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Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
Italia divisa in due. Caldo torrido e incendi al Sud. Prime ottime buttate di funghi Porcini e altri al Nord. Vediamo dove stanno già nascendo o nasceranno i funghi Porcini ma soprattutto come individuare e riconoscere un buon bosco da funghi Porcini
Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
COME INDIVIDUARE E RICONOSCERE UN BUON BOSCO DA FUNGHI PORCINI
INDICE
Prima di affrontare il richiestissimo tema del “dove stanno nascendo o nasceranno i funghi Porcini”, in questo articolo voglio iniziare col parlare di un argomento al centro della maggior parte delle domande che ricevo sia via email che, soprattutto tramite chat Telegram: «Come fare per individuare e riconoscere un buon bosco da funghi Porcini».
La risposta non che essere una sola: «con tanta pazienza ma soprattutto con molta costanza».
Un buon bosco da funghi, soprattutto da funghi Porcini, lo puoi anche scoprire casualmente girovagando in auto e guardandoti attorno, oppure lo scopri seguendo e spiando fungaioli notoriamente esperti ma, credi davvero che quest’ultima sia una buona soluzione? Io penso non lo sia affatto!
Se già non conosci qualche buon posto, che ti è stato tramandato da nonni, zii o genitori, oppure da amici fidati, prima di partire all’avventura ci sono alcune cose che devi assolutamente fare o sapere, che ti illustro di seguito:
- consultare mappe cartacee o virtuali, quindi avere una minima conoscenza della Geografia, per non rischiare di perderti;
- scaricare qualche apposita App di orientamento;
- prediligere App in cui, oltre ai sentieri sono presenti anche le cosiddette “Curve di Livello” e le “Aree Boschive”, meglio se, con molti dettagli del territorio;
- aver frequentato almeno un “Corso di Micologia di Base” o aver letto qualche libro che ti aiuti a saper riconoscere almeno i funghi più noti;
- aver letto qualche libro che ti aiuti a saper riconoscere almeno i principali alberi tipici della Flora Italiana, per non rischiare di trovarti a cercar funghi Porcini sotto alberi che di Porcini non ne producono né mai ne produrranno perché non creano simbiosi con questi funghi → su funghimagazine.it trovi illustrati i più importanti Alberi dei funghi Porcini.
Ma andiamo con ordine e vediamo di approfondire questi primi punti.
MAPPE CARTACEE O APP PER INDIVIDUARE I BOSCHI DA FUNGHI
Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
Le mappe cartacee oggi giorno sono considerate piuttosto obsolete ma, attento perché sono comunque impareggiabili per qualità e dettagli. Spendi una manciata di monete e una volta che ce l’hai la consulti fin tanto che non si deteriora. Molte App invece ti promettono qualità eccelsa ma, per ottenerla, con i relativi dettagli indispensabili, spesso devi spendere molti soldi aggiuntivi.
Ti ricordo che sul sito trovi on-line un apposito articolo → Le migliori App per orientarsi nei boschi – funghimagazine.it.
Ti voglio però illustrare brevemente alcune App per non perdersi nei boschi che non trovi descritte nell’articolo citato:
- Wikiloc – Percorsi nel mondo, per iPhone e Android ti offre: Navigazione outdoor – Mappe offline gratuite per le tue avventure all’aria aperta – Rilevamento in diretta – Cerca per area di passaggio
- Maps 3D, per iOs e iPadOS su App Store Apple. E’ un’pplicazione gratuita che ti permette di tenere traccia di escursioni e attività svolte all’aperto e di condividere i percorsi creati
- Locus Map – Mobile outdoor Navigation app, solo per Android, utile per tracciare attività all’aria aperta, creare, pianificare, registrare e condividere i propri percorsi. È gratis, ma propone acquisti in-app a 1,99€.
Una mappa, cartacea o in-app ti serve per saperti muovere nei boschi, soprattutto in quelli sconosciuti in cui potresti perderti ad ogni istante, poiché molti boschi si somigliano e tra saliscendi di colli o monti, non è affatto difficile disorientarsi.
Ideale perciò avere sul proprio cellulare un’apposita applicazione che ti consente di tenere traccia dei tuoi movimenti, segnando sempre il punto di partenza, che dovrai poi raggiungere a fine giornata.
Un’app che ti propone anche le cosiddette ‘Curve di Livello‘ è per un fungaiolo assolutamente indispensabile poiché, allontanandoti dai sentieri, su territori sconosciuti, non è difficile che tu ti trovi improvvisamente in un cul-de-sac chiuso magari da un impressionante strapiombo. Grazie alle Curve di Livello, potrai intuire la presenza di uno strapiombo là dove le linee curve sono molto ravvicinate.
MAPPE CHE RAPPRESENTANO LE AREE BOSCHIVE
Per un fungaiolo in erba, o comunque per un fungaiolo, anche esperto, ma che decide di testare boschi nuovi, è indispensabile sapere dove sono ubicati i boschi sul territorio.
Per farlo al meglio, senza troppe complicazioni, ovviamente ti consiglio di consultare la nostra homepage, in cui trovi la mappa d’Italia, su cui sono evidenziate tutte le principali aree boschive italiane, colorate con i classici colori del semaforo: verde, giallo-arancio, rosso, a seconda dell’intensità delle nascite di funghi presenti o previste a breve.
Io resto comunque fermo nella convinzione che non c’è miglior mappa di quelle cartacee edite da IGM – Istituto Geografico Militare, oggi queste mappe sono state digitalizzate, ma il dettaglio delle vecchie cartacee, rimane ancor sempre impareggiabile.
Su queste vecchie mappe infatti sono rappresentati graficamente, non solo i boschi nella loro totale estensione, ma anche il tipo di piante che li caratterizzano. Purtroppo queste ultime hanno il limite-diffetto di non essere up-to-date, ovvero aggiornate perché vecchie e alcuni boschi nati nel corso degli ultimi 30 anni potrebbero non esser in esse rappresentati.
Senza dover ricorrere ad app iper-tecnologiche a pagamento, per scoprire dove sono presenti i boschi, puoi facilmente ricorrere a Google Maps → selezionando l’opzione ‘Livelli’, ancor meglio a Open Street maps, qua basta ingrandire al massimo la mappa e ottieni un formidabile dettaglio delle aree boschive rappresentate in colore verde. Anche Google Street View app di Google Play, potrebbe rivelarsi utile perché ti da’ la possibilità di osservare dalla strada che percorri virtualmente, la tipologia di boschi che la circondano, senza però poter sapere cosa c’è oltre alla prima fila di alberi.
Se non sei ancora soddisfatto, non ti resta che cercare sui motori di ricerca la parola MAPPE d’ITALIA.
GLI AMBIENTI BOSCHIVI D’ITALIA, QUALI QUELLI ADATTI PER I FUNGHI PORCINI?
Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
In linea di massima devi sapere che la gran parte degli alberi che costituiscono le aree boschive italiane, sono adatti alla ricerca dei funghi Porcini.
Ci sono però alcuni alberi cosiddetti “scaccia-funghi” che producono sostanze tossiche rilasciate nel terreno che, se presenti, è meglio rifuggire per non perder tempo inutilmente.
IL PEGGIOR ALBERO DA FUNGHI
Mi capita molto spesso che i lettori mi chiedano quali sono gli alberi da evitare nei boschi, perché non producono funghi, men che meno i funghi Porcini.
Tra tutti questi il peggiore in assoluto è la Robinia pseudo-acacia → Scopri quest’albero nell’apposita scheda presente sul sito: Robinia pseudoacacia l’albero scaccia funghi.
La Robinia-pseudoacacia è un albero alieno-invadente, giunto in Italia dal Nord America alla fine del 1800, che ha il grosso difetto di risultare tossico in ogni sua parte, ad eccezione dei soli fiori. Grazie alle tossine che rilascia sul terreno, o anche in esso, attraverso le radici, avvelena i boschi, rendendo impossibile la vita fungina.
I soli funghi che riescono a vegetare sul suo legno sono i funghi Chiodini o Famigliole (Armillaria mellea). Dove nel bosco ci sono le Acacie-Robinie meglio girare alla larga perché di funghi Porcini non se ne troveranno.
I soliti pignoli e strenuamente difensori di questo pessimo albero da funghi, diranno che non è universalmente vero poiché, così come accade con il Larice, che non è albero simbionte dei Porcini, gli è già capitato di trovare funghi Porcini dove c’era nel bosco qualche Robinia-pseudoacacia.
Ora, un conto è se nel bosco c’è qualcuno di questi alberi, sporadico ed assai rado, altra cosa è se il bosco è costituito in gran parte da questa pessima essenza.
Come accennato anche il Larice non è simbionte dei funghi Porcini. Il Larice lo riconosci facilmente perché è l’unica conifera che durante l’inverno perde gli aghi e quindi non è un sempreverde.
Se invece vuoi esser quasi certo di trovare il bosco giusto, devi cercare boschi in cui sono presenti uno o tutti, tra i seguenti alberi da funghi già descritti in apposite schede sul nostro sito: Gli alberi dei funghi Porcini →
Ricordati che un bosco in cui è presente troppa vegetazione nel sottobosco, in particolar modo: Rovi da More, Ortiche o false-ortiche, Felci, Erbe troppo alte ed invadenti, Liane di Caprifoglio o Clematide, giovani piantine troppo fitte, piccole piantine di Robinia-pseudoacacia, Specie aliene quali Spirea japonica o Poligono del Giappone, sarà assai difficile poter fare buoni ritrovamenti di funghi, men che meno di funghi Porcini.
In un buon bosco da funghi, potranno esserci Felci, sì ma rade e mai invadenti, Eriche/brughi, Muschi, giovani piantine ma rade, foglie secche al suolo, purché la lettiera sia ben ossigenata, quindi che anno dopo anno di disintegri grazie all’azione benefica della neve invernale e di piogge frequenti.
Una lettiera di foglie troppo spessa-alta impedisce all’humus di ossigenarsi correttamente, di disperdere l’Anidride Carbonica che si forma durante i processi di decadimento-trasformazione della sostanza organica e quindi anche ai raggi solari di portare il giusto quantitativo di luce a contatto del terreno. Infine, e potrebbe trattarsi di uno degli handicap maggiori, di consentire all’acqua piovana non particolarmente violenta, di bagnare adeguatamente l’humus, all’interno del quale avvengono i principali processi di vegetazione dei funghi.
Infine, i funghi Porcini dovrai cercarli nei giusti Ambienti boschivi. A tal proposito ti consiglio di leggerti i miei manuali che trovi in versione e-book on-line:
- GLI AMBIENTI BOSCHIVI D’ITALIA: tutti i tipi di boschi, piani vegetazionali, Climi & Funghi
- I SISTEMI NUTRIZIONALI DEI FUNGHI: conoscerli per capire dove, come, quando e perché nascono i funghi
Per poter invece saper riconoscere almeno le principali specie di funghi commestibili, se non sei ancora pratico di questo sito, ti consiglio di consultare la Categoria: ATLANTE DEI FUNGHI di funghimagazine.it. Qua trovi descritti i più importanti funghi commestibili, ma anche alcuni tossici-velenosi, che non puoi non conoscere.
Prima di passare al vero e proprio Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021, ti ricordo che per poter andare nei boschi a cercar funghi, devi essere in possesso di un regolare Permesso Raccolta Funghi che ti è indispensabile se non vuoi incappare in spiacevoli multe.
Sul nostro sito trovi nella sezione Normative-Regolamenti la descrizione delle Leggi e Regolamenti che normano nelle varie regioni d’Italia la raccolta dei funghi.
Per ottenere rapidamente il tuo Permesso Raccolta Funghi senza dover fare inutili file presso Enti o Uffici Postali, ti consiglio di consultare il sito Geoticket.it attraverso il quale puoi ottenere il tuo Permesso di Pesca o Raccolta Funghi, in meno di un minuto.
Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
DOVE SI TROVANI I FUNGHI PORCINI ADESSO E DOVE NASCERANNO NEL CORSO DEI PROSSIMI GIORNI
Come ti ho accennato in apertura, in questa seconda settimana di Agosto 2021 e fino a qualche giorno dopo il Ferragosto, l’Italia si trova e si troverà ancora divisa in due.

Al Nord ottime, buone o comunque discrete nascite di funghi. A Sud dell’Appennino, sporadiche o impossibili nascite di funghi a causa del perdurare del caldo-torrido africano che tutto secca, ivi inclusi i miceli con relativi funghi.
NORD OVEST ITALIANO
Qua è piovuto adeguatamente, tanto a fine Luglio, quanto ad inizio mese di Agosto. Come ben saprai in alcune località le piogge non si sono limitate a bagnare adeguatamente i boschi, ma vi sono stati persino episodi ripetuti di Nubifragi, le cosiddette Bombe d’Acqua con relativi Alluvioni Lampo.
Queste intense piogge non hanno però bagnato in maniera uniforme l’intero Nord Italia. Ci sono state zone che addirittura hanno visto transitare temporali asciutti con violente raffiche di vento, molti tuoni e lampi, ma totale assenza di piogge, o al più piogge leggere e talmente brevi da non esser riuscite a bagnare neppure il sottobosco.
Per esempio a Sud del Po si sono avute piogge adeguate solamente al confine tra Alessandrino montano orientale e Genovesato. Nel vicino Acquese e Ponzonese però i temporali sono risultati asciutti con quasi assenza di pioggia.
Anche la gran parte del Cuneese ha visto transitare pochi temporali, la maggior parte dei quali troppo brevi o troppo ventosi per innescare nascite di funghi. Qualche temporale in più si è avuto nell’alto Monregalese, attorno alle sorgenti del Tanaro, Bormida, Uzzone, Belbo, molto meno lungo i fiumi che dalle Alpi Marittime scendono verso la pianura cuneese e torinese.
Nel Piemonte occidentale le piogge sono state frequenti ma troppo rapide per generare effetti benefici.
E’ andata meglio nel Canavese settentrionale, ancor meglio nell’Eporediese. Temporali violenti, frequenti e accompagnati da piogge di notevole intensità, con anche grandinate, sono transitati tra Torino e colline del Po-Astigiano-basso monferrato.
Questi temporali, spesso a carattere di tempesta (→ Perturbazione atmosferica che può essere più o meno estesa e/o duratura, caratterizzata da una notevole violenza di vento e pioggia, spesso anche da grandine, ma non dai fenomeni di elettricità atmosferica propri invece del temporale) hanno generato notevoli nascite di funghi in aree del Piemonte poco boscate, ma non per questo in grado di produrre buttate degne degli annali micologici, con insolite fruttificazioni di Porcini Neri / Bronzini (Boletus aereus) oltre ai più classici Porcini Estivi (Boletus reticulatus) e pure di Ovoli Reali (Amanita caesarea) un tempo decisamente più rari o comunque meno frequenti in regione.

Questi funghi appena citati, in particolar modo i Porcini Neri, sono stati ad inizio Agosto 2021 i funghi che più di tutti hanno appassionato centinaia di cercatori che hanno voluto per la prima volta in vita loro, provare l’ebrezza di vederne uno nel bosco e quindi di assaggiare l’intensa fragranza che lo contraddistingue.
Per quanto apparentemente insolite, le nascite di funghi tipicamente termofili quali Porcini Neri ed Ovoli, si sono registrate con grande intensità anche a Nord del Po in aree boschive collinari.
Sono invece per lo più mancate le nascite di Porcini autunnali, i più classici Porcini chiari (Boletus edulis).
Al contrario degli anni passati, quando li si trovava in montagna già da fine Giugno, l’estate 2021 è stata decisamente anomala ed avara di nascite, tranne che in Valle d’Aosta dove si sono avute nascite degne di nota, tanto nelle Abetaie, quando in boschi di Faggio o misti.
Sul fronte dei Porcini edulis non è andata bene in alto Piemonte, Canton Ticino e Lombardia occidentale, leggermente meglio in quella centro-settentrionale, in particolar modo tra Orobie-Valtellina ed Alpi Retiche.
NASCITE PREVISTE NEL NORDOVEST ITALIANO. DOVE NASCERANNO I PORCINI
A cavallo del Ferragosto 2021 andranno ovunque diminuendo le nascite di funghi Galletti / Finferli (Cantharellus cibarius) a causa dell’avanzare del clima secco-torrido in seno alla Bolla Calda Africana dell’Anticiclone Lucifero, che arroventa il Centro-Sud Italia, dove non sono previste nascite di funghi a breve.
Sul fronte dei funghi Porcini, sono attese le ultimissime nascite al confine tra Alessandrino orientale e Genovesato, ma qua diminuiranno drasticamente sin dal 13 Agosto per cessare definitivamente entro il 14/15.
In Liguria le nascite cesseranno nell’Imperiense montano entro ferragosto. Sempre più rade anche in Appennino con qualche ultima nascita in poche conche umide montane della provincia orientale di Genova e Spezzino. Tra colli e coste nascite già drasticamente cessate da qualche giorno.
In Piemonte si avranno sporadiche nascite in provincia di Cuneo, soprattutto tra Alpi Marittime e Cozie fino a quote elevate, spesso sopra i 1600 metri e fin verso i 2000 metri. Siccità e nascite KO sotto i 1000 metri.
Nel Torinese cessano le nascite entro ferragosto sui colli del Po e limitrofi con ultime buttate di Ovoli Reali prima della completa cessazione di nascite di altri funghi che proseguono solamente in alta montagna, in versanti caldi e sottovento, o in conche con buon deposito di rugiada notturna.

Nella vicina Valle d’Aosta proseguono le nascite di funghi Porcini Estivi a fondovalle e di funghi Porcini Edulis e radi anche Porcini Pinicola in quota. Il clima eccessivamente caldo-secco però farà cessare le nascite a breve anche in regione dove già si stanno trovando quasi esclusivamente funghi adulti.

In alto Piemonte infine nascite sempre più ridotte a partire dal piano, dove già sono quasi del tutto cessate per l’avanzare del caldo-torrido. Ultime nascite di “Cocchi” Ovoli Reali in collina dove, in alcune zone se ne sono trovati quanti mai prima di quest’anno. Entro ferragosto però la festa sarà finita. Già Giovedì 12 Agosto, la presenza in quota di una Bolla Calda Africana da 588 dam, indica inequivocabilmente ricaduta di aria secca-torrida verso il piano ed i colli con relativa rapidissima perdita di umidità da parte di alberi, sottobosco, suoli.
I funghi Porcini invece sono già merce rara in collina, salvo qualche ultimissima conca umida al riparo dal sole. In montagna invece ci sarebbero le condizioni di umidità ancora, se non ideali per lo meno sufficienti ma qua, in molti casi, tra fine Luglio ed inizio Agosto 2021è grandinato ripetutamente con continui shock termici dei suoli-miceli, per tanto le nascite attuali o imminenti risultano col freno tirato, o persino del tutto assenti, così come accade nel Biellese orientale, media Valsesia, alto Vergante, Cusio e parte del Verbano-Ossola.
Dove non è grandinato si registrano e continueranno, modeste nascite di Porcini edulis. Non illuderti però. Buttate con cesti da oltre 1 kg di Edulis in Valsesia o Ossola sono da considerarsi attualmente del tutto improbabili o rare, così come in limitrofe zone della Svizzera e Varesotto-Lario dove le lettiere risultano ancora compresse dal peso delle grandinate.
In Lombardia bisognerà migrare dall’Oltrepò alle Alpi per poter trovare funghi Porcini. A Sud del Po è già iniziata l’ondata di calore-secco africano. In boschetti umidificati da vicini canali-fontanili si potrà ancora trovare qualche buon fungo nel Milanese, ma a brevissimo il caldo africano farà cessare ogni nascita.
Tutte le pedemontane, incluse le Prealpi stanno già sperimentando i ritrovamenti di funghi adulti che indicano il “fine buttata”, favorito ed incrementato dal caldo africano che fa maturare i funghi rapidissimamente.
Va’ meglio in zone montane interne dove reggono conche di umidità. Orobie settentrionali, Valtellina, alto Lario, Canton Ticino, Mesolcino, Grigioni potranno contare su ulteriori nascite che potrebbero persino incrementare rapidamente, dopo le piogge alluvionali pregresse. Imminente un aumento di nascite tra Lago di Como e Lago di Lugano ma queste sono anche zone che potrebbero per prime veder cessare le nascite a causa del caldo africano in arrivo dal piano. Se la vampata di caldo africano non risulterà troppo duratura, ovvero, se arriveranno i primi annunciati temporali già dopo Ferragosto, allora la buttata potrebbe non terminare a causa del caldo Africano ma proseguire ad oltranza, fino a data da destinarsi.
NORD EST ITALIANO
Aggiornamento Meteofunghi Porcini 12-08-2021
Sono iniziate col freno tirato quest’anno le nascite di funghi Porcini nel Triveneto, in particolar modo tra Trentino Alto Adige e Veneto ma, alla fine, i Porcini ce l’hanno fatta a farsi vedere.
Da qualche giorno finalmente si trovano bei Porcini edulis in Alto Adige, soprattutto sui settori ad Est dell’Adige dov’è piovuto maggiormente ad inizio Agosto. Anche qua però bisogna stare attenti alle grandinate che non sono mancate e che, se giunte, hanno rallentato ulteriormente le nascite.
In Trentino si stanno trovando bellissimi Porcini estatini, tanto nei boschi di collina, quanto in quelli di montagna fin verso i 1000/1200 mt, meglio se in boschi misti tra Querce-Castagni-Faggi, molto meno tra Conifere.

In linea di massima le nascite risultano migliori sui tutti settori regionali ad Est dell’Adige, meno in quelli occidentali con prime vampate di calore che risalgono dal Garda e dalla Valsugana verso il basso Trentino orientale, facendo maturare rapidamente i funghi che indicano “fine buttata” imminente.
Anche qua, se la vampata calda Africana risulterà interrotta dai temporali già previsti a breve, le nascite di funghi potrebbero perdurare a lungo.
In Veneto, tolte le aree collinari degli Euganei, già in piena ondata di calore africano con siccità galoppante, si avranno ancora discrete nascite di funghi Porcini e altri, sulle Pedemontane, per qualche altro giorno.
Quasi a sorpresa anche in Veneto si registrano insolite nascite di Porcini Neri / Bronzini, molti Porcini Estivi e pure di Ovoli che però, di solito indicano il “fine buttata”, perciò è facile prevedere che entro ferragosto si potrebbe veder terminare le nascite di funghi in collina.
Tra piano e coste, caldo galoppante e nascite praticamente già terminate.
Dolomisti superstar dopo le abbondanti piogge con boschi ancora ben umidi nonostante il caldo che avanza. Porcini edulis si trovano già nelle abetaie ma sono ancora i Porcini Estatini a farla da padrone in boschi di Faggio o misti Faggio-Castagno-Abeti. Prime nascite di edulis anche nei Pini.
Al momento non risulta preoccupante l’ondata di calore africano in zona. Le Dolomiti potrebbero infatti veder giungere temporali, ancor prima del picco di calore in risalita dal Sud Italia.
Infine il Friuli Venezia Giulia con le limitrofe Austria e Slovenia, vedono in atto già ottime nascite di funghi, che andranno incrementando, anziché diminuire, attorno al Ferragosto.
Carnia, Alpi e Prealpi Giulie sono al momento in ottima forma dopo le abbondantissime piogge pregresse, che hanno lasciato al suolo fino a 400 millimetri di pioggia nel corso delle ultime settimane. Qua alle nascite attuali già presenti si affiancheranno ulteriori nascite favorite dal caldo africano che però potrebbe rallentarle di molto in collina.
Viceversa tra Goriziano e Triestino il caldo secco, incrementato dal vento, farà diminuire drasticamente le nascite già entro ferragosto. Chi vorrà recarsi a funghi in queste zone, dovrà affrettarsi, pena il rientro a casa con i cesti vuoti.
La natura carsica dei suoli triestini favorisce un rapidissimo drenaggio della pioggia, pertanto entro ferragosto si avranno le ultimissime nascite di Porcini Neri, Estatini ed Ovoli poi tutto si fermerà per molti giorni, fino al sopraggiungere di nuove piogge.
RESTO D’ITALIA
In Emilia Romagna si avranno residue nascite, sempre più contenute, poi persino sporadiche o assenti già a partire da subito. Ultimi Porcini in Appennino ma, trovare sacche ancora umide risulta già quasi un’impresa. Forse attorno ai Cento Laghi o alle sorgenti dei fiumi emiliani e romagnoli, qualche sporadica nascita potrà ancora registrarsi, modestissima per alcuni giorni, ma il caldo africano che avanza da Sud, non lascia molto spazio all’immaginazione.
In Toscana il caldo-secco è già una realtà da alcuni giorni. Le nascite risultano già cessate da giorni lungo le coste ed in Maremma, rare o rarissime sui colli metalliferi e dintorni dell’entrotrerra. Appena accennati sull’Amiata, ma in rapida cessazione come pure sull’isola d’Elba, dove resisteranno solo in presenza di rugiada notturna da condensazione marina.
Tra Firenze ed Arezzo, nonostante qualche leggera pioggia recente, tutto si ferma per il caldo respiro africano, così come in Val di Chiana e vicina Umbria dove cessa qualunque nascita al di sotto dei 1000 metri.
Cenni residui di nascite in Appennino Tosco-Romagnolo e Umbro-Marchigiano.
Per il resto non sono previste nascite a breve. Solo caldo e secco che proseguiranno ad oltranza a Sud delle Marche-Umbria-Maremma.
Qualche sporadica nascita si potrebbe avere tra Pollino, Sila interna vicino ai Laghi Artificiali e sull’Etna, mentre in Sardegna e Corsica i piccolissimi cenni di nascite, dopo i recenti leggeri temporali, cesseranno completamente sin da subito. Qua la vampata di calore africano potrebbe risultare assai cattiva dati i valori di geopotenziale dell’aria calda in quota, prossimi ai 594 dam e fino a 600 dam (valore massimo) tra Sud Sardegna e Sicilia-Aspromonte.
Aggiornamento meteofunghi porcini 12-08-2021 termina qua. Non ci resta che augurarci una rapida cessazione del caldo Africano, non solo per la sopravvivenza dei funghi, quanto per la qualità della vita che, con temperature troppo elevate, rende impossibile anche qualunque attività motoria all’aria aperta, ivi inclusa la classica passeggiata nei boschi, dov’è oltretutto altissimo il pericolo di trovarsi intrappolati da un incendio che, troppo spesso è frutto di azioni irresponsabili di meri idioti.