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Leccinum aurantiacum-rufus – i Porcinelli rossi

In questa scheda i Porcinelli rossi (Porcinello rosso) Leccinum rufus, ovvero i funghi Leccini di colore rossiccio. Tra i Leccinum rufus forse il più comune è il Leccinum aurantiacum. Come distinguerli, habitat, curiosità e note

LECCINUM RUFUS, OVVERO I PORCINELLI ROSSI – LECCINUM AURANTIACUM

I Leccini del tipo Leccinum rufus. Varietà e Specie di funghi Porcinelli Rossi / Porcinello Rosso

In questa scheda potrai approfondire le tue conoscenze riguardo ai funghi cosiddetti Porcinelli, in particolar modo ai funghi del tipo Leccinum rufus, ovvero che hanno necessariamente il cappello di colore rosso (RUFUS), per tanto ti parlerò di Porcinelli Rossi (Porcinello rosso) e della Specie tipo: Leccinum aurantiacum.

Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum da bosco di Pioppo Tremulo – foto: Angelo Giovinazzo

Prima però di passare alle descrizioni di questi funghi, è fatto obbligo fare alcune precisazioni, riguardo ai nomi, quindi alle Famiglie e Generi di questi funghi, dal momento che, alcuni di questi, recentemente, hanno subito un cambio di nome.

RIORDINO DELLA TASSONOMIA DEI FUNGHI

A partire dagli inizi degli anni 2000 c’è stato un generale riordino tra le varie Famiglie, Generi, Specie e Varietà di funghi conosciuti. Quello che è accaduto si chiama riordino della Tassonomia.

In passato per stabilire a quale Famiglia, Genere, Specie e Varietà appartenesse un fungo, si facevano indagini che seguivano criteri morfologici dei funghi (aspetto), fisiologici ed immunologici. Frequentemente per attribuirne l’appartenenza, si faceva principalmente riferimento alla forma e colore delle spore.

Dal 2001 queste indagini sono state affiancate o del tutto sostituite dalle INDAGINI MOLECOLARI basate sul sequenziamento delle basi del DNA (PCR, RFLP).

Quello che è accaduto è che i risultati delle analisi della sequenza delle basi purininiche e delle basi piramidiche del DNA, hanno messo in luce pregressi errori nella sistematica fino ad allora riconosciuta.

Non soltanto si è scoperto che alcuni funghi non appartenevano al genere fino ad allora ipotizzato ma, addirittura, che alcuni funghi non appartenessero alle famiglie cui, fino ai primi degli anni 2000 erano stati attribuiti. In alcuni casi è persino stato necessario creare nuove famiglie, precedentemente inesistenti

Parliamo di funghi che hanno cambiato il proprio nome scientifico, per esempio Collybia velutipes → che è diventata Flammulina velutipes (fungo dell’Olmo).  Ma parliamo anche di funghi che hanno cambiato del tutto Famiglia o Genere.

Per esempio la stessa Flammulina velutipes è passata dalla Famiglia delle Marasmiaceae a quella delle Physalacriaceae.

Alcuni Leccinum sono passati del Genere Leccinum al neonato Genere Leccinellum [anno 2003] (→ vedi Leccinellum lepidum), oppure al nuovo Genere Hemileccinum [2008] ( → vedi Hemileccinum impolitum).

Altri nuovi Generi sono nati tra il 2001 ed il 2015. Molti di questi appartenenti alla mutevole Famiglia delle Boletaceae.

Per esempio: Butyriboletus [2014], Hortiboletus [2015], Imleria [2014], Imperator [2015], Lanmaoa [2015], Neoboletus [2014], Rheubarbariboletus [2015], Pulchroboletus [2014], Rubroboletus [2014] e via discorrendo.

Per la prima volta dal 1971, è stata fatta anche una generale revisione della classificazione degli Ascomiceti, suddividendoli in Classi e Sottoclassi, così come è cambiato anche l’inquadramento tassonomico dei Basidiomiceti con nuovi raggruppamenti e cambiamenti di Ordine, per esempio le Lycoperdaceae (→ es: Lycoperdon perlatum) sono passate all’Ordine delle Agaricales.

LE SPECIE DI LECCINUM REPERIBILI IN ITALIA

LE VARIAZIONI TASSONOMICHE SUBITE NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI (come riportato da Index Fungorum)

  • Leccinum albostipatum
  • Leccinum atrostipitatum → Leccinum versipelle
  • Leccinum aurantiacum [comprende: L. albostipatum, L. quercinum, L. popolinum, L. rufum]
  • Leccinum carpini → Leccinum pseudoscabrum → Leccinellum pseudoscabrum
  • Leccinum corsicum → Leccinellum corsicum
  • Leccinum crocipodium → Leccinellum crocipodium
  • Boletus depilatum → Xerocomus depilatus → Hemileccinum depilatum
  • Leccinum duriusculum
  • Leccinum holopus
  • Boletus impolitum → Xerocomus impolitus → Hemileccinum impolitum
  • Leccinum lepidum → Leccinellum lepidum
  • Leccinum melaneum → Leccinum scabrum var. melaneum
  • Leccinum populinum → Leccinum aurantiacum
  • Leccinum pseudoscabrum → Leccinellum pseudoscabrum
  • Leccinum quercinum → Leccinum aurantiacum
  • Leccinum rufum → Leccinum aurantiacum
  • Leccinum scabrum [ex Boletus scaber]
  • Leccinum variicolor
  • Leccinum versipelle
  • Leccinum vulpinum

I PORCINELLI ROSSI / PORCINELLO ROSSO / LECCINUM RUFUS

C’è ancora un po’ di confusione legata al mondo dei funghi Leccini (Leccinum / Leccinellum / Hemileccinum) a causa dei recenti studi di filogènesi molecolare tutt’ora in corso: volendo però fare ordine, possiamo dire che: oggi si possono considerare specie a sé stanti le seguenti varietà di Porcinello rosso:

* Leccinum atrostipatum A.H. Sim., Thiers & Watling 1966

Ancora recensito da molti siti web come varietà a sé stante, ma il suo nome corrente è → Leccinum versipelle

► Leccinum albostipatum den Bakker & Noordel. 2005

Aggiornato al 2021, le Specie / Varietà [associate al genere Popolus (Pioppo, Pioppo tremulo)] reperibili in Italia sono:

  • Leccinum albostipatum
  • L. albostipatum var. albostipatum

► Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray 1821

Aggiornato al 2021 la Specie Leccinum aurantiacum vede al suo interno diverse varietà, prima considerate Specie a sé stanti. Queste sono (le reperibili in Italia):

  • Leccinum aurantiacum
  • L. aurantiacum subsp. aurantiacum
  • L. aurantiacum subsp. duriusculum
  • L. aurantiacum subsp. rubescens
  • L. aurantiacum var. aurantiacum
  • L. aurantiacum var. pinicola
  • L. aurantiacum var. quercinum
  • L. aurantiacum var. rufum
  • L. aurantiacum var. volpinum

* Leccinum quercinum (Pilát) E.E. Green & Watling 1969 / Pilat 1974

Il suo nome corrente è → Leccinum aurantiacum (Bull.) Grey 1821

► Leccinum rubrum M. Zang 1986

Aggiornato al 2021 la Specie L. rubrum è considerata Specie a sé stante.

* Leccinum rufescens (Secr. ex Konrad) Šutara 1989

Il suo nome corrente è → Leccinum versipelle

Include al suo interno alcune varietà che sono:

    • Leccinum rufescens
    • L. rufescens f. griseotomentosum
    • L. rufescens f. rufescens
    • L. rufescens var. palliducute
    • L. rufescens var. rufescens

* Leccinum rufum (Schaeff.) Kreisel 1983 / (Schaeff.) Kreisel 1984

Il suo nome corrente è → Leccinum aurantiacum

Include al suo interno alcune varietà che sono:

    • Leccinum rufum
    • L. rufum var. decipiens
    • L. rufum var. rufum

► Leccinum versipelle (Fr. & Hök) Snell 1944

Include al suo interno le seguenti varietà:

  • Leccinum versipelle
  • L. versipelle f. flavescens → vedi L. floccopus
  • L. versipelle f. versipelle
  • L. versipelle var. atrostipatum
  • L. versipelle var. glandaceum
  • L. versipelle var. versipelle

► Leccinum vulpinum Watling 1961

Include la Varietà Leccinum atrostipatum

I NOMI COMUNI DEI PORCINELLI ROSSI / PORCINELLO ROSSO / LECCINUM RUFUS

In Italia sono diversi i nomi comuni attribuiti ai funghi Leccini. Alcuni sono specifici per i Porcinelli rossi, altri sono invece generici e si riferiscono a tutti i funghi Leccini ma si distinguono dalle altre varietà per l’aggiunta del sostantivo: rosso. Alcuni tra i nomi più ricorrenti sono:

  • Albarola (Appennino Tosco-Emiliano
  • Alberel / Alberea rossa (Veneto)
  • Bedolìn (Veneto)
  • Brugarolo rosso (Lombardia)
  • Candalìsi (Calabria)
  • Crava rossa / Cravetta rossa (Piemonte)
  • Donna rossa / Donnetta rossa (alto Piemonte)
  • Gamba rossa (basso Piemonte)
  • Leccino / Leccino rosso
  • Porcinello / Porcinello rosso
  • Rossino
Divisione: Basidiomycota
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Boletaceae
Tipo nutrimento: Simbionte – micorrizico
Periodo vegetativo: Dalla tarda primavera a fine autunno
Commestibilità o Tossicità: Ottimo/Buono commestibile
Il gambo va’ sempre eliminato perché troppo coriaceo ed indigesto

HABITAT ED ECOLOGIA

Il genere Leccinum RUFUS / Porcinello rosso / Porcinelli rossi, è caratterizzato da alcune varietà di funghi Leccini che si differenziano tra loro per piccoli particolari ma soprattutto per le diverse specie arboree con cui creano simbiosi micorrizica.

Gli habitat sono del tutto eterogenei e cambiano a seconda della varietà in questione.

Possono essere caldi per i Leccini del Genere Quercus (Querce), molto umidi, caldo-temperati, per quelli del genere Popolus (Pioppo e Pioppo Tremulo) o dei Carpini, solatii e moderatamente ventilati, ma preferibilmente fresco-umidi per quelli di Betulla, da moderatamente a molto umidi e soprattutto freschi o freddi per quelli di Faggio e di Abete Rosso o Abete Bianco.

ALBERI SIMBIONTI / ASSOCIAZIONI MICORRIZICHE




Le associazioni micorriziche più comuni tra i funghi Leccini (Leccinum / Leccinellum / Hemileccinum) sono le seguenti:

  • Leccinum albostipatumPioppo
  • Leccinum atrostipatum → Pioppo, Betulla, Querce
  • Leccinum aurantiacum [comprende: L. albostipatum, L. quercinum, L. popolinum, L. rufum] → Pioppo, Pioppo tremulo, Betulla, Querce, Castagno
    Leccinum carpini → Leccinellum pseudoscabrum → Carpino
    Leccinum corsicum → Leccinellum corsicum → Cistus
    Leccinum crocipodium → Leccinellum crocipodium → Carpino, Faggio, Querce
    Boletus depilatumXerocomus depilatus → Hemileccinum depilatum → Termofilo, Querce, Carpini, Noccioli su suoli necessariamente Calcarei
    Leccinum duriusculum → Pioppo Tremulo (meno Pioppo) – Terreno Calcareo
    Leccinum holopus → BetullaTorbiere
    Boletus impolitum → Hemileccinum impolitum → Comune in Sardegna, raro nella penisola. Macchia e Foresta mediterranea
    Leccinum lepidum → Leccinellum lepidum → Leccio, Sughera, Macchia Mediterranea
    Leccinum melaneum → Leccinum scabrum var. melaneum → Betulle dell’Etna
    Leccinum populinum → Leccinum aurantiacum → Pioppo, Pioppo tremulo
    Leccinum pseudoscabrum → Leccinellum pseudoscabrum → Carpino, Nocciolo, MAI Betulla o Pioppo, in quel caso di stratta di altre varietà
    Leccinum quercinum → Leccinum aurantiacum → Querce
    Leccinum rufum → Leccinum aurantiacum → Populus (Pioppo tremulo, Pioppo bianco [Populus alba]
    Leccinum scabrum [ex Boletus scaber] → Betulla
    Leccinum variicolorBetullaTorbiere, Sabbie silicee
    Leccinum versipelle → BetullaSabbie silicee
    Leccinum vulpinum → Conifere del genere Pinus (Pinus sylvestris, P. mugo, P. cembra, P. edulis, P. strobus) e Picea (Abete rosso)

Come riconoscerli:

I Leccinum rufus / Porcinello rosso / Porcinelli rossi si riconoscono, ovviamente facilmente, per il loro cappello che ha sempre tonalità rosse-aranciate, comunque rossicce.

Il cappello del Leccinum vulpinum è il più scuro tra tutti, con tonalità scure, bruno-rossastro.

Più chiaro ma di colore rosso-arancio, rosso-mattone il cappello del Leccinum versipelle.

Ancora più chiaro e tendente all’arancio brillante il Leccinum aurantiacum, quasi sempre arancio-giallognolo o arancio-rossiccio, quasi mai arancio-bruno.

La tonalità di entrambe le specie può però variare col variare dei tassi di umidità dell’aria, dell’habitat ed esposizione al sole.

Il gambo solitamente è slanciato e ricoperto da squamette di colore scuro che possono variare dal rossiccio al nero.

Il Leccinum vulpinum ha molte squame che solitamente risultano bruno-rossiccio alla base e bruno scuro vicino al cappello. Gli esemplari giovani di questa specie hanno gambo e cappello della stessa misura ma a volte il gambo tende ad esser molto largo alla base a forma di damigiana o di pera. Se maneggiata, la base del gambo vira al blu. La carne invece vira al taglio al grigio poi a diversi cromatismi dal verdognolo-blu al nero.

Il Leccinum versipelle invece ha un gambo clavato con squame di colore grigio scuro, alcuni esemplari possono avere identica forma di un Porcino edulis giovane, risultando particolarmente massicci con gambo bombato. Questo vira al blu se maneggiato. La sua carne vira al taglio al viola-nerastro.

Infine il Leccinum aurantiacum ha gambo fusiforme con squame bianche, soprattutto negli esemplari giovani. Le squame diventano poi rosso mattone, brunastro negli esemplari adulti. I L. aurantiacum che crescono sotto ai Pioppi tendono a mantenere le squame bianche in età adulta, quelli che crescono sotto Quercia, Carpino e Castagno invece hanno squame bruno-rossiccio già in giovane età.

Note – Curiosità:

Entrambe le specie di Porcinello rosso possono vegetare sia su lettiera che su muschio o suolo nudo. I Porcinelli di Betulla (L. versipelle) condividono spesso le stesse piante micorriziche dell’Amanita muscaria e Boletus edulis perciò si possono trovare in contemporanea sotto la stessa pianta.

Si tratta di Porcinelli che, in tempi passati erano catalogati come Boleti, con un cappello munito della tipica spugna che contraddistingue questa specie.

Non esistono specie o varietà di Leccini tossici o comunque non commestibili anche se, Leccinum versipelle e Leccinum vulpinum sono considerati leggermente meno saporiti rispetto al Leccinum aurantiacum che è invece considerato ottimo commestibile, dall’ottimo ed intenso profumo e sapore, già presente negli esemplari giovani ed ancora presente negli esemplari adulti.

ATTENZIONE: il gambo di tutte le specie di Porcinello rosso / Porcinelli rossi / Leccinun rufus (così come quelli di tutte le altre varietà grige /scure) va asportato e non cucinato, perché ricco di lignina e cellulosa, perciò indigesto oltre che leggermente duro/coriaceo.

La carne di quasi tutti i Leccini diviene nerastra in cottura, ma tutto questo è normale e non è indice di non commestibilità.

FOTOGALLERY

I Porcinelli rossi / Porcinello rosso (Leccinum aurantiacum / Leccinum versipelle / Leccinum vulpinum)

Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum da bosco di Pioppo Tremulo – foto: Angelo Giovinazzo
Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum in bosco di Pioppo Tremulo
Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum in bosco di Pioppo Tremulo – foto: Alberto Alleva
Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum in bosco di Pioppo Tremulo – foto: Alessandro Panther
Porcinello rosso Leccinum versipelle
Leccinum versipelle in bosco di Betulla
Porcinello rosso Leccinum versipelle
Leccinum versipelle in bosco di Betulla
Porcinello rosso Leccinum versipelle
Leccinum versipelle dal bosco di Betulla
Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum ex varietà quercinum – foto: Stefano Battocchio
Porcinello rosso Leccinum aurantiacum
Leccinum aurantiacum da bosco di Pioppo Tremulo – foto: Angelo Giovinazzo
Porcinello rosso Leccinum versipelle
Leccinum versipelle in bosco di Betulla
Porcinello rosso Leccinum versipelle
Leccinum versipelle – foto: Stefano Battocchio
Porcinello rosso Leccinum vulpinum
Leccinum vulpinum in bosco di abete – foto: Mark DjMark
Porcinello rosso Leccinum vulpinum
Leccinum vulpinum in bosco di abete – foto: Mark DjMark
Porcinello rosso Leccinum vulpinum
Leccinum vulpinum in bosco di conifere – foto: Pier Sergio Bobbio

Non perderti anche la scheda dedicata al Leccino della Macchia e Bosco Mediterraneo → Leccinellum lepidum, il Leccino invernale

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