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Quali sono i funghi tipici di fine autunno?

Dopo le grandi raccolte di funghi Porcini, i boschi si avviano rapidamente al riposto invernale ma, prima della quiescenza, con gli ultimi sbuffi di calore autunnale, nei boschi si possono trovare ancora molte specie fungine. Vediamo allora quali sono i funghi tipici di fine autunno. I funghi che possono ancora deliziare occhi e palato tra Ottobre e Novembre

Quali sono i funghi tipici di fine autunno?

I funghi tardo autunnali che possono ancora deliziare i nostri occhi e palato

I funghi tipici di fine autunno – Prima parte

L’Autunno è senza dubbio la migliore tra tutte le stagioni per abbondanza di funghi tra boschi, foreste, radure, prati, incolti e persino parchi e giardini.

La ragione di tanta abbondanza è che, tanto i funghi, quanto le piante simbionti, che si lasciano micorrizare da alcune specie fungine, hanno necessità di riprodursi o di fare scorte di nutrienti, prima dell’inverno.

Durante la stagione autunnale assistiamo perciò ad una vera e propria esplosione di nascite di funghi. Gli ultimi funghi tipicamente estivi, si attardano in caso di caldo latente, mentre i primi funghi invernali fanno la propria comparsa, con l’arrivo dei primi freddi precoci. Tra i due estremi, la sovrabbondanza di funghi tipicamente autunnali che, possono risultare più o meno numerosi per specie, o abbondanti per quantità, a seconda dell’andamento meteorologico-climatico.

Di certo, i mesi di Ottobre e di Novembre, per quanto sempre più direttamente influenzati dai primi freddi invernali, sono ancora in grado di regalarci una gran varietà di specie fungine, ivi inclusi i tanto blasonati e ancora ricercati funghi Porcini che, complici i Cambiamenti Climatici tutt’ora in corso, possono ancora stupirci con ultime interessanti buttate che saranno tanto più massicce e durature, quanto più il caldo post-estivo si attarderà sulla nostra penisola ed isole.

Naturalmente, in questo periodo dell’anno, le migliori nascite di funghi si avranno tra centro-sud ed isole, poiché il caldo latente del Mar Mediterraneo è ancora in grado di generare quella spiccata variabilità, adeguatamente calda e decisamente umida, necessaria per la buona vegetazione di molte specie fungine.

Sulle Alpi il freddo avanza. Le nevicate si fanno sempre più frequenti e progressivamente a quote sempre più basse, perciò man mano che la quota neve si abbassa, diminuisce il numero di specie fungine ancora in grado di riprodursi e fruttificare prima del letargo.

Ti ricordo che tutti i funghi, per poter fruttificare, necessitano di temperature adeguate che consentano la maturazione dei propri “semi”, le spore.

In particolar modo i Boleti, ed altre specie fungine, necessitano poi di una temperatura, per almeno un paio d’ore al giorno, al di sopra dei +12°C. Temperatura che se, non raggiunta, non consentirà alle spore di poter maturare, perciò in assenza di maturazione delle proprie spore, le colonie fungine cesseranno del tutto di fruttificare.

In realtà non importa se per alcune notti e di prima mattina, le temperature minime si abbasseranno fin quasi a sfiorare lo zero. Ciò che conta maggiormente è che durante il giorno si possano raggiungere e superare i +15°C e che ci sia ancora buon soleggiamento, poiché gli ancora caldi raggi solari sono tutt’ora ben in grado di scaldare adeguatamente le lettiere e l’humus che, ben scuro è in grado di ricevere ed accumulare calore.

Naturalmente i funghi che più di tutti potranno ancora ben vegetare sono i funghi lignicoli, ovvero quei funghi che si nutrono di legno-cellulosa, sia vivo che morto e di funghi saprofiti, ovvero quei funghi terricoli che vegetano e fruttificano tra humus e lettiere e che non necessitano di creare simbiosi micorrizica con gli alberi.

Come ben sappiamo, i funghi simbionti-micorrizici, per potersi riprodurre, hanno necessità di ricevere dalle piante simbionti nutrienti zuccherini ricavati attraverso la fotosintesi clorofilliana che, nelle piante a foglia caduca, cessa con la cascola delle foglie.

Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una maggior permanenza delle foglie verdi sugli alberi, complice il caldo tardivo che fa del mese di Ottobre, un mese ancora tardo estivo, più che di un mese pre-invernale perciò, anche i funghi simbionti-micorrizici possono ancora fruttificare fino a tardo autunno, siccità e vento permettendo.

Non è poi raro che, pur a foglie già completamente cadute, molte colonie fungine dei Porcini, siano ancora in grado di fruttificare, grazie alle grandi scorte di nutrienti che le piante simbionti hanno fatto prima della quiescenza invernale.

Prima della completa cascola delle foglie, le piante simbionti “inondano” letteralmente le lettiere e l’humus, in cui si trovano le proprie radici capillari, di linfa zuccherina (protoplasma), necessaria ad attirare a sé i miceli nati dalla schiusa delle spore, rilasciate durante le recenti fruttificazioni autunnali. In assenza di grande siccità e di caldo anomalo che può far evaporare questa linfa, questa può rimanee latente nel terreno, anche dopo la completa defogliazione delle piante.

Si spiegano così ritrovamenti tardivi di funghi Porcini, anche in montagna, se non fa ancora troppo freddo e non cade ancora la neve.

Quali sono i funghi tipici di fine autunno? – Seconda parte

🍄🍄 Trovi su Funghimagazine tutti gli articoli dedicati ai funghi autunnali seguendo la voce ► CATEGORIA FUNGHI AUTUNNALI.

I FUNGHI DI OTTOBRE E I FUNGHI DI NOVEMBRE

Abbiamo racchiuso all’interno di comode fotogallery le principali specie fungine che abbiamo censito nel corso degli ultimi 3 anni tra la seconda metà del mese di Ottobre e l’ultima settimana di Novembre e così abbiamo realizzato un archivio fotografico dei funghi tipici di fine autunno.

Naturalmente questo archivio fotografico, non è esaustivo di tutte le specie fungine che si possono trovare in questo periodo dell’anno ma, rappresenta alcune tra le specie che è più facile incontrare all’interno dei vari ecosistemi naturali.

Fotogallery AMANITE

In questa Gallery fotografica abbiamo incluso Amanita caesarea, ormai sempre più prossima al letargo invernale, ma ancora facilmente riscontrabile in habitat mediterranei. Amanita citrina, sempre più abbondante nei mesi autunnali fino alle porte dei primi freddi invernali. Amanita fulva, più tipica dei periodi estivi, ma ancora reperibile, insieme con Amanita gemmata, che noi abbiamo fotografato sulle Prealpi nel mese di Dicembre. Amanita muscaria che, addirittura abbiamo fotografato a fine Novembre, con un impressionante, quanto esteso cerchio delle streghe. Amanita pantherina, picamente estiva ma ancora localmente presente con ultimi sbuffi di calore. La mortifera Amanita phalloides, assai comune in autunno fino alle porte dell’inverno. Amanita rubescens, tipicamente estiva ma ancora presente fino a fine autunno. Infine Amantia spissa ex A. excelsa, anche questa tipicamente estiva ma ben presente fino a fine stagione autunnale.


Fotogallery Funghi Chiodini

I funghi tipici di fine autunno

Sono i funghi più attesi del tardo autunno, vuoi perché di facilissima reperibilità, vuoi perché da tutti conosciuti, i Funghi Chiodini (Armillaria sp. / Armillaria mellea) sono tra i funghi più apprezzati dagli italiani, anche se, piuttosto pericolosi perché, non tutti sanno che vanno consumati solamente dopo lunga-adeguata cottura (minimo 20 minuti a temperatura di 100°C), necessaria per annientare le tossine termolabili che contengono e soprattutto, che non vanno mai congelati da crudi o raccolti se hanno preso il gelo perché risulterebbero tossici anche dopo cottura.


Fotogallery Boletacee autunnali

Sono tutti funghi simbionti-micorrizici, che quindi diventano progressivamente più rari, man mano che il freddo avanza ma, tra Centro-Sud ed Isole possono essere ancora assai comuni, addirittura fino a tutto il mese di Dicembre, in caso di assenza di freddo vero, di nevicate e di gelate notturne.

🍄🍄 Trovi su funghimagazine gli articoli dedicati alle Boletacee, seguendo le categorie ► pagina ATLANTE DEI FUNGHIBOLETI SIMBIONTE MICORRIZICO.


Fotogallery Cantarelli autunnali

Funghi Galletti/Finferli e simili. Sono funghi per lo più estivi ma, vi sono alcune specie che sono tipiche della stagione autunnale. Per esempio il Finferlo/Galletto dalle sfumature violacee (Cantharellus melanoxeros) o quelli dai colori giallo-bianchiccio che diventano rossicci al tocco (C. ferruginascens e C. alborufescens). Ci sono poi funghi che Galletti non sono, ma che gli somigliano, quali ad esempio le apprezzatissime Trombette da Morto o le Finferle/Fiammiferini (C. lutescens) che, al contrario di molte altre specie fungine, se non fa abbastanza freddo non sono in grado di fruttificare.


Fotogallery Vesce e simili

Sono quei funghi il cui aspetto ricorda più o meno direttamente una vescia e che durante il tardo autunno sono ancora ben reperibili tra prati e boschi. Tralasciando la classica loffa di lupo (Scleroderma citrinum) noi tra la fine di Ottobre e la metà di Novembre abbiamo trovato ancora abbondanti Calcatosi utriformis, Calvatia fragilis e Lycoperdon perlatum, quest’ultimo sicuramente il più comune tra tutti.


Fotogallery funghi Lignicoli

Funghi tipici di fine autunno

Sono i funghi più abbondanti tra fine Autunno ed Inizio inverno. Vuoi perché in questo periodo dell’anno i boschi sono frequentemente bagnati da costanti piogge, vuoi perché il legno si raffredda meno velocemente rispetto al terreno. Sta di fatto che tra Ottobre, Novembre e Dicembre, in assenza di forte gelo, nevicate e vento gelido, i funghi lignicoli sono particolarmente ben presenti. Noi ne abbiamo fotografati alcuni tra i più comuni.


Fotogallery RUSSULE

Funghi tipici di fine autunno

Le Russule sono tra i funghi più comuni nei nostri ecosistemi boschivi. Molte di loro sono commestibili, altre non lo sono affatto, alcune sono persino tossiche. Distinguerne le une dalle altre non è impresa da poco, perché molte sono quasi identiche, piccole sfumature di colore, piccole differenze tra capppello, lamelle e gambo, a volte persino impercettibili e riscontrabili solamente con il microscopio o attraverso indagini molecolari del loro DNA. In Italia ne vegetano molte più di 200 specie. Noi ne abbiamo fotografate alcune tra le più comuni in questo periodo dell’anno.


Fotogallery MIX FUNGHI AUTUNNALI

I FUNGHI DI OTTOBRE E I FUNGHI DI NOVEMBRE

Censire tutti i funghi autunnali, o comunque tutti i funghi tipici di fine autunno richiederebbe una fotogallery infinita. In questo caso ci siamo concentrati su quelli che sono alcuni tra i funghi di fine autunno più comuni e più facilmente riscontrabili tra prati e boschi.


Funghi tipici di fine autunno – In conclusione

Recensire tutte le specie fungine che, tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, sono presenti in Italia, è impresa quasi ciclopica.

Senza pretesa di esaustività, vi abbiamo illustrato alcune tra le specie fungine che è più facile rinvenire in questo periodo. Noi nelle ultime 2 settimane di Ottobre tra il 2021 ed il 2022 ne abbiamo censite almeno 250, ben riconosciute e classificate per genere, famiglia e specie.

Le specie non ancora presenti su funghimagazine saranno inserite a fine stagione dei funghi Porcini, quando molti italiani hanno meno modo di frequentare i boschi, perché spogli o per via del freddo che avanza ma, hanno ancora piacere di rimanere informati e di crearsi una buona cultura fungina, in attesa delle prossime stagioni fungine.

Quali sono i funghi tipici di fine autunno. I funghi di Ottobre, i funghi di Novembre@funghimagazine.it

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