le radici.
Vedi a tal proposito gli argomenti della sezione Enciclopedia: → Simbiosi, Simbionte.
IL VENTO INIBISCE LA NASCITA E LO SVILUPPO DEI FUNGHI?💨💨
VERO✅👍
Il vento, specialmente quello freddo e secco da Nord (Favonio o Fohën), è uno dei peggiori nemici dei funghi insieme con la siccità e l’inquinamento.
Il vento disturba l’equilibrio del sottobosco.
Secca troppo l’aria e l’humus indurendo la superficie del suolo, perciò rendendo meno disponibile il nutrimento per gli alberi, per le loro radici ed i Miceli ad esse associati.
Il vento inibisce la nascita e lo sviluppo dei funghi, soprattutto del fungo Porcino che ha uno dei Miceli più delicati tra tutti i vari funghi che vegetano nei boschi.
C’è solo un tipo di vento che non disturba particolarmente le fruttificazioni fungine, anzi potrebbe persino favorirle, se molto umido ed accompagnato da banchi nuvolosi con pioggerelle al seguito.
Si tratta del vento umido di Scirocco-Libeccio (in Liguria: Maccaja) che, carico d’umidità acquisita sorvolando il Mediterraneo, distribuisce molta umidità nei boschi sopravvento, favorendo così le nascite di funghi.
Naturalmente, entrambi questi venti, si rivelano adeguatamente umidi, di solito a partire dalle latitudini a Nord di Napoli-Roma, non certo all’estremo Sud Italia dove, potrebbero giungere impetuosi, caldi ed ancora molto secchi, soprattutto nel caso di Ostro-Mezzogiorno e Scirocco.
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI CRESCONO PIU’ ABBONDANTI DOPO FUGHE RADIOATTIVE?
FALSO 👎⛔
Non esistono evidenze scientifiche univoche riguardo a questa correlazione.
Le solite leggende metropolitane, vogliono che abbondanti buttate di funghi si siano verificate dopo le fughe radioattive di Chernobyl (26 Aprile 1986) e di Fukushjma (11 Marzo 2011), in realtà si è trattato di semplici coincidenze.
Un clima particolarmente favorevole alla produzione dei funghi, molto umido e mai secco con temperature non particolarmente fredde o roventi, portò infatti ottime buttate di funghi.
In molti associarono queste buttate alle relative fughe radioattive. Non vi è però alcuna correlazione.
É VERO O FALSO CHE I FUNGHI PORCINI ASSORBONO RADIAZIONI DAL TERRENO?
VERO & FALSO
Non esistono prove scientifiche certe che i funghi Porcini assorbano radiazioni radioattive superiori ad altri organismi viventi del bosco.
Si sa però per certo che alcuni funghi hanno la capacità di assorbire maggiori radiazioni rispetto ad altri, ma la quantità di radiazioni assorbite è molto bassa e comunque notevolmente al di sotto dei quantitativi minimi contenuti pure in molti altri cibi, ortaggi, frutta e cereali.
Avevo a tal proposito pubblicato, tempo fa, un articolo dal titolo ► FUNGHI RADIOATTIVI IN PIEMONTE in cui analizzavo i dati raccolti durante una ricerca effettuata da Arpa Piemonte.
In questa ricerca emergeva come, la Radioattività latente in Piemonte è ancora presente e si manifesta in alcuni cibi o funghi.
Quali sono i funghi che assorbono maggiori radiazioni? In ordine di importanza te li elenco di seguito.
Soltanto sui primi due però sono stati rilevati quantitativi di Cesio-Plutonio significativi:
- Cortinario Rozites Caperata o Cortinarius Caperatus
- IMLERIA BADIA o BOLETUS BADIUS o Xerocomus Badius o Pinaiolo
- CANTHARELLUS CIBARIUS o FINFERLO o Gallinaccio
- NEOBOLETUS ERYTHROPUS o Fré-Ferrando-Feré
- BOLETUS PINOPHILUS o Pinicola
- GRIFOLA FRONDOSA
- AMANITA RUBESCENS
- LECCINUM SCABRUM
I FUNGHI SI POSSONO CERCARE COL RASTRELLO. VERO O FALSO?
FALSO 👎⛔
E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO! NON SI PUO’ FARE
Cercare funghi con l’utilizzo di un rastrello o bastoni che facilitano lo spostamento di foglie ed il danneggiamento della lettiera E’ VIETATO PER LEGGE.
Rastrellare la lettiera alla ricerca di funghetti piccolissimi da mettere sott’olio, è vietato per legge perché questa pratica compromette la vitalità del Micelio stesso.
DOVE SI E’ RASTRELLATO IL SUOLO, NON CRESCERANNO PIU’ FUNGHI PER MOLTO TEMPO!
SOPRATTUTTO SE LO SI E’ FATTO DANNEGGIANDO IL MICELIO SOTTOSTANTE.
- Il sottobosco, le radici degli alberi e le ramificazioni dei Miceli, richiedono un equilibrio che è davvero molto delicato.
- Spostare foglie e rastrellare il terreno danneggia l’equilibrio del sottobosco. Si compromette la flora batterica che, insieme con gli apparati fungini contribuisce alla disgregazione ed al degrado della materia organica.
- Dopo un rastrellamento, i funghi che si sono sempre trovati sotto alcune piante, potrebbero non nascere più fino a che, magari anche dopo diversi anni, non si ricrea l’equilibrio iniziale (sempre che riesca nuovamente a farlo).
- Dopo un rastrellamento del sottobosco, possono passare persino alcuni anni prima che tornino a nascere altri funghi. Nei casi più estremi, i funghi potrebbero non nascere mai più
😊 Tenere pulito un bosco, attraverso anche il controllo della lettiera di foglie secche, ovvero togliendo dal sottobosco le ultime foglie cadute e superficiali, o impedendo che la lettiera di fogliame si ispessisca troppo oltre i 20/30 cm, non è sbagliato. Una lettiera troppo spessa che non degrada per assenza di buone precipitazioni, buona umidità, proliferazione batterica, potrebbe impedire al Micelio una buona ossigenazione. Il controllo della lettiera però, va effettuato con giudizio e consapevolezza di ciò che si sta facendo, non ci si può improvvisare “coltivatori di boschi”.
I PORCINI CRESCONO SOLAMENTE SOTTO CASTAGNI, FAGGI O ABETI. VERO O FALSO?🌿🌳🌲
FALSO 👎⛔
I Porcini possono crescere anche sotto molti altri tipi di albero.
Betulle, Querce–Rovere–Roverella–Cerro–Sughere e talvolta anche Querce rosse Canadesi, Pioppo Tremulo, Pino Strobo, Pini vari e, bosco di Latifoglie misto con presenza anche di Tiglio e più raramente di Acero, possono dar luogo a buone nascite di funghi simbionti, ivi inclusi i fungi Porcini.
I Porcini possono crescere anche sotto ai Noccioli e soprattutto sotto ai Carpini, oltre che tra le Eriche o Brugo e Mirtilli e persino nella Macchia Mediterranea.
In montagna i Porcini si possono trovare spesso persino sotto i cespugli di Rododendro Ferrugineo (Rododendro Selvatico) e pure nei pascoli prossimi al bosco o in pieno prato.
Molti pascoli d’alta montagna in Estate producono ottime buttate di funghi Porcini pur in assenza di boschi nei paraggi, meglio ancora se con qualche sporadica Betulla qua e là.
In estate i pascoli d’alta montagna possono riservare piacevolissime sorprese tra i Mirtilli, Uva ursina o Salice nano alpino.
Sono soprattutto i Porcini rossi o Pinophilus a gradire particolarmente i pascoli d’alta montagna tra l’estate e l’autunno.
Puoi approfondire questo argomento consultando la pagina → GLI ALBERI DEI FUNGHI.
Trovi già pubblicate le guide ai seguenti alberi: Abete bianco, Abete rosso, Frassino, Frassino Orniello. Altre guide arriveranno prossimamente.
MANGIARE MOLTI FUNGHI PUO’ FAR MALE. VERO O FALSO?
VERO✅👍
Può far male, così come farebbe male mangiare in grande abbondanza qualunque altro alimento.
Il fungo, per quanto commestibile, può sempre contenere qualche tossina che si forma a seguito di una cattiva conservazione, in attesa di esser cucinato.
Il trasporto in sacchetti o lo stoccaggio in vaschette di plastica può favorire la formazione di queste tossine, tra cui la tossina botulinica.
Ci sono inoltre persone che possono incorrere in problemi di intolleranza/allergia nei confronti dei funghi, soprattutto in presenza di patologie epatiche legate a qualsivoglia disfunzione del fegato.
Mangiar troppi funghi può favorire affaticamento e disturbi al fegato.
La presenza di molta cellulosa può poi dare disturbi allergici, pur trattandosi di funghi commestibili. Il nostro corpo non dispone infatti di enzimi utili a digerire la cellulosa.
Alcuni funghi ritenuti commestibili, possono risultare indigesti o di difficile digestione in alcune persone così come il consumo di funghi crudi.
Sono molti i funghi commestibili che hanno gambi coriacei e ricchissimi di cellulosa, una sostanza ben presente in tutti i funghi e che il nostro stomaco non è in grado di digerire.
Durante il transito nell’intestino la cellulosa libera acidi grassi ad elevato effetto lassativo. Stimola movimenti peristaltici e in alcuni soggetti provoca motilità intestinale e intestino irritabile.
Pur in assenza di qualunque tossicità, anche funghi ben commestibili come i Porcini possono perciò provocare disturbi intestinali alle persone soggette a queste patologie.
Leccini, Mazze di Tamburo, Boletacei di scarso pregio, hanno spesso gambi coriacei che vanno assolutamente eliminati prima di esser cucinati.
CI SONO FUNGHI COMMESTIBILI CHE POSSONO RISULTARE PERICOLOSI PER LA NOSTRA SALUTE?
VERO✅👍
Sono più di uno i funghi commestibili che possono risultare pericolosi per la nostre salute.
Si tratta in primo luogo dei funghi che contengono tossine termolabili (ovvero che svaniscono solo dopo adeguata cottura).
A volte capita che qualcuno cucini questi funghi scottandoli appena, il che non è sufficiente affinché le tossine in essi contenuti degradino e svaniscano.
Tra i funghi commestibili più noti, che richiedono lunga ed adeguata cottura, ci sono:
le Morchelle, i funghi del genere Boletus tra cui gli Erythropus (ora detti Neoboletus erythropus) anche detti Ferrandi o Ferrè-Frè ed altri.
ATTENZIONE AI FUNGHI CHIODINI O FAMIGLIOLA BUONA
► Uno dei funghi commestibili più pericolosi in assoluto è il Chiodino o Famigliola Buona.
Questo è un fungo ingannevole.
Largamente consumato per via della sua abbondanza e facilità di riconoscimento e reperibilità.
Il Chiodino risulta però essere il maggior responsabile di patologie gastrointestinali o sindromi da avvelenamento.
Come molti altri funghi commestibili, anche il Chiodino contiene tossine termolabili che svaniscono solo dopo adeguata cottura.
Il problema vero del fungo Chiodino però, sta nel fatto che le tossine in esso contenute, si fissano nel fungo e non sono più termolabili se il fungo ha preso il gelo.
Basta una blanda gelata notturna, che nel periodo di vegetazione di questo fungo è spesso possibile, perché il fungo possa diventare tossico.
MAI CONSERVARE IL CHIODINO IN FREEZER SENZA AVERLO PRIMA COTTO
Come appena detto, le tossine del Chiodino si fissano nelle sue carni se il fungo viene esposto al gelo.
Conservare questo fungo in freezer, senza averlo prima cotto, lo fa diventare un fungo tossico. Una volta scongelato, anche se lo si cuoce, il Chiodino RIMANE TOSSICO.
E’ da poco giunto in Italia, da paesi esotici, un nuovo fungo tossico, che risulta essere quasi un perfetto sosia delle comuni Mazze di Tamburo, si chiama Chlorophyllum molybdites – Falsa Mazza di Tamburo un fungo cui va prestata massima attenzione, proprio perché fortemente somigliante al fungo Ombrello che in molti raccolgono e consumano regolarmente!
Approfondisci gli argomenti relativi alle intossicazioni da funghi consultando le voci presenti nell’Enciclopedia di funghimagazine →
Inoltre leggendo l’articolo → Avvelenamento da funghi: quanti morti? Sintomi, sindromi e cosa fare
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Salve, vorrei avere un parere, vivo in un appartamento rialzato e sotto ci sono i garage, un inquilino sta coltivando funghi dentro delle balle più o meno sono una quarantina, questo garage è doppio prende tutta lunghezza delle mie camere da letto ora da quando questo signore sta coltivando mi ritrovo le camere piene di umidità e muffa e vent’anni che abito in questo appartamento e non ho mai avuto muffa in casa, secondo voi può essere questo il fattore scatenante di tanta muffa e umidità? Grazie per la risposta
Ciao Vanessa.
Direi che faresti bene a chiedere al tuo vicino se utilizza umidificatori per la coltivazione dei funghi. Se li utilizza, la maggior presenza d’umidità e di muffe in casa tua potrebbe essere la conseguenza del suo operato. Diversamente vuol dire che riesce a coltivare funghi proprio perché in quel caseggiato c’è molta umidità “naturale”.
Se la troppa umidità e muffe sono conseguenza del suo operato, dovresti cortesemente parlarne col vicino e farglielo presente e se questi non vuol collaborare, allora potrai rivolgerti alle autorità comunali per trovare una soluzione.
Da come ho potuto vedere non usano umidificatori, quindi cosa significa che in garage c’è molta umidità?
Evidentemente sì e l’eccesso di umidità e le muffe sono conseguenza di questo tempo insolitamente umido-piovoso e non del fatto che nel garage ci tenga questa balle da funghi