Ā© FunghiMagazine.it - contatti email: info@funghimagazine.it
Craterellus lutescens giĆ Cantharellus lutescens o Finferla
Craterellus lutescens ex Cantharellus lutescens o Finferla. Si tratta di un ottimo fungo commestibile, abbastanza minuto dall’aspetto imbutiforme, di colore, tendenzialmente giallo-oro-aranciato, con parte interna dell’imbuto di colore che può variare dal beige-nocciola al marrone scuro bruno
Craterellus lutescens già Cantharellus lutescens – Finferla
Ultima revisione scheda: Maggio 2021
Craterellus lutescens (Fr.) Fr. 1838
Divisione: | Basidiomycota |
Classe: | Agaricomycetes |
Ordine: | Cantharellales |
Famiglia: | Cantharellaceae → già Hydnaceae |
Genere: | Craterellus |
Specie: | Craterellus lutescens |
Nome comune: | Finferla, Fiammiferino. Tradotto da altre lingue suona: Cibo Giallo, Gallinaccio profumato, Serpente dal gambo dorato, Fungo Brunastro |
Nomi obsoleti: | Cantharellus lutescens, Cantharellus xanthopus, Cantharellus aurora |
Tipo nutrimento: | Simbionte-micorrizico |
Periodo vegetativo: | Da Giugno a Ottobre ma a volte può ritardare la prima comparsa, in assenza di piogge fredde e clima caldo-secco persistente |
Commestibilità o Tossicità: | Ottimo commestibile, molto profumato |
CRATERELLUS LUTESCENS [ex Cantharellus lutescens] o FINFERLA
INDICE
- 1 CRATERELLUS LUTESCENS [ex Cantharellus lutescens] o FINFERLA
- 1.1 VARIETA’ E SPECIE
- 1.2 Quando crescono / quando cercarli
- 1.3 Caratteristiche e commestibilità
- 1.4 Specie simili
In molti testi è ancora riportato con la vecchia nomenclatura di Cantharellus lutescens ma, aggiornato al mese di Maggio 2021 l’esatta classificazione è CRATERELLUS. Modificata anche la famiglia di appartenenza, non più Cantharellaceae ma bensì: Hydnaceae. [Fonte: Index Fungorum]
VARIETA’ E SPECIE
- Craterellus lutescens (Fr.) Fr. 1838
- Craterellus lutescens f. citrinosulphureus Blanco-Dios & Tomé-Ort. 2011
- Craterellus lutescens f. luteocomus (H.E. Bigelow) Eyssart. 2011
- Craterellus lutescens f. lutescens (Fr.) Fr. 1838
- Craterellus lutescens f. niveipes (Schild & Wäfler) Blanco-Dios 2011
- Craterellus lutescens var. albidus (Bon & Pacaud) Vila 2006
- Craterellus lutescens var. albidus (Bon & Pacaud) Blanco-Dios 2011
- Craterellus lutescens var. bisporus (Bertault) Blanco-Dios 2011
- Craterellus lutescens var. crocatus Sacc. 1888
- Craterellus lutescens var. lutescens (Fr.) Fr. 1838
- Craterellus lutescens var. niveipes (Schild & Wäfler) Vila 2006
NOMI INTERNAZIONALI
- English: Yellow Foot
- български: Златист пачи крак
- català: Camagroc
- Deutsch: Starkriechender Pfifferling, Morgenrot-Pfifferling, Starkriechender Trompetenpfifferling, Wohlduftender Pfifferling, Gelbe Kraterelle, Goldstieliger Leistling
- español: Cantharellus lutescens
- euskara: Saltsa-perretxiko hori
- suomi: kosteikkovahvero
- français: Chanterelle jaune, Craterelle jaune
- magyar: Szagos rókagomba
- lietuvių: Gelsvoji voveraitė
- norsk bokmål: gul trompetsopp
- norsk: Gul trompetsopp, Gul trompetkantarell
- polski: Pieprznik żyłkowany
- română: Brunișor, burete brunișor
- русский: Лисичка желтеющая
- anarâškielâ: nješšiciärkuh
- српски / srpski: Жута трубача
- svenska: Rödgul trumpetsvamp
- 中文: 变黄喇叭菌
Etimologia
Il suo nome scientifico deriva dal latino lutescens = di colore tendente al giallo.
Come riconoscerlo
Si tratta di un fungo abbastanza minuto dall’aspetto imbutiforme, di colore, come dice il suo nome latino, tendenzialmente giallo-aranciato, ma con la parte interna dell’imbuto di colore che può variare dal beige-nocciola al marrone scuro brunato.
Somiglia per intenderci al classico Galletto/Gallinaccio/Cantarello/Finferlo, ma si presenta in forma meno carnosa e soprattutto dalla consistenza assai più leggera.
Se qualcuno dovesse dirti: ‘ho trovati dei funghi a gruppi, simili ai Galletti ma più esili e di colore più aranciato’, allora potrebbe trattarsi proprio di loro.
SEGNI DISTINTIVI
Cappello membranaceo, convesso ombelicato, espanso e imbutiforme con orlo spiovente, fibrilloso, increspato o anche frangiato. Di solito di dimensioni abbastanza minute, ma in presenza di molta umidità può arrivare a raggiungere e superare di poco i 5 cm, per 4/8 cm di altezza. Il colore di solito è marroncino, o anche marroncino-aranciato, screziato con rigature più chiare o scure.
E’ un fungo Gimnocarpo → nudo, ha l’imenio (parte fertile) non racchiuso in un ricettacolo. Massa delle spore di colore bianco.
Provvisto di pseudolamelle simili a rughe, disposte sotto al cappello, di colore giallognolo-aranciato. Decorrenti sulla parte apicale del gambo.
Il gambo sovente irregolare con anche solchi. Di colore giallo con tutte le sue sfumature, fino ad arrivare all’arancio scuro.
Carne tenace gialla dall’intenso ottimo profumo fruttato. Alcuni descrivono il suo odore come profumo di prugne, gusto leggermente dolciastro.
Quando crescono / quando cercarli
Da fine estate a tutto l’autunno, fino a inverno inoltrato, finché non inizierà a cadere spesso la neve e a brinare frequentemente di notte.
Si tratta di un fungo tipicamente autunnale che ama il fresco e l’umidità costante.
Si adatta facilmente al freddo pungente dell’inverno, purché questo non sia persistente, e non è raro, soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti climatici, poterlo trovare anche in pieno Gennaio se il clima non risulta troppo rigido e secco.
E’ uno dei pochi funghi commestibili di un certo pregio che risulta ancora abbondante ad inizio inverno, e non è insolito trovarlo sui banchi di vendita dal verduriere, fino a inverno inoltrato.
Personalmente mi è capitato di trovarlo anche durante il mese di Febbraio, durante un inverno poco rigido ma soprattutto con assenza di nevicate a bassa quota e piogge frequenti.
Il loro habitat, dove cercali
I Fiammiferini o Finferle sono funghi che amano l’umido.
Non sopportano i luoghi asciutti e men che meno la siccità, preferiscono il freddo al caldo.
Il loro ambiente ideale è il bosco di Conifere caratterizzato prevalentemente da Pini.
Risulta assai comune tra i Pini a due aghi (ad ago lungo) quali il Pino nero, il Pino silvestre o cembra (Cirmolo), il Pino domestico/marittimo o Pino d’Aleppo, ma anche il Pino strobo, meno comune tra gli Abeti, salvo nel Triveneto dove cresce abbondante anche nelle abetaie, comune persino tra i Ginepri.
Si può rinvenire, ma con minor frequenza, anche in boschi di Faggio con suoli acidi, perciò non può coesistere con le Trombette dei Morti.
Nel resto d’Europa è diffuso soprattutto nei boschi di Conifere del centro-nord Europa, quindi poco comune nel Sud Europa, salvo sulle Alpi ed Appennino centro-settentrionale.
Molto diffuso anche in Nord America.
L’habitat ideale
Piccoli avvallamenti, piccole conche umide, zone con ricca presenza di muschio tra i Pini dove si deposita maggiormente l’acqua piovana che giunge da vicine elevazioni.
I piccoli avvallamenti sono ideali perché, le pareti della conca riparano dal vento secco, mantenendo un microclima umido che, può esser ben alimentato dalle brinate notturne, pur in assenza di recenti piogge.
Le Lutescens / Finferle crescono a gruppi di molti individui gregari, raggruppati tra loro in un unico cespo, oppure distribuiti su tanti piccoli cespi ravvicinati e, meno frequentemente, a singoli esemplari distribuiti però in maniera ravvicinata.
Non è infrequente trovarsi di fronte tappeti di questi funghetti giallo-arancio che si fanno spazio tra il marrone degli aghi di pino o nel verde del muschio.
Curiosità
Le Lutescens sono tra i funghi preferiti dai caprioli
Ricchi di sali minerali e zuccheri, dal profumo fruttato molto intenso, costituiscono un gradito pasto per molti animali selvatici, soprattutto per i caprioli che ne vanno ghiotti e che li divorano radendoli al suolo.

Se in un bosco ti capita di vedere tanti piccoli gambetti di colore giallo-arancio, ma non scorgi alcun cappello-imbuto, allora lì ha piacevolmente pasteggiato un capriolo.
Caratteristiche e commestibilità
Il Craterellus lutescens o fiammiferino / finferla di solito non supera in altezza i 5 cm, ma con molta umidità e fresco prevalente può raggiungere anche gli 8 cm di altezza e di diametro del cappello.
Più il suo habitat è umido e, tanto maggiore sarà la dimensione che raggiungerà questo fungo, sia in altezza che in larghezza.
E’ un fungo imbutiforme con cappello submembranoso inizialmente convesso ombelicato, poi espanso con imbuto sempre più pronunciato negli esemplari adulti, di colore che può variare dall’ocra al bruno con tutte le sfumature di nocciola-marrone.
In presenza di forte umidità il cappello diventa molto carnoso, sinuoso, con margine crespo e colore fortemente marrone-oro con venature scure su sfondo giallo-rossiccio.
Ha un gambo ad imbuto che risulta stretto alla base e più largo dove si forma il cappello, di colore giallo vivo, tendente al giallo limone in presenza di molta umidità, al giallo-oro o arancio in presenza di clima secco.
Il gambo risulta per lo più cavo e poco carnoso oltre che liscio e leggero.
Il suo imenoforo da giovane risulta liscio, ma col passare dei giorni si formano venature più o meno spesse che decorrono dal gambo e che spesso possono risultare anche ramificate di un tenue colore giallo con clima umido, ma anche rosato-aranciato con clima secco.
Ottimo commestibile
Ha un gradevole odore fruttato che ricorda vagamente l’odore del Galletto, ma con l’aggiunta di dolci fragranze di frutta
Grazie a questo intenso odore aromatico-fruttato, il fiammiferino o Finferla, è assai adatto per la preparazione di ottime frittate o di torte pasqualine con mix di funghi.
Dopo averlo raccolto e trasportato a casa in auto, il suo profumo in auto rimarrà intatto per un paio di giorni.
Adatto anche per composte / umidi di funghi misti.
Il suo intenso sapore si preserva anche durante l’essiccazione e, una volta essiccato, lo si può consumare sia intero da secco o polverizzato, che facendolo leggermente rinvenire con acqua tiepida.
Da fresco si può conservare anche surgelato, avendo però cura di fare una pre-bollitura prima di porlo in apposite vaschette da congelatore.
La pre-bollitura è necessaria perché, così come per i Galletti, se surgelato da crudo, potrebbe acquisire un leggero sapore amarognolo.
Specie simili
Cantharellus tubaeformis o Finferla scura

► Il Craterellus lutescens, molto spesso, può esser facilmente confuso con Cantharellus tubaeformis, altrettanto commestibile, ma meno profumato e meno pregiato
La differenza sostanziale tra le Finferle / lutescens e le tubaeformis sta nel fatto che quest’ultimi hanno un colore meno vivace, meno giallo ma più marroncino-olivaceo-grigiastro-nocciola, uniforme e mai aranciato.
Si differenziano dalle lutescens anche per la presenza sull’imenio di lamelle più pronunciate e distanti tra loro, di un colore leggermente più giallognolo rispetto al marroncino dell’imbuto.
Le Finferle scure fruttificano a gruppi, in ambienti molto umidi, tra muschi, erbe, vicino all’acqua, ma anche tra aghi di Abete bianco o Abete rosso e le acide lettiere decomposte di foglie di Faggio, talvolta anche di Castagno.
Sono buoni commestibili dall’altrettanto sapore dolciastro, ma senza il caratteristico odore fruttato che contraddistingue le Finferle / lutescens.
Foto di Cantharellus tubaeformis o Finferle scure
Craterellus cornucopioides

O Trombette dei Morti, somigliano alle lutescens soltanto per la forma imbutiforme.
Queste hanno però un colore che varia dal grigio-rosato al nero, che difficilmente potrebbe venir confuso con il colore giallo-oro-aranciato delle Finferle.
Puoi scoprire le Trombette dei Morti in questa mia guida monotematica.
Cantharellus melanoxeros
Sono a tutti gli effetti dei Galletti / Gallinacci, abbastanza rari che fruttificano tra i Cerri (Quercus cerris) o i Faggi.
Di colore giallognolo ma con pliche / lamelle ben evidenti, anastomosate e forcate di colore giallo-grigiastro, con gradevole odore fruttato e sapore dolciastro.
La caratteristica peculiare di questo fungo è la tendenza della carne ad annerire alla pressione-contusione o negli esemplari invecchiati.
Foto di Cantharellus melanoxeros
Cantharellus ianthinoxanthus

E’ un Galletto con pileo giallastro ma con imenoforo su sfondo giallo ma di colore rosato-azzurrognolo.
Ha un aspetto ibrido, a metà tra il Galletto e la Finferla, comune tra gli abeti ma anche nei muschi-erbe in luoghi umidi.